Riflessioni sul concetto di femminicidio e sul rapporto tra i generi.

Aperto da Socrate78, 23 Novembre 2023, 18:15:40 PM

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Socrate78

Premetto che non intendo affatto essere frainteso con questo thread e passare per sessista, ma io percepisco che sempre più nella società attuale si stia diffondendo una mentalità pericolosa che, partendo da singoli casi di cronaca nera, vuole di fatto rappresentare gli uomini come manipolatori, violenti e prevaricatori, possessivi nell'amore e potenzialmente assassini e maltrattanti, mentre le donne sono viste sempre come vittime dell'aggressività maschile che vorrebbe controllarle, in tutti i dibatti televisivi si parla sempre male degli uomini dipingendoli di fatto come potenziali mostri. Si invitano in tutti i dibattiti televisivi le donne a diffidare di fatto degli uomini, ad avere un atteggiamento guardingo in amore , ma in questo modo si demonizza il mondo maschile. Ma se ci si informa meglio, si nota benissimo come in realtà statisticamente i casi di femminicidio (uccisioni delle donne) siano in realtà diminuiti (vent'anni fa erano di più), mentre invece esiste (ed è sempre più diffusa) la violenza delle donne sugli uomini che si manifesta forse in altre forme ma che sono lo stesso molto gravi, come la diffamazione, l'esclusione sociale, la deprivazione economica, e anche se sono più rari esistono anche donne violente fisicamente contro gli uomini, solo che essi non denunciano per paura di apparire deboli, perché sono vittime dello stereotipo secondo cui un uomo che subisce violenza da una donna è solamente un debole senza attributi incapace di farsi rispettare. Siccome io penso (ed è un mio principio di vita) che bisogna sempre mantenere un atteggiamento razionale e critico di fronte alle notizie (l'emotività rende spesso manipolabili e gli operatori dei media lo sanno bene!) mi chiedo in latino: "Cui Prodest" (A chi interessa?) tutta quest'insistenza  mediatica sulla violenza contro le donne? Io credo che ci sia di fatto un progetto sociale in cui la donna, per secoli vittima del patriarcato, del dominio maschile che la schiacciava e la denigrava come persona, adesso vuole diventare forte ed emancipata, avere potere nella società, infatti ormai tutte le professioni socialmente importanti e che comportano potere e responsabilità ( politica, insegnamento, professioni sanitarie, avvocati, ecc.) sono svolte sempre più da donne, e quindi di fatto si vorrebbe pian piano sostituire il patriarcato con il matriarcato. Una parlamentare ad ottobre infatti disse questa frase: "Il potere o ce l'hanno le donne o non ce l'ha nessuno", da questa frase è emersa per la prima volta secondo me la verità profonda e senza veli delle cose. Anche nelle pubblicità se si osserva attentamente si vedono spesso gli uomini rappresentati in situazioni comiche che di fatto denigrano con ironia il maschile, la campagna del Ministero della Salute contro l'abuso degli antibiotici ne è un esempio lampante, si vede la donna rimproverare ed ironizzare l'uomo che non saprebbe curarsi (ed è rappresentato guarda caso come trasandato, con la barba incolta e malato)e la donna è rappresentata in piedi a fare ironia e a denigrare, in posizione di autorità comunicata dal linguaggio del corpo e dal tono di voce, e io ci vedo dietro questo bruttissimo messaggio :"L'uomo non è in grado di prendersi cura di se stesso ed ha bisogno di una donna da cui dipendere e che controlla la sua vita, altrimenti è solo un poveraccio!" La storia insegna che quando si sbandierano grandi ideali spesso dietro ci sono motivazioni legate al potere, perché l'essere umano, sotto sotto, vuole sempre purtroppo questo: dominare i suoi simili ed emergere e quindi anche dietro l'ideale della parità tra i generi può nascondersi un progetto di dominio sociale.
Forse quello che ho detto non piacerà, ma vorrei discuterne con voi, ritenete che ci sia un progetto sociale femminista che vuole imporre una sorta di matriarcato, come rivalsa da secoli in cui la donna è stata emarginata e bistrattata?


