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Al di là dell'aldilà

Aperto da Jean, 05 Maggio 2016, 20:15:28 PM

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Jean

Ah beh, se tutti escono... chi paga poi, solo chi ha invitato?  :o

E poi, perché abbandonar un luogo dove sta accadendo proprio quel che deve accadere, come in tutte le discussioni si presentano i diversi e variegati punti di vista, convinzioni ecc.

Se il modo d'esporre oppure il "tono" di un interlocutore tende a confliggere, superando il "valore di soglia" oltre il quale è in grado di farvi fronte... beh, prendiamoci un po' di tempo, ricalibrando la nostra risposta quando lo incontreremo nuovamente.

Osservo che questo luogo, da me definito Hotel logos, è uno dei pochi luoghi ove ci si possa incontrare e discutere a vis a vis pubblicamente, senza dove passare per un social o (per me) la tristezza di un blog personale.
Personalmente gli conferisco un gran valore e mi dispiace quando accade che qualcuno lo abbandoni, confidando sia temporaneamente e altresì ringraziando quelli che continuano a frequentarne le preziose stanze, interagendo con chi, senz'essere scelto o discriminato in alcun modo, arrivi a proporre la propria riflessione o ponga delle domande.

Pur avanti con gli anni e carichi d'esperienze di vita abbiamo sempre da imparare a rapportarci col nostro prossimo, niente è definitivo e senz'altro ognuno di noi incontrerà prima o poi il suo opposto (nel pensiero, modo, convinzioni ecc.).
Quante volte l'abbiamo visto accadere, nel precedente e in questo forum.

Poi, per carità, ogni scelta e decisione vanno rispettate... ma prima di quella definitiva... take time, (prendi tempo... per chi non apprezza la lingua del prossimo paese extraeuropeo...), non c'è fretta, ogni discussione, anche quella apparentemente bizzarra sull'uso dei pannolini in età avanzata, riserva delle sorprese ed evolve secondo direzioni inattese, stimolando l'interesse più di quanto si poteva immaginare.
Pensavate che, a maggior ragione, non avvenisse con la presente dove ci si confronta con argomenti per i quali è stato prodotto tanto di quel materiale che riportato in libri e provvisoriamente stipato in qualche appartamento lo farebbe crollar dal peso? (se qualcuno vuol far la prova...).

E se tutto alfine crolla, in primis il nostro corpo, e non ci fosse qualcosa che invece permane, cosa varrebbe la pena d'esser perseguito nell'intermezzo, sì da render merito a Schopenhauer per il suo efficace sincretismo?

In questo Hotel e in quello personale della nostra vita forse (ma non per tutti, va accettato) il mantener le relazioni a fronte delle inevitabili difficoltà dovute alla nostra natura conflittuale riveste un indubbio valore.
L'ha per me, per l'amico Sari e tutti quelli che han scelto di soggiornar in questo luogo che riproduce, su piccolissima scala, il grande Luogo che (provvisoriamente) ci ospita.

Perciò, Sari, non ti è concesso dalla stima che nutro per te d'abbandonar la compagnia di questa discussione, in quanto il contributo, in primo luogo della tua persona, poi degli argomenti e riflessioni ha un valore oltre che per me per tutti coloro che vi partecipano e, scrivendo noi pubblicamente, chi ci legge.

Volendolo o no diamo un esempio in questi tempi difficili e certamente ognuno di noi sbaglia, per esempio ritengo d'aver sbagliato nella mia replica ad Apeiron, non nella sostanza ma nella forma, nel tono che poteva esser amichevole e invece è risultato di confronto.
Non mi scuso, resta agli atti e mi serve di riferimento per il futuro.

Tutto questo pistolotto per dir che, comunque evolveranno le cose (ovviamente Sari e Inverno faranno quel che ritengono giusto) la presente è, appunto, un'occasione per andar al di là dell'aldilà... non ve ne foste accorti, chi, qual sia il motivo per cui abbandoni o venga costretto ad abbandonar un luogo (o la propria vita) approda in un qualche tipo d'aldilà... nel caso specifico aldilà della presente discussione.

Dove si va differisce per ognuno, e tuttavia è possibile andar ancora oltre (al di là)... ad esempio frequentando un'altra discussione, o nel caso di specie, secondo alcuni addirittura un altro mondo o dimensione (beh, mica pochi, ad esempio chi abbia fede come Duc...).

Certo che noi, rimasti in questo salone dell'Hotel, non abbiam modo di conoscere quest'altra "attività" dei nostri amici che, salvo noi si compia un viaggio analogo, rimane sempre e solo un'antiscientifica illazione, stante la chiusura causale del nostro mondo.

Ma chi vada e venga da questi nostri saloni (luoghi di discussioni), metaforicamente avvalora l'esistenza non solo dell'aldilà, ma di "molti" aldilà e in più la possibilità di spostarsi tra questi.

