Pornografia indifferente

Aperto da viator, 30 Gennaio 2018, 18:26:26 PM

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viator

Salve. Riflettevo ultimamente sulla liberalizzazione dei costumi sessuali ed in particolare sulla diffusione e sulla facilità di accesso alla pornografia. Il tutto inscritto all'interno dell'eccesso di comunicazione fornito da tutti i media (di cui fan ovviamente parte i canali pornografici).
La pornografia, come fenomeno di costume è un tema secondo me piuttosto interessante. Occupandosi di un argomento (il sesso) il quale, nei suoi contenuti fondamentali, è rimasto graniticamente invariato attraverso i millenni, l'esame della pornografia permette di osservare come si modifica nei tempi stretti ciò che non si modifica affatto durante i tempi lunghi.
MI colpisce un aspetto di tale fenomeno : la capacità di mostrare da un lato la nuda verità del sesso e dall'altro il farlo dall'interno della più inverosimile ed artificiosa rappresentazione delle circostanze reali di esso. Cioè il contrasto esasperato tra la verità e la finzione.
Poichè la verità è sempre un valore, si dovrebbe concludere che nudità, particolari e funzionamento del sesso (a parte la necessaria tutela dei minori e degli immaturi, che vanno tenuti lontani da verità che potrebbero travisare) rappresentano aspetti perfettamente leciti ed anzi quasi "meritori" (merito documentativo) della pornografia. L'esplicitezza con la quale questi aspetti vengono proposti a me sembra, dal punto di vista della morale sociale, quasi come una vendetta od un contrappasso che viene imposto a culture e società le quali hanno troppo a lungo finto che il sesso non esistesse pubblicamente.
Per quanto invece riguarda l'artificiosità, essa è presente nella pornografia per ovvie ragioni commerciali, di efficienza e di assuefazione che regolano tale attività. Ricordiamoci che artifici, menzogne, omissioni sono ingredienti quotidiani utilizzati dal mondo della comunicazione di qualsiasi genere essa sia, persino per i media che vorrebbero diffondere messaggi etici o spiritualistici !!

Ma dal punto di vista sociale, quali sono gli effetti di tanta "spudoratezza" ??
Dal mio punto di vista, essi sono complessivamente ........................ indifferenti.
Santo cielo ! Quanta gioventù viene corrotta, traviata, illusa, resa cinica, invogliata alla sopraffazione sessuale, alla degradazione morale, alla noncuranza verso certi effetti del sesso indiscriminato, dalla facilità di accesso alla pornografia !! Famiglie rovinate, incentivo alla prostituzione, gravidanze di soggetti immaturi, persone mature che gettano la loro saggezza vagheggiando giovanilistiche trasgressioni !!. Verissimo.

Si ha idea di quanti sono i casi nei quali la suggestione della pornografia ha generato le conseguenze sopra elencate ? Moltissimi.
Si ha idea di quanti sono i casi in cui la suggestione della pornografia ha permesso di soddisfare o placare impulsi - sempre rigorosamente esistiti - che in passato venivano regolarmente compressi e che si sarebbero poi sfogati nella realtà attraverso la frustrazione o la violenza ? (tener presente che una volta non esistevano le grancasse mediatiche televisive, informatiche, editoriali di, adesso, le quali sono ancora più sensazionalistiche e maliziose della pornografia stessa) ?. Moltissimi.

Considero la diffusione della pornografia come la possibilità di divorziare. Si tratta di due diverse facoltà personali che si riflettono sulla società aggiungendosi alle altre facoltà già presenti. A ciascuno la scelta (restando certo, in entrrmbi i casi, il problema della tutela di chi non dovrebbe venirne coinvolto).

Ma, secondo me, ripeto, tanti sono i problemi individuali che pornografia o divorzio possono creare, quanti sono quelli che possono risolvere.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Angelo Cannata

Tutti i tipi di pornografia veicolano una svalutazione della sessualità. Non esiste pornografia che tratti la sessualità come qualcosa di rispettabile, dignitoso, profondo, ricco di umanità.

