Quale mondo vorreste?

Aperto da Pio, 30 Giugno 2024, 15:35:37 PM

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Pio

Una domanda semplice semplice: se ne aveste il potere come cambiereste il mondo? Qual'è la cosa che sopportate di meno e quale invece quella che amate di più e terreste tale e quale? Come vorreste che fosse la gente? Come non fosse e invece è (in generale)? Amate le carte di credito o le fruscianti banconote di piccolo taglio? Gli ebook o  le bancarelle di libri usati ? Siete per il progresso e il cambiamento vada coma vada o amate conservare le cose belle ( per voi naturalmente)?Ecc. Dalle risposte capirò come la pensate (faccio finta di non averlo ancora capito).
Non ci abitueremo mai ai metodi ruvidi di Dio, Joseph (cit. da Hostiles film)

Jacopus

Bella domanda Pio. Se ho capito bene la domanda riguarda il "come ripareresti il mondo attuale" e non "come vorresti fosse il mondo ideale". Si parte, cioè, da un dato di realtà e si cerca di correggerlo secondo la nostra morale. Riduco il "mondo" all'Italia, e già così mi sembra complesso.
In primo luogo dovrei governare senza il limite delle elezioni per un periodo di almeno venti anni. Investirei soprattutto in ogni ordine scolastico e formativo e in sanità e in abitazioni popolari. Reintrodurrei il reddito di cittadinanza. Per trovare i fondi, renderei più efficace la lotta all'evasione fiscale (n.b. Il ministero del tesoro ha reso noto che nel 2023 i redditi in Italia sono stati prodotti all'83 per cento da stipendi e pensioni e dal 17 per cento da tutto il resto, ovvero libere professioni, artigianato, commercio, società per azioni, turismo, multinazionali, petrolio, satelliti, armamenti, farmaci - c'è da piangere).
Un altro punto, il sostegno al trasporto pubblico ed ecologico (biciclette). Ulteriore punto: lotta alla criminalità organizzata nel sud, toccando i patrimoni, non c'è bisogno del diritto penale.
Se ció avvenisse mi farei così tanti nemici da venire ammazzato in breve oppure dovrei rovesciare realmente il potere e fare un colpo di stato, con gli esiti robesperriani/staliniani che tutti conosciamo.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Ipazia

I giocattolo classista non è smantellabile sic et simpliciter. Mi accontento di sostenere le cause che ritengo giuste e aspetto sulla riva del fiume. Forse più la morte, che il cadavere del padrone. Se passerà prima, stapperò.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

iano

#3
Va bene, ma poi ci dirai cosa di diverso eventualmente avevi capito?
A cambiare qualcosa il rischio è di passare dalla padella nella brace se non si riescono a prevedere tutte le conseguenze del cambiamento.
Ci mancherebbe che avessimo pure questo potere. :-X
Le piccole rivoluzioni che facciamo non cambiano il mondo, ma ci cambiano, per cui dopo vediamo il mondo in modo diverso, proprio come se avessimo avuto il potere di cambiarlo, ma ciò che vediamo è sempre diverso da ciò che ci aspettavamo di vedere.
Nel bene e nel male difficilmente ci annoieremo.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

bobmax

Che il male non sia.
E che neppure sia mai stato.

Così deve essere il mondo: senza alcun male, né oggi, né ieri, né domani.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

InVerno

#5
Di modifiche di grandezza mondiale, la cosa più importante sarebbe che cessasse l'anarchia. Gli uomini vivono già governati, ma le nazioni esistono in una condizione di anarchia, per questo vi sono guerre, per questo non c'è collaborazione, per questo ci sono colossali sprechi di risorse. La legge internazionale è un optional e l'ONU una barzelletta, i problemi globali sono scaricabarile tra nazioni, si accumulano ma non si risolvono, e il conto sta per arrivare salatissimo. 
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Pio

A parte Bobmax volate tutti un po' bassi, da bravi pragmatici che avversano i sogni. Bobmax invece giustamente punta al bersaglio grosso: il MALE. Male che genera infinite sofferenze, perché innumerevoli sono le forme che assume. " Mi chiamo Legione, gli rispose, perché siamo molti" ( il demone interrogato da Cristo). Anch'io vorrei un mondo senza il Male, dove ogni essere venisse considerato di un valore inestimabile e che non deperisse con sofferenza. In più vorrei che non ci fossero così tamte, infinite opinioni  sulle cose. Un po' si, perché la diversità arricchisce, ma  troppe no perché confondono qualunque strada tu vuoi percorrere. Anche loro si chiamano Legione e alla fine lavorano per il male.
Non ci abitueremo mai ai metodi ruvidi di Dio, Joseph (cit. da Hostiles film)

Ipazia

Il male ha nome e cognome e non vola per nulla, per cui lo si trova, e lo si eradica, in basso, non in alto.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

niko

Io vorrei un mondo senza sofferenza.

