LE DUE SPONDE DEL FIUME

Aperto da Vittorio Sechi, 11 Giugno 2017, 00:16:06 AM

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Vittorio Sechi

Io questa sua battaglia non la capivo proprio. Ne avevamo condotte tante, insieme, nel corso di una pluridecennale frequentazione. Ma questa volta sentivo che la stavo perdendo. Strenuamente impegnata in un qualcosa che la stava alienando da tutti, dalle sue amicizie e dal mondo. Sembrava indifferente ad ogni altro interesse e, soprattutto, poco incline a cercare di comprendere le ragioni altrui e di aver rispetto dei sentimenti di chi le stava vicino. Appariva come un'anima in pena, anche se il suo contegno, serafico e sempre tendente al buon umore, non lasciava trasparire l'inquietudine che fermentava dentro il suo cuore. La conoscevo troppo bene per lasciarmi ingannare. Le chiesi cosa le stesse accadendo e le ragioni che la rendevano così intransigente.
Mi osservò stupita per qualche secondo, poi sorrise. 

«Ho imparato, in questi anni, a percorrere i sentieri altrui indossando i loro calzari, non puoi dirmi che non cerco di comprendere le ragioni di chi mi sta vicino. Non è vero che sono intransigente, almeno non di solito, ma su questo argomento, mi spiace, ci troviamo su due fronti contrapposti. È come se fossimo su due rive poste l'una di fronte all'altra ed in mezzo scorresse un fiume. Io sto su una, tu sull'altra, e da questi due contrafforti opposti ognuno osserva l'altro con sospetto e diffidenza. Io sul tuo versante ho stazionato per qualche tempo; so quale sia l'aria che tira; tu, invece, mai hai respirato l'aria densa e satura di miseria che asfissia quest'altra parte del fiume. Non credere di poter vedere troppi ponti che consentano l'attraversamento per passare agevolmente da un argine all'altro. Nel senso, caro mio, che su questo tema non c'è possibilità d'incontro o di mediazione. Perché il transito può avvenire soltanto dopo che si sia guadato il fiume, immergendosi personalmente nelle sue acque tumultuose e solo dopo aver condotto una lotta senza quartiere contro la corrente che rischia di portarti a valle, per rigurgitarti nel mare magnum dell'indifferenziato, dove tutto è uguale e tutti hanno un unico pensiero. Ciò di cui ti parlo, è un attraversamento fra acque profonde che intridono le rive di un limo culturale che, se e quando dovesse appiccicarsi alla tua pelle, ti rende diverso da quello che eri prima, e non è possibile venire da questa parte senza aver guadato il fiume e affrontato i pericoli che in esso son celati. Potrai approdare su questo versante del fiume e finalmente ritrovarci solo se e quando avrai affrontato e sconfitto le fiere che lo abitano, celate fra i mulinelli e i vortici che la corrente crea quando incontra i balzi che ne increspano le acque. Perché, mio caro, fintanto che anche tu non avrai subito il lavacro e ti sarai mondato di tanti gravami e ciarpami ideologici, qui non potrai stare».

«Io ho cercato di fare il tuo percorso, ma un po' perché non ho capito fino in fondo, un po' perché mi son trovato solo, ho riabbracciato la mia originaria convinzione che dovremo impedire questa invasione e cercare, per quanto possibile, di aiutarli a casa loro».

«Che s'incontrino ostacoli difficili da superare l'ho sempre saputo, perché non si tratta d'impedimenti che vagando incroci per strada, per cui scartando di lato potresti anche evitarli o aggirarli. Quelli ti si parano di fronte ostruendo il passaggio. Si può continuare a nasconderli, ad ignorarli, ma un giorno ci devi pur sempre fare i conti, perché questi intralci, come lacci che ti vincolano al suolo, te li porti dentro, cuciti sulla pelle e infitti dentro l' anima.
... Non strabuzzare gli occhi!
Queste fiere hanno nomi noti, si chiamano razzismo, egoismo e paura. Tu te le porti dentro, e sei in ben nutrita compagnia. Ti rodono dall'interno e t'impediscono di vedere che noi non siamo al mondo solo per godere la vita fra apericene e spritz, odio quel tipo di cultura. Potessi scegliere, quando posso, fra uno spritz con un'amica o un amico e la compagnia di uno di questi ragazzi di colore disperati, ma che sanno, nonostante tutto,  anche sorridere, non avrei dubbi. Invece di trascorrere del tempo fra amenità e chiacchiericci stupidi, ascolterei con le lacrime agli occhi i loro racconti, il viaggio intrapreso da ciascuno di loro per approdare su una terra che li odia, che non li vuole solo perché ha troppa paura delle diversità.
La diversità è ricchezza, non è da temere, perché arricchisce un panorama reso troppo monotono dal pensiero dominante. Le biodiversità sono preservate in tutti gli ecosistemi, solo nel contesto umano sono aborrite.
I loro sono racconti bellissimi, perché non sono narrazioni romanzate, ma è come se ogni volta ne leggessi uno e compissi il viaggio insieme a loro, per soffrire nella carne e nell'anima ciò che hanno patito loro. E le mie sono lacrime vere, che mai ho avuto timore di mostrare, perché quando colano lungo il viso e, mischiandosi con il trucco, impiastricciano il volto, sento qualcosa di bello dentro di me, qualcosa di umano, di caldo e di dolce. E nel loro sorriso, mentre raccontano di parenti o figli o padri affogati o bruciati dal sole e dal sale misto al carburante di quelle carrette che li trascinano via dai loro affetti, scorgo tutta la nostalgia, il dolore, la malinconia che un essere umano può provare. Avverto quella punta di dolcezza e quella mezza misura di dolore che li accompagna sulle nostre spiagge per vendere due cianfrusaglie, che per noi son stracci, per loro vita. Resto incantata, sconvolta e assettata delle loro storie. È buonismo o sono una radical chic?  Non lo so, non m'interessa, non so neppure cosa significhino questi due epiteti, faccio solo quello che sento. Lottando contro me stessa, caro amico, ho fatto i conti con le mie paure, il mio egoismo e il razzismo latente che sempre un pochino abita l'anima di ciascuno di noi, e me ne sono liberata. Un giorno, come in un'alba, ne ho sentito tutto l'inutile peso, e liberarmi di questi mostri ha significato librarmi per aria, anche se poi ha comportato lordarmi mani e braccia nel fango che li accoglie, qui sulle nostre coste. Tu non hai mai provato a sorridere loro quando cercano di venderti la loro mercanzia fatta di miseri stracci, rispondono sempre con un sorriso. A loro non serve tanto per vivere, quel che cercano è comprensione e forse un pochino di attenzione, non l'ostilità che incontrano ogni giorno. Io non voglio più villaggi vacanza, neppure hotel super lusso, voglio bidonville, andare da loro, ascoltarli, mostrar loro che in noi alberga ancora un briciolo di umanità, far sentire loro che non stanno rubando nulla se cercano di dar corpo alla speranza di una vita migliore. Noi avremmo fatto lo stesso, noi abbiamo fatto lo stesso!»

Parlava con calma, serena, era commossa e due lacrime le rigarono il volto. Sentivo di amarla e di non poter accedere al suo mondo, troppo lontano dal mio, dalle preoccupazioni per l'auto incidentata, per le fatture da pagare e per l'impegno per il prossimo week end. Quanto era bella, trasfigurata da una fede che io non potevo avere; ricca di niente e bisognosa di nulla. Toccai nel profondo tutta la mia aridità e la comparai alla sua ricchezza. Ne rimasi profondamente colpito.

