W l'Italia Antifascista

Aperto da Gyta, 08 Dicembre 2023, 12:24:55 PM

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Ipazia

Il comunismo è antropologicamente una visione della società umana egualitaria ed in quanto tale si contrappone a tutte le forme di società classiste di cui il capitalismo è il punto d'arrivo attuale e il fascismo un suo mero accidente, quando la dittatura del capitale trova eccessiva resistenza da parte dei sottomessi.

Tale visione antropologica egualitaria può assumere varie connotazioni politiche, ma rimane sempre il perno su cui valutare tale ideologia, evitando riduzionismi di tipo escatologico parareligioso che spostano il punto di gravità su aspetti accidentali della concretizzazione storica del socialismo reale.

Per fare un discorso minimamente serio sul comunismo bisogna conoscerne l'evoluzione e la teoresi, economica e politica, sviluppatasi dopo la rivoluzione francese e la sconfitta delle prime esperienze egualitarie anticapitalistiche, fino a Marx che dette una visione d'insieme filosofica, storica, economica e politica, fondamentale per lo sviluppo teorico e pratico del progetto di emancipazione delle classi subalterne.

Tutti i discorsi sul totalitarismo di ispirazione capitalistica tendono a sottovalutare gli aspetti totalitari della dittatura del capitale, di cui in covidemia abbiamo vissuto una sperimentazione in corpore vili assai istruttiva. Un picco nel trantran quotidiano, scandito da fixing borsistico, guerre umanitarie ed economiche, sfruttamento lavorativo, riduzione di tutto a merce inclusi esseri umani, loro organi e natura, competizione esasperata per l'osso che il padrone ti butta sotto il tavolo,...

pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

anthonyi

Citazione di: doxa il 10 Dicembre 2023, 19:09:25 PMMi piacerebbe ascoltare qualcuno che grida: "sono anticomunista perché contro  il suo autoritarismo".

Sono certo che questa frase non avrò il piacere di ascoltarla.




Io la frase la condivido in pieno, con dei rafforzamenti perché il comunismo é totalitario, non opprime solo la libertà ma vuole plasmare lo spirito delle persone. Ipazia ha scritto in qualche post precedente che il comunismo falli perché non riuscì ad eliminare o plasmare secondo la sua visione la classe dei padroni. Ma un sistema sociale che vuole plasmare gli individui é disumano, dimentica che gli individui sono un fine e non uno strumento, come ci ricordava anche Einstein.
Non dobbiamo poi mai dimenticare che il comunismo aveva un disegno egemonico mondiale, che certamente oggi é ben lungi dal realizzarsi, ma é sempre meglio stare un po' in allerta, d'altronde se siamo in allerta contro il rischio fascismo che ha chiuso le sue brutture da 70 anni, a maggior ragione contro il comunismo. 

Jacopus

Citazione di: Ipazia il 10 Dicembre 2023, 21:17:11 PMIl comunismo è antropologicamente una visione della società umana egualitaria ed in quanto tale si contrappone a tutte le forme di società classiste di cui il capitalismo è il punto d'arrivo attuale e il fascismo un suo mero accidente, quando la dittatura del capitale trova eccessiva resistenza da parte dei sottomessi.

Tale visione antropologica egualitaria può assumere varie connotazioni politiche, ma rimane sempre il perno su cui valutare tale ideologia, evitando riduzionismi di tipo escatologico parareligioso che spostano il punto di gravità su aspetti accidentali della concretizzazione storica del socialismo reale.

Per fare un discorso minimamente serio sul comunismo bisogna conoscerne l'evoluzione e la teoresi, economica e politica, sviluppatasi dopo la rivoluzione francese e la sconfitta delle prime esperienze egualitarie anticapitalistiche, fino a Marx che dette una visione d'insieme filosofica, storica, economica e politica, fondamentale per lo sviluppo teorico e pratico del progetto di emancipazione delle classi subalterne.

Tutti i discorsi sul totalitarismo di ispirazione capitalistica tendono a sottovalutare gli aspetti totalitari della dittatura del capitale.