 


Freedom

Citazione di: Socrate78 il 23 Novembre 2023, 18:15:40 PMperché l'essere umano, sotto sotto, vuole sempre purtroppo questo: dominare i suoi simili ed emergere e quindi anche dietro l'ideale della parità tra i generi può nascondersi un progetto di dominio sociale


ritenete che ci sia un progetto sociale femminista che vuole imporre una sorta di matriarcato, come rivalsa da secoli in cui la donna è stata emarginata e bistrattata?
Sono d'accordo sul fatto che, indubitabilmente, c'è una pulsione che spinge l'essere umano verso il dominio sul suo simile.

Mi pare tuttavia che per quanto riguarda l'ipotesi di una sorta di matriarcato in divenire non sia così. C'è, a mio avviso, un grande equivoco: si confonde la volontà di predominio in parte connaturata all'essere umano e in parte promossa dalle esigenze del massimo consumo possibile (non più frenata da un'etica sociale sostanzialmente distrutta e dunque scomparsa) con un patriarcato oramai al tramonto. Per carità ancora in grado di fare danni e dunque negare, di fatto, l'assoluta parità di genere.

Vorrei però riflettere su un dato: il patriarcato, negli ultimi 100 anni, ha fatto una marcia indietro che non ha precedenti nella storia umana. Eppure la violenza sulle donne è in aumento.

Per me questa violenza in aumento dipende dal fatto che, al giorno d'oggi, la persona con la quale si entra in relazione viene vista come mero strumento di soddisfazione delle proprie esigenze. Nessuna barriera morale si frappone a questo obiettivo. Le donne subiscono per il semplice fatto che l'uomo è dotato di maggiore forza fisica.

Poi, per carità, residui di patriarcato, persistono e vanno eliminati ma, questo processo, passa dall'educazione familiare. Soprattutto dalla famiglia. E' per me ricordo indelebile e profondamente interiorizzato mio padre che sbrigava tutte le faccende (e prendeva le decisioni!) di casa insieme a mia madre. E che mi insegnava che una donna non si picchia nemmeno con un fiore. Per quanto riguarda i posti di comando nella società la conquista penso sia affidata soprattutto all'intraprendenza femminile. Mi pare che, per esempio in politica, siano stati fatti significativi passi in avanti.

Per concludere credo proprio che non ci sia nessun matriarcato in vista. Solo una rabbia, legittima! di tante donne che vedono sopraffazione, violenza e, addirittura, omicidio. Purtroppo, alcune di loro, fanno di tutta l'erba un fascio e questo può dare l'impressione di una prevaricazione femminile incombente ma è solo, a mio giudizio naturalmente, una ira, a tratti (come non comprenderlo!) disperata.
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

Ipazia

È un po' come il green. Quando l'ideologia dominante sposa una causa giusta, quella causa è fottuta.

Femminismo, immigrazione clandestina, gender, ecologia, salute, diventano strumenti di business e divide et impera. False flegs che Bergonzoni chiamava "armi di distrazione di massa". Oggi, non so: forse si è omologato pure lui.

Distrazione da che ? Dal potere, ovviamente, dalla sua infinita inumanità di mercato e dai suoi totalitari santuari.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

bobmax

Sono convinto che non vi sia alcuna lotta tra i sessi. Nessuna pretesa di un matriarcato che sostituisca il patriarcato.
La situazione è ben più drammatica.

Ed è pure fuorviante credere che la violenza dipenda da una insufficiente educazione sentimentale.
Perché si può educare quanto si vuole, ma sarà tutto inutile, se non si affronta la radice del problema.

Ciò che deve essere affrontato, infatti, viene prima di qualsiasi educazione.

È il vuoto esistenziale dei tanti che ormai non credono più in niente.
Vuoto che si trasmette da genitore a figlio. In una rovinosa spirale sempre più in basso.

Lo si vede nel padre, e si ripropone nel figlio. Ma mentre nel primo resistevano ancora regole sociali da rispettare, almeno per abitudine, nel secondo pure queste abitudini stanno saltando.

È il nichilismo, che puoi avvertire un po' ovunque. È sufficiente prestare attenzione a cosa crede, per davvero, chi ti sta davanti.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

niko

Se la domanda e':

"Ritenete possibile, un proggetto di matriarcato come rivalsa di secoli di dominazione maschile???"


