Si possono eliminare le pandemie?

Aperto da stelle dell'auriga, 12 Novembre 2020, 11:26:47 AM

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stelle dell'auriga

Nella storia dell' umanità ci sono state numerose epidemie e peggio ancora le pandemie. Ieri mi sono messa a leggere un articolo, uno dei tanti in questo periodo, che ne elenca le più rilevanti, se volete eccolo: https://www.storicang.it/a/le-grandi-pandemie-della-storia_14759/1.

Sembra proprio che ogni tot di anni, gli esseri umani vanno soggetti a queste ondate virulenti, ma questo "veleno" davvero è ineliminabile dal pianeta terra?

Siamo noi a provocarcelo, con l' allevamento degli animali, intensivo e non? E se utopisticamente, diventassimo tutti vegetariani, ci sarebbero ancora i virus pronti a replicarsi nel nostro organismo?

Una vita più sana e più in equilibrio con la Terra che ci ospita è un' opzione troppo difficile da attuare?

atomista non pentito

Personalmente non so se si potrebbero eliminare le pandemie , penso di no , considerando la relativa semplicita' di virus e batteri ho la sensazione che saranno gli ultimi ad estinguersi e lo faranno solo se ci sara' mancanza di ospiti. Per quanto attiene la ( auspicabile ,ma non praticata) cura del pianeta ... beh per questo deve cambiare qualcosa nel comportamento dell'homo (sapiens ?) cambiamento che difficilmente sara' autoindotto.... piu' probabile che ci pensino uno o piu' virus

paul11

 La pandemia c' è sempre, come dimostrano le influenze con frequenza annuale.
Il problema vero è la virulenza micidiale.
Sono d'accordo con Atomista, i virus e i batteri non possono sparire.
Lo studio sui virus meriterebbe una discussione specifica scientifica, perché sembrerebbe che noi stessi ,come tutti  i vegetali e animali (in quanto tutti sono attaccabili dai virus patogeni) abbiamo mutato il genoma, il DNA, proprio con gli attacchi dei virus, contraddicendo in alcuni punti  la teoria ingenua darwinista e compagnia bella.


Diciamo che un comportamento organico sano  quindi un rapporto ambientale equilibrato , rende il corpo sano con il suo sistema immunologico. Ma per natura, non è sempre così.
L'influenza Spagnola del 1918 uccise più di 40 milioni di persone e sopratutto giovani fra i 20-30 anni compresi  soldati "in forma". Questo covid-19 che è sempre un coronavirus, della stessa famiglia di 4 virus tipici del raffreddore e della solita pandemia influenzale con diversi ceppi , attacca soprattutto anziani e chi ha pregresse e croniche patologie, attacca poco o niente i giovani .
.....strano, e per quel che so non è ancora spiegabile scientificamente.
Perché il nostro sistema immunologico è composto ,per così dire, da due parti: una innata  trasmessa da padre/madre figlio/a; l'altro è adattativo per cui un anziano che è passato per parecchi tipi di contagi ,se in buona salute e con un sistema immunologico non compromesso, ha "memorizzato" gli attacchi e sa istruire le difese. Le influenze annuali "impestano" sopratutto i bambini nelle scuole, per poca adattitvità il loro sistema immunitario non ha ancora memorizzato i virus odierni.


Ma si vede che c è anche parecchio da capire ancora. Le tecnologie della biologia e della medicina ,non da così tanto sono in grado di mappare genomi e strutture di minuscoli esseri come i virus e addirittura di creare tecniche di taglia-copia-incolla della strettura  di un RNA/DNA.
Ad es. sempre la Spagnola, durò più o meno due anni ,senza capire come era arrivata e come era sparita. Solo un secolo dopo circa si sono riesumati cadaveri per capirci qualcosa con i loro
DNA che erano alquanto compromessi . E almeno per ora, ci sono solo ipotesi.
...speriamo bene.

stelle dell'auriga

@atomista non pentito, @paul11, sì effettivamente eliminare completamente le epidemie e pandemie, penso sia complicato, in effetti anche noi siamo composti da virus e batteri "buoni" che ci permettono di essere in vita, tutto in equilibrio. Il problema è quando questi virus sono nocivi ed estranei al nostro organismo e prendono loro il comando, ingaggiando una lotta a nostro discapito.

