Secondo voi la pena di morte può essere ammissibile?

Aperto da Socrate78, 04 Maggio 2019, 09:40:50 AM

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InVerno

Citazione di: Freedom il 08 Maggio 2019, 20:08:33 PMResta tuttavia il fatto che, anche in questa prospettiva, la morte non è appropriata. Non solo per quanto ho affermato prima e ribadisco e cioè che non è nelle prerogative/facoltà umane dare la morte come punizione. Esula, ripeto, dal senso di umanità. Ma anche volendo accettare questa cosa e volerla vedere da altri punti di vista; perchè non dare al reo la possibilità di soffrire per tutto il resto della sua vita? Senza ratio vendicativa ma affinchè egli mediti in profondità sul male che ha fatto. Magari, chissà, nel futuro potrebbe anche fare qualcosa di buono: che so, aiutare i compagni di cella a rivedere in questa luce di pentimento le cose sbagliate che hanno fatto. Essere di esempio, insomma, di ciò che non si deve fare. Mi pare più giusto, saggio ed equo per tutte le parti in causa.
Per conto mio il desiderio di dare la morte ad un essere umano (che ci ha arrecato un torto grave) non solo è umano, è "troppo umano" (come diceva un altro "disadattato") per essere competenza dello stato e della società, che dovrebbe seguire tutt'altre logiche.  Quando si parla della pena di morte in america, si parla di quella operata dallo stato, non dai privati cittadini. Eppure quella possibilità esiste anche in Italia, ti compri una pistola, spari, e il giorno dopo ti costituisci in totale serenità perchè sei convinto che quella persona meritasse la morte, e sei cosciente del prezzo che la società ti chiederà di pagare per averlo fatto. Non sarà possibile in tutti i casi certamente, ma se uno è fermamente convinto delle proprie considerazioni personali, può andare fino in fondo. Perchè invece chiedere allo stato la macabra celebrazione delle proprie fantasie? Il fatto che questo desiderio sia "troppo umano" a mio avviso è ben mostrato nel duello finale del film "Seven" dove il serial killer vede la propria esecuzione come "la ciliegina sulla torta" e l'uomo che ha davanti non sa quale sia il modo più doloroso di punirlo, se mandarlo in galera o ucciderlo. Un film tralaltro che, essendo incentrato sui sette peccati, ha molto da dire anche ai cristiani a favore della pena di morte.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Freedom

Citazione di: Ipazia il 09 Maggio 2019, 10:26:08 AM
Citazione di: Freedom il 08 Maggio 2019, 22:21:07 PM
Citazione di: Ipazia il 08 Maggio 2019, 21:26:54 PM
Perchè forse è più umano permettergli di scegliere tra la morte e quel che gli rimane da vivere dentro una gabbia.
Questo discorso, a mio giudizio, vale per un malato terminale non per un omicida.

Questo discorso vale per tutto. Anche per chi sia arrivato al punto di ritenere la vita stessa una gabbia insopportabile. Vorremo mica espropriare un umano anche dell'unica sua incontrovertibile e inalienabile proprietà: la sua vita ?!

Citazione di: Freedom il 08 Maggio 2019, 22:21:07 PM
Citazione di: Ipazia il 08 Maggio 2019, 21:26:54 PM
Non gli si dà la morte per punizione, bensì la possibilità di scegliere. Come nella clinica svizzera. Se è cristiano sceglierà la vita, se non lo è ha tutto il diritto di scegliere lui di che morte morire. Con tutti i supporti psicologici (e religiosi se lo desidera) del caso.