Non è Jeanpaz che si è inventato e propone tali visioni, fanno parte della coscienza umana e ci accompagnano dalla notte dei tempi, poi ogni tempo e luogo decide chi deve condurre il gioco e cosa puntarci.

Ma ci sono luoghi dove c'è ancora spazio per tutti, come questo, e nel mio piccolo mi applico per ampliarlo frequentando le sue molte stanze.
Un po' è divenuta la mia casa delle vacanze... (come lo chiamereste un luogo dove incontrate, nel tempo che colà decidete di spendere, i vostri amici?) e lo consiglio senz'altro a tutti perché non ce n'è un altro uguale.

Certamente quando ritorniamo da una vacanza rimangono impressi in noi i ricordi dei bei luoghi... ma senza alcuno con cui condividerli son come suoni che si affievoliranno.

Quando non son qui a volte vi penso, e ritornandovi, come oggi, son stato contento d'aver trovato la poesia di CVC e di aver rivisto il nome di Gyta tra gli arrivi, che saluto cordialmente.

Ognuno di noi porta qualcosa, anche polemiche, perché no... ma se si riesce a contenerle, se "il mare intorno" le assorbe come per la pioggia, il livello non si alzerà più di tanto, senza pericolo d'alcuna esondazione... noi tutti, all'occasione, possiamo essere quel mare...


Cordialmente

Jean

lorenzo

Certe risposte ma soprattutto certi commenti fanno passar la voglia di interloquire (sai che perdita!). Comunque, correndo il rischio che rispondendo a chi mi dà l'impressione di credermi stupido lo confermi nella sua opinione:
- l'amica, in una chiesa gremita all'inverosimile, non vedeva né il prete né l'altare ma ad un certo punto la testa del celebrante elevarsi sopra quelle dei fedeli (non le ho chiesto se aveva controllato che non fossero i chierichetti);

CitazioneCitazione da Eutidemo
Quanto al giochetto delle 4 dita, anche io, da piccolo, vi ho partecipato parecchie volte; ed era davvero divertente.
Ma, al riguardo, nè a me nè ad altri è mai passato per la mente che ci fosse qualcosa di "paranormale", in tale fenomeno, nè, tantomeno una "levitazione assistita"!
Ed infatti, invece di restare bovinamente "basiti" di fronte alla indubbia singolarità della cosa, basta riflettere un attimo per capire che il soggetto si alza solamente perché il suo peso viene diviso equamente tra i quattro che gli stanno intorno;  così, per una persona di 80 chili, ognuno dei sollevatori si trova ad alzare 20 chili (che è cosa tutt'altro che "strabiliante").  

- non so se il giochetto era lo stesso: a noi succedeva che alzavamo chi era seduto fin sopra le nostre teste. Si richiedeva una procedura complicata nell'imposizione delle mani e se si rideva bisognava ricominciare. Eravamo troppo piccoli per farci tante domande ma non così bovini (povere mucche) da non provare a sollevare uno senza tutta la tiritera ma non ci si riusciva. Invece, ponendogli le mani, pesava come una piuma.
- Falla tu la prova e vediamo se alzate uno fino alle vostre spalle. Comunque ho riprovato il giochetto da adulto e non funziona, non so se i bimbi lo facciano ancora.
Gli USA importano merci ed esportano dollàri.

Apeiron

@Jean,

Non me la sono per niente presa, semplicemente non ho avuto tempo di rispondere. Questo sommato al fatto che quando scrivo nei forum sono abbastanza aggressivo senza rendermene conto a volte può fare in modo che sembri che me la sia presa. Non ho trovato la tua risposta irritante - come invece era una scritta una settimana fa al povero Duc (risposta che io ho cancellato perchè mi sembrava che desse l'esempio sbagliato visto che oramai non sono più un "novellino" del Forum).

Voglio precisare che non ho letto l'articolo e quindi sì era meglio parlare in un altro modo. In ogni caso il mio era un discorso su un trend generale: vengono prese esperienze inspiegabili dalla scienza e da lì si costruisce una "prova scientifica" sulle verità delle varie religioni. Le NDE, Le OBE, le esperienze mistiche ecc rimangono nel mistero più assoluto, visto che non c'è nessuna teoria condivisa a riguardo. Il punto è che anche se ci fosse rimarrebbero comunque fenomeni ed esperienze strane, affascinanti e inoltre la presenza di tale teoria non inficierebbe la fede religiosa di nessuno. Volevo semplicemente insistere su questo punto: la scienza e il misticismo sono due mondi diversi e non è un bene mescolare le cose. In ogni caso: un conto è avere una teoria scientifica di un'esperienza, un conto è vivere l'esperienza. La sola conoscenza scientifica non è molto illuminante in certi casi, perchè di certo pur descrivendomi (in parte?) il Come non mi parla del Che Cosa.

Per quanto riguarda il Tao della Fisica, non l'ho letto e ho solo informazioni indirette. Lo considero comunque un libro interessante ma non perchè mi illumina sulla scienza: lo considero interessante perchè re-interpreta le religioni orientali con i concetti fisici moderni (e le religioni orientali sono moooolto più adattabili al sapere moderno delle religioni "occidentali").

Mi chiedevi del monastero mariano a Padova... Perchè, sono curioso?  :D



P.S. Io sono in realtà della provincia di Verona ma studio a Padova da 5 anni...
"[C]hi non pensa di trovarsi nell'indigenza non può desiderare quello di cui non pensa di aver bisogno" (Diotima - Simposio, Platone)

Eutidemo

Caro Lorenzo,
forse la voglia di interloquire ti passa, perchè non sai mai rispondere a tono; ed infatti, ho notato che non entri mai nel "merito" delle argomentazioni altrui, ma ti limiti semplicemente ad ignorarle e a "glissare" ricorrendo ad argomenti ultronei.
Quando invece, entri nel merito, non ti accorgi di portare "acqua al mulino" del tuo contraddittore, rafforzando (con quello che scrivi) le "sue" tesi, invece delle "tue".
Ed infatti:
- un conto sarebbe stato se la tua amica avesse visto i "piedi" del sacerdote staccarsi da terra (o meglio, se avesse "creduto" di vedere la cosa);
- ed un altro conto,invece, è stato limitarsi meramente a vedere la "testa" del celebrante elevarsi sopra quelle dei fedeli, "supponendo" che avesse staccato i piedi da terra.
Spero che tu riesca a cogliere la "sottile" differenza; anche se ne dubito, vista la tua preconcetta ostinazione a voler credere PER FORZA a certe cose! :)
***
Quanto al giochetto delle 4 dita, era sicuramente lo stesso, e non credo che ci sia qualcuno che da ragazzo non lo abbia mai fatto; era un gioco comunissimo!
Quanto alla "procedura complicata nell'imposizione delle mani e se si rideva bisognava ricominciare", questa è la tecnica comune che si usa per "coglionare" il pubblico, e fargli credere che sta assistendo ad un fenomeno paranormale, invece che ad un banale gioco di prestigio; anche io usavo le stesse tecniche, nelle finte sedute spiritiche...ma alla fine rivelavo sempre che c'era stato un trucco, perchè mi piace scherzare, ma non prendere per i fondelli il prossimo.
Quello che mi sconcertava, però, è che, anche dopo aver rivelato il mio trucco (molto carino, a dire il vero), c'era qualcuno che insisteva a credere che la seduta fosse stata autentica, e non c'era verso di smuoverli da tale convinzione; per cui, da allora ho smesso, perchè non mi è mai piaciuta la  massima: "Vulgus (Mundus) vult decipi, ergo decipiatur!" ;)
***
Quanto a fare la prova, l'hai fatta tu quella della QUATTRO BILANCE?
Se la fai, come l'ho fatta io, ti accorgi, che, nel fenomeno, per quanto indubbiamente "scenografico", NON C'E' ASSOLUTAMENTE NIENTE DI PARANORMALE!
Ma se ci vuoi credere per forza, la prova non farla...perchè potresti restare molto deluso! ;)
***