Diciamo che noi come specie sapiens, anche se evolutivamente molto più giovani rispetto a queste pseudovite, dovremmo prevenire le tragedie come questa in corso legata al covid: lo scempio della deforestazione, i cambiamenti climatici, l'inquinamento ed altri fattori sono fattori che vanno ad alimentare le epidemie.

L' essere umano dovrebbe far tesoro ed imparare la lezione da altre catastrofi avvenute in passato, c'è qualche popolo che sembra essere riuscito ad arginare l' ondata2, che noi Italia e company invece ne siamo travolti... ::)
Forse l' economia è diventata più importante della vita?

atomista non pentito

La risposta all'ultima domanda , direi che , consultate tutte le fonti possibili e data un'occhiata intorno , e' senza dubbio si.

sapa

#5
Comunque, le pandemie sono frequenti dove ci sono alte percentuali abitative di potenziali ospiti dell'agente patogeno. Per la cronaca, nel mondo animale e in Europa è in atto un' epidemia di peste suina e, proprio in questi giorni, in Italia è giunto l'allarme relativo alla diffusione di un ceppo molto virulento di inflluenza aviaria (che attacca per ora solo gli uccelli e i polli), proveniente da Russia e Kazakistan. Il problema principale, in questo ambito, è la globalizzazione, a mio avviso.

InVerno

Non si possono eliminare, si può però ridurre la loro incidenza. L'uomo incontra le epidemie diventando stanziale, agricoltore e allevatore, ammassando risorse organiche come forma di cibo anzichè procacciarseli salturariamente, i batteri e virus si sviluppano, e si propagano nei centri urbani più popolati, il "distanziamento sociale" ridotto dalla vita urbana a stretto contatto sono il catalizzatore delle epidemie. Nessuno trovò la cura per la peste, la peste scomparì da sola quando ebbe mietuto sufficienti vittime per far si che tra un uomo e un altro vi fosse una certa "distanza", l'efficienza dei virus è esponenzialmente maggiore dove i potenziali portatori vivono in una situazione di sovrappopolamento e abitano in grande densità. Le epidemie sono anche uno dei pochi fattori in grado di ridurre l'ineguaglianza economica, quando una porzione della popolazione non ha accesso a cure sufficienti, vive di una dieta povera, è costretta a comportamenti insalubri per sopravvivere, le epidemie si sviluppano con forza e prima o poi arrivano a contagiare anche gli strati alti della società, facendo sì che finalmente le risorse ammassate nelle loro mani si ridistribuiscano verso il basso, non che questa tenue epidemia sia in grado di fare ciò, ma ci sono certamente motivi storici per affermare che la peste abolì la schiavitù in europa redistribuendo la ricchezza. Dando più valore all'indipendenza degli individui dalla società, combattendo il sovrappopolalmento e le grandi densità abitative, combattendo l'aspra ineguaglianza sociale (senza per questo avvocare per una  eguaglianza teorica), promuovendo comportamenti biologicamente  sostenibili, cercando di ridurre l'interdipendenza internazionale, si può ridurre l'incidenza delle epidemie.

Fatto simpatico: tutti si sono concentrati sul dolo dell'epidemia ("la Cina ha prodotto il virus?" \ "è stato il virus deliberatamente inoculato?") e una volta dismesse queste teorie ci siamo apparentemente dimenticati che la responsabilità del virus rimane cinese, anche se probabilmente accidentale, quei mercati dalle condizioni igieniche precarie erano già stati addocchiati come possibili fonti di contagio, abbiamo praticamente appurato che il virus è partito da lì, e i mercati sono ora riaperti. Evidentemente nessuno vuole andare fino in fondo a determinare le responsabilità, perchè se dico che una determinata pratica è possibile fonte di epidemie, tu (stato) te ne freghi e tieni tutto aperto e poi l'epidemia comincia e diventa pandemia, io il nome del responsabile lo conosco, non so i "partner commerciali"..
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

