Le opinioni e le bugie

Aperto da Eutidemo, 04 Gennaio 2021, 14:33:19 PM

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Eutidemo

L'art.21 della Costituzione sancisce che: "Tutti hanno il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione."
Non c'è nessun articolo della Costituzione, però, il quale garantisca a tutti il diritto di dire bugie; anzi, alcune norme di legge, puniscono severamente  alcuni tipi di bugiardi con la reclusione da due a sei anni (art.368 e 372 del Codice Penale, per citare solo due delle più comuni fattispecie criminose, connesse alle "bugie").
In un altro mio topic, peraltro, citavo anche l'art. 658 del Codice Penale, il quale punisce con l'arresto chiunque, "annunziando pericoli inesistenti" riguardanti l'uso dei vaccini, "suscita allarme" presso le persone che esercitano un pubblico servizio; come, per esempio, i medici e gli infermieri che devono praticare il vaccino (per non parlare dell'allarme suscitato nel resto della popolazione).
E potrei portare anche altri esempi, ma vorrei evitare spunti che potrebbero condurci O.T.
***
In generale, tuttavia, legge a parte, non è sempre "concettualmente" semplice distinguere tra:
- l'espressione del proprio libero pensiero, cioè la manifestazione della propria opinione su un determinato argomento;
- l'esternazione di false affermazioni, o di distorsioni della realtà, relativamente ad un determinato tema.
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In linea di prima approssimazione, lasciando qui da parte la "verità metafisica" (che rientra in un'altra sezione del FORUM), "forse" si potrebbe dire quantro segue, nella vita quotidiana; e, cioè, sotto il profilo meramente "fenomelogico":
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a)
Esprimere la propria libera opinione significa interpretare i fatti in un modo piuttosto che in un altro; nel fare ciò, si possono anche commettere errori più o meno gravi, di valutazione o di ragionamento, ma non si sarà mai in presenza di una "bugia" in senso vero e proprio.
Ad esempio, basandosi sul fatto (incontrovertibile) che la percentuale di "criminalità violenta contro la proprietà", sia molto più elevato nella popolazione immigrata che non in quella autoctona, alcuni ne inferiscono che gli individui di tali etnie siano culturalmente o geneticamente più propensi a delinquere di quanto non lo siano gli individui di etnia autoctona; in tal caso, siamo in presenza di una "opinione più che lecita", cioè fondata su "un fatto vero", sebbene si tratti di un ragionamento deduttivo assolutamente "controvertibile".
Ed infatti, non c'è alcun dubbio che, in percentuale rispetto alla popolazione complessiva, i "reati di tipo violento contro la proprietà" siano precipuo appannaggio degli immigrati, rispetto a quelli commessi dalla popolazione autoctona.
Tuttavia, alla stessa stregua, è statisticamente riscontrabile come:
- i "reati di tipo violento contro la proprietà" siano precipuo appannaggio degli individui più "giovani", rispetto a quelli commessi dagli individui più "anziani".
- i "reati di tipo violento contro la proprietà" siano precipuo appannaggio degli individui più "poveri", rispetto a quelli commessi dagli individui più "ricchi".
Pertanto, poichè, la popolazione immigrata è composta in modo "statisticamente prevalente" da "individui giovani" e da "individui poveri", ne deriva logicamente che, in percentuale rispetto alla popolazione complessiva, i "reati di tipo violento contro la proprietà" siano loro precipuo appannaggio, rispetto a quelli commessi dalla popolazione autoctona, che è statisticamente più "vecchia" e più "ricca"; però, se, "ceteris paribus", si effettua il confronto tra "un campione numericamente omogeneo" di "individui giovani" e "individui poveri" di soggetti immigrati, ed "un campione numericamente omogeneo" di "individui giovani" e "individui poveri" di soggetti autoctoni, si vedrà che non emergono sostanziali differenze, circa la propensione di una particolare etnia o di un'altra alla "criminalità violenta contro la proprietà".
Al contrario, invece, dicasi per la "criminalità non violenta contro la proprietà", in quanto è poco probabile:
- che un vecchio finanziere si dedichi alle rapine di strada;
- che un giovane immigrato si macchi del reato di "insider trading".
In ogni caso, sia che si intenda sposare un'opinione ovvero sposarne un'altra, nessuno dei sostenitori dell'una o dell'altra può essere considerato un "bugiardo"; ed infatti, si tratta soltanto di diverse "interpretazioni degli stessi fatti", le quali possono essere più o meno logiche e corrette, ma mai considerate "false"!
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b)

