Una questione curiosa

Aperto da Jacopus, 23 Dicembre 2019, 18:54:58 PM

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niko

#15
Citazione di: viator il 30 Dicembre 2019, 15:01:13 PM
Salve niko. Secondo me hai ragione quando affermi che, essendo arrivato a questo mondo in conseguenza di eventi non dipendenti da tue scelte, avalli, volontà, condivisioni etc. .............. tu sei privo di doveri verso esso mondo e verso l'alterità in esso contenuta.

L'ovvia, logica, inesorabile conseguenza dovrebbe consistere in una perfetta reciprocità di trattamento nei tuoi confronti.

Quindi tu e chi la pensa come te (molti) non dovete rivendicare alcun diritto poichè nulla e nessuno ve lo devono garantire.

Questo quindi per buona pace di tanti brillanti idealismi quali il diritto alla giustizia, all'equità, all'eguaglianza, alla eticità, alla vita, alla salute, alla casa, alla cittadinanza, all'accoglienza, allo spinello, ai trasporti pubblici gratuiti......................... Saluti.


E infatti "rivendicare diritti" è un'approssimazione ideologica e un po' illusoria di quello che è la vera lotta per la giustizia.
Che è sempre lotta per il potere. Per prendere il potere.
Chi a potere costruisce il mondo che vuole, lo plasma dal nulla, che qualcuno o qualcosa glielo deva o no. Anche la scienza e la tecnica sono potere, grazie ad esse abitiamo già in un mondo "che nessuno ci deve". Si tratta solo di trasformarlo e migliorarlo, questo mondo creato dalla scienza e dalla tecnica, non certo tornare all'illusione dei "diritti di natura". 

Si lotta proprio perché il mondo non ci deve niente, non perché esistano dei "diritti" a qualcosa, che come giustamente dici tu, in fondo non esistono. Più che diritti, quelli che crediamo essere diritti sono conquiste, cose che qualcuno nella storia ha conquistato, nel bene e nel male: sono conseguenza del divenire, non dell'essere.

"Rovesciare rapporti di forza", è già un'approssimazione migliore alla verità, che non "rivendicare diritti". Dalla necessità alla libertà, questo è il rapporto di forza universale che si deve rovesciare e rompere.
Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

anthonyi

Ciao viator, in fondo niko somiglia a buona parte degli italiani, danno per scontati i diritti, e glissano sui doveri, e non si rendono conto per ignoranza che le due cose sono collegate.
Un saluto

viator

Salve Anthonyi. Dal punto di vista del costume e della mentalità genericamente diffuse nel nostro Paese hai certo ragione. Per quanto riguarda niko in particolare io sono convinto si tratti invece di un giovane idealista dalle idee tra l'altro nettamente chiare. Purtroppo la chiarezza di idee non ha mai garantito il successo nè a ciascun singolo nè a ciascuna idea.
Ho conosciuto un sacco di persone che avevano perfettamente chiaro il tipo di persona che avrebbero voluto sposare, che ad un bel momento credettero di incontrarla, che la sposarono e che abbastanza presto si ritrovarono a pentirsene. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

niko

Citazione di: anthonyi il 30 Dicembre 2019, 20:20:06 PM
Ciao viator, in fondo niko somiglia a buona parte degli italiani, danno per scontati i diritti, e glissano sui doveri, e non si rendono conto per ignoranza che le due cose sono collegate.
Un saluto



E quindi io sarei ignorante? Ti avevo chiesto appunto chi è che stabilisce chi sia ignorante e chi no tanto per sapere come regolarmi, insomma come funziona l'assegnazione dei patentini di ignoranza e di cultura su questo sito (di cui tu sei moderatore): se li dai tu a tuo giudizio personale o se c'è un esame formale da passare, se vengono controllate le lauree degli iscritti (io ne avrei due, se è questo il punto) o cosa, ma me lo hai cancellato..

E se non era un modo di darmi dell'ignorante, puoi spiegarmi  in che (altro) modo il tuo breve intervento contribuisce alla discussione?