stelle dell'auriga

Citazione di: InVerno il 13 Novembre 2020, 13:08:20 PM
Le epidemie sono anche uno dei pochi fattori in grado di ridurre l'ineguaglianza economica, quando una porzione della popolazione non ha accesso a cure sufficienti, vive di una dieta povera, è costretta a comportamenti insalubri per sopravvivere, le epidemie si sviluppano con forza e prima o poi arrivano a contagiare anche gli strati alti della società, facendo sì che finalmente le risorse ammassate nelle loro mani si ridistribuiscano verso il basso, non che questa tenue epidemia sia in grado di fare ciò, ma ci sono certamente motivi storici per affermare che la peste abolì la schiavitù in europa redistribuendo la ricchezza.
Questa epidemia sta invece allargando il divario tra quelli che hanno più facoltà economiche o i cosidetti privilegiati, e quelli che invece non hanno corsie preferienziali o il medico personale a disposizione, abbiamo visto i vari leaders politici prontamente salvati con cocktail di farmaci, che probabilmente al cittadino comune non potranno mai effettuare, quanti poi all' ospedale non sono arrivati proprio, questa è cronaca sotto gli occhi di tutti; però è pur vero che un' epidemia altamente contagiosa, porta con sè una grave emergenza con i fattori collaterali connessi.

Citazione di: InVerno il 13 Novembre 2020, 13:08:20 PM
Fatto simpatico: tutti si sono concentrati sul dolo dell'epidemia ("la Cina ha prodotto il virus?" \ "è stato il virus deliberatamente inoculato?") e una volta dismesse queste teorie ci siamo apparentemente dimenticati che la responsabilità del virus rimane cinese, anche se probabilmente accidentale, quei mercati dalle condizioni igieniche precarie erano già stati addocchiati come possibili fonti di contagio, abbiamo praticamente appurato che il virus è partito da lì, e i mercati sono ora riaperti. Evidentemente nessuno vuole andare fino in fondo a determinare le responsabilità, perchè se dico che una determinata pratica è possibile fonte di epidemie, tu (stato) te ne freghi e tieni tutto aperto e poi l'epidemia comincia e diventa pandemia, io il nome del responsabile lo conosco, non so i "partner commerciali"..

Ho letto dell' abolizione dei mercati umidi in Cina, è assurdo se esistano ancora! >:(

viator

Salve isfrael. Citandoti : "Sembra proprio che ogni tot di anni, gli esseri umani vanno soggetti a queste ondate virulenti, ma questo "veleno" davvero è ineliminabile dal pianeta terra?
Siamo noi a provocarcelo, con l' allevamento degli animali, intensivo e non? E se utopisticamente, diventassimo tutti vegetariani, ci sarebbero ancora i virus pronti a replicarsi nel nostro organismo?
Una vita più sana e più in equilibrio con la Terra che ci ospita è un' opzione troppo difficile da attuare?".

Certo che noi umani siamo veramente impagabili : non solo ci autoeleggiamo "er mejo" (dell'evoluzione o della creazione, a seconda delle convinzioni di ciascuno) ma, dopo averlo fatto, vorremmo metterci a fare la cernita tra i viventi che ci piacciono (leggi : ci sono utili) e quelli che non ci piacciono (leggi : che vogliono farci concorrenza nell'invadere il pianeta).
Vogliamo fare i "razzi nostri" (cementificare il mondo, procreare senza controllo, sognare di vivere in eterno, inquinare come e più dei maiali, decidere chi far soffrire o sopprimere e chi no tra le altre specie viventi, alterare e selezionare geneticamente i cagnetti da compagnia per renderli adatti ai gusti delle signore...............), salvo poi metterci a piagnucolare perchè non riusciamo a controllare qualche piccolo effetto collaterale della nostra invadenza.

Non capisco perchè tu consideri "veleni" i virus, i quali cercano solo anch'essi il loro "posto al sole".Se la demografia ci dice, nei fatti (lascia perdere i nostri pii desideri) che gli umani sono già adesso in troppi, cosa vorresti fare ? Guerre ed epidemie sono meccanismi perfettamente naturali anche se sgraditi per regolare gli eccessi di popolazione, e non ci sarà mai scienza o politica che permetta alla Terra di ospitare in allegria e benessere dieci, venti o cinquanta miliardi di umani.

Quindi o ci autolimitiamo (e ciò non avverrà perchè è impossibile intaccare il mito della libertà di procreare e di consumare) o ci penserà qualcos'altro (e non certo le modifiche delle nostre abitudini alimentari !). Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Jean

Ho chiesto al mio dottore se sia prevista una verifica (tampone o altro ) prima della vaccinazione, ché se uno ha già gli anticorpi non dovrebbe servire... non ha saputo rispondere né indirizzarmi a chi sappia... tutto dire.