Di conseguenza, le persone che liberano i loro impulsi sfruttando i mezzi pornografici vengono a trovarsi in una libertà che è all'oscuro del trattamento del sesso come qualcosa di dignitoso.

Naturalmente non ci possiamo nascondere che la pornografia sia da considerare in gran parte come una controrisposta a tabù e moralismi che, dietro le facciate, nascondono esattamente lo stesso messaggio: svalutazione e denigrazione della sessualità. Da questo punto di vista sia i moralismi che la pornografia vengono a trovarsi curiosamente in accordo: i primi sotto forma di tabù e divieti, la seconda sotto forma di liberalizzazione, portano avanti la stessa identica concezione: svalutazione della sessualità come qualcosa di sporco o addirittura animalesco. Ciò significa che non saranno certo i moralismi a salvare l'uomo dai difetti della pornografia, visto che essi veicolano esattamente la stessa svalutazione del sesso veicolata dalla pornografia.

In conclusione, non mi sembra che la pornografia sia qualcosa di veramente indifferente.

viator

#2
Salve. Saluto Angelo. Mah !!........mi sembra che gli aggettivi che tu hai usato debbano riguardare l'etica dei rapporti personali e sentimentali, non il sesso, il quale in sé è una funzione né degna né indegna. A meno che tu non sia di quelli che sostengano che è impossibile fare sesso senza sentimento. Il sesso è qualcosa che si pone ben prima di qualsiasi considerazione umana, consistendo - a livello psichico - in un percorso di regressione che porta all'indietro dalla condizione attuale dei coinvolti sino alle condizioni e tendenze iniziali della nostra biologica animalità. Infatti il sesso si fa a condizione di abbandonare via via le norme dell'educazione, delle gerarchie sociali e culturali, delle morali convenzionali, dell'abbigliamento e delle mode........
La regressione psichica ha la funzione di ripercorrere all'indietro - ricordandocele, facendocele riassumere - tutte le tappe evolutive di specie ed individuali che ci hanno resi quelli che siamo. Ed il senso filosofico di ciò secondo me consiste nell'essere "costretti" a ripassare il vecchio prima di accingerci - anche solo tendenzialmente - a generare il nuovo.
Comunque, avendo aperto questa discussione in "Cultura e società", non intendevo certo occuparmi delle tematiche collaterali di ordine etico o morale di questo fenomeno.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Phil

@Angelo
Non confonderei la pornografia con la prostituzione: la seconda può nascondere sfruttamento, criminalità e svalutazione della dignità corporea del più debole, mentre la prima presuppone "protagonisti" consenzienti, che probabilmente non si sentono affatto svalutati e umiliati dal guadagnare soldi usando il proprio corpo.
Simulare situazioni inerenti la sessualità, secondo me, non sempre la sminuisce e la banalizza, sebbene la tramuti in una forma di "recitazione" (con annessi pro e contro): difficile non distinguere il "valore" della sessualità vissuta in prima persona da quella solo osservata in terza persona... un film sul calcio, per quanto romanzato e ricco di effetti speciali, non svaluta il calcio in sé, finché le persone (la maggioranza, suppongo) sanno distinguere il calcio reale da quello cinematografico. Che differenza c'è? Basta dare due calci al pallone per capirlo (io ad esempio ci inciampo! ;D ).
Di certo, come ricorda doverosamente viator, la sessualità è una sfera personale psicologicamente delicata (sicuramente più dello sport) per cui vanno tutelati dalla pornografia coloro che non saprebbero interpretarla o comprenderla, coloro che finirebbero appunto per confondere la finzione con la realtà, magari perdendo il controllo... 

