Sesso ed altruismo

Aperto da viator, 08 Luglio 2020, 20:55:48 PM

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viator

Salve. Ecco che, secondo le anime più semplici, mi accingo a formulare la più sciocca delle domande possibili. Ma secondo voi.........se non fosse esistito il sesso (preciso, per i duri di comprendonio, LA RIPRODUZIONE ATTRAVERSO IL SESSO) avrebbe mai potuto svilupparsi l'altruismo umano ?.

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A chi intende rispondermi chiederei di riflettere per bene prima di darmi risposte troppo ovvie e convenzionali. Grazie e saluti a tutti. (P.S. - vedo che l'Editor del sito soffre tuttora di seri postumi da sbronza informatica).
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Jacopus

È possibile che il sesso giochi un qualche ruolo, ma molto meno importante dello sviluppo storico-culturale dell'uomo, collegato alla sua capacità di assimilarlo  e reinventarlo nella sua calotta cranica (abbiamo il cervello più complesso fra quelli attualmente noti), calotta cranica che fra le altre cose, è dotata di particolari neuroni, i neuroni-specchio, che hanno la funzione di farci vivere le esperienze degli altri, immedesimandoci in loro, al punto che i siti hard sono i più popolari e visti ( appunto, ci immedesimiamo in loro e torniamo da dove siamo partiti, ovvero al sesso).
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

anthonyi


L'altruismo, umano e non solo umano, dipende da qualcosa che è successivo alla sessualità, cioè la funzione mammaria, l'accudimento dei cuccioli che si realizza nei mammiferi.
E' vero, come dice Jacopus, che i neuroni specchio hanno un ruolo fondamentale, ma il meccanismo di gestione della socialità (Che è la premessa per i comportamenti altruistici) è comunque più complesso, e parte dai meccanismi di riconoscimento dell'altro, dalla percezione di quest'altro come simile a sé(In tutti i sensi socialmente definibili), è solo a questo punto che vengono attivati i neuroni specchio, che generano empatia.

viator

Salve anthonyi. Verissimo che la funzione mammaria abbia costituito e costituisca un potentissimo motore dello sviluppo dell'altruismo.

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Ovviamente la mammarietà è caratteristica collegata alla differenziazione sessuale, ed io non conosco specie non sessuate che manifestino comportamenti altruistici.

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Se un organismo-individuo non avesse bisogno di una controparte sessuale per riprodursi, credo proprio non gli sorgano fantasie altruistiche che lo inducano a consumare energie e risorse vitali che non siano necessarie alla riproduzione del sè e della propria specie. Saluti.

Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Jacopus

#4
Se così fosse, Viator, tutti i mammiferi sarebbero altruisti, mentre invece esistono mammiferi più o meno altruisti. Su specie animali altruisti che non sono mammiferi, bisognerebbe definire altruismo. Se con ciò si intende il sacrificarsi disinteressatamente per gli altri, alcuni insetti coloni ci battono alla grande (basti pensare alle api).
Per quanto riguarda homo sapiens invece ritengo che questa specie sia totalmente diversa e non appartenga più totalmente alla natura, essendo stata modellata, negli ultimi 40.000 anni dalla cultura. Oltre a ciò ripeto quanto detto, esistono neuroni particolari solo nei primati superiori (fra cui noi) che si chiamano neuroni specchio, che ci fanno immedesimare negli altri al punto tale, che se un nostro simile mangia e noi lo guardiamo, ci si attivano anche a noi le ghiandole salivari. Nel bene e nel male, perciò questa caratteristica ci rende sensibili agli altri ed è uno dei motivi del successo globale della nostra specie (al di là dei vari genocidi commessi nel corso della storia, le cui ragioni vanno ricercate in altri processi egualmente esistenti,  non ultimo anche quello degli stessi neuroni specchio).
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

anthonyi

Citazione di: Jacopus il 11 Luglio 2020, 01:45:54 AM
Se così fosse, Viator, tutti i mammiferi sarebbero altruisti, mentre invece esistono mammiferi più o meno altruisti. Su specie animali altruisti che non sono mammiferi, bisognerebbe definire altruismo. Se con ciò si intende il sacrificarsi disinteressatamente per gli altri, alcuni insetti coloni ci battono alla grande (basti pensare alle api).
Per quanto riguarda homo sapiens invece ritengo che questa specie sia totalmente diversa e non appartenga più totalmente alla natura, essendo stata modellata, negli ultimi 40.000 anni dalla cultura. Oltre a ciò ripeto quanto detto, esistono neuroni particolari solo nei primati superiori (fra cui noi) che si chiamano neuroni specchio, che ci fanno immedesimare negli altri al punto tale, che se un nostro simile mangia e noi lo guardiamo, ci si attivano anche a noi le ghiandole salivari. Nel bene e nel male, perciò questa caratteristica ci rende sensibili agli altri ed è uno dei motivi del successo globale della nostra specie (al di là dei vari genocidi commessi nel corso della storia, le cui ragioni vanno ricercate in altri processi egualmente esistenti,  non ultimo anche quello degli stessi neuroni specchio).

