Rispettare la diversità.

Aperto da iano, 23 Febbraio 2020, 01:10:53 AM

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Lou

Citazione di: iano il 23 Febbraio 2020, 01:10:53 AM
Rispettare la diversità è una bella teoria , che però acquista senso solo , non quando viene messa in pratica , ma quando diventa pratica.
Perché è questo modo che spesso diamo per scontato , ma non lo è.
È da qui nasce forse il buonismo.
È ingenuo pensare che non possa essere conflittuale questo modo.
E siccome è conflittuale , nessuno , tranne forse i filosofi , lo cercano.
Però prima o poi capita a tutti di trovarlo.
Di trovarsi in situazioni difficili , più che di mettercisi , e dalle quali occorre trovare il modo di uscirne fuori.
Sono quelle situazioni in cui si tira fuori quell'umanita che non si sapeva di avere.
E quando succede...che soddisfazione , sempre che se ne esca fuori.
Allora ci si sente umanità e non uomini soli.
Per rispettare la diversità occorre imparare a rispettare l'unicità: Ogni individuo è unico e insostituibile rispetto all'altro e viceversa. Tra gli uomini c'è variabilità, differenza, non identità. perciò trovo molto importante salvaguardare il principio di uguaglianza, il solo che può garantire il rispetto per le nostre unicità e differenze. Siamo sempre l'altro, l'uno per l'altro. In questo siamo tutti uguali.
"La verità è brutta. Noi abbiamo l'arte per non perire a causa della verità." F. Nietzsche

Ipazia

"Democrazia" é così complessa che bisogna metterci accanto un aggettivo per capire di cosa si parla, visto che il "popolo in sé" é una chimera assoluta che non ha mai governato nulla.

Ultimamente se ne sono accorti anche gli esperti che hanno coniato il termine "populismo" per chi si ostina a credere in questa chimera.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

anthonyi

Citazione di: Jacopus il 26 Febbraio 2020, 15:12:56 PM
Per Anthony. A conferma che nel mondo etico (a differenza del mondo delle naturwissenschaften) non esistono leggi assolute e sempre valide, il tuo ultimo argomento paradossalmente porterebbe a ritenere il nazionalsocialismo del 1933 un governo democratico, poiché eletto democraticamente.
La democrazia in realtà è qualcosa di molto più complesso della semplice conta dei voti.



Certamente Jacopus, la democrazia è di più di una conta di voti, perché conta anche il contesto comunicativo nel quale quei voti si formano. Ma supponendo di avere un contesto democraticamente accettabile, come quello Italiano di oggi, direi che una preferenza espressa dalla maggioranza degli Italiani va rispettata e non declassata a "stato umorale". Non è questione di regole assolute, quello democratico è un principio euristico.

viator

Salve anthonyi. Circa il "Ma supponendo di avere un contesto democraticamente accettabile, come quello Italiano di oggi................."

Come supposta tale supposizione va benissimo, anzi "funge" "alla grande". I fascisti usavano l'olio di ricino che scivolava all'ingiù, i partiti di quello che un tempo veniva chiamato (ricordi ?) "arco costituzionale" hanno sempre usato la glicerina, quella che scivola all'insù.

La realtà secondo me prevederebbe che "supponiamo di avere un contesto formalmente democratico, come quello italiano di oggi...........". Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

iano

#19
Diciamo che quando gli imprenditori fiutano nella diversità un affare , anche chi la vede solo dal punto di vista etico , dovrebbe gioirne.
E non è vietato che anche il popolo ne faccia tesoro.
L'origine di questa diversità è secondario , però evidentemente la lingua batte dove il dente duole.
I problemi dell'immigrazione non sono il problema , ma lo diventeranno IL PROBLEMA , e a questo magari si aggiungeranno i problemi della democrazia diretta che non siamo ancora pronti a gestire.
La democrazia diretta cozza con l'idea stessa di stato , dove una sufficiente stabilità è indispensabile al governo.
L'umore del popolo è rispettabile , ma se si mette una catena di trasmissione fra questo e il governo , lo stato salta.
È in atto proprio adesso in Italia un abbozzo di esperimento del genere.
In generale mi pare si affrontino i problemi senza memoria storica.
I romani per fermare i barbari usavano i barbari.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