La pornografia in sé, in quanto "genere" di film, romanzi (quando l'erotismo sconfina), fumetti, etc., non credo debba/possa piacere a tutti (come non a tutti piacciono i film di fantascienza o i romanzi gialli o i fumetti di Topolino), ma l'interpretazione che propone non mi sembra una svalutazione degli istinti (ricordiamoci che la sessualità non è solo poesia, amore, "dono di anima-e-corpo", ma soprattutto ormoni, sudore e... gaffes!), la vedo piuttosto come una trasfigurazione "teatrale" che spesso incarna desideri e fantasie, più o meno latenti in molti di noi (oltre a suggerircene qualcuna in più  :) ).


Citazione di: viator il 30 Gennaio 2018, 18:26:26 PMConsidero la diffusione della pornografia come la possibilità di divorziare. Si tratta di due diverse facoltà personali che si riflettono sulla società aggiungendosi alle altre facoltà già presenti. A ciascuno la scelta (restando certo, in entrrmbi i casi, il problema della tutela di chi non dovrebbe venirne coinvolto). Ma, secondo me, ripeto, tanti sono i problemi individuali che pornografia o divorzio possono creare, quanti sono quelli che possono risolvere.
In linea di massima, concordo... ma non sul fatto che divorzio e pornografia siano indifferenti: averli a disposizione o meno, fa una grande differenza!  ;)

viator

Salve. Per Phil. Secondo me lo sfruttamento all'interno della pornografia è presente quanto lo è nella prostituzione organizzata (c'è poi anche la prostituzione spontanea, individuale, occasionale, nella quale lo sfruttamento è invece assente).

Circa l'indifferenza, non mi riferivo al paragone tra la presenza o l'assenza della possibilità di fruire della pornografia o divorziare, bensì al peso complessivo delle conseguenze sociali dello scegliere tali opzioni una volta che esse siano (ed oggi lo sono) disponibili per chiunque.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Angelo Cannata

Citazione di: viator il 30 Gennaio 2018, 22:35:02 PM... il sesso, il quale in sé è una funzione né degna né indegna ...
Questa non è altro che la prospettiva materialista, biologica. Senz'altro valida, accettabile, ma che rimane pur sempre solo e soltanto una prospettiva. In questo senso sappiamo tutti che la natura, come ente puramente fisico, non ha leggi morali, non ha mete da raggiungere, ideali da difendere, ma è soltanto un meccanismo che funziona in base alle proprie strutture.
Questa prospettiva materialista non può essere privilegiata come se fosse quella principale, quella fondamentale. Se ragioniamo così, non ci sarà difficoltà ad accettare senza alcuna obiezione, ad esempio, lo sterminio operato da Hitler, visto che in natura vige solo la legge del più forte.
Il discorso puramente materialista-biologico può essere sostenuto, portato avanti, solo dopo aver preavvisato che si ha intenzione di muoversi solo in quell'ambito. Questo è ciò che fa, ad esempio, la scienza, la biologia: da un punto di vista puramente biologico lo sterminio operato da Hitler non è, per usare i tuoi termini, né degno né indegno: in biologia non esistono criteri morali, né di giustizia, né di rispetto. Ma tu vuoi portare avanti un discorso puramente biologico?

Citazione di: viator il 30 Gennaio 2018, 22:35:02 PM... il sesso si fa a condizione di abbandonare via via le norme dell'educazione ...
Quest'affermazione sarebbe tutta da dimostrare, anzi, si dimostra essere già essa stessa improntata al disprezzo del sesso. Chi ha stabilito che per fare sesso sia indispensabile, necessario, essere ineducati o maleducati?

