populismo strategico e populismo ideologico

Aperto da anthonyi, 18 Febbraio 2019, 08:08:23 AM

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anthonyi

La ricerca politologica attuale si stà concentrando sul fenomeno del populismo che avanza in tutte le società democratiche. Il populismo è una forma di comunicazione politica indirizzata a favorire immediate reazioni emotive positive con linguaggio semplificazionista, parlando alla pancia e non alla testa.
Esso può dare luogo a due classi politiche di tipo differente:
1) Una classe politica cosciente della strumentalità del messaggio populista, e della necessità, quindi, una volta raggiunto il potere, di gestire la complessità del sociale con argomenti differenti dagli slogan inventati per raggiungere il potere, e quindi un populismo strategico;
2) Una classe politica che crede che quegli slogan rappresentino realmente una soluzione politica per i problemi, e quindi un populismo ideologico.
Proviamo a fare degli esempi: Berlusconi, il primo dei populisti in Italia, è stato certamente un populista strategico; Tsipras invece ha un'evoluzione nel tempo, nei primi cinque mesi prosegue sulle linee ideologiche che lo avevano portato al governo, poi cede alla realtà e mette da parte gli slogan con i quali vinse le elezioni; Trump sembra essere il più ideologico di tutti, si mantiene coerente con i contenuti che l hanno mandato al potere, al punto da creare un braccio di ferro con il parlamento senza precedenti nella storia degli USA; Di Maio direi che è più strategico che ideologico, infatti non appena va al Mise mette mano alla pratica ILVA e sostanzialmente la conclude, dimostrando di rendersi conto del danno che avrebbe causato una chiusura dell'ILVA che il M5S aveva promesso agli elettori; Salvini, certamente si è dimostrato più coerente con le sue proposte preelettorali , più ideologico che strategico.

Ipazia

Poi c'è il populismo politico che è il movimento di classe del XXI secolo. Se n'è accorto perfino un veterocomunista come Giulietto Chiesa che nel fondare un griffato partito di classe non trovò di meglio che chiamarlo "Potere al Popolo". A differenza del populismo messianico dei secoli precedenti il populismo politico deriva dalla ricomposizione di classe assolutamente livellatrice della fine del secolo scorso che ha ridimensionato numericamente e strategicamente la "classe operaia" attraverso l'automazione, l'esodo di schiavi e la delocalizzazione. Il risultato politico "a sinistra" fu Occupy Wall Street: la presa d'atto che il 99% della popolazione mondiale sta in una barca (ancora provvisoriamente a più piani) e l'1% in un'altra. Rapporto tendente ad acuirsi piuttosto che a ridursi. Del resto tale processo è nella logica di sviluppo del Capitale che tende sempre più alla sua concentrazione e alla distruzione dei concorrenti sociodarwinianamente meno "idonei" a sopravvivere nella giungla-mercato.

Oggi lo scontro politico è tra un populismo "di classe", che si trascina dietro una componente di destra e di sinistra e un liberal-liberismo globalista che altrettanto si alimenta a destra nel conservatorismo liberale e a sinistra nella componente liberal e socialdemocratica. Là in mezzo passa lo la linea del fronte anticapitalistico del XXI secolo.  Come Churcill e Stalin nel secolo scorso non poterono scegliere gli alleati contro Hitler, così nell'attuale non è possibile scegliere gli alleati contro il Capitale. Questo fatto crea senz'altro problemi strategici e ideologici nel fronte anticapitalistico, ma la strategia si aggiorna sul campo di battaglia e l'ideologia si educa sbattendo il naso contro la realtà.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

