Multiculturalismo e multirazzialità

Aperto da Fharenight, 19 Gennaio 2017, 02:45:10 AM

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Fharenight

Il multiculturalismo è chiaramente un sistema di idee incoerenti, una degenerazione dogmatica della democrazia e della libertà di pensiero.

Relativizzare tutto induce a ostentare rispetto anche per tradizioni medioevali che non ne meritano affatto; e si giunge al paradosso di mettere in pericolo le tradizioni, i principi, i diritti e lo stile di vita propri della nostra identità. A mio avviso bisogna incominciare a dire NO: smettiamola di elargire supposte libertà e presunti diritti a chi non rispetta le leggi dello Stato; finiamola di legittimare comportamenti che negano i valori fondanti della società europea.
Il politicamente corretto deve avere un limite, deve finire. È comprensibile ed accettabile una buona diplomazia che riesca a mediare e rendere giusti ed equilibrati i rapporti tra le nazioni, ma il "politicamente corretto" che falsifica e inverte le cose, no, non è dignitoso, non può essere accettabile.

Vi è un limite oltre il quale la tolleranza cessa d'essere virtù.
(Edmund Burke)

Personalmente sono per la remigrazione e il ritorno della società monoculturale e monorazziale tollerante nel giusto grado ed inclusivamente integrante come era l'Europa di 60 anni fa.

doxa

#1
Multiculturalismo, multirazzialità o meticciato ?

Il sostantivo "multiculturalismo" si può accettare col significato di partecipazione spontanea dei cittadini  a più culture in un territorio oppure come imposizione culturale e politica erga omnes ?

Nell'ambito della sociologia per multiculturalismo  s'intende l'orientamento politico e sociale che riconosce e rispetta l'identità linguistica, religiosa e culturale delle diverse etnie presenti in una nazione, ma non  il meticciato della popolazione.

Le notevoli migrazioni non consentono nella maggioranza dei casi all'integrazione-assimilazione, non voluta da molti migranti, non gradita da migliaia di "indigeni".

La convivenza  forzata di culture diverse può provocare  conflitti, disordini sociali.

Negli Stati Uniti d'America, in Australia, in Canada il multiculturalismo, l'integrazione ha avuto successo ? Per quanto ne so mi sembra di no. In tali Stati le varie comunità convivono mantenendo la propria identità. Ci sono le cosiddette "minoranze" che non vogliono omologarsi o fondersi ad una cultura predominante, perdendo la propria identità.


In Europa la pressione dei migranti solleva domande che vanno oltre le risposte di ordine pubblico e del multiculturalismo, ormai in crisi con l'accelerazione della globalizzazione. Ci sono ideologie politiche che auspicano il meticciato di civiltà e culture.
Il cardinale Angelo Scola, arcivescovo di Milano, recentemente ha pubblicato un suo libretto titolato: "Un mondo misto. Il meticciato tra realtà e speranza".  In questo testo fa emergere quanto sia concreta la mescolanza di culture e fatti spirituali che si producono quando civiltà diverse entrano in contatto.

La dimensione religiosa, spesso guardata con sospetto od esclusa dallo spazio pubblico, costituisce, secondo Scola, un fattore determinante nella costruzione non solo del dialogo e dell'accoglienza ma della pacifica convivenza in grandi città e piccoli centri urbani.

Per i credenti Scola scrive: "Posti davanti alla sfida di una nuova interpretazione culturale della nostra fede, ci rendiamo conto che essa accadrà nell'orizzonte inter-religioso, inter-culturale e delle etiche sostantive".

Eretiko

Citazione di: Fharenight il 19 Gennaio 2017, 02:45:10 AMPersonalmente sono per la remigrazione e il ritorno della società monoculturale e monorazziale tollerante nel giusto grado ed inclusivamente integrante come era l'Europa di 60 anni fa.

Mi mette paura sentir parlare di "monocultura" e/o di "monorazza" (se pur tollerante); personalmente non auspico di tornare a quelle "nazioni" europee che ci hanno regalato 2 guerre mondiali.
La monocultura e' tipica di un sistema dispotico, mentre le tematiche monorazziali ricordano qualcosa di tremendo accaduto nel secolo scorso.
Nessuno (e niente) potra' fermare i flussi migratori che saranno sempre piu' intensi nei prossimi decenni, quindi dovremmo imparare a convivere con culture diverse ed etnie diverse (mi disgusta parlare di razze: sarebbe piu' giusto parlare di "varieta", perché la razza e' unica: homo sapiens sapiens), e accettare anche il mix di varieta' diverse (di nuovo: aberrante usare la parola "meticciato").
           

doxa

#3
Eretiko ha scritto
Citazioneaberrante usare la parola "meticciato"

Eretiko permettimi di dirti che il sostantivo "meticciato" non ha nulla di aberrante,  è un tuo pregiudizio linguistico che sottende la tua ideologia, la quale ti fa caricare il lemma di significati che non ha.