Mentire, invece, significa basare "consapevolmente" le proprie opinioni:
- su fatti che non esistono;
- sulla distorsione di fatti che esistono;
- sulla presunta inesistenza di fatti che esistono.
Ad esempio:

- per secoli, la Chiesa Cattolica ha fondato il suo potere temporale su una presunta "donazione" da parte dell'Imperatore Costantino, la quale, invece, era assolutamente fasulla;
- per decenni, almeno in parte, l'antisemitismo si è basato anche sui cosiddetti "Protocolli dei Savi di Sion", un falso documentale creato dall'Ochrana, la polizia segreta zarista, con l'intento di diffondere l'odio verso gli ebrei nell'Impero russo.
E, di esempi del genere, potrei continuare a farne a dozzine.
***
Gli esempi sopra riportati, peraltro, mi danno lo spunto per fare le due seguenti considerazioni:
- chi artatamente falsfica i fatti, per sostenere la propria opinione, e, soprattutto, per propagandarla in giro, più che un "bugiardo", deve considerarsi un vero e proprio "truffatore";
- chi, invece, cade vittima in buona fede di tali falsificazioni, per poi fondare su di esse le proprie errate opinioni, magari può essere un "sempliciotto", ma, sicuramente, non può considerarsi un "bugiardo".
Ed infatti, secondo me, "mentire" e "dire cose non vere", non sono due condotte che debbano necessariamente coincidere; ciò, in quanto nel primo caso si è consapevoli di ingannare il prossimo, mentre nel secondo non sempre.
***
Ad esempio, tempo fa, un nostro uomo politico di cui non faccio il nome, recatosi in Libia, al suo ritorno affermò testualmente: ""Lunedì a Tripoli ho visitato un nuovo centro per immigrati ­ controllato anche da personale Onu; una risposta a quelli che dicono che non si possono rimandare gli immigrati in Libia perché è un paese pericoloso!".
E, al riguardo, veniva esibito un filmato, in cui si vedevano gli immigrati trattati con i guanti bianchi, in un centro (quasi) di lusso!
In realtà, invece, non si trattava affatto di un centro-immigrati libico, e, cioè, di uno dei LAGER in cui vengono "concentrazionati" i migranti; le cui nefandezze ed abbominii sono stati ampiamente documentati da più di un report ONU, come quello sotto:
https://www.ohchr.org/EN/NewsEvents/Pages/DisplayNews.aspx?NewsID=24037&LangID=E&fbclid=IwAR2-QsMuQwqesH0NCIIRkmBDkRA5BDWJthJjxCUwpIATHktTg8Xx83ia0mI
Il filmato, in cui si vedevano gli immigrati trattati con i guanti, invece, non riprendeva <<nessuno>> dei vari "campi di concentramento" libici, bensì riprendeva l'interno del GDF (Gathering and Departure Facility), cioè la Struttura di raccolta e partenza degli immigrati gestita dal personale UNHCR dell'ONU; "struttura umanitaria", questa, che non ha assolutamente niente a che vedere con le "strutture di prigionia" libiche, quali le famigerate Zintan, Tajoura, Zawiya, Sikka, Triq ecc., dove vengono imprigionati gli immigrati catturati dalla guardia costiera libica.
Per cui, in questo caso, quell'uomo politico italiano, non si limitava soltanto ad esprimere una "opinione" sull'ottimo trattamento a cui vengono sottoposti i migranti catturati o respinti in Libia (sulla quale, almeno in teoria, si può o meno essere d'accordo), ma la fondava su un "fatto oggettivamente falso"; o meglio, su un video palesemente ingannevole, volto a carpire la buona fede di chi lo guardava.
Per cui, se qualcuno è stato tratto in inganno da tale video, giungendo alla "indotta" conclusione che non è affatto vero che che la Libia sia un paese pericoloso per i migranti imprigionati laggiù, la sua opinione è stata indubbiamente fuorviata da un inganno altrui; ma non si può certo dire che, esprimendola, costui stia mentendo!
***
Quello di cui sopra era solo un esempio "ad hoc", non essendo assolutamente mia intenzione quella di aprire "a latere" una discussione politica su tale specifico episodio, che esula completamente dal presente TOPIC; nè di discutere di "migranti" in generale, il che ci condurrebbe ad un tema che non era certo mia intenzione affrontare qui.
Per cui non accetterò divagazioni O.T. in tale direzione.
***
Semmai, senza entrare nel merito dei singoli politici, riguardo alla "menzogna" secondo me è interessante raffrontare due categorie generali:
- gli "attori", che, fingono di essere quello che non sono, ma non stanno ingannando nessuno, perchè il pubblico è consapevole che stanno recitando una parte in commedia;
- i "politici", che, fingono anche loro di essere quello che non sono, ma, invece, a differenza degli "attori", stanno cercando di ingannare il prossimo, perchè chi li ascolta non sempre riesce a capire che stanno menzogneramente recitando una parte che non è affatto quella loro.
***
Ma per non stare sempre a prendercela con i poveri politici (di qualunque orientamento essi siano, nè in generale nè in particolare), riguardo alle "bugie" e agli "inganni", secondo me ci sono altre due categorie molto similmente contrapposte:
- i "prestigiatori", che, abilmente, fanno levitare in aria un tavolino, ma non stanno ingannando nessuno, perchè il pubblico è consapevole che stanno usando un semplice trucco, come da loro apertamente dichiarato;
- i "medium", che, con pari abilità, fanno levitare anche loro in aria un tavolino, però, "mentono", cercando di convincere i presenti che non si tratta di un trucco, bensì di spiriti dell'aldilà.
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Il discorso potrebbe continuare a lungo, ma lascio la parola a voi; pregandovi vivamente di non lasciarvi "attrarre" O.T. da qualche esempio che (forse inopportunamente) mi è capitato di fare.
***