InVerno

E ti sei dimenticato Renzi? Sono d'accordo, un tipo concreto incapace di riassumere politiche internazioni in slides colorate.. Non sono d'accordo comunque sul fatto che Trump sia ideologico, in quanto ha dimostrato più e più volte di conoscere l'effetto delle proprie sparate e di dirle con cognizione di causa. Famosa la sua "confessione" su come ha inventato uno dei suoi slogan elettorali "drain the swamp", detta una volta per sbaglio ad un comizio, vide il pubblico andare in visibilio, da che decise che l'avrebbe ripetuto ad libitum. Invero una volta al potere ha fatto tutto il contrario di "dragare la palude", perciò parrebbe avesse perfetta cognizione di causa, anche se la famosa domanda "ci è o ci fa?" può certamente rimanere aperta. Peraltro Obama, che nella retorica nostrana non compare tra i populisti, ha afferamato a più riprese che il vero populista è lui, non Trump, che può essere considerato uno xenofobo, un cinico, o un cialtrone, ma non un populista quale è lui (Obama) e quale è anche Sanders. Questo prima che populista diventasse un insulto conclamato, i cosidetti "non populisti" avevano provato a salire sul carro populista, salvo perdere le elezioni, e quindi rivoltare il termine in un insulto, tipico comportamento di chi cadendo da cavallo, esclama "intanto volevo scendere!" Forse i politologi dovrebbero perdere meno tempo su un termine cosi inflazionato e volatile, medaglia d'onore un giorno e scherno il giorno successivo, rischiano di essere considerati "politicizzati"!
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

anthonyi

Citazione di: InVerno il 18 Febbraio 2019, 10:25:25 AM
E ti sei dimenticato Renzi? Sono d'accordo, un tipo concreto incapace di riassumere politiche internazioni in slides colorate.. Non sono d'accordo comunque sul fatto che Trump sia ideologico, in quanto ha dimostrato più e più volte di conoscere l'effetto delle proprie sparate e di dirle con cognizione di causa. Famosa la sua "confessione" su come ha inventato uno dei suoi slogan elettorali "drain the swamp", detta una volta per sbaglio ad un comizio, vide il pubblico andare in visibilio, da che decise che l'avrebbe ripetuto ad libitum. Invero una volta al potere ha fatto tutto il contrario di "dragare la palude", perciò parrebbe avesse perfetta cognizione di causa, anche se la famosa domanda "ci è o ci fa?" può certamente rimanere aperta. Peraltro Obama, che nella retorica nostrana non compare tra i populisti, ha afferamato a più riprese che il vero populista è lui, non Trump, che può essere considerato uno xenofobo, un cinico, o un cialtrone, ma non un populista quale è lui (Obama) e quale è anche Sanders. Questo prima che populista diventasse un insulto conclamato, i cosidetti "non populisti" avevano provato a salire sul carro populista, salvo perdere le elezioni, e quindi rivoltare il termine in un insulto, tipico comportamento di chi cadendo da cavallo, esclama "intanto volevo scendere!" Forse i politologi dovrebbero perdere meno tempo su un termine cosi inflazionato e volatile, medaglia d'onore un giorno e scherno il giorno successivo, rischiano di essere considerati "politicizzati"!

Inverno, io non credo che Renzi possa essere definito populista. E' chiaro che qualsiasi politico deve saper fare propaganda ma, in troppi casi, le politiche di Renzi sono state indirizzate ad un disegno tecnico-politico. Pensiamo alla riforma dell'art.18, una scelta coraggiosa dal punto di vista politico che gli avrebbe logicamente scaricato contro tutti i residui ideologici di sinistra presenti nel popolo. Non è un caso poi che quella riforma è stata l'argomento elettorale più propagandato negli ultimi anni come strumento populista (Naturalmente da quelli che non erano di destra), salvo poi dimenticarsene completamente una volta passate le elezioni. Un leader populista quell'errore non l'avrebbe mai fatto.
Anche Obama non è populista perché non bastano gli slogan a fare il populismo, anche in questo caso abbiamo una scelta politica innovativa e coraggiosa che lo dimostra, cioè il salvataggio della Chrysler con intervento dello stato, negli Stati Uniti, infatti, la forte ideologia diffusa contraria a qualsiasi ipotesi di intervento pubblico nelle imprese rendeva quell'intervento politicamente pericoloso.
Un saluto