Angelo Cannata

CitazioneNon confonderei la pornografia con la prostituzione: la seconda può nascondere sfruttamento, criminalità e svalutazione della dignità corporea del più debole, mentre la prima presuppone "protagonisti" consenzienti, che probabilmente non si sentono affatto svalutati e umiliati dal guadagnare soldi usando il proprio corpo.
Il criterio per stabilire se una persona viene sfruttata, denigrata, avvilita nella sua dignità, non può essere quello della percezione soggettiva da parte dell'interessato. Sappiamo tutti che è perfettamente possibile plagiare una persona in modo da farle perdere la concezione di sé stessa come essere che esige certe forme di rispetto.
Per stabilire se c'è svilimento della persona l'unica via che abbiamo è discuterne insieme. Non esistono vie oggettive né per stabilire che lo svilimento non c'è, né per stabilire che c'è. Di conseguenza, io faccio il mio discorso come appello alle sensibilità, tentativo di confronto delle sensibilità mie con quelle di chi voglia intervenire.
In merito alla pornografia, sfido chiunque ad indicarmi un filmato pornografico il quale esalti con chiarezza la sessualità come pratica che esprime le più grandi profondità umane, le più grandi ricchezze d'animo, i più grandi aspetti di nobiltà del corpo umano.
La sessualità in sé contiene ed esprime tutte queste cose, ma la pornografia no. Mi sembra quindi che in questa discussione si stia facendo confusione tra sessualità e pornografia, oppure tra pornografia e rappresentazione degli atti sessuali. Non ogni rappresentazione di atti sessuali è pornografia: esistono opere d'arte, tra cui anche cinematografiche, che rappresentano gli atti sessuali, ma non per questo sono pornografia. La pornografia si caratterizza proprio per essere socialmente percepita come offensiva del rispetto che la sessualità richiede. Se non viene percepita come offensiva, allora non è pornografia. Voler dichiarare indifferente la pornografia significa semplicemente voler modificare la sua definizione.

InVerno

Vale la pena citare (e lo farò spudoratamente da wikipedia, non me ne vogliate) Carmelo Bene
L'erotismo è quanto di romanticamente stupido ci possa [essere]... appartiene all'io... [...] ...il plagio reciproco nella irreciprocità assoluta.  [...] Il porno invece ... non è più il soggetto in quanto oggetto squalificato ma [...] è starsi da oggetto a oggetto, non da soggetto a soggetto. Il porno si instaura dopo la morte del desiderio... - morto sacrificato eros - l'aldilà del desiderio. Quando tu fai qualcosa al di là della voglia, la voglia della voglia, questo è il porno. È una svogliatezza [...] il porno è il manque, è quanto non è, è quanto ha superato se stesso, è quanto non ha voglia...
E lo cito solamente, per ricordare che il porno non è solamente la pornografia, è l'osceno tutto.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Phil

Citazione di: viator il 30 Gennaio 2018, 22:52:25 PM
Circa l'indifferenza, non mi riferivo al paragone tra la presenza o l'assenza della possibilità di fruire della pornografia o divorziare, bensì al peso complessivo delle conseguenze sociali dello scegliere tali opzioni una volta che esse siano (ed oggi lo sono) disponibili per chiunque.
Si, avevo colto  :)  ho voluto comunque cogliere l'occasione per sottolineare che la presenza di un elemento indifferente non è sempre essa stessa indifferente.

Citazione di: viator il 30 Gennaio 2018, 22:52:25 PM
Secondo me lo sfruttamento all'interno della pornografia è presente quanto lo è nella prostituzione organizzata
Non saprei, ma se dovessi scommettere, direi che lo sfruttamento nella seconda è nettamente più rilevante (quantitativamente) che nella prima (la tratta delle schiave sessuali non credo riguardi la pornografia  ;) ).

Citazione di: Angelo Cannata il 31 Gennaio 2018, 08:40:44 AM
Il criterio per stabilire se una persona viene sfruttata, denigrata, avvilita nella sua dignità, non può essere quello della percezione soggettiva da parte dell'interessato. Sappiamo tutti che è perfettamente possibile plagiare una persona in modo da farle perdere la concezione di sé stessa come essere che esige certe forme di rispetto.
Secondo me (ma non ho dati alla mano) credo siano solo una minoranza gli attori plagiati e circuiti nell'industria del porno; magari sbaglio clamorosamente.