Ovviamente un modo senza sofferenza, sarebbe, automaticamente, anche un mondo senza male morale.

Gli avvelenatori metafisici, distinguono tra sofferenza e male morale, io, no.

Si puo' dunque soffrire per il bene, ovvero offrire la propria sofferenza in "sacrificio"?

Ovviamente, no.

I sacrifici, che li facciano i maya.

E i padroni.

Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

Jacopus

CitazioneA parte Bobmax volate tutti un po' bassi, da bravi pragmatici che avversano i sogni. 
"Dieu est dans les details". Flaubert. Il mondo che vorrei è un mondo dove tutti i marciapiedi sono piani. Ovviamente è un eccesso, poiché il male si nasconde anche dove c'è una apparente perfezione. Il mondo che vorrei è allora un mondo dove si riesce ad integrare la cura del proprio giardino con la cura del giardino degli altri. Solo attraverso la distruzione della frase tatcheriana " non esiste società ma individui", passa il mondo che vorrei, ed è un mondo radicalmente diverso da quello attuale, ma è un mondo basso, fatto di azioni. Non credo in una opposizione formale e teorica contro il male o a favore del bene. Bisogna sporcarsi le mani nella vita bassa. Ai preti che predicano (ce ne sono tanti) preferisco i preti, con e senza abito talare, che fanno (ce ne sono alcuni).
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

bobmax

#10
Non è mai l'ideale troppo elevato a impedire il buon agire.
Semmai il problema deriva dal non tenerlo sempre presente, come monito costante, come faro.

Perché seppur è inevitabile dover volare basso, gli occhi devono stare sempre rivolti al cielo!

Se invece in realtà non si crede in un alto ideale, ma si rimane comunque fiduciosi delle proprie buone intenzioni... allora probabilmente si sta seguendo la strada dell'inferno, che è appunto lastricata di buone intenzioni...

Così come sta avendo ora nel mondo, con una sinistra animata da buone intenzioni, che ci sta conducendo nelle mani della più becera destra.

Le buone intenzioni, senza una motivazione metafisica che le guidi, sono opera del maligno.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Ipazia

Guardando troppo verso l'alto si rischia pure di non riconoscere più nemmeno le cattive intenzioni, mascherate da buone solo perché travestite di sinistra, laddove i demoni hanno lavorato al meglio, trascurando la destra che, risentita, non ha altra strada che occupare le aree ideologiche della sinistra.

Producendo il bene ? No, espandendo l'area del male, il cui perno vincente è la sinistra complice e connivente. 

Scienza (e corruzione) del Capitale.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

InVerno

Vabbè, nell'incipit hai usato come esempio gli ebook, pensavo di aver volato alto io..comunque per la cronaca, contrarissimo all'abolizione, lasciando perdere il male, della sofferenza..ancora ancora quella fisica, ma quella mentale è come il basilico nel pesto. Queste fantasie sono poco lungimiranti, un po' come la deprivazione sensoriale è piacevole cinque minuti ma poi diventa la peggior forma di tortura, l'abolizione della sofferenza è la cosa che più mi suggerisce come deve essere l'inferno. Posto che si possa, cosa che non credo, separarla dalla passione, il pathos ha la lingua biforca.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Donalduck

Citazione di: PioUna domanda semplice semplice: se ne aveste il potere come cambiereste il mondo?
Immagino che sia una battuta, è difficile concepire una domanda più complicata.
Posso solo buttar giù le prime cose che mi vengono in mente.

Una cosa che da onnipotente sicuramente farei sarebbe eliminare completamente e radicalmente tutte le religioni mentre incoraggerei una sana ricerca spirituale in prima persona e non per delega.