Ipazia

Ingenuamente caratteristico della falsificazione mediatica sul covid è l'enfasi che si dà a deceduti sotto i 60 anni che, pare, erano perfettamente sani. Trattasi sicuramente di una notizia, vista la rarità dei casi. Quella persona aveva molte più probabilità di morire, da sana, in un incidente stradale o sul lavoro. Ma i media fanno il loro mestiere e l'uomo che morde il cane è sicuramente una notizia.

Più grave è la mistificazione da vera dittatura sanitaria che nasconde sotto il tappeto o, peggio, disperde, la ricerca epidemiologica sui cofattori che causano il degenerare dell'infezione virale. Tale incuria non è casuale, ma funzionale all'imposizione di strategie di prevenzione dettate più da una politica autoritaria che da basi scientifiche solide. La fonte della "bugia" è la scala di valori che si privilegia, che in realtà è più economica che sanitaria. #bergamoisrunning docet. Ma anche i mezzi pubblici stipati di pendolari e studenti.

A pagare le spese di una epidemia che viaggia con lavori e servizi "necessari", sono le attività ludiche/fisiche ed in particolare quelle open air la cui persecuzione grida vendetta al cospetto della scienza. Di quella vera.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Eutidemo


Ciao Ipazia. :)
Il "tasso di letalità diretto" del covid19, al di sotto dei 60 anni è assolutamente "irrisorio", attestandosi sullo "0," (zero virgola...).
<a href="https://www.imagevenue.com/ME12S6YV" target="_blank"><img src="https://cdn-thumbs.imagevenue.com/ab/5d/3b/ME12S6YV_t.jpg" alt="TASSO LETALITA'.jpg"/></a>
In genere, il rischio di morire di covid19, al di sotto dei 60 anni, è un po' più elevato della probabilità di morire in un incidente stradale (circa 1 su 5000), ma, comunque, è estremamente basso.
***
Il "tasso di letalità indiretto" del covid19, al di sotto dei 60 anni, è invece "elevatissimo"; ed infatti molti "under-60", sia per stupidità che per menefreghismo, sapendo che il loro rischio personale di morire è molto ridotto, si espongono senza cautele al contagio, e, una volta contrattolo, fanno poi strage casalinga dei familiari  "over-60".
Complimenti!
>:(
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Quanto alla "falsificazione mediatica" circa il rischio covid19 degli "under-60", anch'essa è soltanto il fallace parto della tua "auto-ingannevole" fantasia ideologica, che abbonda di chiacchiere ma è del tutto priva di puntuali ragionamenti e di riferimenti alle fonti; ed infatti non mi risulta che sia mai stata data neanche una volta, la "falsa" notizia che gli "under-60" corrano rischi di mortalità superiori a quelli reali.
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Tuttavia, poichè non sei affatto una stupida, tu stessa, poi, ti rendi conto  che l'enfasi mediatica che si dà ai deceduti di covid  sotto i 60 anni che, pare, erano perfettamente sani, è dovuta proprio  alla rarità dei casi; per cui non si tratta affatto di una "falsificazione mediatica" (che consisterebbe nel dare notizie "false")  bensì di "rilevanza della notizia", in quanto i media fanno il loro mestiere e l'uomo che morde il cane è sicuramente una notizia.
Per cui, visto che tu stessa, con indubbia ed apprezzabile congruenza logica, "smonti" da te la tua precedente affermazione circa la "falsificazione mediatica" riguardante una presunta rilevante mortalità del covid19 sotto i sessanta anni, risparmi a me la fatica di farlo; della qual cosa ti ringrazio sentitamente!
***
Quanto alle farneticazioni circa una immaginaria "dittatura sanitaria", più che una "falsità", io la definirei, più perspicuamente, una colossale "corbelleria" (per usare un educato eufemismo).
