Menu principale

Pandemia

Aperto da viator, 01 Febbraio 2020, 14:44:04 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

viator

Salve. Solite mie ciniche riflessioni. Ma è possibile che l'attuale epoca contrassegnata dall'espansione irrefrenabile dei mezzi di trasporto e di comunicazione (chiamata globalizzazione e che - guarda caso - vede nell'Asia e nella Cina i poli della propria diffusione) prosegua a tempi indeterminati senza generare al proprio interno effetti e contraccolpi che provvedano a moderarla ?.

Secondo voi virus e batteri hanno il "diritto" di "sfruttare" anch'essi tutte queste "meravigliose" opportunità di diffusione ?

Secondo me, dal punto di vista filosofico-naturalistico virus e batteri hanno non solo la possibilità, ma addirittura il diritto di espandersi, benchè la cosa non ci risulti propriamente comoda.

Certo, la difffusione delle malattie a livello epidemico o pandemico rappresenta l'ennesima lampande dimostrazione dell'inegualitarismo della natura, in quanto mentre la loro diffusione è favorita dalla opulenza di chi viaggia (i grandi viaggiatori hanno anche i soldi per curarsi), i loro effetti più massicci colpiscono invece le classi meno abbienti.

Comunque, poichè l'uomo non è in grado di amministrare nè la propria demografia nè l'ecologia del pianeta ma è tutto preso nel comunicare soprattutto stupidaggini contronatura...................................Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

baylham

Supponiamo che tutte le cose siano diseguali. Risulta ancora un'uguaglianza di fondo: tutte le cose sono uguali nel loro essere diseguali. Comunque uguali nel loro essere cose. Dipende dalla prospettiva.

Le epidemie o pandemie non dimostrano affatto l'inegualitarismo della natura in quanto la disuguaglianza economica tra gli uomini è precedente. Sospetto che le pandemie abbiano invece molti effetti egualitari dal punto di vista economico.
Ti concentri sulle disuguaglianze e trascuri le uguaglianze tra gli uomini, i virus e batteri e le loro relazioni.

Non ho capito se ritieni che il controllo della demografia e dell'ecologia porti al controllo dei virus e batteri e che questo controllo stia nella disponibilità dell'uomo.

viator

Salve Baylham. Citandoti : "Supponiamo che tutte le cose siano diseguali. Risulta ancora un'uguaglianza di fondo: tutte le cose sono uguali nel loro essere diseguali. Comunque uguali nel loro essere cose. Dipende dalla prospettiva".
Forse confondi il concetto di uguaglianza con quello di identità. Il fatto che tutti gli uomini siano eguali sotto un certo punto di vista (esempio : davanti alla Legge) non significa certo che tutti gli uomini siano identici (ciòè che debbano essere eguali anche da tutti gli altri punti di vista).

Poi : "Le epidemie o pandemie non dimostrano affatto l'inegualitarismo della natura in quanto la disuguaglianza economica tra gli uomini è precedente". Siamo alle solite. L'uomo come origine di tutte le cose e non tutte le cose (il mondo) come origine dell'uomo. Quindi secondo te tempo fa (diciamo ad esempio 500milioni di anni fa) c'erano società umane economicamente diseguali e comunque non è mai esistito un tempo al cui interno non c'era l'uomo ma erano presenti virus, batteri e qualche altra forma di vita soggetta ad epidemie e pandemie generate appunto da virus e batteri ?. Hai presente la definizione biologica di epidemia e di pandemia ? Pensi che riguardi solo il genere umano?.