Meticciato indica un gruppo etnico o sociale composto da individui nati da genitori di razze diverse.

La parola "meticciato" viene comunemente usata nei convegni. Come ho scritto nel precedente post anche il cardinale Scola ha usato la parola meticciato per titolare il suo saggio che fa emergere il possibile "sincretismo" tra culture e religioni quando civiltà diverse entrano in contatto.

Scola afferma che la  dimensione religiosa è determinante per il dialogo e la pacifica convivenza in grandi città e piccoli centri urbani. Questo cardinale è consapevole che anche il cristianesimo andrà incontro ad una nuova interpretazione culturale.

L'immigrazione e la declinazione del rapporto con l'Islam stanno scardinando il sistema politico e alcuni valori delle società occidentali. C'è un tratto comune in quanto avvenuto in occasione delle elezioni in Austria, Germania, Italia e pure negli Stati Uniti, un Paese nato sull'esperienza dell'immigrazione e sulla mescolanza di diverse etnie e razze.

InVerno

#4
Certo, la famosa unità culturale Italica, cosi pateticamente inesistente che i nostalgici di turno invece che addurre motivazioni millenarie parlano degli anni 60 (giustamente prima nemmeno si parlava una singola lingua). Riguardo ai "meticci" , forse non lo sapete, ma agli uffici immigrazione americani dell'inizio secolo gli Italiani non erano considerate dei bianchi (riservato solo ai sassoni e ai wasp) ma nella migliore dei casi meticci, e spesso anche negri o "almost nigga" - "guinea". Consolatevi, negri lo siam stati tutti. Poi la comicità insita nel "in Australia \ America \ Canada il multiculturalismo non ha avuto successo".. ma ci credete davvero a ste cose? Il cardinale Scola si preoccupi del "meticciato religioso" che ha generato la sua Chiesa nel continente americano prima, e in quello africano recentemente. Cos'è, la Chiesa può esportare culture ed esprorpriare delle proprie tradizioni interi continenti, ma non può riceverne? Siamo alle comiche se non fosse che stessimo parlando di razzismo\suprematismo bello e buono.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Eretiko

Citazione di: altamarea il 20 Gennaio 2017, 08:56:40 AM
Eretiko permettimi di dirti che il sostantivo "meticciato" non ha nulla di aberrante,  è un tuo pregiudizio linguistico che sottende la tua ideologia, la quale ti fa caricare il lemma di significati che non ha.

Vero, lo ammetto: e' un mio "pregiudizio linguistico" (scusa: ma quale ideologia dovrebbe sottendere?), cosi' come ho il pregiudizio linguistico nei confronti della parola "razza" (in termini biologici 2 distinti individui appartengono a razze diverse se una loro eventuale prole non puo' riprodursi per via sessuale). E il pasticcio, prima scientifico e poi linguistico, e' proprio causato dall'utilizzo combinato delle parole "meticcio" e "razze". 


Citazione di: altamarea il 20 Gennaio 2017, 08:56:40 AMScola afferma che la  dimensione religiosa è determinante per il dialogo e la pacifica convivenza in grandi città e piccoli centri urbani.

Invece io ho l'impressione che la religione sia uno degli ostacoli ad una pacifica convivenza. Il fatto che molti in Italia, quando parlano di "cultura", si riferiscano essenzialmente alle (nostre) tradizioni religiose, conferma questo mio dubbio.


Citazione di: altamarea il 20 Gennaio 2017, 08:56:40 AML'immigrazione e la declinazione del rapporto con l'Islam stanno scardinando il sistema politico e alcuni valori delle società occidentali.