Ho riportato in questa discussione la domanda postata nella: https://www.riflessioni.it/logos/attualita/il-valore-della-liberta/msg47994/#msg47994

confidando di ricevere risposte, non avendole trovate (può darsi abbia mal cercato) nelle centinaia di post in decine di discussioni presenti in Logos.

Che sia una domanda troppo semplice?

Cordialement
Jean

stelle dell'auriga

Citazione di: viator il 30 Novembre 2020, 21:20:20 PM


Certo che noi umani siamo veramente impagabili : non solo ci autoeleggiamo "er mejo" (dell'evoluzione o della creazione, a seconda delle convinzioni di ciascuno) ma, dopo averlo fatto, vorremmo metterci a fare la cernita tra i viventi che ci piacciono (leggi : ci sono utili) e quelli che non ci piacciono (leggi : che vogliono farci concorrenza nell'invadere il pianeta).
Vogliamo fare i "razzi nostri" (cementificare il mondo, procreare senza controllo, sognare di vivere in eterno, inquinare come e più dei maiali, decidere chi far soffrire o sopprimere e chi no tra le altre specie viventi, alterare e selezionare geneticamente i cagnetti da compagnia per renderli adatti ai gusti delle signore...............), salvo poi metterci a piagnucolare perchè non riusciamo a controllare qualche piccolo effetto collaterale della nostra invadenza.

Non capisco perchè tu consideri "veleni" i virus, i quali cercano solo anch'essi il loro "posto al sole".Se la demografia ci dice, nei fatti (lascia perdere i nostri pii desideri) che gli umani sono già adesso in troppi, cosa vorresti fare ? Guerre ed epidemie sono meccanismi perfettamente naturali anche se sgraditi per regolare gli eccessi di popolazione, e non ci sarà mai scienza o politica che permetta alla Terra di ospitare in allegria e benessere dieci, venti o cinquanta miliardi di umani.

Quindi o ci autolimitiamo (e ciò non avverrà perchè è impossibile intaccare il mito della libertà di procreare e di consumare) o ci penserà qualcos'altro (e non certo le modifiche delle nostre abitudini alimentari !). Saluti.

Caro viator, se leggi bene più su, ho proprio detto che è l' essere umano con i suoi comportamenti irrispettosi e non in armonia con la natura e la nostra madre terra a dare una bella mano alla venuta di nuovi virus o batteri, e questo virus ne è la prova lampante, le ultime epidemie sono tutte a carattere zoonosi, vorrà dire qualcosa? Se fosse per me toglierei tutti gli allevamenti intensivi, gli sfruttamenti in genere, le colture intensive etc. Ma, evidentemente ciò non è possibile per tanti fattori, ed è una faccenda molto grande di cui non sono neanche competente, però i nostri comportamenti vanno sempre ad impattare su qualcuno o qualcosa, e la vita ridotta ai minimi termini è una lotta biologica tra varie specie. Il termine virus viene dal latino e significa guarda caso veleno, dovremmo amare questo virus e tutti gli altri che  portano morte, sofferenza e carestia in quasi tutto il mondo?

I numeri che ogni sera ascoltiamo al tg, dei tanti morti, sono persone e non freddi calcoli: proprio in questi giorni il virus si è portata via una dolce e giovane ragazza che abitava di fronte a me , non voglio addentrarmi troppo ma è una storia dolorosa che ha toccato tutta la città dove vivo, e probabilmente ognuno di noi, essendo capace di empatia, non può rimanere indifferente verso la grande sofferenza e solitudine legata a questa pandemia.
Sicuramente essendo tutti legati e connessi, questa pandemia è come una spia accesa sul malfunzionamento dell' intero sistema, bisognerà rivedere i comportamenti individuali, ognuno dovrebbe impegnarsi nel proprio piccolo per impattare al minimo sui consumi, ambiente, etc, altrimenti la specie umana avrà vita breve.

Comunque, se permetti io tifo per la mia specie, anche se il veleno è previsto evidentemente nel copione della vita.

Jean

Citazione di: Jean il 02 Dicembre 2020, 11:05:58 AM
Ho chiesto al mio dottore se sia prevista una verifica (tampone o altro ) prima della vaccinazione, ché se uno ha già gli anticorpi non dovrebbe servire... non ha saputo rispondere né indirizzarmi a chi sappia... tutto dire.