Scusa ma non capisco: stiamo parlando della pena di morte e mi pare tu stia allargando il discorso all'eutanasia o alla possibilità che dovrebbe avere un ergastolano di scegliere tra il fine "pena mai" e una sorta di suicidio assistito. Sono argomenti interessanti ma non riguardano il Topic.
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

Freedom

Citazione di: InVerno il 09 Maggio 2019, 10:32:47 AM
Per conto mio il desiderio di dare la morte ad un essere umano (che ci ha arrecato un torto grave) non solo è umano, è "troppo umano"
A mio giudizio quello che affermi riguarda la "pancia" dell'essere umano. Ma sino a che rimane un'immaginazione è comprensibile e certamente un aspetto umano. Non voglio certo fare l'anima bella e non nascondo che, a volte per un motivo nemmeno classificabile nella categoria "torto grave", istinti brutti mi attraversano la mente. Ma poi, come il 99,99% delle persone non li metto in pratica.

Chi invece lo fa perde la sua umanità. Naturalmente è solo la mia opinione.
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

Sariputra

Non vorrei essere stato male interpretato...
Sono totalmente contrario alla pena di morte.
Riconosco il recupero di dignità del colpevole che arriva ad espiare anche in massimo grado, volontariamente, la propria colpa, senza ipocrisie... :)
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

iano

#49
Citazione di: Socrate78 il 04 Maggio 2019, 09:40:50 AM
Apro questo topic per discutere di un tema difficile, spinoso, cioè se di fronte a reati di enorme gravità (serial killers, pedofili assassini, mafiosi stragisti, ecc.) la pena di morte possa essere ammissibile. Io credo di sì, spesso la cronaca nera ci mostra sempre più spesso reati commesse da gente che secondo me non possono purtroppo essere più definite persone, ma semmai belve o addirittura demoni, mostri, per la lucidità, la crudeltà e il cinismo con cui delinquono.
E' di qualche settimana fa il caso del patrigno che ha massacrato di botte un bambino (aveva l'intestino spappolato!..), oppure casi gravissimi di pedofili assassini.
Ora, il problema in questi casi è stabilire se la funzione rieducatrice della pena può avere un senso per questi "soggetti" (uso un termine neutro.....): io credo che se un individuo si sia così incancrenito del male, non sia rieducabile, e comunque niente, anche la migliore rieducazione, può ripagare il male enorme che in passato ha fatto, le vite innocenti (o anche forse non così innocenti, ma sempre vite......) che ha distrutto, quindi meglio estirparlo dalla vita, perché lui per primo non la merita avendola calpestata, se calpesti in maniera così crudele un bene importantissimo come la vita non devi averlo nemmeno tu.
Spero di non avervi fatto iniziare la giornata con un thread forse per alcuni molto pesante, voi che cosa ne pensate?
Essere a favore della pena di morte , come eventuale bene per la società, o come minore dei mali , dovrebbe significare accettare serenamente di essere messo a morte a causa di un errore giudiziario.
Se questa consapevolezza diffusa non bastasse come deterrente aggiungerei che il boia venga sorteggiato di volta in volta fra comuni cittadini.
Questi sono argomenti semplici e pratici che metterei avanti a quelli complessi etici ,perché da soli potrebbero bastare a chiudere il discorso.
Ho notato infatti che chi propugna la pena di morte di fronte a questi argomenti fa' un passo indietro , o se non uno almeno mezzo.
Sempre in modo semplice , per non dire rozzo , io uso la pena di morte per discriminare gli stati buoni da quelli cattivi.
Se ci fosse un modo più efficace e certo per distinguerli,potrei forse accettare che la pena di morte sia ammessa solo negli stati buoni , ma non credo che ci sia .
Preferirei quindi tenermi la pena di morte come discrimine fra gli stai buoni e quelli cattivi.
Non voglio dire con ciò che l'etica abbia origine nel senso pratico , ma certo , se lo avesse  , non sarebbe un male , perché tutto sarebbe più semplice.
Volendo invece complicare un po' il discorso , ma restando sempre nel pratico : io , messo a confronto  con un assassino , come faccio a dire che non avrei potuto essere al posto suo?
Quello che posso dire è che questo confronto mi aiutera' per il futuro a non trovarmi al posto suo , ringraziando il caso per avermi fin qui preservato.
L'assassino come "esempio" quindi da tenere "ben vivo" almeno a mente .Detto ciò....
Infliggere pene atroci a certi criminali è una delle mie fantasie quotidiane ricorrenti , e credo sia più che umana fantasia che è bene rimanga tale , detto in pratici soldoni.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Jacopus

