Riflessioni italiane

Aperto da viator, 22 Dicembre 2018, 01:01:54 AM

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viator

Salve. Voglio parlare di quello che io chiamo "Sistema Italia".

Il "Sistema Italia" sarebbe, in via genericissima, il modo particolare, specifico, in cui si vive nel nostro Paese. Cioè l'andamento delle cose generato dalla combinazione tra aspetti storici ed ambientali da una parte, antropologici e culturali dall'altra.

Un discorso del genere sarebbe però troppo ampio. Quindi mi limiterò agli aspetti del "Sistema Italia" che concernono le nostre specificità sociali e politiche. Ulteriore limite sarà il mio decidere di concentrarmi sul periodo che va dal 1948 ad oggi, ad eccezione della seguente veloce premessa storica :

Gli italiani, la loro mentalità, il loro modo di pensare, sono stati plasmati principalmente da due distinte figure storiche : La prima fu Gesù Cristo (che - per pura convenzione - qui considero essere esistito come personaggio storico) e la seconda fu Nicolò Machiavelli.

Si è sempre trattato di far andare d'accordo una spiritualità ben presto convertitasi in potere temporale con l'abilità strategica necessaria al mantenimento di questo potere. (Poco importa che Machiavelli parlasse di Principi e non di prelati, si trattava sempre di potere temporale).

E' questa la ragione per la quale, nel 1948, vide la luce una Costituzione la quale, al di là della facciata ornata dalle imponenti colonne degli Alti Princìpi, risultava appunto in contenuti compromissori che garantissero il funzionamento dei machiavellismi dei due poteri temporali che l'avevano partorita. Il potere clericale e quello resistenziale (quest'ultimo espresso principalmente dal PCI). Guarda caso proprio i due Titolari di tali due Poteri (Papa Pacelli-Pio XII da una parte e Palmiro Togliatti dall'altra risultavano entrambi personaggi di impronta intellettuale e culturale spiccatamente machiavellica).

Ora, per coerenza politico-geografica, lasciamo da parte il Vaticano (che è sempre stato stato una Potenza straniera, estranea ed indipendente rispetto alla Repubblica Italiana, che si guarda bene dall'intromettersi nella nostra sovranità etc. etc. e via con le favolette).

Diciamo che l'italia del dopoguerra si trovò a "realizzare" la Costituzione che aveva voluto darsi (io direi : dovuto darsi) operando attraverso il confronto tra la celebre DC ed il celeberrimo PCI.
Diciamo anche che, all'interno del compromesso constituzionale, la DC era risultata la parte parzialmente vincente ed il PCI quella parzialmente soccombente. (Gli altri partiti erano il brodo, ma solo questi due erano la carne).

La DC aveva un referente ("sponsor"?) assai vicino (stavano in città assieme !) e localmente potentissimo, il PCI ne aveva un'altro anch'esso potentissimo ma piuttosto lontano. Inoltre, ostacolo gravissimo, l'azione del PCI era condizionata dalla necessaria obbedienza alla strategia planetaria del proprio referente (URSS).

Come giocarsi la partita ? Machiavellicamente. La DC prese a costruire il Sistema Italia. Scopo : costruire un sistema tale che, qualsiasi cosa succedesse (almeno in tempo di pace), nessuno fosse in grado di demolire o modificare sostanzialmente restandone all'interno. Che si potesse combattere soltando uscendone (se già vi si era dentro) o restandone fuori, come avveniva per i suoi avversari, PCI in testa.

Il sistema prese forma stabilendo un machiavellico giro di equilibri. Chi stava dentro poteva anche soccombere agli attacchi interni ma doveva venir tutelato da tutto ciò che era estraneo al Partito. Inoltre tale meccanismo doveva venir esteso anche agli eventuali alleati politici che potessero tornare utili alla politica interna DC (che era semplicissima : tanta demagogia, un pizzico di bonarietà, privilegi per gli amici e assoluta tutela del clero).
Il tutto era basato su una formuletta sempre machiavellica (Machiavelli non era un genio : è stato solo un saggio) ma peraltro semplice : a tutti (gli amici) dei benefici, a molti (degli amici) un poco di potere ed a nessuno (degli amici) un briciolo di responsabilità.

Naturalmente voi direte : ed il popolo ? Non si era forse in democrazia ? Gli umori popolari erano sempre pacifici, ad esso popolo andava bene così ?
Ecco, vedete, queste sarebbero obiezioni logiche da parte di chi viva in Paesi normali e minimamente unitari.
Ma io qui mi sto rivolgendo a valdostani, sardi, pugliesi, friulani, emiliani, siculi, lombardi, altoatesini........cioè a persone adulte che sanno benissimo che gli italiani esistono allo stesso modo della loro Costituzione, cioè solo sulla carta !!.

