Non chiamatela religione

Aperto da Gibran, 14 Giugno 2016, 09:54:39 AM

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maral

#180
Della serie un nemico da odiare e sterminare ci salverà
Citazione di: Fharenight il 30 Novembre 2016, 17:31:09 PM
Eh sì, purtroppo per quanti ragionamenti vogliamo proporre, gira e rigira, l'autolesionismo di noi occidentali viene sempre a galla,

Autolesionismo? Con il nostro tenore di vita affamiamo sfruttando l'80% del mondo in cui armiamo, quando ci fanno comodo, i gruppi più violenti e i tiranni più sanguinari ... che sia questo il nostro autolesionismo?

CitazionePerché gli islamisti ci odiano così tanto? Qualsiasi cosa l'occidente abbia fatto al mondo arabo-islamico nei passati 200 anni non giustifica l'odio nei nostri confronti.

Magari è per quello che facciamo adesso più che per quello fatto nei 200 anni passati (anche se pure quello di 200 anni fa non è poco)

Citazionenoi europei, non siamo più abituati a ragionare con la categoria "nemico"
Già si sa che ci vuole proprio un nemico da odiare a morte per rimettere le cose in carreggiata.
CitazioneSe può essere vero che l'islam è una religione con grandi differenze regionali, il nocciolo essenziale rimane lo stesso, ovvero Maometto è l'ultimo profeta di Dio e il messaggio trasmessogli nel Corano è l'unica verità rivelata. Il sistema valoriale islamico si fonda su tre forme di disparità che hanno forgiato e forgiamo ancora adesso la cultura musulmana: il fedele è superiore all'infedele, il padrone allo schiavo, l'uomo alla donna. Derivate dal codice dell'Arabia di 14 secoli fa si contrappongono alla democrazia e alla tolleranza, metterle in discussione vuol dire mettere in discussione l'essenza stessa dell'islam, quindi democrazia e islam non sono congruenti, salvo modificare l'essenza del secondo in modo che aderisca al primo.

Meno male che abbiamo un profondo conoscitore dell'essenza dell'Islam che ci spiega qual è il suo nocciolo essenziale, un po' come quando si diceva che l'essenza degli ebrei stava nel loro essere mostruosi subumani usurai o quella dei comunisti noti per essere divoratori di bambini. il nocciolo delle questioni va sempre spiegato.
CitazioneMaometto era maschio, dominatore, fedele ad Allah.
Maometto era un orfano (condizione ai tempi molto vicina alla schiavitù), un cammelliere analfabeta, che fu profondamente suggestionato dal messaggio ebraico e cristiano e pensò di adottarlo per contrastare il politeismo delle potenti famiglie mercantili che dominavano ne La Mecca del tempo gestendone il santuario pagano. Tra l'altro il nuovo credo monoteista fu proclamato proprio a difesa dei diritti degli orfani e delle vedove sfruttate e trovò subito una larga diffusione tra le donne, infatti fu proprio una ricca vedova mercante dei tempi a sposare e sovvenzionare Maometto diventandone la prima moglie, probabilmente senza quella donna l'Islam non sarebbe mai nato.
CitazioneLa storia dell'islam è piena di congiure e complotti.
Quella del cristianesimo invece no... e quella del colonialismo occidentale nemmeno ... e quella attuale che vede il potere finanziario dominare affamando l'intero globo neppure.
CitazioneA questo risentimento aggiungete Israele, ovvero un pugno di ebrei, persone di serie "B" agli occhi di un islamista
Gli ebrei sono state persone di serie B per i Cristiani ben più che per l'Islam. Per secoli ebrei e musulmani hanno convissuto pacificamente nel Medio Oriente, mentre i cristiani non si facevano pena di scannare gli Ebrei in piazza per santificare le feste. Poi le cose sono cambiate dopo il crollo del nazismo, quando le potenze vincitrici, gli ex imperi coloniali e le potenze nate grazie alla tratta degli schiavi (come gli USA), hanno avuto la buona idea di pulirsi la coscienza appoggiando i sionisti e creando una nazione sionista in Palestina che perseguiva il sogno mitico della Grande Israele: dall'Egitto alla Siria. Non sono state forze diaboliche a determinare questa situazione, ma gli interessi economici dell'Occidente e questo gli Islamici lo sanno bene.
Quanto al "grande Satana" americano non è il solo, anche Reagan, campione del neoliberismo parlava dell'URSS come dell'impero del male. I miti demoniaci quando servono, servono a tutti.

CitazioneLa cura dunque è più islam, e di quello puro, non meno islam o islam "moderato", un ossimoro, una categoria inventata dall'ottimistico occidente.

L'Islam moderato e tollerante  c'è sempre stato, e c'è pure adesso per miliardi di Mussulmani che non seguono il delirio Wahabita, peraltro tranquillamente sostenuto dagli interessi occidentali.

CitazioneCi sono infatti molti in Europa e in America convinti che siano state le nostre azioni passate a scatenate il loro odio, dunque un po' ce lo meritiamo
Quelle presenti pesano senza dubbio di più. Il nuovo colonialismo finanziario del "mercato globale" e degli "esportatori di democrazia" con contorno di bombe e corruzione sistematica ha effetti ben più devastanti.
Come definire i massacri compiuti da "bombe intelligenti" su civili, donne e bambini se non come "male"? Come definire le torture nelle carceri di super sicurezza istituite contro ogni principio "occidentale" e con la più lercia ipocrisia presso tiranni pelosi "amici" dell'Occidente se non come male?
Citazioneper lui è impensabile che la molla che spinge il nemico all'odio e all'azione sia l'irrazionalità, o se volete parafrasando la Arendt, la banalità del male
Cosa c'entra l'irrazionalità con la "banalità del male"? La banalità del male è un frutto dell' Occidente, nel razionalissimo Occidente, è l'incapacità radicale di qualsiasi sentire morale ed è un fenomeno perfettamente tecnologico.
CitazioneBeh, forse è proprio vera l'espressione secondo la quale "il nemico non si può comprendere". Piaccia o meno, un nuovo pensiero insopportabile si affaccia: noi occidentali abbiamo un nemico, vuole la nostra rovina, la nostra fine. Dopo le catastrofi del XX secolo è risorta una nuova ideologia che mira al potere mondiale e che per ottenerlo è disposta a distruggere tutto quello che l'occidente, con sforzi secolari, ha prodotto.
Già, il più grande progetto di sfruttamento e distruzione del mondo intero.
CitazioneEd è allarmante vedere che l'occidente non riesce a trovare un accordo sul tipo di pericolo che ciò rappresenta. Noi pensiamo in termini di pensione, loro di secoli e secoli: quali figli domineranno la terra? Il culto del dubbio può condurre all'autodistruzione. Nella guerra tra fanatici e dubitaristi chi credete che vincerà? Consiglio per la lettura: Lee Harris, "The suicide of reason".

Lee Harris, "Il suicidio della ragione".
Già, il suicidio della ragione che Lee Harris evidentemente ha già compiuto in se stesso: la sicurezza matematica di vincere considerando un paio di miliardi di musulmani nostri nemici giurati, convinti, una volta che ci saremo fatti odiare anche dai più moderati, che con la nostra tecnologia ci libereremo di tutti loro (ovviamente con i muraglioni, i droni teleguidati e i proclami "armiamoci e partite"). Oh, pardon dimenticavo, i musulmani moderati non esistono, sono tutti bestie assatanate, come dimostra Maometto, finito in pasto a Belzebù.