‐--------------------------


Mi PIACEREBBE, la grande vendetta delle donne e delle streghe, ma non la RITENGO, una cosa possibile e reale, soprattutto con questi chiari di luna...

Rassicurati, Socrate...

Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

Ipazia

Citazione di: niko il 23 Novembre 2023, 20:24:49 PMSe la domanda e':

"Ritenete possibile, un proggetto di matriarcato come rivalsa di secoli di dominazione maschile???"


‐--------------------------


Mi PIACEREBBE, la grande vendetta delle donne e delle streghe, ma non la RITENGO, una cosa possibile e reale, soprattutto con questi chiari di luna...

Rassicurati, Socrate...


Piacerebbe anche a me. Ma quando vedo la schifezza che le donne leader nei paesi emancipati hanno prodotto in politica e nella vita sociale, mi cascano le braccia e penso che l'umano, maschio o femmina che sia, resta sempre irredimibile.

Nessuna vendetta è possibile che non sappia di seppuku.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Jacopus

La prima cosa che mi viene da dire è un ringraziamento a Socrate che ogni tanto lancia un dibattito e che ha uno stile tranquillo e mai offensivo o denigratorio. Posso non essere d'accordo con le sue idee, ma concordo con il suo stile. Sul tema direi che non c'è il rischio di una sostituzione delle élite alla "Pareto". Almeno nel breve periodo. Sul lungo è più facile che nei piani alti della società si giunga ad una sostanziale parità di opportunità, lasciando lo scannatoio ai piani bassi. Una parità che non significa certo sostituzione.
I fenomeni sociali però sono complessi e sempre multifattoriali. In questa "notizia del giorno", leggo una migliorata sensibilità sull'argomento, una maggiore consapevolezza da parte delle donne a non essere "oggettificate", ma anche strascichi di patriarcato duri a morire. Ad esempio non so come i credenti possano gestire tutti i passi tremendamente misogini della Bibbia, a partire da Genesi in poi. Accanto a ciò vi sono fenomeni nuovi che convivono con i vecchi creando misture esplosive. Il narcisismo in primo luogo. A me ha colpito la frase del padre dell'ultimo femminicida, Daniele Turetta, che dice del figlio "pensavo che fosse quasi perfetto" e invece. I genitori di oggi riversano sui figli tutte le loro frustazioni ma invece di sfogarsi picchiandoli si sfogano non dandogli mai alcun limite, assecondandoli, diventando parodisticamente e tristemente gli amici dei loro figli. Osannandoli e dichiarando orgogliosi che sono perfetti ( fino a scoprire che non lo sono e magari qualche femminicida avrà pure tirato un inconsapevole sospiro di sollievo). Quei figli, poi, non accettano che qualcuno si opponga a loro in quel proto-specchio della famiglia che è la relazione di coppia. Questo doppio meccanismo di veteropatriarcato e neonarcisismo può spiegare qualcosa di quanto sta accadendo, insieme alla morbosa attenzione dei media per queste notizie, che cavalcano con la grazia di un elefante nel solito negozio di cristalleria.

P.S. Sulla dichiarazione che l'uomo sia universalmente assetato di potere, posso dire che si tratta di una asserzione falsa, ma su questo punto bisognerebbe aprire una nuova discussione.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Ipazia

Premesso la mia sfiducia totale nella possibilità che problematiche di queste tipo siano gestibili positivamente da una società che nei suoi massimi organi deliberanti e di tutela ritiene legittimo ridurre esseri umani a cavie di profitti biotecnologici e massacrare civili indiscriminatamente nelle guerre, non resta che la difesa individuale di fronte alla violenza su base sessuo affettiva.

La vittima mediaticamente più narrata non ha saputo farlo, per sua immaturità vista la giovane età, ma pure per una carenza di adeguato sostegno da parte di familiari e amici, che ora la buttano in caciara "patriarcale".