iano

#20
La diversità è una ricchezza potenziale che si attua nell'integrazione.
Che rimane una integrazione da contatto.
Ciò non sembra funzionare col contatto virtuale del villaggio globale , dove invece le diversità sembrano rafforzarsi .
I timori e le speranze del villaggio globale non sembrano trovare conferma completa.
In alcune aziende di successo , dove la diversità viene considerata la materia prima , ci sono più bar che uffici , per incentivare il contatto fra diversi.
Non basta infatti assumerli.
Bisogna poi trovare stratagemmi per farli incontrare .
L'incontro col diverso non è mai cercato , quindi se serve occorre provocarlo.
In sostanza è un nel paradosso sociale su cui val la pena riflettere in attesa dei problemi giganteschi che dovremo affrontare in futuro.
La storia dice che costruire muri è l'ultima ratio.
Una ammissione di sconfitta .
Una mancanza di idee.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Ipazia

Citazione di: Lou il 26 Febbraio 2020, 16:08:27 PM
Per rispettare la diversità occorre imparare a rispettare l'unicità: Ogni individuo è unico e insostituibile rispetto all'altro e viceversa. Tra gli uomini c'è variabilità, differenza, non identità. perciò trovo molto importante salvaguardare il principio di uguaglianza, il solo che può garantire il rispetto per le nostre unicità e differenze. Siamo sempre l'altro, l'uno per l'altro. In questo siamo tutti uguali.

Concordo. Il rispetto della diversità é possibile solo laddove vi è uguaglianza di riconoscimento sociale. La qual cosa é paradossale e forse con qualche contraddizione metafisica, ma all'atto pratico funziona così.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

anthonyi

Citazione di: viator il 26 Febbraio 2020, 21:07:59 PM
Salve anthonyi. Circa il "Ma supponendo di avere un contesto democraticamente accettabile, come quello Italiano di oggi................."

Come supposta tale supposizione va benissimo, anzi "funge" "alla grande". I fascisti usavano l'olio di ricino che scivolava all'ingiù, i partiti di quello che un tempo veniva chiamato (ricordi ?) "arco costituzionale" hanno sempre usato la glicerina, quella che scivola all'insù.

La realtà secondo me prevederebbe che "supponiamo di avere un contesto formalmente democratico, come quello italiano di oggi...........". Saluti.

Non a caso, viator, ho parlato di democrazia accettabile, non certo di democrazia perfetta. Poi tu magari la considererai anche inaccettabile, io no, la nostra democrazia di malattie ne ha passate tante (Il fascismo, il terrorismo ideologico, i condizionamenti del patto atlantico, le mafie) ma tira avanti nonostante gli strascichi.
Anche dal populismo la nostra democrazia guarirà. 18 mesi fa i suoi eroi sembravano destinati a guidare questo paese per decenni, e invece, in poco tempo siamo ritornati all'ordinaria e democratica contrapposizione tra sinistra e destra.

Ipazia

Citazione di: anthonyi il 27 Febbraio 2020, 07:10:18 AM
... in poco tempo siamo ritornati all'ordinaria e democratica contrapposizione tra sinistra e destra.

... gatto e volpe ?
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

InVerno

Citazione di: anthonyi il 27 Febbraio 2020, 07:10:18 AM
Citazione di: viator il 26 Febbraio 2020, 21:07:59 PM
Salve anthonyi. Circa il "Ma supponendo di avere un contesto democraticamente accettabile, come quello Italiano di oggi................."

Come supposta tale supposizione va benissimo, anzi "funge" "alla grande". I fascisti usavano l'olio di ricino che scivolava all'ingiù, i partiti di quello che un tempo veniva chiamato (ricordi ?) "arco costituzionale" hanno sempre usato la glicerina, quella che scivola all'insù.

La realtà secondo me prevederebbe che "supponiamo di avere un contesto formalmente democratico, come quello italiano di oggi...........". Saluti.

Non a caso, viator, ho parlato di democrazia accettabile, non certo di democrazia perfetta. Poi tu magari la considererai anche inaccettabile, io no, la nostra democrazia di malattie ne ha passate tante (Il fascismo, il terrorismo ideologico, i condizionamenti del patto atlantico, le mafie) ma tira avanti nonostante gli strascichi.
Anche dal populismo la nostra democrazia guarirà. 18 mesi fa i suoi eroi sembravano destinati a guidare questo paese per decenni, e invece, in poco tempo siamo ritornati all'ordinaria e democratica contrapposizione tra sinistra e destra.