Ed infatti tutti i provvedimenti in materia di covid19 che richiedevano costituzionalmente una "copertura legale", sono stati approvati dalla maggioranza, democraticamente eletta, dei nostri parlamentari, e non in base ad un semplice DPCM; questo è un "fatto", e, chi lo nega, o è un "idiota" o è un "ignorante", o, addirittura, entrambe le cose insieme (cioè un "ignorantiota"). A meno che, ovviamente, non si tratti di un consapevole "bugiardo"!
Semmai alcuni provvedimenti possono essere discussi nel merito (come ho fatto anch'io);  ma parlare di "dittatura sanitaria" è semplicemente insensato e privo del benchè minimo fondamento logico e giuridico!
***
Quanto alla "ricerca epidemiologica sui cofattori che causano il degenerare dell'infezione virale" (dammi il link), solo una persona del tutto disinformata può ignorare che, nei primi 9 mesi del 2020 sono morti 42 mila italiani "in più" rispetto alla media dei 5 anni precedenti; il che lascia chiaramente intendere che, quest'anno, è entrato in gioco un nuovo fattore di mortalità che, in precedenza, non era in campo.
E quale potrebbe mai essere tale nuovo fattore di mortalità , se non il COVID19?
Per cui secondo me i vecchietti non sarebbero "morti a migliaia" se, a dar loro il colpo di grazia non fosse arrivato il virus letale; sennò non si spiegherebbe un così elevato aumento della mortalità proprio in coincidenza con il "climax" del contagio COVID19, rispetto alla curva di mortalità degli anni precedenti.
<a href="https://www.imagevenue.com/ME12RGIF" target="_blank"><img src="https://cdn-thumbs.imagevenue.com/f8/56/bd/ME12RGIF_t.jpg" alt="PICCO COVID.jpg"/></a>
E' chiaro o no il grafico?
***
Quanto alle tue ulteriori farneticazioni circa l'imposizione di strategie di prevenzione dettate più da una "politica autoritaria" (sebbene, stranamente, avallata da una democratica maggioranza), che da "basi scientifiche solide", vorrei proprio sapere quali siano le "basi scientifiche solide" su cui fondi le tue gratuite asserzioni; si tratta forse delle teorie dell'illustre epidemiologo Donald Trump?
***
Quanto al fatto che la  fonte della "bugia" sarebbe la scala di valori che si privilegia, che in realtà è più economica che sanitaria, mettiti almeno d'accordo con te stessa.
Ed infatti:
- la dittatura demomassomediatica vuole spaventare il popolo, facendo restare in casa anche gli "under 60" per paura del covid19?
- oppure la dittatura demomassomediatica vuole spingere tutti a uscire di casa e a lavorare, per riattivare il motore economico?
Non vedi che ogni tua affermazione contraddice la precedente?
***
In realtà, qualunque persona con un minimo di sale in zucca, si rende perfettamente conto che il nostro governo è tutt'altro che "dittatoriale", bensì, semmai, è "tirato per la giacchetta" da portatori di interessi e di esigenze diverse, più o meno giustificate e razionali; il che, per certi aspetti, potrà anche essere deprecabile, ma è sicuramente molto poco consono ad un sistema presuntamente dittatoriale e totalitario.
***
Quanto al fatto che a fare le spese di una epidemia che viaggia con lavori e servizi "necessari", sono le attività ludiche/fisiche ed in particolare quelle "open air" la cui persecuzione grida vendetta al cospetto della (pseudo)scienza, vedo che tu insisti a ribadire assunti di cui ti ho già dimostrato l'assoluta ed oggettiva "FALSITA'"!
Però, mentre tali balle erano "off topic" nel mio altro "thread," sono invece perfettamente "in topic" in questo; ed infatti esse costituiscono un classico esempio di quelle indimostrate e indimostrabili  "bugie", che, al mio paese, si definiscono "frescacce"!
Quindi, ti ringrazio per l'ulteriore esempio che me ne hai fornito!
***
Un saluto. :)
***

