RICORSO CONTRO LA SCHEDA REFERENDARIA

Aperto da Eutidemo, 07 Ottobre 2016, 06:08:13 AM

Discussione precedente - Discussione successiva

Eutidemo

Secondo il ricorso dei pentastellati "il quesito predisposto dal Quirinale non tiene conto di quanto stabilito dall'articolo 16 della legge 352-1970», quella cioè che regolamenta il modo con cui deve essere redatta la formula referenddaria. In particolare, non riporta «specifica indicazione degli articoli revisionati e di ciò che essi concernono»." 
A mio avviso, sotto il profilo giuridico, occorre tenere presente che l'art.16 in questione prospetta DUE fattispecie obbligatorie di formulazione della scheda:
FORMULA 1: "Approvate il testo della LEGGE DI REVISIONE dell'articolo... o degli articoli ... della COSTITUZIONE, concernente ... o concernenti ..., approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale numero ... del ... ?"; 
FORMULA 2: "Approvate il testo della LEGGE COSTITUZIONALE...concernente ... approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale numero ...del ... ?".
Al riguardo, si tenga presente  che:
- le LEGGI DI REVISIONE COSTITUZIONALE (formula 1) sono quelle che MODIFICANO uno o più articoli della Costituzione, cioè quelle che disciplinano una certa materia in modo difforme da quello in cui quella stessa materia era precedentemente regolata nella Costituzione o in altre leggi costituzionali;
- le LEGGI COSTITUZIONALI (formula 2) sono quelle che INTEGRANO la Costituzione, cioè che non la "modificano", ma ad essa "aggiungono" nuove norme, che costuiscono anch'esse una fonte del diritto posta in posizione di supremazia rispetto a tutte le altre fonti, e in particolare rispetto alla legge formale ordinaria.
Premesso quanto sopra, per capire di cosa stiamo parlando, la legge RENZI-BOSCHI appartiene chiaramente alla prima tipologia, in quanto è essa stessa intitolata "LEGGE DI RIFORMA COSTITUZIONALE", in quanto "MODIFICA" ben 47 articoli della costituzione; per cui, secondo me, rientra senz'altro nella prima tipologia, per cui si sarebbe dovuta applicare la FORMULA 1 di cui all'art.16 comma 1 della L. 25 maggio 1970, n. 352 , e cioè, L'INDICAZIONE DI TUTTI GLI ARTICOLI MODIFICATI, E NON SOLO DI QUELLI CHE, SECONDO IL SUGGERIMENTO DEI PUBBLICITARI, FANNO PIU' PRESA SUL PUBBLICO!
Che la formula non sia stata contestata in parlamento, e che la Cassazione abbia apposto il suo visto (meramente formale), secondo me non ha alcuna rilevanza circa il merito del questione giuridica sottoposta al TAR; anche se sono sicuro che il TAR deciderà diversamente da come la vedo io, per ovvi motivi.
Ci scommetto!
Sono molto curioso, però, di vedere come motiveranno la sentenza.

Eutidemo

Prevengo l'obiezione per la quale citare 47 articoli modificati sarebbe stato "troppo" per una sola scheda.
E' vero, però:
1) Potevano modificarne di meno, pensandoci meglio e scrivendoli meglio...e poi citandoli tutti nella scheda.
2) Una volta fatto l'alluvionale pastrocchio, almeno potevano "spacchettare" il referendum, ed in tal modo:
- rispettare la legge che prevede la citazione di tutti gli articoli;
- consentire alla gente di capire meglio, e di votare SI o NO a seconda del tipo di modifica.
Ma, nel caso di una riforma alimentare che preveda cappuccino a colazione, ed olio di ricino a cena, sarebbe OVVIAMENTE truffaldino predisporre una scheda dove si parla solo di cappuccino: sarebbe vero, ma incompleto!
O no?
In campo civile, ai sensi dell'art. 1341 c.c. le clausole vessatorie devono essere specificamente approvate per iscritto.

paul11

E'' la dimostrazione che il problema non sono in sè e per sè le norme costituzionali, ma gli iter procedurali in cui i tre poteri esecutivo(governo), legislativo(Camera e Senato), giudiziario (magistratura) e gli organismi attivi, consultivi e di controllo, dovrebbero agire a far sì che non esistano  ad esempio forme di ostruzionismo nelle fasi legislative, forme autoritarie e anticostituzionali nei governi.E' questo il nodo che sarebbe dovuto essere sciolto e che dilata i tempi legislativi.