CitazioneL'islam non è una religione. Perlomeno non lo è in confronto con le altre religioni monoteiste. Non lo è in rapporto all'originario significato di "religione" e alla sua intrinseca utilità per l'intera umanità.
Al massimo potrebbe essere definita "una ideologia politica totalitaria e totalizzante, prepotente, violenta e repressiva che si serve della religione per meglio soggiogare i popoli, prendendo spunto dalle religioni monoteiste che l'hanno preceduta".
L'Islam è una grande religione, che è stata capace storicamente di creare regni di grande tolleranza e civiltà quando l'Europa era in preda alla furia distruttrice barbarica e ai peggiori oscurantismi religiosi. E oggi il pensiero islamico rappresenta ancora un baluardo per miliardi di diseredati contro la perversione di quel pensiero unico globalizzato e mercantilistico che riduce l'essere vivente a pura unità neutra di consumo. Chissà, forse è per questo che è tanto necessario odiarlo, come un tempo l'impero del male sovietico di reaganiana memoria.

paul11

#181
Citazione di: Fharenight il 30 Novembre 2016, 17:31:09 PM. L'islam non è una religione. Perlomeno non lo è in confronto con le altre religioni monoteiste. Non lo è in rapporto all'originario significato di "religione" e alla sua intrinseca utilità per l'intera umanità. Al massimo potrebbe essere definita "una ideologia politica totalitaria e totalizzante, prepotente, violenta e repressiva che si serve della religione per meglio soggiogare i popoli, prendendo spunto dalle religioni monoteiste che l'hanno preceduta".

E' un grave errore ritenere che l'Islam non sia una religione ,e sbagliare l'analisi significa non capire come relazionarsi.
L'Islam è una religione come cristianesimo ed ebraismo ha le stesse radici; il popolo arabo deriva da Ismaele, fratello di Isacco e figli di Abramo, quindi è abramitica.
E' vero che il Corano essendo partorito nella violenza perchè la storia di Maometto è violenta, ma la cui ispirazione nasce dagli eruditi ebrei esuli nel mondo arabo, a sua volta genera  il sesto pilastro della Jhad, ma è interpretazione delle diverse scuole islamiche.Non avendo come l'ebraismo un vero e proprio clero istituito, cosa accaduta invece nel cristianesimo, non viene accettata l'intermediazione fra fedele e Dio.Il referente della comunità è un erudito dei testi sacri e ritenuto un saggio.
Un'altra importante considerazione è che l'Islam nasce come motivazione dell'ultimo profeta Maometto, dalla corruzione delle altre religioni.
Non capire che quella cultura ha avuto il massimo di espansione nella colonizzazione di parte della Spagna e parte dell'Italia meridionale, in modo tollerante, come lo fu più Saladino che non i crociati nella conquista di Gerusalemme, che ha avuto filosofi come Averroè ed Avicenna che ha prodotto la mistica Sufi, significa non capire la profondità dell'islamismo. Non lo dico per apologia dell'Islam, essendo cristiano, ma ritengo un grave errore depistare le analisi e quindi non sapere poi trovare i rimedi per poter relazionare le diversità culturali.
Come mai non hanno mai attaccato i santuari cristiani in Italia? Come mai hanno scelto soprattutto degli Stati?

Angelo Cannata

Ma non sarebbe sufficiente prendere atto apertamente dei propri scopi e così evitare un mare di discussioni e precisazioni non necessarie? Voglio dire, accettare il significato dato dal vocabolario come punto di riferimento attualmente condiviso e poi esprimere il proprio desiderio di orientarsi verso altri aspetti. Il vocabolario dà una definizione di religione che si sforza di essere asettica, imparziale, come giustamente è mestiere dei vocabolari. È ovvio che in questo modo un vocabolario può risultare ingiusto rispetto a tendenze che riteniamo più opportune; e allora perché non dire apertamente: "Il vocabolario dice questo, ma secondo me sarebbe più giusto orientarsi in questa direzione"?
A quel punto tutto il lavoro si concentrerà sul definire quest'orientamento che secondo noi sarebbe meglio seguire. È proprio su quest'ultimo punto che invece, per quanto ho visto, tutto è rimasto nell'indefinito, nell'evasivo. Cioè, si sono spesi fiumi di parole per dibattere cosa significa religione e si è lasciato pressoché nel silenzio cosa si vorrebbe che religione significasse.
In questo senso ho notato che spesso Gibran ha fatto riferimento ai fondatori delle religioni, contrapponendo il loro stile e il loro messaggio alle deformazioni che le rispettive religioni hanno subìto successivamente; ma questa via originale, poi degradata nei secoli, non è stata mai chiarita. Trovo sintomatico per esempio questo passaggio:

Citazione di: Gibran il 22 Agosto 2016, 17:56:23 PM
...
Allora il problema è come faccio a supporre che l'intuizione di Cristo fosse giusta? Ovviamente in questo campo e data la frammentarietà dei testi in nostro possesso non possiamo mai essere sicuri al 100%, tuttavia se hai capito tu stesso cosa sia realmente il messaggio e la ricerca religiosa puoi trovare qui e la nei vangeli prove abbastanza sicure che Cristo aveva imboccato la strada giusta.


Come ben dici tu:


[Cit.] "Quindi torniamo al punto e a capo. Ossia: qual'è una "vera" religione , se non abbiamo certezze su nulla? "


Questo è un argomento che richiederebbe fiumi di inchiostro. Rispondo per approssimazioni e in modo sintetico e quindi zoppicando, lasciando ad un secondo momento l'opportunità di approfondire singoli punti se qualcuno è interessato.


E' la religione diversa, separata dalla vita?


Questa è la domanda che dobbiamo porci se vogliamo capire la religione in un contesto reale, concreto e non solo nel campo dei libri.
E la ricerca inizia solo rispondendo ora, da noi stessi, a questa domanda, e non aspettando che qualcun altro risponda per noi.  E questo significa che amiamo la vita e siamo curiosi di scoprire cosa sia questo miracolo. Allora se la nostra risposta (e sottolineo "se") sarà: no, la religione non è separata o diversa dalla vita, ne conseguirà che non abbiamo bisogno di leggere alcun libro per capire cos'è la religione, che infatti non si trova e non può trovarsi nei libri che (per convenzione) chiamiamo "sacri". Allora l'unico libro che vale la pena leggere e che dobbiamo imparare a leggere è la vita stessa. Essa ci darà le risposte che cerchiamo se sapremo fare le domande giuste e sappiamo realmente osservare come fece Galileo. E così, quando siamo in contatto con questa cosa viva, sempre mutevole, che è sia in noi che fuori di noi e che quindi non potrà mai essere contenuta in un libro, allora sapremo riconoscere quando un'altra persona ha fatto le nostre stesse scoperte. E chiaro? E' secondo questo criterio che affermo che persone come Gesù o il Budda avevano avuto intuizioni genuinamente religiose mentre Maometto assolutamente no.


Ma il problema è che molti di noi non sono interessati alla vita, che probabilmente ci fa paura e così ci rifugiamo nei libri perché ci dà sicurezza. E abbiamo lasciato atrofizzare le nostre capacità di osservazione e non vediamo o udiamo più nulla.


[Cit.] "Quindi  il preoccuparsi della verità o meno delle "rivelazioni" di un Cristo o di un Muhammad è un falso problema."


Certo, se non possiedi alcun strumento a parte l'interpretazione dei testi questa questione sarà mal posta, e infatti  tutte le religioni sono finite, morte, nel momento in cui sono state codificate e cioè si è preso il testo scritto come "rivelazione". Ma rivelazione di che? Nessuno potrà mai rivelarti cosa sei tu e perché vivi nel modo in cui vivi, con i tuoi conflitti, desideri, paure, etc. nemmeno Dio, se esiste una figura altamente antropizzata così... Devi osservarti e capire di prima mano, ed essere la luce di te stesso.


[Cit-] "C'è qualcosa , nella vita, nell'insegnamento e nella testimonianza dei frutti buoni che ogni religio ha prodotto dal suo albero che può aiutarmi ad essere migliore, un frutto buono e fecondo di bontà sopra questa Terra piena di sofferenza? Buddha stesso, con le sue ultime parole (anche qui riportate e non sappiamo, nè potremo mai sapere, se dette veramente...) invita a seguire l'insegnamento e non la figura umana del fondatore."


E stringi stringi qual è insegnamento del Budda?  Liberati dai condizionamenti mentali che offuscano la tua percezione e potrai avere una percezione chiara delle cose e di te stesso. Ma i monaci buddisti sono pesantemente condizionati dalle loro tradizioni e anziché fare come il budda che rifiutò ogni tradizione passano il tempo a recitare come automi i sutra... e questo il buddismo secondo te?


E Cristo espresse lo stesso concetto quando disse: "Cercate la verità e la verità vi farà liberi". Ma chi tra i cristiani e i clero si mette mai a cercare la verità? Quello che cercano è solo la pseudo sicurezza che dà loro la parola scritta e non l'unica verità che non può essere imprigionata in una parola o in una idea e che può essere trovata solo nella vita stessa...