Ho riportato in questa discussione la domanda postata nella: https://www.riflessioni.it/logos/attualita/il-valore-della-liberta/msg47994/#msg47994

confidando di ricevere risposte, non avendole trovate (può darsi abbia mal cercato) nelle centinaia di post in decine di discussioni presenti in Logos.

Che sia una domanda troppo semplice?

Cordialement
Jean




Pare che non sia solo io a farmi le domande semplici, e per stimolare i vostri riporto dei commenti in tema presi da un quotidiano:

Una semplice domanda: la vaccinazione per tutti, ma chi? Coloro che non hanno contratto virus, perché che efficacia ha con chi ha il virus? Il vaccino previene ma cura ? Non capisco molto bene la distribuzione.

Domanda - Considerando che oramai la percentuale di positivi è al 10,8% sui tamponi e che sta diminuendo di un punto alla settimana, ovvero l'immunità di gregge essendo da più di un anno presente sul territorio sta funzionando, faccio male a pensare come diceva Andreotti che i signori dei vaccini hanno veramente fretta di vaccinare tutti e ci azzecco ? Per fine Gennaio la % tamponi/positivi dovrebbe essere crollata....vediamo cosa accade tra 2 mesi
Risposta- Lei ha perfettamente ragione. tocca un punto cruciale che curiosamente non viene mai sfiorato nelle dissertazioni sui media: se una ha già incontrato il Covid che bisogno c'è di vaccinarlo? Sicuramente gli anticorpi che genera il nostro organismo con il virus originale sono meglio di quelli che si producono con le imitazioni (i vaccini). Quindi se si raggiunge una immunità vasta i vaccini sono perfettamente inutili.

La cosa è ancora più grave perché i contratti con Pfizer&c (che riguardano la nostra salute e i nostri soldi) sono segreti. Sa perché? Perché in quei contratti ci sono impegni ad acquistare decine di milioni di dosi indipendentemente dai risultati. Soprattutto c'è scritto che gli effetti avversi, che potrebbero manifestarsi fra diversi anni, non saranno mai imputabili ai produttori.

Il Tempo (01.12.2020) "Tutti molto generosi... Il virologo Andrea Crisanti. Paolo Mieli, giornalista e storico. La microbiologa Lorella Gismondo. Roberto Burioni, anch'egli celebre virologo. E poi il governo: il viceministro Pierpaolo Sileri. Ovviamente neanche il premier Giuseppe Conte farà subito il vaccino. È impressionante la carrellata di vaccinisti che vogliono aspettare che la fiala anti-Covid se la inietti prima il popolo... Poi dici che temi la fregatura... In questo video le parole di Paolo Mieli, già direttore del Corriere della sera, a Otto e mezzo da Lilli Gruber: "Il vaccino lo farò ma se fossi in età di avere figli ci penserei due volte. La procedura ha qualcosa di sospetto", ha detto con riferimento agli annunci molto commerciali delle case farmaceutiche e ai ricchi guadagni in borsa dei loro dirigenti. "

C.

J.

stelle dell'auriga

Citazione di: Jean il 02 Dicembre 2020, 20:52:58 PM
Citazione di: Jean il 02 Dicembre 2020, 11:05:58 AM
Ho chiesto al mio dottore se sia prevista una verifica (tampone o altro ) prima della vaccinazione, ché se uno ha già gli anticorpi non dovrebbe servire... non ha saputo rispondere né indirizzarmi a chi sappia... tutto dire.

Ho riportato in questa discussione la domanda postata nella: https://www.riflessioni.it/logos/attualita/il-valore-della-liberta/msg47994/#msg47994

confidando di ricevere risposte, non avendole trovate (può darsi abbia mal cercato) nelle centinaia di post in decine di discussioni presenti in Logos.

Che sia una domanda troppo semplice?

Cordialement
Jean




Pare che non sia solo io a farmi le domande semplici, e per stimolare i vostri riporto dei commenti in tema presi da un quotidiano:

Una semplice domanda: la vaccinazione per tutti, ma chi? Coloro che non hanno contratto virus, perché che efficacia ha con chi ha il virus? Il vaccino previene ma cura ? Non capisco molto bene la distribuzione.


C.

J.