La modifica nella Costituzione doveva mirare negli iter procedurali e sugli organismi interessati all'iter, affinchè le responsabilità fossero chiare e i tempi certi; infatti lo stesso problema è nella magistratura sugli iter processuali delle liti pendenti.
La certezza della pena è impossibile senza la certezza della responsabilità negli organismi competenti..Ecco perchè in Italia ci sono linguisticamente leggi inestricabili e cavillose per cui la nostra Italia è diventato il Paese degli avvocati. Le norme devono essere chiare e sintetiche e senza riferimenti.
Questo ha comportato ad avere un ordinamento giuridico in cui vi sono contraddizioni talmente evidenti fra stesse normative che impone allora una precisa volontà di scelta affinchè le cose non siano chiare al popolo.Sono un pò tutti d'accordo che il popolo non debba capire e questo è un principio antidemocratico.

giona2068

#3
La verità è che creiamo immobilismo in nome del perfezionismo!
Gli elettori sono di due categorie: Quelli che non ci capiscono niente (la maggior parte) e quelli che credono di sapere e si esercitano a far polemiche perché così allattano il proprio ego per farlo sempre  più grande.
Quelli che non hanno la capacità di valutare la validità o meno della riforma sono così perché è una materia assolutamente tecnica, ma si  affidano alle indicazioni di partito. Quelli che ci capiscono o presunti tali arrivano da soli alla conclusione in maniera autonoma.
In particolare quelli che voteranno no, consapevolmente o inconsapevolmente, arrivano alla conclusione  che è meglio votare perché la contrapposizione fa fare un gradino in salita all'ego.
In ogni caso tutti quelli che recheranno alle urne prima di entrarvi sanno già cosa votare. Nessuno decide dopo aver letto il quesito scritto sulla scheda, qualunque esso sia.
Allora perché fare tanto can can su come esso è formulato, se non per creare immobilismo in nome del perfezionismo?
I pentastellati oltre ad essere politici di tipo NAIF, sanno solo dire no perché hanno costruito la loro fortuna dicendo sempre no e la storia si ripete, ma è giunta l'ora che venga smascherata la loro incapacità! Sono sicuro che siano onesti, ma il ladro è figlio dell'occasione e loro di occasioni non ne hanno ancora avute o non troppe.

baylham

Citazione di: giona2068 il 07 Ottobre 2016, 13:47:22 PM

In ogni caso tutti quelli che recheranno alle urne prima di entrarvi sanno già cosa votare. Nessuno decide dopo aver letto il quesito scritto sulla scheda, qualunque esso sia.
Allora perché fare tanto can can su come esso è formulato, se non per creare immobilismo in nome del perfezionismo?
Vero.

Tuttavia prima di presentarsi ai seggi gli elettori saranno subissati dai messaggi sull'appuntamento referendario delle reti RAI e probabilmente anche delle altre emittenti televisive e radiofoniche che citeranno il testo ingannevole (per le ragioni già espresse ampiamente da Eutidemo) e probabilmente illegittimo contenuto nella scheda referendaria. Un messaggio che sarà accolto favorevolmente dagli elettori più sprovveduti, la maggioranza.

Magari fosse possibile l'immobilità, purtroppo il cambiamento è inarrestabile, opera automaticamente e indipendentemente dalle nostre volontà.

anthonyi

Supponiamo ora che il TAR la dia vinta ai ricorrenti, cosa possibile se tutte le informazioni che ci da Eutidemo sono vere. Allora la scheda riporterà una lista di 47 numeri e sarà un po' più lunga. In tutti i contesti mediatici il vecchio testo, cioè il titolo della riforma, continuerà ad essere utilizzato, a mio parere anche correttamente perché è una sintesi corretta. Le critiche dei sostenitori del NO, infatti, riguardano effetti indiretti e il combinato disposto con l'Italicum la cui valutazione è comunque opinabile.

Eutidemo

Giona2068 scrive: "La verità è che creiamo immobilismo in nome del perfezionismo!"
Potrei repicare: "Allora meglio cambiare, anche in peggio, in nome del mutamento!"
Ma sono solo slogan, fatti apposta per evitare i ragionamenti.
Giona2068 scrive: "Gli elettori sono di due categorie: Quelli che non ci capiscono niente (la maggior parte) e quelli che credono di sapere e si esercitano a far polemiche perché così allattano il proprio ego per farlo sempre  più grande". 
Ha dimenticato quelli che non presumono di sapere niente "a priori", ma studiano la legge di riforma, cercando di capire di cosa si tratta...e poi, "a posteriori" tentano di aiutare anche gli altri a fare lo stesso.
http://riformacostituzionale.weebly.com/testo.html
Non vedo cosa c'entri l'"ego"!
Quelli che non hanno la capacità di valutare la validità o meno della riforma, secondo me, sono molti di meno di coloro avrebbero perfettamente tale capacità, ma, per pigrizia, si astengono dal ragionare con la propria testa, affidandosi bovinamente agli ordini di scuderia dei propri partiti.
Poi Giona2068 scrive: "In particolare quelli che voteranno no, consapevolmente o inconsapevolmente, arrivano alla conclusione  che è meglio votare perché la contrapposizione fa fare un gradino in salita all'ego."
Questa me la deve spiegare, perchè, purtroppo, la laurea in psicologia mi manca!
:D
Se tale assunto fosse vero, però, dovrei desumerne che quelli che voteranno SI', invece, consapevolmente o inconsapevolmente, arrivano alla conclusione  che è meglio votare SI'perché l'omologazione agli slogan dei propri partiti, fa fare un gradino in discesa al proprio ego.
Quanto al fatto che, in ogni caso tutti quelli che recheranno alle urne prima di entrarvi sanno già cosa votare, e che nessuno decide dopo aver letto il quesito scritto sulla scheda, questo potrebbe essere in parte vero; ma allora perché darsi tanto da fare a formulare un quesito ingannevolmente accattivante, se non per creare cambiamento a tutti i costi in nome del "tafazzismo"?
Se fosse vero che che nessuno legge la scheda, non ci sarebbe stato motivo di assoldare una schiera di pubblicitari, per trovare la formula più adatta per "gabbare i gonzi".
O no?
Forse nessuno legge le etichette sulle scatole del cibo per cani, ma, ad ogni buon conto, i produttori ci scrivono sopra solo le componenti più attraenti per i loro padroni; evitando accuratamente quelle più ripugnanti (grassi e schifezze chimiche di vario genere).
Quanto ai  pentastellati, il fatto che essi siano a favore del NO, mi fa piacere, ma, per me, NON HA LA BENCHE'MINIMA RILEVANZA.
Io giudico CON LA MIA TESTA che è una riforma sbagliata, ed è per questo che voterò convintamente NO, ed invito tutti a votare NO.
Ma se votassero NO solo perchè lo dico io (o chiunque altro), commetterebbero un GRAVE errore; ed infatti, prima di votare SI' o NO si devono leggere il testo della riforma, e giudicare CON LA TESTA LORO.
E i risultati sarebbero tre:
1) La leggono, la capiscono, e votano NO....OK
2) La leggono, la capiscono, e votano SI'....OK lo stesso.
3) La leggono, ma non ci capiscono niente, ed allora, devono necessariamente votare NO, perchè non si può firmare un contratto senza capire che cosa c'è scritto.
Sarebbe da fessi!