Questo audio:


è un bignami di ciò che non si deve fare nelle relazioni sentimentali, la cui applicazione permetterebbe di azzerrare femminicidi (e maschicidi) di natura fobica possessiva: tagliare alla prima manifestazione di possessività è l'unica assicurazione sulla vita che paga. Se lo stalker insiste, passare a forme, anche veteralmente "patriarcali", di dissuasione. Se minaccia il suicidio, ignorarlo, perchè, come si è visto, il possessivo è una persona insicura, parassitaria, vile, incapace di uccidersi anche dopo avere ucciso.


pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

niko


Citazione di: Ipazia il 24 Novembre 2023, 09:23:45 AMPremesso la mia sfiducia totale nella possibilità che problematiche di queste tipo siano gestibili positivamente da una società che nei suoi massimi organi deliberanti e di tutela ritiene legittimo ridurre esseri umani a cavie di profitti biotecnologici e massacrare civili indiscriminatamente nelle guerre, non resta che la difesa individuale di fronte alla violenza su base sessuo affettiva.

La vittima mediaticamente più narrata non ha saputo farlo, per sua immaturità vista la giovane età, ma pure per una carenza di adeguato sostegno da parte di familiari e amici, che ora la buttano in caciara "patriarcale".

Questo audio:


è un bignami di ciò che non si deve fare nelle relazioni sentimentali, la cui applicazione permetterebbe di azzerrare femminicidi (e maschicidi) di natura fobica possessiva: tagliare alla prima manifestazione di possessività è l'unica assicurazione sulla vita che paga. Se lo stalker insiste, passare a forme, anche veteralmente "patriarcali", di dissuasione. Se minaccia il suicidio, ignorarlo, perchè, come si è visto, il possessivo è una persona insicura, parassitaria, vile, incapace di uccidersi anche dopo avere ucciso.




Io invece ho trovato molto dignitosa la reazione dei familiari di Giulia, e mi sembra ingiusto dire che quanto successo sia in parte anche colpa loro.

La colpa e' dell'assassino, punto e basta.

Un "genio" di politico leghista, non mi ricordo il nome, ci ha provato, a dire che era in parte anche colpa della famiglia della vittima, e la lega stessa ha preso le distanze.

Poi, adesso c'e' questo clima di caccia al femminicida in cui tutti parlano a sproposito, ma io dalle mie esperienze di vita non posso non dire che, se tutti quelli che durante un litigio amoroso minacciano il suicidio o rompono oggetti (oggetti eh, non persone) fossero potenziali stolker o femminicidi e meritassero di essere lasciati all'istatante come nei "bignami" che girano adesso...

Io personalmente tra persone che conosco bene ho visto situazioni del genere (litigate fino all'oggetto rotto o alla minaccia di suicidio) risolversi a volte in momenti piu' felici del rapporto o altre nel lasciarsi civilmente e restando nel lungo tempo amici, e nessuno ha stolkerato nessuno, a rapporto definitivamente finito... le persone cambiano, e le persone estroverse quando litigano fanno scenate e si riappacificano relativamente presto, e non sono ne' migliori ne' peggiori di quelle introverse come me che scenate non ne fanno, praticamente mai e nemmeno quando ci vorrebbero, ma piu' facilmente covano rancore, si tengono tutto dentro e poi si "vendicano" sull'altro in modo piu' inconscio e sottile.



Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

InVerno

Citazione di: Socrate78 il 23 Novembre 2023, 18:15:40 PMmi chiedo in latino: "Cui Prodest" (A chi interessa?) tutta quest'insistenza  mediatica sulla violenza contro le donne? Io credo che ci sia di fatto un progetto sociale in cui la donna, per secoli vittima del patriarcato, del dominio maschile che la schiacciava e la denigrava come persona, adesso vuole diventare forte ed emancipata, avere potere nella società, infatti ormai tutte le professioni socialmente importanti e che comportano potere e responsabilità ( politica, insegnamento, professioni sanitarie, avvocati, ecc.) sono svolte sempre più da donne, e quindi di fatto si vorrebbe pian piano sostituire il patriarcato con il matriarcato. Una parlamentare ad ottobre infatti disse questa frase:
Prodest una classe politica malata di elettoralismo che insegue i fatti di cronaca cercando soluzioni a problemi che meno esistono meglio è, così può dopo dipingersi come capace di soluzioni. La lotta al patriarcato è la tela di Penelope che si disfà e si fà ogni giorno, nessuno ha chiaro come o dove si manifesti chi o cosa ne faccia parte cosa e come agire a riguardo, alla contrapposizione di dati si risponde per emozioni ed intuizioni sociologiche basate sul "senso comune" e le manie di persecuzione. La "flebilità" della teoria patriarcale garantisce perlomeno che non c'è nessun matriarcato alle porte, semmai maschi sempre più in difficoltà a trovare un posto in un mondo che non risponde più alle dinamiche maschili. Turretta fa parte di quella generazione che tutte le statistiche indicano come più in difficoltà, tasso di abbandono scolastico, suicidi, disoccupazione, relazioni sociali, maschi dispersi nella giugla postmoderna dei valori che talvolta possono diventare aggressivi. Qualcuno ha parlato di ciò, riguardo alle motivazioni sociologiche dell'assassino, oppure è stata solo caccia alle streghe? Nessuno ha ancora portato prove di misoginia, eppure tutti i giornali avranno spulciato le sue pagine pubbliche? In america, dove la terza ondata femminista è molto più vigorosa e precedente, i maschi hanno deciso che se il femminismo è il sindacato delle donne, tantovale che anche gli uomini ne abbiano uno, e hanno creato microcomunità misogine "incel" che raccontano ai giovani uomini come si "compete per il potere" con le donne, in una società unicamente dominata dalle relazioni di forza, marxisticamente. Le relazioni tra uomo e donna stanno disintegrandosi.