Ciao Jacopus, sembra che i neuroni specchio siano stati individuati anche in alcuni uccelli, per cui è lecito pensare che la loro presenza sia abbastanza ampia, e riguardi certamente la totalità dei mammiferi, anche perché hanno una funzione cognitiva abbastanza generale non necessariamente altruistica. Nell'esempio che fai infatti svolgono questa funzione, si vede qualcuno mangiare, quindi c'è cibo, quindi mi preparo a mangiare.
Certamente nei neuroni specchio c'è anche la funzione empatica, cioè l'immedesimazione nello stato emotivo dell'osservato, ma, ripeto, questa è soggetta a meccanismi cognitivi complessi, per cui possiamo avere comportamenti sadici, di persone che fanno soffrire l'altro perché così provano un piacere interiore, e altruistici, di persone che aiutano l'altro perché così provano un piacere interiore.

Jacopus

#6
Esattamente Anthony. I neuroni specchio sono parte della complessità del ns Sistema nervoso centrale, a cui dobbiamo anche la funzione dell'empatia e dell'altruismo e quindi non tanto alla funzione sessuata o a quella dell'allattamento (che potrebbe anche essere definito una specie di egoismo allargato).
Come ho già avuto modo di dire è una nostra responsabilità culturale ed educativa voler incrementare le attività e le prassi altruistiche piuttosto che quelle egoistiche, mentre gli aspetti più strettamente biologici non hanno più quella preminenza che mantengono in quelle specie animali che non conoscono la scrittura e non possono annoverare fra i loro membri un Aristotele o un Nietzsche.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

anthonyi

Citazione di: Jacopus il 11 Luglio 2020, 07:24:33 AM
Esattamente Anthony. I neuroni specchio sono parte della complessità del ns Sistema nervoso centrale, a cui dobbiamo anche la funzione dell'empatia e dell'altruismo e quindi non tanto alla funzione sessuata o a quella dell'allattamento (che potrebbe anche essere definito una specie di egoismo allargato).

Ho la sensazione, Jacopus, di essermi spiegato male con la "funzione mammaria" che non riguarda l'allattamento, ma tutte le attività che svolge la mamma per l'accudimento dei cuccioli, queste attività implicano che la mamma impari a riconoscere i cuccioli, e ad essere empatica, cioè a capire ciò di cui hanno bisogno e a cercare di soddisfarlo. Si tratta degli stessi tipi di cose che deve saper fare un altruista: Riconoscere l'altro, capire i suoi bisogni e soddisfarli.

Jacopus

#8
Per Anthony. Può incidere la funzione dell'accudimento ma non credo sia la ragione principale, altrimenti non si spiegherebbero le grandi differenze comportamentali fra diverse specie di mammiferi. In termini strettamente biologico/evolutivi l'altruismo può essere considerata una strategia, che prescinde da ogni considerazione etica. Se attecchisce ed ha successo, perché si armonizza con i restanti aspetti ambientali, viene adottata da alcuni membri specifici di una specie che la trasmettono in quanto soggetti di successo.
Se invece la situazione è diversa, si svilupperanno altri comportamenti. Per tornare ad homo sapiens, sono stati fatti degli interessanti studi antropologici, secondo i quali in condizioni di risorse scarse è più facile che si sviluppino culture violente ed egoiste, che riducono il numero dei concorrenti, mentre in condizioni di ricchezza ambientale prevalgono culture altruiste e cooperative.
Siamo però sempre in un contesto biologico-evolutivo e preculturale.
Ora la situazione di homo sapiens è completamente cambiata per un fattore che H. Jonas sinteticamente chiama "principio responsabilità". Dopo essere definibili come mammiferi noi siamo definibili come i successori di Socrate, Cristo, Buddha, Marx, Nietzsche, Dostoevskij, Tolstoj, P. Levi, Rousseau, ecc.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

anthonyi

Citazione di: Jacopus il 11 Luglio 2020, 10:47:59 AM
Per Anthony. Può incidere la funzione dell'accudimento ma non credo sia la ragione principale, altrimenti non si spiegherebbero le grandi differenze comportamentali fra diverse specie di mammiferi. In termini strettamente biologico/evolutivi l'altruismo può essere considerata una strategia, che prescinde da ogni considerazione etica.