Insomma come io, ed eventualmente altri, ti dovremmo rispondere costruttivamente, visto che consideri il tuo un contributo ammissibile, e dunque in qualche misura costruttivo..
Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

Ipazia

Citazione di: niko il 30 Dicembre 2019, 14:31:08 PM

Per quanto riguarda il debito sociale, non ho chiesto io di venire al mondo: sono qui per caso, quindi mi dispiace ma non devo niente a nessuno, ne alla mia famiglia ne tantomeno alla mia fantomatica comunità di appartenenza (e quale sarebbe questa comunità poi? La città? La nazione? il continente? il pianeta?). In linea generale, dato che la mia comunità di appartenenza non è nemmeno facilmente identificabile, dovrei qualcosa a qualcuno se prima di farmi nascere o di includermi in qualche modo nella comunità (i miei familiari, o concittadini, o connazionali, o abitanti del pineta eccetera) mi avessero chiesto se fossi d'accordo. Così non è stato, ergo non devo niente a nessuno. Almeno non a priori e non nella forma di un obbligo al lavoro (salariato) solo perché esisto e sono abile ad esso. Il debito è una forma di obbligazione. E fino a prova contraria l'obbligazione, in una cultura (e in un'etica) liberale che nel bene o nel male è il meglio che come occidente abbiamo prodotto fino ad ora, nasce dal consenso.


Se l'etica liberale nasce dal consenso è come andare di notte senza lampada. Quell'etica nasce da chi proclamava il diritto alla felicità facendosi servire nei campi, a tavola e a letto da schiavi africani. Altrove da schiavi salariati. Non so gli schiavi a quale consenso affidassero le loro vite.

L'altro argomento non regge nè sul piano etologico, nè politico. Nascere in un branco determina tanto il territorio che gli obblighi sociali. Il debito ci deriva dalla natura e dal contesto etologico che possiamo cambiare solo tenendo presenti i fondamentali: nessun cucciolo sopravviverebbe con l'argomento dell'accordo preventivo. Fin dall'inizio esso riceve dall'esterno ciò che gli permette di sopravvivere e sopraggiunta l'età della ragione può pure decidere di togliere il disturbo con dignità, piuttosto che lamentarsi di essere nato. Oppure dare il suo contributo sociale per la sopravvivenza de branco che è l'unico modo per aver garantita la sua stessa sopravvivenza individuale. Cambiando le regole del branco, senza distruggerlo.

CitazioneIn quanto ricerco la felicità, io sono in debito semmai verso il futuro, non verso il passato. In quanto figlio del caso, sono in debito semmai verso il futuro, non verso il passato.

Ma nel dare l'assalto al cielo conviene realisticamente prendere atto che una laurea in ingegneria aerospaziale, pur di un'università inverecondamente capitalistica, funziona meglio delle ali di icaro delle utopie "futuriste". La storia umana è maestra crudele di tale verità.

CitazioneE' troppo facile, e troppo ipocrita, dire "da ognuno secondo le sue possibilità", se il comunismo non è completamente realizzato, cioè se sulla terra ancora non vale il criterio di giusta distribuzione "a ognuno secondo i suoi bisogni". Finché c'è gente sulla terra che nasce per morire di fame, di sete e di malattie curabili dopo pochi giorni dopo la nascita è fuor di dubbio che "a ognuno secondo i suoi bisogni" non valga.
Finché c'è gente che muore per le mine antiuomo, è fuor di dubbio che "a ognuno secondo i suoi bisogni" non valga.

Ma anche finché c'è la sofferenza psichica generata dal modello consumistico e dall'alienazione nelle metropoli occidentali, per cui le persone arrivano a novant'anni ma non sono felici, producono e consumano e non hanno un minuto di tempo per chiedersi chi cazzo sono, con picchi di suicidio e consumo di psicofarmaci, "a ognuno secondo i suoi bisogni" non vale.  E allora non vedo perché qui e ora, in questo contesto, dovrebbe valere "da ognuno secondo le sue possibilità."

"da ognuno secondo le sue possibilità" senza "a ognuno secondo i suoi bisogni" è un patto iniquo, che secondo la lezione dei maestri del contratto sociale Hobbes e Locke non sarebbe accettato: Il patto sociale si accetta perché equo. L'uomo non fa il patto sociale perché stupido, ma perché intelligente.

"da ognuno secondo le sue possibilità" senza "a ognuno secondo i suoi bisogni", in linea generale significa lavorare come schiavi per il padrone che in cambio del tuo lavoro  non ti dà nulla, o solo le briciole. Quello che oggigiorno vediamo ovunque e tutto pervade: sopravvivenza in cambio di vita. Questo modello, da un punto di vista prettamente etico, se si vuole fare la cosa giusta a prescindere dal sopravvivere o no, lo si rifiuta integralmente, non c'è un'etica del lavoro possibile all'interno di un mondo dominato dal capitale e dal lavoro salariato, non c'è un debito del singolo verso questo modello. La patologia è tutto il sistema del lavoro, non (solo) la disoccupazione.

