la televisione

Aperto da viator, 07 Febbraio 2019, 21:49:04 PM

Discussione precedente - Discussione successiva

viator

Salve. Non è che decido di parlare di televisione perchè trovi interessante in sè questo strumento di comunicazione. Lo faccio perchè lo trovo importante ed emblematico.
La televisione la conobbi (fortunatamente) ad un'età in cui una persona normale risulta abbastanza matura per potersi sottrarre alle facili suggestioni.

Oggi una persona (nata nel 1974) mi ha chiesto com'era la TV nei decenni precedenti.
Dopo avergli illustrato alcuni dei "costumi" televisi di quell'epoca, gli dissi che la differenza tra la televisione garbata, perbenista, placida e monorete degli inizi risultava assai diversa da quella attuale a causa - sì....certo i tempi cambiano ed anche la comunicazione deve cambiare - soprattutto per via del fatto che allora la TV era pubblica, governativa e monorete, mentre ora esiste un regime misto pubblico+privato multiintrattenitivo e ultrapromozionale.

Naturalmente la persona cui stavo rivolgendomi doveva accontentarsi delle mie spiegazioni (chissà quanto efficaci ed imparziali) e non poteva farsi un'idea precisa delle differenze di ciò, che pure gli illustrai.

La parte meno giovane dei lettori invece certamente ha presente. Ricordate quando si aprirono piano piano gli orizzonti dell'universalismo televisivo ? Che belle prospettive ! Più canali voleva dire maggiore scelta e maggior diffusione dell'intrattenimento, ma anche della cultura ! Che progressi per il popolo ! Arrivò il colore, grazie al quale avemmo la possibilità di verificare che i volti dei nostri politici avevano lo stesso colore (e forse non solo) del loro deretano ! Infine ci fu la definitiva liberazione dal monopolio governativo (anche se la RAI si diceva e si dice tuttora "servizio pubblico", essa è sempre stata solamente "governativa" per il 65% e "confessionale" per il 35%).

Ve li ricordate i Caroselli, i classici letterari sceneggiati, le riunioni familiari domenisali davanti al piccolo schermo ?

Oggi invece, lasciati gli infantilismi di cui sopra, possiamo goderci centinaia di canali coloratissimi, pieni di arte e cultura, ascoltando i quali si impara pure un italiano impeccabile appena sciacquato in Arno da G.Manzoni.
Inoltre tali canali risultano muniti di guida gratuita agli acquisti, sotto forma di autentica tempesta pubblicitaria.

Ma la cosa più stupefacentente è la totale rilassatezza di tale guida gratuita agli acquisti : Immagini genuine, mai ritoccate, di gente comune giovane, ricca, mai vestita in modo trascurato, sana, sorridente e dalla dentatura abbagliante che, in lieta perfetta spontaneità, ti dice solo la meravigliosa verità circa quello che dovresti acquistare ! Gli sfondi e le ambientazioni attorno a costoro sono ancora meglio. Luoghi fantasticamente attraenti e spesso esotici che vengono esplorati per minuti e minuti dalle telecamere.

Lasciando perdere queste coloriture, secondo voi la televisione come dovrebbe essere ? Un aggiornamento di quella delle origini (gestione governativa, una ventina di canali, si canone no pubblicità) ?.

Va bene così com'è (concorrenza spietata e disastrosa tra RAI e gruppi privati - ovvia ricerca dell'audienza (i provinciali la chiamano "share" per far vedere che sanno l'inglese), centinaia di canali infarciti di pubblicità le cui inquadrature - per ragioni di rapporto costo-efficacia - non durano mai più un secondo l'una ?

Lasciare campo libero ai privati (abolizione della RAI) istituendo leggi e controlli che stabiliscano precisi limiti ed una precisa filosofia fiscale alle tipologie di emittenza da essi trasmessa (es. classificazione in emittenza formativa / deformativa / informativa / intrattenitiva / promozionale, soggette ad aliquote fiscali differenziate riferite ai tempi di emissione di ciascuna tipologia di contenuti) ?. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

sgiombo

Per me dovrebbe essere (non dico ncessariamemte anche  in bianco e nero, ma almeno) mono- bi- o al max tri- -rete e interamente pubblica come quella delle origini (come prevedeva la costituzione e la legge violata da Craxi per i porci comodi del suo amico e finanziatore Berlusconi).