Esattamente Jacopus, è una strategia, cioè fa parte di quei meccanismi decisionali di natura complessa che poi possono evolvere in una direzione o nell'altra a seconda delle situazioni. E' per questo che trovi variabilità, anche  altri mammiferi dimostrano forme di altruismo, e allo stesso tempo puoi trovare esseri umani che non ne dimostrano per niente, e comunque l'altruismo istintivo è sempre specifico, si indirizza a uno specifico individuo oggetto di affettività.
La particolarità umana è data dall'altruismo ideologico, cioè la universalizzazione dell'altruismo, che è poi una costruzione culturale degli ultimi duemila anni e che non prevede strategie possibili.

viator

Salve jacopus. Citandoti : "Per quanto riguarda homo sapiens invece ritengo che questa specie sia totalmente diversa e non appartenga più totalmente alla natura, essendo stata modellata, negli ultimi 40.000 anni dalla cultura".

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Pazzesco !! Dopo 4 miliardi di anni ne son bastati 40.000 per farci uscire dal coro naturale (o a farci solo metter fuori la testa ?).

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Circa la cultura come "entità" o "fenomeno" estraneo alla natura solo perchè espressa dall'uomo (sarebbe come affermare che il vino non fa parte della natura perchè ottenuto dall'uomo attraverso artificiale intenzionale spremitura di frutto (la vite) artificialmente impiantato, manipolato ed accudito dall'uomo).............poichè essa sarebbe ben altro che natura,.............dimmi............da quale empireo essa sarebbe stata generata e poi calata sul pianeta ?.

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A questo punto ti vedo come anthonyi.Tutti presi da superficiali riflessioni cultural-antropiche, non riuscite a capire che, togliendo da un qualsiasi fenomeno le sue origini ed ingredienti naturalistici, esso cesserebbe immediatamente di esistere. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

anthonyi

Citazione di: viator il 11 Luglio 2020, 13:47:31 PM
Salve jacopus. Citandoti : "Per quanto riguarda homo sapiens invece ritengo che questa specie sia totalmente diversa e non appartenga più totalmente alla natura, essendo stata modellata, negli ultimi 40.000 anni dalla cultura".

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Pazzesco !! Dopo 4 miliardi di anni ne son bastati 40.000 per farci uscire dal coro naturale (o a farci solo metter fuori la testa ?).

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Circa la cultura come "entità" o "fenomeno" estraneo alla natura solo perchè espressa dall'uomo (sarebbe come affermare che il vino non fa parte della natura perchè ottenuto dall'uomo attraverso artificiale intenzionale spremitura di frutto (la vite) artificialmente impiantato, manipolato ed accudito dall'uomo).............poichè essa sarebbe ben altro che natura,.............dimmi............da quale empireo essa sarebbe stata generata e poi calata sul pianeta ?.

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A questo punto ti vedo come anthonyi.Tutti presi da superficiali riflessioni cultural-antropiche, non riuscite a capire che, togliendo da un qualsiasi fenomeno le sue origini ed ingredienti naturalistici, esso cesserebbe immediatamente di esistere. Saluti.

Se permetti, viator, le riflessioni cultural-antropiche non sono per nulla superficiali.
Il vino è un prodotto industriale, ed è abbastanza difficile trovarlo in natura. Se lo trovi nelle cantine è perché c'è una specie che ha la capacità di produrlo. E siccome questa specie è l'unica a saper fare questo, insieme ad altri milioni di cose, mentre altre milioni di specie non sanno far nulla la cui complessità superi l'utilizzo strumentale di un oggetto naturale (Cioè non sono in grado di produrre neanche un semplice strumento), domandarsi se tutto questo è solo farina del sacco evoluzionistico è perfettamente legittimo.

Jacopus

Viator. Effettivamente se siamo giunti a questo punto effettivamente ci sono alcuni presupposti biologici, primo fra tutti un cervello cosi grande. Avere un cervello del genere non è solo un vantaggio ma anche un costo. Quasi la metà del cibo che mangiamo serve per tenere efficiente esclusivamente quest'organo. La natura ad un certo punto, circa 200.000 anni fa ha provato questa nuova specie, homo sapiens, che circa 40.000 anni fa ha iniziato il suo processo culturale, incominciando a creare collane , lance, graffiti. Come puoi notare il processo culturale non è iniziato l'altro ieri e homo sapiens non risale a 4 miliardi di anni fa.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.