0xdeadbeef

Ciao Anthony
Per me lo scontro che si sta profilando è fra la democrazia e la tecnocrazia (altro che "populismo")...
Non vederlo è per me da recarsi immediatamente da un oculista: di quelli bravi parecchio...
saluti

InVerno

Citazione di: anthonyi il 18 Febbraio 2019, 13:32:02 PM
Inverno, io non credo che Renzi possa essere definito populista. E' chiaro che qualsiasi politico deve saper fare propaganda ma, in troppi casi, le politiche di Renzi sono state indirizzate ad un disegno tecnico-politico. Pensiamo alla riforma dell'art.18, una scelta coraggiosa dal punto di vista politico che gli avrebbe logicamente scaricato contro tutti i residui ideologici di sinistra presenti nel popolo. Non è un caso poi che quella riforma è stata l'argomento elettorale più propagandato negli ultimi anni come strumento populista (Naturalmente da quelli che non erano di destra), salvo poi dimenticarsene completamente una volta passate le elezioni. Un leader populista quell'errore non l'avrebbe mai fatto.
Anche Obama non è populista perché non bastano gli slogan a fare il populismo, anche in questo caso abbiamo una scelta politica innovativa e coraggiosa che lo dimostra, cioè il salvataggio della Chrysler con intervento dello stato, negli Stati Uniti, infatti, la forte ideologia diffusa contraria a qualsiasi ipotesi di intervento pubblico nelle imprese rendeva quell'intervento politicamente pericoloso.
Un saluto
Renzi ha avuto vita facile nelle promesse elettorali, non ha mai fatto una campagna elettorale! Anzi si una l'ha fatta, per le europee, promettendo 80€ (meglio il populismo o il voto di scambio?) e di andare a sbattere i pugni sul tavolo in Eu. Poi preso da una ventata di realismo, ha portata una maglietta della fiorentina ed è finita a tarallucci e vino. Obama non hai mai promesso nulla riguardo agli interventi statali.. in compenso aveva promesso che le truppe in Iraq sarebbero ritornate indietro durante i primi cento giorni! Un vero e proprio miracolo promesso ai milioni di parenti e di soldati al fronte..Ma le truppe dopo 10 anni sono ancora li, forse anche lui è stato preso da una ventata di realismo? Aveva persino convinto la commissione dei Nobel con questa promessa, poi però ha decuplicato i bombardamenti coi droni e aperto un nuovo fronte in Yemen. Potremmo andare avanti per ore a discutere di chi è il più ipocrita. Se l'europeismo naif di Macron per esempio sia una linea politica fattuale, oppure una sventagliata di sciocchezze anima e core, che l'ha lasciato in mutande nel giro di un anno. O se sia più populista Corbyn o i Brexiter, si accusano uno l'altro di esserlo.. chi avrà ragione?
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

anthonyi

Citazione di: 0xdeadbeef il 18 Febbraio 2019, 18:09:31 PM
Ciao Anthony
Per me lo scontro che si sta profilando è fra la democrazia e la tecnocrazia (altro che "populismo")...
Non vederlo è per me da recarsi immediatamente da un oculista: di quelli bravi parecchio...
saluti

Ciao 0xdeadbeef, quindi per te il populismo non esiste? Poi vabbè democrazia è una parola, bisogna vedere dentro cosa ci si mette. Quando Di Maio nel maggio di quest'anno urlava in piazza che voleva mettere sotto processo il PdR solo perché, nell'esercizio delle sue funzioni, si era rifiutato di sottoscrivere la nomina di Savona a Ministro dell'Economia cosa era quello? Per me era lo scontro tra il populismo e una istituzione, poi tu potrai anche chiamarlo scontro tra democrazia e tecnocrazia, ma non si tratta certamente di un concetto di democrazia liberale.
Hai fatto caso che tutti gli stati oltre cortina, fino all'89, si definivano "Democratici", democrazia è una parola pericolosa in bocca a chi non ne capisce il significato.
Un saluto e W l'Italia

baylham

Il populismo non esiste perché è una ideologia falsa.
Esistono uomini, gruppi, movimenti e partiti che seguono un'ideologia falsa, le contraddizioni non possono che emergere e diventare evidenti.
Il fatto stesso che un movimento o partito si dichiari populista è una contraddizione in termini, logica.