Eutidemo

#3

POST SCRIPTUM
Ciao Ipazia. :)
Quando parlavo di indimostrate e indimostrabili  "bugie", su certi temi, non intendevo certo dare della "bugiarda" a te in persona; ed infatti, almeno a mio parere, tu sei "in perfetta buona fede", per cui ti limiti semplicemente a credere ed ad esternare tesi fondate sulle "bugie" di una certa menzognera propaganda altrui...ma non sei tu la bugiarda!
Quindi, come ho scritto, "...chi cade vittima in buona fede di falsificazioni, per poi fondare su di esse le proprie opinioni, magari può avere una soglia critica un po' bassa, ma, sicuramente, non può considerarsi un "bugiardo"".
***
Oltre ad essere in buona fede, peraltro, sebbene tu sia un po' troppo spesso vittima di una "auto-ingannevole" pregiudizialità  ideologica, non suffragata nè da prove circostanziate nè da validi argomenti dimostrativi, questo non vuol certo dire che tu sia una sciocca; ed infatti ho  già più volte precisato testualmente, che tu "non sei affatto una stupida".
***
Ho ritenuto doveroso puntualizzare quanto sopra, perchè non vorrei che tu ti fossi sentita offesa o ferita da certe affermazioni del mio precedente intervento; le quali, sia pure dette in generale, suonano forse un po' troppo "tranchant".
Se così fosse, ti chiedo scusa.
:(
***
Un saluto! :)
***

baylham


Non condivido affatto il giudizio sui politici. Gli imprenditori o i religiosi sono forse migliori?

Eutidemo

Ciao Baylham. :)
Guarda che io stesso avevo scritto che "...per non stare sempre a prendercela con i poveri politici (di qualunque orientamento essi siano, nè in generale nè in particolare), riguardo alle "bugie" e agli "inganni", secondo me ci sono anche altre categorie da prendere in considerazione; gli imprenditori e i preti  non sono affatto migliori, ma, chi li batte tutti, sono i pubblicitari.
Questi ultimi, però, sono tenuti a mentire "per contratto"!
Un saluto! :)

Alexander

Siamo onesti pero': quasi tutti gli esseri umani mentono, in particolare a se stessi. Chiaramente ci sono enormi differenze negli esiti delle bugie tra me e una persona in una posizione di responsabilità sociale più ampia.

Eutidemo

Citazione di: Alexander il 06 Gennaio 2021, 14:45:59 PM
Siamo onesti pero': quasi tutti gli esseri umani mentono, in particolare a se stessi. Chiaramente ci sono enormi differenze negli esiti delle bugie tra me e una persona in una posizione di responsabilità sociale più ampia.