Eutidemo

FENOMENI EFFETTIVAMENTE STRANI!
A proposito di aneddoti su fenomeni paranormali veri o presunti, visto che ormai ciascuno di noi sta raccontando le sue esperienze personali, stamani me ne è tornato alla mente uno molto particolare; che, devo ammettere, mi lasciò molto perplesso.
Come già ho scritto in questo TOPIC, negli ultimi anni '60 e nei primi anni '70, io e tre miei amici (ex compagni di scuola, di cui due morti da poco), impiegavamo parecchio tempo a tentare esperimenti di telepatia, teleforesi, telecinesi e chiarroveggenza; però con risultati molto deludenti, a dire il vero.
Ma, nonostante tutto, insistevamo pervicacemente, affascinati dalla lettura del MATTINO DEI MAGHI di Louis Pauwels e Jacques Bergier; libro che trovavamo molto convincente (e che, in effetti, tutt'oggi trovo eccellente).
Un giorno, uno del gruppo, portò alla nostra riunione suo cugino, fervente buddista (di poco più grande di noi), il quale sosteneva di possedere poteri paranormali; quindi, poichè nella stanza delle riunioni avevamo, appunto, una splendida statuetta di Budda in porcellana, lui ci invitò a mettere 4 cappelli sul tavolo, e poi a nascondere la statuetta sotto uno di essi, mentre lui era fuori della stanza (chiuso a chiave nel bagno).
Noi lo facemmo, lui rientrò, e, dopo essersi soffermato davanti ad ogni cappello (ed averlo scrutato per qualche secondo),  alla fine ci indicò con sicurezza quello dove avevamo nascosto il budda.
Due di noi ci credettero subito, mentre altri due no; dei quali ultimi due, ovviamente uno ero io, perchè, pur credendo alla "possibilità" dei fenomeni paranormali, ero già allora molto scettico e diffidente.
Sospettavo che i due cugini fossero complici.
Per cui pretesi che TUTTI uscissero dalla stanza, e, poi, dopo aver spento la luce, nascosi a tentoni il budda sono uno dei quattro cappelli; quando riaccesi la luce, non ero neanche io ben sicuro di dove avessi messo la statuetta.
Rientrarono tutti, ed io gli chiesi di soffermarsi davanti a ciascun cappello, per indovinare quello che conteneva l'immagine sacra; lui lo fece, e, come al solito, indicò subito il cappello giusto.
Come ho detto, la cosa mi lasciò molto perplesso, perchè, non avendo visto niente, non potendo avere l'aiuto di un complice, e non avendo neanche sfiorato i cappelli con le mani, non riuscivo assolutamente a capire come avesse fatto a indovinare.
Peraltro, la stessa sera, senza schiacciarne la base, come faceva Cristoforo Colombo, riuscì a far stare dritto un uovo...dopo che noi quattro avevamo tentato invano la stessa cosa per ore (si fa per dire).
La settimana dopo, però, io riuscivo a fare la stessa cosa che faceva lui (con il Budda)...ma ancora non con l'uovo; con quello, di settimane, me ce ne sono volute due.
Secondo voi, mi aveva trasmesso un po' dei suoi poteri paranormali? 
Io ho ancora qualche dubbio in proposito, perchè a scoprire dove sono i Budda nascosti sotto i capelli -da allora- non ci ho provato più; mentre, a far star dritte le uova (e non solo quelle), ormai mi riesce sempre più di rado e con difficoltà! :D
Voi che ne dite?

lorenzo

Ad modum Euthydemi:
- Forse il buddista portava degli occhiali che vedevano ai raggi x;
- Sei sicuro che non avesse qualche strumento particolare in tasca?
- Si tratta di un banalissimo trucco, anch'io l'ho fatto un sacco di volte.
- Come saprai i casi di allucinanzione collettiva sono frequentissimi, anche a me è capitato...
----
Se la mia amica fosse stata di fianco all'altare mi chiederesti se avesse controllato che il sacerdote non usase questo trucco

o che non vi fossero delle funi invisibili che lo sollevavano.
Riguardo il giochetto mi chiedo, visto che dici di averlo fatto anche tu, se non ricordi che sembrava di sollevare una piuma e, quando sarà pure toccato a te, non avevi la senzazione, almeno per un paio di secondi, di galleggiare nell'aria.
Ripeto che da adulti non funziona, o almeno non ha funzionato quando, su sollecitazione di amici meno increduli di te, abbiamo provato a farlo.
Comunque, il tema è l'aldilà, filosoficamente non se ne parla e credo che tutte le esperienze che uno può portare, anche passassero attraverso l'eutidemico crivello, non gioverebbero un bel nulla.
"Abramo rispose: Se non ascoltano Mosè e i Profeti, neanche se uno risuscitasse dai morti saranno persuasi»." (Lc 16,31)
Gli USA importano merci ed esportano dollàri.

myfriend

#111
@jean

Non esiste un luogo dell'aldiquà, uno dell'aldilà e uno al di là dell'aldià.
Esistono forme.
Ed esistono livelli di Realtà in cui queste forme esistono e sono.

Noi siamo corpi.
I corpi sono fatti di atomi.
Gli atomi sono fatti di particelle di materia.
Queste particelle di materia sono energia.
Quindi la materia è energia.
Cioè noi siamo energia.
Questo è ormai stato appurato dalla Fisica. E' una verità scientifica.

Il primo principio della termodinamica - o principio della conservazione della energia -  afferma che l'energia "non si crea, non si distrugge, ma cambia forma".

Diceva Richard Feynman, premio Nobel per la Fisica:
"Esiste una proprietà, o se preferite una legge, che governa tutti i fenomeni naturali conosciuti fino ad oggi. Non si conosce eccezione a questa legge : essa è esatta nel limite delle nostre conoscenze. La legge è chiamata conservazione dell'energia. Essa stabilisce che vi è una certa quantità, che chiamiamo energia, che non cambia nei molteplici mutamenti subiti dalla natura. Il concetto è astratto, poiché si tratta di un principio matematico; esso afferma che esiste una quantità numerica che non cambia qualsiasi cosa accada. Non è la descrizione di un meccanismo o di un fenomeno concreto, è soltanto il fatto singolare di poter calcolare un numero e dopo aver osservato i mutamenti capricciosi della natura, ricalcolarlo ottenendo sempre lo stesso risultato"

L'energia che noi siamo NON può essere creata e NON può essere distrutta.
Ma può solo cambiare di forma.