Ricordo un collega che a fine anni '70 mi diceva: "vuoi mettere, prima vedevamo (sottinteso: gratis) solo un tempo di una partita di calcio e i goal alla Domenica sportiva, mentre a desso grazie al Berluska ti vedi (sottinteso: gratis) tutte le partite che vuoi".
Mi piacerebbe reincontrarlo per fargli notare che ben presto per "vedere tutte le partite che vuoi" si é dovuto pagare l' abbonamento alla rete che se ne é accaparrata i diritti. Che a volte non é quella che trasmette le gare motociclistiche, né quella delle ciclsitiche, delle automobilistiche, ecc.: per vedere tutto quello che ti interessa devi pagare più abbonamenti.

Ma a parte questo, e anche a prescindere dalla qualità per considerare solo la quantità,"il troppo stroppia" (troppa televisione fa male come mangiare troppo o esagerare nel sottoporsi a sforzi fisici (lo so che si può spegnare quando si vuole; ma quanti siamo a farlo avendo il sufficiente senso critico e gusto estetico?).
Quella delle origini era sostanzialmente o almeno prevalentemente educativa, l' attuale diseducativa.

Ipazia

Da vent'anni non ce l'ho più e da allora vivo meglio. Anche per via del canone. Purtroppo è subentrata internet ...  :'(
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

viator

Salve Ipazia. Complimenti. Anche in Internet regna il ciarpame. Perdipiù incontrollato.
Ma la sua grande superiorità che farà diventare tra pochi anni obsoleta la tv è che in esso c'è tutto e soprattutto siamo noi a scegliere.

Esso funge e fungerà da filtro planetario delle menti. A differenza della tv che influenza tutti in egual modo (anche se ovviamente con grande differenza di effetti), Internet provvede e provvederà a selezionare le menti capaci di usarlo da quelle che si limiterammo a venir usate. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

0xdeadbeef

Non condivido certi entusiasmi per internet...
A me fa sinceramente impressione entrare in una qualunque sala di aspetto e vedere tutti (cioè il 100% dei presenti)
chini sul proprio cellulare a delineare con le dita immaginarie righe orizzontali e verticali...
Così come mi fanno profonda pena certi uomini e donne che nonostante l'età matura cercano una improbabile "notorietà"
sui cosiddetti "social metworks" (alcuni mettono veramente tristezza, tanto evidente è la solitudine che li opprime).
Nessuno sa più scrivere frasi con più di qualche parola (e nessuno le leggerebbe se venissero scritte...).
Ma non è né internet né la televisione che rincoglionisce le persone. Dalle mie parti si dice: "venire con un fil di
lana" (forse già la conoscete), cioè essere indotti da qualcuno a fare qualcosa che non aspettavamo altro di poter fare...
saluti

sgiombo

Quando ero bambino nei treni e sale d' aspetto tutti avevano aperto davanti a sè il loro giornale (per lo più la Gazzetta dello sport o il penosamente scandalistico "La notte").

Comunque Internet é oggi l' unica possibile fonte di qualche verità, anche se da cercare con pazienza sotto montagne di balle, sulle cose che contano nel mondo (mentre TV e giornali sono molto, ma molto più  uniformi di quelli dell famosa Bulgaria Socialista, e soprattutto non raccontano assolutamente mai la verità sulle questioni decisive per la politica mondiale e nazionale e dunque per la vita di tutti noi (magari sulle corna di cantanti e calciatori sì, ma sai l' utilità e l' interesse...).

Per questo stanno cercando ad ogni costo -abominevole Boldrini in testa- di arrivare  a censurarlo, con spudoratezza irraggiungibile brandendo come miserabile "scusa" per i polli le numerose bufale che pure vi si trovano, ma non esclusivamente al contrario che in TV e sui giornali: proprio  loro, megasuperbufalari galattici da far crepare di invidia Goebbels, se per assurdo fosse ancora vivo!

0xdeadbeef

Ciao Sgiombo
Ma sì, in fondo condivido (ed infatti dicevo che non sono certo internet e la televisione a rincoglionire le persone).
Il "problema", se così vogliamo chiamarlo, è che se fai un programma televisivo "serio", o costruisci un sito serio
di informazione e discussione (come è ad esempio questo forum) hai quattro gatti che ti seguono.
La gente vuole perlopiù "frivolezze", e francamente non saprei neppure dire se questo rappresenti poi un male, come
lo avrei inesorabilmente bollato una volta (questo in omaggio al mio relativamente recente avvicinamento al "populismo"...).
Probabilmente è solo un: "com'era verde la mia valle"...
saluti