Di riferimenti a Bergoglio e al cristianesimo ovunque dove non c'entrano niente e solo per includermi in una categoria ridicola e inesistente, come quella del cattocominismo, ne ho piene le scatole, spero che sia chiaro che qui non parlo di provvidenza, ma di equità. L'etica del lavoro non è equa. E non è neanche etica.
Perché si dice etica del lavoro, ma è sostanzialmente etica del lavoro salariato.

Su questo concordo ed è ciò che mi allontana radicalmente dalla visione del mondo liberal-liberista di Anthonyi ed altri. Però questa tua visione è affetta da un bias che non tiene conto della duplice natura del lavoro che da un lato è necessario per la sopravvivenza umana e dall'altro è terra di conquista per lo sfruttamento da parte delle classi dominanti e del capitalismo attuale. Non si può eliminare il lavoro perchè arricchisce i padroni senza eliminare pure il lavoro che permette la sopravvivenza degli schiavi. Se si vuole tutto, si ottiene niente. Bisogna invece individuare e premiare, coi propri mezzi individuali e sociali, il lavoro necessario e boicottare lo sfruttamento parassitario (tutto). Tenendo pure conto che essendo quest'ultimo che detiene il potere - o è ad esso funzionale - sarà un'impresa molto difficile, non risolvibile con strategie luddistiche di semplice rifiuto, a meno che i rapporti di forza politica (e intelligenza evolutiva) non siano tali da liberare il lavoro dallo sfruttamento in maniera radicale.

Ma alla fine di tale processo rivoluzionario, non illuderti di poterti liberare dall'etica del lavoro. Sarebbe persino autoevirante, perchè l'unica alternativa etica/ideologica e materiale sarebbe il ritorno a forme di parassitismo e sfruttamento.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

InVerno

I migranti stanno diventando quello che tempo fa furono i cosidetti "marò" l'argomento di polemica vuoto e inutile. Gli sbarchi sono in calo, il terrorismo islamico tace, tanti posti di lavoro pregiati come lo spacciatore o il raccoglitore di pomodori sono andati ai neri, affondiamo il coltello nel panettone e guardiamo il film di Zalone. Al Tg sono disperati, una settimana di notizie senza migranti e hanno dovuto mandare in onda uno speciale sul taglio del panettone in obliquo dell'86, c'è qualcuno che parla di politica ma ancora nessuno lo ascolta, tutti lo guardano come un alieno..le questioni di frontiera erano così avvicenti, "porto chiuso!" - "porto aperto!" sembrava di giocare con il ponte levatoio dei lego! Spero che torneremo a giocare con il diritto marittimo presto.. molto più avvicente del monopoli!
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Ipazia

Non è difficile profetizzare che con la buona stagione la speranza sarà soddisfatta. Contrariamente ai marò ormai prescritti, l'Africa e le ONG sono sempre là.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

anthonyi

#22
Citazione di: niko il 31 Dicembre 2019, 01:03:15 AM
Citazione di: anthonyi il 30 Dicembre 2019, 20:20:06 PM
Ciao viator, in fondo niko somiglia a buona parte degli italiani, danno per scontati i diritti, e glissano sui doveri, e non si rendono conto per ignoranza che le due cose sono collegate.
Un saluto



E quindi io sarei ignorante? Ti avevo chiesto appunto chi è che stabilisce chi sia ignorante e chi no tanto per sapere come regolarmi, insomma come funziona l'assegnazione dei patentini di ignoranza e di cultura su questo sito (di cui tu sei moderatore): se li dai tu a tuo giudizio personale o se c'è un esame formale da passare, se vengono controllate le lauree degli iscritti (io ne avrei due, se è questo il punto) o cosa, ma me lo hai cancellato..

E se non era un modo di darmi dell'ignorante, puoi spiegarmi  in che (altro) modo il tuo breve intervento contribuisce alla discussione?

Insomma come io, ed eventualmente altri, ti dovremmo rispondere costruttivamente, visto che consideri il tuo un contributo ammissibile, e dunque in qualche misura costruttivo..