Gibran parla di intuizione, strada giusta, religione che non sia separata dalla vita: cioè, al momento di entrare nel nocciolo che sta all'origine della sua affermazione di partenza

Citazione di: Gibran il 14 Giugno 2016, 09:54:39 AM
L'Islam non è una religione, non c'è nulla di realmente religioso in esso se non il riferimento mistificatorio alla figura di "Dio".

non ha fornito altro che espressioni nebbiose.

Fharenight

Citazione da Maral: "Della serie un nemico da odiare e sterminare ci salverà"

No, della serie "Riconosciamo il nemico che vuole essere nemico, prima che sia troppo tardi" In altre parole: si è discusso sulla violenza verso le donne. E' innegabile che in non pochi casi sono le donne stesse che non si accorgono subito del mostro che hanno sposato e lasciano andare determinati atteggiamenti che sono già una spia di allarme con un'escaletion che arriva al femminicidio.
La stessa cosa sta succedendo tra noi occidentali e l'avanzata dell'islam, e grazie agli intellettualoidi che amano difendere tutto ciò che non appartiene alla nostra cultura, al senso, alla logica.

Citazione da Maral: "Autolesionismo? Con il nostro tenore di vita affamiamo sfruttando l'80% del mondo in cui armiamo, quando ci fanno comodo, i gruppi più violenti e i tiranni più sanguinari ... che sia questo il nostro autolesionismo?"
A mio parere le tue risposte sono l'esempio lampante dell'autolesionismo.

Con quale "tenore di vita"? forse il tuo, Maral, non certo di quello di tantissimi italiani. Non facciamo di un'erba un fascio e confondere sfruttatori e sfruttati.

Si continua a confondere la politica e l'economia occidentali con il problema islam; ed è un problema, a maggior ragione se lo vogliamo considerare una religione.

Citazione di Maral:
Citazione:
CitazionePerché gli islamisti ci odiano così tanto? Qualsiasi cosa l'occidente abbia fatto al mondo arabo-islamico nei passati 200 anni non giustifica l'odio nei nostri confronti.

Magari è per quello che facciamo adesso più che per quello fatto nei 200 anni passati (anche se pure quello di 200 anni fa non è poco)"



Ah, già, quello che facciamo noi, certo, perché quello che hanno combinato loro...:

-Nel 711 cadde Ceuta l'ultima roccaforte bizantina in Africa. I territori corrispondenti a --Tunisia, Algeria e Marocco divennero preda degli Arabi.


-Nello stesso anno i musulmani superarono lo stretto di Gibilterra.

-Nel 712 la Spagna era sotto il dominio della mezzaluna.

-Nel 717 posero nuovamente l'assedio a Costantinopoli. Ma nel 718 l'imperatore Leone -III l'Isuarico li costrinse a ritirarsi.
-Nel 718 i musulmani si installarono nella Francia meridionale occupando la Settimania.
-Nel 720 conquistarono Narbona.
-Nel 107/725 distrussero Autun.
-Nel 114/732 presero Bordeaux. Posero l'assedio a Tours.
-Nell'ottobre del 114/732 vennero sconfitti a Poitiers da Carlo Martello.
Per quello che facciamo adesso, certo, Usa e altri Paesi hanno sbagliato, ma resta il fatto che questi non si etichettano con un nome, un partito, un movimento, una sigla politica, ma RELIGIOSA: islam. Proprio non arrivate a capire la differenza o fate finta?


Citazione da Maral: "Meno male che abbiamo un profondo conoscitore dell'essenza dell'Islam che ci spiega qual è il suo nocciolo essenziale, un po' come quando si diceva che l'essenza degli ebrei stava nel loro essere mostruosi subumani usurai o quella dei comunisti noti per essere divoratori di bambini. il nocciolo delle questioni va sempre spiegato."


E chi sarebbe il profondo conoscitore dell'islam, tu, Maral? Non vedo poi il nesso alquanto demenziale tra gli ebrei ritenuti "mostruosi subumani usurai" da chi? Dai nazisti? Se ci togliamo i paraocchi l'islam appare uguale o peggiore del nazismo. Non parliamo dell'ancor più ridicola baggianata dei comunisti "noti per essere divoratori di bambini" (che forse fa riferimento ad un episodio realmente accaduto non ricordo esattamente dove); qui si tenta di proporre una riflessione SERIA sulla realtà dell'islam.

Ciò che emerge dalla valutazione della realtà storica è che l'islam è fisiologicamente violento e storicamente conflittuale. Se oggi gran parte delle vittime del terrorismo islamico sono gli stessi musulmani, sin dai suoi esordi l'islam è stato una lunga scia di sangue. Addirittura ben tre dei primi quattro successori di Maometto, i cosiddetti «califfi ben guidati», furono assassinati (Omar ibn al-Khattab, Uthman ibn Affan e Ali ibn Abi Talib) e due di loro (Omar e Ali) furono assassinati mentre pregavano in moschea.
Ugualmente il passaggio di potere da un califfato all'altro avvenne tramite le armi e lo spargimento del sangue, musulmani contro musulmani. Quando Abu Al Abbas as-Saffah, letteralmente il sanguinario, fondò la dinastia abbaside, fece strage dei reggenti omayyadi e, in un eccesso di odio, profanò le tombe dei califfi omayyadi, le cui spoglie furono esumate e flagellate. Attorno all'anno Mille c'erano ben tre califfi che si contendevano il potere quali successori di Maometto: il califfo abbaside Al Qahir a Bagdad, il califfo omayyade Abd ar-Rahman III a Cordova, il califfo fatimide Al Mu'izz al Cairo. Questo vi sembra religione o politica?

La mentalità islamica ci rimane estranea, ci risulta sempre e comunque incomprensibile per la semplice e profondissima ragione che essa rappresenta per noi un'alterità così radicale e assoluta da non poter in nessun modo essere incanalata nelle nostre strutture mentali,
 perché si tratta di un pensiero completamente differente per nascita, sviluppo e consequenzialità causa-effetto da quello laicista occidentale a cui siamo abituati. Volente o nolente, l'islam è una "religione" omninglobante, pervasiva, che dà forma a qualunque aspetto della vita.
il rapporto con Dio, con la fede, con i rappresentanti del clero e gli interpreti della "volontà divina" racchiude il senso di qualunque attività, sia essa politica, sociale, economica o culturale. Di conseguenza, per ogni atto il riferimento è "alto", anzi, assoluto, perché ogni cosa è sempre e solo "inshallah", "se così vuole Dio", e ogni comportamento si conforma, si deve conformare, almeno formalmente, alla volontà divina, una volontà indiscutibile, immutabile, verso la quale ogni musulmano non può che rapportarsi unicamente assumendo un atteggiamento, appunto, di "islam", di "sottomissione". Il bello è che nessuno conosce la reale volontà di Dio dato che le stesse religioni monoteiste ne danno interpretazioni molto differenti, col cristianesimo addirittura agli antipodi.

 Maometto quando prese in moglie (una delle tante, tra mogli e concubine tra cui una bambina di appena sei anni) la donna, vedova,  lo fece per le sue difficoltà economiche, e fu questa donna  la prima persona a riconoscere le sue "facoltà paranormali": vedeva e parlava con l'Arcangelo Gabriele che si mostrò a lui con "enormi ali", sentiva parlare le piante e le pietre... Ecco perché la "grande religione" iniziò a diffondersi tra i più derelitti e ignoranti (Sic, anche Maometto sfruttò la sua vedova) instillando un barlume di speranza per i loro destini. Speranze ben presto perduse.
Quella del Cristianesimo non è una storia di congiure e complotti, anche se tali cose sono state presenti in esso. Inoltre noi occidentali, almeno fino ad oggi, siamo capaci di discernere il grano dalla zizzania; non mi pare si possa dire la stessa cosa nell'ideologia islamica.

L'islam si fonda su principi religiosi, le cui regole assolute e svincolate da qualsiasi razionalità si impongono sul costume e sulla vita sia privata che sociale delle persone. L'Islam non è dunque una semplice "religione", ma una cultura sociale e politica, è una "forma di vita". Negare questo è la più grande fesseria che l'Occidente possa fare attualmente.