Farei piazza pulita del capitalismo, della finanza speculativa, delle grandi ricchezze (limitazione alla proprietà privata) e in generale della concentrazione di potere, per promuovere l'uguaglianza (ma non l'omogeneità), la vera democrazia (diretta o partecipativa), le aziende realmente no-profit e la gestione pubblica dei beni comuni e dei servizi essenziali (niente appalti, le opere e i servizi pubblici realizzati o erogati direttamente da enti esclusivamente pubblici).

La competizione la limiterei all'ambito sportivo e del gioco e promuoverei invece in ogni altro ambito la collaborazione per fini comuni perseguiti mettendo in secondo piano i meschini interessi personali.

Limiterei parecchio la produzione di beni (per lo più inutili o superflui) e la spinta al consumismo, insieme alle ore dedicate al lavoro. Limiterei di molto le grandi aziende, salvo per le produzioni e i servizi che richiedono effettivamente molte risorse e per il resto (produzione alimentare, manifatturiera ecc.) promuoverei piccole aziende e cooperative, artigiani e singoli professionisti indipendenti (della serie piccolo è bello, e soprattutto a misura d'uomo). Promuoverei energicamente il riciclo, i vuoti a rendere, dichiarerei guerra all'usa e getta e gli apparecchi difficilmente riparabili o non aggiornabili.

Riformerei radicalmente il sistema giudiziario. Abrogherei in toto le leggi attuali per riscriverle in quantità drasticamente ridotta, scritte in chiaro e lineare italiano e non in quel linguaggio osceno in cui sono scritte attualmente. I giudizi li affiderei sempre e soltanto a collegi popolari. Leggi semplici e chiare non dovrebbero richiedere in generale particolare specializzazione, quindi il ruolo di avvocati e giudici sarebbe ridimensionato a ruoli di consulenza-assistenza. Abolirei assurdità immorali come la facoltà di non rispondere e il diritto di mentire impunemente in giudizio sia per gli imputati che per gli avvocati. Insomma, di fronte a un giudizio tutti dovrebbero effettivamente dire "tutta e solo la verità" e non dovrebbe essere ammessa alcuna reticenza.

Nella pubblica amministrazione instaurerei la responsabilità personale. Qualunque irregolarità dovrebbe essere severamente punita individuando immancabilmente il responsabile. Frodi, corruzione, omissioni dolose o colpose e abusi di potere dovrebbero comportare sempre il licenziamento, risarcimento danni e interdizione perpetua dai pubblici uffici.

Vabbe', mi fermo qui, mi sto facendo prendere la mano. In realtà le cose che non cambierei radicalmente sono veramente poche.

CitazioneQual'è la cosa che sopportate di meno e quale invece quella che amate di più e terreste tale e quale?
Quella che sopporto meno è forse la brama di potere.
Quella che terrei tale e quale (più o meno) è la musica.

CitazioneCome vorreste che fosse la gente? Come non fosse e invece è (in generale)?
Vorrei che le persone semplicemente rispettassero gli altri, tutti, e mettessero questo al di sopra di qualunque interesse e vantaggio personale. E anche che rispettassero sé stessi, cosa che secondo me i prepotenti, gli egoisti e gli avidi non sanno fare.

Prepotenza, vigliaccheria (con i soci opportunismo e servilismo) e malafede (con l'amica falsità) sono tra i vizi che detesto maggiormente e che, a quanto mi dice la mia esperienza, sono enormemente diffusi.

CitazioneAmate le carte di credito o le fruscianti banconote di piccolo taglio? Gli ebook o  le bancarelle di libri usati ?
Sono per le carte di credito, ma vorrei che fossero gestite da enti pubblici (come anche le banche) a mai da privati. E sono per gli ebook, comodissimi e fanno risparmiare tanta carta. Terrei comunque i libri di carta nelle biblioteche.

CitazioneSiete per il progresso e il cambiamento vada coma vada o amate conservare le cose belle?
Ovviamente il cambiamento "vada come vada" rischia di essere regresso anziché progresso.
Quindi progresso solo se ben orientato; quello tecnologico lo rallenterei parecchio, si va troppo veloci e non si ha il tempo di assimilarlo come si dovrebbe con i giusti tempi e la giusta gradualità.

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