Citazione di: Socrate78 il 23 Novembre 2023, 18:15:40 PMla campagna del Ministero della Salute contro l'abuso degli antibiotici ne è un esempio lampante, si vede la donna rimproverare ed ironizzare l'uomo che non saprebbe curarsi (ed è rappresentato guarda caso come trasandato, con la barba incolta e malato)e la donna è rappresentata in piedi a fare ironia e a denigrare, in posizione di autorità comunicata dal linguaggio del corpo e dal tono di voce, e io ci vedo dietro questo bruttissimo messaggio :"L'uomo non è in grado di prendersi cura di se stesso ed ha bisogno di una donna da cui dipendere e che controlla la sua vita, altrimenti è solo un poveraccio!" La storia insegna che quando si sbandierano grandi ideali spesso dietro ci sono motivazioni legate al potere, perché l'essere umano, sotto sotto, vuole sempre purtroppo questo: dominare i suoi simili ed emergere e quindi anche dietro l'ideale della parità tra i generi può nascondersi un progetto di dominio sociale.
Io penso che uomini e donne siano diversi, e in tale diversità ci sia anche il fatto "generalizzabile" che gli uomini sono più dipendenti dalle donne di quanto le donne siano dipendenti degli uomini, la "qualità di vita" di uomini e donne da single mi sembra giustificare questo "pregiudizio", l'idea di stereotipizzarlo in un uomo che non si cura non mi sembra offensivo. Gli uomini non trovano neanche le cose nel frigorifero, e fare uno sketch di uomo che si fa trovare la maionese in frigorifero dalla moglie non è un offesa al genere maschile. Tuttavia, oggi è diventato un offesa gravissima fare uno sketch su una donna che non sa parcheggiare, sarebbe il licenziamento del comico o forse la chiusura della rete. Sentiamo l'intervista:


Se la signora qui che parla fosse un uomo e avesse detto di "corcare di botte" la moglie ci troveremmo su TeleKabul, invece siamo sul servizio pubblico nazionale e la conduttrice risponde con risolini ed ammiccamenti. A parti inverse ci sarebbero state femministe con il lanciafiamme sotto la Rai, agli uomini non frega granchè se c'è una coatta in televisione che dice di usare i tacchi in maniere non convenzionali...c'è una differenza di sensibilità su molti temi, ma le regole della "buon costume" sembrano piuttosto contradditorie, come ci si aspetterebbe che sia, quando si legittimano alla luce della teoria del patriarcato.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Ipazia

@niko

Su 4 miliardi di papabili, insistere su uno con cui si litiga e ti vessa con le sue patologie mentali è patologico di suo. Da donna ho imparato presto a scaricare i menagrami e al caso devo "soltanto" essere cresciuta in un'epoca in cui ci si vergognava di essere "patriarcali", misogini e possessivi.

Purtroppo quella primavera di Praga è tramontata da un bel po' e siamo tornati alla stronzata che se è geloso vuol dire che ti vuole bene e che se parla di suicidio ti devi sacrificare. Mala tempora per le giovani donne attuali, che devono imparare a difendersi da sole. Anche con le arti marziali.