Eutidemo

Anthonyi scrive: "Supponiamo ora che il TAR la dia vinta ai ricorrenti, cosa possibile se tutte le informazioni che ci da Eutidemo sono vere. Allora la scheda riporterà una lista di 47 numeri e sarà un po' più lunga. In tutti i contesti mediatici il vecchio testo, cioè il titolo della riforma, continuerà ad essere utilizzato, a mio parere anche correttamente perché è una sintesi corretta. Le critiche dei sostenitori del NO, infatti, riguardano effetti indiretti e il combinato disposto con l'Italicum la cui valutazione è comunque opinabile."
Attenzione: nel mio post, io non ho dato alcuna informazione, ma mi sono semplicemente limitato ad interpretare la legge in vigore (che è quella, come potete verificare da voi).
Cerco di evidenziare anche in foto l'errore della scheda referendaria (se riesco a caricarla).
Ed infatti poichè si trattava di una "LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE", che "modifica" gli articoli della Costituzione, si ricadeva nella PRIMA FATTISPECIE (1) di cui all'art.16 della LEGGE 352/1970, per cui nel quesito referendario DOVEVANO  ESSERE INDICATI GLI ARTICOLI MODIFICATI.
Nella SCHEDA, invece, erroneamente (non si sa se in malafede o meno), si è fatto riferimento alla SECONDA FATTISPECIE (2), come se si trattasse di una LEGGE COSTITUZIONALE, che "integra" la Costituzione, senza modificarla, nel qual caso nel quesito referendario "NON" DOVEVANO  ESSERE INDICATI GLI ARTICOLI MODIFICATI, in quanto si sarebbe trattato solo di nuove norme aggiunte alla Costituzione, senza alcuna modifica dei preesistenti articoli.
Ma invece la RENZI/BOSCHI è chiaramente una "LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE", in quanto si autodenomina "RIFORMA", e "modifica" ben 47 articoli della COSTITUZIONE, senza citarne nemmeno uno, ma riportando solo i temi più accattivanti per i votanti. 
Ma, che la "sintesi" sia corretta come dice Anthonyi , o che sia scorretta, come dico io, ciò non toglie che essa E' CONTRARIA ALLA LEGGE, per cui va modificata. anche se il TAR, per ovvie ragioni di Stato, sono sicuro che deciderà diversamente...ci scommetto!
Quanto all'obiezione per la quale citare 47 articoli modificati sarebbe stato "troppo" per una sola scheda.
Questo è vero, però:
1) Potevano modificarne di meno, pensandoci meglio e scrivendoli meglio...e poi citandoli tutti nella scheda.
2) Una volta fatto l'alluvionale pastrocchio, almeno potevano "spacchettare" il referendum, ed in tal modo:
- rispettare la legge che prevede la citazione di tutti gli articoli;
- consentire alla gente di capire meglio, e di votare SI o NO a seconda del tipo di modifica.
Nel caso di una riforma alimentare che preveda cappuccino a colazione, ed olio di ricino a cena, sarebbe OVVIAMENTE truffaldino predisporre una scheda dove si parla solo di cappuccino: sarebbe "vero", ma "incompleto" e quindi truffaldino!
O no?
Ricordiamoci, peraltro, che, in campo civile, ai sensi dell'art. 1341 c.c. le clausole vessatorie devono essere specificamente approvate per iscritto (lo dico solo per analogia, ovviamente).
Per cui, se per ipotesi (molto improbabile) il TAR dovesse accogliere il ricorso, non si farà altro che "spacchettare" il REFERENDUM in tante singole schede (CHIARE E COMPLETE), e così:
-  sapremmo per cosa votare;
- potremmo votare SI' a quello che ci piace, e NO a quello che non ci piace.
Personalmente, almeno 5 SI' io li darei, in relazione a 5 aspetti della riforma che (come evidenziato nel mio commento) , trovo personalmente positivi...ed uno anche OTTIMO.
Mentre agli altri voterei NO.
Ma se devo votare in blocco una riforma alimentare che preveda cappuccino a colazione, ed olio di ricino a cena..pur rammaricandomi di perdere l'opportunità del cappuccino, voto sicuramente NO.
http://riformacostituzionale.weebly.com/testo.html