Per Iano. Hai scritto un post esemplare. Aggiungo un altro argomento. Come è stato possibile che un intero stato o larghe fette di esso sia diventato criminale ed assassino ai tempi della Shoah? Siamo esseri sociali che apprendiamo dal nostro prossimo ed ancora più apprendiamo se i formatori sono persone a noi affettivamente vicine. Se ns padre ci insegna ad essere prepotenti perché solo così si ottiene ragione, saremo inclini ad usare la prepotenza ed eventualmente la violenza. Un esempio su tutti: guardate il film "american history x". Lì è spiegato molto bene. La pena di morte non fa altro che saldare ancora più strettamente questo apprendimento. Molto più si potrebbe fare coltivando l'idea che i cosiddetti criminali sono molto meno diversi da noi di quello che pensiamo. Più della pena di morte sarebbe logico e valido perseguire la giustizia sociale e l'elevazione culturale, ma questo significherebbe mettere in questione gli assetti macro della ns società. Meglio allora alimentare gli istinti più arcaici degli uomini, specialmente proprio di quelli più lontani dal potere e dal benessere, che possono così scaricare la loro rabbia su una parte di popolazione ancora più emarginata.
Altra obiezione. Sarò a favore della pena di morte quando sarà applicata anche a chi, per lucro, ha procurato la morte a 43 persone su un ponte crollato a Genova.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

iano

#51
@ jacopus.
Grazie.
Per quanto riguarda il ponte di Genova , a meno che non crediamo alle ripetute coincidenze , usando logica scientifica , dovremo ammettere che i ponti in Italia sono stati colpiti da una epidemia , se malori sembrano avvertire ormai tutti i ponti in Italia , dopo quello di Genova , compresi adesso , sempre a Genova i ponti delle ferrovie.
Se invece mettiamo da parte l'ironia , e anche un po' di ipocrisia , allora dobbiamo ammettere che l'Italia è piena di Schettino che sono messi lì e pagati solo per fare la controfigura in galera  di chi li paga.
In questo caso si tratta di qualche ingegnere dipendente della società autostrade , ma il discorso non cambia e continuerà a non cambiare finché in galera ci andrà solo lo sfigato Schettino di turno.
Ma quanti Schettino ci sono in Italia e di quanti altri macabri sorteggi dovremo essere testimoni ?
Sembra che la prosperità  economica del paese sia ormai basata su un numero sempre crescente di decessi a sorteggio .
Il lavoro da' dignità o la toglie ?
I tecnici coscienziosi e competenti ostacolano il profitto e al comando delle aziende non ci sono più tecnici , messi alla porta uno dopo p'altro dagli economisti con l'eventuale consulenza di supporto dei frustrati psicologi aziendali.
Nell'Italia del dopoguerra maestri e geometri erano delle autorità.
Qual'e' il prestigio in Italia oggi di professori e ingegneri e quanto vale il parere di un primario?
Qualcosa deve essere cambiato dalle parti della cultura qui da noi.




Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

iano

#52
È in atto una nuova versione della shoah dove vittime e carnefici coincidono?
Se è così si capisce perché nessuno ne parla.
Forse quindi la pena di morte c'e' già.
Una pena di morte tacitamente accettata perché con sentenza impersonale , a sorteggio ?
Improbabile tocchi a noi, e quindi accettabile in cambio di uno stipendio certo,  per percepire il quale del tecnico basta solo il titolo ?
Vogliamo chiamarlo metodo Schettino ?
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

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