Rispettare la diversità.

Aperto da iano, 23 Febbraio 2020, 01:10:53 AM

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iano

Rispettare la diversità è una bella teoria , che però acquista senso solo , non quando viene messa in pratica , ma quando diventa pratica.
Perché è questo modo che spesso diamo per scontato , ma non lo è.
È da qui nasce forse il buonismo.
È ingenuo pensare che non possa essere conflittuale questo modo.
E siccome è conflittuale , nessuno , tranne forse i filosofi , lo cercano.
Però prima o poi capita a tutti di trovarlo.
Di trovarsi in situazioni difficili , più che di mettercisi , e dalle quali occorre trovare il modo di uscirne fuori.
Sono quelle situazioni in cui si tira fuori quell'umanita che non si sapeva di avere.
E quando succede...che soddisfazione , sempre che se ne esca fuori.
Allora ci si sente umanità e non uomini soli.

Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Ipazia

Quindi: rispettare l'uguaglianza. Di fondo e fondamento, che la res extensa ci dice, dicendo la verità, quando livella il me e il te in noi. In destino comune, malgrado i nostri artefici evolutivi, genetici e sociali, materializzati individualmente ma realizzabili solo socialmente. Dialettica.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

iano

Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

viator

Salve iano. Non preoccuparti. Non è grave. Ipazia, quando parla di uguaglianza, confonde spessissimo tale termine (non certo per ignoranza....è certamente una delle persone più culturalmente "de?FORMATE" che ci siano qui dentro) con quello di "parità". E' per via di certi "riflessi condizionati" di origine appunto culturale. Tu certo sai benissimo, ad esempio, che maschi e femmine devono essere pari ma guai se fossero uguali.......no ?.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Ipazia

Non confondo l'uguaglianza con la (dis)parità. L'uguaglianza è fondamentale e fondativa: nascere, vivere, morire. La (dis)parità è invece derivata dalla situazione sociale. La prima ha un carattere assoluto, la seconda relativo.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

InVerno

Citazione di: Ipazia il 23 Febbraio 2020, 22:53:44 PM
Non confondo l'uguaglianza con la (dis)parità. L'uguaglianza è fondamentale e fondativa: nascere, vivere, morire.

Va bene l'antispecismo, ma nascere vivere e morire è fondativo anche dei virus e dell'insalata. Io stringerei il cerchio fondativo parlando di quelli che "defecano da seduti", che non solo richiede un apparato digerente, ma anche la posizione eretta, e perciò praticamente sono gli esseri umani. Siamo tutti uguali in bagno, per quello chiudiamo la porta e non vogliamo farci vedere da nessuno. Fuori dal bagno comiciano le disparità. Che te ne pare?
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

baylham

Anche il modo di rispettare la diversità è diverso, questo complica ulteriormente le cose.


Ipazia

Citazione di: InVerno il 24 Febbraio 2020, 08:09:01 AM
Citazione di: Ipazia il 23 Febbraio 2020, 22:53:44 PM
Non confondo l'uguaglianza con la (dis)parità. L'uguaglianza è fondamentale e fondativa: nascere, vivere, morire.

Va bene l'antispecismo, ma nascere vivere e morire è fondativo anche dei virus e dell'insalata. Io stringerei il cerchio fondativo parlando di quelli che "defecano da seduti", che non solo richiede un apparato digerente, ma anche la posizione eretta, e perciò praticamente sono gli esseri umani. Siamo tutti uguali in bagno, per quello chiudiamo la porta e non vogliamo farci vedere da nessuno. Fuori dal bagno comiciano le disparità. Che te ne pare?

Ho pure trascurato l'elemento più incontrovertibilmente specista, la "defecazione mentale", che oltrepassa negli umani tutti i confini del possibile e, soprattutto, dell'immaginabile, ma in una sede in cui la fissa dell'archè, dei fondamenti, è fondativa della disciplina stessa, ho cercato un carismatico A=A che non facesse torto a nessuno e fosse logicamente inattaccabile, la Lebenswelt. Richiamando pure il carattere dialettico del reale che, una volta espunte le feci ideologiche dell'individualismo autoreferenziale e del buonismo astratto, rispetti pure il titolo di questa discussione, laddove la differenza, rendendo onore a viator, è feconda.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

iano

#8
Bello e imprevedibile lo sviluppo di questa discussione.😊
Come sempre.
Ma vorrei adesso focalizzarla mettendo in luce un paradosso sociale.

Evitiamo finché ci riusciamo il diverso , ma succede che lo si incontri prima o poi , e quasi sempre questo incontro e' fecondo.
Così le società più dinamiche sono quelle dov'è questi incontri non voluti sono più probabili.
Nelle metropoli ,dove la diversità pullula ,si registra un numero di brevetti proporzionale alla loro grandezza .
Cioè , la ricchezza nasce da una comunicazione non cercata , ma inevitabile ,fra diversi.
Nella metropoli totalizzante del villaggio globale di internet  invece cosa succede?
Succede che è molto più facile evitare il diverso.
Quindi forse , una comunicazione potenzialmente meno feconda.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

anthonyi

Citazione di: iano il 26 Febbraio 2020, 00:07:05 AM
Bello e imprevedibile lo sviluppo di questa discussione.😊
Come sempre.
Ma vorrei adesso focalizzarla mettendo in luce un paradosso sociale.