Ciao niko, mi dispiace se ill tuo post è stato cancellato (Non l'ho fatto io). Hai ragione a dire che sono stato provocatorio, a volte mi scappa, ma il problema è che quando tu affermi di non avere doveri perché nessuno ti ha chiesto il permesso prima di venire in vita fai un'affermazione altrettanto provocatoria nei confronti di tutta la società che, giusto per chiarire, è fatta così (Io lo so che lo sai, ma è giusto per chiarire).
Gli individui nascono in ogni società senza coscienza, fragili, quello che diventano dipende dal senso del dovere di coloro che si dedicano a loro, che li proteggono, li crescono e li educano. E' così per tutti, per cui tutti potrebbero dire, io non ho scelto e quindi non ho doveri, il bello è che se tanti avessero fatto questo ragionamento la società sarebbe finita, invece la Società umana c'è ancora, e tu ci sei proprio perché qualcuno, per senso del dovere (E naturalmente non mi riferisco solo ai genitori), si è occupato di te.
A memoria poi ricordo nel tuo post che dicevi che non sopporti l'idea di farti sfruttare da un padrone nel lavoro salariato. Ti informo che siamo in una società libera, nella quale se non vuoi, o non puoi (perché nessuno ti assume) lavorare da dipendente puoi darti da fare e organizzarti qualcosa da solo, caricandoti di tutti gli oneri e le responsabilità che sono a carico dei padroni (Che tu conosci visto che non sei ignorante).
Un saluto




viator

Salve Niko. Il problema, per l'egualitarismo ed il socialismo scientifico, consiste nel fatto che risulta impossibile isolare tali visioni del mondo - così tipicamente umane - dal funzionamento complessivo del mondo naturale il quale odia profondamente l'uniformità (l'entropia e la biologia, come saprai - VIVONO - di continua diversificazione) e si farà sempre beffe dei nostri desideri ed ideali.

Hai voglia pensare che degli umani sistemi possano funzionare isolatamente da ciò che ha generato l'uomo e lo mantiene in vita.

Noi siamo dei figli generati da genitori che qualcuno trova - ovviamente - estranei e superati ma sfruttabilissimi a nostro comodo, ignorando che l'unico modo per diventare indipendenti da essi consiste nel divenire a nostra volta come essi erano !

Prima che il mondo cambi a nostra misura (potrà succedere pian piano attraverso qualche migliaio di anni) saremo comunque noi (all'interno di qualche decina di anni della nostra vita anagrafica) a venir cambiati a misura del mondo. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

myfriend

Il problema non è il migrante.
Il problema è l'immigrazione clandestina di massa.
Chi capisce la differenza sa già il motivo ed è inutile ripeterlo.
Chi non capisce la differenza....apre 3d come questo.
Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita.

Jacopus

#25
Il problema non è il migrante ma il capitalismo clandestino elitario. Sono le nuove forme del capitalismo finanziario, che spezzando l'equilibrio che si era creato nel dopoguerra, ha creato rancori, diseguaglianze, nuove povertà. E tutto ciò  non viene combattuto con nuove politiche di redistribuzione della ricchezza, poiché  quasi tutto l'arco parlamentare condivide lo stesso orientamento neoliberista. Molto più  semplice e conveniente "inventarsi" dei mostri, degli specchietti per le allodole. Invenzioni che nascono dalla "pancia" dell'elettorato e che non sono certamente conformi agli interessi del capitalismo attuale. Ma ancora una volta il capitalismo non sembra in grado di autocorreggersi, nel suo stesso interesse. Pertanto, qualora quei demoni che stanno iniziando ad essere evocati, dovessero affermarsi, il capitalismo, pur di difendere il suo potere, preferirà prosperare sotto una cappa politica autoritaria e demagogica.
È un copione già  visto e mi auguro  di non vederlo fino al suo ultimo imprevedibile e violento esito. In realtà è ancora presto per dire se siamo in attesa di una tragedia oppure di una farsa.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

anthonyi

Citazione di: Jacopus il 02 Gennaio 2020, 07:12:03 AM
Il problema non è il migrante ma il capitalismo clandestino elitario. Sono le nuove forme del capitalismo finanziario, che spezzando l'equilibrio che si era creato nel dopoguerra, ha creato rancori, diseguaglianze, nuove povertà.