Mi piacerebbe Ipazia, avere le tue certezze, ma non le ho. Ritengo il comunismo un'ideale impossibile e quando anche fosse possibile sarebbe semplicemente un incubo. Ha funzionato, e bene, come Super-Io del capitalismo. E, bada bene, parliamo di un ipotetico comunismo "ben temperato", non di quelli storici. Il perchè è presto detto. Diffido di tutte le costruzioni assolute e come hai ben constatato, di quelle ideologie che assolutizzando, somigliano molto a "religioni". Il dilemma resta però a monte, ovvero "che fare".
L'attuale situazione è la seguente: Dio è morto (salvo resurrezioni nel terzo mondo in grado di radicarsi anche nel primo), il Comunismo è morto, il Capitalismo è vivo e vegeto ma è impresentabile. Inoltre mi sembra che nessuno scalpiti chiedendo di "morire per delle idee" e questo chiude il cerchio. Pensare ad un ritorno allo stato sociale sembra anche a me un pio desiderio. Continueremo mestamente a passeggiare su questo viale del tramonto oppure possiamo trovare energie per contrastare questo andazzo? Non basta certo un loggionista per scongiurare il rischio di rigurgiti maccheronici di "passo dell'oca".
Seguendo il filo dei pensieri, mi ritrovo a credere che la soluzione sia nello riscoprire il senso della società come relazioni che ci collegano tutti l'uno all'altro. Senza per questo dover credere di essere tutti uguali ma neppure tutti diversi. Insomma il partito dei posapiano, per dirla alla Niko.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Ipazia

#63
Ogni formazione sociale pone limiti alle pretese individuali di dominio sul mondo e i propri simili. Il comunismo nega la figura del padrone perché nega la libertà di impossessarsi in toto o in parte della vita altrui e di sottrarre ad altri le fonti di vita ambientali intese come beni comuni.

Definito tale fondamento antropologico, la realizzazione politica può avere forme più o meno autoritarie secondo la forza che le antiche classi dominanti oppongono alla rivoluzione sociale. Tale fase non offre più margini di libertà di quelli offerti dal Lebensraum colonialista, nazista, sionista ai popoli soggiogati. Le rivoluzioni non sono passeggiate. Sono eventi collettivi imposti dalle pietre d'inciampo che l'evoluzione storica pone lungo il cammino dei popoli.

Le soluzioni prima o poi arrivano e gli individui possono solo, secondo scienza e coscienza, decidere da che parte stare, man mano che le terze vie, tra uguaglianza e disuguaglianza, diventano sempre più impraticabili.

Sfruttamento umano e arraffamento di beni comuni naturali ti portano sempre al dilemma fatale: pillola rossa o blu ?

(P.S. i padroni "filantropi" lo sanno e non si arrischiano più ad allentare le briglie: bastone e carota, as usual. Tecnologicamente modificati)
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Pensarbene

Una persona non deve farsi prendere dalla struttura al costruirsi una sovrastruttura psicosocioesistenziale condizionante in senso ribelle o servile.
non si fossilizza su Io delle strutture e delle sovrastrutture me ne f...o allegramente, senza servirle e andarci contro.
In fondo ogni persona sana di mente è in grado di scegliersi il proprio percorso di vita .
Non mi consta che Tesla l'abbia fatto ma neppure l'operaio intelligente lo fa perché se è intelligente e ragionevole non si fossilizza in un ruolo.e in una parte.
Chi parla di pillole rosse o blu dica chiaramente che nessuna delle due servirebbe.Serve invece farne a meno  cioè non andare a caccia di farfalle con un carro armato ma nemmeno andare in cerca di carri armati da abbattere con una fionda.
E adesso veniamo ai fatti: l'URSS in in corto senso era uno stato assistenziale: un buon pittore,ad esempio,era stipendiato dallo stato pitch facesse un certo numero di opere in un certo periodo.
Durante e dopo.poteva fare quello che voleva,bere o non bere, dormire, andare a spasso e così via.
Questo valeva per tutti le attività finanziarie, economiche, cuturali ecc ...
Stalin stesso era stipendiato anche se, ovviamente,si stipendiava anche da solo ma questo VALE PER TUTTI I LEADERS DI QUALSIASI GENERE  E PAESE E EPOCA STORICA.
Lo sbaglio del comunismo sovietico non è stato quello di essere comunista ma di non esserlo stato veramente dopo la morte di Lenin.
E lo sbaglio fu anche quello di Trotsky il quale avrebbe fatto meglio a tirare i remi nella barca guidandola lui con i suoi.
Un dato pratico e attuale:un mio amico che vive nella Cina continentale mi parla spesso del suo paese. Da quel che mi dice e dice in pubblico e fa....non sembra proprio che viva in una dittatura.
Dati alla mano! 
Se io ,in Svizzera , dicessi pubblicamente  quello che dice lui e scrive lui pubblicamente  e lo facessi  nei luoghi pubblici,a scuola e così via avrei quasi subito segnali  e se continuassi avrei dei guai.
Per questo motivo,io ho abbandonato la scuola ticinese e un bel po' di persone e di paesi nel Canton Ticino e la situazione non è molto diversa altrove in Svizzera, Europa e pianeta qualsiasi sia l'etichetta politica dello Stato.
Il potere non ha odore ,sapore e colore , è come l'ossido di carbonio...vi avvelena senza che ce ne accorgiate e quando ve ne accorgete molto spesso è troppo tardi.
Munitevi quindi di un rivelatore di potere e poi comportatevi di conseguenza come faccio io e non solo io!!! :)





anthonyi

Citazione di: Pensarbene il 11 Dicembre 2023, 08:25:26 AMIl potere non ha odore ,sapore e colore , è come l'ossido di carbonio...vi avvelena senza che ce ne accorgiate e quando ve ne accorgete molto spesso è troppo tardi.
Munitevi quindi di un rivelatore di potere e poi comportatevi di conseguenza come faccio io e non solo io!!! :)