A me pare quello di Salvini sia ancora il primo partito, ed è un partito che fa dell'intolleranza per il diverso la sua bandiera (dove già la tolleranza è molto meno del rispetto) e che il partito "pro estabilishment" se non fosse per qualche tesserato ultrasettantenne e qualche "tengo azioni" (versione contemporanea del "tengo famiglia") ha l'appeal elettivo dei radicali di una volta (3-4-5%). E' questione di qualche giro di carro funebre prima che la destra antidemocratica prenda il potere per i prossimi ventanni, ma suppongo che per te sia l'indicatore di una democrazia sana!
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

anthonyi

Citazione di: InVerno il 27 Febbraio 2020, 12:33:35 PM
Citazione di: anthonyi il 27 Febbraio 2020, 07:10:18 AM
Citazione di: viator il 26 Febbraio 2020, 21:07:59 PM
Salve anthonyi. Circa il "Ma supponendo di avere un contesto democraticamente accettabile, come quello Italiano di oggi................."

Come supposta tale supposizione va benissimo, anzi "funge" "alla grande". I fascisti usavano l'olio di ricino che scivolava all'ingiù, i partiti di quello che un tempo veniva chiamato (ricordi ?) "arco costituzionale" hanno sempre usato la glicerina, quella che scivola all'insù.

La realtà secondo me prevederebbe che "supponiamo di avere un contesto formalmente democratico, come quello italiano di oggi...........". Saluti.

Non a caso, viator, ho parlato di democrazia accettabile, non certo di democrazia perfetta. Poi tu magari la considererai anche inaccettabile, io no, la nostra democrazia di malattie ne ha passate tante (Il fascismo, il terrorismo ideologico, i condizionamenti del patto atlantico, le mafie) ma tira avanti nonostante gli strascichi.
Anche dal populismo la nostra democrazia guarirà. 18 mesi fa i suoi eroi sembravano destinati a guidare questo paese per decenni, e invece, in poco tempo siamo ritornati all'ordinaria e democratica contrapposizione tra sinistra e destra.

A me pare quello di Salvini sia ancora il primo partito, ed è un partito che fa dell'intolleranza per il diverso la sua bandiera (dove già la tolleranza è molto meno del rispetto) e che il partito "pro estabilishment" se non fosse per qualche tesserato ultrasettantenne e qualche "tengo azioni" (versione contemporanea del "tengo famiglia") ha l'appeal elettivo dei radicali di una volta (3-4-5%). E' questione di qualche giro di carro funebre prima che la destra antidemocratica prenda il potere per i prossimi ventanni, ma suppongo che per te sia l'indicatore di una democrazia sana!

Infatti inverno io non condivido quello che dici. Il governo populista l'abbiamo già avuto e gli Italiani hanno avuto modo di accorgersi di quello che vuol dire, tanto è vero che oggi i due partiti populisti, che per molto tempo hanno assommato oltre il 50 % dei consensi, oggi fanno insieme circa il 44 %. Per me che ci sia una destra forte non è un problema democratico (Al limite può essere un problema per la nostra economia e finanza) ma se la maggioranza degli italiani vogliono il controllo delle frontiere a tutti i costi (E naturalmente vedremo se sarà così) ....

Ipazia

Se la destra è sempre stata strumento consapevole del potere della borghesia capitalistica, il capolavoro del Capitale è avere trasformato anche la sinistra politica in una sua marionetta da manovrare nel teatrino parlamentare della democrazia liberal-liberista. Oggi chi parla di destra e sinistra comunica la retorica ideologica del Capitale.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

InVerno

Citazione di: anthonyi il 27 Febbraio 2020, 13:05:24 PM
Il governo populista l'abbiamo già avuto e gli Italiani hanno avuto modo di accorgersi di quello che vuol dire