Ciao Jacopus, come equilibrio del dopoguerra tu intendi per caso la paura della guerra termonucleare globale? Oppure il fatto che i popoli africani fossero così ignoranti e poveri da non potere neanche immaginare di venire in Europa?  D'altronde erano molti di meno perchè falcidiati dalla fame e dalle malattie. Poi il mondo sviluppato, impietosito, ha realizzato politiche contro questi problemi e allora gli africani si sono moltiplicati e grazie alle nuove tecnologie di comunicazione, che gli ha fornito sempre il mondo sviluppato, hanno scoperto che qui si vive meglio. Purtroppo è così, i colpevoli di tutto questo siamo noi, popoli sviluppati.

Riguardo poi alle diseguaglianze e nuove povertà, sei così sicuro che il mondo di oggi sia più diseguale di quello degli anni 60? I conti al riguardo sono molto condizionati dalle posizioni ideologiche di chi li fa. Considera poi che il concetto di povertà è relativo, se in una società c'è qualcuno che diventa più ricco allora qualcun altro, che prima non era povero, dopo lo diventa ma non perchè si è ridotto il suo reddito, ma perchè quello stesso reddito è considerato povero. I miei genitori, i miei zii, a quei tempi, per molto tempo dovettero adattarsi a vivere in una stanza, tutta una famiglia, e non erano i soli, oggi queste situazioni sono marginali.
Poi vorrei hiederti di questo "capitalismo finanziario" del quale evidentemente sei esperto, chi sono? Le banche? Coloro che detengono grandi capitali finanziari nei paradisi fiscali?
Bene, sappi che costoro hanno ricevuto perdite enormi(di potere e di denaro) negli ultimi anni a seguito della scelta delle banche centrali USA ed Europea di espandere la quantità di moneta al punto da portare i mercati finanziari a tassi negativi (Al punto anche da mettere in crisi le teorie neoliberiste nella finanza). Mi spieghi come questo fatto sia compatibile con l'idea che tu hai che il "capitalismo finanziario" sia tanto potente da produrre gli effetti che gli attribuisci?
Perchè non hanno usato quel potere per muovere le scelte delle banche centrali in direzione a favore dei loro interessi?



baylham

Citazione di: viator il 31 Dicembre 2019, 17:16:31 PM
Salve Niko. Il problema, per l'egualitarismo ed il socialismo scientifico, consiste nel fatto che risulta impossibile isolare tali visioni del mondo - così tipicamente umane - dal funzionamento complessivo del mondo naturale il quale odia profondamente l'uniformità (l'entropia e la biologia, come saprai - VIVONO - di continua diversificazione) e si farà sempre beffe dei nostri desideri ed ideali.

Sei sicuro che la natura, la biologia e l'entropia siano in opposizione all'uguaglianza? Io non ho questa impressione, semmai al contrario rilevo moltissima uguaglianza in natura, in biologia, nell'entropia. In generale mi sembra che la dis/eguaglianza siano relative, una questione di prospettiva. 

Sul tema non posso che ribadire la mia prospettiva, che la migrazione sia una necessità positiva. 
La logica del branco e del territorio va bene per gli animali, dall'uomo mi aspetto che vada oltre.

La delinquenza, l'evasione fiscale fanno parte di relazioni, processi che sono ineliminabili, irrisolvibili perché si basano su contraddizioni, opposizioni quali appunto l'uguaglianza/diseguaglianza, l'individuale/ il collettivo, la scarsità/l'abbondanza, l'egoismo/l'altruismo.

Ipazia

Il capitale finanziario messo in crisi dall'allentamento quantitativo (quantitative easing, in sigla QE) ? Maddai anthonyi !

1) Il QE passa tutto attraverso le banche che hanno capitale gratis su cui mettono il pizzo (anche a 2 cifre) prima di "socializzarlo";

2) Il capitale finanziario marcia su quantità finanziarie che travalicano qualsiasi politica istituzionale monetaria;

3) E' vero che questo mostro finanziario divora anche le banche, ma chi ne paga il prezzo non è la banca, ma i popoli perchè:

a) Una buona fetta della speculazione tossica è in corpo a stati e istituzioni pubbliche che rispondono fino all'ultimo centesimo;

b) non così per le banche, assicurate dal "too big to fail". Ma anche se non sei big nessuno riesce a togliere al banchiere/finanziere truffatore le risorse che il capitale finanziario (globale) gli ha permesso di dirottare su lidi finanziari sicuri,  mentre tocca ai contribuenti salvare le loro organizzazioni criminali giunte al capolinea;

