Libertè, Egalitè, Fraternitè

Aperto da viator, 17 Settembre 2020, 17:45:49 PM

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viator

 Salve. Uno dei motti più celebrati della storia è certamente quello campeggiante all'interno della bandiera francese.
Quale meravigliosa sinteticità! Quale sfolgorante proclama ed augurio ! Quale sogno a portata di mano di qualsiasi idealista ! Qual mai cinico materialista dovrebbe non dico non condividere, ma osar anche solamente obiettare sul suo significato !.


Libertè, Egalitè, Fraternitè !


Eppure, pensate, io son talmente sciocco ed abietto da trovare che – pur rispettando l'inarrivabile idealismo di un simile proclama, all'interno di esso c'è qualcosa che non mi convince e non condivido.


La fraternità mi va ad esempio benissimo. Essa è sentimento e comportamento che sopra tutti gli altri può incarnare la pulsione verso il rispetto e l'amore del prossimo che dovrebbe animare ogni umano evoluto.


A proposito invece di libertà e di uguaglianza.........mi è entrata una formica nell'orecchio.


Ma secondo voi la società delle formiche e di altri esseri altamente socializzati........garantisce o no l'equilibrio tra la libertà e l'uguaglianza dei soggetti di tali società ?


Io troverei che il concetto di libertà e quello di uguaglianza – lungi dal risultare sinergici e cooperativi quando vengono tra loro confrontati – non possano che confliggere o – al limite – limitarsi reciprocamente in modo evidentissimo.


Proclamare, auspicare un ideale che voglia massimizzare contemporaneamente sia la libertà che l'uguaglianza mi sembra un tantino contradditorio.........un poco come il volere - come si usa dire – la botte piena e la moglie ubriaca.


Eppure ho sempre udito folle sgolarsi nell'invocare la magica compenetrazione di due simili opposti ! Voi che ne dite ? Provvisori ma fraterni saluti.

Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Ipazia

Lo schiavo è la dimostrazione vivente, per assurdo come si usa in geometria, che l'assenza di uguaglianza e di libertà vanno di pari passo.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

viator

#2
Salve Ipazia. Brava. Io invece con le assurdità non sono bravo (anche se qualcuno di voi ogni tanto me ne imputa qualcuna). Noto solamente che nelle società troppo egualitarie tende a scomparire la libertà di essere individualmente diversi (vedi formiche, ma anche Pol Pot). Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

atomista non pentito

Non uguaglianza in senso di appiattimento , uguaglianza nel senso di pari opportunita'


Ipazia

Pol Pot passa, la schiavitù rimane. Che libertà può esservi se non si allineano i blocchi di partenza e non si tranciano le catene che tengono legati ad essi ? Che meritocrazia può esservi in condizioni sociali di disuguaglianza ?
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

anthonyi

In effetti, viator, se ne accorsero anche i Francesi del fatto che l'Egalitè è problematica, anche nei confronti della Fraternitè, e hanno corso ai ripari permettendo a un ufficiale corso di diventare Imperatore.

viator

#6
Citazione di: atomista non pentito il 17 Settembre 2020, 21:45:21 PM
Non uguaglianza in senso di appiattimento , uguaglianza nel senso di pari opportunita'
Salve Atomista. Il solito buonismo infantile. Infatti i bambini non riescono a spiegarsi come mai il mondo sia vario, diverso, complicato, ingiusto. Meno del 10% di essi, infatti e comunque, crescendo riesce a capirlo.


Le parì opportunità, per instaurarsi nel fatti come PRESUPPOSTO al momento della nascita, richiedono appunto di nascere in un mondo di uguali (cioè di IDENTICI, non di equivalenti, di pari dignità e bla bla bla.......).
Perciò attendersi le pari opportunità già dai blocchi di partenza significa semplicemente confondere il presupposto con l'obiettivo.


Spiegami tu come fai a fornire le pari opportunità a chi nasca cieco, con un Q.I. di 74, nel bel mezzo di una steppa desertica etc. etc.Nei casi anche molto molto meno gravi di questi ciò che è utile sarebbe appunto la fratellanza (la quale al limite implica la parità, concetto continuamente confuso con l'eguaglianza).