Infine : "Non ho capito se ritieni che il controllo della demografia e dell'ecologia porti al controllo dei virus e batteri e che questo controllo stia nella disponibilità dell'uomo". Hai fatto bene a non capire.
Intendevo ironicamente affermare che il genere umano, tutto preso nello sviluppare nuovi modi di vita basati - ad esempio - sulla sempre maggiore facilità di spostamento, non si rende conto di offrire tale facilità di spostamento e diffusione anche ai virus e batteri di cui diventa portatore.
Baylham................ti rendi conto che se il coronavirus approda in Africa (continente in cui non ci possono essere controlli e prevenzione paragonabili con quelli del Primo Mondo) di lì si diffonderebbe quasi senza controllo ? Capisci cosa arriverebbe ad esempio in Italia attraverso i migranti ammassati lungo i nostri confini-colabrodo ? Sarebbe un giusto premio per le nostre "politiche dell'accoglienza", non trovi ?. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

niko

Citazione di: viator il 01 Febbraio 2020, 21:48:54 PM
Salve Baylham. Citandoti : "Supponiamo che tutte le cose siano diseguali. Risulta ancora un'uguaglianza di fondo: tutte le cose sono uguali nel loro essere diseguali. Comunque uguali nel loro essere cose. Dipende dalla prospettiva".
Forse confondi il concetto di uguaglianza con quello di identità. Il fatto che tutti gli uomini siano eguali sotto un certo punto di vista (esempio : davanti alla Legge) non significa certo che tutti gli uomini siano identici (ciòè che debbano essere eguali anche da tutti gli altri punti di vista).

Poi : "Le epidemie o pandemie non dimostrano affatto l'inegualitarismo della natura in quanto la disuguaglianza economica tra gli uomini è precedente". Siamo alle solite. L'uomo come origine di tutte le cose e non tutte le cose (il mondo) come origine dell'uomo. Quindi secondo te tempo fa (diciamo ad esempio 500milioni di anni fa) c'erano società umane economicamente diseguali e comunque non è mai esistito un tempo al cui interno non c'era l'uomo ma erano presenti virus, batteri e qualche altra forma di vita soggetta ad epidemie e pandemie generate appunto da virus e batteri ?. Hai presente la definizione biologica di epidemia e di pandemia ? Pensi che riguardi solo il genere umano?.

Infine : "Non ho capito se ritieni che il controllo della demografia e dell'ecologia porti al controllo dei virus e batteri e che questo controllo stia nella disponibilità dell'uomo". Hai fatto bene a non capire.
Intendevo ironicamente affermare che il genere umano, tutto preso nello sviluppare nuovi modi di vita basati - ad esempio - sulla sempre maggiore facilità di spostamento, non si rende conto di offrire tale facilità di spostamento e diffusione anche ai virus e batteri di cui diventa portatore.
Baylham................ti rendi conto che se il coronavirus approda in Africa (continente in cui non ci possono essere controlli e prevenzione paragonabili con quelli del Primo Mondo) di lì si diffonderebbe quasi senza controllo ? Capisci cosa arriverebbe ad esempio in Italia attraverso i migranti ammassati lungo i nostri confini-colabrodo ? Sarebbe un giusto premio per le nostre "politiche dell'accoglienza", non trovi ?. Saluti.


E figuriamoci se non saltava fuori il nesso virus-migranti.

Una scemenza degna di Salvini, che ha avuto la faccia tosta di accostare in un suo recente intervento virus e "frontiere aperte", per quanto è risaputo che fino adesso e fino a prova contraria il virus è diffuso da turisti e viaggiatori regolari, non da clandestini sui barconi. Ma per fare sciacallaggio e terrorismo psicologico vale tutto.
Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

baylham

Non ho mai sostenuto che gli uomini siano identici, sostengo che sono uguali sotto molti aspetti e diversi sotto altri. Il concetto stesso di uomo riassume queste due prospettive antitetiche.

Un mutamento di un virus letale, quindi la sua disuguaglianza rispetto agli altri virus congeneri, produce maggiore uguaglianza nella specie infettata: infatti restano in vita gli individui infetti che hanno una resistenza al virus. La disuguaglianza produce uguaglianza.

La separazione, l'isolamento delle popolazioni umane non hanno impedito la diffusione dei virus e batteri, le conseguenze della riunione sono state tragiche. Proporlo nel mondo contemporaneo come forma di difesa biologica mi sembra una assurdità, meglio la mescolanza, gli incroci di popoli.
La difesa dai virus o batteri non proviene quindi dalla separazione degli uomini, ma da migliori condizioni igieniche e sanitarie, per cui una maggiore uguaglianza economica è desiderabile.

myfriend

Io mi preoccupo più del fatto che è stato detto che la malattia si trasmette anche in assenza di sintomi.
E il nostro attuale governo, un coacervo di incompetenti, a Fiumicino si limitava a misurare la temperatura corporea.
Senza contare ovviamente le migliaia di clandestini che questo governo di incompetenti e anti-italiani continua a far arrivare via mare.
Nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai per una selva oscura, ché la diritta via era smarrita.

baylham

Sono curioso di sapere quali misure avrebbe adottato un governo di competenti? Divieto di ingresso in Italia ai virus?