Citazione da Maral: "L'Islam moderato e tollerante  c'è sempre stato, e c'è pure adesso per miliardi di Mussulmani che non seguono il delirio Wahabita, peraltro tranquillamente sostenuto dagli interessi occidentali."

Ah...,e dimmi, chi sarebbero i musulmani moderati? Fai un esempio. Forse quelli che occupano lo spazio pubblico con tappetino per mettersi scalzi e col sedere in su per le preghiere, infischiandosene degli altri, di chi non crede alla loro "religione"?
Forse è il poveretto che obbliga le donne delle sua famiglia ad indossare il velo islamico altrimenti le ammazza di botte? Forse quelli che per il rito del ramadam sgozzano agnelli vivi lasciandoli per ore agonizzanti perchè così vuole allah? Forse il ragazzo che sull'autobus non ha rispetto della donna occidentale perchè la sua cultura islamica gli ha inculcato nella mente che la donna è inferiore all'uomo? Forse la donna che indossa il burka, o altro abbigliamnento tipico, giusto per distinguersi dagli occidentali se non, peggio, perché così si sente al sicuro dalle insidie maschili ignorando o non comprendendo affatto tutti gli sforzi e le battaglie realizzate dalle donne occidentali per liberarsi dal dominio maschile?
Il musulmano moderato non esiste in Medio Oriente ma solo nella fantasia allucinata degli occidentali. Le differenza tra di loro, tra le varie fazioni, sono minime e ognuno vuole primeggiare sull'altra, ma tutte sono distanti anni luce dalla nostra civiltà.
Il musulmano moderato, come tu lo immagini, l'ho conosciuto, era quello albanese, o kossovaro (cioè europeo) che facilmente poteva capitare di incontrare in Italia anni fa e che ad oggi sono una piccolissima minoranza rispetto al resto prepotente e poco conciliante con le nostre tradizioni.


Citazione da Maral: "Come definire i massacri compiuti da "bombe intelligenti" su civili, donne e bambini se non come "male"? Come definire le torture nelle carceri di super sicurezza istituite contro ogni principio "occidentale" e con la più lercia ipocrisia presso tiranni pelosi "amici" dell'Occidente se non come male?"
Arridaje! Perché, sei andato a controllare quello che accade nelle loro carceri? Questo non è un ragionamento sul tema che voleva affrontare l'autore dell'argomento. Tutti i popoli della storia hanno compiuto torture e massacri anche su donne e bambini, e i musulmani non sono stati da meno, anzi. Quindi di che parliamo? Di aria fritta.
Anche loro hanno avuto grandi imperi, ma sono rimasti arretrati, e tra i fattori della loro arretratezza rimane l'ideologia politico-religiosa islamica.
E poi, la banalità del male sarebbe frutto dell'Occidente? No, dico, ma siamo lucidi?
 L'Oriente distingue appena l'essere umano dagli altri animali ( in senso negativo) e gli altri animali li massacra anche per semplice diletto. No, non sono casi isolati come può avvenire in Occidente; è la norma nella loro arretrata e insensibile mentalità.


Già, il suicidio della ragione c'é in tutti coloro che difendono l'indifendibile.


Il paio di miliardi di maomettani si ridurrebbe a molto meno della metà se solo avessero la libertà di scegliere un'altra religione o l'ateismo, e che poi siano o meno nostri nemici giurati, sinceramente... non me ne importa un fico secco.
Il problema è costituito innanzitutto da chi comanda e decide in Europa e fuori (gli USA), dai vertici dell'UE e dai politicanti nazionali. Sono questi che mi fanno realmente paura, non i maomettani in sé. Sono gli oligarchi insieme ai politicanti nostrani che stanno realizzando questi scenari apocalittici, esattamente come a suo tempo fece Hitler e tutti i partecipanti al secondo conflitto mondiale. E di certo non ci libereremo da quella ideologia coi girotondini, bandierine, gessetti colorati, canzoncine e fiaccolate. I Muri, se non te ne sei accorto, ci sono, e non sono quelli delle frontiere, bensì quelli in piazza o sotto casa nostra. Sì, perchè dopo le 10 di sera non credo che faresti più uscire tua figlia di casa da sola.


Citazione di Maral: "L'Islam è una grande religione,".... Urca! E' più grande del nazismo e dello stalinismo! L'islam in 14 secoli, ha fatto 270 milioni di vittime (più di nazismo e comunismo messi insieme. In questo ha ragione.

Citazione: "oggi il pensiero islamico rappresenta ancora un baluardo per miliardi di diseredati contro la perversione di quel pensiero unico globalizzato e mercantilistico che riduce l'essere vivente a pura unità neutra di consumo. Chissà, forse è per questo che è tanto necessario odiarlo, come un tempo l'impero del male sovietico di reaganiana memoria.2
Ma metti d'accordo te stesso: sono loro che odiano l'Occidente o il contrario?

Comunque nessuno odia i musulmani, stai sererno. Ripeto, il pericolo è l'ideologia di sinistra che ancora vuole dominare in Europa (nonostante il suo sempre più marcato fallimento) avallando qualsiasi altra demenziale ideologia che possa disintegrarla e distruggerla.
Il pensiero islamico non ha niente di buono o di nuovo a cui non eravamo giunti noi; sono indietro di almeno 600 anni. Contro "la perversione di quel pensiero unico globalizzato e mercantilistico che riduce l'essere vivente a pura unità neutra di consumo" è demenziale contrapporvi un'altra perversione di un altro pensiero unico e assurdo (che crede un libro essere l'incarnazione di Dio) sprezzante del valore umano e disgustosamente misogino.

No, io non sono autolesionista. Vedo la realtà dell'islam così com'è e non come vorrei che fosse. Io non ci sto al regresso della mia civiltà per fare spazio a... a cosa?
Al nulla.
Piuttosto mi impegnerei ad aiutare quei popoli ad emanciparsi, a difendere quegli intellettuali, uomini e donne, che si sacrificano con la carcerazione, con le torture e anche con la morte per difendere i sacrosanti diritti umani.

Fharenight

Citazione da Paul11: "Un'altra importante considerazione è che l'Islam nasce come motivazione dell'ultimo profeta Maometto, dalla corruzione delle altre religioni."


Poi ditemi che non è vero che soffriamo di autolesionismo... Ma che ragionamento è questo?
A parte il fatto che chi lo dice che Maometto era un profeta? Cosa ti convince di questo? Lui stesso si autoproclamò profeta. Profeta de che? Di morte.
E quindi la nuova religione non sarebbe corrotta? Ma per favore... lo capirebbe anche un bambino che è tutta un'invenzione umana; maschile e maschilista, anzi misogina, per la precisione. Maometto potrebbe essere paragonato ad un capo brigante dell'Italia meridionale del medioevo.
Autolesionismo vuol dire anche confondere l'espansionismo guerrafondaio e feroce dei maomettani verso l'Europa meridionale e definirla una "tranquilla colonizzazione fatta di pacifica convivenza..." Roba da matti.
Il detto che ora è solamente ironico, "mamma li turchi!", era il grido di allarme delle vedette italiane (per lo più ragazzini) non appena intravedevano le navi maomettane poichè intente a frequenti saccheggi e rapimenti di donne, fanciulle e ragazzi che venivano stuprati e mandati ad arricchire gli harem dei signori turchi. Altro che pacifica convivenza! Avreste dovuto viverci in quei luoghi e a quei tempi. Fareste meglio a tacere invece di offendere quella che fu una grande sofferenza subita dai nostri avi.

A parte Avicenna e Averroè (che si rifacevano ad Aristotele) due rare eccezioni che tutti conosciamo, non ci sono altri grandi filosofi di quella ideologia. Sulla mistica Sufi mi pare che l'autore dell'argomneto ne abbia abbondantemente parlato, se rileggete i primi post, smentendo che appartenga propriamente all'islam, e così è. Perchè dobbiamo ripetere le stesse cose?
Quale profondità ha l'islam? Personalmente vedo solo appiattimento.
La profondità spirituale l'ho trovata espressa nella mistica ebraica, o nel cristianesimo (in particolare) o, se volete, nel buddismo.
Non si tratta di "depistaggio", caro Paul, ma fredda analisi della realtà. La tua è apologia per motivi ideologici immagino, o di opportunismo.
All'ultima tua domanda non rispondo perché ci vorrebbero delle espressioni un po' forti, volgari, che per educazione non mi permetto di scrivere.