Gia!
In fondo il mondo è un "palcoscenico" in cui tutti quanti recitiamo come "attori", illudendoci di essere dei "protagonisti", mentre invece siamo soltanto delle "comparse".
;)

Ipazia

Citazione di: Eutidemo il 05 Gennaio 2021, 11:22:11 AM

POST SCRIPTUM
Ciao Ipazia. :)
Quando parlavo di indimostrate e indimostrabili  "bugie", su certi temi, non intendevo certo dare della "bugiarda" a te in persona; ed infatti, almeno a mio parere, tu sei "in perfetta buona fede", per cui ti limiti semplicemente a credere ed ad esternare tesi fondate sulle "bugie" di una certa menzognera propaganda altrui...ma non sei tu la bugiarda!
Quindi, come ho scritto, "...chi cade vittima in buona fede di falsificazioni, per poi fondare su di esse le proprie opinioni, magari può avere una soglia critica un po' bassa, ma, sicuramente, non può considerarsi un "bugiardo"".
***
Oltre ad essere in buona fede, peraltro, sebbene tu sia un po' troppo spesso vittima di una "auto-ingannevole" pregiudizialità  ideologica, non suffragata nè da prove circostanziate nè da validi argomenti dimostrativi, questo non vuol certo dire che tu sia una sciocca; ed infatti ho  già più volte precisato testualmente, che tu "non sei affatto una stupida".
***
Ho ritenuto doveroso puntualizzare quanto sopra, perchè non vorrei che tu ti fossi sentita offesa o ferita da certe affermazioni del mio precedente intervento; le quali, sia pure dette in generale, suonano forse un po' troppo "tranchant".
Se così fosse, ti chiedo scusa.
:(
***
Un saluto! :)
***

Ci vuole ben altro per offendermi. Penso anch'io che tu sia in buona fede, ma le nostre fedi sono divergenti. Tu collochi in alto nel tuo metro valoriale la sicurezza, io la libertà. E come ben sanno i free climbers estremi, le due cose non vanno sempre d'accordo. Ricambio il saluto.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

iano

#9
Questa interessante discussione mette in evidenza che dobbiamo alzare la nostra personale soglia critica, potendola sempre meno delegare ai media e ai loro filtri.
I nuovi media hanno infatti hanno il pregio- difetto di essere poco filtrabili.
Subito ne abbiamo esaltato i pregi, oggi ,in presa diretta ne stiamo verificando i difetti.
Se pure l'innalzamento della soglia critica abbia un costo, occorre un piccolo investimento su di essa.
Sul come muoversi in questo ambito Eutidemo è per noi un maestro piovuto dal cielo.
Certi ragionamenti semplicistici , che pure tali saranno destinati a restare , devono evolversi verso una soglia più sostenibile e ognuno può dare qui il suo piccolo contributo .
Parlando con un amico che avvalorava la tesi di un epidemiologo con la sua innegabile autorevolezza, gli ho fatto notare che altro epidemiologo altrettanto autorevole affermava il contrario .
Quindi gli ho fatto notare che chi difettava in autorevolezza era proprio lui nello scegliere fra le tesi dell'uno o dell'altro.
Il tema sollevato da Eutidemo è classico , ma riattualizzato dal potere dei nuovi media.
La tentazione di eliminare il problema censurandolo è cronaca dei nostri giorni.
Si tratta di un errore classico , forse non evitabile . Una tappa di un percorso obbligato.
Un diversivo per prendere tempo.
Sicuramente occorrerebbe una nuova legislazione , ma mondiale.
E questo allunga la lista delle cose mondiali di cui ci accorgiamo necessitare.
Sicuramente ognuno di noi potrebbe qui fare outing sui suoi difetti di soglia critica, anche se ci viene più facile , non per cattiveria , ma per motivi tecnici, criticare i difetti altrui ( perché ci appaiono in modo più esplicito).
Per allenare con profitto  il nostro senso critico nella palestra che ci propone Eutidemo occorre mettere da parte un po' di amor proprio e in questo Ipazia ci è maestra.
Parlando di informazione oggi più che mai è da sottolineare che essa necessità per sostenersi di un tornaconto, e con questa chiave leggerei anche i tentativi goffi di autocensura dei media.
Mi sembra di notare sempre più spesso però che si chieda prima il tornaconto, ottenuto il quale si viene informati del fatto che l'informazione non è disponibile.
Quindi direi che una nuova legislazione dovrebbe intervenire sull'uso disinvolto dei tag.
Certamente si mente usando tag che non corrispondano agli effettivi contenuti informativi del sito  e questo è facile da riscontrare.

Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Eutidemo

Ciao Iano :)
Ti ringrazio per avermi considerato "un maestro piovuto dal cielo"; ma, forse, il tuo complimento è un tantino eccessivo!
:D
***
A proposito di "soglia critica", tempo fa ho letto un interessantissimo articolo sullo "Scientific American" (nella sua versione italiana "Scienze") nel quale si spiegava come  "intelligenza" e "soglia critica" siano due cose differenti; per cui, sebbene, di solito, esse siano contemporaneamente presenti nella stessa persona, tuttavia, a volte ci sono:
- persone molto intelligenti, ma con una soglia critica molto bassa;
- persone poco intelligenti, ma con una soglia critica molto alta.
Evidentemente io manco sia dell'una che dell'altra, perchè non sono riuscito a capire molto bene come questo possa accadere; e, purtroppo non riesco a ritrovare la rivista, quindi non posso rileggere e meglio approfondire l'articolo.
***
Mi piacerebbe aprire un topic su tale argomento, ma prima devo capire bene i termini della questione; i quali, per adesso, non mi sono molto chiari, in quanto io credevevo che le due qualità "simul stabunt aut simul cadent".
Forse la differenza sta tra:
- la capacità di risolvere determinati problemi, pratici e teorici (intelligenza);
- il livello di scetticismo con il quale si valuta l'effettiva realtà di determinati fenomeni (soglia critica).
Per esempio, Guglielmo Marconi, il quale, risolvendo enormi problemi  pratici e teorici,  inventò la radio, credeva nelle sedute spiritiche, mentre la sua domestica, che non sarebbe mai stata in grado di inventare la radio, non ci credeva minimamente.
Ma non sono sicuro che la differenza sia proprio questa.
***
Un saluto! :)

Phil

Citazione di: Eutidemo il 11 Gennaio 2021, 13:59:59 PM
A proposito di "soglia critica", tempo fa ho letto un interessantissimo articolo sullo "Scientific American" (nella sua versione italiana "Scienze") nel quale si spiegava come  "intelligenza" e "soglia critica" siano due cose differenti [...] purtroppo non riesco a ritrovare la rivista, quindi non posso rileggere e meglio approfondire l'articolo.
Intendi questo articolo? Al riguardo, qualche spunto interessante è anche qui.

Alexander

Il fatto che Guglielmo Marconi, risolvendo complessi problemi, fu capace di inventare la radio non prova che fosse sicuramente più intelligente (nel complesso e non solo nella capacità di ideare radio) della sua domestica che, in altre attività, sicuramente gli era superiore o che, essendo povera e carente d'istruzione (per esempio) non era in grado di dimostrare di esserlo. Noi abbiamo la tendenza di considerare l'intelligenza non in senso olistico, ma specializzato.

iano

#13
Citazione di: Eutidemo il 11 Gennaio 2021, 13:59:59 PM

Per esempio, Guglielmo Marconi, il quale, risolvendo enormi problemi  pratici e teorici,  inventò la radio, credeva nelle sedute spiritiche, mentre la sua domestica, che non sarebbe mai stata in grado di inventare la radio, non ci credeva minimamente.

La spiegazione è semplice.
Per uno che crede di poter comunicare con l'al di la' sarà un gioco da ragazzi riuscire a comunicare con un altro continente.
In fondo ,fino a prova contraria , le onde radio hanno la stessa consistenza dei fantasmi e questo potrebbe essere il motivo per cui fu' Marconi e non la sua domestica a inventare la radio.
Newton poi era più alchimista che fisico.
Insomma in fatto di credenza sembra sia meglio abbondare che deficere e questa potrebbe essere una caratteristica dell'intelligenza. Apertura mentale in eccesso piuttosto che in difetto unità a una mancanza di prudenza quanto basta.
In effetti molti di quelli che consideriamo difetti potrebbero accompagnarsi all'intelligenza.
L'intelligenza è la capacità di risolvere problemi pratici e teorici in senso riduttivo.
In senso più lato e' il desiderio di una vita spericolata , di quelle che i problemi te li vai a cercare.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

iano

Il numero delle "Scienze" in edicola.
Argomento in topic.

Il veleno della disinformazione.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''