Potestà sui viventi ed aborto

Aperto da viator, 27 Luglio 2020, 15:48:59 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

anthonyi

Citazione di: Jacopus il 01 Agosto 2020, 09:00:00 AM
.
Una ipotesi che riduce la donna a produttrice di parti di ricambio per il mondo produttivo. .

Jacopus, condivido tutto il resto tranne questa frase. L'opportunità per la donna di rinunciare al proprio bambino è intanto un modo per evitare che una donna che non vuol fare la madre si trovi a farla forzosamente con chissà quali traumi per il bambino.
Poi certo c'è l'ipotesi che una donna rinunci al bambino perché è povera, e in questo caso sono d'accordo con te, la madre povera dovrebbe sempre avere garantita dallo stato la possibilità di offrire al suo bambino quello di cui lui abbisogna.

anthonyi

Citazione di: Jacopus il 01 Agosto 2020, 00:09:47 AM
. Il divieto di aborto va promosso insieme alle politiche positive di aiuti alla maternità,  asili nido, garanzia sul posto di lavoro, pari opportunità a scuola e nel lavoro, redistribuzione dell ricchezza verso le famiglie numerose. Insomma l'antiabortista, ai miei occhi, per essere coerente deve anche essere quasi comunista.
.

Il regime fascista, certamente antiabortista, aveva tutti i caratteri che descrivi, compresa la redistribuzione alle famiglie numerose alle quali venivano regalati poderi con tanto di casa colonica, eppure era anticomunista.

InVerno

#32
Citazione di: Jacopus il 01 Agosto 2020, 00:09:47 AM
L'ho già scritto ma lo ripeto. Vado spesso in Francia per turismo. La famiglia standard è formata da coniugi e tre figli. Ma questo perché per ogni figlio lo stato concede una integrazione allo stipendio sostanziosa. Avrebbe avuto molto più senso uno strumento del genere invece del RDC.
Vabbè, anche questo è un esempio di interesse limitato a un certo periodo della vita, perchè drogare le finanze familiari affinchè possano permettersi tre figli, in un scenario dove la disoccupazione giovanile è circa al 30% e tutte le previsioni danno i posti di lavoro in diminuzione per via dell'automazione industriale, significa non interessarsi di mettere al mondo dei disoccupati che potenzialmente prenderanno una delle infinite strade della povertà, dalla criminalità all'accattonaggio. A meno che il ciclo di aiuti statali non continui per tutta la vita, con ad esempio un RDC universale che permetta di sfornare migliaia di disoccupati vita natural durante (sempre che le casse tengano). Io sono parecchi anni che sono aperto all'idea di aver figli, non me li posso permettere, e il fatto che non me li posso permettere è dato dal fatto che il contesto a cui appartengo è saturo, esausto e improduttivo, lo stato potrà pure aiutarmi coi primi pannoloni ma poi sarà il mio ipotetico figlio a essere nella merda da grande, responsabilità mia è farlo quando me lo potrò permettere davvero perchè almeno avrò creato un contesto sufficiente stabiler per loro, nonostante la desolazione sociale intorno.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Ipazia

Il regime fascista risolse il problema della sovrappopolazione e la piaga della migrazione con la guerra. Sai che affare ! Ma era cristianamente antiabortista. Come disdegnano aborto e contraccezione coloro che affidano i pargoli in sovrannumero ai gommoni e alla carità internazionale. Miseria spirituale e di civiltà prima che materiale.

Stranamente InVerno si allinea ai cinesi su tale questione, ma non vi è altra soluzione civile al problema: partorire solo gli umani cui si hanno i mezzi per garantire un futuro. Con buona pace delle divine provvidenze che finiscono col gravare sulle sempre più indisposte provvidenze umane.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

baylham

Citazione di: Jacopus il 01 Agosto 2020, 00:09:47 AM

Se  il credente vuole essere coerente al suo credo cattolico, non deve dimenticare che il Vangelo è una via di opere e non di precetti ed allora se si difende la vita, la si deve difendere e tutelare sempre, dalla culla alla tomba. Il divieto di aborto va promosso insieme alle politiche positive di aiuti alla maternità,  asili nido, garanzia sul posto di lavoro, pari opportunità a scuola e nel lavoro, redistribuzione dell ricchezza verso le famiglie numerose. Insomma l'antiabortista, ai miei occhi, per essere coerente deve anche essere quasi comunista.
L'ho già scritto ma lo ripeto. Vado spesso in Francia per turismo. La famiglia standard è formata da coniugi e tre figli. Ma questo perché per ogni figlio lo stato concede una integrazione allo stipendio sostanziosa. Avrebbe avuto molto più senso uno strumento del genere invece del RDC.