Ad Angelo Cannata voglio solo dire, per non dilungarmi ulteriormente, che Gibran ha spiegato benissimo, non è stato per niente fumoso, naturalmnente per chi vuole capire.

maral

CitazioneIl detto che ora è solamente ironico, "mamma li turchi!", era il grido di allarme delle vedette italiane (per lo più ragazzini) non appena intravedevano le navi maomettane poichè intente a frequenti saccheggi e rapimenti di donne, fanciulle e ragazzi che venivano stuprati e mandati ad arricchire gli harem dei signori turchi. Altro che pacifica convivenza! Avreste dovuto viverci in quei luoghi e a quei tempi. Fareste meglio a tacere invece di offendere quella che fu una grande sofferenza subita dai nostri avi
Esattamente quello che facevano anche i Cristiani, come i Crociati quando entrarono in Gerusalemme. Ma lo facevano pure volentieri sugli altri Cristiani. E comunque nell'Alto Medioevo fu proprio proprio l'Islam a conservare un faro di civiltà nel bacino del Mediterraneo e particolarmente in Spagna, finché non arrivarono los Reyes Catolicos a massacrare e bruciare la gente in piazza. Se la civiltà occidentale è potuta rinascere da quei secoli di distruzione fu proprio grazie a quegli Islamici che i libri di Aristotele preferivano leggerli e studiarli, anziché distruggerli, ammesso che ai tempi si trovassero sovrani cristiani che sapessero leggere e scrivere.
Se Maometto era un brigante non c'è dubbio che rispetto a molti cristiani, papi e vescovi compresi, avrebbe avuto molto da imparare per far bene il mestiere.

Fharenight

#186
Non so se parli per ignoranza o per puro masochismo o servilismo (credo per entrambi).

Vedo che continui ancora a confondere: i  cristiani, non lo hanno mai fatto in nome di Dio perché scritto sul Vangelo o perché Gesú fece da esempio (come Maometto). Entrarono in Gerusalemme perché costretti a difendere i cristiani dall'invasore islamico.
Piuttosto diciamo che fu GRAZIE ai Crociati che l'Europa non è rimasta arretrata e povera come il Medio Oriente; altrimenti anche tu andresti girando vestito con il camice fino ai piedi  e il zuccotto in testa e non avresti di meglio da fare che vietare a tua moglie di uscire di casa senza il velo.  Altro che faro di civiltà.

Inoltre furono i monaci cristiani che portarono i testi classici in Siria e li tradussero dal greco al siriano ed in seguito si diffusero in tutto il mondo islamico, e fu sempre opera di questi se ritornarono in Europa dopo il periodo buio che seguí la caduta dell'Impero Romano.

Vorrei piuttosto proporvi un libro scritto da Kamal Fawzy Isahk, con la prefazione di Armando Manocchia, si affronta l'argomento del Corano trattato dal punto di vista storico, ma anche critico. "Il Corano – Compendium-  Storia e critica" guida il lettore alla
conoscenza storica e critica di una materia importante e delicata, allo scopo di una maggiore comprensione tra i popoli, sempre meno influenzata dal pregiudizio

L'autore, riesce a confutare la pretesa universalità del Corano, con la sua temporalità e vetustà, e sapientemente, riesce a sconfessare la "miracolosità" del Corano, comparando opere letterarie, banalità ed assiomi, assurdità e paradossi. Inoltre, evidenzia, le profezie irrealizzabili mettendo in luce tutte le contraddizioni del Corano.

"Ciò  che sappiamo, secondo la dottrina islamica, nel 610 AD in una grotta vicino alla città della Mecca, il Corano è giunto ai musulmani come una serie di rivelazioni di Allah, mediante l'Arcangelo Gabriele, al profeta Maometto.
Qotan, detto Maometto, il fondatore dell'islam, dettò le rivelazioni ai propri compagni di disavventure – che, analfabeti come lui, le impararono a memoria.
Alcuni anni dopo la morte di Maometto, per ordine del terzo Califfo, Utman, le 114 sure di varia lunghezza, furono raccolte come a  formare dei capitoli a forma di libro.
La rivelazione consisteva unicamente nell'ordine a Maometto di "recitare" o "leggere" (Sura 96); le parole che era tenuto a pronunciare non erano le sue ma quelle di Allah.
Maometto, benché condannasse il paganesimo, mostrò rispetto per il monoteismo degli abitanti Cristiani ed Ebrei. In realtà, l'allah del corano che si rivelava ai popoli arabi attraverso di lui, pretendeva di essere lo stesso Dio adorato da Ebrei e Cristiani.
Ma, furono le successive rivelazioni durante i dodici anni di permanenza alla Mecca a formare un messaggio rivolto agli abitanti della città per  convincerli ad  abbandonare il paganesimo e  abbracciare la fede– secondo loro-  nell'unico Dio: allah.
Fu dopo la cacciata di Maometto a Medina che le successive rivelazioni, trasformarono l'Islam da una forma di monoteismo relativamente accettabile in una ideologia espansionista politico-militare che persiste a
tutt'oggi.
Un punto sottolineato spesso e da più parti, è che l'islam ortodosso non accetta lariproduzione del corano in un'altra lingua.
Che il Corano è un falso non c'è bisogno che lo dica io. Già il sommo giurisperito sciita Al-Nuori Al-Tubrossi scrisse il libro "Fasl el-Khetab ti
Tahrif Kitab Rab Al-Arbab" ossia "l'ultima parola in materia di falsificazione del Libro del Dio dei Dei".
Il titolo dice tutto e il Corano esistente non è quello originale.
Ora, se analizziamo, anche solo alcune parti del Corano, vediamo che  esistono controversie su tutto ciò con cui ha attinenza, a cominciare dalla rivelazione, la recensione, la compilazione del testo ufficiale e le svariate modifiche subite nei tempi, nonché  l'ordine cronologico.
Esistono inoltre, molti contrasti circa il Corano attuale: a cominciare dall'analisi letteraria, passando per le fonti del Corano e terminare con gli errori linguistici.
Poi ci sono le critiche oggettive del Corano. Critiche che hanno per argomento: la confutazione della pretesa universalità del corano, la temporalità, le caratteristiche locali (araba) e la sua vetustà.
Altre critiche invece parlano di sconfessione della miracolosità del Corano.
Trattano l'esistenza di opere letterarie comparabili, la banalità di molti versetti, i paradossi nel corano, le profezie irrealizzabili ed in fine le contraddizioni del corano (interni ed esterni di tipo scientifico, storico e conflittuale con le due vere religioni monoteiste).
Ma, per spiegare l'arcano, basta prendere ad esempio: l'abrogante e l'abrogato.
Questo argomento, alquanto singolare e inaudito nelle religioni monoteistiche.
Io trovo illogico per un vero Dio citare un versetto per poi, cambiare parere entro il breve periodo della "profezia" di Maometto.
Agli ebrei arabi che risero di tale concetto durante la vita del profeta dell'Islam, risposero loro,con queste parole: "Allah cancella quello che vuole e conferma quello che vuole. È presso di lui la madre del libro" (sura XIII, versetto n. 39).
Sorge una domanda: perché Allah non si decide già dalla prima volta?
Poi, la madre, la matrice del Corano contiene l'abrogante e l'abrogato?
Gli ebrei argomentando con Maometto su questo proposito si guadagnarono l'odio del profeta dell'Islam nei loro confronti.
Sappiamo che l'abrogato è suddiviso in categorie:
1 – Quello che ne è l'abrogato, l'effetto, ma non è  rimasto il testo; il testo è rimasto nel Corano non può essere applicato. Come ad esempio la famosa frase "nessuna costrizione nella religione", sappiamo tutti la pena dell'apostata, la morte.
2 – Abrogato il testo, vale a dire rimosso dal Corano ed è rimasta l'applicazione.
Come, ad esempio, il versetto della lapidazione. Vi è la quasi unanimità degli imam musulmani all'applicazione della pena di morte tramite lapidazione per adulterio, ma non c'è il testo nel Corano.
3 – Abrogato il testo e l'applicazione (in altre parole completamente eliminato). Questa categoria si suddivide in due tipi: dimenticato completamente e rimasto nella memoria di alcune persone.
4 – Quello modificato (vale a dire, cambiati gli ordini ai fedeli). Come ad esempio le regole dei testamenti e le successioni;
5 – Abrogato per la scomparsa del motivo. Ciò significa che il versetto del corano fu rivelato per un motivo specifico poi svanito il motivo stesso, quindi il testo.
Bene, se nel leggere questo saggio di Kamal, Santa Lucia ci mantiene la vista, ne leggeremo davvero delle belle!
Il dovere e l'onestà intellettuale mi impone di dire agli apologeti dell'Islam i quali affermano, che solo chi conosce l'arabo può capire il Corano,  che l'arabo è una lingua come altre e può essere perfettamente tradotta. Aggiungo, che moltissimi musulmani non conoscono affatto l'Arabo, e sottolineo che fino a che non si leggerà questo libro, si continuerà  a dare un'errata interpretazione del Corano e quello che è ancora più grave, si continuerà a credere ed a far credere agli utili idioti, che l'Islam è una "religione di pace, amore e tolleranza".