L'eguaglianza infatti è situazione e concetto odiatissimo dalla NATURA, la quale se ne frega delle nostre etiche, morali, ideologie e religioni. Tutta la energia e la forza vitale del mondo - da sempre e per sempre - sono a saranno utilizzate per cambiare l'esistente in modi diversi che si oppongano a ciò che gli uomini infantilmente sognano : la universale quiete priva di sussulti e di perturbazioni perchè ormai perfettamente uguale in tutti i suoi angoli : la cimiteriale democrazia della morte cosmica. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

atomista non pentito

Da Viator: Spiegami tu come fai a fornire le pari opportunità a chi nasca cieco, con un Q.I. di 74, nel bel mezzo di una steppa desertica etc. etc.Nei casi anche molto molto meno gravi di questi ciò che è utile sarebbe appunto la fratellanza (la quale al limite implica la parità, concetto continuamente confuso con l'eguaglianza).

Semplicemente adeguando gli obbiettivi , abbassando o alzandoli a seconda delle possibilita' senza considerarne diverso il valore finale. Poi mi sta estremamente bene che si possa considerare tutto una lotta per il cambiamento e ( a questo punto) la sopravvivenza. Personalmente per il mio vissuto so fare a botte. Non necessariamente per Te vale la stessa cosa. Con affetto

Ipazia

Citazione di: viator il 18 Settembre 2020, 11:51:23 AMSpiegami tu come fai a fornire le pari opportunità a chi nasca cieco, con un Q.I. di 74, nel bel mezzo di una steppa desertica etc. etc.Nei casi anche molto molto meno gravi di questi ciò che è utile sarebbe appunto la fratellanza (la quale al limite implica la parità, concetto continuamente confuso con l'eguaglianza).

"A ciascuno secondo i suoi bisogni, da ciascuno secondo le sue capacità" (cit.)

CitazioneL'eguaglianza infatti è situazione e concetto odiatissimo dalla NATURA, la quale se ne frega delle nostre etiche, morali, ideologie e religioni.

Fallacia naturalistica. Tant'è che un ottuagenario ricco può fottersene di insidie della NATURA che hanno portato alla morte tanti suoi coetanei poveri e/o meno socialmente (non naturalmente) tutelati.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

sapa

Citazione di: viator il 17 Settembre 2020, 17:45:49 PM



A proposito invece di libertà e di uguaglianza.........mi è entrata una formica nell'orecchio.


Ma secondo voi la società delle formiche e di altri esseri altamente socializzati........garantisce o no l'equilibrio tra la libertà e l'uguaglianza dei soggetti di tali società ?



Sì, lo garantisce: libertà di esprimere il proprio istinto e uguaglianza morfologica. Le formiche non hanno bisogno di sindacati.


Jacopus

Le formiche non avranno bisogno di sindacati ma hanno altri grossi problemi, come l'insetticida che spruzzo sui loro formicai, grazie al libero pensiero dell'inventore dell'insetticida. Proprio a partire dall'idea di libertà l'uomo  si è affrancato dalla logica dell'uguaglianza naturalistica. La libertà è il nucleo di un pensiero fondato sulla responsabilità. Solo attraverso la libertà è possibile cercare un concreto equilibrio con l'eguaglianza, che altrimenti appiattirebbe ogni desiderio di emergere, di disegnare il proprio cursus honorum.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

viator

 Salve Atomista. Ti faccio fraternamente notare che l'alzare od abbassare gli obiettivi (cioè il personalizzarli) realizzerebbe forse una qualche specie di giustizia, ma cancellerebbe ogni egualitarismo.  Ti propongo due casi :



       
  • Caso A : tutti nascono avendo di fronte a sè una vita che offre a ciascuno le stesse possibilità. Ciò significa che nessuno è penalizzato fisicamente, intellettualmente, economicamente. Tutti sani, intelligenti. bellocci e moderatamente benestanti. Non importa se questa ipotesi si avveri per miracolo naturale, divino, marxiano o socialdemocratico. Avremmo ottenuto l'eguaglianza ed inoltre avremmo abolito pure le ingiustizie (o gli svantaggi iniziali). Naturalmente, davanti ad una simile (per gli sciocchi e gli idealisti) paradisiaca prospettiva, allo scopo di poterne godere permanentemente......qualsiasi governo emetterebbe subito delle Leggi che vietano a chiunque di infrangere l'eguaglianza per cercare di avere o cercare di essere qualcosa di più di ciò e di come si è nati.
    Tali Leggi mi sembra sia giusto che vengano rispettate da tutti, no?.
    Il piccolo problema consisterebbe nel fatto che, se nessuno può o vuole diventare diverso da quello che è, nel mondo si creerebbe una certa stagnazione. Occorrerebbero decine e decine di migliaia di Leggi che vietino – in via esplicita e particolare – tutto ciò che può generare una diversa ricchezza, un privilegio etc., ovvero tutto ciò che potrebbe infrangere un rigoroso e paradisiaco egualitarismo.
    In pratica, quindi, per mantenere un meraviglioso equilibrio egualitaristico, occorrerebbe eliminare le LIBERTA'.