C'è una terra con un numero enorme di umani, chiaramente in sovrannumero rispetto alle risorse necessarie per una vita minimamente dignitosa e per rallentare l'instabilità del sistema economico ed ecologico, e si propongono e fanno politiche di sostegno della natalità e antiabortiste invece di fare il contrario. Un chiaro esempio della stupidità delle principali religioni e del nazionalismo: infatti se gli uomini non saranno islamici o cristiani oppure francesi o turchi l'umanità ne soffrirà gravemente.

Oltretutto non si esprime chiaramente a carico di chi dovrebbero essere fatte queste politiche della natalità, da chi lo Stato preleva le risorse per farle: un gioco di bari.

baylham

Aggiungo che l'aborto non è affatto una tragedia, è una terapia meditata, liberatoria.
Una terapia che sarebbe meno praticata se non si ostacolassero politiche preventive, i mezzi ci sono.

anthonyi

Citazione di: baylham il 02 Agosto 2020, 10:15:36 AM
Aggiungo che l'aborto non è affatto una tragedia, è una terapia meditata, liberatoria.
Una terapia che sarebbe meno praticata se non si ostacolassero politiche preventive, i mezzi ci sono.

Resta il fatto che quell'embrione ha genoma umano ed è proiettato a diventare un essere umano, come te e come me, e questo per un'etica fondata sulla tutela della vita umana non è irrilevante.

sapa

Chiedo scusa, ma mi sembra che in questa discussione ci si sia concentrati tutti sulla seconda, e a suo dire marginale, domanda, che l'autore del post ha fatto. Vale a dire che ci siamo tutti instradati nella discussione sull'aborto, ma la domanda principale era, a mio avviso, la prima, cioè, parafrasando: quanto diritto abbiamo come umanità, che si ritiene di per sè stessa all'apice evolutivo, saldamente posizionata sul "gradino superiore", di incidere sui sottostanti gradini, ritenuti inferiori? Il discorso abortista, per quanto compreso nella portata del discorso stesso, era marginale nelle intenzioni espresse da viator.

Ipazia

#38
La seconda domanda non è marginale ma conclusiva di tutto il ragionamento:

"Se noi ci arrogiamo tante libertà nei confronti di altri esseri viventi fatti e cresciuti perchè dovremmo fare tante manfrine nei confronti di ovuli fecondati ed embrioni umani ?"

E' la razionalissima domanda che si pone chiunque non sia totalmente piegato verso il bias della natura trascendente dell'umano rispetto al resto del mondo. E' evidente che chi non crede in tale trascendenza si ponga tutt'altre problematiche rispetto alla relazione con le proprie cellule riproduttive, loro produzioni, e il resto del mondo dei viventi.

Semmai il problema razionale diventa la critica ad una impostazione trascendente che rischia di sommergerci con una sovrapproduzione umana indiscriminata foriera di guai a non finire. Per la quale l'unico salvacondotto è la contraccezione e la procreazione responsabile inclusiva di tecniche di ivg che da questo punto di vista diventano scarsamente rilevanti anche sul piano etico una volta che alla protagonista della gravidanza indesiderata sia data la possibilità di decidere liberamente.

In altri termini, la questione che oltrepassa drammaticamente l'etica individuale non è l'interruzione ma l'eccesso di gravidanze e i gommoni e le guerre ce lo rammentano quotidianamente.
.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

viator

Salve Sapa. Inutile quando corretta osservazione, la tua. Sono già abbastanza antipatico di mio per spingermi a dire che, quando inauguro un topic, conosco già quale vie prenderà, salvo marginali sorprese.
Prenderà le interpretazioni corrispondenti alle sensibilità, ideologie, esperienze di ciascun utente, le quali mi sono già abbastanza note.