Albert Einstein, premio Nobel per la Fisica, diceva:
"Tutto è energia e questo è tutto quello che esiste. Sintonìzzati alla frequenza della realtà che desideri e non potrai fare a meno di ottenere quella realtà. Non c'è altra via. Questa non è filosofia, questa è fisica."


La scienza ce lo dice chiaramente.
Basta solo farsi delle domande e scavare. Senza fermarsi all'apparenza delle cose.
Ovviamente, per comprendere "realmente" che cos'è la Realtà e come funziona, occorre consacrarsi alla verità.
Chi non si consacra alla verità sarà disposto a barattare la Realtà con una qualunque fede. Quella che più gli piace e gli fa comodo.
Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita.

Duc in altum!

#112
**  scritto da myfriend:
CitazioneIl primo principio della termodinamica - o principio della conservazione della energia -  afferma che l'energia "non si crea, non si distrugge, ma cambia forma".

Diceva Richard Feynman, premio Nobel per la Fisica:
« C'è un fatto, o se volete, una legge, che governa i fenomeni naturali sinora noti. Non ci sono eccezioni a questa legge, per quanto ne sappiamo è esatta. La legge si chiama "conservazione dell'energia", ed è veramente una idea molto astratta, perché è un principio matematico: dice che c'è una grandezza numerica, che non cambia qualsiasi cosa accada. Non descrive un meccanismo, o qualcosa di concreto: è solo un fatto un po' strano: possiamo calcolare un certo numero, e quando finiamo di osservare la natura che esegue i suoi giochi, e ricalcoliamo il numero, troviamo che non è cambiato... »
Eppure c'è la verità (di fede) dell'energia nell'ostia consacrata che sconfessa questo principio: la stessa grandezza numerica, per esempio 10, dell'unità principale, resta sempre la stessa, 10, in quante divisioni dell'unità principale se ne vogliano fare. Cioè se l'ostia iniziale è stata divisa in 8 parti, la grandezza numerica iniziale 10 è divenuta 80, quindi sì che il numero è cambiato.
Tanto per riflettere.

CitazioneChi non si consacra alla verità sarà disposto a barattare la Realtà con una qualunque fede. Quella che più gli piace e gli fa comodo.
E quale sarebbe questa verità a cui ci si dovrebbe aderire come sacerdoti?
"Solo quando hai perduto Dio, hai perduto te stesso;
allora sei ormai soltanto un prodotto casuale dell'evoluzione".
(Benedetto XVI)

donquixote

Citazione di: myfriend il 01 Aprile 2017, 11:23:41 AMGli atomi sono fatti di particelle di materia. Queste particelle di materia sono energia. Quindi la materia è energia. Cioè noi siamo energia. Questo è ormai stato appurato dalla Fisica. E' una verità scientifica.

A parte il fatto che la materia è per definizione inerte e l'energia è una forza immateriale che agisce sulla materia e quindi parlare di "particelle di energia" è una contraddizione, se la materia è energia allora l'energia è materia, e se noi siamo energia significa che siamo materia. Quindi esiste solo la materia e torniamo al monismo materialistico (o al materialismo monista), cosa che già si affermava secoli fa senza bisogno di aspettare Einstein. Ma il problema si sposta solamente perchè rimane sempre da spiegare, a questo punto, cos'è (o come si chiama) quella forza che consente alla materia (o energia, che è lo stesso) di trasformarsi  e soprattutto di farlo in enti compiuti che si riproducono in modo sensato e prevedibile e non caotico come sarebbe logico aspettarsi da una mera "trasformazione" senza alcun altro aggettivo.
Non c'è cosa più deprimente dell'appartenere a una moltitudine nello spazio. Né più esaltante dell'appartenere a una moltitudine nel tempo. NGD

myfriend

#114
Citazione di: donquixote il 01 Aprile 2017, 12:03:07 PM
Citazione di: myfriend il 01 Aprile 2017, 11:23:41 AMGli atomi sono fatti di particelle di materia. Queste particelle di materia sono energia. Quindi la materia è energia. Cioè noi siamo energia. Questo è ormai stato appurato dalla Fisica. E' una verità scientifica.