La vicenda greca è emblematica di cosa rischi la finanza che ha in corpo titoli spazzatura: fiscalizzazione del debito greco a carico dei contribuenti europei e della sopravvivenza dei greci, e banche sgravate con tecnica indolore dal doloroso parto del mostro finanziario da loro stesse concepito per taroccare la finanza greca;

c) Il capitale finanziario non esercita il suo potere solo attraverso lo strumento elettivo del credito e speculazione finanziaria, ma anche attraverso il braccio politico privato delle agenzie di rating e quello pubblico delle istituzioni nazionali e internazionali, popolato dalle loro creature tecnico-ideologiche attraverso un sicuro e indistruttibile meccanismo di porte girevoli (sliding door) che permettono, ad esempio, ad un eccellente funzionario che ha battezzato i titoli tossici G&S di appiopparli subito alla finanza italiana quando ne era governatore e assurgere poi a capo della BCE, a scanso di sorprese che non fossero funzionali alla buona salute del capitale finanziario globale di cui egli è emanazione;

d) Poiche a fare la Cassandra ci si azzecca quasi sempre (e senza "quasi" in Italia) mi immagino già l'agente speciale G&S diventare pdc di un governo di salvezza finanziaria nazionale in Italia, che farà sembrare il golpe Monti-Napolitano del 2011 una esercitazione da boy scout. Non subito, ma dopo la vittoria dei "populisti antieuropeisti" e le grandi manovre della sezione speciale del capitale finanziario agenzia di rating sullo spread. Per ora godiamoci S.Giuseppe. Fosse mai che la taumaturgiche doti del doroteo superino altri muri del suono. Ma la vedo difficile anche per un doroteo della sua levatura visto che il partito della garrota finanziaria nazionale gli sta sempre più sul collo. E se lo fa, malgrado la gigionaggine del suo capo, significa che sa di avere le spalle ben coperte. Da chi ?  ;D
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Jacopus

Per Anthony.
L'equilibrio del dopoguerra di cui parlo è  quello molto conosciuto anche nell'ambito  economico, riassumibile con il termine "new deal". Vi furono tra il 1945 e il 1985 delle condizioni storiche e sociali che favorirono il controllo delle disuguaglianze e dei processi di concentrazione.
Sul fatto che oggi nel mondo occidentale ci sia una concentrazione della ricchezza in un numero sempre più  stretto di persone, non ci sono dubbi e non credo bisogna essere esperti per constatarlo. Il differenziale fra lo stipendio di un operaio e quello del suo dirigente ha assunto proporzioni vergognose.
Ovvio che a livello globale le proporzioni cambino. Il Marocco sta vivendo uno splendido boom economico, così  come la nota Cina.
Ma quello che va sottolineato è  che solo nel mondo occidentale si è  affermata una salda tradizione democratica. In Marocco la polizia può  picchiarti in pubblico se lo crede, solo perché  stai baciandoti in pubblico con la tua ragazza.
Per alcuni decenni, se non per alcuni secoli, liberalismo, democrazia e sviluppo economico sono andati di pari passo, con alti e bassi anche di un certo spessore.
Il binomio liberalismo-democrazia è  stato più sano quando ha avuto dei concorrenti, che si chiamassero nobiltà, fascismo o comunismo, poco importa.
In fasi di monopolio ideologico, invece questo binomio tende a sfaldarsi.
A questo punto esistono due strade che possono essere imboccate, anche contemporaneamente: l'ideologia populista, un cui anello è  la creazione ad hoc di minacce evanescenti  ma emozionalmente vive, è  la prima.
La seconda è scaricare le contraddizioni di questo modello nella natura, ma assistiamo tutti alla impossibilità  di proseguire su questa strada, pena la fine "reale" della agiatezza occidentale (presumibilmente senza la fine delle disparità).
Sottolineo che tutto questo lo denuncio in difesa del liberalismo, perché sono consapevole che si tratta di un modello che comunque potenzialmente ci offre la libertà, ma se questo modello non è  più  in grado di autocorreggersi, allora le conseguenze potrebbero essere molto gravi.
Le politiche economiche di cui tu parli, Anthony, fanno parte della capacità  del sistema di compensare, ma visti i risultati, direi che si è trattato di dare l'aspirina ad un malato grave.
Un possibile rimedio molto potente potrebbe essere vera "unione" europea, in termini non solo economici, ma anche fiscali, militari, politici.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.