Citazione di: Angelo Cannata il 31 Gennaio 2018, 08:40:44 AM
In merito alla pornografia, sfido chiunque ad indicarmi un filmato pornografico il quale esalti con chiarezza la sessualità come pratica che esprime le più grandi profondità umane, le più grandi ricchezze d'animo, i più grandi aspetti di nobiltà del corpo umano. La sessualità in sé contiene ed esprime tutte queste cose
Eppure, "ricchezze d'animo" e "nobiltà del corpo" vengono forse percepite dai partecipanti dell'amplesso? Capisco farlo con sentimento e amore, ma forse qui rischiamo di parlare di una visione poetica decontestualizzata dagli eventi carnali a cui si riferisce (il che non toglie che se ne possa comunque discutere  :) ).
La pornografia non si fa per fornire educazione emotivo-sessuale, né tantomeno per elogiare "le profondità umane" (e qui niente battute, please!), chi cerca questi stimoli culturali dovrebbe rivolgersi altrove, altrimenti è come rimproverare al fruttivendolo di non vendere la carne  ;D

Citazione di: Angelo Cannata il 31 Gennaio 2018, 08:40:44 AM
La pornografia si caratterizza proprio per essere socialmente percepita come offensiva del rispetto che la sessualità richiede. Se non viene percepita come offensiva, allora non è pornografia. Voler dichiarare indifferente la pornografia significa semplicemente voler modificare la sua definizione.
Non sono affatto sicuro che la sua definizione sia basata sul voler essere offensivo per la sessualità (qual'è la fonte di tale definizione?). Di certo può risultarlo, per qualcuno, ma non credo che sia tale offensività a identificarla ("se non offende la sessualità, non è pornografia"? Non mi sembra un criterio efficace per riconoscerla). La pornografia strumentalizza l'appetito sessuale (non si esce dal biologico); la cultura sentimentalista che l'uomo ha edificato su un istinto primordiale (Schopenhauer docet) non è certo il fulcro della pornografia, perché, come si suol dire, si rivolge ad un altro tipo di "target".

Come ci ricorda InVerno, il "porno" può essere inteso anche come "osceno" morale, estetico o altro, ma se parliamo di porno-grafia in senso stretto, ci sono canoni piuttosto condivisi per identificarla, basta trovare il denominatore comune del settore: rappresentare esplicitamente e soprattutto rapporti sessuali (recitati), meritandosi il divieto di essere mostrato a minori di 18 anni (suppongo ci siano leggi chiare in merito, con criteri specifici, ma non le conosco).
D'altronde, anche alcuni mosaici di Pompei (se non erro) e le raffigurazioni induiste (pur contestualizzate nella visione tantrica), adesso vengono chiamate "arte", in virtù della patina storica che le copre, ma all'epoca sicuramente le vedevano con ben altri occhi (e con pupille ben dilatate ;D ).

Angelo Cannata

Vocabolario italiano Zingarelli
pornografia Descrizione e rappresentazione di temi o immagini oscene in opere letterarie, artistiche, cinematografiche e sim.

Andiamo a cercare "osceno"
osceno Che, secondo il comune sentimento, offende il pudore


Andiamo a cercare "pudore"
pudore Naturale sentimento di riserbo per quanto riguarda la sfera sessuale, la nudità e sim.

Andiamo a vedere ciò che avevo scritto:
Citazione di: Angelo Cannata il 31 Gennaio 2018, 08:40:44 AMLa pornografia si caratterizza proprio per essere socialmente percepita come offensiva del rispetto che la sessualità richiede. Se non viene percepita come offensiva, allora non è pornografia. Voler dichiarare indifferente la pornografia significa semplicemente voler modificare la sua definizione.

Phil

Mea culpa! Avevo capito che tu intendessi che la pornografia offendesse la sessualità, invece, come giustamente osservi, offende il riserbo sociale sulla sessualità (non la sessualità in sé), infatti lo viola esponendo esplicitamente atti sessuali, il corpo nudo, etc. risultando per questo, come già ricordavo, oggetto di limitazione di età per la fruizione. Non avevo inteso che tu parlassi del piano pubblico-sociale; fraintendimento chiarito! :)

viator

Salve a tutti. Leggendo i vostri interventi mi sembra di capire che non abbiate opinioni circa il quesito implicito con il quale ho aperto  questo argomento.