anthonyi

Citazione di: Eutidemo il 08 Ottobre 2016, 06:22:28 AM
Anthonyi scrive: "Supponiamo ora che il TAR la dia vinta ai ricorrenti, cosa possibile se tutte le informazioni che ci da Eutidemo sono vere. Allora la scheda riporterà una lista di 47 numeri e sarà un po' più lunga. In tutti i contesti mediatici il vecchio testo, cioè il titolo della riforma, continuerà ad essere utilizzato, a mio parere anche correttamente perché è una sintesi corretta. Le critiche dei sostenitori del NO, infatti, riguardano effetti indiretti e il combinato disposto con l'Italicum la cui valutazione è comunque opinabile."
Attenzione: nel mio post, io non ho dato alcuna informazione, ma mi sono semplicemente limitato ad interpretare la legge in vigore (che è quella, come potete verificare da voi).
Cerco di evidenziare anche in foto l'errore della scheda referendaria (se riesco a caricarla).
Ed infatti poichè si trattava di una "LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE", che "modifica" gli articoli della Costituzione, si ricadeva nella PRIMA FATTISPECIE (1) di cui all'art.16 della LEGGE 352/1970, per cui nel quesito referendario DOVEVANO  ESSERE INDICATI GLI ARTICOLI MODIFICATI.
Nella SCHEDA, invece, erroneamente (non si sa se in malafede o meno), si è fatto riferimento alla SECONDA FATTISPECIE (2), come se si trattasse di una LEGGE COSTITUZIONALE, che "integra" la Costituzione, senza modificarla, nel qual caso nel quesito referendario "NON" DOVEVANO  ESSERE INDICATI GLI ARTICOLI MODIFICATI, in quanto si sarebbe trattato solo di nuove norme aggiunte alla Costituzione, senza alcuna modifica dei preesistenti articoli.
Ma invece la RENZI/BOSCHI è chiaramente una "LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE", in quanto si autodenomina "RIFORMA", e "modifica" ben 47 articoli della COSTITUZIONE, senza citarne nemmeno uno, ma riportando solo i temi più accattivanti per i votanti.
Ma, che la "sintesi" sia corretta come dice Anthonyi , o che sia scorretta, come dico io, ciò non toglie che essa E' CONTRARIA ALLA LEGGE, per cui va modificata. anche se il TAR, per ovvie ragioni di Stato, sono sicuro che deciderà diversamente...ci scommetto!
Quanto all'obiezione per la quale citare 47 articoli modificati sarebbe stato "troppo" per una sola scheda.
Questo è vero, però:
1) Potevano modificarne di meno, pensandoci meglio e scrivendoli meglio...e poi citandoli tutti nella scheda.
2) Una volta fatto l'alluvionale pastrocchio, almeno potevano "spacchettare" il referendum, ed in tal modo:
- rispettare la legge che prevede la citazione di tutti gli articoli;
- consentire alla gente di capire meglio, e di votare SI o NO a seconda del tipo di modifica.
Nel caso di una riforma alimentare che preveda cappuccino a colazione, ed olio di ricino a cena, sarebbe OVVIAMENTE truffaldino predisporre una scheda dove si parla solo di cappuccino: sarebbe "vero", ma "incompleto" e quindi truffaldino!
O no?
Ricordiamoci, peraltro, che, in campo civile, ai sensi dell'art. 1341 c.c. le clausole vessatorie devono essere specificamente approvate per iscritto (lo dico solo per analogia, ovviamente).
Per cui, se per ipotesi (molto improbabile) il TAR dovesse accogliere il ricorso, non si farà altro che "spacchettare" il REFERENDUM in tante singole schede (CHIARE E COMPLETE), e così:
-  sapremmo per cosa votare;
- potremmo votare SI' a quello che ci piace, e NO a quello che non ci piace.
Personalmente, almeno 5 SI' io li darei, in relazione a 5 aspetti della riforma che (come evidenziato nel mio commento) , trovo personalmente positivi...ed uno anche OTTIMO.
Mentre agli altri voterei NO.
Ma se devo votare in blocco una riforma alimentare che preveda cappuccino a colazione, ed olio di ricino a cena..pur rammaricandomi di perdere l'opportunità del cappuccino, voto sicuramente NO.
http://riformacostituzionale.weebly.com/testo.html


Con informazioni intendevo proprio la legge che tu hai riportato, o credi che tutti siano a conoscenza delle leggi dello stato. Rilevo inoltre che la tua interpretazione mi sembra abbastanza poco opinabile, per cui la logica mi dice che ai ricorrenti dovrebbe essere data ragione. Mi rammarico del fatto che dei contenuti del ricorso nessun media faccia accenno.   