«A me, vedi, non interessa la quantità delle persone che mi accompagnano in questo duro viaggio. Non mi curo di osservare chi o quanti stanno alle mie spalle o al mio fianco per darmi forza e per infondere quel coraggio che serve per affrontare tutti i giorni una vita dura e difficile, mi basto da sola in questo percorso. Non ho bisogno dell'assenso altrui per continuare a fare e pensare ciò di cui sono intimamente innamorata. Tutti, proprio tutti potrebbero passare dall'altra parte, io non ho bisogno di persone che non sappiano lottare, che non siano convinte. Potrei rimanere qui, su questo versante, sola a guardare la moltitudine di uguali che si accalca dall'altra parte, ma so che non mi sentirei mai sola, o non me ne fregherebbe poi troppo. Qui ho davvero tanta compagnia, quella di me stessa, e quando sono triste e abbattuta, amico mio, non penso a viaggi esotici, penso che insieme a me ci sono i miei eroi: Lampedusa, Nicolini e Boldrini e tanto mi basta, anche se non posso parlarci. Poi sola non credo di esserlo completamente. Questo esecrato ed esecrando Governo, che ha commesso mille e più errori, per i quali non merita neppure un pensiero, immaginati il mio voto, ha un merito, forse l'unico. Io sono fiera di essere italiana e mi sento tale fin dentro l'anima, pensando che, senza curarsi dell'immobilismo dell'Europa intera, da solo, senza curarsi di chi lo seguiva o meno, ha ordinato ai militi della sua marina, cioè soldati addestrati per fare la guerra ed uccidere altri uomini, di mettere in acqua le navi da guerra per andare a prenderli in mare, per salvare loro la vita. Bene, credo che anche uno solo di quei salvataggi ai miei occhi riscatti i tantissimi errori compiuti. Un giorno, credo, la Storia, quella che leggi sui libri, renderà merito all'Italia, la mia Italia, di questa scelta che mi riempie di orgoglio».

doxa

Questo è un forum o un laboratorio di scrittura creativa ?

Vittorio Sechi

Citazione di: altamarea il 11 Giugno 2017, 11:30:17 AM
Questo è un forum o un laboratorio di scrittura creativa ?

Esistono diversi modi per comunicare un'opinione. Uno è quello assertivo, un altro può essere il racconto. L'importante è capirsi. Con il racconto mi son divertito di più di quanto avrei potuto con un'asserzione.

paul11

Citazione di: Vittorio Sechi il 11 Giugno 2017, 00:16:06 AM
Io questa sua battaglia non la capivo proprio. Ne avevamo condotte tante, insieme, nel corso di una pluridecennale frequentazione. Ma questa volta sentivo che la stavo perdendo. Strenuamente impegnata in un qualcosa che la stava alienando da tutti, dalle sue amicizie e dal mondo. Sembrava indifferente ad ogni altro interesse e, soprattutto, poco incline a cercare di comprendere le ragioni altrui e di aver rispetto dei sentimenti di chi le stava vicino. Appariva come un'anima in pena, anche se il suo contegno, serafico e sempre tendente al buon umore, non lasciava trasparire l'inquietudine che fermentava dentro il suo cuore. La conoscevo troppo bene per lasciarmi ingannare. Le chiesi cosa le stesse accadendo e le ragioni che la rendevano così intransigente.
Mi osservò stupita per qualche secondo, poi sorrise.

«Ho imparato, in questi anni, a percorrere i sentieri altrui indossando i loro calzari, non puoi dirmi che non cerco di comprendere le ragioni di chi mi sta vicino. Non è vero che sono intransigente, almeno non di solito, ma su questo argomento, mi spiace, ci troviamo su due fronti contrapposti. È come se fossimo su due rive poste l'una di fronte all'altra ed in mezzo scorresse un fiume. Io sto su una, tu sull'altra, e da questi due contrafforti opposti ognuno osserva l'altro con sospetto e diffidenza. Io sul tuo versante ho stazionato per qualche tempo; so quale sia l'aria che tira; tu, invece, mai hai respirato l'aria densa e satura di miseria che asfissia quest'altra parte del fiume. Non credere di poter vedere troppi ponti che consentano l'attraversamento per passare agevolmente da un argine all'altro. Nel senso, caro mio, che su questo tema non c'è possibilità d'incontro o di mediazione. Perché il transito può avvenire soltanto dopo che si sia guadato il fiume, immergendosi personalmente nelle sue acque tumultuose e solo dopo aver condotto una lotta senza quartiere contro la corrente che rischia di portarti a valle, per rigurgitarti nel mare magnum dell'indifferenziato, dove tutto è uguale e tutti hanno un unico pensiero. Ciò di cui ti parlo, è un attraversamento fra acque profonde che intridono le rive di un limo culturale che, se e quando dovesse appiccicarsi alla tua pelle, ti rende diverso da quello che eri prima, e non è possibile venire da questa parte senza aver guadato il fiume e affrontato i pericoli che in esso son celati. Potrai approdare su questo versante del fiume e finalmente ritrovarci solo se e quando avrai affrontato e sconfitto le fiere che lo abitano, celate fra i mulinelli e i vortici che la corrente crea quando incontra i balzi che ne increspano le acque. Perché, mio caro, fintanto che anche tu non avrai subito il lavacro e ti sarai mondato di tanti gravami e ciarpami ideologici, qui non potrai stare».

«Io ho cercato di fare il tuo percorso, ma un po' perché non ho capito fino in fondo, un po' perché mi son trovato solo, ho riabbracciato la mia originaria convinzione che dovremo impedire questa invasione e cercare, per quanto possibile, di aiutarli a casa loro».

«Che s'incontrino ostacoli difficili da superare l'ho sempre saputo, perché non si tratta d'impedimenti che vagando incroci per strada, per cui scartando di lato potresti anche evitarli o aggirarli. Quelli ti si parano di fronte ostruendo il passaggio. Si può continuare a nasconderli, ad ignorarli, ma un giorno ci devi pur sempre fare i conti, perché questi intralci, come lacci che ti vincolano al suolo, te li porti dentro, cuciti sulla pelle e infitti dentro l' anima.
... Non strabuzzare gli occhi!
Queste fiere hanno nomi noti, si chiamano razzismo, egoismo e paura. Tu te le porti dentro, e sei in ben nutrita compagnia. Ti rodono dall'interno e t'impediscono di vedere che noi non siamo al mondo solo per godere la vita fra apericene e spritz, odio quel tipo di cultura. Potessi scegliere, quando posso, fra uno spritz con un'amica o un amico e la compagnia di uno di questi ragazzi di colore disperati, ma che sanno, nonostante tutto,  anche sorridere, non avrei dubbi. Invece di trascorrere del tempo fra amenità e chiacchiericci stupidi, ascolterei con le lacrime agli occhi i loro racconti, il viaggio intrapreso da ciascuno di loro per approdare su una terra che li odia, che non li vuole solo perché ha troppa paura delle diversità.
La diversità è ricchezza, non è da temere, perché arricchisce un panorama reso troppo monotono dal pensiero dominante. Le biodiversità sono preservate in tutti gli ecosistemi, solo nel contesto umano sono aborrite.
I loro sono racconti bellissimi, perché non sono narrazioni romanzate, ma è come se ogni volta ne leggessi uno e compissi il viaggio insieme a loro, per soffrire nella carne e nell'anima ciò che hanno patito loro. E le mie sono lacrime vere, che mai ho avuto timore di mostrare, perché quando colano lungo il viso e, mischiandosi con il trucco, impiastricciano il volto, sento qualcosa di bello dentro di me, qualcosa di umano, di caldo e di dolce. E nel loro sorriso, mentre raccontano di parenti o figli o padri affogati o bruciati dal sole e dal sale misto al carburante di quelle carrette che li trascinano via dai loro affetti, scorgo tutta la nostalgia, il dolore, la malinconia che un essere umano può provare. Avverto quella punta di dolcezza e quella mezza misura di dolore che li accompagna sulle nostre spiagge per vendere due cianfrusaglie, che per noi son stracci, per loro vita. Resto incantata, sconvolta e assettata delle loro storie. È buonismo o sono una radical chic?  Non lo so, non m'interessa, non so neppure cosa significhino questi due epiteti, faccio solo quello che sento. Lottando contro me stessa, caro amico, ho fatto i conti con le mie paure, il mio egoismo e il razzismo latente che sempre un pochino abita l'anima di ciascuno di noi, e me ne sono liberata. Un giorno, come in un'alba, ne ho sentito tutto l'inutile peso, e liberarmi di questi mostri ha significato librarmi per aria, anche se poi ha comportato lordarmi mani e braccia nel fango che li accoglie, qui sulle nostre coste. Tu non hai mai provato a sorridere loro quando cercano di venderti la loro mercanzia fatta di miseri stracci, rispondono sempre con un sorriso. A loro non serve tanto per vivere, quel che cercano è comprensione e forse un pochino di attenzione, non l'ostilità che incontrano ogni giorno. Io non voglio più villaggi vacanza, neppure hotel super lusso, voglio bidonville, andare da loro, ascoltarli, mostrar loro che in noi alberga ancora un briciolo di umanità, far sentire loro che non stanno rubando nulla se cercano di dar corpo alla speranza di una vita migliore. Noi avremmo fatto lo stesso, noi abbiamo fatto lo stesso!»