A parte il fatto che la materia è per definizione inerte e l'energia è una forza immateriale che agisce sulla materia e quindi parlare di "particelle di energia" è una contraddizione, se la materia è energia allora l'energia è materia, e se noi siamo energia significa che siamo materia. Quindi esiste solo la materia e torniamo al monismo materialistico (o al materialismo monista), cosa che già si affermava secoli fa senza bisogno di aspettare Einstein. Ma il problema si sposta solamente perchè rimane sempre da spiegare, a questo punto, cos'è (o come si chiama) quella forza che consente alla materia (o energia, che è lo stesso) di trasformarsi  e soprattutto di farlo in enti compiuti che si riproducono in modo sensato e prevedibile e non caotico come sarebbe logico aspettarsi da una mera "trasformazione" senza alcun altro aggettivo.
Dimmi dove io avrei parlato di "particelle di energia".
Non mi sembra di avere delle allucinazioni...ma non ho mai parlato di "particelle di energia".

E' chiaro che se la materia è energia, allora l'energia è materia. E quindi noi siamo materia.
Questo è evidente. Ma nel contesto del discorso è una sciocchezza che non ti aiuta a comprendere ciò che voleva dire Einstein.
E, secondo me, Einstein faresti bene ad ascoltarlo visto che era un premio Nobel e tu non so nemmeno cosa sei.  :D
Giocare con le parole ti fa apparire solo banale. Andiamo al punto.
Il punto è che se la materia è energia, significa che ciò che noi vediamo come "corpi distinti e separati nello spazio" sono, in realtà, "agglomerati - o modelli - di energia" non separati dall'energia Cosmica che pervade tutto l'universo.
Questa è la nostra vera natura.
Questo è ciò che noi Realmente siamo.

Cos'è quella forza che consente all'energia di trasformarsi in enti compiuti che si riproducono in modo sensato?

Diceva Max Planck, premio Nobel per la Fisica:
Avendo dedicato tutta la mia vita alla scienza più lucida, lo studio della materia, posso affermare questo sui risultati della mia ricerca sull'atomo: La materia in quanto tale non esiste! Tutta la materia ha origine ed esiste solo in virtù di una forza che fa vibrare le particelle atomiche e tiene insieme quel minuscolo sistema solare che è l'atomo. Dobbiamo presumere che dietro questa forza esista una mente conscia e intelligente. Questa mente è la matrice di tutta la materia.

Così diceva il premio Nobel per la Fisica Brian Josephson:
La Realtà non è una collezione di oggetti distinti e separati collocati nello spazio, ma una inseparabile rete di modelli di energia vibrante nei quali nessun componente è indipendente dal Tutto.

Ti sto offrendo spunti di riflessione.
Per me puoi pensare quello che vuoi e fare tutti i giochetti che vuoi con le parole.
Però qui parlano dei fisici premi Nobel che hanno speso tutta la vita a studiare la materia.
Direi che per criticarli devi, almeno, essere arrivato al loro livello.
A che livello sei? Quanti premi Nobel hai vinto per la Fisica?  :D
Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita.

myfriend

#115
@Duc in altum

Non mi occupo di "fedi". Le fedi sono un rifugio della mente.
Mi occupo di Realtà.

E quale sarebbe questa verità a cui si dovrebbe aderire come sacerdoti?  

La Realtà.
L'unica verità esistente è la Realtà.
Tutto il resto sono "fedi". Rifugio per la mente.
Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita.

donquixote

Citazione di: myfriend il 01 Aprile 2017, 12:27:36 PMDimmi dove io avrei parlato di "particelle di energia". Non mi sembra di avere delle allucinazioni...ma non ho mai parlato di "particelle di energia". E' chiaro che se la materia è energia, allora l'energia è materia. E quindi noi siamo materia. Questo è evidente. 

Hai parlato di particelle di materia, ma se la materia è energia parlare di particelle di energia dovrebbe essere, secondo logica, assolutamente identico. E se tu ti basi sul principio di autorità dei premi nobel per discutere e assumi per vero quelli che hanno detto uomini che sono stati premiati da altri uomini che hanno inventato un premio come garbava a loro e per le materie che garbavano a loro (se il mondo occidentale inventasse il nobel per gli ammaestratori di pulci allora dovremmo dire che l'ammaestramento di pulci è cosa nobile e chi vince tale premio è "autorevole"? Forse che molti dei vincitori dei nobel per l'economia e per la pace sono "autorevoli"?) allora non metto lingua: ognuno si serve del principio di autorità che preferisce, e se permetti quello di Duc, per quanto denigrato nei tempi moderni, è molto più nobile dei "nobel" di qualsiasi genere; del resto per quanto mi riguarda la "fede nella scienza" è esattamente identica a qualsiasi altra fede così come tu la intendi: un rifugio per menti deboli.
E per quanto concerne le citazioni riportate dai "nobel" gli stessi concetti sono stati espressi già svariate migliaia di anni fa da un considerevole numero di persone che non avevano studiato né la fisica antica (quella per intenderci dei presocratici, di Democrito o Aristotele) e nemmeno quella moderna, e sono riscontrabili in tutti i testi sacri e tutte le tradizioni umane. Non c'era certo bisogno di qualche vincitore di Nobel che ci venisse a raccontare ciò che le persone intelligenti sanno da sempre.
Non c'è cosa più deprimente dell'appartenere a una moltitudine nello spazio. Né più esaltante dell'appartenere a una moltitudine nel tempo. NGD