A me non sembra ci sia in atto alcun scardinamento politico e/o di valori causato dagli immigrati, ma forse non sono in grado di osservarlo. Mi potresti fare qualche esempio concreto?

doxa

Eretiko ha scritto:
CitazioneA me non sembra ci sia in atto alcun scardinamento politico e/o di valori causato dagli immigrati, ma forse non sono in grado di osservarlo. Mi potresti fare qualche esempio concreto?
L'esempio concreto l'ho scritto nel precedente post elencando le nazioni in cui l'elettorato sposta i suoi voti verso la "destra".  Inoltre, gli attentati  terroristici in Europa segnano lo spartiacque  nella percezione di tanti europei delle comunità musulmane. Il concetto di "nemico in casa" è un concetto spartiacque perché ha portato non solo il terrorismo contro quelli che potevano essere degli obiettivi selezionati, ma anche il terrore nelle nostre vite ordinarie: strade, bar, teatri, alimentando le paure in maniera esponenziale. Scardinando in tal modo i valori della tolleranza, della solidarietà, della convivenza, della pace.

Eretiko

Pero' se l'elettorato vota le destre piu' becere non e' colpa degli "immigrati" tout-court. Ovvio che se qualcuno alimenta le paure delle persone, poi quel qualcuno prima o poi "incassa" il premio elettorale. La mia sensazione e' che ci sono motivazioni piu' profonde e variegate per spiegare la vittoria di certa destra in Europa.
Riguardo al terrorismo sembra fin troppo facile e banale l'equazione "immigrato=islam=terrorista", almeno per 2 motivi:
1) talvolta il terrorista e' cittadino di un paese europeo.
2) il motivo religioso appare spesso soltanto un pretesto per dare un substrato ideologico all'azione.

Se questo rischia di scardinare i valori di solidarieta' e tolleranza della nostra societa' forse accade perché il nostro tessuto sociale e' fragile, o forse perché in partenza non e' cosi' diffusamente permeato di questi valori.   

davintro

#8
tra "multiculturalismo" e "multirazzialità" c'è secondo me una distinzione netta e fondamentale. La cultura non coincide con la razza. Per razza andrebbe intesa l'unità di un ceppo biologico, che si manifesta attraverso caratteri fisici che si ereditano geneticamente (colore degli occhi, della pelle, taglio degli occhi...), mentre la cultura è un complesso di oggetti prodotti dalla libertà spirituale degli individui appartenenti a una certa comunità di popolo. Quindi la razza (o l'etnia) è un concetto meramente materiale e biologico, mentre la cultura è un fatto spirituale perché può solo essere un prodotto di persone dotate di libero arbitrio, capaci, in nome di tale libero arbitrio, di andare al di là dei contenuti, delle idee che vengono ricevute nell'ambiente familiare, l'ambiente che si condivide con dei nostri compagni di etnia, criticali, metterli in discussione, cosicché i modi con cui il singolo diviene soggetto culturale non coincidono con i modi inculcatigli all'interno dell'etnia di partenza. Un ebreo di sangue può tranquillamente, in linea teorica, venendo a contatto con altre culture, sviluppare un senso di appartenenza culturale assolutamente distinto dall'ebraismo, rinunciando ad esempio alla fede abramitica, convertendosi ad una nuova religione, sostituire l'uso della lingua ebraica con la lingua socialmente dominante nella cultura a cui decide di aderire, adottando diversi usi, costumi, riti... Ciò attiene alla sua libertà. Come si evince da ciò la cultura è un fatto dinamico, aperto alla luce della libera creatività degli individui e non si identifica con la trasmissione dei caratteri biologico-etnici, che si tramandano in modo estremamente più statico.

Detto questo, personalmente non avrei nulla contro la società multietnica (la convivenza di persone che differiscono solo per tratti fisici) mentre riconosco i rischi della società multiculturale, una società dove si trovano a convivere persone con diverse visioni del mondo, diversi sistemi di valori, cioè l'espressione della spiritualità delle persone. Ovviamente non tutti i sistemi di convinzioni morali sono tra loro conciliabili e compatibili e il rischio di una frantumazione dell'omogeneità valoriale come collante di una società c'è. Ma, in virtù del principio di dinamicità, cioè della trasformabilità delle culture, una pacifica convivenza non è impossibile, e il dialogo interculturale serve proprio a vagliare i margini di tale possibilità. Ci sono rischi ma anche opportunità. A me pare che su tale tema i due estermismi, la xenofobia dell'estrema destra e dei leghisti, e l'eccessivo ottimismo di certe frangie della sinistra sulla multiculturalità siano approcci evidentemente antitetici, eppure, in modi diversi finiscono paradossalmente col fondarsi sullo stesso errore, proprio la confusione tra "multirazzialità" e "multiculturalità". Da un lato la destra confonde le culture con le etnie, proiettando sul suo concetto di "cultura" la staticità propria dei caratteri fisici e biologici della razza, considerando la cultura come un sistema chiuso, e dunque vede la preservazione dell'identità culturale di un popolo come aprioristicamente escludente la possibilità di un contatto con culture diverse, viste necessariamente come ostili, distruttrici della nostra, di fronte a cui occorre barricarci il più possibile, dall'altro la sinistra confonde le differenze culturali (che riguardano le differenti sensibilità valoriali) con differenze etniche (di per sé riconoscibili come fra loro compatibili all'interno di una stessa società, alla luce del fatto che la personalità di un uomo non coincide con il colore della pelle) e deduce dalla assoluta compatibilità tra le seconde, l'assoluta compatibilità tra le prime, sottovalutando i rischi presenti nel cercare di integrare nella stessa società persone con differenti concetti di "bene", "giustizia", "libertà" ecc., che in realtà non sono certo riducibili a mere differenze esteriori, costituendo la molla motivazionale delle azioni sociali

Fharenight

Esatto, Altamarea. Alla fine il risultato sarebbe un meticciato non solo di etnie, ma anche di culture che porterebbe ad un appiattimento culturale ma anche ad  un sovrappopolamento di determinate zone .  
La situazione assurda che stiamo vivendo è che non si tratta piú di rispettare le altre culture, ma di ridimensionare o sopprimere la cultura indigena a favore delle altre, di qualunque altra, senza discernimento.

Non solo, si sta assistendo addirittura allo scenario assurdo, ingiusto, per cui le stesse istituzioni favoriscono economicamente, lavorativamente e nell'assistenza sociale, sempre più gli stranieri, chiunque essi siano, anche coloro che si macchiano di reati o che non mostrano rispetto della cultura e delle leggi di chi li ospita.
Se un italiano e uno straniero litigano fino a finire all'ospedale o uno dei due all'altro mondo, viene denunciato, arrestato, punito, sbeffeggiato più facilmente l'italiano e tacciato pure di razzismo. Tutto questo sta stancando.
Questa situazione sociale voluta dai  poteri dominanti che per loro interessi portano avanti senza alcuno scrupolo e senza preoccuparsi minimamente delle ripercussioni a medio e lungo termine,
non può continuare ancora per molto, deve finire.
Più di una volta qualcuno su questo forum  mi ha chiesto quale programma proporrei. Ecco per esempio alcuni punti fondamentali di un programma politico che condivido con alcuni movimenti, come Generazione Identitaria, che non sono affatto né nazisti né xenofobi o quant'altro si inventano gli attuali poteri fortie che di certo non piacerà a qualcuno, ma è una realtà di fatto esistente ed è bene prenderne atto:

-Espulsione automatica e divieto perpetuo di ritorno sul suolo nazionale italiano di cittadini stranieri che si siano macchiati di reati gravi.

-Istituzione di accordi con i Paesi d'origine che prevedano, per i rei, l'esecuzione della pena nei Paesi d'origine.

-Revoca della cittadinanza italiana per ex-cittadini stranieri che si siano macchiati di reati di qualsiasi tipo negli ultimi dieci anni.

-Creazione di un fondo destinato alla Remigrazione, e lancio di una campagna di sensibilizzazione che inciti gli immigrati a ritornare nei Paesi d'origine.

-Creazione di un Alto Commissariato per la Remigrazione.

-Accordi con i Paesi della sponda sud ed est del Mediterraneo, finanziando misure atte a contrastare l'immigrazione.

-Uscita dall'area Schengen.

-Istituire fondi che implementino lo sviluppo dei Paesi d'origine degli immigrati, ad esempio aiutando le strutture universitarie di quei Paesi con nuovi progetti di ricerca e con la formazione di nuovi docenti in università europee..
-Pena detentiva, senza sconti, per datori di lavoro che assumano immigrati non regolari, con aggravio della pena nel caso tali immigrati siano retribuiti inferiormente ai lavoratori italiani.

-Fine delle sovvenzioni per le associazioni che sostengono pubblicamente l'immigrazione clandestina e inasprimento delle pene per il reato di favoreggiamento all'immigrazione clandestina.

-Divieto di costruire moschee utilizzando fondi provenienti sia da fonti estere, sia dal pubblico erario italiano.

-Divieto di costruzione di minareti e obbligo per gli imam a tenere sermoni esclusivamente nelle lingue ufficiali all'interno della Repubblica Italiana.

-Divieto di qualsiasi tipo di velo (chador, niqab, burka) su tutto il territorio nazionale italiano.

-Scioglimento di tutte le associazioni islamiche che abbiano comprovati legami con strutture terroristiche o para-militari in Italia ed all'estero.

-Messa fuori legge della macellazione halal e istituzione di una tassa su tutti i prodotti halal provenienti dall'estero, destinando i proventi di quest'ultima alle associazioni di tutela degli animali.

-Lotta senza quartiere alla segregazione etnica nei quartieri delle città e dei piccoli centri italiani.

Fharenight

#10
Eretiko, non si dovrebbe parlare sotto l'impulso della propria ideologia, ma con cognizione di causa.


Sono 70 anni che questo Paese viene in modo più o meno diretto governato dalle politiche di sinistra, adesso eterodiretto anche dall'UE, ma la vostra ossessione è sempre e solo il fascismo, di cui non ricordate/conoscete null'altro che gli aspetti meno amministrativi e più dittatoriali, legati alla guerra e all'alleanza con i tedeschi. Diamine, sono passati 70 anni, tante cose sono letteralmente cambiate, oggi poi si prospettano scenari apocalittici e voi siete rimasti accecati ancora dall'idea e dalla paura delle scorse guerre mondiali?
L'accoglienza diffusa senza fermare gli ingressi vuol dire un'Italia cancellata in pochi anni.
È il sogno segreto della sinistra per illudersi di governare ancora a lungo termine grazie alle nuove masse di semianalfabeti e ignoranti che stiamo accogliendo e che abbasseranno di molto il costo del lavoro; ma è anche il sogno segreto dell'UE che altro non è che un accentramento di potere neoliberista che, all'insegna della rimozione degli stati nazionali e sovrani, è intenta ad eliminare facilmente tutti quei diritti sociali (conquistati in 150 anni di dure lotte) mediante l'imposizione del mercato unico.

Pensi davvero che la mescolanza forzata di etnie (o razze; smettiamola con l'ipocrisia; ti ricordo che sui referti medici si scrive ancora: di "razza caucasica") che si concretizza nelle società multirazziali/multiculturali sia la soluzione per evitare altre guerre? Vediamo invece che sono l'humus per nuove povertà, degrado e nuovi conflitti sociali.
 L'Italia come l'Europa intera è nelle mani delle sinistre, la dimostrazione più evidente è che ciò che resta del'ideologia di sinistra ormai è solo fallimentare e produce solo danni.

Italiani in tenda nella neve, o per terra in ospedale. Stranieri coccolati con le tasse di chi si suicida.
Così siamo schiaffeggiati da Giuda.

E basta anche con i contorti ragionamenti per cercare di eliminare la parola "razza" per eliminarne il concetto. Le differenze ci sono tra gli uomini, tra gli animale e tra le piante, ed è bello che ci siano, come ho già detto, sui  referti medici si scrive ancora: di "razza caucasica".


Certo, hai detto bene che la religione sia uno degli ostacoli ad una pacifica convivenza, non tanto per causa nostra ma per i "fedeli" di qualche altra religione che di religioso ha ben poco.

Eretico dice: "Il fatto che molti in Italia, quando parlano di "cultura", si riferiscano essenzialmente alle (nostre) tradizioni religiose, conferma questo mio dubbio."
Ecco che si palesa la forma mentis dettata dalla tua ideologia; quel "nostre" messo tra parentesi poi dimostra pure un nauseante snobismo.
In Italia, quando parliamo di cultura, parliamo di CULTURA in senso pieno e vasto, e non come intendi tu secondo la tua malsana ideologia.
Eretiko dice: "A me non sembra ci sia in atto alcun scardinamento politico e/o di valori causato dagli immigrati, ma forse non sono in grado di osservarlo. Mi potresti fare qualche esempio concreto?"
Se incomincerai a ragionare con la tua testa forse ti accorgerai della realtà del mondo attorno a te.
Gli esempi sono sotto gli occhi di tutti e ne sono pieni le pagine dei giornali,  telegiornali e web.

Le "paure" non sono alimentate dalle destre. Semmai le destre ascoltano i reali timori, i concreti malesseri, le preoccupazioni e la disperazione delle persone, specialmente le più vulnerabili, a cui cercano di dare voce, cosa che dovrebbe fare ma che non fa più la fallita sinistra. E quindi, sì, tutto il sistema messo in piedi da decenni (diciamo pure dal dopoguerra ad oggi, lentamente) dai poteri forti con l'approvazione delle sinistre ha reso fragile il nostro tessuto sociale e sta scardinando i valori di solidarieta' e tolleranza della nostra societa' .

Hai paura di sentir sentir parlare di "monocultura" e/o di "monorazza"? Non so quanti anni hai, ma così era l'Italia degli anni '50, '60, '70, '80  '90 e mettiamoci anche il primo decennio del 2000; non mi pare che eravamo razzisti, né avevamo un sistema dispotico (mi sembra dispotico l'attuale), né abbiamo regalato guerre.
Questa immane invasione doveva e deve essere fermata, per il bene di tutti. Si può fare, basta volerlo.

Non lasciatevi abbindolare dall'ideologia di sinistra, cercate il più possibile di ragionare col vostro cervello mettendo sempre in azione il pensiero critico, e non spaventatevi se vi ritroverete poi a pensarla come quelli "di destra". Non c'è più destra e sinistra, come dice Sgarbi, ormai è un mondo di mer*a, il potere si incarna in chi lo conquista e lo usa contro di te.
 La bellezza della multirazzialità/multiculturalità è solo un'invenzione e tragica conseguenza della globalizzazione. Dovete capire che il mondo non lo si può migliorare basandosi su altre ingiustizie, su squilibri, sulle migrazioni di masse di disperati.
Il "cittadino del mondo" non è quell'ammasso di disperati che viene manovrato a piacimento e fatto migrare da un paese all'altro.  Lavoro non ce n'è neppure per gli autoctoni e sarà sempre così anche per il futuro perché lo sviluppo tecnologico sottrarrà la necessità di avere un gran numero di lavoratori, non per niente in Occidente abbiamo imparato a mettere al mondo meno figli. Sveglia!!!!

InVerno

Un Italiano che si lamenta dell'immigrazione è un Italiano che non conosce l'Italia, dovremmo essere noi i più vaccinati di tutti e invece a quanto pare non c'è proprio speranza per nessuno. Tutti cattolici e tutti pronti a sputare in testa ai poveri, tutti figli di emigrati e tutti pronti ad affondare i barconi, tutti diversi da quelli del "paesino di la" e poi terrorizzati dal diverso, tutti compatrioti dei mafiosi e tutti a parlare di terrorismo..Ma d'altro canto..http://www.huffingtonpost.it/2014/11/02/italia-prima-indice-ignoranza-ispos-mori_n_6089298.html
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Eretiko

Citazione di: Fharenight il 22 Gennaio 2017, 17:33:25 PM
Eretiko, non si dovrebbe parlare sotto l'impulso della propria ideologia, ma con cognizione di causa.

In Italia, quando parliamo di cultura, parliamo di CULTURA in senso pieno e vasto, e non come intendi tu secondo la tua malsana ideologia.

E quindi, sì, tutto il sistema messo in piedi da decenni (diciamo pure dal dopoguerra ad oggi, lentamente) dai poteri forti con l'approvazione delle sinistre ha reso fragile il nostro tessuto sociale e sta scardinando i valori di solidarieta' e tolleranza della nostra societa' .

Sveglia!!!!

Difficile rispondere in modo razionale ai tuoi confusi e deliranti post. Dunque tu non parli sotto l'impulso di una tua "ideologia"? Solo tu hai la facolta' di una corretta analisi, scevra da qualsiasi connotazione ideologica, della complessa societa' in cui viviamo? E solo tu hai le ricette giuste per la soluzione di complicate situazioni? E mentre la mia ideologia e' "malsana" la tua e' l'unica ad essere "sana"?
Se tu sei il rappresentante di quel tessuto sociale "solidale e tollerante" di cui favoleggi la presunta esistenza nelle nazioni pre-UE, mi sforzo di immaginare come possono essere coloro che non sono né solidali né tolleranti...

2000 anni fa le popolazioni "barbare" che premevano ai confini di un grande impero (quello romano), in circa 200 anni fecero "cadere" l'impero stesso; eppure i Romani non erano sprovveduti: favorivano una immigrazione controllata, favorivano l'integrazione, addirittura crearono il "pantheon" per tutte le divinita' delle varie popolazioni, non decretarono una religione di stato (fino a Costantino). Eppure l'impero cadde, il tessuto sociale si dissolse.
Oggi la situazione e' ben peggiore: milioni di individui, 100, 200, 400 milioni, premono ai confini dell'europa, attratti da paesi nei quali la qualita' della vita e' sicuramente migliore che nei loro paesi; studi seri affermano che nei prossimi 50 anni l'europa occidentale sara' meta di una immigrazione di proporzioni gigantesche che nessuno potra' fermare.

Alla luce di questa premessa sembra cosi' "malsana" questa ideologia che vorrebbe un'immigrazione graduale ed una integrazione sempre migliore? O tu pensi che noi potremmo bloccare centinaia di milioni di persone che, comunque tu la pensi, entreranno in europa? Se vogliamo evitare veramente che il nostro tessuto sociale crolli in poco tempo forse l'unica strada possibile e' integrare sempre piu' quelli che comunque entreranno, non credi?
     
Certo, esiste una strada, che probabilmente piace molto a certa opinione pubblica (oserei dire a "certa destra"): li bombardiamo, li annientiamo, e risolviamo il problema alla radice. Ma facciamolo bene questo "lavoretto" perché questi individui sono tanti e procreano in maniera a noi sconosciuta (e forse ti stupirai di sapere che la chiesa cattolica favorisce in tutti i modi la procreazione).

Sorvolo sulle tue farneticazioni circa una "sinistra dominante" in europa da 70 anni: solo tu la vedi (parli di neoliberalismo dominante, e questo difficilmente e' qualcosa di "sinistra"). Invece tu non vedi che questi esasperati nazionalismi e movimenti anti-europa rischiano di ricreare quelle condizioni pre-belliche che ci hanno regalato 2 guerre mondiali? E tu non vedi che l'intolleranza religiosa e' uno degli ingredienti della miscela esplosiva?
No, tu non vedi, e sembri non sapere che l'europa e' stata per 20 secoli terra di guerre (spesso di religione), e non sembri sapere che dietro l'idea di "europa" c'e' il desiderio di evitare che accadano ancora guerre e non solo i famosi "poteri forti" da te evocati, che poi non si capisce bene a cosa alludi (se li conosci, se sai chi sono allora elenca nomi e cognomi).

E a proposito della cultura occidentale alla quale tu ti riferisci e che tu dici essere ormai in grande pericolo: si capisce bene che tu identifichi la cultura con il cristianesimo, quindi per te e quelli che la pensano come te il grande nemico da abbattere e' l'islam,  a conferma del fatto che le religioni "dividono" e saranno sempre foriere di conflitti.
   
Anche io ti rinnovo l'invito che tu hai fatto a me: Sveglia! Sveglia perché gli immigrati aumenteranno esponenzialmente e non saranno certo i francesi, o gli ungheresi, o gli inglesi, o Trump a fermarli: o impariamo a conviverci o ci annienteranno.
 

Fharenight

#13
Davinto, anche tu, non ti  arrampicare sugli specchi. E' vero che "multiculturalismo" e multirazzialità sono due concetti ben distinti, ma sono tuttavia strettamente consequenziali nel senso che se in una nazione il numero di stranieri aumenta in maniera esponenziale, sarà praticamente impossibile procedere per la loro integrazione e assimilazione, ma diversi fattori concorreranno a far sì che questi si aggregheranno per creare un loro quartiere, una loro zona più o meno estesa che si differenzierà dalla cultura del paese accogliente, formando così un ghetto, come minimo, se non uno stato nello Stato.

Mi dispiace per voi, ragazzi, ma non c'è dialogo se non provate almeno a sollevare le fettone di prosciutto che avete sugli occhi. Ripetete a memoria sempre gli stessi slogan sinistroidi assurdi od inesatti: L'Impero Romano cadde per debolezze interne. Certo voi oggi, similmente, siete un piccolissimo esempio della grave debolezza  in cui è caduto l'Occidente. "Oggi la situazione è ben peggiore", Dici bene! Vedi che anche tu, eretiko, hai ammesso inconsapevolmente che oggi viviamo una situazione di me*da?
Le invasioni si sono sempre fermate, o perlomeno si è sempre tentato di fermare. Insomma, mi ritrovo a ripetere sempre le stesse cose.  Dice il proverbio "non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire".
Ed è normale, secondo te subire in'invasione che ci distruggerebbe nell'arco di pochi decenni? Se non ci fosse il business dell'accoglienza accadrebbe ugualmente quest'esodo? NO di certo.
Certo, al buio della malsana e fallita ideologia non posso che dirti: ILLUSI! (o ipocriti), ancora state a parlare di integrazione? Ma ci siete sul serio o non sapete proprio cos'altro dire? Ma quale integrazione??? Scendete dalle vostre comode case e dai vostri assurdi sogni e andate per i quartieri ghetto anche dell'Italia, vi renderete, forse, conto di come non esiste integrazione.
Certo che lo penso, anzi è doveroso e sarebbe auspicabile farlo in breve tempo poter mettere fine all'invasione. D'altronde, ancora una volta lo devo ripetere? Eppure sono stata chiarissima nel precedente post. Il nostro tessuto sociale è già compromesso, caro, non credo sarà possibile sopportare ancora supinamente; la pazienza e la solidarietà sono già state messe a dura prova. Come risolvere il problema (creato anche dalle sinistre) l'ho già detto sopra.