Esso era : ma secondo voi la liberalizzazione della pornografia (qualsiasi cosa essa sia, quale che sia il suo valore o disvalore, quale che sia il vostro giudizio su di essa.........) ha prodotto, all'interno della civiltà occidentale od anche solo italiana, un aumento dei reati, una diminuzione dei reati, oppure essa è risultata complessivamente indifferente dal punto di vista criminogeno ?

Oppure ancora, se non vogliamo metterla in maniera così freddamente statistica, la pornografia come fenomeno intrattenitivo ha secondo voi migliorato, lasciata invariata o peggiorato la condizione esistenziale (il grado complessivo di soddisfazione della propria vita) di chi la fruisce ?

Anticipavo quindi la mia personale opinione che dava per COMPLESSIVAMENTE INDIFFERENTE l'effetto della fruizione pornografica sia sulla criminosità che sui contenuti esistenziali.

Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Angelo Cannata

Mi chiedo a che serve sostituire le opinioni alle statistiche: se vogliamo statistiche, andiamo a cercare le statistiche: più ovvio di così? Apri Google, scrivi pornografia statistiche effetti, o qualcosa di simile, e poi metti a confronto ciò che i siti dicono. A quel punto le opinioni varranno ben poco.
Più semplice di così?
Mi sembra come chiedere opinioni su quanto fa 435443 x 345645: non è più semplice usare una normalissima calcolatrice?

Kobayashi

#13
A me sembra che la visione profonda, nobile, della sessualità sia tutto ciò che rimane della teoria romantica dell'amore, che ha avuto forse il suo punto più alto nella poesia di fine Medioevo.
Il dubbio è che al centro di quella teoria ci sia soltanto una meravigliosa illusione.
La diffusa attuale promiscuità sembra indicare che la sessualità sia soprattutto piacere erotico o gioco di seduzione.
Affinché si possa vivere la sessualità come esperienza profonda etc. sarebbe necessario infatti una conoscenza direi quasi spirituale dell'altra persona e la capacità di provare autentica devozione nei suoi confronti.
Cose appunto che raramente si verificano negli incontri occasionali o nelle brevi relazioni amorose.

Notavo come la pornografia abbia avuto un picco di diffusione nello stesso periodo del boom dell'arte culinaria (trasmissioni tv, blog, etc.).
E' un caso o il sintomo di una riduzione degli interessi delle persone alle cose più semplici e di sicuro effetto (cibo e sesso)?

Per rispondere alla domanda di Viator: non credo che la diffusione della pornografia sia causa di peggioramento esistenziale, è piuttosto il sintomo di un abbruttimento generale...

Sariputra

cit. Kobayashi:
Notavo come la pornografia abbia avuto un picco di diffusione nello stesso periodo del boom dell'arte culinaria (trasmissioni tv, blog, etc.).
E' un caso o il sintomo di una riduzione degli interessi delle persone alle cose più semplici e di sicuro effetto (cibo e sesso)?


Beh, è evidente che ambedue sono una forma di fame. Fame di soddisfazione dei piaceri sensoriali, che il mercato sta sfruttando a pieni mani in questi tempi che siamo chiamati, purtroppo, a vivere. Non è un caso che ambedue le forme di soddisfazione vadano  ( generalmente, ma non sempre...) lentamente a calare con l'incedere degli anni e la vecchiaia, lasciando spesso, se una persona apprezza qualcos'altro oltre alla gola e a quello che sta nelle mutande, un desiderio più "raffinato", quasi scrostato da questa bulimia godereccia grossolana e "rozza",  così magistralmente raccontato, per esempio,  da Yasunari Kawabata ne "Il suono della montagna"...
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.