myfriend

Citazione di: donquixote il 01 Aprile 2017, 13:51:33 PM
Citazione di: myfriend il 01 Aprile 2017, 12:27:36 PMDimmi dove io avrei parlato di "particelle di energia". Non mi sembra di avere delle allucinazioni...ma non ho mai parlato di "particelle di energia". E' chiaro che se la materia è energia, allora l'energia è materia. E quindi noi siamo materia. Questo è evidente.  

Hai parlato di particelle di materia, ma se la materia è energia parlare di particelle di energia dovrebbe essere, secondo logica, assolutamente identico. E se tu ti basi sul principio di autorità dei premi nobel per discutere e assumi per vero quelli che hanno detto uomini che sono stati premiati da altri uomini che hanno inventato un premio come garbava a loro e per le materie che garbavano a loro (se il mondo occidentale inventasse il nobel per gli ammaestratori di pulci allora dovremmo dire che l'ammaestramento di pulci è cosa nobile e chi vince tale premio è "autorevole"? Forse che molti dei vincitori dei nobel per l'economia e per la pace sono "autorevoli"?) allora non metto lingua: ognuno si serve del principio di autorità che preferisce, e se permetti quello di Duc, per quanto denigrato nei tempi moderni, è molto più nobile dei "nobel" di qualsiasi genere; del resto per quanto mi riguarda la "fede nella scienza" è esattamente identica a qualsiasi altra fede così come tu la intendi: un rifugio per menti deboli.
E per quanto concerne le citazioni riportate dai "nobel" gli stessi concetti sono stati espressi già svariate migliaia di anni fa da un considerevole numero di persone che non avevano studiato né la fisica antica (quella per intenderci dei presocratici, di Democrito o Aristotele) e nemmeno quella moderna, e sono riscontrabili in tutti i testi sacri e tutte le tradizioni umane. Non c'era certo bisogno di qualche vincitore di Nobel che ci venisse a raccontare ciò che le persone intelligenti sanno da sempre.
La scienza non è una "fede".
La scienza è uno strumento per indagare e conoscere la Realtà.
La scienza non è una "fede" perchè ciò che afferma viene dimostrato e non viene ritenuto vero per "fede".  ;)

Dire che le particelle sub-atomiche di materia sono energia, non significa dire che esistono "particelle di energia". Ma significa dire che le particelle sub-atomiche non hanno un "corpo" e una "massa", ma sono onde elettromagnetiche. Cioè sono "luce".
Quindi noi siamo fatti di "luce". (Metto la parola "luce" tra virgolette perchè sono onde elettromagnetiche la cui frequenza non rientra nella frequenza di luce visibile con gli occhi).

E' vero che le cose dette dalla scienza sono già state dette, ma prima erano affermazioni di "fede", cioè non erano dimostrate. Oggi, invece, grazie alla scienza abbiamo la dimostrazione che tali affermazioni descrivono la Realtà per ciò che essa effettivamente è.

https://www.youtube.com/watch?v=nqHDy8Y2ho4
Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita.

sgiombo

#118
Citazione di: myfriend il 01 Aprile 2017, 12:27:36 PM
Citazione di: donquixote il 01 Aprile 2017, 12:03:07 PM
Citazione di: myfriend il 01 Aprile 2017, 11:23:41 AMGli atomi sono fatti di particelle di materia. Queste particelle di materia sono energia. Quindi la materia è energia. Cioè noi siamo energia. Questo è ormai stato appurato dalla Fisica. E' una verità scientifica.

A parte il fatto che la materia è per definizione inerte e l'energia è una forza immateriale che agisce sulla materia e quindi parlare di "particelle di energia" è una contraddizione, se la materia è energia allora l'energia è materia, e se noi siamo energia significa che siamo materia. Quindi esiste solo la materia e torniamo al monismo materialistico (o al materialismo monista), cosa che già si affermava secoli fa senza bisogno di aspettare Einstein. Ma il problema si sposta solamente perchè rimane sempre da spiegare, a questo punto, cos'è (o come si chiama) quella forza che consente alla materia (o energia, che è lo stesso) di trasformarsi  e soprattutto di farlo in enti compiuti che si riproducono in modo sensato e prevedibile e non caotico come sarebbe logico aspettarsi da una mera "trasformazione" senza alcun altro aggettivo.