E che cosa vuol dire? Non è accaduto assolutamente nulla se non qualche sbalzo momentaneo nello spread, e il fatto che è passata una delle riforme più a sinistra nella storia della repubblica (rdc). Il M5s si è bruciato per colpa di una leadership con meno carisma e appeal di una monetina nelle pieghe del divano, non per quello che ha fatto o non fatto. Anche scomparisse comunque non verrebbe ristabilita nessuna alternanza destra-sinistra, solo in Italia il PD grazie ad un incantesimo nazionale può chiamarsi "sinistra", nessun osservatore estero lo definirebbe tale, e la vicenda Renzi è esattamente la conferma di ciò. Perciò quello con cui rimaniamo è un alternanza "centrodestra" \ "estrema destra" , che è come l'alternanza tra la zuppa e il pan bagnato.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

anthonyi

Citazione di: InVerno il 29 Febbraio 2020, 11:37:22 AM
Citazione di: anthonyi il 27 Febbraio 2020, 13:05:24 PM
Il governo populista l'abbiamo già avuto e gli Italiani hanno avuto modo di accorgersi di quello che vuol dire

E che cosa vuol dire? Non è accaduto assolutamente nulla se non qualche sbalzo momentaneo nello spread, e il fatto che è passata una delle riforme più a sinistra nella storia della repubblica (rdc). Il M5s si è bruciato per colpa di una leadership con meno carisma e appeal di una monetina nelle pieghe del divano, non per quello che ha fatto o non fatto. Anche scomparisse comunque non verrebbe ristabilita nessuna alternanza destra-sinistra, solo in Italia il PD grazie ad un incantesimo nazionale può chiamarsi "sinistra", nessun osservatore estero lo definirebbe tale, e la vicenda Renzi è esattamente la conferma di ciò. Perciò quello con cui rimaniamo è un alternanza "centrodestra" \ "estrema destra" , che è come l'alternanza tra la zuppa e il pan bagnato.
Inverno, il rdc è stata una riforma propagandistica in puro stile populista. Poi i rimbalzi dello spread io non li minimizzerei tanto, visto che costano a tutti noi italiani oltre 15 miliardi di Euro, nel contempo però la crescita si è ridotta a 0. Il populismo produce promesse illusorie e quindi basta che governi perchè si veda che sono promesse illusorie. M5s non si brucia per assenza di carisma, del quale non aveva bisogno neanche prima, ma perchè risulta evidente che le chiacchiere che hanno raccontato restano chiacchiere perchè non hanno rapporto con la realtà.
Poi certo dovremmo metterci d'accordo sul concetto di sinistra, io, ad esempio, che mi considero di sinistra liberale, considero Renzi uno dei maggiori riformatori di questa parte della sinistra di tutti i tempi, uno che ha fatto scelte coraggiose sul piano della riforma del mercato del lavoro (Scelte che a qualcuno prima di lui sono costate la vita) e che hanno permesso di aumentare i  posti di lavoro di oltre un milione di unità.

E qui domando la tua opinione, nella tua visione, una politica indirizzata ad incrementare l'occupazione è di destra o di sinistra ? Per me è di sinistra.

Saluti

InVerno

Perchè la destra ha come obbiettivo la riduzione dell'occupazione? Chi mai ha avuto questo obbiettivo politico? L'aumento dei posti di lavoro è  più pleonastico della "lotta alla mafia". La sinistra democratica crede nel libero mercato mitigato da forti contropesi statali, perchè non crede che il vantaggio dei privati vada automaticamente a vantaggio dei cittadini, a meno che non vi venga direzionato dalle regole pubbliche. Per esempio la sinistra democratica non crede nella economia "trickle-down", che invece è tipica del centrodestra, e della ""sinistra"" clintoniana\blairiana di cui Renzi si è sempre vantato far parte.   Sinistra-liberista è un ossimoro al pari di "etero-gay". Considera Renzi quello che ti pare, una volta scappato dal PD e non dovendo più compiacere gli ottuagenari tesserati ex-PCI, lo stesso si è posizionato tranquillamente sulla tradizionale linea berlusconiana (prescrizione compresa!), perciò chi lo segue nei suoi deliri, può sicuramente fregiarsi dell'appellativo di "sinistra berlusconiana", se proprio non riesce ad ammettere davanto allo specchio di essere di destra. E' dura, lo so, magari si viene da famiglia di sinistra, c'è tutto un retroterra e una tradizione da affrontare, però la verità sana tutte le ferite, ti sentirai meglio dopo aver fatto "outing", credimi  :D
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia