Le morti sono veramente inaccettabili?

Aperto da Aspirante Filosofo58, 07 Maggio 2024, 11:32:29 AM

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Aspirante Filosofo58

In questo periodo i mass media di tutto il mondo puntano la propria attenzione sulle morti per incidenti (stradali, da lavoro, ecc...) o per le guerre, catastrofi naturali, ecc... Sento spesso parlare di "dramma della morte", ma nessuno che si ricordi di quanto sia stato drammatico nascere, dopo i mesi di gestazione nel grembo materno (normalmente nove, ma anche otto, sette o in casi rari anche meno): si è in un luogo protetto, al caldo e al buio e improvvisamente si è proiettati in questo mondo. Non è un dramma questo? Mi risulta che la prima cosa che quasi tutti i neonati fanno, quando vedono la luce, sia strillare, e non credo di gioia! 

Altro punto: in ogni istante della vita di ciascun essere umano c'è un ricambio costante di cellule. Alcune muoiono e altre le sostituiscono, anche se col passare degli anni il numero di cellule nuove diventa insufficiente a rimpiazzare quelle che muoiono. Quindi ogni giorno un po' di noi muore, ossia facciamo esperienza di morte in ogni momento della nostra vita.

Secondo il mensile Focus ogni anno nel mondo muoiono 60 milioni di persone e ne nascono 120 milioni. Siamo sicuri che ci sia spazio per tutti, sempre e comunque, a prescindere dal numero di abitanti della Terra? Quindi a me vien da pensare che la Natura (o chi per essa) sia molto più intelligente di quanto noi crediamo, perché in grado di rimediare agli errori umani commessi spesso per ignoranza (intesa come non conoscenza).

Io non sono così sicuro che le morti a vario titolo siano inaccettabili, come spesso afferma il Presidente della Repubblica, Mattarella. Cos'è la morte? Per alcuni è la tomba della vita (la fine di ogni legame con chi resta, con i propri beni terreni, per i quali gli eredi si scanneranno in misura direttamente proporzionale al valore dei beni stessi), per altri è l'attesa del giudizio di Dio (che decreterà la beatitudine o la dannazione eterna, oppure il "parcheggio penitenziale" i purgatorio), per altri ancora è una porta verso l'infinito ed eterno, un ritorno a casa, dove si tireranno le somme, e si stabilirà se sia necessaria una ennesima incarnazione o se, pur non essendo necessaria, sia comunque cosa buona per l'umanità (in altre parole, la vita attuale sarebbe l'effetto di quelle precedenti e causa di eventuali vite future)

E' vero, come recita un proverbio orientale: fa più rumore un albero che cade, di una foresta intera che cresce. Se iniziassimo a guardare a questa, anziché a quello? 

La teoria della reincarnazione mi ha dato e mi dà risposte che altre teorie, fedi o religioni non possono, non sanno o non vogliono darmi. Grazie alle risposte ottenute dalla reincarnazione oggi sono sereno e sono sulla mia strada che porterà a casa mia!

Pensarbene


"E' vero, come recita un proverbio orientale: fa più rumore un albero che cade, di una foresta intera che cresce. Se iniziassimo a guardare a questa, anziché a quello? "

Sono completamente d'accordo con te

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