Parlava con calma, serena, era commossa e due lacrime le rigarono il volto. Sentivo di amarla e di non poter accedere al suo mondo, troppo lontano dal mio, dalle preoccupazioni per l'auto incidentata, per le fatture da pagare e per l'impegno per il prossimo week end. Quanto era bella, trasfigurata da una fede che io non potevo avere; ricca di niente e bisognosa di nulla. Toccai nel profondo tutta la mia aridità e la comparai alla sua ricchezza. Ne rimasi profondamente colpito.

«A me, vedi, non interessa la quantità delle persone che mi accompagnano in questo duro viaggio. Non mi curo di osservare chi o quanti stanno alle mie spalle o al mio fianco per darmi forza e per infondere quel coraggio che serve per affrontare tutti i giorni una vita dura e difficile, mi basto da sola in questo percorso. Non ho bisogno dell'assenso altrui per continuare a fare e pensare ciò di cui sono intimamente innamorata. Tutti, proprio tutti potrebbero passare dall'altra parte, io non ho bisogno di persone che non sappiano lottare, che non siano convinte. Potrei rimanere qui, su questo versante, sola a guardare la moltitudine di uguali che si accalca dall'altra parte, ma so che non mi sentirei mai sola, o non me ne fregherebbe poi troppo. Qui ho davvero tanta compagnia, quella di me stessa, e quando sono triste e abbattuta, amico mio, non penso a viaggi esotici, penso che insieme a me ci sono i miei eroi: Lampedusa, Nicolini e Boldrini e tanto mi basta, anche se non posso parlarci. Poi sola non credo di esserlo completamente. Questo esecrato ed esecrando Governo, che ha commesso mille e più errori, per i quali non merita neppure un pensiero, immaginati il mio voto, ha un merito, forse l'unico. Io sono fiera di essere italiana e mi sento tale fin dentro l'anima, pensando che, senza curarsi dell'immobilismo dell'Europa intera, da solo, senza curarsi di chi lo seguiva o meno, ha ordinato ai militi della sua marina, cioè soldati addestrati per fare la guerra ed uccidere altri uomini, di mettere in acqua le navi da guerra per andare a prenderli in mare, per salvare loro la vita. Bene, credo che anche uno solo di quei salvataggi ai miei occhi riscatti i tantissimi errori compiuti. Un giorno, credo, la Storia, quella che leggi sui libri, renderà merito all'Italia, la mia Italia, di questa scelta che mi riempie di orgoglio».
ciao Vittorio Sechi.
la metafora, anche se fosse reale  rappresenta una metafora, è nobile di animo.
E' viziata, permettimi di dire, dalla conclusione, vale a dire lei ha ragione. Oa dov'è la ragione oltre ai nobili sentimenti, direi ad uno spirito universale?
Il limo che separa le due sponde è comune per entrambe,da qualunque origine ci si ponga per andare sull'altra sponda?
Qual'è la ragione che  spinge gli attuali migranti africani abbiano parecchio denaro da investire in un viaggio che è un martirio?
Non è quella dell'italiano che lasciava i figli e moglie.Non porterei mai con me figli così giovani o madri incinta in rischioso viaggio.
Se fossero le turpi speculazioni multinazionali o degli stati Occidentali le  ragioni, ma proprio dai mie sfruttatori dovrei andare?
Non mi è chiaro cosa motiva un nigeriano, tutta la fascia subsaharaian ,improvvisamente e in quantità da cavallette arrivare in occidente.
Non c'entra niente il razzismo.
I siriani, gli unici politicamente giustificabili  hanno scelto strade migratorie per vie terra, dalla penisola slava in Europa.
Non dovremmo chiederci cosa muove un uomo a lasciare la propria la terra? Lo ritengo più cieco di un razzista  non porselo;perchè di questo si tratta. Ognuno dovrebbe su questo pianeta potere trovare una vita dignitosa nella sua terra di origine, se puoi vuole andarsene queste sono sue scelte, m non imposizioni condizionate da miseria, guerre, ecc. Questa ragione mi sfugge.

Sono perchè ogni individuo umano su questo pianeta abbia un minimo di dignità, una zona  di rispetto.
si parla a noi di un reddito di inclusione  altri di cittadinanza.
Bene, allora gli ipocriti benpensanti dovrebbero estirpare alle origini il problema, togliendo il troppo pane dalle loro mense e darlo  a chi vive nella miseria: non "una tantom", ma  per sempre. Ma questo non lo fanno nemmeno fra i propri consanguinei, fra noi,se parlano di reddito di inclusione:significa che già i problemi esistono fra noi e non sono mai stati risolti.
Poi, perchè l'ospitalità è sacra, ma l'ospite come i parenti "puzzano" dopo un pò, o imparano a crearsi una ricchezza, secondo il vecchio detto,"dagli  il pesce, ma poi devono imparare a pescare loro..." perchè a tutti piacerebbe fare i "mantenuti"-

insomma nobili sentimenti.ma i sentimenti nel sociale, nel politico e nell'econmico, o diventano diritto, o vedremo i rappresentanti occidentali fare una mangiata comune con i poveri, chiedere i continui due euro alla cittadinanza che già paga le tasse, loro, i potenti se ne tornano nei loro privilegi e lasciano la guerra fra i poveri perchè il reddito di cittadinanza costa 64 miliardi di euro, dice un politico PD.

Vedi, metaforicamente potrei dirti, che in un condominio, o prima le singole famiglie trovano una soluzione reddituale, o si incazzano e altri diranno razzisti, se vedono di fronte sulla strada che danno da mangiare a centrafricani con 30 euro al giorno di mantenimento che hanno tutti i telefonino, sono tutti belli puliti e vestiti e con tanto di biciclette, a vagare facendo nulla. Dici che è razzista che cominciano a incazzarsi?
Io ti dico che s'incazzerebbero ancora di più quei cittadini se sapessero che parte dei loro reddito (direi almeno  il 50%) va in tasse dirette e indirette, che si tengono Stato italiano e le varie amministrazioni dando sempre meno servizi efficienti, e parte va ad un 'entità economico-finanziaria chiamata Europa che a sua volta elargisce lo stato italiano per mantenere quei migranti. Il giro posta è che l'italiano alle strette economiche è lui stesso che mantiene i migranti cornuto e mazziato dicono da qualche parte.
Non mi risulta che i migranti italiani approdati ovunque siano mai stati mantenuti.
Se fossi un nigeriano e mi telefonasse un compaesano, gli direi che il viaggio è molto rischioso, " ma mi mantengono a fare un bel nulla, è una pacchia....
Quasi quasi, mi dipingo la faccia di nero, pago uno scafista che non faccia brutti scherzi....solo fino alla pensione.

Ora se mi passi la tua amica, di cui condivido i nobili intenti, ma le strade dell'inferno sono lastricate di buone intenzioni.

Vittorio Sechi

Citazione di: paul11 il 11 Giugno 2017, 14:41:09 PM
Qual'è la ragione che  spinge gli attuali migranti africani abbiano parecchio denaro da investire in un viaggio che è un martirio?

L'ho chiesto più volte anch'io. 
Le ragioni dichiarate sono molteplici. 
C'è chi risponde che è la fame. Quelle terre sono periodicamente esposte alle carestie. 
C'è, invece, chi sfugge alle guerre locali, di cui i mass media occidentali sovente scordano di parlare. L'Africa è percossa da una miriade di piccole guerre intra ed inter tribali, che, per quanto geograficamente limitare, provocano morte, distruzione e persecuzioni, seminando terrore fra le popolazioni civili. La guerra non è solo in Siria, i teatri di guerra sono molteplici. 
C'è chi mi ha risposto che la ragione del loro emigrare sta nel desiderio di trovare condizioni di vita migliori, meno animalesche, più umane. 
Ma il vero filo che tiene unite tutte le diverse motivazioni, in un unico intreccio, è senza dubbio la speranza. Il viaggio e il successivo approdo danno corpo e sono il nutrimento della speranza, il cui primo apparire determinò queste persone ad abbandonare tutto. 
Il costo è economicamente elevatissimo. A costituire i fondi necessari concorrono in pratica tutti i componenti della famiglia (parliamo di famiglie molto grandi), la quale contribuisce perché anch'essa nutre una speranza di vita migliore, rappresentata dalle rimesse di denaro provenienti dai paesi ospitanti.
Queste persone, in genere, ma non è la norma, poiché il fenomeno migratorio si mostra sotto molteplici volti ed assume diverse sfaccettature, di cui la traversata in mare è solo una delle tante possibili, conoscono bene le difficoltà ed i pericoli cui vanno incontro. Sanno perfettamente a priori i rischi cui si espongono. Eppure non demordono. Evidente che la probabile morte in mare rispetto alla quasi certa morte per inedia o per mano di qualche sciacallo connazionale è una motivazione sufficiente per affidare bambini e se stessi nelle mani di carnefici senza scrupoli.
La dignità che esigi a vantaggio di ciascun uomo o donna non risiede nella residenza, ma è un qualcosa propria della persona umana. I migranti non l'abbandonano con l'intrapresa del viaggio, se la portano appresso, anzi letteralmente addosso, cucita sulla pelle. È vero, invece, che sovente, una volta abbandonati case ed affetti, o sbarcati su coste credute ospitali, questa dignità sia calpestata da individui che nel proprio animo hanno portato a compimento un processo di disumanizzazione del prossimo. Evento non raro, peraltro. Processo Ben noto ai tempi dei progrom contro popolazioni inermi, e che, in concorso con altri ingredienti, ha consentito l'istituzione e il funzionamento dei campi di sterminio.
Il fenomeno migratorio è complesso e va approcciato in maniera sensata, ciò che al momento è assente, non con semplicistiche ed isteriche chiamate alla guerra santa che eriga palizzate o scavi fossati a protezione della purezza della nostra cultura (quale poi?). Gli isterismi e le reazioni scomposte di solito hanno solo esiti nefasti.
Preoccupante, per esempio, è l'istigazione all'odio che certi individui in questi tempi stanno fomentando. Parlare alla pancia è più semplice e redditizio che parlare con ragione alla ragione delle persone. Più facile fare proseliti, più facile radunare intorno a sé una folla berciante, e fra questo vociare si perde il senso di un messaggio che può davvero diventare pericoloso.

paul11

Ciao Vittorio Sechi,
sono d'accordo, collima parecchio con quello che penso.
Poco tempo fa vedendo i siti ufficiali che trattano le migrazioni, cercavo di capire da dove venissero.
Volevo capire fino a che punto fosse una loro motivazione o una "deportazione" ispirata, più che imposta.
Ad esempio vedevo che la Nigeria ha una popolazione di 182 milioni di abitanti, più di 3 volte l'Italia, ultimamente ha avuto ,per quanto riguarda il continente africano, tassi di crescita superiore al Sud Africa. Non capisco dai dati ufficiali.Poi in effetti hai ragione, ci soon quì come in molte regioni africane, guerre tribali, persino scontri fra musulmani, è lì c'è anche l'Isis,e cristiani. Ora non posso dire di più, perchè non conosco così bene l situazioni, ma mi chiedo, i nostri benemeriti organismi internazionali, le organizzazioni non governative, cosa fanno, cosa denunciano, sono compiacenti o li aiutano davvero, lì, nei loro posti di origine.
Propio perchè è pazzesca, è folle la carneficina sulla loro pelle, sulle loro disperazioni, è da girone dantesco infernale.
Hai ragione e capisco quando scrivi che una persona nasce in un posto, in luogo e gli apapre subito un destino fortunato  osfortunato, ma queste condizioni le abbiamo create soprattutto noi occidentali sfruttatori di uomini e ambienti.
Chi dà le armi, come al solito alle guerre tribali, perchè forti diseguaglianze.?
Insomma Vittorio, lì è colpa non dico tutta nostra occidentale, di strategie di occupazione di materie prime tropicali e minerarie da parte di multinazionali.
;Ma nessuno, dico nessuno, sta denunciando il fatto, e avviene una sorta di deportazione a loro spese che è ovvio, nei nostri periodi di crisi economica, rischiano di alimentare la guerra fra i poveri.
Dovrebbero cambiare le politiche cooperativistiche internazionali, e lasciarli crescere con la loro cultura, aiutandoli,non corrompendoli e facendogli credere che quì c'è il paradiso.Questo dovrebbe partire da noi e da loro,

Vittorio Sechi

Ci sono in Italia strani personaggi che, instupiditi da una facile propaganda dal costo irrisorio e dal valore ancor più insulso, son convinti che fare quel genere di traversata sia una gioiosa gita per mare. 
Ci son povere menti che, rincitrullite dalle proprie paure, nel vedere questi ragazzi di colore 'bigollenare' 'spensierati' per le vie delle nostre città li confondano per gaudenti e satolli turisti ben pasciuti e ancor meglio vestiti. 
Ci son strani individui che, obnubilati dal disprezzo che provano verso tutto ciò che non fa pendant con le proprie smanie estetiche, nel vedere questi 'negri' scorazzare per vie e piazze con in mano un cellulare immaginino che sia un lusso ben maggiore di quanto possano permettersi loro.
Strane creature che difficilmente riuscirebbero a credere che quell'apparecchio, vetusto e spesso senza scheda telefonica, purché abbia il wi fi, è l'unico collegamento possibile con la propria famiglia. Inutile dir loro, a questi vacui figuri, che il loro bigollenare per piazze è sovente la ricerca di un punto wi fi free... Ciò che consente di trattenere per sé i 2,50€ del pocket money, che è appunto il quantum viene corrisposto quotidianamente per consentirgli di mantenere i contatti con i propri cari...
Ma che ci si può fare? Il web è stracolmo di bufale ed attingervi è operazione assai agevole.