Evitiamo finché ci riusciamo il diverso , ma succede che lo si incontri prima o poi , e quasi sempre questo incontro e' fecondo.
Così le società più dinamiche sono quelle dov'è questi incontri non voluti sono più probabili.
Nelle metropoli ,dove la diversità pullula ,si registra un numero di brevetti proporzionale alla loro grandezza .
Cioè , la ricchezza nasce da una comunicazione non cercata , ma inevitabile ,fra diversi.
Nella metropoli totalizzante del villaggio globale di internet  invece cosa succede?
Succede che è molto più facile evitare il diverso.
Quindi forse , una comunicazione potenzialmente meno feconda.
Scusa iano, visto che sei informato sapresti dirmi quanti nuovi brevetti ci hanno dato gli oltre 600.000 immigrati che sono arrivati in Italia ultimamente ?
E' vero che ci sono diversità costruttive, ma queste diversità sono frutto di selezioni intelligenti. Nella Silicon Valley di Cinesi e di Indiani ne trovi tanti, ma non sono stati fatti andare lì perché diversi, ma perché capaci.

baylham

Citazione di: anthonyi il 26 Febbraio 2020, 06:53:34 AM
Scusa iano, visto che sei informato sapresti dirmi quanti nuovi brevetti ci hanno dato gli oltre 600.000 immigrati che sono arrivati in Italia ultimamente ?
E' vero che ci sono diversità costruttive, ma queste diversità sono frutto di selezioni intelligenti. Nella Silicon Valley di Cinesi e di Indiani ne trovi tanti, ma non sono stati fatti andare lì perché diversi, ma perché capaci.

Una società non vive grazie ai geni, come non vive di ricerca scientifica o tecnologica.
Negli USA i lavori umili, normali li fanno i messicani.

iano

#11
Ciao Antho.
Frutto di selezioni intelligenti , esatto.
Le metropoli sono naturale ricettacolo di diversità anche per immigrazione interna.
Lo straniero è solo un esempio di diversità'.
Un artista americano purosangue è diverso da un ingegnere americano purosangue , ma se li fai migrare entrambi dentro una azienda americana purosangue ,incentivandone l'interazione , allora ottieni come prodotto brevetti .
Cioè , una volta compreso che dalla diversità nasce ricchezza , puoi sfruttare questa conoscenza nella organizzazione delle aziende .

Ma di solito la diversità è in casa nostra.
E anche quella si può decidere se sopportarla o supportarla.
Dove attingere alla diversità non è essenziale a questa discussione .
L'esempio delle grandi aziende americane di successo dubito che verrà' seguito dai governatori delle metropoli perché essi devono sottostare all'umore dei loro elettori.
Un imprenditore però non ha questo problema.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

iano

Però ognuno di noi può far fruttare questa conoscenza anche se non deve creare un azienda.
Ci sono diversi modi di arricchirsi.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

anthonyi

Citazione di: iano il 26 Febbraio 2020, 09:00:28 AM
Ciao Antho.
Frutto di selezioni intelligenti , esatto.
Le metropoli sono naturale ricettacolo di diversità anche per immigrazione interna.
Lo straniero è solo un esempio di diversità'.
Un artista americano purosangue è diverso da un ingegnere americano purosangue , ma se li fai migrare entrambi dentro una azienda americana purosangue ,incentivandone l'interazione , allora ottieni come prodotto brevetti .
Cioè , una volta compreso che dalla diversità nasce ricchezza , puoi sfruttare questa conoscenza nella organizzazione delle aziende .

Ma di solito la diversità è in casa nostra.
E anche quella si può decidere se sopportarla o supportarla.
Dove attingere alla diversità non è essenziale a questa discussione .
L'esempio delle grandi aziende americane di successo dubito che verrà' seguito dai governatori delle metropoli perché essi devono sottostare all'umore dei loro elettori.
Un imprenditore però non ha questo problema.

Ciao iano, mi sembra che questa tua attuale posizione sia più ragionevole ed accettabile. Io condivido il valore e il rispetto della diversità, ma diffido di quell'estremismo ideologico ed esotico per il quale tutta la nostra identità viene annichilita perché bisogna assogettarsi a diversità troppo invadenti, e poco rispettose.
Ti dirò che poco rispettoso dei principi democratici mi sembra il tuo riferimento all'"umore" degli elettori. Gli elettori quando votano esprimono le loro esigenze, se queste esigenze comportano anche una limitazione di certe diversità, che i cittadini vedono come invadenti, realizzare queste limitazioni vuol dire realizzare un principio democratico.

Jacopus

Per Anthony. A conferma che nel mondo etico (a differenza del mondo delle naturwissenschaften) non esistono leggi assolute e sempre valide, il tuo ultimo argomento paradossalmente porterebbe a ritenere il nazionalsocialismo del 1933 un governo democratico, poiché eletto democraticamente.
La democrazia in realtà è qualcosa di molto più complesso della semplice conta dei voti.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.