maral

Molto interessante. Kamal Fawzy Isahk è un cristiano copto nato nel 1948 (studioso così famoso che non ho trovato nessuna altra notizia su di lui nel web, tanto meno del suo curriculum culturale) che ha evidentemente tutti i suoi interessi (di sicuro non solo di natura religiosa) a dire la sua sul Corano, mentre Armando Manocchia che fa la prefazione, è segnalato come un farloccaro del web, ex coordinatore politico della Lega Nord da cui fu diffidato e fondatore di un sito (Imolaoggi) contro l'immigrazione e la cultura islamica http://www.bufale.net/home/guida-utile-chi-ce-dietro-il-sito-imolaoggi-bufale-net/, senza dubbio due islamisti di grande pregio, delle vere autorità obiettive e disinteressate in fatto di storia delle religioni e di esegesi coranica!
Peraltro tutto quello che Isahk scrive sul Corano si potrebbe pensare di scriverlo pure sulla Bibbia (ed è pure stato fatto, da Odifreddi ad esempio, che per lo meno, non è un illustre sconosciuto) mettendone in luce le innumerevoli contraddizioni e l'ignoranza che emerge da ciò che vi si trova scritto. A leggere il saggio dell'illustre Kamal mi sa che la vista la si è già persa da tempo, accecati dal pregiudizio e dall'odio e poco vale in tal frangente invocare Santa Lucia.
Suggerisco invece la lettura di "Non c'è altro Dio all'infuori di Dio", di Reza Aslan, musulmano iraniano di formazione scita, che, almeno con la competenza di chi sa ciò di cui scrive, illustra la molteplicità dell'Islam e ne ricostruisce la storia anche nei suoi effetti politici passati e attuali. Non per prenderla come oro colato, si intende, ma per sentire, doverosamente anche l'altra campana.
I crociati entrarono in Gerusalemme, non certo perché costretti a difendere i cristiani dall'invasore islamico (costretti da chi? Ai tempi ebrei, cristiani e musulmani, convivevano a Gerusalemme e i pellegrini cristiani erano stati per secoli liberi di accedere ai luoghi sacri che pure l'Islam venerava riconoscendo nel racconto biblico sia vetero che neo testamentario la sua matrice giunta a compimento con la rivelazione coranica), ma dalla loro voglia sanguinaria di rapina, dal papa che cercava sostegno politico a Costantinopoli e dall'arrivo dei Turchi nella regione.  Non bisogna poi dimenticare il farneticante "Dio lo vuole!" che ispirò il successivo pellegrinaggio armato di massa. Comunque già alla prima (e grazie al Cielo unica) entrata in Gerusalemme i nobili guerrieri con la croce compirono uno dei più spietati massacri che la storia ricordi, indifferentemente su musulmani, ebrei e cristiani inermi, anteprima di altri massacri su cui la Croce ha sventolato. Poi si spartirono le terre per la gloria non di Dio, ma per assicurarsi un futuro di famiglia, alla faccia dell'imperatore di Costantinopoli ovviamente. Costantinopoli che, tra l'altro, fu depredata e distrutta nel corso di un'altra crociata che, stranamente, si fermò lì per la gioia dei mercanti veneziani, sovvenzionatori delle sacre imprese. I Crociati divennero presto la peggiore pestilenza per l'imperatore cristiano di oriente. Ma questo è lo spirito che ha guidato (e continua a guidare) tutta la storia dell'Occidente, cambiano solo i simboli di riferimento; un tempo la Croce e i Vangeli che predicano l'amore e la misericordia, oggi il Libero Mercato, la Democrazia, il Progresso e via dicendo.
Peraltro era stato l'imperatore Teodosio, colui che proclamò il cristianesimo religione di stato nell'impero romano, a chiudere definitivamente la scuola di Atene (sempre in nome della unica Verità evangelica, si intende, che rende falso e inutile tutto il resto) che fu costretta a trasferirsi ad Alessandria in Egitto, ove i testi, un po' di tempo dopo, furono bruciati da bande di fanatici cristiani (non dai musulmani, come la leggenda e la propaganda cristiana pretende), preludio di ben altri roghi contro gli infedeli che avrebbero funestato per secoli l'Europa, fino ai campi di sterminio per l'Ebreo demoniaco e subumano. Se la cultura greca tornò in Europa fu solo ed esclusivamente grazie all'occupazione islamica dell'area del Mediterraneo e alla ammirazione che gli studiosi islamici mostrarono per essa, certo, anche per interpretare il messaggio coranico, come poi avrebbe fatto la Scolastica medioevale per il cristianesimo. I monaci amanuensi che ricopiarono quei testi in un Europa devastata da barbari analfabeti e dall'intolleranza fanatica, predatrice e sanguinaria dei neo convertiti, lo devono solo all'Islam, le radici della nostra civiltà sono sopravvissute grazie all'Islam, unico faro di civiltà che allora rimase nell'area Mediterranea. Addirittura in quelle regioni del Medio Oriente c'è ancora una corrente musulmana sui geris che venera i filosofi Greci (Platone, Aristotele, Plotino, Parmenide) quasi come divinità, sono i Drusi, nel Libano (si legga a tal proposito "Regni dimenticati" di G.Russell, sulle religioni di ascendenza pagana che hanno potuto sopravvivere nelle zone del Medio Oriente, fondendosi con i culti islamici, mentre in quelle cristiane praticamente nulla è rimasto a parte un po' di folklore).
Ma il punto non è questo, il punto è a cosa mira oggi questa demenza che non si ferma davanti a nessuna disinformazione, pur di fomentare l'odio tra Islam (che rappresenta sempre più la maggioranza povera del mondo) e Occidente (ove peraltro la tradizione cristiana è sempre più in decadenza se non quando serve per stimolare la paura e l'odio).  Gli islamici, nelle forme diversissime con cui l'Islam si presenta in concreto (e non come etichetta) nel mondo sono ormai più di un miliardo e sono destinati, a differenza dei cristiani, a crescere. Chiedersi a cosa punta questa forma di demenza che pretende l'odio, la reciproca incomprensione e la più fanatica chiusura credo sia assolutamente doveroso, perché il fanatismo islamico, quello dell'Isis o del "califfato", che tanto ci preoccupa, trovo sia esattamente della stessa pasta (quanto meno in pari misura ignorante, falsificante e interessato) di questo fanatismo che si appella ai pretesi valori cristiani di casa nostra, e ciò che è utile a uno lo è pure all'altro, in sinergia.

Fharenight

#188
Ma quale disinformazione?

Io non so quante persone veramente dotte in materia, non radical chic e di onestà intellettuale, leggendo le tue risposte riescano a trattenersi dal bestemmiare e se non intervengono lo fanno unicamente per non gettare benzina sul fuoco considerata anche la tua ostinazione.