Si è constatato che gli anticorpi prodotti da chi ha avuto il covid, non sono per tutta la vita, ad esempio chi ha avuto il morbillo da piccolo è immune e non può riammalarsi, come pure questo vale per tante altre malattie infettive; la stessa cosa pare non avvenga per questa nuova malattia, infatti molte persone che avevano contratto il virus a marzo, si sono rinfettate dopo circa otto mesi o pure prima. Insomma sono anticorpi con la "data di scadenza", per cui per uscire da questo pantano, per ora, l' unica via percorribile è il vaccino, questo è quello che ho appreso io, persona comune e non specializzata in medicina o altre scienze.

Secondo me bisogna anche un pochino affidarsi a chi ha le competenze in merito, ad esempio personalmente mi fido in questo campo più di un luminare della scienza, piuttosto che ai tuttologi del web, laureati di volta in volta nelle svariate discipline...
:)

viator

Salve. Bene fate (facciamo) a pensar male circa l'avidità circa chiunque abbia interessi in quesra faccenda.



La pandemia è evento di natura, e tutti gli eventi di natura generano effetti di natura (in questo caso, degli appetiti).



A parte però gli aspetti speculativi, io credo che la ragione per la quale nessuno sa o vuole rispondere alla domanda posta da jean : "Ho chiesto al mio dottore se sia prevista una verifica (tampone o altro ) prima della vaccinazione, ché se uno ha già gli anticorpi non dovrebbe servire... non ha saputo rispondere né indirizzarmi a chi sappia... tutto dire".................., a parte incompetenza e menefreghismo dilaganti, consista in fatti molto semplici dal punto di vista pratico-statistico ed economico.Per conoscere quanti e soprattutto chi (NOMINATIVAMENTE !) risulti immune prima di sottoporlo a vaccinazione, occorre sottoporre la intera popolazione ad uno "screening" onde accertare ciò.E' chiaro che "tamponare" (od altro) 65 milioni di persone richiederebbe oneri e tempo UGUALI a quelli richiesti da una campagna vaccinale generale. In questo modo si potrebbe sottrarre alla campagna vaccinale vera e propria (comunque successivamente inevitabile nei confronti di chi non sia risultato autoimmune) una certa percentuale di popolazione (con scorno economico per i produttori di vaccino) ma con aggravio economico per lo Stato (Questo dovrebbe pagare lo "screening" su tutti i cittadini e poi pure la campagna vaccinale parziale per i cittadini non autoimmuni !!).E' quindi chiaro che per la Politica e la Sanità sia più conveniente evitare ogni genere di "screening" e passare direttamente ad una campagna vaccinale universalistica (ovviamente il pubblico avrebbe qualche difficoltà nel capire le spiegazioni ufficiali circa tale situazione, ed infatti anche in Logos la reazione prevalente su questi aspetti è consistita nel concentrarsi sulla sospetta anomalia evidenziata da jean).Questa dovrebbe ssere la ragione per la quale nessuno - a livello ufficiale - vuole evidenziare una situazione e delle scelte che io credo inevitabili , ma che sarebbe imbarazzante e forse persino vano o controproducente lo spiegare. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

paul11

Citazione di: Isfrael il 12 Novembre 2020, 11:26:47 AM
Nella storia dell' umanità ci sono state numerose epidemie e peggio ancora le pandemie. Ieri mi sono messa a leggere un articolo, uno dei tanti in questo periodo, che ne elenca le più rilevanti, se volete eccolo: https://www.storicang.it/a/le-grandi-pandemie-della-storia_14759/1.

Sembra proprio che ogni tot di anni, gli esseri umani vanno soggetti a queste ondate virulenti, ma questo "veleno" davvero è ineliminabile dal pianeta terra?

Siamo noi a provocarcelo, con l' allevamento degli animali, intensivo e non? E se utopisticamente, diventassimo tutti vegetariani, ci sarebbero ancora i virus pronti a replicarsi nel nostro organismo?

Una vita più sana e più in equilibrio con la Terra che ci ospita è un' opzione troppo difficile da attuare?


No, non si possono eliminare le pandemie. Semplicemente perchè l'origine dei virus è animale, uccelli, suini, ecc. passano per un ospite intermedio che è sempre un animale ,intanto si modifica e arriva all'ospite umano.


Bisognerebbe studiare i virus e le teorie portate avanti dalla ricerca. Addirittura una tesi dice che l'uomo non avrebbe potuto evolversi senza l'intervento dei virus che modificano il genoma umano: un adattamento .
Ma bisogna anche constatare che le discipline immunologiche, virologiche, epidemiologiche, sono recenti, in quanto la strumentistica, la bioingegneria  sono relativamente recenti.