LE DUE SPONDE DEL FIUME

Aperto da Vittorio Sechi, 11 Giugno 2017, 00:16:06 AM

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Vittorio Sechi

Se noti, fra l'altro ed a proposito di supposta superiorità della civiltà occidentale, quasi tutti nel pretendere a gran voce che si ponga un freno a questo flusso migratorio, cadono nel paradosso di voler limitare, se non addirittura abrogare, proprio quegli elementi che distinguono il mondo occidentale da quello orientale. Chiedono la compressione della libertà personale, la limitazione della libera circolazione delle persone, il dislocamento di forze di polizia, se non dell'esercito alle nostre frontiere. Insomma, la militarizzazione del territorio, trasformando così il Paese in uno Stato di polizia. Non troppo dissimile, dunque, da quello che per altri versi additano come esempio di dittatura da aborrire. 
È proprio strano l'essere umano: quando dà voce alla pancia non si rende conto che la buca che scava per gli altri ben presto serberà il suo corpo.

Fharenight

#16
:D



... E lo so, care anime belle... che nel "personalizzare" il discorso si finisce col fare una figura meschina... e di uscire più che perdenti dalla discussione. Ma poi quale discussione? Di cosa vogliamo discutere, se queste identiche cose le abbiamo già lette e rilette, discusse e ridiscusse, diciamo e ripetiamo sempre le stesse frasi, le stesse idee, le stesse opinioni. Sta già rispondendo Paul in maniera molto civile ed abbastanza esauriente, riproponendo i soliti dati, i soliti argomenti, tentando di aprire una breccia nella menti abbagliate... ma niente.
Sono anni che trattiamo questi temi, anche su questo forum vi sono stati diversi topic sull'argomento ed hanno visto contrapporsi anime belle e cittadini che desiderano ragionare, e questi ultimi pur essendo in minoranza ne sono, anzi ne siamo, sempre usciti vincenti per il semplice motivo che noi siamo più sinceri, ricerchiamo la verità, la realtà, bella o brutta che sia.  Altro che non ci sono argomenti. Gli argomenti, quelli veri, inconfondibili, schietti, immediati, li ho messi sotto il suo naso, e lei nauseandoli, fa finta di non vederli. Si calmi e rilegga bene ciò che ho scritto, non ho detto che lei è una perssona dolce, tutt'altro, era eronia.
Se io la pensassi come lei, metterei a disposizione la mia casa per qualche immigrato, senza chiedere nulla economicamente allo Stato. Perché lo farei per principio, per coerenza coi valori e i sentimenti che avrei, e non andrei invece in giro a fare il Donchisciotte arrampicandomi sugli specchi per mettere in croce la gente che è già tanto martoriata da questa immane invasione. Ad insultare la gente che è già tanto esasperata ed insultata dalla politica.
E' vero che non ci conosciamo di persona, ma da come ci si presenta, da ciò che esprimiamo e dalle modalità con cui intendiamo esprimerci, dimostriamo tanto della nostra personalità, ed un occhio esperto coglie i dettagli.
Se lei parlasse non di pancia e non sotto l'effetto della sola ideologia che ha plasmato la sua mente inibendo ogni tentativo di ragionare in maniera esatta e super partes, come fa Paul11, per intenderci, non sarebbe intervenuto nel mio topic  in ot, non avrebbe neppure proposto il suo topic con l'intervento di apertura romanzato. Sono tanti i Donchisciotte che a turno arrivano e si lanciano di petto sui topic con questo tema, e ad uno ad uno, con una tattica ogni volta diversa, hanno creduto di essere finalmente convincenti ma sono caduti di piatto sbattendo per terra.
Sa una cosa? Ho studiato psicologia con degli ottimi insegnati, in possesso di lauree che lei non immagina minimamente, questi docenti mi hanno insegnato molto su come osservare, studiare e valutare le persone attraverso tantissimi particolari, anche da ciò che scrivono e come lo scrivono.


E basta... basta con le solite baggianate a cui non crede più nessuno e ne abbiamo pieni i fienili!
Ma quale fame? Da quale fame scappano se questi sono costretti a spendere più di 10, 12, 15.000 euro per arrivare da noi quando con quelle cifre nei loro paesi potrebbero mettere su delle aziende e costruire case e dare da lavorare a decine di poveracci! mentre qui da noi vanno a finire nelle mani della criminalità? Quale gente scappa dalla fame, se li vedo tutti ben nutriti, sodi, robusti e pasciuti, alcuni hanno un corpo così ben sviluppato, sodo e scultoreo che a volte mi capita di scambiarli per delle statue.
Le guerre in Africa ci sono da sempre, come mai arrivano solo ora a migliaia sulle nostre coste? E quei poveretti che muoiono davvero di fame continuano a morire di fame perché bisognerebbe andare lì da loro per toglierli dalla miseria. Con i fiumi di denaro che la dittatura Ue sta spendendo per farci invadere ed annientare il popolo italiano si potevano sfamare realmente gli africani a incominciare proprio dai più poveri, da coloro che muoiono di stenti.
L'invasione è incominciata con gli albanesi più di 20 anni fa in seguito alla caduta del Muro di Berlino (che è stato l'inizio della catastrofe, per diverse ragioni). L'Italia si rivelò allora per quello che era sempre stata dal dopoguerra, una nazione indifesa, debole nella politica estera e, ora più che mai, sotto l'egida della Ue.
Voi anime belle siete solo delle pedine (non so quanto innocentemente) che con la vostra vanità ed incoscienza fate da spalla al  potere finanziario che si serve di questi nuovi "schiavi", non abituati ai diritti da noi conquistati, con la complicità di una classe politica da usare per distruggere le leggi che ostacolano il profitto (di pochi) e il dominio sulle masse .

Sí, conosco bene i sinistri, i loro discorsi demenziali sulla società aperta, sulla multirazzialità e il molticulturalismo, del mettiamo i fiori nei cannoni, gessetti e caramelle, girotondini e volemose bene, del cittadino del mondo, l'80 % sono radical-chic che fanno i progressisti col sacrificio degli altri. Destrutturare per ricostruire, sí, l'ho già sentito dire, distruggere tutti i nostri valori, la nostra cultura, "quale poi?" chiedono con ipocrisia le anime belle.
Manipolare la storia, denigrare l'avversario,  distruggere cosí l'identità di un popolo in maniera tale che alla fine saremo ridotti ad un branco di rimbecilliti, infelici e costantemente in conflitto tra noi ma mai piú in grado di lottare strenuamente per ottenere risultati. Questo per  quanto riguarda noi europei però, altre etnie che ci stanno invadendo non sono rammolliti come noi, non hanno le orecchie riempite di chiacchiere dei radical-chic, buonisti e anime belle varie, hanno la guerra nel sangue perché ci sono abituati, sanno lottare anche a costo della vita, non temono la morte, ma sono pronti a tutto pur di prendere loro le redini ed imporre la loro cultura...
E questo lo stiamo già vedendo con gli islamici che a momenti sono piú radicali in Europa che nei paesi islamici.
No, basta, io non ci sto più a farmi prendere in giro da un'ideologia sinistroide fallita e fallimentare che ci sta portando alla rovina. Niente pietà verso i sinistri e le loro idee.
Attenzione che la gente è stufa,  perché la gente, quella vera, la gente genuina, sincera, la gente comune che non scende a compromessi, quella che vive faccia a faccia con la vita di tutti i giorni, la gente che lavora o è pensionata, che non si vende perché la dignità non si può vende, quella che ne ha piene le scatole degli ipocriti radical chic, dei magna magna, dei politici corrotti e accondiscendenti, si è stufata, sta aprendo gli occhi e sta vomitando giorno dopo giorno per il disgusto che prova.

Signor Sechi, si dia alle elucubrazioni filosofiche anche lei, forse riuscirà più credibile.

Jacopus

Cara signora F. Lei dovrebbe rispondere agli argomenti con gli argomenti. Le sue continue "reductio ad hominem" (ha studiato quindi sa di cosa parlo) denotano appunto mancanza di argomenti. A proposito di portarsi a casa i migranti e' la summa del suo pensiero arcaico. Perche' allora non operarsi chirurgicamente da soli a casa oppure asfaltarsi ognuno il proprio pezzettino di strada o improvvisarsi vigili del fuoco? Le sue ultime affermazioni semi-minacciose la identificano infine per quella che e': una fascista autoritaria priva di ogni capacita' di discussione, pronta a denigrare e a non rispettare l'avversario e invece prona di fronte a chi la pensa come lei soprattutto se ha in mano il potere. Si faccia un esamino di coscienza se e' in grado.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Vittorio Sechi

[font='Sans Serif predefinito', Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Miii, che verve. Un insieme di lallazioni che dicono tanto per non dire nulla. Eppure fra quel nulla emerge ciò che proprio non dovrebbe emergere, poiché non attinente al tema ed anche poco interessante. Paure, insicurezze, rabbia, odio. Davvero troppe cose. Che simpatica, getta pure sul tavolo le credenziali: "Non hai idea della persona che ti trovi di fronte!". Impressionante, una celebre scienziata della mente, addirittura. Basito, io, povero figlio di miseri insegnanti elementari, neppure in possesso di una straccio di laurea (ancorché del Cepu), oso interloquire? Travolto da siffatta sicumera, tronfia del proprio ego, come potrei replicare? [/font]
[font='Sans Serif predefinito', Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Non sapevo che si trattasse di una gara, e che qui dentro si selezionino vinti e vincitori (amo i vinti, mea sponte mi siederò da quella parte del tavolo). Molto infantile, davvero tanto, troppo infantile, soprattutto se certe stupidaggini provengono da una valente scienziata della mente.[/font]
[font='Sans Serif predefinito', Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Di nuovo la storia usata, abusata e ridicola anziché no del "portali a casa tua!". Atteso che dove abito io non è luogo di vacanza, non mi voglio sottrarre alle sue reiterate sollecitazioni in tal senso: ci sto, a patto che anche lei, mia valente scienziata della mente, dismetta quei panni lamentosi e quel contegno tremebondo e faccia, per contropartita, qualcosa di utile e produttivo per la parte da lei perorata. Smetta di berciare sui forum e faccia qualcosa di produttivo. Vediamo! Se a me, in coerenza con quanto affermo, competerebbe ospitare gratuitamente qualche negraccio o negraccia in casa mia, a lei, come minimo, dovrebbe spettare il compito di ergersi impavida a difesa delle nostre frontiere. Bene, quando io vedrò con i miei occhi i paladini della purezza delle nostre tradizioni e della nostra cultura schierati sulle frontiere meridionale e settentrionale, armi in pugno, pronti a dare la propria vita pur di scacciare o impedire all'invasore di usurpare il sacro suolo della patria avita (scommetto che la retorica è gradita, la riporta alle glorie di un tempo). Mi raccomando, mirate alla testa, nessuno deve uscirne vivo. Ricacciateli in mare, armatevi, partite, quando tornerete saremo vincitori ... Ehia Ehia Alalà![/font]
[font='Sans Serif predefinito', Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Mi ciarla poi di identità di un popolo. Strepitoso: scienziata della mente, ma poco avvezza a confrontarsi con altri argomenti. Quale popolo? Le identità sono molteplici e i popoli sono più d'uno. Io, per esempio, prima di finire ospite nella struttura di salute mentale di Aversa, vivevo in una terra che ha ben poco di italiano: lingua, tradizioni, cultura, geografia, storia... insomma , tutto. Di che ciancia?[/font]
[font='Sans Serif predefinito', Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Ultima cosa. Ma se è stufa di parlare di certe cose, che parrebbe l'annoino, la sua elevata cultura non è in grado di suggerirle che non vi è alcun obbligo alla replica, che non dovrebbe esserci una prescrizione medica che le imponga di intervenire su questioni che la infastidiscono?[/font]
[font='Sans Serif predefinito', Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Bene, ho concluso questo intervento OT in risposta ai suoi molteplici interventi isterici e tutti OT. [/font]
[font='Sans Serif predefinito', Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Per ora la saluto con gran simpatia.[/font]

[font='Sans Serif predefinito', Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]P.s.: qualcuno mi dica come eliminare sto cavolo di fastidiosissima formattazione[/font]

doxa

#19
Jacopus  rivolgendosi a Fharenight ha scritto: "Le sue ultime affermazioni semi-minacciose la identificano infine per quella che e': una fascista autoritaria priva di ogni capacita' di discussione, pronta a denigrare e a non rispettare l'avversario e invece prona di fronte a chi la pensa come lei soprattutto se ha in mano il potere. Si faccia un esamino di coscienza se e' in grado".

Scusa Jacopus essere "fascista autoritaria" è forse peggio del comunista autoritario staliniano ? o delle anime belle dei centri sociali oppure degli anarchici ? Forse questi individui hanno capacità di discussione ? Ognuno difende la propria ideologia. Non condivido la tua e quella di Vittorio e preferisco non dialogare.

Fharenight ha il coraggio di esprimere le proprie idee e di controbattere le vostre è forse da condannare ?  

Fharenight "pronta a denigrare" ? Invece Vittorio le porge fiori o insulti ?

Gli esami di coscienza debbono farseli anche i fautori dell'immigrazione.

Per quanto riguarda l'ambito religioso, quello del profeta Maometto  è una delle religioni "universali", come quella cristiana, in particolare la "cattolica", cioè universale.

Il messaggio islamico, come quello cristiano si rivolge ad ogni individuo, superando  la valenza locale e temporale delle loro origini.
L'Islam è diffuso in tutto il mondo, soprattutto in Asia ed in Africa. Un quarto degli Stati membri dell'ONU fanno anche parte della Conferenza islamica.

Il peso dell'Islam sul destino dell'umanità  sarà decisivo  perché , a differenza del cristianesimo, che ha ricevuto dal Vangelo la distinzione tra religione e politica, tra coscienza individuale e coscienza civile, l'Islam ignora il concetto di laicità e la distinzione tra condotta privata  e comportamenti collettivi. La legge religiosa è la legge dello Stato; il Corano è, a un tempo, codice civile e Costituzione. Questa commistione implica la confessionalità dello Stato, il divieto per i musulmani di cambiare religione, esclude la libertà di altri culti, pone i membri di altre religioni in uno status inferiore. Così è per la minoranza copta in Egitto (circa 8 milioni di fedeli) i cui diritti sono inferiori a quelli dei loro compatrioti musulmani.

Le società islamiche osservano ancora una dottrina che le nazioni occidentali hanno gradualmente ripudiato: quella della religione di Stato. Molti Stati islamici hanno nella loro denominazione ufficiale il riferimento esplicito all'Islam: repubblica islamica dell'Iran, o di Mauritania. La capitale del Pakistan si chiama Islamabad e Pakistan significa "Paese dei puri".

L'Arabia Saudita non tollera altre religioni oltre l'islamica.


L'osservanza scrupolosa del ramadan nei Paesi europei è, per esempio, un modo per affermare la propria identità nazionale e una prova di fedeltà religiosa. L'attaccamento all'Islam è la molla del nazionalismo.

I Paesi islamici sono percorsi da un movimento di riscossa caratterizzato dal rifiuto di qualsiasi valore estraneo all'Islam  e dall'interpretazione letterale e rigorista delle prescrizioni del Corano.

p.s.: Vittorio, per favore impara a quotare ciò che scrivono gli altri altrimenti il tuo ragionamento si perde tra numeri e sigle, scusami.

Fharenight

Infatti, Altamarea, ho voluto sottolineare la scarsa tendenza alla sincerità delle anime belle. Mancanza di argomenti? Caspita ho portato argomenti validissimi e non rispondono, rispondono  picche. Loro parlano insultando, poi,  se io replico, il mio è una "riductio ad  hominem" ed è sbagliato, non si fa. Il Sechi è intervenuto in ot nel mio topic, ma io non devo intervenire nei suoi, io devo ignorare quello che lui scrive, lui invece è intervenuto sul topic della stessa sezione aperto da me. Tutto questo per loro è corretto, è democratico. Chi ragiona o comunque, non è d'accordo con un melenso e nauseante buonismo è inevitabilmente fascista, razzista e quant'altro.
Signor J. Ahahahahah... il mio sarebbe un pensiero arcaico? E perché, di grazia? E questa sua invettiva non è un "personalizzare"? Ma è corretto se lo fa un buonista, ok. Non sono stata affatto "semi-minacciosa" , ho solo riportato la temperatura del corpo della gente. Chi la pensa come me non ha alcun potere, al contrario, chi la pensa come lei sta al potere da tanto tempo, e si vede come hanno ridotto la nostra bella Italia.
Non regge il paragone con l'operarsi da soli e gli altri paragoni da pensiero arcaico e infantile, anzi direi che si può facilmente replicare a quei paragoni! Se io mi sono ferita con un taglio che abbisogna di punti di sutura e non posso ricevere subito soccorso,  intanto mi medico da sola per non aggravare la situazione. Se l'amministrazione comunale non riesce finanziariamente ad asfaltare le strade perché non può più di tanto spremere i cittadini, io provvedo a farmi il pezzo di asfalto dove abito, è già successo veramente. Se scoppia un incendio e i VV.FF. non arrivano, in coscienza, se posso, nel mio piccolo provvedo a fare da me gettando acqua sul fuoco. È semplice. Chi davvero si sente coinvolto non si perde in chiacchiere ma agisce e dimostra agli altri coi fatti ciò in cui crede. Ripeto, io se la pensassi come voi avrei già ospitato a casa mia un/una immigrato/a. Non lo faccio perché sono coerente con le mie idee, e sono coerente con le mie idee perché sono sincera.
Facciamo cosí, rileggette attentamente i miei interventi qui e rispondete con tranquillità agli argomenti da me proposti, ok?

Fharenight

#21
Altamerea, per quanto riguarda l'islam sono d'accordo solo dal terzo capoverso in poi del tuo post dove affronti quest'altro argomento.
  L'islam di fatti è cosí, non dovremmo concedergli troppo spazio, anche a costo di sembrare troppo severi, perché se si vuole preservare la democrazia, occorre difenderla. Se si  permette agli islamici di andare al potere e se a questi gli gira il pallino di seguire il corano alla lettera, saranno poi razzi amari per tutti. È assurdo lasciar perdere solo perché è una religione. Non è solo una religione, è un movimento politico. Sarebbe un'idiozia concedere libertà a chi, per assurdo, per religione e tradizione prevedesse di avere in casa degli schiavi e li trattasse come tali; lo permetteremmo? No. Allora perché dobbiamo permettere, per fare un sempio,  che la donna deve essere coperta dal velo islamico? Te lo dico io il perché. Peché, in effetti, neppure noi occidentali abbiamo ancora totalmente e bene assimilato il concetto che la donna in quanto a dignità è esattamente uguale all'uomo e non  si può coprire il suo corpo come qualcosa di vergognso, o che induce in tentazione il povero maschietto; è offensivo verso la dignità della donna.  Finché anche questo concetto non verrà ben compreso e non entrerà definitivamente nella testa di tutti gli occidentali, l'islam rappresenta un grosso pericolo innanzitutto per le donne. Se poi vorranno imporre la poligamia sarebbe ancora peggio. Sai quanti "civili" occidentali sarebbero d'accordo con la poligamia? E non scherzo. Purtroppo il desiderio di dominio  e di possesso sulla donna è ancora ben presente negli uomini, anche occidentali, e la deriva io la vedo possibile se non saremo adeguatamente accorti.



Jacopus

Ciao Altamarea. Sui tuoi interventi non ho niente da ridire. Rispondi agli argomenti con altri argomenti. Non la pensiamo allo stesso modo. Pazienza. Non ti ho mai dato del fascista, credo.
Ma se un partecipante continua a denigrare gli altri per le loro qualita': sinistri, anime belle, incapaci, pappemolli...devo pensare che i suoi argomenti sono deboli. Come sta emergendo negli ultimi post quello che la signora F. vorrebbe e' zittire gli oppositori, no certo confrontarsi con opinioni diverse dalle sue. In questo sta la sua indole autoritaria fascista o se preferisci "totalitaria" visto che anche a sinistra non hanno scherzato.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Vittorio Sechi

#23
Citazione di: altamarea il 13 Giugno 2017, 12:06:39 PM
Gli esami di coscienza debbono farseli anche i fautori dell'immigrazione.


Se gli esami di coscienza riguardano i FAUTORI dell'immigrazione, è incombenza da cui mi sento pienamente esentato, non essendo io annoverabile fra quanti favoreggiano (in che modo?), appoggiano (per nulla!) e sostengono (sia mai detto, per me l'ideale sarebbe che ciascuno viva AL MEGLIO a casa propria) i flussi migratori. Io, tanto per chiarire, senza favorire, appoggiare o sostenere, mi limito a prendere atto di un fenomeno, che ritengo al momento essere incontrovertibile, se non rinunciando stupidamente a troppi elementi fondamentali che hanno modellato negli anni (soprattutto negli ultimi 72 anni) il nostro vivere comunitario. E' un paradosso che proprio chi si erge pettoruto (soprattutto dietro ad una tastiera) a salvaguardia di queste peculiarità sia proprio colui che queste stesse specificità, in nome della purezza culturale e in ossequio a proprie intime paure ataviche e regressive, tende a volerle limitare, se non addirittura annullare del tutto.

Il rischio è tanto concreto quanto elevato, soprattutto se dovessimo inseguire le chimeriche ricette proposte da qualche scellerato. Individui che, avendo intravisto la possibilità di far cassa sulle disgrazie altrui, hanno il vezzo di dipingere tutto di nero, e nella fattispecie, in buona misura, il compito è agevolato dal colore della pelle di questi disgraziati, che portano sul proprio corpo lo stigma del disprezzo... una sorta di stella di David genetica.

Io non sono un fautore di questo esodo. Non ne gioisco (perché dovrei?). Me ne dispiaccio. La mia candida anima, così F. sarà deliziata per averci azzeccato (una volta nella vita... ehh, cosa vuol dire aver fatto studi approfonditi sulle ascose vie che la mente percorre), osserva il fiume di disgraziati che pur di inseguire una speranza non si pone remore ad affrontare una traversata le cui difficoltà e i cui rischi noi oziosi occidentali non siamo neppure in condizione di immaginare. Li vedo sbarcare sazi solo di terrore e di speranza. Ne conosco parecchi. Tanti di loro mi hanno raccontato del viaggio e i loro perché. 

Fra l'altro, probabile che l'insigne scienziata lo ignori (sarebbe un caso unico, non raro), non tutti quelli che sbarcano sulle nostre coste sono islamici, molti son cristiani provenienti dalla Nigeria, dall'Etiopia e da altre zone del mondo non ancora del tutto islamizzato. 

Ma se non parteggio per l'immigrazione perché tanto fervore? Semplice! Posto che non credo che un esodo di tale portata e vastità possa essere fermato con i muri e le palizzate (si guardi un po' al confine fra Messico e Texas), credo che il fenomeno vada governato al meglio. Al meglio possibile e per quanto possibile. Che non è certo istituito dalla paura, dal rancore e dal disprezzo. Io sto con quei ragazzi. Mi sento più vicino a loro e ai loro bisogni, al desiderio di essere rispettati come esseri umani, alle loro paure. Per indole naturale, non per ideologia, dunque, di anima bella (altra gratificazione all'ego di qualcuna), molto meno mi sento in sintonia con chi invoca la durezza, le ruspe e la militarizzazione del territorio. In sintesi, non ho paura. Mi rifiuto di averne. Mi auguro che riescano ad integrarsi a rendere meno uniforme il contesto che li ospita, la nostra cultura e il nostro modo presuntuoso di pensare.



Ii peso dell'Islam sul destino dell'umanità  sarà decisivo  perché , a differenza del cristianesimo, che ha ricevuto dal Vangelo la distinzione tra religione e politica, tra coscienza individuale e coscienza civile,
Citazione di: altamarea il 13 Giugno 2017, 12:06:39 PM
Citazione
Mi pare che qui, in questa frase alberghi un evidente fraintendimento degli elementi che la storia mette a nostra disposizione. In poche parole, vige la massima confusione. Sostenere che sia stato il Vangelo ad aver fornito la corretta chiave di lettura per giungere alla distinzione fra politica, quindi stato, e religione (a Cesare quel che è di Cesare... bah!) è davvero un concetto palesemente antistorico, ma ancor più irrelato. Ci si scorda tutta l'esperienza dell'Illuminismo, ma tant'è, poco rileva.


. Molti Stati islamici hanno nella loro denominazione ufficiale il riferimento esplicito all'Islam: repubblica islamica dell'Iran, o di Mauritania. La capitale del Pakistan si chiama Islamabad e Pakistan significa "Paese dei Puri"
Citazione
Anche questo passaggio è simpaticamente singolare. L'Italia e l'Europa pullulano di toponimie dedicate ai santi. Ma facciamo finta che si tratti di un caso e che non significhino alcunché e che non abbiano nella loro denominazione ufficiale alcun riferimento esplicito al cristianesimo. Questa è proprio una colossale sciocchezza.


Vittorio Sechi

#24
Citazione di: Fharenight il 13 Giugno 2017, 13:30:06 PM
Infatti, Altamarea, ho voluto sottolineare la scarsa tendenza alla sincerità delle anime belle. Mancanza di argomenti? Caspita ho portato argomenti validissimi e non rispondono, rispondono  picche. Loro parlano insultando, poi,  se io replico, il mio è una "riductio ad  hominem" ed è sbagliato, non si fa. Il Sechi è intervenuto in ot nel mio topic, ma io non devo intervenire nei suoi, io devo ignorare quello che lui scrive, lui invece è intervenuto sul topic della stessa sezione aperto da me. Tutto questo per loro è corretto, è democratico. Chi ragiona o comunque, non è d'accordo con un melenso e nauseante buonismo è inevitabilmente fascista, razzista e quant'altro.
Signor J. Ahahahahah... il mio sarebbe un pensiero arcaico? E perché, di grazia? E questa sua invettiva non è un "personalizzare"? Ma è corretto se lo fa un buonista, ok. Non sono stata affatto "semi-minacciosa" , ho solo riportato la temperatura del corpo della gente. Chi la pensa come me non ha alcun potere, al contrario, chi la pensa come lei sta al potere da tanto tempo, e si vede come hanno ridotto la nostra bella Italia.
Non regge il paragone con l'operarsi da soli e gli altri paragoni da pensiero arcaico e infantile, anzi direi che si può facilmente replicare a quei paragoni! Se io mi sono ferita con un taglio che abbisogna di punti di sutura e non posso ricevere subito soccorso,  intanto mi medico da sola per non aggravare la situazione. Se l'amministrazione comunale non riesce finanziariamente ad asfaltare le strade perché non può più di tanto spremere i cittadini, io provvedo a farmi il pezzo di asfalto dove abito, è già successo veramente. Se scoppia un incendio e i VV.FF. non arrivano, in coscienza, se posso, nel mio piccolo provvedo a fare da me gettando acqua sul fuoco. È semplice. Chi davvero si sente coinvolto non si perde in chiacchiere ma agisce e dimostra agli altri coi fatti ciò in cui crede. Ripeto, io se la pensassi come voi avrei già ospitato a casa mia un/una immigrato/a. Non lo faccio perché sono coerente con le mie idee, e sono coerente con le mie idee perché sono sincera.
Facciamo cosí, rileggette attentamente i miei interventi qui e rispondete con tranquillità agli argomenti da me proposti, ok?



No, per carità! Mi devo essere espresso malissimo. Considerato il fastidio reiteratamente mostrato per questo mio argomentare, dicevo che per ovviare a questa sua seccatura può benissimo sorvolare su quanto scrivo. Tutto qui. Non ho mai partecipato ad una discussione attraverso un forum, sono un neofita, pensavo, dunque, che la partecipazione ad una discussione fosse ispirata dal desiderio di confrontarsi, soprattutto con ragioni diverse dalle proprie. Per cui ben vengano le sue (qualora ve ne fosse una) in questo topic che non mi appartiene. Non ho smanie di possesso. Questa non è la MIA discussione, è una discussione a cui partecipo.

Ho notato il suo scomposto accanimento nei confronti del mondo islamico. Lo percepisce come un assalto alla nostra cultura e lo associa all'immigrazione. In virtù di questo suo ragionare, non del tutto errato in termini cronologici e conseguenziale, ci esorta, in un suo precedente post, a notare che questi islamici hanno uno spirito guerriero (deve conoscerli proprio tutti tutti), cui noi occidentali contrapponiamo mollezza di spirito e fiacchezza d'intenti (nostalgica retorica del ventennio). In forza di questa combinazione di opposte condizioni, ben presto la nostra cultura sarà sovrastata e sostituita da quella islamica. Si tranquillizzi. Come già avuto modo di far notare, l'etnia straniera più diffusa in Italia è quella rumena (23%), seguono gli albanesi (9,3%), gli ucraini si attestano intorno al 4,6%. Circa il 40% degli stranieri stabilitisi negli anni su suolo italico sono di religione prevalentemente cristiana (cattolici e ortodossi). Non s'inquieti, non si scaldi, la restante parte, circa il 60% non è tutta di religione islamica (ci sono i cinesi, indiani, nigeriani, eritrei etc...). Quindi carne fresca e ben combattiva per la sua personalissima guerra di religione. Può dormir tranquilla.

In ogni caso, reitero il mio invito. Se davvero vuole essere fattivamente utile per la causa da lei perorata, imbracci un'arma e si schieri fronte mare per difendere le nostre verginee coste dall'assalto saraceno. Io, da parte mia, quando avrò notizie del suo valoroso e patriottico impegno, non avrò remore, appena rilasciato dal nosocomio che mi ospita, ad aprire il mio castello all'accoglienza di profughi, stupratori, assassini e criminali d'oltremare.

(si scherza)

Bye

Fharenight

#25
Signor J.  se volete imporre le vostre idee è un conto, ma se volete confrontarle realmente con chi non le condivide dovete stareal dialogo e alla contrapposizione.
Giusto per coerenza, ne avrei fatto a meno ( a dimostrazione che a me non piace infierire sulle persone, come mi accusa erroneamente). Elenco ora numerose frasi scritte dal signor Sechi:
luride persone",
"questa dignità sia calpestata da individui che nel proprio animo hanno portato a compimento un processo di disumanizzazione del prossimo"(Cioè? Chi sono questi individui?)
"non con semplicistiche ed isteriche chiamate alla guerra santa"(Quali sono le "semplicistiche ed iteriche" soluzioni proposte? Chi chiama alla guerra santa? La "guerra santa"è quella degli islamici contro l'Occidente, forse si sta confondendo con le Crociate?
"Gli isterismi e le reazioni scomposte" (dove stanno?)
"l'istigazione all'odio che certi individui in questi tempi stanno fomentando"(Chi è che istiga all'odio, e come si sta istigando all'odio?)
"Parlare alla pancia è più semplice e redditizio che parlare con ragione alla ragione delle persone". (Dov'è il parlare di pancia e dov'è invece il parlare con ragione alla ragione?)
"Folla berciante", (chi sono? )
"fra questo vociare si perde il senso di un messaggio che può davvero diventare pericoloso."(Cioè, la gente che soffre e patisce sempre più disagi non può neanche parlare, ribellarsi, bercia?)
"Ci sono in Italia strani personaggi che, instupiditi da una facile propaganda"
 "Ci son povere menti che, rincitrullite dalle proprie paure,"
"Ci son strani individui che, obnubilati dal disprezzo..."

Questi sono invece i miei argomenti che attendono una seria risposta:

 E tutti questi ci pagheranno le pensioni?  Peccato che però manca il lavoro, innanzitutto per gli italiani, tant'è che questi sono costretti a lasciare la propria terra per fare i camerieri e i lava scale all'estero. E se manca il lavoro come diamine pagheranno le pensioni?
 E no, no, chi si preoccupa? Nessuno stupra, nessuno ruba, nessuno fa casino, nessuno defeca per strada, nessuno fa questua davanti ai supermercati, queste sono le allucinazioni di quegli esaltati e cattivi...?

Sechi dice: "Le migrazioni di massa ci sono sempre state: ieri erano gli italiani". Non è vero. Non è un confronto razionale ed esatto. Le migrazioni dei nostri connazionali, come di tantissimi altri europei, è avvenuta molto lentamente, nel corso degli anni, non è mai stata massiccia e si è riversata in terre vastissime, poco o del tutto disabitate e dove vi erano risorse da sfruttare. Nessun italiano emigrato ha preteso di essere mantenuto in terra straniera,  ma tutti si sono rimboccati le maniche per lavorare come schiavi, nel silenzio, con molta umiltà e dignità. Gli emigrati poi una volta giunti nei paesi ospitanti erano sottoposti a numerose e severe regole, molti venivano rimpatriati o tornavano da soli disillusi dal sogno americano. Il paragone non regge affatto, non c'entra nulla.  

Sechi dice: "Esiste la mafia, si è infiltrata in ogni dove. Sappiamo con certezza che spesso gestisce e indirizza gli appalti pubblici. Perciò dovremmo rinunciare ad indispensabili investimenti in settori strategici?
No, infatti ci sono gli interventi e le leggi antimafia per questo. Tuttavia il business dei migranti non solo è un affare che rende molto più della droga, ma al di sopra di tutto c'è una strana regìa che consente e facilita tutto ciò ed è evidente a chi possa convenire.
Sechi dice: "Il terrorismo di destra e delle Brigate Rosse non è stato sconfitto rinchiudendoci dentro un bunker inespugnabile."
Infatti, il terrorismo, specialmente delle br, è stato sconfitto con un serio e poderoso intervento dello Stato che no rimase con le mani in mano, e ciò è stato possibile, a mio avviso, solo perché si incominciava a mirare a personalità politiche ed istituzionali.
Sechi dice: "Se noti, fra l'altro ed a proposito di supposta superiorità della civiltà occidentale, quasi tutti nel pretendere a gran voce che si ponga un freno a questo flusso migratorio, cadono nel paradosso di voler limitare, se non addirittura abrogare, proprio quegli elementi che distinguono il mondo occidentale da quello orientale. Chiedono la compressione della libertà personale, la limitazione della libera circolazione delle persone, il dislocamento di forze di polizia, se non dell'esercito alle nostre frontiere. Insomma, la militarizzazione del territorio, trasformando così il Paese in uno Stato di polizia. Non troppo dissimile, dunque, da quello che per altri versi additano come esempio di dittatura da aborrire.
È proprio strano l'essere umano: quando dà voce alla pancia non si rende conto che la buca che scava per gli altri ben presto serberà il suo corpo
."
Allora,la  superiorità della civiltà occidentale, è reale o supposta? E' ovvio che si deve porre un freno ad un flusso migratorio di dimensioni bibliche, non per cattiveria, come potrei io vaneggiare se lo pensassi,  ma perché non c'è spazio per tutti, non abbiamo risorse per tutti. Perché l'Europa non è terra di nessuno, non è terra disabitata, gli autoctoni non sono uno sparuto ed indifeso gruppo di uomini semplici  e primitivi (primitivo non in senso dispregiativo) come gli indiani d'America. I nostri territori sono già densamente abitati e sono  già molto sfruttati ed inquinati. Il lavoro scarseggia anche da noi.  C'è una nuova povertà anche da noi, e la povertà e i relativi disagi producono degrado e sofferenza, e il degrado e sofferenza portano al regresso della civiltà. Queste considerazioni  non possono essere sottovalutate, sarebbe pericoloso. La nostra cultura, anche se ad alcuni non piace e la disprezza, è molto differente da tante altre, credete si possa superare facilmente e senza conflitti quest'altro problema? Io no, affatto, e non per pregiudizio, ma perché è evidente.
La vita è un sogno, o i sogni aiutano a vivere meglio?
Senz'altro i sogni aiutano a vivere meglio, ma non si può vivere solo di sogni. Neppure a me piace che nel mondo ci siano guerre, carestie, malattie e sofferenza, ma non è trasferendo il resto del mondo in Europa che si risolve il problema, anzi, si rischia di accendere altri conflitti e provocare ulteriore sofferenza. E' tanto difficile da capirlo ed accettare?
In realtà chi si dimostra "di pancia", dunque, non sono io, ma lo è chi non riflette e non dà importanza a questi aspetti importantissimi del vivere sociale.


E per cortesia, signor Sechi, lasciamo qui il discorso sull'islam perché c'è troppo ignoranza in merito, e in questo topic o parliamo di migranti (che c'è tanto da dire e controbattere, come si vede) o parliamo di islam. Non si può lottare contro qualcosa che non si conosce. Quindi vi prego di tacere, oppure, se preferite, apriamo un topic apposito e lo affrontiamo seriamente.

Fharenight

#26
Non continuo ad elencare le "dolci" e sarcastiche frasi del signor Sechi, diverse delle quali sono a me indirizzate, ma, naturalmente, non sono espressioni "di pancia", e il signor J. si guarderebbe bene dal riprendere qualcuno che avalla le sue stesse idee. Ok. Questo è assodato.

Volete i fatti? Gli argomenti puri e crudi? Eccone uno:


"Dambisa Moyo è un'economista africana che ha studiato a Oxford e Harvard, e ha lavorato, tra gli altri, per la Banca mondiale e Goldman Sachs. Il suo primo libro uscì nel 2009: oggi diremmo che erano «tempi non sospetti», non si poteva ancora immaginare la fuga disperata di milioni di africani verso l'Europa meridionale. Il volume s'intitolava Dead Aid (in italiano lo pubblicò Rizzoli con il titolo La carità che uccide) ribaltando lo slogan dell'epocale concerto Live Aid che 14 anni prima inaugurò la stagione, mai conclusa, degli eventi musicali benefici a favore dell'Africa. Per la Moyo, nata e cresciuta nello Zambia, l'«aiuto dal vivo» era piuttosto un «aiuto morto». La tesi era semplice: i fondi umanitari non aiutano affatto la crescita del continente ma lo impoveriscono sempre più. Anzi, rappresentano «una cornucopia d'elemosine con cui il mondo sviluppato tiene al guinzaglio l'Africa».

La carità a volte uccide, gli aiuti non aiutano, i soldi impoveriscono. E le grida d'allarme rimangono (...)

(...) inascoltate. Una fiumana di denaro da tutto il mondo sviluppato ha continuato a riversarsi sull'Africa, i concerti di beneficenza si sono moltiplicati, le stelle di Hollywood si sono lavate la coscienza viaggiando nei Paesi della fame (con troupe di fotografi e tv al seguito). Sembra che il sostegno della comunità internazionale non sia mai mancato al continente più indigente del pianeta. Eppure la miseria è dilagata. Le guerre continuano a divampare in conflitti civili e religiosi, come le persecuzioni degli islamici ai danni dei cristiani nel Sud Sudan. Gli effetti delle devastanti carestie non sono stati arginati dagli interventi delle Ong e della cooperazione. Ma soprattutto abbiamo cominciato a conoscere l'esodo di massa, la fuga dall'Africa maledetta, le ondate di disperati che rischiano l'unico bene rimasto - la propria vita - per inseguire l'ombra della speranza proiettata dall'Occidente."

http://www.ilgiornale.it/news/africa-aiuti-uccidono-1408653.html?mobile_detect=false

Ed io aggiungo, anzi, ripeto quello che ho già scritto in un mio precedente post:

Da quale fame scappano se questi sono in grado  di racimolare e spendere più di 10, 12, 15, 30 mila euro per sbarcare da noi quando con quelle cifre nei loro paesi potrebbero mettere su delle aziende e costruire case, strade e quant'altro, e dare da lavorare a decine di poveracci, mentre qui da noi vanno a finire nelle mani della criminalità?

Bisognerebbe insegnare agli africani a prendere in mano il proprio futuro, hanno bisogno di formazione affichè i più capaci e volenterosi tra loro, invece di scappare, restino e diventino fautori dello sviluppo dei loro paesi.

Vittorio Sechi

Elenco ora numerose frasi scritte dal signor Sechi:
luride persone",
"questa dignità sia calpestata da individui che nel proprio animo hanno portato a compimento un processo di disumanizzazione del prossimo"(Cioè? Chi sono questi individui?)
"non con semplicistiche ed isteriche chiamate alla guerra santa"(Quali sono le "semplicistiche ed iteriche" soluzioni proposte? Chi chiama alla guerra santa? La "guerra santa"è quella degli islamici contro l'Occidente, forse si sta confondendo con le Crociate?
"Gli isterismi e le reazioni scomposte" (dove stanno?)
"l'istigazione all'odio che certi individui in questi tempi stanno fomentando"(Chi è che istiga all'odio, e come si sta istigando all'odio?)
"Parlare alla pancia è più semplice e redditizio che parlare con ragione alla ragione delle persone". (Dov'è il parlare di pancia e dov'è invece il parlare con ragione alla ragione?)
"Folla berciante", (chi sono? )
"fra questo vociare si perde il senso di un messaggio che può davvero diventare pericoloso."(Cioè, la gente che soffre e patisce sempre più disagi non può neanche parlare, ribellarsi, bercia?)
"Ci sono in Italia strani personaggi che, instupiditi da una facile propaganda"
 "Ci son povere menti che, rincitrullite dalle proprie paure,"
"Ci son strani individui che, obnubilati dal disprezzo..."



Uhhh, suvvia, non faccia la santerellina, certe vesti non le si addicono. Basta rileggere tutto, per chi ne avesse voglia.


Questi sono invece i miei argomenti che attendono una seria risposta:

 E tutti questi ci pagheranno le pensioni?  Peccato che però manca il lavoro, innanzitutto per gli italiani, tant'è che questi sono costretti a lasciare la propria terra per fare i camerieri e i lava scale all'estero. E se manca il lavoro come diamine pagheranno le pensioni?
 E no, no, chi si preoccupa? Nessuno stupra, nessuno ruba, nessuno fa casino, nessuno defeca per strada, nessuno fa questua davanti ai supermercati, queste sono le allucinazioni di quegli esaltati e cattivi...?


Davvero questi secondo lei sarebbero argomenti degni di trattazione, di confutazione di ascolto? Lei prende mele, pere ed arance, le inserisce in un unico contenitore, mischia il tutto e pretende dall'interlocutore che a sua domanda risponda cosa c'è dentro il paniere. Si rende conto dell'enorme confusione che generano simili argomentazioni alla rinfusa? Pancia, solo viscere.


Sechi dice: "Le migrazioni di massa ci sono sempre state: ieri erano gli italiani". Non è vero. Non è un confronto razionale ed esatto. Le migrazioni dei nostri connazionali, come di tantissimi altri europei, è avvenuta molto lentamente, nel corso degli anni, non è mai stata massiccia e si è riversata in terre vastissime, poco o del tutto disabitate e dove vi erano risorse da sfruttare. Nessun italiano emigrato ha preteso di essere mantenuto in terra straniera,  ma tutti si sono rimboccati le maniche per lavorare come schiavi, nel silenzio, con molta umiltà e dignità. Gli emigrati poi una volta giunti nei paesi ospitanti erano sottoposti a numerose e severe regole, molti venivano rimpatriati o tornavano da soli disillusi dal sogno americano. Il paragone non regge affatto, non c'entra nulla.  


Ecco, finalmente argomenti su cui confrontarsi. Vedo che, sollecitata, ha infine deciso di partecipare... Il vociare lo lasciamo fuori dalla porta.

È vero quel che afferma, almeno per quanto attiene alla ricostruzione, non certo alle conseguenze ed agli esiti. Non ho assimilato i diversi fenomeni migratori a quello cui assistiamo oggigiorno. I tempi erano diversi, le modalità di risposta modellate sul contingente, l'esito identico. I nostri padri hanno sofferto in terre lontane, perché questi disgraziati dovrebbero mostrare una reazione sì tanto diversa alla medesima condizione? Crede che questi ragazzi si spacchino la schiena per pochi euro al giorno nei campi di pomodori per hobby? Pensa che farsi insultare quotidianamente da qualche ebete negli angoli delle nostre strade non incrini o non leda la loro dignità? Immagina veramente che ritrovare negli sguardi della gente un motto di stizza o un bagliore di riprovazione o fastidio, se non rancore, non determini in loro la percezione di sentirsi reietti, rifiutati, senza colpe?    Non pensa anche lei che desidererebbero poter lavorare per raggranellare qualche soldo da inviare a casa? Mi dica, è certa di conoscere le regole basilari dell'ordinamento giuridico penale del nostro Paese? È sicura di aver ben in mente i dettami della nostra Costituzione? È convinta di aver piena e precisa nozione delle norme internazionali che regolano le problematiche di specie?


Sechi dice: "Esiste la mafia, si è infiltrata in ogni dove. Sappiamo con certezza che spesso gestisce e indirizza gli appalti pubblici. Perciò dovremmo rinunciare ad indispensabili investimenti in settori strategici?
No, infatti ci sono gli interventi e le leggi antimafia per questo. Tuttavia il business dei migranti non solo è un affare che rende molto più della droga, ma al di sopra di tutto c'è una strana regìa che consente e facilita tutto ciò ed è evidente a chi possa convenire.

Appunto, ci sono le leggi e c'è chi quelle leggi le deve applicare e far rispettare, purché non si tratti di leggi discriminatorie e lesive del principio di pari dignità. Il reato di clandestinità è una baggianata deleteria. Qui siamo in Italia, non in Arabia Saudita e se tanto ci sta bene il contesto giuridico e sociale nazionale che ci ospita abbiamo il preciso dovere che quelle stesse norme di civiltà e che regolano il vivere comunitario di cui tanto andiamo fieri non regrediscano ai livelli che tanto aborriamo. È così complicato comprendere questo semplicissimo principio? Le nostre norme esigono che per dichiarare colpevole un individuo (perché la responsabilità penale è sempre individuale) questo abbia commesso un reato per cui sia riconosciuto colpevole. Ma di che minchia di reati vuoi accusare questi disgraziati che sbarcano nelle nostre coste? Di immigrazione clandestina? Mi spiace, non funziona. I salvamenti in mare e i conseguenti inserimenti nei centri di identificazione ed espulsione (CIE), non consentono, come primo atto amministrativo burocratico (questione di tempi),  di discriminare fra i tanti assistiti quanti abbiano diritto al riconoscimento dello status di rifugiato, di profugo o di beneficiario di protezione umanitaria. Tre distinti status che prevedono tre diversi livelli di garanzia. Poi esistono anche i migranti per ragioni economiche. Anch'essi degni di attenzione. Non merce che si stiva su un barcone da esporre all'inclemenza del mare. Umanità anche questa. Perché eludere l'evidente originaria condizione di ogni rifugiato, che prima di essere riconosciuto tale, è anch'esso un migrante? Chi sbarca sulle nostre coste tale è... Sempre! Gli vien riconosciuto lo status di 'rifugiato' solo in seguito, dopo non sempre agevoli accertamenti che richiedono tempo ed impegno. Le convenzioni internazionali, il buon senso e il principio non derogabile di umanità impongono che queste persone, fintanto che non sia stato loro attribuito uno status, non possono essere mantenute in una condizione di costrizione. Questo è il nostro livello di civiltà: l'uomo con la sua umanità al centro. Non lo gradisci? In Arabia Saudita c'è posto.


Sechi dice: "Il terrorismo di destra e delle Brigate Rosse non è stato sconfitto rinchiudendoci dentro un bunker inespugnabile."
Infatti, il terrorismo, specialmente delle br, è stato sconfitto con un serio e poderoso intervento dello Stato che no rimase con le mani in mano, e ciò è stato possibile, a mio avviso, solo perché si incominciava a mirare a personalità politiche ed istituzionali.


Ancora una volta vero. Concordo. Mentre il terrorismo delle Br si è dissolto per l'intervento deciso dello Stato, le trame nere continuano a mietere vittime, proprio perché coincidenti con parti dello Stato che dovrebbero combatterle. Tutto è avvenuto senza che si sia militarizzare il territorio, come certa parte politica (sempre quella... Quanto ama il passo dell'anatra... Opss, oca), insensatamente, chiedeva. Giustappunto quanto immagino che potrebbe o dovrebbe accadere qui in Italia per quanto riguarda il terrorismo di matrice islamica. Vedi che mi confermi nelle mie ragioni.

Per deliziarti e ricompensarti per lo sforzo compiuto nel darmi ragione, ora l'anima bella si esibirà in un esercizio di candore, potrai sostenere con piena ragione che sono un'anima bella... A tuo uso e consumo!

Io su questo argomento traccio un solco fra i finti ed insensati propugnatori della necessità di preservare un'inesistente purezza etica e chi, invece, guarda il mondo delle relazioni umane avendo come unico concetto l'eguaglianza genetica fra umani. Condizione questa che dovrebbe suggerire a chiunque che si piange o ride, soffre o gioisce in ogni parte del mondo per le stesse ragioni, per gli stessi accidenti della vita, e che l'essere un migrante è proprio uno dei più dolorosi accidenti che la vita può riservare... Oggi a loro, domani potrebbe riservarlo a me o ai puristi etnici.

Prima di addentrarmi nel discorso, mi preme chiarire che non mi sogno di mettere in dubbio il fatto che esistano al mondo persone spregevoli. Quindi non sarò io ad affermare che la questione dei profittatori del patire altrui sia una montatura o che si tratti di frottole. Anzi, sono ben propenso a credere che su quelle bagnarole si imbarchino pure farabutti senza scrupoli che sfruttano economicamente la disperazione di tante persone.

Il punto sta qui. A fronte di alcuni bastardi che si acquartierano sulle spalle della povera gente, contro i quali auspico la massima severità della giustizia, esistono, sempre imbarcate su quelle medesime bagnarole, mille esistenze, e più, che non sono artefici di tali ignominie, ma di queste sono vittime.

Credo che ciascuno di noi abbia da fare i conti con se stesso. La magistratura deve fare i conti con la propria missione professionale. Deve, quindi, indagare, accertare e punire (compito che non spetta a me, che posso solo indignarmi ed incazzarmi). La politica dovrà svolgere al meglio il suo di compito. Io ne avverto un altro. Di ben diversa natura, intimo, non professionale, ancor meno politico.

Io guardo la disperazione di questa gente. Guardandola, mi rendo conto che sono vittime più volte. Una prima volta della condizione ambientale oggettiva che li spinge ad affrontare una morte possibile e probabile, intraprendendo un viaggio lungo e pericolosissimo - tanto che noi neppure riusciamo ad immaginare -, invece di attenderne una certa stando a casa propria.

Vittime di queste carogne che sfruttano la disperazione altrui e fanno perno sulla speranza. Poi vittime del mare. Perché anche se non muoiono fra le onde, il mare li consegna alla terra di approdo spossati e distrutti nell'animo (parlate con loro). Poi, infine (che non è mai una fine, più spesso un inizio) vittime dei pregiudizi, delle paure, del disprezzo che incrociano lungo le nostre strade, fra le vie delle nostre città.
Poco posso fare per evitare la prima condizione che genera sofferenza, se non auspicare che la comunità internazionale intervenga con urgenza per sanare le ferite che affliggono le loro terre d'origine e, magari, in più di un caso, faccia smettere i bombardamenti sulle loro case. Poco posso fare per alleviare la seconda condizione che li rende vittime, se non incazzarmi e sperare che la giustizia faccia in fretta il proprio dovere.

Però, quel tanto, che è sempre troppo poco, che posso fare per attenuare o impedire o evitare che si creino le condizioni per l'ultima situazione che li rende vittime disprezzate, lo faccio con piena ed assoluta convinzione, senza ma e rinunciando ai se.

Faccio quel che posso, come e quando posso. Senza nascondermi dietro l'inerzia altrui. Lo faccio non per un Dio in cui non credo, neppure per uno spirito di appartenenza ad un'ideologia vetero comunista, o per buonismo o per altri cazzi di cui sono sempre accusato. Lo faccio esclusivamente perché non riesco a comportarmi diversamente, perché se non lo facessi avrei la percezione netta di aver perso per strada, inseguendo i ma e i se o celandomi dietro le inerzie altrui, quel poco di umano che un'era di modernismo e di pieno egoismo individuale stanno uccidendo.

Non per essere migliore degli altri, ma solo perché il mio sentirmi inutile mi spinge a sfruttare ogni occasione per attenuare quella sensazione di impotenza ed inutilità che mi pervade ogni volta che vedo le bestie accanirsi contro chi ha meno forze e possibilità di difesa.

Bye

Vittorio Sechi

Citazione di: Fharenight il 13 Giugno 2017, 20:56:29 PM


"Dambisa Moyo è un'economista africana che ha studiato a Oxford e Harvard, e ha lavorato, tra gli altri, per la Banca mondiale e Goldman Sachs. Il suo primo libro uscì nel 2009: oggi diremmo che erano «tempi non sospetti», non si poteva ancora immaginare la fuga disperata di milioni di africani verso l'Europa meridionale. Il volume s'intitolava Dead Aid (in italiano lo pubblicò Rizzoli con il titolo La carità che uccide) ribaltando lo slogan dell'epocale concerto Live Aid che 14 anni prima inaugurò la stagione, mai conclusa, degli eventi musicali benefici a favore dell'Africa. Per la Moyo, nata e cresciuta nello Zambia, l'«aiuto dal vivo» era piuttosto un «aiuto morto». La tesi era semplice: i fondi umanitari non aiutano affatto la crescita del continente ma lo impoveriscono sempre più. Anzi, rappresentano «una cornucopia d'elemosine con cui il mondo sviluppato tiene al guinzaglio l'Africa».

La carità a volte uccide, gli aiuti non aiutano, i soldi impoveriscono. E le grida d'allarme rimangono (...)

(...)
Son felice che abbia scoperto che esiste l'acqua calda.
Ma guarda un po', vuoi vedere che il sistema di aiuti internazionale non è adeguato, non funziona e che spesso quel fiume di soldi serve solo a finanziare le guerre che terrorizzano le popolazioni civili?
Accidenti... Chapeau! Davvero una grande scoperta.
Quegli aiuti umanitari servono per tacitare le coscienze di un mondo occidentale che ha perso l'orizzonte del senso.

Ovvio che in tutto ciò i bambini, le donne, i vecchi... Le popolazioni civili hanno un'enorme respinsabilità... Ma di che stai parlando?

Questi sarebbero i fatti che dovrebbero indurre l'Europa e l'Italia in prima fila a difendere le frontiere con il filo spinato?

Sa come si definisce tutto questo? Finanza! Sporca lurida finanza vestita d'agnello. In ciò ravvisi colpe tali da portare disprezzo nei confronti di chi, col muso nero, ti dovesse chiedere un euro per mangiare?

Amen.

Fharenight

#29
Non faccio la santarellina, Sechi,  basta rileggere tutto ed di fatti ho riportato tutte le frasi di alcuni suoi post, e rispondevo al signor J. che, non so chi sia nemmeno lui, mentre lei ci ha accennato qualcosa.

Sto rispondendo con le argomentazioni che piacciono a lei e che si ripetono da anni, in questo forum da mesi, solo perché io, a differenza di altri, ho molta ma molta pazienza.
Sì, certo, davvero sono convinta che questi sono argomenti anche gravi da affrontare:
E tutti questi ci pagheranno le pensioni?  Peccato che però manca il lavoro, innanzitutto per gli italiani, tant'è che questi sono costretti a lasciare la propria terra per fare i camerieri e i lava scale all'estero. E se manca il lavoro come diamine pagheranno le pensioni?
Mi può rispondere qualcuno in grado di farlo? No. Perché non c'è una risposta. O meglio, l'unica risposta è che è pura follia pensare che per assicurarci le pensioni occorrono milioni di immigrati, molti dei quali non lavoreranno mai.
Se lei è in grado di rispondere, lo faccia con calma, nonostante lei ci veda mele, pere, mele e arance tutte nello stesso paniere, l'importante è che il paniere non sia vuoto, distinguere i frutti sta alla capacità della sua vista e della sua mente nell'elaborare esattamente ciò che vede. Mi rendo conto benissimo che lei non è in grado di risponderre altrimenti avrebbe già risposto tranquillamente da un pezzo invece di inscenare istrionici commenti.

E no, no, chi si preoccupa? Nessuno stupra, nessuno ruba, nessuno fa casino, nessuno defeca per strada, nessuno fa questua davanti ai supermercati, queste sono le allucinazioni di quegli esaltati e cattivi...?
E' risaputo e documentato che vi sono stupri, violenze, rapine, vagabondaggio, spaccio di droga, prostituzione straniera multicolor, di tutto e di più, mentre le forze dell'ordine sono sempre di meno, non ce la fanno a fronteggiare l'aumento di delinquenza e proteggere i cittadini. Purtroppo la maggior parte di questi crimini sono a carico di stranieri. Basta recarsi alla Stazione Termini a Roma o altro quartiere o alla stazione di Milano od altri luoghi in degrado di qualsiasi nostra città.
Con l'elemosina  al "muso nero"  che incontriamo all'entrata del supermercato non risolviamo nulla, né i suoi problemi, né i nostri problemi di coscienza. L'accattonaggio non esisteva più da noi, quando eravamo ancora una nazione civile, ed elemosinare era diventato illegale. Il nostro codice penale puniva il reato di accattonaggio, la mendicità,che veniva punito con l'arresto fino a tre mesi chiunque mendicava in luogo pubblico o aperto al pubblico e da uno a sei mesi chi commetteva il fatto in modo vessatorio, simulando deformità o malattie o adoperando altri mezzi fraudolenti per destare l'altrui pietà.
Evidentemente, poi, in previsione del futuro impoverimento della popolazione, si è fatto un passo indietro e la norma è stata eliminata. Tuttavia, chiedere in maniera insistente soldi può configurarsi ancora come reato di violenza privata.


Sechi dice: "Crede che questi ragazzi si spacchino la schiena per pochi euro al giorno nei campi di pomodori per hobby?
Manco gli italiani che si spaccano la schiena a raccogliere i pomodori lo fanno per hobby, pensi un po', e gli italiani dovrebbero essere già da tempo tutelati da queste forme di sfruttamento,  non crede? Ma non lo sono da anni, da decenni, tuttavia quei lavoratori costretti a quel tipo di lavoro si sacrificavano pur di guadagnare qualcosa. Questo tipo di sfruttamento era limitato a poche zone e si lottava affinché fosse eliminato. Invece grazie ai nuovi  arrivi, ai nuovi "schiavi" deportati e sbarcati sulle nostre coste, grazie ai buonisti e compagnia bella, questo tipo di sfruttamento è aumentato spaventosamente negli ultimi anni, e, logicamente, hanno tolto dal "mercato" gli italiani a favore di chi può essere maggiormente sfruttato. Stesso discorso sulle badanti dell'Est.
Pensa che farsi insultare quotidianamente da qualche ebete negli angoli delle nostre strade non incrini o non leda la loro dignità?"
Finora non ho visto nessun ebete insultare senza motivo un nero, o un giallo, o un rosso. Stia sereno, Preoccupiamoci  anche della nostra dignità e di quella dei nostri compaesani. che ultimamente viene calpestata.


Immagina veramente che ritrovare negli sguardi della gente un motto di stizza o un bagliore di riprovazione o fastidio, se non rancore, non determini in loro la percezione di sentirsi reietti, rifiutati, senza colpe?  
Io non parlo per immaginazione, parlo per fatti, per cose che accadono e delle loro conseguenze. Chi giunge sulle nostre coste, specialmente se non è intenzionato a comportarsi bene, civilmente e con rispetto verso gli altri, verso gli autoctoni, si debba "immaginare", lui sì, di ricevere come minimo riprovazione o fastidio.
Mi dica, è certa di conoscere le regole basilari dell'ordinamento giuridico penale del nostro Paese? È sicura di aver ben in mente i dettami della nostra Costituzione? È convinta di aver piena e precisa nozione delle norme internazionali che regolano le problematiche di specie?
Ahahahaha.... Questa è bella, è raffinata... E lei che dice di avere appena un diploma vuole ora fare l'insegnate di Diritto?  :D

leggi discriminatorie e lesive del principio di pari dignità. Il reato di clandestinità è una baggianata deleteria. Qui siamo in Italia, non in Arabia Saudita e se tanto ci sta bene il contesto giuridico e sociale nazionale che ci ospita abbiamo il preciso dovere che quelle stesse norme di civiltà e che regolano il vivere comunitario di cui tanto andiamo fieri non regrediscano ai livelli che tanto aborriamo. È così complicato comprendere questo semplicissimo principio?
Appunto, il rischio è quello di regredire, perché siamo diventati troppo deboli nel fare le leggi e nel farle rispettare. Inoltre, si rassegni, se siamo troppi e troppo diversi tra noi, non ci sarà nessuna pace sociale, perché in nessun paese al mondo ciò si è realizzato. Un esempio lampante sono gli USA. E' lei che non riesce a capirlo in quanto fissato sull'accoglienza, sulla carità a tutti i costi; non siamo tutti martiri suicidi.
 
Le nostre norme esigono che per dichiarare colpevole un individuo (perché la responsabilità penale è sempre individuale) questo abbia commesso un reato per cui sia riconosciuto colpevole. Ma di che minchia di reati vuoi accusare questi disgraziati che sbarcano nelle nostre coste? Di immigrazione clandestina? Mi spiace, non funziona. I salvamenti in mare e i conseguenti inserimenti nei centri di identificazione ed espulsione (CIE), non consentono, come primo atto amministrativo burocratico (questione di tempi),  di discriminare fra i tanti assistiti quanti abbiano diritto al riconoscimento dello status di rifugiato, di profugo o di beneficiario di protezione umanitaria. Tre distinti status che prevedono tre diversi livelli di garanzia. Poi esistono anche i migranti per ragioni economiche.
Sì, bla bla bla..., è un reato sì introdursi in uno Stato senza che questi sappia chi sei e cosa vieni a fare, se non hai un lavoro e non potrai lavorare per mantenerti. Ci sono poi tanti sbandati e pregiudicati che sbarcano. Tanti non dichiarano nulla e sono senza documenti, molti minori  veri o falsi approfittano per sfruttare assistenza gratuita.... Devo continuare? Ma lei le sa queste cose, semplicemente non gliene importa niente. Bene, a me sì, m'importa e pure tanto, e voglio, pretendo, di vivere tranquilla, libera, in una società pulita, civile, vivibile com'era e come spero torni ad essere la mia Italia, la mia terra, ok?
 
! Gli vien riconosciuto lo status di 'rifugiato' solo in seguito, dopo non sempre agevoli accertamenti che richiedono tempo ed impegno. Le convenzioni internazionali, il buon senso e il principio non derogabile di umanità impongono che queste persone, fintanto che non sia stato loro attribuito uno status, non possono essere mantenute in una condizione di costrizione. Questo è il nostro livello di civiltà: l'uomo con la sua umanità al centro. Non lo gradisci? In Arabia Saudita c'è posto.
Ancora una volta vero. Concordo. Mentre il terrorismo delle Br si è dissolto per l'intervento deciso dello Stato, le trame nere continuano a mietere vittime, proprio perché coincidenti con parti dello Stato che dovrebbero combatterle. Tutto è avvenuto senza che si sia militarizzare il territorio, come certa parte politica (sempre quella... Quanto ama il passo dell'anatra... Opss, oca), insensatamente, chiedeva. Giustappunto quanto immagino che potrebbe o dovrebbe accadere qui in Italia per quanto riguarda il terrorismo di matrice islamica. Vedi che mi confermi nelle mie ragioni.

In Arabia Saudita ci mandi i suoi amici e simpatizzanti islamici, io non sono islamica e sono felicissima di non esserlo e vivo benissimo nel mio Paese, con la mia cultura e religione, benché non sia io proprio credente e non praticante. Ci vadano coloro a cui piace che la donna si copra col velo, o che anelano al matrimonio poligamico, in Arabia Saudita son ben accolti, da me no. Ci sarebbero da rivedere alcune norme per limitare i danni dell'invasione ma .... quali politici con i cosiddetti cosi quadrati sarebbero in grado di proporle e realizzarle? Purtroppo se non cambia il vento non cambia nemmeno la direzione della nave, e la nave rischia di sfasciarsi sugli scogli.
Le trame nere continuano a mietere vittime? Oh, mi aggiorni, non mi sono pervenute notizie in merito, so solo di anarchici che ogni tanto vengono beccati e li arrestano. Quindi siccome siamo vissuti con br ecc..  dovremmo convivere anche con il terrorismo religioso? Il suo non è candore d'animo, ma qualcos'altro che non posso dire. Il territorio si militarizza quando c'è  bisogno di farlo. In caso di riunioni di capi di Stato si militarizzano le zone, loro si proteggono. In caso di invasioni una volta i governanti si sentivano in dovere di difendere il popolo, oggi, rammolliti e corrotti come siamo,non so come andrà a finire.
L'uguaglianza genetica non so se esiste, non mi pare. Non siamo uguali, il mondo è bello perché è vario, no? Se è vario vuol dire che non siamo uguali e le nostre discussioni stanno a dimostrarlo, siamo su due punti di vista molto differenti, direi opposti. Lei può avere tutte le idee e i concetti che vuole, non deve però pretendere che la sua visione del mondo sia quella giusta ed imporla agli altri.


Io guardo la disperazione di questa gente. Guardandola, mi rendo conto che sono vittime più volte. Una prima volta della condizione ambientale oggettiva che li spinge ad affrontare una morte possibile e probabile, intraprendendo un viaggio lungo e pericolosissimo - tanto che noi neppure riusciamo ad immaginare -, invece di attenderne una certa stando a casa propria.

Vittime di queste carogne che sfruttano la disperazione altrui e fanno perno sulla speranza. Poi vittime del mare. Perché anche se non muoiono fra le onde, il mare li consegna alla terra di approdo spossati e distrutti nell'animo (parlate con loro). Poi, infine (che non è mai una fine, più spesso un inizio) vittime dei pregiudizi, delle paure, del disprezzo che incrociano lungo le nostre strade, fra le vie delle nostre città.
Poco posso fare per evitare la prima condizione che genera sofferenza, se non auspicare che la comunità internazionale intervenga con urgenza per sanare le ferite che affliggono le loro terre d'origine e, magari, in più di un caso, faccia smettere i bombardamenti sulle loro case. Poco posso fare per alleviare la seconda condizione che li rende vittime, se non incazzarmi e sperare che la giustizia faccia in fretta il proprio dovere.

Però, quel tanto, che è sempre troppo poco, che posso fare per attenuare o impedire o evitare che si creino le condizioni per l'ultima situazione che li rende vittime disprezzate, lo faccio con piena ed assoluta convinzione, senza ma e rinunciando ai se.


Ahhhh, ma quante belle parole dette tutte in una volta, da una sola anima gentile e tutte in un unico post!  Ha superato tutti!!! Evviva! Ha superato anche la bravura del signor J.  

Senta, a lei piace essere logorroico e mi pare si esprima un po' teatralmente... il che fa pensare... Leggi discriminatorie e lesive della pari dignita? Oh che belle parole!  Gli stessi argomenti a cui si appellano gli islamici per imporre la loro ideologia politico- religiosa... sì,non so se c'è più da ridere a da piangere.... In realtà le ho già risposto nei miei precedenti post su molti argomenti qui non trattati.

Non per essere migliore degli altri, ma solo perché il mio sentirmi inutile mi spinge a sfruttare ogni occasione per attenuare quella sensazione di impotenza ed inutilità che mi pervade ogni volta che vedo le bestie accanirsi contro chi ha meno forze e possibilità di difesa.
Sì, anch'io, non per essere migliore degli altri, ma solo perché mi sento impotente ed inutile di fronte alla degrado e alla follia generale in cui sta precipitando il mio Paese, non mi abbatto, anzi  traggo nuova linfa e forza per lottare nei limiti delle mie possibilità contro l'avanzata dello sfacelo dell'Italia.

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