La famiglia di Giulia e del suo assassino hanno toppato. E questi sono i risultati.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Jacopus

Ipazia. Nei tempi a cui ti riferisci c'era il delitto d'onore. Quindi devi la tua fortuna ad essere vissuta non in quell'epoca ma in certi ambienti di quell'epoca, che purtroppo sono stati cancellati dalla mente fatalmente reazionaria dell'italiano medio, che spesso era reazionario anche quando era comunista. Sulle responsabilità delle famiglie sono sostanzialmente d'accordo, premettendo appunto che si tratta di una responsabilità collettiva, perché la maggioranza di noi ha accettato questi modelli fra il patriarcale e il narcisistico.

Rispetto al precedente post di Inverno, devo invece ribadire che il patriarcato eccome se c'era ed eccome se c'è. Mica si cancella con un colpo di spugna. Trasmette i suoi effetti come l'onda di uno tsunami di generazione in generazione. Il fatto che vi siano delle satire asimmetriche è del tutto normale quando si parla di satira. Satireggiare il morto di fame o il debole è deprimente e ben poco satirico se non fra alcuni cerebrolesi di destra.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

InVerno

Citazione di: Jacopus il 24 Novembre 2023, 15:56:57 PMRispetto al precedente post di Inverno, devo invece ribadire che il patriarcato eccome se c'era ed eccome se c'è. Mica si cancella con un colpo di spugna. Trasmette i suoi effetti come l'onda di uno tsunami di generazione in generazione. Il fatto che vi siano delle satire asimmetriche è del tutto normale quando si parla di satira. Satireggiare il morto di fame o il debole è deprimente e ben poco satirico se non fra alcuni cerebrolesi di destra.
I patriarcati esistono, il Vaticano è un patriarcato, nel cristianesimo ortodosso il reggente si chiama "patriarca", sono patriarcati perchè bandiscono le donne da qualsiasi responsabilità o carica politica. Molte comunità islamiche sono patriarcali, ma nessuna di esse è attenzionata dal femminismo occidentale, perchè sono comunità povere. Una società che predica, e attua in larga parte (prove del contrario) trattamenti egualitari e accesso alle cariche politiche come la nostra è, non può essere definita "patriarcato" se non per iperbole, una iperbole che tralaltro non ha il dono di illuminare sulla questione. Qual'è la distinzione tra un gesto "patriarcale" e uno che non lo è? Invito la società italiana a discuterne come ossessi per un mese usando il caso di cronaca nera del giorno, fra un mese scopriremo di non aver ancora capito cosa è il patriarcato e cosa no.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Jacopus

Basta dare un'occhiata alle proporzioni fra maschi e femmine nei posti di potere o la differenza di reddito a parità di condizioni per affermare che il patriarcato e tutt'altro che superato. Il patriarcato è inoltre talmente radicato dentro di noi che negarlo è semplicemente il sintomo della sua forza e della sua potenza. Del resto il patriarcato è il modello primigenio di ogni disparità e pertanto il capitalismo è un ambiente che non ha nessun interesse a combatterlo veramente. Mi piacerebbe ad esempio fare un sondaggio anche fra i forumisti e capire come sono suddivise le incombenze domestiche. Sarebbe un'ottima cartina di tornasole molto pragmatica per comprendere cosa è il patriarcato. Poi, ovviamente non nego che il femminismo ha tante anime, compresa quella di un possibile matriarcato oppure di un patriarcato assorbito così bene da essere una affezione da sindrome di Stoccolma. Il patriarcato è una forma di sindrome, socialmente accettata perché fondata sulla subordinazione e al cui opposto vi è il riconoscimento reciproco.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Ipazia

@Jacopus

Ho una veneranda età,  ma sono nata quando il ratto delle sabine era già stato archiviato da Franca Viola e dal suo coraggioso padre, decisamente poco "patriarcale", e pure il delitto d'onore era in via di abrogazione.

La mia adolescenza non ha subito particolari limitazioni patriarcali, grazie all'apertura mentale dei miei genitori e ad uno spirito del tempo decisamente più evoluto di oggi.

Il resto è venuto da sé,  come per molte donne della mia generazione.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

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