Eutidemo

Citazione di: baylham il 07 Ottobre 2016, 14:58:52 PM
Citazione di: giona2068 il 07 Ottobre 2016, 13:47:22 PM

In ogni caso tutti quelli che recheranno alle urne prima di entrarvi sanno già cosa votare. Nessuno decide dopo aver letto il quesito scritto sulla scheda, qualunque esso sia.
Allora perché fare tanto can can su come esso è formulato, se non per creare immobilismo in nome del perfezionismo?
Vero.

Tuttavia prima di presentarsi ai seggi gli elettori saranno subissati dai messaggi sull'appuntamento referendario delle reti RAI e probabilmente anche delle altre emittenti televisive e radiofoniche che citeranno il testo ingannevole (per le ragioni già espresse ampiamente da Eutidemo) e probabilmente illegittimo contenuto nella scheda referendaria. Un messaggio che sarà accolto favorevolmente dagli elettori più sprovveduti, la maggioranza.

Magari fosse possibile l'immobilità, purtroppo il cambiamento è inarrestabile, opera automaticamente e indipendentemente dalle nostre volontà.

Ma in questo caso la nostra volontà c'entra, perchè siamo noi a votare, non il Fato :)

Eutidemo

Caro Anthony, anche a me la logica -comune e giuridica- direbbe che ai ricorrenti dovrebbe essere data ragione; ma l'esperienza, putroppo, mi ha insegnato che nei tribunali non è sempre la logica a prevalere...spesso prevalgono altre ragioni (e pressioni).
Per cui temo proprio che, con qualche artificiosa ed involuta motivazione, il ricorso sarà rigettato nel merito; oppure, il che sarebbe più agevole per i giudici, sarà ritenuto inammissibile per qualche speciosa ragione procedurale.
Ma questo, oltre ad essere un affronto alla logica giuridica, sare sarebbe davvero un peccato; perchè le conseguenze e gli effetti pratici della sentenza, a mio parere, saranno i seguenti:
1) Se il ricorso viene accolto, la scheda sarà annullata, ed il quesito verrà "spacchettato" in varie schede con il richiamo ai singoli articoli ed al loro specifico contenuto, per cui:
- almeno capiremo cosa stiamo votando;
- almeno potremo votare SI' alle innovazioni che ci piacciono (5, nel mio caso), e NO a quelle che non ci piacciono (42 nel mio caso).
Ma la cosa migliore, è che, in tal caso, SI EVITERA' UNA SPACCATURA VERTICALE DEL PAESE!
2) Se, invece, il ricorso viene respinto, la scheda verrà votata così com'è, col risultato che:
- non capiremo bene cosa stiamo votando;
- saremo costretti a votare SI' o NO in blocco, sia alle cose che ci piacciono, sia a quelle che non ci piacciono.
Ma la cosa più grave, sarà che in tal caso, se vincesse il SI', coloro che hanno votato NO non accetteranno il responso delle urne (me compreso), per cui si produrrà UNA SPACCATURA VERTICALE DEL PAESE!
Ma questa è solo la mia opinione, ovviamente.

donquixote

A me pare invece che le ragioni addotte a favore dell'accettazione del ricorso al TAR siano alquanto capziose e decisamente da respingere (secondo logica comune e giuridica). Ogni legge che modifica la costituzione è per sua stessa natura una "legge costituzionale", che infatti viene sempre approvata secondo il procedimento indicato all'art. 138; dunque trattandosi della modifica di svariati articoli si è scelta una formula sintetica che secondo la legge è lecita tanto quanto quella con la diversa formulazione (l'avverbio "ovvero" è in luogo di "oppure", quindi si può scegliere una formula oppure l'altra indifferentemente).
La citazione di tutti gli articoli nella scheda avrebbe comportato una grande e insensata confusione e sicuramente non avrebbe informato meglio l'elettore.
Lo "spacchettamento" mi sembra non sia affatto consentito poichè il referendum serve per abolire o meno una legge nel suo complesso e non solo alcuni articoli della medesima: o la si accetta in toto o la si respinge in toto.
Ogni cittadino dovrebbe presentarsi alle urne informato su cosa sta votando: questo può farlo tranquillamente procurandosi per tempo il testo della legge e fare le sue opportune valutazioni; davvero qualcuno può pensare che scrivendo sulla scheda un testo diverso (magari citando uno per uno tutti gli articoli e le relative modifiche) l'elettore si prenda il tempo, al seggio, per pensarci su e votare sensatamente? Quanto tempo dovrebbe rimanere in cabina: mezza giornata?
Se il titolo scelto può essere considerato in qualche modo una "furbata" (ma non è, tecnicamente, bugiardo), il ricorso è solo un patetico mirror climbing da cui traspare una sorta di disperazione, e coloro che lo hanno proposto intendono solamente utilizzarne l'eco mediatica per far apparire "truffatori" i loro avversari, mentre anche loro truffano i loro elettori presentando una domanda inaccettabile e immotivata che qualunque avvocato di buon senso non sottoscriverebbe mai.
E poi, quanti saranno gli elettori che si presentano al seggio "al buio" e decidono cosa votare solo dopo aver letto il quesito sulla scheda? Non solo in questo caso ma anche in tutti gli altri precedenti? Io non ne ho mai sentito nessuno...
Non c'è cosa più deprimente dell'appartenere a una moltitudine nello spazio. Né più esaltante dell'appartenere a una moltitudine nel tempo. NGD