paul11

#7
Citazione di: Vittorio Sechi il 11 Giugno 2017, 20:20:47 PM
Ci sono in Italia strani personaggi che, instupiditi da una facile propaganda dal costo irrisorio e dal valore ancor più insulso, son convinti che fare quel genere di traversata sia una gioiosa gita per mare.
Ci son povere menti che, rincitrullite dalle proprie paure, nel vedere questi ragazzi di colore 'bigollenare' 'spensierati' per le vie delle nostre città li confondano per gaudenti e satolli turisti ben pasciuti e ancor meglio vestiti.
Ci son strani individui che, obnubilati dal disprezzo che provano verso tutto ciò che non fa pendant con le proprie smanie estetiche, nel vedere questi 'negri' scorazzare per vie e piazze con in mano un cellulare immaginino che sia un lusso ben maggiore di quanto possano permettersi loro.
Strane creature che difficilmente riuscirebbero a credere che quell'apparecchio, vetusto e spesso senza scheda telefonica, purché abbia il wi fi, è l'unico collegamento possibile con la propria famiglia. Inutile dir loro, a questi vacui figuri, che il loro bigollenare per piazze è sovente la ricerca di un punto wi fi free... Ciò che consente di trattenere per sé i 2,50€ del pocket money, che è appunto il quantum viene corrisposto quotidianamente per consentirgli di mantenere i contatti con i propri cari...
Ma che ci si può fare? Il web è stracolmo di bufale ed attingervi è operazione assai agevole.
Ciao Vittorio Sechi,
Prima premessa: bisogna essere onesti e dirla tutta la verità fino in fondo.
Second premessa: negli anni Sessanta del secolo scorso ci fu un terremoto in Sicilia, provincia di Agrigento se ricordo bene,
Furono ovviamente stanziati denari. La quantità di denaro che arrivava a coloro che ne avevano subito i danni fu irrisoria rispetto a quello stanziato.Un famoso giornalista dell'epoca scrisse che se avessero mandato un tesoriere a dare "brevi manu", direttamente in cambio di una firma i denari stanziati quella popolazione sarebbe stata ricca.
La storia in Italia, non cambia mai..............e vediamo il perchè.

ho fatto una veloce scorribanda in internet per avere informazioni.
Il quotidiano La repubblica. il 29 ottobre 2016 scrive:
........Da anni ballano vari numeri: 35 euro al giorno per un adulto, 45 euro per i minorenni. A pesare sono soprattutto i centri governativi e le strutture temporanee: alberghi, camping e ostelli, che oggi ospitano ben 133.727 migranti (918 milioni spesi nel 2015, il 60% in più quest'anno). Il ministro Padoan scrivendo alla UE dichiara che il costo solo questa'anno è di ben 3,3 miliardi di euro .
La protezione ed educazione per oltre 20 mila minori non accompagnati sono stimate in 3,3 miliardi di euro nel 2016 (al netto dei contributi Ue) e in 3,8 miliardi nel 2017 in uno scenario stabile. Ma se il flusso di arrivi dovesse crescere si potrebbe arrivare a 4,2 miliardi di euro. la maggior parte dei costi sono collegati ai salvataggi in mare, all'identificazione, al ricovero, ai vestiti, al cibo, ai costi di personale, operativi e di ammortamento di navi e aerei». Non sono invece inclusi «i costi addizionali dell'integrazione sociale.Ben 881 milioni nel 2016 se ne vanno in operazioni di soccorso e trasporto dei migranti, 250 milioni in spese sanitarie, 89 milioni in stipendi del personale, 66 milioni in contributi alla Turchia nella gestione dei profughi (che diventeranno 99 milioni nel 2017). Ma come scrive la Banca d'Italia nella sua ultima relazione annuale, le spese maggiori sono dovute ai «lunghi tempi di permanenza nelle strutture di accoglienza per l'adempimento delle procedure di riconoscimento dello status di rifugiato».
Gran parte dei fondi sono infatti assorbiti dalla macchina del Viminale. Stando al primo "Rapporto sull'accoglienza dei migranti" del ministero dell'Interno, «i costi della gestione ordinaria dell'accoglienza si attestano nel range di 30-35 euro per gli adulti e 45 euro per i minori accolti dai comuni». Ma attenzione: questi soldi non finiscono in tasca ai migranti, vengono invece dati agli enti gestori dei centri e servono a coprire le spese di gestione e a pagare lo stipendio degli operatori. Solo 2,5 euro, il cosiddetto "pocket money", vengono dati ai rifugiati per le piccole spese giornaliere.
Dal ministero dell'Interno avvertono infatti che «quest'anno prevediamo un 60% in più di costi, anche perché il nostro, da Paese di transito si sta trasformando sempre più in un Paese di permanenza dei flussi migratori».

Il documento economico e finanziario del Governo nel 2017 dichiara 4, 6 miliardi.di spesa per i migranti,comunque......

Adesso facciamo un pò i conti della serva.
Se ogni migrante percepisce 2,5 euro al giorno all'anno sono (2,5x365=912 euro)
diciamo che oggi, stimo come una serva, 150.000 migranti x 912= 136.800.000 euro che percepiscono i migranti.
Soldi stanziati 4.600.000.000- soldi percepiti dai migranti 136.800.000=  4.586.320.000.

Qualcuno mi dica che sto sbagliando i conti della serva, qualcuno mi dica che sbaglio se deduco che è un affare il migrante ,perchè questi 4 e più miliari vanno ai "benevolo caritatevoli"coprendo costi e stipendi.
Dalle mie parti si dice"braccia rubate all'agricoltura".

Sempre se non ho sbagliato i conti della serva:
Piazziamo un banchetto con un contabile sulle spiagge libiche,prima degli scafisti, e raddoppiamo la posta :5 euro al giorno per un anno per migrante, ci costerebbe,facciamo pure una cifra tonda abbondante 300 milioni e non 4,6 miliardi.
Rendiamoci conto che ciò che percepisce il migrante è meno del 7% del costo stanziato.

Mi piacerebbe che qualcuno porti cifre che smentiscano le mie e relative deduzioni.

Vittorio Sechi

Citazione
Il costo previsto per l'accoglienza in Italia per il 2017 supera i 4,5 mld di euro. Grancassa, berci e furore! Non possiamo permettercelo. Il solo Inps, senza considerare gli introiti erariali, incamera annualmente dal 'mondo immigrazione' oltre 5,8 mld di contribuzioni previdenziali (fonte INPS, anno 2016... stizzitevi pure).

Onestà intellettuale vuole che si ammetta, ed io lo faccio, che mentre le spese a budget sono riconducibili alle recenti immigrazioni di massa – quindi sbarchi, ma non solo, e compagnia cantante -, le contribuzioni Inps sono da ascrivere principalmente a quelle pregresse. Di individui e gruppi di persone ormai stabilitisi in modo più o meno organico ed armonioso nel nostro territorio.

Cioè individui che svolgono un'attività lavorativa remunerata. Si tratta comunque del solo dato Inps, quello erariale è notevolmente superiore.
In poche parole, il complesso problema economico connesso all'immigrazione è totalmente coperto dall'immigrazione stessa, con notevoli avanzi. Per comprenderci meglio, se sul territorio nazionale non ci fosse un solo immigrato, l'Italia sarebbe certamente più povera.


Urlate ed inveite pure. Questi sono dati ufficiali facilmente ricavabili attingendo informazioni reali dai siti istituzionali e non bufale dall'immaginifico mondo del web. 

Altro mito da sfatare. Quasi mi vergogno. Alloggiati in hotel di lusso, percependo ben 35€ (45 per i minori) al giorno (1.050 € mensili), per non fare nulla, mentre le pensioni degli italiani a mala pena arrivano ai 700€ medi mensili.

Idiozie degne di Salvini e del 'reddito di cittadinanza'. Agli immigrati, in attesa che sia definito il loro status (mesi e mesi, se non anni), ospitati negli ex Cie, ora Cpr (centri permanenza e rimpatrio, legge Minniti-Orlando), è attribuito esclusivamente il 'pocket money', pari ad €2,5 giornaliere. Finalità? necessità personali. Quali? Essenzialmente mantenere i contatti con la propria famiglia di provenienza, oltremare.

Il resto, 32,50€ giornaliere, è per l'accoglienza (vitto e alloggio, quando ci sono). In questi 32,50€ pro capite giornaliere si annida il Buzzi di turno. Addebitiamo anche il nostro saper essere spregevoli e senza scrupoli agli immigrati?