anthonyi

Citazione di: InVerno il 19 Febbraio 2019, 11:43:15 AM
Renzi ha avuto vita facile nelle promesse elettorali, non ha mai fatto una campagna elettorale! Anzi si una l'ha fatta, per le europee, promettendo 80€ (meglio il populismo o il voto di scambio?) e di andare a sbattere i pugni sul tavolo in Eu. Poi preso da una ventata di realismo, ha portata una maglietta della fiorentina ed è finita a tarallucci e vino. Obama non hai mai promesso nulla riguardo agli interventi statali.. in compenso aveva promesso che le truppe in Iraq sarebbero ritornate indietro durante i primi cento giorni! Un vero e proprio miracolo promesso ai milioni di parenti e di soldati al fronte..Ma le truppe dopo 10 anni sono ancora li, forse anche lui è stato preso da una ventata di realismo? Aveva persino convinto la commissione dei Nobel con questa promessa, poi però ha decuplicato i bombardamenti coi droni e aperto un nuovo fronte in Yemen. Potremmo andare avanti per ore a discutere di chi è il più ipocrita. Se l'europeismo naif di Macron per esempio sia una linea politica fattuale, oppure una sventagliata di sciocchezze anima e core, che l'ha lasciato in mutande nel giro di un anno. O se sia più populista Corbyn o i Brexiter, si accusano uno l'altro di esserlo.. chi avrà ragione?

Ciao Inverno, è vero che gli 80 Euro erano un vento di populismo, ma ridurre i mille giorni di Renzi agli 80 Euro non è una rappresentazione della sua azione politica. Certamente Renzi non ha coltivato lo scontro con le istituzioni europee, e anche per questo non è populista come i nostri dioscuri.
Comunque la questione del mantenimento delle promesse non ha merito, a mio parere, nella definizione di populismo, il populismo è caratterizzato dalla tipicità delle promesse che sono immediatamente percepibili.
Un populista non proporrà mai una riforma del processo penale, concetto complicato ed ambiguo, ma prometterà che se qualcuno ti entra in casa senza permesso puoi sforacchiarlo senza temere complicazioni successive.

anthonyi

Citazione di: baylham il 19 Febbraio 2019, 11:52:14 AM
Il populismo non esiste perché è una ideologia falsa.
Esistono uomini, gruppi, movimenti e partiti che seguono un'ideologia falsa, le contraddizioni non possono che emergere e diventare evidenti.
Il fatto stesso che un movimento o partito si dichiari populista è una contraddizione in termini, logica.

Ciao baylham, il populismo è un modo di fare politica, si può applicare a tutte le ideologie, anche se poi, magari, analizzando le ideologie, qualche tratto di populismo lo trovi sempre.