Eutidemo

Caro Donquixote, mannaggia, mi hai rubato il NICKNAME; ed infatti, il tuo, sarebbe un NICKNAME più adatto a me che a te, visto che sono io a scagliarmi, lancia in resta, contro i mulini a vento!
:)
Ed infatti, benchè io abbia addirittura FOTOGRAFATO il testo della legge (l'art.16 della LEGGE 352/1970), tu fai finta di non averlo neanche letto; come se l'osservanza delle leggi fosse soltanto un "optional"!
Ed infatti il tuo ragionamento, senza offesa, è paralogistico, perchè parti da una premessa corretta, per giungere ad una conclusione errata.
Non c'è dubbio alcuno, infatti, che qualsiasi legge che modifica la costituzione sia per sua stessa natura una "legge costituzionale"; che infatti viene sempre approvata secondo il PROCEDIMENTO indicato all'art. 138 Cost.
Su questo siamo perfettamente d'accordo.
Ma la conclusione che vorresti trarne è giuridicamente e logicamente sbagliata, perchè l'art.16 della LEGGE 352/197:
1) Non concerne affatto il "PROCEDIMENTO" di formazione delle leggi costituzionali, che è "a monte", ed è identico sia per le leggi "modificative" di articoli costituzionali già esistenti, sia per le leggi "integrative" della Costituzione.
2) Concerne, invece il "QUESITO REFENDARIO", sancendo espressamente che esso deve essere formulato DIFFERENZIATAMENTE per le leggi "modificative" di articoli costituzionali già esistenti, e per le leggi "integrative" della Costituzione (indipendentemente dal fatto che esse siano state entrambe emanate con lo stesso procedimento), in quanto;
a) nel primo caso vanno citati gli articoli modificati; 
b) nel secondo caso, invece no, perchè non è stato modificato nessun articolo.
LO DICE LA LEGGE, NON LO DICO MICA IO...leggitela bene!!!
E se ci pensi bene, la cosa è OVVIA, perchè:
- se una legge costituzionale modifica determinati articoli della Costituzione, chi va a votare ha il diritto di sapere "quali" essi siano (nome e cognome), senza che la scheda "la butti in caciara" con mere chiacchiere generiche e propagandisticamente accattivanti;
- se, invece, una legge costituzionale vara NUOVE disposizioni costituzionali, CHE "NON" MODIFICANO nessun articolo preesistente della Costituzione, è naturale che non c'è da citare un bel niente.
Per questo l'art.16 citato, descrive distintamente le due ipotesi, separandole da un "OVVERO"!
Tu scrivi: "l'avverbio "ovvero" è in luogo di "oppure", quindi si può scegliere una formula oppure l'altra indifferentemente"; ma in questo caso non è affatto così, non solo giuridicamente...ma LOGICAMENTE!!!
Ed infatti non puoi affatto "scegliere" una formula oppure l'altra, perchè, ragionando "a contrario", se così fosse, potresti scegliere di citare gli articoli modificati, anche in una legge di integrazione costituzionale, il che è virtualmente impossibile (anche volendo).
Da ciò ne discende che la legge contempla, appunto, DUE distinte fattispecie, non lasciando al compilatore del quesito alcuna scelta, ma soltanto spiegandogli (in questo caso vanamente): " SE vuoi modificare degli articoli della Costituzione, devi indicare nel quesito referendario quali sono (per nome e cognome); SE, invece, non vuoi modificare niente, ma vuoi solo aggiungere norme costituzionali "nuove", basta che accenni soltanto a cosa si tratta."
E' senz'altro vero che la citazione di tutti gli articoli nella scheda avrebbe comportato una grande e insensata confusione e sicuramente non avrebbe informato meglio l'elettore; anzi, direi che sarebbe stato impossibile, ma sempre meglio di poche informazioni propagandistiche, in cui luogo - allora- ci si poteva pudicamente limitare ad indicare il n° della legge e della GU...come avvenne nel precedente referendum.
Quanto allo "spacchettamento",  in questo caso doveva essere consentito sin dal principio, per rimediare ad un RADICALE DIFETTO (non il solo) di questa riforma.
Ed infatti, un provvedimento di legge costituzionale dovrebbe essere omogeneo ed autonomo dal punto di vista del contenuto e coerente dal punto di vista sistematico; quello qui in esame, invece, è del tutto disomogeneo ed asistematico, con grave danno della sua coerenza complessiva (tratta i temi più diversi).