Accade che, sovente, la necessità aguzzi l'ingegno, per cui non è raro incrociare questi sporchi 'negri' bighellonare sfaccendati con cellulari ultima generazione (che idiozia) per le nostre piazze. Risposta semplice: sfruttano il free wifi e tesaurizzano il 'pocket money' per mangiare, non certo per finanziarsi gite di piacere. Conoscere è sempre meglio di ignorare.

Con ciò non mi sogno di credere che fra questa marea bruna non si annidino delinquenti, spacciatori, stupratori. Ma qualcuno mi sussurrò una volta che la responsabilità per i reati che si compiono sia sempre personale, non collettiva (fattevelo confermare da un giurista). Siano dunque individuati i criminali spacciatori, stupratori, ladri ed assassini e la giustizia segua il suo corso.
Siamo invasi da una marea bruna proveniente dall'Africa, che sbarca sulle nostre coste e ci ruba lavoro, tranquillità, obesità ed ozio.


Lasciamo che parlino i numeri.
In Italia sono presenti circa 5mln di stranieri, 8,3% della popolazione residente (registrati, regolari... Poi non è proprio così, gli uffici anagrafe dei comuni, le Questure e il Ministero degli interni, troppo spesso non hanno notizia dei rimpatri volontari e quindi non procedono alle relative cancellazioni). Il numero degli irregolari, poiché son tali, non è noto, solo stimato.


Di questi 5mln, 1,5 sono comunitari, 3,5 extracomunitari. Al 1-1-2016, questi ultimi risultano in calo rispetto alla stessa data di rilevazione dell'anno precedente, di circa 13.000 unità, mentre crescono gli immigrati comunitari (soprattutto romeni). Le prime dieci comunità sono: Romania 23%; Albania 9,3%; Marocco 8,7%; Cina 5,4%; Ucraina 4,6%; Filippine 3,3%; India 3,0%; Moldova 2,8%; Bangladesh 2,4%; Egitto 2,2%.

Evidente che l'aggressione non arriva dal mare. Fattevene una ragione. Rumeni, albanesi, cinesi, ucraini, indiani, moldavi e filippini – almeno il 60% del totale – non si imbarcano in Libia, Tunisia ed Algeria per approdare in terra italica. Non abbiate timore, i mori non stupreranno le nostre donne.
Un esercito di uomini famelici insidia i nostri territori di caccia. Le donne rappresentano il 52,6% del totale. Siate sereni, forse anche i paciosi ebeti salviniani troveranno qualcuna che li coccoli.
Ma vengono tutti in Italia. Falso! Germania, Francia, Gran Bretagna, Spagna accolgono in termini assoluti più immigrati extracomunitari di quanto faccia l'Italia; in termini percentuali rispetto alla popolazione 'autoctona' (sic!), Austria, Irlanda, Belgio, Germania, Spagna, Gran Bretagna fanno assai di più dell'Italia.


I dati sono aggiornati al 1-1-2016, fonte Istat.
Amen.


Con ciò non voglio dire che tutto sia roseo e meraviglioso, ma per favore, smettiamo di farci prendere dall'isteria e dall'ansia. Impediamo che una tragedia umanitaria sia strumentalizzate per finalità elettorali. Rifiutiamoci di prestarci come strumenti imbelli nelle mani di luride persone.


Fharenight

#9
Non è tutto roseo e meraviglioso? È meraviglioso invece!
È meraviglioso il buonismo dei sinistri che fingono carità per un tornaconto ideologico (che meraviglia!). È meravigliosa l'ipocrisia dei radical chic che fanno gli immigrazionisti, i sinistri, i progressisti col sacrificio degli altri, della gente che lavora, della povera gente, dei disoccupati, dei disabili, dei normali cittadini su cui grava tutto.  È meraviglioso lo sfruttamento di questa deportazione  di massa, tutta gente che abbasserà di parecchio il costo del lavoro, e il neocapitalismo ringrazia.
È meraviglioso e roseo il nostro futuro perche i poveri diventeranno sempre piú poveri e i ricchi sempre piú ricchi.
È meravigliosa la società ridotta a melting pot multicolor, in quartieri malfamati, degradati e violenti dove per le donne è proibito ormai uscire di casa la sera...
È meraviglioso il colpo di fortuna che abbiamo avuto con l'invasione, altrimenti saremmo tutti piú poveri: ong,  caritas,  onlus, ecc... ecc...E tutti questi ci pagheranno le pensioni eh!  Peccato che però manca il lavoro, innanzitutto per gli italiani, tant'è che questi sono costretti a lasciare la propria terra per fare i camerieri e i lava scale all'estero. E se manca il lavoro come diamine pagheranno le pensioni, ancora nessuno delle anime belle  ci ha svelato il mistero. E certo che la ricchezza non viene solo dal mare, altre ricchezze hanno preceduto: cinesi, albanesi, filippini... e hanno portato arricchimento culturale: bande di nuovi rapinatori, badanti tuttofare, e i cinesi che hanno distrutto il made in IItaly e il commercio al dettaglio. Tanti italiani sono costretti al suicidio... ma vabbè, saranno psicolabili...
E no, no, chi si preoccupa? Nessuno stupra, nessuno ruba, nessuno fa casino, nessuno defeca per strada, nessuno fa questua davanti ai supermercati, queste sono le allucinazioni di quegli esaltati e cattivi, di quelle luride persone.
Ma come? Per tutto quello che fa! Su, su, confessi.
Il signor Sechi è  un uomo generoso.  Basta considerare la dolcezza con cui si esprime per comprendere tutto il suo sincero amore altruistico.
Scommetto che tutti i suoi risparmi li dona ai migranti senza chiedere niente allo Stato. Piú della metà del suo stipendio o pensione lo dona agli immigrati; a proposito, quanti sono i migranti che lei ospita? Le sue case di proprietà  le ha offerte gratuitamente a disposizione di migranti.
Eh eh... bisogna dirla la verità, altro che quei brutti  cattivoni, ignoranti, rassisti, egoisti senza cuore dei salviniani!


Per quanto ancora dobbiamo sopportare questa messa in scena di pulite e candide persone, questa farsa, questa presa per i fondelli?? Badate che la gente è ormai stufa ed esasperata.






paul11

Citazione di: Vittorio Sechi il 12 Giugno 2017, 09:11:19 AM
Citazione
Il costo previsto per l'accoglienza in Italia per il 2017 supera i 4,5 mld di euro. Grancassa, berci e furore! Non possiamo permettercelo. Il solo Inps, senza considerare gli introiti erariali, incamera annualmente dal 'mondo immigrazione' oltre 5,8 mld di contribuzioni previdenziali (fonte INPS, anno 2016... stizzitevi pure).

Onestà intellettuale vuole che si ammetta, ed io lo faccio, che mentre le spese a budget sono riconducibili alle recenti immigrazioni di massa – quindi sbarchi, ma non solo, e compagnia cantante -, le contribuzioni Inps sono da ascrivere principalmente a quelle pregresse. Di individui e gruppi di persone ormai stabilitisi in modo più o meno organico ed armonioso nel nostro territorio.

Cioè individui che svolgono un'attività lavorativa remunerata. Si tratta comunque del solo dato Inps, quello erariale è notevolmente superiore.
In poche parole, il complesso problema economico connesso all'immigrazione è totalmente coperto dall'immigrazione stessa, con notevoli avanzi. Per comprenderci meglio, se sul territorio nazionale non ci fosse un solo immigrato, l'Italia sarebbe certamente più povera.


Urlate ed inveite pure. Questi sono dati ufficiali facilmente ricavabili attingendo informazioni reali dai siti istituzionali e non bufale dall'immaginifico mondo del web.

Altro mito da sfatare. Quasi mi vergogno. Alloggiati in hotel di lusso, percependo ben 35€ (45 per i minori) al giorno (1.050 € mensili), per non fare nulla, mentre le pensioni degli italiani a mala pena arrivano ai 700€ medi mensili.

Idiozie degne di Salvini e del 'reddito di cittadinanza'. Agli immigrati, in attesa che sia definito il loro status (mesi e mesi, se non anni), ospitati negli ex Cie, ora Cpr (centri permanenza e rimpatrio, legge Minniti-Orlando), è attribuito esclusivamente il 'pocket money', pari ad €2,5 giornaliere. Finalità? necessità personali. Quali? Essenzialmente mantenere i contatti con la propria famiglia di provenienza, oltremare.

Il resto, 32,50€ giornaliere, è per l'accoglienza (vitto e alloggio, quando ci sono). In questi 32,50€ pro capite giornaliere si annida il Buzzi di turno. Addebitiamo anche il nostro saper essere spregevoli e senza scrupoli agli immigrati?

Accade che, sovente, la necessità aguzzi l'ingegno, per cui non è raro incrociare questi sporchi 'negri' bighellonare sfaccendati con cellulari ultima generazione (che idiozia) per le nostre piazze. Risposta semplice: sfruttano il free wifi e tesaurizzano il 'pocket money' per mangiare, non certo per finanziarsi gite di piacere. Conoscere è sempre meglio di ignorare.

Con ciò non mi sogno di credere che fra questa marea bruna non si annidino delinquenti, spacciatori, stupratori. Ma qualcuno mi sussurrò una volta che la responsabilità per i reati che si compiono sia sempre personale, non collettiva (fattevelo confermare da un giurista). Siano dunque individuati i criminali spacciatori, stupratori, ladri ed assassini e la giustizia segua il suo corso.
Siamo invasi da una marea bruna proveniente dall'Africa, che sbarca sulle nostre coste e ci ruba lavoro, tranquillità, obesità ed ozio.


Lasciamo che parlino i numeri.
In Italia sono presenti circa 5mln di stranieri, 8,3% della popolazione residente (registrati, regolari... Poi non è proprio così, gli uffici anagrafe dei comuni, le Questure e il Ministero degli interni, troppo spesso non hanno notizia dei rimpatri volontari e quindi non procedono alle relative cancellazioni). Il numero degli irregolari, poiché son tali, non è noto, solo stimato.


Di questi 5mln, 1,5 sono comunitari, 3,5 extracomunitari. Al 1-1-2016, questi ultimi risultano in calo rispetto alla stessa data di rilevazione dell'anno precedente, di circa 13.000 unità, mentre crescono gli immigrati comunitari (soprattutto romeni). Le prime dieci comunità sono: Romania 23%; Albania 9,3%; Marocco 8,7%; Cina 5,4%; Ucraina 4,6%; Filippine 3,3%; India 3,0%; Moldova 2,8%; Bangladesh 2,4%; Egitto 2,2%.

Evidente che l'aggressione non arriva dal mare. Fattevene una ragione. Rumeni, albanesi, cinesi, ucraini, indiani, moldavi e filippini – almeno il 60% del totale – non si imbarcano in Libia, Tunisia ed Algeria per approdare in terra italica. Non abbiate timore, i mori non stupreranno le nostre donne.
Un esercito di uomini famelici insidia i nostri territori di caccia. Le donne rappresentano il 52,6% del totale. Siate sereni, forse anche i paciosi ebeti salviniani troveranno qualcuna che li coccoli.
Ma vengono tutti in Italia. Falso! Germania, Francia, Gran Bretagna, Spagna accolgono in termini assoluti più immigrati extracomunitari di quanto faccia l'Italia; in termini percentuali rispetto alla popolazione 'autoctona' (sic!), Austria, Irlanda, Belgio, Germania, Spagna, Gran Bretagna fanno assai di più dell'Italia.


I dati sono aggiornati al 1-1-2016, fonte Istat.
Amen.


Con ciò non voglio dire che tutto sia roseo e meraviglioso, ma per favore, smettiamo di farci prendere dall'isteria e dall'ansia. Impediamo che una tragedia umanitaria sia strumentalizzate per finalità elettorali. Rifiutiamoci di prestarci come strumenti imbelli nelle mani di luride persone.

ciao Vittorio Sechi,
ritengo che fino a quando si antepongono pregiudizi direi di posizioni "estreme" fra buonismo e non buonismo, non riusciremo mai a dialogare.
Non sono razzista, non lo sono proprio per natura, ma non penso nemmeno in generale la natura umana di ogni singolo individuo, esistono certamente delle condizioni ambientali scatenati, come le poche risorse rispetto al numero di persone ad esempio.
Non faccio nemmeno parte di schieramenti e partiti politici.
Il mio atteggiamento è quello di chi  vorrebbe capire il fenomeno che da qualche anno improvvisamente aumenta .
Perchè "solo" da qualche anno e non prima ,ad esempio. perchè questa apertura europea.
Adatto che siamo in un mondo dove l'economia motiva tutti e tutto, volevo semplicemente capire dalle cifre che ho esposto , chi è come viene gestito e ridistribuito quello stanziamento. 
Poi l'interpretazione delle cifre, ribadisco da "conto della serva", possono o non possono indicare una traccia di deduzione.

Perchè  a me interesserebbe capire se davvero si vuole il bene degli immigrati o se ci sono motivazioni economiche diverse che coprono attraverso il buonismo questo grande affare.
attento, ci sono persone che o per volontariato o altro sono in assoluta buona fede, vogliono semplicemente mettesi a disposizione per gli altri: non ci trovo nulla da dire, anzi ne sono sinceramente e umanamente ammirato.
Ci sono però logiche sottile, che sfuggono e sono tenute celate appositamente che non sono in buona fede, a volte sono addirittura in malafede.
Capisci?
Non mi metto a discutere di ex-immigrati che ormai si sono adattati da anni e lavorano e sono a tutti gli effetti cittadini italiani,
ci sono persone fra lor che sono anche meglio di noi umanamente.

E' il fenomeno che mi interessa, mi interessa capire l'emigrazione, come i vaccini che tutto ad un tratto diventano obbligatori ad esempio E mai una trasparenza che è il fondamento di una democrazia.
vedi già il come vengono trattati questi due eventi negli ultimi tempi, mi dà fastidio.
Ci sono dati statali, che sta diventando sempre più autoritario nelle modalità di alcuni ambiti, come il modo di gestire Equitalia, il modo di "vivere il cittadino" come un pollo da allevare e spennare che al cittadino italiano, se non  è sensibile al diritto, manco se ne sta accorgendo: tipo il dover provare che ho pagato un qualcosa, vale a dire il capovolgere il sistema dell'onere della prova".
Dicevo dei vaccini: basterebbe prendere 2-3-4 premi Nobel della medicina , si fanno garanti di essere "superparters" e ci dicono realmente come stanno le cose. da qualcuno bisogna pur iniziare per poterci fidare.

Tutto, dalla migrazione, ai vaccini, dall'autovelox che fanno le multe, dagli oneri delle prove ,per cui in casa dobbiamo tenere super archivi , tutto sta diventando infido, complesso:questo clima costruisce la sfiducia ed è questo il pericoloso.
Oggi devi dimostrare che sei innocente, quando prima dovevano dimostrare la colpevolezza, non so se vi state accorgendo che poco alla volta stanno spostando gli oneri della prova
Questo ultimo excursus e per indicare che tutte le problematiche sociali ormai sono sempre più un iceberg, ci fanno vedere quello che vogliono, mai  quello che sta sotto che è sempre più consistente:questo è un male per la democrazia e una repubblica

Vittorio Sechi

Citazione di: Fharenight il 12 Giugno 2017, 12:10:50 PM
Non è tutto roseo e meraviglioso? È meraviglioso invece




Tutte qui le tue capacità di replica, di argomentare la tua opinione?
[font='Sans Serif predefinito', Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Faccio sommessamente notare che non è mai corretto cercare di personalizzare una discussione. Non perché si rischi di diventare offensivi, con me non funzionerebbe. Soprattutto perché non conosci il tuo interlocutore, e ciò che pensa e sente non sono elementi che si offrono alla tua disponibilità di valutazione, non sono neppure necessari per l'economia del confronto. Non sai nulla delle sue esperienze pregresse, del suo eventuale impegno, della sua sincerità o ipocrisia. Per esempio, mi attribuisci dolcezza, ma potrei essere ben diverso da come a prima vista mi percepisci. Potrei, nel caso, scrivere da un manicomio criminale o da un carcere, e non è detto che non sia proprio così.[/font]
[font='Sans Serif predefinito', Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Per il resto ben poco di importante da annotare, se non l'unico elemento che val la pena evidenziare. Non è facile interloquire con argomentazioni razionali a chi oppone solo isteriche reazioni viscerali. Prova a rileggere con serenità, facendoti forte della consapevolezza che né io né te, attraverso le rispettive argomentazioni, potremo essere gli attori principali di una rappresentazione che, pur con i rispettivi limiti, insiti in ciascuno di noi, potremo solo osservare e giudicare.[/font]

Vittorio Sechi

[font='Sans Serif predefinito', Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Non si può scoprire oggi che al mondo esiste anche il Male. E' un dato di fatto. Non so quanti fra quelli che operano nel mondo delle Onlus siano in buona fede e quanti non lo siano. E' un inventario impossibile da conoscere nei dettagli. Il fenomeno va guardato nella sua complessità, non  per frammenti, poi sempre e solo quelli che più fanno comodo a certe ideologie, per un verso o per l'altro.[/font]
[font='Sans Serif predefinito', Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]L'esodo è biblico. Le cause sono svariate. [/font]
[font='Sans Serif predefinito', Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Perché oggi e non prima? Non è vero! Le migrazioni di massa ci sono sempre state: ieri erano gli italiani, poco dopo i boat people vietnamiti, successivamente gli albanesi. Ciascuna di esse è legata a qualcosa che ha sconvolto gli equilibri dell'ecosistema umano in quella determinata parte del mondo. Talvolta si è trattato di carestie o cause naturali (Biafra, Eritrea...); talaltra di bruschi interventi umani (Vietnam, per esempio); in altre circostanze il giusto desiderio di rendere migliori le proprie condizioni di vita (italiani). Insomma, le cause sono molteplici e gli effetti sempre gli stessi: la fuga, l'emigrazione.[/font]
[font='Sans Serif predefinito', Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Non so quanto ci sia di genuino nella corsa al salvataggio. Credo che ci siano persone che si felicitano per il loro arrivo, pensando al proprio tornaconto economico o elettorale. In fin dei conti per L'Aquila qualcuno sghignazzò, pensando alla ricostruzione e ai suoi sporchi affari. Non per questo si può rinunciare a ricostruire una delle più belle città d'Italia. Esiste la mafia, si è infiltrata in ogni dove. Sappiamo con certezza che spesso gestisce e indirizza gli appalti pubblici. Perciò dovremmo rinunciare ad indispensabili investimenti in settori strategici? Il terrorismo di destra e delle Brigate Rosse non è stato sconfitto rinchiudendoci dentro un bunker inespugnabile. Solo la paura può dettare atteggiamenti di chiusura. Pensi che veramente dovremmo cedere all'Isis perché è composto da bestie? Dovremmo forse rinchiuderci dentro casa? [/font]
[font='Sans Serif predefinito', Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Penso che fra i tanti che operano nel 'salvamento a mare', nell'accoglienza e nelle attività di soccorso umanitario ci siano individui spregevoli, come pure tantissimi altri che spendono se stessi in un qualcosa di profondo, in cui credono intimamente. Mi pregio di conoscerne anche qualcuno. Questi spesso sono appellati in maniera dispregiativa 'anime belle'. Pazienza! Non ha importanza. Io sono intimamente convinto che il pianto o la gioia dei soccorritori per una vita persa o un'altra strappata alla morte certa non siano parte della rappresentazione teatrale che qualche strano personaggio vorrebbe dipingere.[/font]

paul11

Citazione di: Vittorio Sechi il 12 Giugno 2017, 15:56:26 PM
[font='Sans Serif predefinito', Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Non si può scoprire oggi che al mondo esiste anche il Male. E' un dato di fatto. Non so quanti fra quelli che operano nel mondo delle Onlus siano in buona fede e quanti non lo siano. E' un inventario impossibile da conoscere nei dettagli. Il fenomeno va guardato nella sua complessità, non  per frammenti, poi sempre e solo quelli che più fanno comodo a certe ideologie, per un verso o per l'altro.[/font]
[font='Sans Serif predefinito', Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]L'esodo è biblico. Le cause sono svariate. [/font]
[font='Sans Serif predefinito', Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Perché oggi e non prima? Non è vero! Le migrazioni di massa ci sono sempre state: ieri erano gli italiani, poco dopo i boat people vietnamiti, successivamente gli albanesi. Ciascuna di esse è legata a qualcosa che ha sconvolto gli equilibri dell'ecosistema umano in quella determinata parte del mondo. Talvolta si è trattato di carestie o cause naturali (Biafra, Eritrea...); talaltra di bruschi interventi umani (Vietnam, per esempio); in altre circostanze il giusto desiderio di rendere migliori le proprie condizioni di vita (italiani). Insomma, le cause sono molteplici e gli effetti sempre gli stessi: la fuga, l'emigrazione.[/font]
[font='Sans Serif predefinito', Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Non so quanto ci sia di genuino nella corsa al salvataggio. Credo che ci siano persone che si felicitano per il loro arrivo, pensando al proprio tornaconto economico o elettorale. In fin dei conti per L'Aquila qualcuno sghignazzò, pensando alla ricostruzione e ai suoi sporchi affari. Non per questo si può rinunciare a ricostruire una delle più belle città d'Italia. Esiste la mafia, si è infiltrata in ogni dove. Sappiamo con certezza che spesso gestisce e indirizza gli appalti pubblici. Perciò dovremmo rinunciare ad indispensabili investimenti in settori strategici? Il terrorismo di destra e delle Brigate Rosse non è stato sconfitto rinchiudendoci dentro un bunker inespugnabile. Solo la paura può dettare atteggiamenti di chiusura. Pensi che veramente dovremmo cedere all'Isis perché è composto da bestie? Dovremmo forse rinchiuderci dentro casa? [/font]
[font='Sans Serif predefinito', Verdana, Arial, Helvetica, sans-serif]Penso che fra i tanti che operano nel 'salvamento a mare', nell'accoglienza e nelle attività di soccorso umanitario ci siano individui spregevoli, come pure tantissimi altri che spendono se stessi in un qualcosa di profondo, in cui credono intimamente. Mi pregio di conoscerne anche qualcuno. Questi spesso sono appellati in maniera dispregiativa 'anime belle'. Pazienza! Non ha importanza. Io sono intimamente convinto che il pianto o la gioia dei soccorritori per una vita persa o un'altra strappata alla morte certa non siano parte della rappresentazione teatrale che qualche strano personaggio vorrebbe dipingere.[/font]
Il lupo si veste di agnello.
Sotto la cupola galli e galline pascolano e litigano.capire la cupola significa non essere strumenti e strumentalizzabili da  poteri meschini e cinici che prima vendono le armi e poi spediscono le croce rosse.
Perchè tutto è affare,anche salvare chi prima si immesirisce, tutto è dentro una logica.
E' vero che comunque il gesto sincero ci salva e salva.

Vittorio Sechi

Non credo ci sia una programmazione in questo assurdo processo di causa effetto. Bush quando mise in ginocchio la tirannia di Saddam Hussein non fu in grado di valutare quale potesse essere l'effetto della sua rancorosa esportazione di 'civiltà', malgrado tutti gli avvertimenti che gli sono piovuti addosso. Abbiamo poi visto quale tipo di civiltà evoluta ha saputo impiantare in quella zona geografica.
Quando una potenza occidentale corre al capezzale di un altro Paese agonizzante, non si tratta mai di filantropia, bensì di biglietto verde.

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