Quegli individui procreano tanto perché le loro culture sottosviluppate glielo consentono e perché qui trovano tutti quei sotterfugi, favoritismi e benefici economici (sottratti agli italiani) che non hanno nei loro paesi di origine. Come dire che i topi ballano perché il gatto è impazzito.
Il neoliberismo ormai è in combutta coi partiti di sinistra e centrosinistra (forse tranne che col M5S, ma dubito, non mi fido più tanto neanche di questi) ecco perché la definisco "fallita sinistra", ma anche questo credo di averlo spiegato BENISSMO nei precedenti post.

Eretiko dice: "Invece tu non vedi che questi esasperati nazionalismi e movimenti anti-europa rischiano di ricreare quelle condizioni pre-belliche che ci hanno regalato 2 guerre mondiali? E tu non vedi che l'intolleranza religiosa e' uno degli ingredienti della miscela esplosiva?
A ridaje con le guerre passate..., mi sembra di avere già risposto a tal proposito; ma leggete bene prima di rispondere?
No io credo fermamente il contrario, e cioè che sono proprio le politiche eccessivamente accoglienti e stupidamente permissive che potranno causare un'altra guerra, e che sono quelli fortemente autolesionisti come te che alimentano involontariamente i conflitti.  Non ve ne rendete conto, lo so.
Spero tantissimo che almeno Trump non mi deluda.

Io sono occidentale, italiana di cultura profondamente europea, come tale pongo in secondo piano le questioni religiose tout court, non sono musulmana, perciò  ritengo che debbano essere rispettate innanzitutto le leggi; la religione è una questione privata, ma ritengo tuttavia che la nostra religione e le nostre tradizioni non debbano essere umiliate in favore di altre. Questo, personalmente, non lo permetterò mai, che piaccia o no alle fallimentari sinistre. Accoglienza, al paese mio, non significa farsi mettere i piedi in testa, questo è masochismo.
Per quanto riguarda l'islam, ci sarebbe da aprire un capitolo a parte...: è un grande sistema giuridico più che "una religione come le altre". Essendo un sistema giuridico, ad esempio, l'adulterio o l'apostasia o la blasfemia non sono peccati come noi li intendiamo, ma reati punibili molto severamente, anche con la morte. Purtroppo c'è molta ignoranza in merito. Ho già scritto tanto su di esso in altri topic, non mi va di ripetere le stesse cose.
Le invasioni distruggono come è logico che avvenga quando un popolo decide di morire. Ma, attenzione, il popolo italiano e quello europeo non è tutto pecorume, non ha deciso di morire.

Eretiko

Citazione di: Fharenight il 23 Gennaio 2017, 02:28:18 AM
la religione è una questione privata, ma ritengo tuttavia che la nostra religione e le nostre tradizioni non debbano essere umiliate in favore di altre. Questo, personalmente, non lo permetterò mai, che piaccia o no alle fallimentari sinistre. Accoglienza, al paese mio, non significa farsi mettere i piedi in testa, questo è masochismo.

Cerca per un attimo di liberare la tua mente da questa ossessione che hai per le "sinistre": chi e cosa sta umiliando le religione cattolica e/o le tradizioni religiose italiane? Forse qualcuno o qualcosa sta minacciando la tua libertà personale o la tua libertà di esercitare il tuo credo religioso? Chi o cosa ti impedisce di seguire le tue tradizioni? Sono veramente curioso di sapere.

Negli Stati Uniti, che come ben saprai sono un vero covo di comunisti, da anni stanno effettuando studi seri sul problema dell'immigrazione e sulle conseguenze possibili nelle società occidentali, e ti stupirai di sapere che consigliano strategie opposte a quelle da te suggerite. Per certo tu saprai che Trump è uno dei più grandi costruttori edili in USA: prova un po' a indovinare la nazionalità degli operai che lavorano nelle sue imprese? Prova un po' a indovinare che lingua parlano questi suoi operai? Piccolo suggerimento: prevedono che tra non molti anni lo spagnolo diventerà la prima lingua negli USA.