Ma il danno più grave, è che tale disomogeneità frustra, appunto, la facoltà di scelta dei cittadini;  i quali, attraverso il voto refendario, SE NON SI SPACCHETTANO I QUESTI SU VARIE SCHEDE, si troveranno a dover esprimere un SI' od un NO rispetto ad una miriade di disposizioni diverse, molte delle quali non hanno niente a che vedere le une con le altre...su alcune delle quali potrebbero essere d'accordo, mentre su altre no.
Sarebbe come come chiedere a qualcuno se gradisce il gusto della cioccolata, "e" poi se gli piace degustare l'olio di ricino; e, poi, costringerlo a rispondere con un unico SI' o un NO alle due domande unificate.
;D
Entro certi limiti, questo è inevitabile in ogni referendum; ma, in questo caso, siamo davvero oltre i limiti dell'ammissibile, il che è tanto più grave se si considera che siamo in presenza di una legge costituzionale.
Per cui, la tua eccezione che il referendum dovrebbe servire per abolire o meno una legge nel suo complesso e non solo alcuni articoli della medesima (o la si accetta in toto o la si respinge in toto), sarebbe "in teoria" fondata, se la legge fosse omogenea; ma, in questo caso, è in pratica inattuabile.
Molto più sensata, invece, è la tua successiva considerazione, e, cioè: "...davvero qualcuno può pensare che scrivendo sulla scheda un testo diverso (magari citando uno per uno tutti gli articoli e le relative modifiche) l'elettore si prenda il tempo, al seggio, per pensarci su e votare sensatamente? Quanto tempo dovrebbe rimanere in cabina: mezza giornata?".
Va bene, ma in tal caso lo spacchettamento delle schede, quantomeno per articoli ed argomenti omogenei, faciliterebbe comunque la cosa!
Al limite, se proprio si ritenesse la cosa impossibile, bisognerebbe citare solo gli estremi della legge ed il numero della Gazzetta (come nel passato referendum), con il mero elenco degli articoli modificati, evitando di riportare solo gli aspetti GRADEVOLI della riforma, appositamente inseriti nel titolo per gabbare i gonzi.
Tu scrivi: "Il titolo scelto può essere considerato in qualche modo una "furbata", ma non è, tecnicamente, bugiardo".
In effeti, bisogna riconoscere che si tratta di un esimio esempio di come si possano dire cose "scrupolosamente vere", e, nel contempo "assolutamente false"...con ciò facendosi beffe del principio di non contraddizione e dell'intelligenza e della buona fede di chi va a votare.
Ad esempio, se un rapinatore di banche asserisse: "Io non ho mai rubato un centesimo in vita mia", non si può negare che avrebbe detto una cosa assolutamente vera; perchè in vita sua ha rubato solo sacchi di banconote, ma mai monetine da un centesimo.
;D
Oppure, cosa ne penseresti di una scheda per approvare una "riforma alimentare" che preveda marmellata a colazione ed olio di ricino a cena, sulla quale, però, sia scritto: "Approvate il testo della legge alimentare che prevede marmellata a colazione?", senza precisare niente riguardo all'olio di ricino?
:D 
La proposizione è vera, ma è contemporaneamente fuorviante, e quindi falsa, perchè incompleta; il che sarebbe anche giustificabile per ragioni di necessaria sinteticità...se non fosse che, nella sintesi, si sono inserite solo le parti della riforma che (almeno a parole) suonano palesemente più gradite all'orecchio di chi vota, escludendo le altre.
Il che spiega anche perchè non si sia voluto "spacchettare" il REFERENDUM, in quanto la cosa avrebbe impedito di utilizzare il trucco di cui sopra, con la scusa della "necessaria sinteticità"; il gioco di prestigio non sarebbe riuscito! 
Spero che la sentenza del TAR rimedi a tale riprovevole situazione, perchè, comunque, il QUESITO REFERENDARIO E' STATO REDATTO IN VIOLAZIONE DI QUANTO PREVISTO dalla legge; oltre che in VIOLAZIONE DEI PRINCIPI E DELL'AFFIDAMENTO DI CHI VA A VOTARE.
Però, sono d'accordo con te che, per ragioni (o pressioni) di Stato, il Tribunale respingerà quasi certamente il ricorso.
Il che avrà GRAVI conseguenze; perchè, in tal caso, se vincesse il SI', il Paese risulterebbe definitivamente spaccato in due, visto che la vittoria (almeno in parte) sarebbe dovuta ad una scheda il cui quesito è stato formulato in palese violazione di una norma di legge vigente -oltre che della decenza-.
Salvo appello al Consiglio di Stato!