Questo è evidente. Ma nel contesto del discorso è una sciocchezza che non ti aiuta a comprendere ciò che voleva dire Einstein.
E, secondo me, Einstein faresti bene ad ascoltarlo visto che era un premio Nobel e tu non so nemmeno cosa sei.  :D


Diceva Max Planck, premio Nobel per la Fisica:

Così diceva il premio Nobel per la Fisica Brian Josephson:

Però qui parlano dei fisici premi Nobel che hanno speso tutta la vita a studiare la materia.
Direi che per criticarli devi, almeno, essere arrivato al loro livello.
A che livello sei? Quanti premi Nobel hai vinto per la Fisica?  :D
Citazione



Scusa Myfriend, ma questo tuo atteggiamento é fideistico e irrazionalistico, in tutto e per tutto simile a quello degli accademici aristotelici contro Galileo (allora Aristotele aveva "vinto il premio Nobel per la fisica", mentre Galileo "non non sapevano nemmeno cosa fosse").

Il premio Nobel per la fisica non conferisce affatto a chi lo vince l' infallibilità divina, né in fisica, né tantomeno in filosofia.

Un atteggiamento razionalistico impone di valutare criticamente le affermazioni di chiunque e di non affidarsi acriticamente all' autorità di nessuno (men che meno a quella di premi Nobel per la fisica quando parlano di filosofia).

Quanto a materia/energia, sarebbe più semplice e chiaro (darebbe meno adito a fraintendimenti) chiamare "materia" quella quantità che si trasforma secondo proporzioni universali e costanti da "massa" e/o "energia" in altra (diversa) "massa" e/o "energia" (massa ed energia essendo due diverse forme di materia, che si trasformano secondo proporzioni universali e costanti: conservazione della materia, come massa e/o energia).



sgiombo

#119
Citazione di: myfriend il 01 Aprile 2017, 14:33:28 PM
Citazione di: donquixote il 01 Aprile 2017, 13:51:33 PM
Citazione di: myfriend il 01 Aprile 2017, 12:27:36 PMDimmi dove io avrei parlato di "particelle di energia". Non mi sembra di avere delle allucinazioni...ma non ho mai parlato di "particelle di energia". E' chiaro che se la materia è energia, allora l'energia è materia. E quindi noi siamo materia. Questo è evidente.  

Hai parlato di particelle di materia, ma se la materia è energia parlare di particelle di energia dovrebbe essere, secondo logica, assolutamente identico. E se tu ti basi sul principio di autorità dei premi nobel per discutere e assumi per vero quelli che hanno detto uomini che sono stati premiati da altri uomini che hanno inventato un premio come garbava a loro e per le materie che garbavano a loro (se il mondo occidentale inventasse il nobel per gli ammaestratori di pulci allora dovremmo dire che l'ammaestramento di pulci è cosa nobile e chi vince tale premio è "autorevole"? Forse che molti dei vincitori dei nobel per l'economia e per la pace sono "autorevoli"?) allora non metto lingua: ognuno si serve del principio di autorità che preferisce, e se permetti quello di Duc, per quanto denigrato nei tempi moderni, è molto più nobile dei "nobel" di qualsiasi genere; del resto per quanto mi riguarda la "fede nella scienza" è esattamente identica a qualsiasi altra fede così come tu la intendi: un rifugio per menti deboli.
E per quanto concerne le citazioni riportate dai "nobel" gli stessi concetti sono stati espressi già svariate migliaia di anni fa da un considerevole numero di persone che non avevano studiato né la fisica antica (quella per intenderci dei presocratici, di Democrito o Aristotele) e nemmeno quella moderna, e sono riscontrabili in tutti i testi sacri e tutte le tradizioni umane. Non c'era certo bisogno di qualche vincitore di Nobel che ci venisse a raccontare ciò che le persone intelligenti sanno da sempre.


Dire che le particelle sub-atomiche di materia sono energia, non significa dire che esistono "particelle di energia". Ma significa dire che le particelle sub-atomiche non hanno un "corpo" e una "massa", ma sono onde elettromagnetiche. Cioè sono "luce".
Quindi noi siamo fatti di "luce". (Metto la parola "luce" tra virgolette perchè sono onde elettromagnetiche la cui frequenza non rientra nella frequenza di luce visibile con gli occhi).
Citazione di: myfriend il 01 Aprile 2017, 14:33:28 PM
CitazioneTralascio altre inesattezze per non essere pedante.

Ma non posso esimermi dal rilevare che elettroni, protoni e neutroni (per saperlo non é necessario aver vinto il premio Nobel per la fisica, basta aver fatto la terza media) sono particelle subatomiche e hanno massa (anche se in certe circostanze hanno un comportamento "di tipo ondulatorio"; é più corretto chiamarle "particelle-onde")!