Ora, amici, ditemi : partiti e simboli passano, ma le loro scuole restano.

Ditemi il nome di un solo esponente politico attuale che secondo voi abbia o potrebbe maturare la capacità e/o la volontà di mutare in modo significativo il Sistema Italia !

Neppure con duecento legislature (intere od incomplete) si riuscirà ad influire su questi andazzi ! Veramente possiamo solo sperare che qualche altra Potenza straniera riesca a sottrarci dalla tutela del Vaticano ! Saluti ed auguri.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

anthonyi

Viator tu hai ragione, noi Italiani siamo esterofili (Io da buon Italiano sono addirittura nato all'estero). Io comunque dissento dalla tua ipotesi che alla base dell'"essere Italiano" ci sia il Machiavelli. Per me lo spirito Italiano si sintetizza in tre parole: Bellezza, decadenza e tolleranza.
La Bellazza ci viene dalla memoria di quel tempo bellissimo nel quale noi eravamo i dominatori del mondo ed avevamo sintetizzato la bellezza stessa nel nostro mondo appunto per sottolineare questo dominio, la decadenza ci viene dalla crisi di quel tempo bellissimo, crisi che fondamentalmente dura oltre mille anni, cioè fino a quando con il Rinascimento abbiamo la percezione di poter ritrovare la bellezza perduta. La tolleranza ci viene dalla stessa decadenza che ci ha fatto subire e accettare la presenza di individui incivili dal nostro punto di vista che ci dominavano ma rispetto ai quali ci sentivamo superiori, e in fondo questo è il nostro rapporto odierno con la politica, nella nostra concezione quelli che comandano sono esseri inferiori ed incivili, ma che dobbiamo accettare e subire perché siamo tolleranti.
Un saluto e BUON NATALE!

InVerno

Citazione di: anthonyi il 22 Dicembre 2018, 09:02:39 AM
Viator tu hai ragione, noi Italiani siamo esterofili
Non siamo esterofili, siamo provinciali(ssimi), fatti di quella borghesia piccola e invidiosa, alla continua ricerca di un protettore e di un modello, piagnucolona.
Non potendo più trovare questo su sponde italiane, dopo il crollo dei partiti e del vaticano, ci siamo dati all'estero (S)vendendo immediatamente due porzioni della nostra lingua\cultura. Tutto ciò che riferisce al padrone (management, leadership, CEO, premier -etc- i corrispettivi italiani sono obsoleti ormai) e tutto ciò che riguarda i modelli pubblicitari (esistono ancora pubblicità senza frasi in inglese?). Modelli di padrone e modelli di desiderio, imbalsamati in salsa anglosassone nel tempo di un decennio.. se non è sufficiente questo a dimostrare la nostra indole provincialotta. L'unica fortuna è che i giovani di oggi viaggiano un po di più e si accorgono che "la fuori" - che per i nonni era "fuori villaggio" - non è tutto un bengodi, e l'Italia (e lo stato) non sono gli unici motivi per cui non si ha il successo sperato. Ed è una vera sorpresa per molti, abituati a sparare sulla "croce rossa Italia" per qualsiasi problema e ad immaginare che a vivere con padroni diversi la felicità  (o l'occupazione) arrivino per decreto del governo Svizzero (una volta speravamo l'invasione degli svizzeri) o Europeo. Quanta sinistra si è buttata a svenderci in fretta e furia in attesa del padrone d'oltre alpe.. difficile trovare una classe politica cosi intenta alla svendita del proprio paese. Macchiavelli con questi non ci sta nemmeno se ce lo disegni..
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

viator

Salve Anthonyi. Il machiavellismo di cui parlavo è evidentemente coerente con gli aspetti di cui parlavo, cioè la filosofia politica. Ovvio che non riguardi l'arte, la cucina, il "volemose bene" etc.
Poi io parlavo di "italiani" (collettività vagheggiata da Cavour ma tuttora inesistente) e non di romani imperiali o di cultura latina.
TANTI saluti e di nuovo auguri.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

viator

#4
Salve InVerno. Il termine "provinciali" è quello perfetto per descriverci. Con la caduta dell'Impero Romano da centro del mondo occidentale siamo diventati (e siamo tuttora) la periferia dell'Europa. Abbiamo esportato molta arte ma siamo stati costretti ad importare tutto il resto.
Per quanto riguarda il machivallismo, ribadisco che esso funziona solo al nostro interno, non certo nel confronto con visioni del mondo assai più efficienti e robuste.
Salut+Augur (-oni).
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

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