anthonyi

Citazione di: Eutidemo il 09 Ottobre 2016, 05:35:47 AM
Caro Anthony, anche a me la logica -comune e giuridica- direbbe che ai ricorrenti dovrebbe essere data ragione; ma l'esperienza, putroppo, mi ha insegnato che nei tribunali non è sempre la logica a prevalere...spesso prevalgono altre ragioni (e pressioni).
Per cui temo proprio che, con qualche artificiosa ed involuta motivazione, il ricorso sarà rigettato nel merito; oppure, il che sarebbe più agevole per i giudici, sarà ritenuto inammissibile per qualche speciosa ragione procedurale.
Ma questo, oltre ad essere un affronto alla logica giuridica, sare sarebbe davvero un peccato; perchè le conseguenze e gli effetti pratici della sentenza, a mio parere, saranno i seguenti:
1) Se il ricorso viene accolto, la scheda sarà annullata, ed il quesito verrà "spacchettato" in varie schede con il richiamo ai singoli articoli ed al loro specifico contenuto, per cui:
- almeno capiremo cosa stiamo votando;
- almeno potremo votare SI' alle innovazioni che ci piacciono (5, nel mio caso), e NO a quelle che non ci piacciono (42 nel mio caso).
Ma la cosa migliore, è che, in tal caso, SI EVITERA' UNA SPACCATURA VERTICALE DEL PAESE!
2) Se, invece, il ricorso viene respinto, la scheda verrà votata così com'è, col risultato che:
- non capiremo bene cosa stiamo votando;
- saremo costretti a votare SI' o NO in blocco, sia alle cose che ci piacciono, sia a quelle che non ci piacciono.
Ma la cosa più grave, sarà che in tal caso, se vincesse il SI', coloro che hanno votato NO non accetteranno il responso delle urne (me compreso), per cui si produrrà UNA SPACCATURA VERTICALE DEL PAESE!
Ma questa è solo la mia opinione, ovviamente.

Caro Eutidemo, la mia logica non mi porta alle stesse tue conclusioni, nel senso che credo che la scheda attuale, pur essendo non a norma, spiega più chiaramente il contenuto di questa riforma di una lista di numeri di articolo. Non capisco poi perché associ l'eventuale accoglimento del ricorso con lo spacchettamento che è già stato dichiarato impossibile dalla Cassazione.
Saluti

Eutidemo

Caro Anthony, prendo atto che la tua logica non ti porta alle mie conclusioni; ovviamente, ognuno ha il diritto di ragionare come vuole...ci mancherebbe!
Da parte mia, però, insisto nel dire che:
a) Logica o non logica, si tratta comunque di una scheda che viola una espressa disposizione di legge; per cui è illegittima lei, e quindi sarebbe parimenti illegittima l'eventuale vittoria del SI' che su di essa si basasse.
b) In ogni caso, a prescindere dal fatto che è illegittima, l'attuale  scheda non spiega affatto chiaramente il contenuto di questa riforma; ma si limita a riportare le ingannevoli parole appositamente inserite nell'intitolazione della legge, al chiaro scopo di essere giustificati nell'inserirle nella scheda, e  carpire così la buona fede dei cittadini nella cabina elettorale.
Spiegazioni sinteticamente ingannevoli, perchè "vere" ma studiatamente "incomplete", secondo me informano molto meno di una lista di numeri di articolo. 
Ad esempio, se un rapinatore di banche asserisse: "Io non ho mai rubato un centesimo in vita mia", non si può negare che avrebbe detto una cosa assolutamente vera; perchè in vita sua ha rubato solo sacchi di banconote, ma mai monetine da un centesimo.
:D
Oppure, cosa ne penseresti di una scheda per approvare una "riforma alimentare" che preveda marmellata a colazione ed olio di ricino a cena, sulla quale, però, sia scritto: "Approvate il testo della legge alimentare che prevede marmellata a colazione?", senza precisare niente riguardo all'olio di ricino?
:D
La proposizione è vera, ma è contemporaneamente fuorviante, e quindi falsa, perchè incompleta; il che sarebbe anche giustificabile per ragioni di necessaria sinteticità...se non fosse che, nella sintesi, si sono inserite solo le parti della riforma che (almeno a parole) suonano palesemente più gradite all'orecchio di chi vota, escludendo le altre.
La cosa più logica sarebbe lo spacchettamento, ma, se questo non è possibile, la scheda dovrebbe essere comunque annullata, e sostituita con una che cita solo il numero della legge, della GU, e l'eventuale elenco numerico degli articoli...come si è fatto nell'ultimo referendum costituzionale
In tal modo:
a) Chi si è già ben informato prima di entrare nella cabina elettorale, sa già cosa votare senza leggere il quesito inserito nella scheda.
b) Chi, invece, non si è ben informato prima di entrare nella cabina elettorale, voterà più a casaccio, ma, almeno, non c'è il rischio che voti SI' ad un quesito parzialmente veritiero, ma soltanzialmente falso, perchè è incompleto (cioè, che offre solo le caramelle, senza nulla dire delle supposte che, assieme ad esse, sono contenute nella confezione).
Spero che la sentenza del TAR rimedi a tale riprovevole situazione, perchè, comunque, il QUESITO REFERENDARIO E' STATO REDATTO IN VIOLAZIONE DI QUANTO PREVISTO dalla legge; oltre che in VIOLAZIONE DEI PRINCIPI E DELL'AFFIDAMENTO DI CHI VA A VOTARE.
Però, sono d'accordo con te che, per ragioni (o pressioni) di Stato, il Tribunale respingerà quasi certamente il ricorso.
Il che avrà GRAVISSIME conseguenze; perchè, in tal caso, se vincesse il SI', il Paese risulterebbe definitivamente SPACCATO IN DUE, visto che la vittoria (almeno in parte) sarebbe dovuta ad una scheda il cui quesito è stato formulato in palese violazione di una norma di legge vigente -oltre che della decenza-...e chi ha votato NO, me compreso, non accetterebbe il risultato delle urne.
Salvo appello al Consiglio di Stato!
Ciao
:)

Discussioni simili (5)