Il potere é uno stato naturale in politica, esiste ed esisterà sempre perché qualsiasi organizzazione umana per funzionare ha bisogno di definire precisi rapporti di potere. 
Per questo l'affermazione di qualcuno che il comunismo é l'ideologia dell'eguaglianza trasferisce le sue idee dal pensiero politico al mondo dei sogni. Oltretutto anche Marx aveva la coscienza del fatto che comunque la società comunista avrebbe dovuto avere una intelligenthia, ed era costretto ad ammettere che, comunque, l'organizzazione industriale necessitava di gerarchicita. 
Che poi formalmente ed ipocritamente venga scritto che sono tutti uguali, per me non c'é problema, ma é appunto un'illusione non la realtà. 
Nella realtà il potere crea diversità, e non risolvi la cosa stabilendo che il salario é lo stesso per tutti, perché chi ha il potere può usarlo per accrescere illegalmente il suo benessere, si chiama corruzione che, non a caso, si espande proprio dove le ideologie comuniste trovano applicazione. 

Pensarbene

Tu confondi competenza,potenza e potere.
Dio ha buttato fuori gli angeli ribelli dal suo Regno: un atto di potere?
No.
Un atto di potenza?
Si.
Capita la differenza?
Bene.
Adesso mettici la competenza, e capisci tutto quello che c'è da capire.

niko

#67
Il fascismo e' anche culto ed esaltazione sadica della guerra, quindi tra i valori del fascismo io ci metterei:

Dio, patria, famiglia, anticomunismo E GUERRA.

Il fascismo e' un particolarismo perche' la vittoria dell'uno sull'altro non puo' valere come legge universale.

Il fascista e' convinto che la ragione universale comandi a tutti gli uomini (e razze, religioni o nazioni) ugualmente di vincere, di primeggiare, e allora si ribella alla ragione universale, perche' il comando nella sua totalita' e' ineseguibile: se uno vince, l'altro perde.

Il piu' grande servizio che il fascismo fa alla borghesia internazionale non e' manganellare i comunisti e difendere la castita' e i preti, e' fare (o almeno, iniziare...) la guerra.

Il fascismo e' messianico davvero, ma perche' incarna, per conto terzi, il messianesimo della  borghesia (non appariscente) che pretende di superare una crisi, attuale o imminante, ciclica e inevitabile, tramite la guerra e non tramite la rivoluzione.

La borghesia non puo' apparire, quando propone, e di fatto impone, di superare la crisi con la guerra perche' la borghesia deve incarnare e rappresentare l'utopia meravigliosa capitalista, il capitalismo rituale e buono.

Il fascista e' la controfigura del borghese nel suo proporre la guerra come soluzione.

La guerra, agli occhi del fascista e' una ragione di vita. Lui, almeno, la vuole vincere per davvero.

Agli occhi del grande ed alto borghese, la stessa guerra e' lo svuotamento del paesaggio urbano e sociale, intasato da balocchi oggettuali e umani ormai inservibili per la vendita o per la produzione, che vanno percio' destinati al piu' presto alla distruzione.

Un grande sforzo di riconversione, un problema tecnico.

Che necessita dei suoi pupazzi esecutori.

Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

anthonyi

Citazione di: Pensarbene il 11 Dicembre 2023, 11:06:50 AMTi confondi competenza,potenza e potere.
Dio ha buttato fuori gli angeli ribelli dal suo Regno: un atto di potere?
No.
Un atto di potenza?
Si.
Capita la differenza?
Bene.
Adesso mettici la competenza, e capisci tutto quello che c'è da capire.
Mi deludi Pensarbene, anche tu con il semplicismo alla ipazia che risolve tutto con i giochi di parole e con il "poi si sistema tutto".
Io sto parlando di potere, e il potere é l'argomento centrale del pensiero politico, se non hai capito quello che ho scritto mi dispiace, ma non più di tanto. 
E comunque gli angeli lasciamoli stare, sono un prodotto dell'immaginazione umana e invece qui stiamo parlando di cose concrete, o no? 

anthonyi

Citazione di: niko il 11 Dicembre 2023, 11:15:46 AMIl fascismo e' anche culto ed esaltazione sadica della guerra, quindi tra i valori del fascismo io ci metterei:

Dio, patria, famiglia, anticomunismo E GUERRA.