InVerno

#10
Citazione di: anthonyi il 19 Febbraio 2019, 12:21:09 PM
Ciao Inverno, è vero che gli 80 Euro erano un vento di populismo, ma ridurre i mille giorni di Renzi agli 80 Euro non è una rappresentazione della sua azione politica. Certamente Renzi non ha coltivato lo scontro con le istituzioni europee, e anche per questo non è populista come i nostri dioscuri.
Comunque la questione del mantenimento delle promesse non ha merito, a mio parere, nella definizione di populismo, il populismo è caratterizzato dalla tipicità delle promesse che sono immediatamente percepibili.
Un populista non proporrà mai una riforma del processo penale, concetto complicato ed ambiguo, ma prometterà che se qualcuno ti entra in casa senza permesso puoi sforacchiarlo senza temere complicazioni successive.
Ma tu credi che i "populisti" vengano da marte oppure pensi che siano l'espressione di questa cultura? Te lo chiedo onestamente perchè io di solito tendo a concentrarmi meno sui personalismi politici, e più a capire la cultura che li ha prodotti. A me stamattina è arriva una mail dove mi si offrono 2 televisioni al prezzo di una...Perchè dovrei rifiutare la proposta di un "populista" di raddoppiarmi lo stipendio? Quando parlavamo di obsolescenza programmata tutto andava bene, era uno strumento lecito della crescita del capitale. Quando i politici fanno proposte a "obsolescenza programmata" non va più bene? Il consumatore e l'elettore non sono due persone diverse, è la stessa persona. Non ti dice niente che Berlusconi e Trump vengano dal mondo delle televendite, del consumo, dell'ottimismo finanziario? Come mai i venditori di cessi riescono a fare così successo in questa società? Forse perchè non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca? Il consumatore gonzo e l'elettore intelligente? Chissà
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

anthonyi

Citazione di: InVerno il 20 Febbraio 2019, 12:48:41 PM
Ma tu credi che i "populisti" vengano da marte oppure pensi che siano l'espressione di questa cultura? Te lo chiedo onestamente perchè io di solito tendo a concentrarmi meno sui personalismi politici, e più a capire la cultura che li ha prodotti. A me stamattina è arriva una mail dove mi si offrono 2 televisioni al prezzo di una...Perchè dovrei rifiutare la proposta di un "populista" di raddoppiarmi lo stipendio? Quando parlavamo di obsolescenza programmata tutto andava bene, era uno strumento lecito della crescita del capitale. Quando i politici fanno proposte a "obsolescenza programmata" non va più bene? Il consumatore e l'elettore non sono due persone diverse, è la stessa persona. Non ti dice niente che Berlusconi e Trump vengano dal mondo delle televendite, del consumo, dell'ottimismo finanziario? Come mai i venditori di cessi riescono a fare così successo in questa società? Forse perchè non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca? Il consumatore gonzo e l'elettore intelligente? Chissà

Inverno io concordo con la tua visione, il populismo è un sottoprodotto della cultura di mercato, ma anche nel mercato ci sono i prodotti ordinari, che magari non promettono risultati eccezionali ma bene o male funzionano, e i prodotti innovativi, che promettono risultati eccezionali e sovente si rivelano dei bidoni.
Un saluto, e W l'Italia.

green demetr

#12
Certamente esiste un populismo strategico, ma se è tale, allora è decisamente ideologico.

Ossia USA il populismo, per fare esattamente l'opposto, ossia i proprio interessi partitocratici,

Questo modello usato principalmente dalle televisioni, che si compattano sempre agli interessi lobbistici.

Basta pensare alla campagna Anti-Trump. o al Russian Gate, che ha eliminato praticamente TUTTI gli uomini fidati del presidente.

Diciamo che quella è la solita narrativa imposta del potere.

Ma poi vi è anche il populismo vero e proprio ossia quello della democrazia diretta, fare ESATTAMENTE quel che il popolo vuole. Come nei sogni profetici di Casaleggio, compresi e ben più interessanti del progetto zeitgeist a cui si ispira, ditemi cosa ne pensate)

Questo in  realtà è la cosa più interessante, perchè si tratterebbe per il corpo intermedio, ossia quello politico, l'obbligo di non fare i propri interessi, e di accettare quello che dice il popolo facendo attenzione a non cadere nei guai elencati dal Manzoni della storia della colonna infame, contenuta anche nei PROMESI SPOSI.

Un compito nuovo mai pensato prima, persino il comunismo NON lo prevede.

La questione intellettuale è ovviamente enorme, e tutti i radical chic sembrano essere implosi nei loro ciruciti paranoici, messi duramente alla prova nel loro modus vivendi (moriendi, in quanto la paranoia è un modo della morte, e non della vita).
Persino il maestro Cacciari, sembra incapace di affrotnare la sfida che viene dalla vita. Sotto forma di "capriccio" della storia alla tolstoj.