Il punto che non vuoi considerare è che sulla Bibbia, Vangelo compreso,  noi occidentali abbiamo detto e scritto di tutto e il contrario di tutto. La stessa  cosa non si può dire del corano, nonostante sia risibile come o più degli altri libri ritenuti sacri.
Almeno nel Vangelo vi sono insegnamenti inconfutabilmente ammirevoli, che hanno contribuito alla nascita di quelli che oggi ti puoi permettere di chiamare Diritti Umani.
Non solo, lo stesso comunismo sembra essere nato come scheggia impazzita del cristianesimo.
Inoltre si veda ad esempio la Teologia della Liberazione che si propone la  promozione dei valori di emancipazione sociale e politica per sconfiggere i regimi repressivi; esattamente il contrario di ciò che è e fa l'islam.
Interpreti la storia secondo la tua ideologia, mi dispiace, non sei oggettivo, quindi neppure credibile su questi temi.
Va bene, non ti piace Isahk né Manocchia in quanto ideologicamente per niente affini al tuo sentire e non sono famosi studiosi di fama mondiale.

Allora apprezzerai Ignàc Goldziher un islamologo che nella sua opera «Studi su Maometto», (1889-1890), mise in luce il carattere tendenzionso di questi scritti, la cui unica fonte risiede in un'interpretazione di versetti più o meno oscuri.

Oppure gli studi dello storico Thomas F. Madden nella sua opera"Le crociate. Una storia nuova".

Ancora, ti consiglierei di leggere di Rodney Stark, "Gli eserciti di Dio. Le vere ragioni delle crociate".


Il grande storico medievalista americano Paul Crawford, docente alla California University of Pensylvenia e considerato fra i massimi esperti degli ordini monastico-cavallereschi, come i Templari e i Cavalieri Teutonici, ha ribaltato completamente la vulgata dominante a proposito delle Crociate e dei criciati, sostenendo che le Crociate furono semplicemente la risposta difensiva dell'Europa contro l'aggressività islamica, scatenatasi contro il cristianesimo a partire da più di quattro secoli prima.


Possiamo farci una vera cultura in merito alla realtà storica delle Crociate, e non stare sempre dietro all'infarinatura di cui intendono fornirci gli apologeti dell'islam.

In realtà ogni storico serio afferma la falsità che si racconta sui libri di testo riguardo alle Crociate; più difficilmente se sono docenti universitari, per correttezza politica.

La biblioteca di Alessandria fu devastata una prima volta dai Romani e successivamente nonché definitivamente dagli arabi.
Il ritorno dei testi classici in Europa avvenne in 3 modi:

1) tramite la traduzione in latino, fatta da eruditi ebrei, delle traduzioni in arabo del testo greco originale di alcune opere;
2) grazie ai monaci di Irlanda e Inghilterra che conservavano e ricopiarono diverse opere classiche;
3) grazie agli apporti di eruditi dell'impero bizantino che portarono in Italia ed Europa diverse opere che si pensava perdute, rinnovandone i fasti e influenzando Umanesimo e Rinascimento. Uno dei più importanti fu Giovanni Bessarione, che divenne anche cardinale. Tra l'immenso patrimonio che salvò ci sono anche numerose opere contenute nella ricchissima biblioteca del Monastero di San Nicola di Casole, presso Otranto, che finì poi distrutta (ad opera degli Ottomani) nel corso della Battaglia di Otranto del 1480.


Il punto è che oggi impera la demenziale mentalità di tipo diplomatico-politico, del politicamente corretto,che vuole approvare l'islam come tranquilla "religione" di pace e amore" senza considerarne minimamente la sua profonda assurdità e pericolosità in quanto ideologia politico-religiosa.
Questo meraviglioso "faro di civiltà" è stato deleterio per  lo stesso Medio Oriente e può esserlo facilmente anche per l'Occidente a causa dei conflitti che può scatenare se lo si lascia attecchire.

Quello che non riesci a comprendere, non solo tu ma tutti coloro schierati da una determinata parte ideologica, è che non si tratta affatto di "odio" (l'odio sta nella testa di certi politically correct); semmai un certo astio lo si può provocare proprio schierandosi ottusamente dalla parte dell'indifendibile.

maral

#189
Ma che bel modo di capovolgere le carte in tavola: se li odiamo e proclamiamo la nefandeza della loro religione, essi ci ameranno! Demenziale, ma perfettamente in linea con tutta la storia dell'Occidente, figlia del Cristianesimo, poiché attraverso il Cristianesimo e non certo attraverso l'Islam si è realizzata l'ingiustizia radicale e rapinatrice del mondo attuale. Chi sono stati i colonizzatori e i distruttori di ogni civiltà diversa dalla propria nel mondo? E sempre con il pretesto di salvare chi non intendeva per nulla essere salvato e allora lo si bruciava in piazza, ma solo per salvargli l'anima!
La cultura classica fu distrutta in primo luogo dal fanatismo neo cristiano e ciò che fu salvato lo si deve all'Islam, molto più tollerante rispetto al cristianesimo dei tempi. Poi ogni religione ha le sue assurdità, fanatismi, nefandezze e ogni ricostruzione storica in ogni caso e soprattutto se riguardante le religioni risente inevitabilmente dal contesto in cui la si fa.
La questione è molto semplice: dobbiamo intenderci con loro, non cancellarli in nome della nostra superiorità, sono più di un miliardo perdiana, e per di più in crescita, a differenza dei cristiani! E dobbiamo cominciare a dialogare per intenderci con chi è più disposto a dialogare, non certo dicendo: la tua religione fa schifo, non è nemmeno una religione, la mia invece sì che è meravigliosa e pure le mie tradizioni sono tanto più civili e giuste delle tue! Perché è chiaro a chiunque (non è questione di radical chic, chiunque ci può arrivare senza troppo sforzo intellettuale, casalinghe di Voghera, muratori bergamaschi, pensionati e cassintegrati compresi) che così si ottiene proprio l'effetto contrario (tanto più che i nostri usi in quelle regioni sono stati e sono ben lontani dall'essere anche minimamente giusti), ossia la radicalizzazione ancora più spinta e giustificata anche di chi ancora non è per nulla radicalizzato. C'è un miliardo di musulmani sul pianeta, non sono un miliardo di fanatici terroristi, i fanatici terroristi sono un'esigua minoranza, ma pare che nella mente di qualcuno (evidentemente interessato) è necessario che tali diventano tutti o quanto meno che tutti trovino in ciò che diciamo e facciamo la giusta ragione per supportare il fanatismo e parteciparvi, per fare dei terroristi più radicalizzati i propri eroi! La sola conclusione ragionevole possibile a questo punto è che la demenza non conosce proprio mai fine, cresce sempre su se stessa esponenzialmente.
Per questo il titolo di questo 3D (che sarebbe assurdo definire riflessione) è semplicemente idiota.

Phil

Non so se può aiutare ad ampliare il discorso, ma forse va chiamata in causa anche l'autocomprensione di coloro che si professano di una religione (musulmana o altro...); se ci sono milioni di persone che da generazioni la considerano la loro religione, la praticano, etc. ciò non la rende una religione, almeno per loro? 
E noi che ne siamo fuori, oltre a valutare l'aspetto diacronico della storia di quella religione (quindi la sua nascita, le vicissitudini di influenza biunivoca con il potere politico, etc.) non dovremmo valutare anche il modo sincronico in cui viene vissuta e tenuta viva dai suoi fedeli? Il fatto che ogni giorno una moltitudine di persone preghi in un determinato modo una divinità (già, senza divinità non c'è religione), deve davvero passare in secondo piano rispetto a ciò che la cronaca ci racconta di una parte di quei fedeli? Che cosa li rende praticanti, il fatto che (e)seguano preghiere e rituali, condividano valori e consuetudini connessi al culto di una divinità, oppure il modo in cui la loro parte più radicale vive il suo essere "militante", o addirittura, "militare"?

Certamente ognuno è libero di dare la propria definizione di "religione", come fa Verd-ops!-Fharenight, e poi controllare chi resta fuori e chi rientra nei criteri arbitrari scelti... ma forse si può anche uscire dal proprio universo fai-da-te, guardarsi intorno e chidersi: i musulmani nel mondo sono solo quelli di cui si parla nei notiziari (che in quanto tali non raccontano la normalità ma l'eccezione, talvolta manipolata)? Quanti sono i musulmani non anti-occidente nel mondo? Sono solo una sparuta minoranza, oppure sono molti ma non fanno notizia, oppure cospirano aspettando l'occasione giusta? E, soprattutto, la mia personale "etichettatura" di un fenomeno, per quanto autofondata e originale, cosa può insegnarmi del mio modo di leggere il mondo?