Già il fatto di pensare che un problema del genere sia affrontabile da un governo rivela la tua incompetenza.

viator

Salve niko. Avevo omesso di replicare al tuo punto di vista che riprendo citandomi-citandoti :

Da me per Baylham : "Intendevo ironicamente affermare che il genere umano, tutto preso nello sviluppare nuovi modi di vita basati - ad esempio - sulla sempre maggiore facilità di spostamento, non si rende conto di offrire tale facilità di spostamento e diffusione anche ai virus e batteri di cui diventa portatore.
Baylham................ti rendi conto che se il coronavirus approda in Africa (continente in cui non ci possono essere controlli e prevenzione paragonabili con quelli del Primo Mondo) di lì si diffonderebbe quasi senza controllo ? Capisci cosa arriverebbe ad esempio in Italia attraverso i migranti ammassati lungo i nostri confini-colabrodo ? Sarebbe un giusto premio per le nostre "politiche dell'accoglienza", non trovi ?. Saluti"
.

Da te per tutti noi : "E figuriamoci se non saltava fuori il nesso virus-migranti.
Una scemenza degna di Salvini, che ha avuto la faccia tosta di accostare in un suo recente intervento virus e "frontiere aperte", per quanto è risaputo che fino adesso e fino a prova contraria il virus è diffuso da turisti e viaggiatori regolari, non da clandestini sui barconi. Ma per fare sciacallaggio e terrorismo psicologico vale tutto".


Ma io non ho stabilito o scoperto alcun nesso attuale tra l'esistenza del virus e l'esistenza dei migranti. Nessuno dei due ha colpa, merito o causa dell'esistenza dell'altro.
Mi sono limitato a paventare una eventuale futura conseguenza (in forma che credo ampiamente ragionevole) di una certa dinamica socio-cultural-sanitaria.

Son quelli che la pensano come te (tutto è politica e i proletari hanno sempre ragione  !) che nutrono una visione monomaniacale di tutto ciò che accade o potrebbe accadere a questo mondo. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

baylham

Citazione di: viator il 13 Febbraio 2020, 15:43:19 PM
Da me per Baylham : "Intendevo ironicamente affermare che il genere umano, tutto preso nello sviluppare nuovi modi di vita basati - ad esempio - sulla sempre maggiore facilità di spostamento, non si rende conto di offrire tale facilità di spostamento e diffusione anche ai virus e batteri di cui diventa portatore.
Baylham................ti rendi conto che se il coronavirus approda in Africa (continente in cui non ci possono essere controlli e prevenzione paragonabili con quelli del Primo Mondo) di lì si diffonderebbe quasi senza controllo ? Capisci cosa arriverebbe ad esempio in Italia attraverso i migranti ammassati lungo i nostri confini-colabrodo ? Sarebbe un giusto premio per le nostre "politiche dell'accoglienza", non trovi ?. Saluti"
.

Qualunque innovazione è ambivalente, ha aspetti positivi e negativi. La  sovrappopolazione, la diversità ambientale e i minori costi dei trasporti favoriscono gli spostamenti e quindi la diffusione dei virus e batteri. Nonostante questo rischio di epidemie e pandemie sono favorevole all'attuale processo di globalizzazione, comunque inarrestabile.

Sono perfettamente consapevole che la diffusione del virus Covid-19 sia difficilmente affrontabile da parte di qualunque sistema sanitario nazionale, a maggior ragione quindi negli stati  in cui il sistema sia deficitario, disorganizzato, minimale. Tuttavia la conseguenza che ne traggo è che bisogna migliorare il sistema sanitario globale, e quindi migliorare l'economia globale, a partire da quegli stati. 
Forse si imparerà a rispettare l'attività di organizzazioni quali Medici senza Frontiere.