       
  • Caso B : tutti nascono come ora, in modi e situazioni diversissimi e schifosamente discriminatorii. Solamente, diciamo nel 2024, scoppia una rivoluzione egualitaristica guidata da un tal Battista il Marxista, la quale travolge l'attuale andazzo del mondo.
    La prima ovvia preoccupazione di Battista sarà allora quella di instaurare la Giustizia, mentre la seconda sarà l'instaurare l'Eguaglianza.
    Memore dei suoi studi dottrinari, ecco che Battista proclamerà "Da ciascuno secondo le proprie capacità, a ciascuno secondo i propri bisogni !".
    Dopodichè nominerà delle commissioni che stabiliranno quali siano le capacità ed i bisogni (approssimativi) di ciascun cittadino, senza che nessuno trovi da obiettare qualcosa.
    Realizzata così felicemente la Giustizia (ricevendo da sette miliardi di capacità diverse e dando a sette miliardi di bisogni individuali diversi), Battista potrà così dedicarsi alla costruzione della Civiltà dell'Eguaglianza........dopo però avere eliminato con una mazzata in testa un vecchietto che voleva fargli notare che l'Eguaglianza forse non consiste nella diversità di capacità e di bisogni.
    In pratica, quindi, per realizzare una presunta GIUSTIZIA basata sulla personalizzazione di capacità e bisogni, occorrerà appunto eliminare l'EGUAGLIANZA. Saluti sempre fraterni ma per nulla egualitari.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Dante il Pedante

Siccome è un motto nato durante la rivoluzione dei galletti d'oltralpe bisogna penso dare il senso che intendevano allora.Secondo me:Libertè sta per libertà dal dispotismo (del  re)Egalitè (Uguaglianza dei diritti)Fraternitè (Fratellanza)Il terzo immediatamente disatteso perchè subito iniziarono a tagliare teste come se non ci fosse un domani :(
Padrone dacci fame, abbiamo troppo da mangiare.La sazietà non ci basta più. Il paradosso di chi non ha più fame,ma non vuol rinunciare al piacere di mangiare.(E. In Via Di Gioia)

Ipazia

In precedenza ho mostrato quanto, in negativo, assenza di libertà e disuguaglianza siano le due facce della stessa medaglia denominata "schiavo".

Lo stesso accade, in positivo, tra i cittadini a pieno titolo della polis greca: liberi in quanto uguali e uguali in quanto liberi. Politicamente, s'intende. Ma é di questo che si parla, non del colore di occhi, capelli e pelle.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

viator

Citazione di: Ipazia il 18 Settembre 2020, 22:34:41 PM
In precedenza ho mostrato quanto, in negativo, assenza di libertà e disuguaglianza siano le due facce della stessa medaglia denominata "schiavo".

Lo stesso accade, in positivo, tra i cittadini a pieno titolo della polis greca: liberi in quanto uguali e uguali in quanto liberi. Politicamente, s'intende. Ma é di questo che si parla, non del colore di occhi, capelli e pelle.

Salve Ipazia. Ma l'essere (politicamente, socialmente) liberi significa veder garantita (dalla società) la facoltà di svolgere, di esplicare, le proprie (legalmente lecite) capacità. Se le Leggi permettono al cittadino di esplicare la propria diversa intelligenza, furbizia, intraprendenza etc., il discorso si sposta sulla moralità (tu e quasi tutti gli altri la chiamate etica, ma io do significato diverso a morale piuttosto che ad etica), per cui, per garantire l'eguaglianza (le tanto strombazzate pari opportunità intermedie - per quelle iniziali-naturali non c'è proprio nulla da fare), occorrerà ad esempio fare leggi che dichiarino immorale-illegale la eccessiva concentrazione di potere e di ricchezza (ma hai letto o no quello che ho scritto circa Battista il Marxista ?).

Ma il condire la società con tali Leggi favorisce (anzi, tende ad imporre) l'eguaglianza al prezzo della compressione delle libertà individuali. Altro che sinergia di libertà ed eguaglianza !. Ciò lo capisci o continuerai a far finta di non capirlo ?
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.