Voto segreto

Aperto da viator, 13 Febbraio 2020, 17:28:52 PM

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Eutidemo

Ciao Viator
Sì, adesso è più chiaro: ad eleggere il PDC dovrebbe essere "tutto" il personale del Potere Esecutivo, cioè la Base, i Quadri, le Dirigenze ed il Governo.
Però:
- i primi tre sono comunque da considerarsi, in senso lato "impiegati pubblici", in quanto "nominati" per "pubblico concorso";
- mentre il quarto (il Governo), almeno attualmente, non  è composto "impiegati pubblici", ma viene nominato dal PDC e dal PDR.
Non capisco come farebbero il PDC ed il governo a nominarsi a vicenda.

***
In ogni caso, secondo me, il tuo sistema ha la pecca di ignorare l'aspetto degli "interessi politici"  delle varie diverse "classi" (o, quantomeno, delle "categorie") che compongono una complessa società moderna; le quali, oltre che l'interesse generale, hanno a cuore soprattutto il loro particolare interesse di "classe" o di "categoria".
Per cui un PDC (ed un governo?) eletto dal personale del Potere Esecutivo, cioè la Base, i Quadri, le Dirigenze, farebbe precipuamente gli interessi degli appartenenti all'apparato burocratico, e non certo quello degli operai, dei contadini, dei lavoratori autonomi ecc.

***
Dubito molto che gli appartenenti all'organico burocratico  esprimerebbero l'"interesse generale" al di là dei loro interessi particolari; e che, non eletti ma vincitori di pubblico concorso,  sarebbero abbastanza consapevoli e sintonici con le attese e gli interessi dell'intero Paese.
Basta vedere come sono consapevoli e sintonici con le attese e gli interessi di chi fa la fila, gli addetti agli sportelli di un "front office" pubblico.
Tu auspichi una sorta di "Travetocrazia"!

***
Per il resto, sono perfettamente d'accordo che essere indipendenti non significa essere al di sopra delle Leggi; ma per questo, mi pare che già esista un Ordine Giudiziario.
In cosa i Censori differirebbero dai Giudici?

***
Quanto al fatto che le proposte di revisione costituzionale dovrebbero risultare esprimibili dal Potere Propositivo, da quello Legislativo e da quello Rappresentativo, ma che solo i due ultimi poteri appena citati però dovrebbero prenderle in esame ed approvarle o respingerle in seduta comune o comunque in reciproca concordia, va benissimo; ma con quale tipo di maggioranza "qualificata" e con quante "votazioni"!
Ed il popolo potrebbe esprimersi al riguardo con un REFERENDUM (istituto da te completamente ignorato)?

***
Un saluto!

Eutidemo

Citazione di: viator il 18 Febbraio 2020, 21:31:08 PM
Salve Eutidemo. Mi sono accorto che tutto il discorso da me fatto circa argomento "parametrazione-voto segreto e voto palese" è confuso e sbagliato.
Preparerò una versione attualizzata di tale aspetto (che trovo sia originale che importante - sempre all'interno di un "divertissement" basato sulla fantasia politica !). Saluti.

Non saprei: forse dovresti trovare una "parametrazione-voto segreto e voto palese" a seconda della materia per la quale si vota.

viator

Salve Eutidemo. Riprendo l'argomento citandoti :"Sì, adesso è più chiaro: ad eleggere il PDC dovrebbe essere "tutto" il personale del Potere Esecutivo, cioè la Base, i Quadri, le Dirigenze ed il Governo.
Però:
- i primi tre sono comunque da considerarsi, in senso lato "impiegati pubblici", in quanto "nominati" per "pubblico concorso";
- mentre il quarto (il Governo), almeno attualmente, non  è composto "impiegati pubblici", ma viene nominato dal PDC e dal PDR.
Non capisco come farebbero il PDC ed il governo a nominarsi a vice"

Come non capisci ? Tutto il corpo del Potere Esecutivo (escluso ovviamente PdC e Governo) elegge il PdC il quale sceglie i componenti del "proprio" Governo.

"In ogni caso, secondo me, il tuo sistema ha la pecca di ignorare l'aspetto degli "interessi politici" delle varie diverse "classi" (o, quantomeno, delle "categorie") che compongono una complessa società moderna; le quali, oltre che l'interesse generale, hanno a cuore soprattutto il loro particolare interesse di "classe" o di "categoria".
Per cui un PDC (ed un governo?) eletto dal personale del Potere Esecutivo, cioè la Base, i Quadri, le Dirigenze, farebbe precipuamente gli interessi degli appartenenti all'apparato burocratico, e non certo quello degli operai, dei contadini, dei lavoratori autonomi ecc."

Quella che per te è una pecca per me è una virtù che si chiama "trascurare i particolarismi". Nessuna delle categorie che hai citato rappresenta una maggioranza, ed il NUOVO Sistema deve badare alla maggioranza dei cittadini, cioè a fare ciò che serve a tutti senza guardare in faccia a nessuno. Infatti l'Utopia sarebbe questa. Ho comunque già spiegato che gli interessi particolari, se trovati utili dal Potere Propisitivo e se poi considerati leciti e condivisibili dal Potere Legislativo, diventeranno tutelati dalle LEGGI che verranno da quest'ultimo approvate e dal Governo (si spera) applicate.

"Dubito molto che gli appartenenti all'organico burocratico esprimerebbero l'"interesse generale" al di là dei loro interessi particolari; e che, non eletti ma vincitori di pubblico concorso, sarebbero abbastanza consapevoli e sintonici con le attese e gli interessi dell'intero Paese.
Basta vedere come sono consapevoli e sintonici con le attese e gli interessi di chi fa la fila, gli addetti agli sportelli di un "front office" pubblico.
Tu auspichi una sorta di "Travetocrazia"!".

Ho già spiegato il perchè – secondo me – gli operatori dell'Esecutivo non sarebbero in grado di ricavare particolari benefici di Categoria. Tra l'altro tutte le risorse (leggi finanze) di tutti i Poteri verrebbero attribuite e distribuite dal Potere Arbitrale, non certo dal Governo, da un Ministro delle Finanze o da ciascuno degli altri Poteri.
Gli operatori dell'Esecutivo entreranno – come ora – per concorso e quindi "da ignoranti" delle loro funzioni, ma questo succede per tutti i lavoratori, vista l'incapacità formativa di qualsiasi scuola pubblica. E' chiaro che quella che dovrebbe fungere collettivamente per costoro sarebbe il livello medio di esperienza e di tempo di permanenza nelle proprie funzioni.
Se  poi la "travetocrazia" insisterà in certi comportamenti che conosciamo e che non ci vanno bene, i cittadini-propositori e le loro Associazioni (dimenticavo di dire che il Potere Propositivo di occuperà anche di Diritti del Cittadino – Diritti Sindacali – Diritti del Consumatore e dovrebbe venir dotato di potenti strumenti di sanzionamento immediato di certi comportamenti pratici dell'Amministrazione Pubblica e degli oligopoli-monopoli).......avranno a disposizione appunto l'Istituto della Censura verso i Poteri i cui membri non rispettano i propri doveri.

"Per il resto, sono perfettamente d'accordo che essere indipendenti non significa essere al di sopra delle Leggi; ma per questo, mi pare che già esista un Ordine Giudiziario.
In cosa i Censori differirebbero dai Giudici?".

Il Potere Giudiziario ed i Giudici si occupano e continueranno ad occuparsi di Diritto Civile, Penale, Costituzionale, Amministrativo, cioè delle relative controversie e dubbiosità. La Censura consisterà in una funzione facoltativa gestibile unicamente dai Vertici (cioè da una certa qual superiore struttura gerarchica di Potere) di ciascun Potere e rivolta a "sanzionare", secondo meccanismo che ho già separatamente illustrato in "Deliri onirici", il comportamento degli altri Poteri, nessun singolo atto dei quali risulterà impugnabile da un Potere diverso, ma il cui – ripeto – comportamento complessivo dovrà trovare la non opposizione (cioè la non-censurabilità) di altri Poteri, NESSUNO DEI QUALI – DA SOLO – POTRA' DESTITUIRE IL VERTICE DI ALTRO POTERE, occorrendo per ciò il concorrere di un minimo di 5 "censure" poste in essere da un minimo di 3 Poteri diversi.

"Quanto al fatto che le proposte di revisione costituzionale dovrebbero risultare esprimibili dal Potere Propositivo, da quello Legislativo e da quello Rappresentativo, ma che solo i due ultimi poteri appena citati però dovrebbero prenderle in esame ed approvarle o respingerle in seduta comune o comunque in reciproca concordia, va benissimo; ma con quale tipo di maggioranza "qualificata" e con quante "votazioni"!"
Questo è un aspetto che io considero di dettaglio puramente "tecnico" e che comunque non ho affrontato e non intendo affrontare per il momento.

"Ed il popolo potrebbe esprimersi al riguardo con un REFERENDUM (istituto da te completamente ignorato)?".

Già ora (e secondo me giustamente) la Costituzione vieta quesiti referendari aventi per oggetto la struttura della Costituzione stessa. Dovrebbe continuare ad essere così, mentre in tutti gli altri casi l'Istituto Referendario dovrebbe continuare ad esistere nelle attuali piuttosto che diverse future forme.
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QUI SOTTO FACCIO RAPIDO RIASSUNTO DEL SENSO ED EFFETTO DEL MECCANISMO DI RECIPROCA CENSURA TRA POTERI e della loro dotazione di "voti censori" :
POTERE ARBITRALE =  PA =1 opzione censoria
POTERE COMUNICATIVO = PC = 1 opzione censoria
POTERE ESECUTIVO = PE = 1 opzione censoria
POTERE GIUDIZIARIO = PG = 1 opzione censoria
POTERE LEGISLATIVO = PL = 1 opzione censoria
POTERE PROPOSITIVO = PP = 2 opzioni censorie.
POTERE RAPPRESENTATIVO = PR = 2 opzioni censorie
Due Poteri e mezzo nelle mani del Popolo (Propositivo,  Rappresentativo e metà dei membri del Legislativo), altri due incarnati da personalità di alto profilo (Arbitrale-Presidente della Repubblica ed Esecutivo-PdCM), i restanti due e mezzo affidati a tecnopolitocrati.

L'equilibrio sta nell'uso delle Opzioni di Censura. Se al popolo non piace il comportamento di uno dei Poteri, esso dovrà far ben capire al Vertice del PP che sarebbe il caso di censurarlo. Ci si dovrà attendere che il Vertice del PR, (Potere a suo tempo espresso dal popolo ed incarnato da membri provenienti dal PP) pur nella propria indipendenza mantenga con il popolo ed il PP stessi un comune modo di sentire che lo porti ad esprimere anche la propria censura. Il popolo vedrebbe assicurate 4 delle 5 censure necessarie a produrre la Decadenza del Potere il cui funzionamento non viene più approvato. L'orientamento in proposito del Potere Legislativo – quando non sia esso il destinatario della Censura – il quale sarà composto da una metà di membri estrazione popolare-propositiva, dovrebbe fungere da ago della bilancia per quanto riguarda una eventuale espressione della 5.a e conclusiva Censura (cioè della maggioranza di 5 delle 9 censure totali disponibili). Sul Potere a censurarsi si instaurerebbe una spada di Damocle il cui filo verrebbe spezzato dall'aggiunta di una censura da parte del Legislativo o di uno dei restanti tre Poteri. Situazione che si crede sufficiente ad indurlo a cambiare comportamenti nei confronti dell'umore popolare. Viceversa per ciascuno dei Poteri detentori di una sola Opzione Censoria risulterebbe ben più arduo poter influire, utilizzandola, su uno o su entrambi i Poteri di radice popolare. La democraticità di un simile assetto non sarà quindi rappresentata dal prevalere indiscriminato della aleatoria volontà popolare (aspetto eccessivamente idealizzato all'interno delle Carte Costituzionali attuali poiché si fa presto a proclamare l'esistenza di tale volontà ma è impossibile stabilire quale essa concretamente possa essere di volta in volta) ma dalla preponderanza del dissenso di origine popolare.

Quindi , dato per vero che il popolo non possa sapere precisamente cosa vuole, ad esso deve toccare l'autonomia propositiva democratica lasciando che altri decidano il suo bene, salvo a poter rimuovere costoro se non d'accordo con il loro operato.

Detto in forma molto lapidaria, il popolo non potrà scegliere ciò che gli piace ma potrà opporsi a ciò che non gli piace.

A questo punto resta da affrontare il concetto di PARAMETRAZIONE del voto attraverso il quale l'Assemblea Legislativa (Vertice del Potere Legislativo = PL) vedrà soppesato il proprio operato in temini di sua compatibilità o meno con gli "umori" del Paese. Ma questo lo farò in un prossimo ulteriore intervento. Cari saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

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