Rispetto ai migranti o all'Africa, trovo che sia molto più pericolosa per la diffusione della pandemia la relazione inversa tra morire di virus o di fame a causa della conseguente disarticolazione dell'economia globale.

Auguri a chi si sente protetto dai virus tramite l'isolamento all'interno delle frontiere nazionali e non si preoccupa invece di quello che avviene negli altri stati.

niko

#9
Citazione di: viator il 13 Febbraio 2020, 15:43:19 PM
Salve niko. Avevo omesso di replicare al tuo punto di vista che riprendo citandomi-citandoti :

Da me per Baylham : "Intendevo ironicamente affermare che il genere umano, tutto preso nello sviluppare nuovi modi di vita basati - ad esempio - sulla sempre maggiore facilità di spostamento, non si rende conto di offrire tale facilità di spostamento e diffusione anche ai virus e batteri di cui diventa portatore.
Baylham................ti rendi conto che se il coronavirus approda in Africa (continente in cui non ci possono essere controlli e prevenzione paragonabili con quelli del Primo Mondo) di lì si diffonderebbe quasi senza controllo ? Capisci cosa arriverebbe ad esempio in Italia attraverso i migranti ammassati lungo i nostri confini-colabrodo ? Sarebbe un giusto premio per le nostre "politiche dell'accoglienza", non trovi ?. Saluti"
.

Da te per tutti noi : "E figuriamoci se non saltava fuori il nesso virus-migranti.
Una scemenza degna di Salvini, che ha avuto la faccia tosta di accostare in un suo recente intervento virus e "frontiere aperte", per quanto è risaputo che fino adesso e fino a prova contraria il virus è diffuso da turisti e viaggiatori regolari, non da clandestini sui barconi. Ma per fare sciacallaggio e terrorismo psicologico vale tutto".


Ma io non ho stabilito o scoperto alcun nesso attuale tra l'esistenza del virus e l'esistenza dei migranti. Nessuno dei due ha colpa, merito o causa dell'esistenza dell'altro.
Mi sono limitato a paventare una eventuale futura conseguenza (in forma che credo ampiamente ragionevole) di una certa dinamica socio-cultural-sanitaria.

Son quelli che la pensano come te (tutto è politica e i proletari hanno sempre ragione  !) che nutrono una visione monomaniacale di tutto ciò che accade o potrebbe accadere a questo mondo. Saluti.



Ma fammi il piacere Viator, se tu apri un argomento e paventi le tue brave dinamiche socio-cultural-blablabla che ti stanno tanto a cuore in modo palesemente politicizzato, aspettati quantomeno un'eventuale risposta altrettanto politicizzata da qualcuno degli altri utenti, invece di dire che il problema sono io.

O vuoi farmi credere che volevi fare della sociologia e dell'antropologia puramente descrittiva e poi confini-colabrodo col trattino e "politiche dell'accoglienza" tra virgolette alla fine di un tuo intervento, per altro esplicativo del tuo intervento iniziale, ti sono scappati fuori dalla tastiera per caso?

Perché vedi, io ho tanti difetti, ma non tiro il sasso e nascondo la mano come il populista medio...
Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

Ipazia

Le malattia, così come la morte e la fame, mi sembrano sommamente egualitarie dal punto di vista naturale che viene cronologicamente prima di tutto; e pure eticamente, per quello che se ne può trarre. La possibilità più o meno facile di contrarre le malattie e la possibilità di curarsi è tutta cosa nostra, ineguale a posteriori. La mobilità è un importante fattore sussidiario (il genocidio dei nativi americani avvenne più a causa dei virus e batteri che delle spade e armi da fuoco portate dagli invasori europei) ma non lo enfatizzerei più di tanto visto che abbiamo tutti i mezzi conoscitivi e tecnici per gestirlo. L'inegualitarismo, sempre a posteriori, riguarda chi non ne dispone. Ma anche qui non eccederei nel senso opposto del giudizio: è colpevole anche chi, avendone il governo, non ha cura della sua popolazione.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri