[GDL] Umano troppo Umano di Nietzche (rinascenza nicciana parte 1)

Aperto da green demetr, 30 Novembre 2021, 11:36:46 AM

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viator

Citazione di: paul11 il 04 Febbraio 2022, 00:28:52 AM
Finale dell'aforisma 292, degno di riflessione.


.......Credi tu che una tale vita con una tale meta sia troppo faticosa, troppo priva di cose piacevoli? Se è così, è perché tu non hai appreso ancora che nessun miele è più dolce di quello della conoscenza, e che le pendenti nuvole dell'afflizione dovranno servirti di mammella da cui mungerai il latte del tuo ristoro. Venga la vecchiaia, e tu osserverai come tu abbia dato ascolto alla voce della natura, la quale domina tutto il mondo col piacere; la stessa vita che ha il suo culmine nella vecchiaia ha anche il suo culmine nella saggezza, in quel mite lume solare di una costante letizia spirituale: ad entrambe, alla vecchiaia ed alla saggezza, tu vai incontro sopra un medesimo versante della vita: così volle la natura. Allora è tempo, e non c'è ragione d'indignarsi, che la nebbia della morte si avvicini. Verso la luce,- il tuo ultimo movimento; un giubilo di conoscenza,- il tuo ultimo suono.


Salve paul11. Molto poetico l'aforisma 292, sul quale ho riflettuto. Conoscenza e saggezza san certamente di miele, a condizioni di viverle nel mondo dei sogni.

Spessissimo la festa dell'intelletto gioioso e dell'anima fiorente viene guastata da problemi di dentiere che non aderiscono, giovinastri che ti sbeffeggiano, imprevedibili fenomeni osteoporotici, calli e geloni, articolazioni doloranti, stitichezza ribelle.

Facendo le corna a malanni ben più temibili. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

daniele22

Sono senz'altro d'accordo con viator, da uomo concreto che sono, però a me piace addentrarmi nei regni delle fedi e delle teorie.
Io non prescrivo pratiche da attuarsi sulla terra, però prescrivo pratiche mentali, che consistono nel riuscire a raggiungere una parità di consapevolezza tra gli umani. Solo allora si potrà parlar di pratiche e dare un giusto valore a tale parità di consapevolezza rispetto ai centoventi centesimi offertimi da viator illo tempore. Sarà quando si svelerà lo stato sconosciuto del sistema precedente l'esperimento, cosa che preoccupava Majorana al cospetto delle evidenze messe in luce dalla meccanica quantistica. Sarà quando sarà chiaro che il fenomeno della luce non sia stato ancora ben compreso. Le patologie verranno allora meglio comprese. Ciò che dico lo dico a fronte delle mie esperienze

green demetr

Daniele 22 sono tentato di leggere il vangelo di Tommaso, la gnosi rimane però un progetto parallelo, ma non centrale della mia riflessione.
Quindi non sono sicuro di quello a cui stai alludendo, non ne so nulla.
Mi pare che quando ne lessi alcune passaggi, vi fossero splendidi brani profetici.
Intanto ti rimando in futuro a quando parleremo dei profeti, nel 3d sulla bibbia che ho aperto.
La differenza tra pensiero spirituale e pensiero nicciano è totale, nel senso che pur partendo dallo stesso punto ribaltano la discussione, il pensiero spirituale si concentra sui tratto simbolico-immaginario.
Il pensiero nicciano si concentra sul pensiero spirituale in sè.
In questo senso il pensiero nicciano è più radicale, nel senso che va alla radice del problema.
Che poi è esattamente lo stesso condiviso anche dalla gnosi profetica.
Ossia il pensiero della comunità del bene.
Ma il bene non può essere una asserzione giuridica, perciò Nicce smonta qualsiasi religione, per liberarne la spiritualità.
Ma Nicce prosegue non sulla scia della spiritualità bensì su quello della terra.
Nicce si concentra sulla guerra, gli altri sulla pace.

Ora a me il mondo sembra in guerra piuttosto che in pace (e non intendo solo quella militare).

Pensare alla pace, senza pensare alla guerra, in un mondo di guerra, è follia, e questo pone il pensiero nicciano all'altezza dei tempi.
Il pensiero profetico che dimentichi la guerra non è un pensiero.
Il pensiero profetico che divida ingenuamente la comunità tra buoni e cattivi, non è la via da seguire, in quanto è una via legale, e come tale, malvagia.
Vai avanti tu che mi vien da ridere

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