FIguraimoci gli altri. Sini e Severino non si pronunciano (in parte per via del loro stesso modo di filosofare), e gli altri si allineano senza pensiero. a dimostrazione che non c'era pensiero neppure prima.

Ps- il mio amato zizek ci ha dato delle "merde".......ecco! e ti pareva!
Vai avanti tu che mi vien da ridere

0xdeadbeef

Citazione di: anthonyi il 19 Febbraio 2019, 11:43:24 AM
Ciao 0xdeadbeef, quindi per te il populismo non esiste? Poi vabbè democrazia è una parola, bisogna vedere dentro cosa ci si mette. Quando Di Maio nel maggio di quest'anno urlava in piazza che voleva mettere sotto processo il PdR solo perché, nell'esercizio delle sue funzioni, si era rifiutato di sottoscrivere la nomina di Savona a Ministro dell'Economia cosa era quello? Per me era lo scontro tra il populismo e una istituzione, poi tu potrai anche chiamarlo scontro tra democrazia e tecnocrazia, ma non si tratta certamente di un concetto di democrazia liberale.
Hai fatto caso che tutti gli stati oltre cortina, fino all'89, si definivano "Democratici", democrazia è una parola pericolosa in bocca a chi non ne capisce il significato.
Un saluto e W l'Italia

Ciao Anthony
Hai perfettamente ragione: pericolosissima sulla bocca di chi non capisce che il suo più profondo
significato è: "prendere le decisioni a maggioranza"...
Poi, che c'entra, c'è anche chi pensa che le "costituzioni" siano un qualcosa di caduto dal cielo;
un qualcosa di molto simile a quelle Tavole che Mosè ricevette nel Monte Sinai (per cui guai alla
maggioranza se pensa di "violarle"...).
In realtà quello che tu poni è un problema antichissimo, che Platone sviscera magistralmente
ne: "La Repubblica". E' l'eterno ed insoluto problema del "governo dei filosofi"...
Buon per te che hai l'ottimismo di pensarlo ancora, nonostante più di due millenni abbiamo
dimostrato in lungo e in largo il suo carattere unicamente utopistico (di un utopismo davanti
al quale la "Città del Sole" di Campanella appare come un esempio crudo di realismo politico...)
saluti e W la.... :-X

green demetr

Citazione di: 0xdeadbeef il 20 Febbraio 2019, 19:45:41 PM
Ciao Anthony
Hai perfettamente ragione: pericolosissima sulla bocca di chi non capisce che il suo più profondo
significato è: "prendere le decisioni a maggioranza"...
Poi, che c'entra, c'è anche chi pensa che le "costituzioni" siano un qualcosa di caduto dal cielo;
un qualcosa di molto simile a quelle Tavole che Mosè ricevette nel Monte Sinai (per cui guai alla
maggioranza se pensa di "violarle"...).
In realtà quello che tu poni è un problema antichissimo, che Platone sviscera magistralmente
ne: "La Repubblica". E' l'eterno ed insoluto problema del "governo dei filosofi"...
Buon per te che hai l'ottimismo di pensarlo ancora, nonostante più di due millenni abbiamo
dimostrato in lungo e in largo il suo carattere unicamente utopistico (di un utopismo davanti
al quale la "Città del Sole" di Campanella appare come un esempio crudo di realismo politico...)
saluti e W la.... :-X

Si va beh allora che facciamo ci inchiniamo senza pensiero alla tecnocrazia?

E' già un bene averlo capito. Siccome sei tra quei 4 gatti che l'hanno capito, non ti senti maggiormente investito a dover pensare la questione della caduta della democrazia, verso nuovi modelli possibilmente più consapevoli?

Perchè non pensare il populismo proprio in chiave democratica? comunque sarà necessario perchè ormai il dado è tratto.

Vale a dire il corpo intermedio politico a cosa deve dare priorità? Non scoraggiamoci companeros!
Vai avanti tu che mi vien da ridere

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