A quasi nessuno interessa il passato, cioè le cause più o meno remote delle cose. Tanto ormai su di esso non si può più intervenire. Meglio concentrarsi sul presente (addirittura sui quadri legislativi che regolano l'aborto !) per cercare di capire in che modo l'attuale stato delle cose potrà venir cambiato (nel futuro e possibilmente nel corso della vita di di chi sta intervenendo nel topic) secondo i gusti, le attese, le preferenze, le speranze, l'etica, la fede di ciascuno.

Peccato che attraverso questo modo di trattare i miei quesiti si rinunci ad indagare più profondamente sulle cause e sulla loro natura, tenendo presente che più le cause stesse saranno remote più esse tenderanno a manifestarsi in un futuro che noi vorremmo diverso ignorando o sminuendo il peso di certe origini su di esso. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

anthonyi

Citazione di: baylham il 02 Agosto 2020, 10:15:36 AM
Aggiungo che l'aborto non è affatto una tragedia, è una terapia meditata, liberatoria.
.

Se è per questo, anche la strozzatura e successivo scioglimento nell'acido di un testimone scomodo, da parte di un mafioso, è meditato e liberatorio.

Ipazia

Citazione di: viator il 02 Agosto 2020, 15:51:19 PM
A quasi nessuno interessa il passato, cioè le cause più o meno remote delle cose. Tanto ormai su di esso non si può più intervenire. Meglio concentrarsi sul presente (addirittura sui quadri legislativi che regolano l'aborto !) per cercare di capire in che modo l'attuale stato delle cose potrà venir cambiato (nel futuro e possibilmente nel corso della vita di di chi sta intervenendo nel topic) secondo i gusti, le attese, le preferenze, le speranze, l'etica, la fede di ciascuno.

Ma no ! Il passato interessa eccome. In principio era ... C'è una bella intervista impossibile, di quando esisteva ancora un servizio pubblico via etere, tra Italo Calvino e l'uomo di Neanderthal in cui l'intervistato spiega allo scrittore come funzionava tra lui e l'orso speleo. Si parte sempre da lì; dalla prima legge della natura vivente: mors tua vita mea.

L'ominide già allora vinse la guerra grazie a due fattori che non erano nelle corde dell'assai più dotato (da mamma natura) orso: la collaborazione sociale e la tecnologia - fuoco e attrezzi bellici vari.

CitazionePeccato che attraverso questo modo di trattare i miei quesiti si rinunci ad indagare più profondamente sulle cause e sulla loro natura, tenendo presente che più le cause stesse saranno remote più esse tenderanno a manifestarsi in un futuro che noi vorremmo diverso ignorando o sminuendo il peso di certe origini su di esso. Saluti.

La storia ha proseguito per millenni su quella falsariga e alla fine ci siamo trovati all'apice della piramide predatoria, ma con sul groppone una per nulla marginale crescita ipertrofica che rischia di rovinare tanta sofferta supremazia: l'eccesso di noi stessi nel riprodurci e dilapidare le risorse del pianeta. E' il lato polpetta avvelenata della tecnoscienza che dall'altro lato funge invece da antidoto. Si tratta di decidere da che parte stare. Saluti.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Jacopus

Severino in modo sintetico scrisse che la storia dell'Occidente è la storia dei rimedi al dolore, che cambiano incessantemente mentre resta costante la percezione del dolore e la ricerca del suo superamento. Non si può decidere da che parte stare, ovvero si può fare ma si rischia così di abbandonare la "grande sfida" per abbracciare l'autoritarismo antiscientifico oppure quello tecnocratico. Due facce della stessa medaglia, una medaglia orientale che spesso, come l'esercito persiano, tenta di introdursi fra la Grecia e l'Irlanda.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Ipazia

L'antiscienza è un'illusione parolaia che alla fine pascola pure lei nei giardinetti della tecnoscienza. E' tutta nella tecnoscienza l'alternativa possibile tra la vita e la morte, la gaiezza e il dolore. L'autoritarismo è un elemento politico, un parassita della tecnoscienza tra le cui pieghe si nasconde e cospira. Ma non è lui il protagonista, il motore, della vicenda evolutiva umana.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Jacopus

Una volta scelto un dio, quel dio diventa il tuo padrone e a questa regola non sfugge neppure la tecnoscienza, sia pure con i debiti distinguo rispetto ad altri dei molto più crudeli e sordi ad ogni preghiera di pietà.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Discussioni simili (5)