Quindi Franco non era un fascista perfetto. Che delusione!  :(

niko

#70
Citazione di: anthonyi il 11 Dicembre 2023, 11:21:10 AMQuindi Franco non era un fascista perfetto. Che delusione!  :(


Franco era un simpatico fascista che, avendo gia' dato tutte le sue energie destinali e storiche in una singola guerra, e avendo gia' imposto al "suo" (suo per modo di dire, semmai: fatto suo con uno stupro) popolo il sacrificio massimo, non se l'e' sentita, poi, di farne un'altra.

Anche i fascisti possono essere simpatici. Ma sempre topi di fogna rimangono.

Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

doxa

Niko ha scritto
CitazioneAnche i fascisti possono essere simpatici. Ma sempre topi di fogna rimangono.


Buongiorno Niko, avrei voluto rispondere al tuo post delle 11. 15, perché lo considero farcito dai pregiudizi e non da dati storici. Ma l'ultimo tuo post, con l'affermazione che hai fatto ed ho evidenziato in grassetto, m'induce a rinunciare !

Pensarbene

L' uomo comune ama il potere e lo teme, lo usa e ne abusa, ne è usato e abusato.
E sembra felice di ciò.
Questo taglia la testa al....topo perché ogni progetto di qualsiasi genere contrario al potere va a finire, prima o dopo,molto male.
Viceversa,  ogni progetto che lo segue ha successo e seguito fin quando lo sa usare o lo può usare
dopo di che ne subentra un altro e via dicendo...
La storia è la storia del potere, realizzata e poi scritta dal potere per il potere.
L' umanità è la specie eletta del potere in ogni sua forma,colore,parola e azione.
Senza potere sulla Terra, gli esseri umani non vanno da nessuna parte ed è proprio questa la caratteristica che fa della Terra  un Ade Infernale in guanti bianchi.
Ora, io non so il perché di questo e non voglio neanche saperlo: il potere non  mi è mai interessato ma l'ho dovuto dissuadere spesso dall'interessarsi "lui"a me!
E questo senza usare potere ma solo competenza perché la competenza, in un sistema complesso come il nostro, è puro oro e, come tale, è  indispensabile anche e soprattutto al potere.
QUINDI, IL DISCORSO SI PONE IN TERMINI DI COMPETENZA ANCHEVPER LE IDEOLOGIE E I SISTEMI POLITICI nei termini che ho spiegato adesso.

Ipazia

Anthonyi ciulli sempre sul manico dell'uguaglianza confondendo fraudolentemente il politico e giuridico col tecnico.

L'uguaglianza dei diritti non va confusa con l'uguaglianza delle competenze e la gerarchia amministrativa non va confusa con la gerarchia di classe (sangue, censo, razza, religione, mafia, ecc.)
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

daniele22

Questa xe 'a storia del sior Intento, che dura tanto tempo e che mai se destriga. Vuto che téa conta o vuto che téa diga? La conosco in veneto, ma immagino sia universale.
Ci sarebbe da chiedersi come sia potuta divenire notizia una storia del genere. Un individuo che grida e un poliziotto che, per sua natura è abituato a cogliere le note stonate, gli prende le generalità. Il contenuto dell'urlo era evidentemente la nota stonata, o almeno è parsa stonata pure a me proprio per il contesto in cui si è manifestata. La nota giusta, benché stonata pure quella, sarebbe stata l'urlo di Ipazia. Fossi stato io il poliziotto non mi sarei dato pena ... ma non si sa mai, proprio della serie "perché non gli ha preso le generalità?". Insomma, alla fine si riproduce nei media, ivi compreso il forum, la storia del sior Intento.
Quando si parla di comunismo, oltre a dire che è fallito, si dovrebbe prendere atto che si parla di istanze presenti in varie forme nella storia umana fin dai tempi di Gesù, di Spartacus e si potrebbe dire che sarebbero rintracciabili, in modo diverso, nel biblico libro dell'esodo.
@anthonyi
Sono in parte d'accordo con le accuse che muovi al comunismo, cioe, sono soprattutto d'accordo con Pensarbene quando mette in luce la parte ammaliante, drogante, del potere; però, il tuo dire che la corruzione debba espandersi solo nelle ideologie comuniste ... insomma anthonyi, non farci sorridere e cerca di contenerti se ti riesce.
Volevo infine chiederti una cosa: premesso che i precisi rapporti di potere dovrebbero essere definiti dal corpo giuridico di una qualsiasi organizzazione umana e rappresentino quindi in ultima analisi il suo senso di giustizia,¿cosa dovrebbe fare tale organizzazione umana quando riconosca che il suo senso di giustizia è in bancarotta?