P.s. Da un punto di vista strettamente laico, sarebbe tanto sconsolante quanto tragicomico screditare una religione declassandola a non-religione, in piena epoca di crisi delle religioni... anche se questo può essere comunque un buon modo per esorcizzare la paura di ciò che ci insidia, demistificare una minaccia privandola di ciò che (ci) sembra il suo movente più caratterizzante...

InVerno

#191
Citazione di: Fharenight il 08 Gennaio 2017, 23:31:38 PM
Ma quale disinformazione?

Io non so quante persone veramente dotte in materia, non radical chic e di onestà intellettuale, leggendo le tue risposte riescano a trattenersi dal bestemmiare e se non intervengono lo fanno unicamente per non gettare benzina sul fuoco considerata anche la tua ostinazione.

Il punto che non vuoi considerare è che sulla Bibbia, Vangelo compreso,  noi occidentali abbiamo detto e scritto di tutto e il contrario di tutto. La stessa  cosa non si può dire del corano, nonostante sia risibile come o più degli altri libri ritenuti sacri.
Almeno nel Vangelo vi sono insegnamenti inconfutabilmente ammirevoli, che hanno contribuito alla nascita di quelli che oggi ti puoi permettere di chiamare Diritti Umani.
Non solo, lo stesso comunismo sembra essere nato come scheggia impazzita del cristianesimo.
Inoltre si veda ad esempio la Teologia della Liberazione che si propone la  promozione dei valori di emancipazione sociale e politica per sconfiggere i regimi repressivi; esattamente il contrario di ciò che è e fa l'islam.
Interpreti la storia secondo la tua ideologia, mi dispiace, non sei oggettivo, quindi neppure credibile su questi temi.
Va bene, non ti piace Isahk né Manocchia in quanto ideologicamente per niente affini al tuo sentire e non sono famosi studiosi di fama mondiale.

Allora apprezzerai Ignàc Goldziher un islamologo che nella sua opera «Studi su Maometto», (1889-1890), mise in luce il carattere tendenzionso di questi scritti, la cui unica fonte risiede in un'interpretazione di versetti più o meno oscuri.

Oppure gli studi dello storico Thomas F. Madden nella sua opera"Le crociate. Una storia nuova".

Ancora, ti consiglierei di leggere di Rodney Stark, "Gli eserciti di Dio. Le vere ragioni delle crociate".


Il grande storico medievalista americano Paul Crawford, docente alla California University of Pensylvenia e considerato fra i massimi esperti degli ordini monastico-cavallereschi, come i Templari e i Cavalieri Teutonici, ha ribaltato completamente la vulgata dominante a proposito delle Crociate e dei criciati, sostenendo che le Crociate furono semplicemente la risposta difensiva dell'Europa contro l'aggressività islamica, scatenatasi contro il cristianesimo a partire da più di quattro secoli prima.


Possiamo farci una vera cultura in merito alla realtà storica delle Crociate, e non stare sempre dietro all'infarinatura di cui intendono fornirci gli apologeti dell'islam.

In realtà ogni storico serio afferma la falsità che si racconta sui libri di testo riguardo alle Crociate; più difficilmente se sono docenti universitari, per correttezza politica.

La biblioteca di Alessandria fu devastata una prima volta dai Romani e successivamente nonché definitivamente dagli arabi.
Il ritorno dei testi classici in Europa avvenne in 3 modi:

1) tramite la traduzione in latino, fatta da eruditi ebrei, delle traduzioni in arabo del testo greco originale di alcune opere;
2) grazie ai monaci di Irlanda e Inghilterra che conservavano e ricopiarono diverse opere classiche;
3) grazie agli apporti di eruditi dell'impero bizantino che portarono in Italia ed Europa diverse opere che si pensava perdute, rinnovandone i fasti e influenzando Umanesimo e Rinascimento. Uno dei più importanti fu Giovanni Bessarione, che divenne anche cardinale. Tra l'immenso patrimonio che salvò ci sono anche numerose opere contenute nella ricchissima biblioteca del Monastero di San Nicola di Casole, presso Otranto, che finì poi distrutta (ad opera degli Ottomani) nel corso della Battaglia di Otranto del 1480.


Il punto è che oggi impera la demenziale mentalità di tipo diplomatico-politico, del politicamente corretto,che vuole approvare l'islam come tranquilla "religione" di pace e amore" senza considerarne minimamente la sua profonda assurdità e pericolosità in quanto ideologia politico-religiosa.
Questo meraviglioso "faro di civiltà" è stato deleterio per  lo stesso Medio Oriente e può esserlo facilmente anche per l'Occidente a causa dei conflitti che può scatenare se lo si lascia attecchire.

Quello che non riesci a comprendere, non solo tu ma tutti coloro schierati da una determinata parte ideologica, è che non si tratta affatto di "odio" (l'odio sta nella testa di certi politically correct); semmai un certo astio lo si può provocare proprio schierandosi ottusamente dalla parte dell'indifendibile.
Le crociate hanno avuto un insieme di motivazioni estramente complesse (anche perchè le "crociate" furono tante e diverse) ma da un punto di vista semplificativo la motivazione cardine sta in un semplice assunto, o meglio contraddizione di assunti, che sono le stesse che muovono i jihadisti (o meglio la propaganda che li recluta, cosi come reclutava i crociati)
1) Siamo il popolo prediletto da Dio (nel mondo mussulmano questa è accresciuta fortemente per via del concetto di ultimo profeta)
2) La nostra situazione economica è grandemente peggiore degli altri (il medioevo europeo feudale confrontato al medio oriente era una sorta di terzo mondo dominato dall'infaticidio "curativo")
3) 1 e 2 non possono stare insieme, ci deve essere un qualcosa di sbagliato che io correggerò con la violenza (suffragata dal buon Dio)
Sicuramente il Corano può essere considerato un testo più legislativo-politico-sociale rispetto al nuovo testamento, anche perchè la gran parte dei cristiani ignorano bellamente l'antico testamento che è dove risiedono la maggior parte delle ingiunzioni sociali..E' assurdo poi citare l'ecclesia occidentale come promotrice dei valori moderni, quando li ha ostacolati tutti e dico tutti, e li ha accettati solo una volta avvenuti. I paragoni rimangono tuttavia insensati, non mi voglio infilare nella storia della "teologia non riformata e irriformabile" dei mussulmani, ma leggere un thread di accusa ai mussulmani senza una sola menzione al wahabismo, forse dovrebbe suggerire di smettere di parlare di cose che si conoscono a malapena?
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Fharenight

InVerno, vedo che ti eri cancellato dal forum, ma  ieri ti sei iscritto di nuovo.
Devi smetterla di provocare, non solo scrivendo sciocchezze, ma, cosa piú grave, accusando in maniera falsa e tendenziosa (come hai fatto anche con me in un post di un altro 3D scrivendo cose che io non avevo detto).

L'autore del 3D ha voluto trattare un argomento importante e lo ha esposto in maniera seria e rispettosa  verso tutti, anche verso gli interlocutori piú critici. Anzi, lo stesso autore chiese a suo tempo di eliminare o bloccare il 3D perché non era stato compreso appieno ed evitare fraintendimenti. Nonostante ciò il 3D è rimasto a disposizione del dialogo e dello scambio civile di idee. Da come ha esposto l'argomento, l'autore mi sembra abbastanza conoscitore del tema in questione. Anche io studiai a suo tempo materie comprendenti questi argomenti, quindi ne stiamo affrontando con buona cognizione di causa.

Ormai è già stato scritto tanto, addirittura 13 pagine, ognuno ha espresso le propria idea, anche con varie digressioni, a volte inutili, taluni stimolati solo dalla propria ideologia.
Se qualcuno lo ritiene un 3D 'idiota"  mi chiedo perché non è stato bloccato a suo tempo, quando richiesto dall'autore.
.
Ritengo che l'argomento sia ormai veramente concluso e chiedo anch'io che a questo punto venga bloccato per non lasciarlo degradare prolungandolo con sterili e banali post come gli ultimi.
Grazie.