La "sottoscrizione" su "tablet"

Aperto da Eutidemo, 27 Ottobre 2023, 12:56:11 PM

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Eutidemo

In Italia, l'art. 15, comma 2, della Legge 59/97 (detta "Legge Bassanini") riconosce al documento informatico con "firma elettronica biometrica" la stessa validità giuridica e rilevanza del documento cartaceo, se vengono garantiti:
- l'identificabilità dell'autore della sottoscrizione;
- l'integrità e l'immodificabilità del documento.
Cioè, la stessa efficacia probatoria della scrittura privata prevista dall'art. 2702 del Codice Civile.
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Però, secondo me, c'è un problema di ordine logico!
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Ed infatti, da quando esistono le firme per autenticare la "paternità" di un documento, queste devono essere apposte "in calce" al documento stesso; termine, questo, che deriva dalla "striscia bianca di calce" che delineava la "linea di partenza" delle quadrighe, e che si trovava, appunto, "in fondo" allo stadio del Circo Massimo.
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Ed infatti, se si trova la mia firma "in fondo"  allo stesso foglio che contiene un testo, si presume che:
- o lo abbia scritto direttamente io;
- oppure che lo abbiano scritto altre persone, ma che io, dopo averlo letto, lo abbia approvato.
Ciò in quanto si presume che se io l'ho "(sotto)scritto", questo vuol dire che prima ho letto quello che che c'era scritto "sopra".
E' una questione di "logica", più che di diritto!
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Ora, a ben vedere, ci sono due tipi di firme biometriche su "tablet":
a)
Quelle che vengono apposte su un "tablet", ma "sotto" un testo che appare nel "tablet" stesso;
b)
Quelle che, invece, vengono apposte su un "tablet", ma "senza alcun testo che appaia nel "tablet" stesso"; per cui, in sostanza, si tratta di una firma su un foglio in bianco.
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Quest'ultimo è il tipo "tablet" sul quale ho dovuto apporre la mia firma in Banca, per validare un investimento nei loro "fondi di gestione"; ed infatti, solo "dopo" aver firmato sul "tablet in bianco", appare sul monitor la parte finale del contratto che sto stipulando, con la mia firma (originariamente in bianco) riportata "elettronicamente" in fondo.
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Ho parlato al singolare, ma di "firme in bianco" ne ho dovute rilasciare almeno una trentina!
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Ovviamente, se chiedi loro di poter leggere tutte le carte prima di firmarle, ed hai almeno una decina di ore per leggerle e meditarle tutte, la Banca non si oppone; però resta il fatto che, anche dopo averle lette tutte, non ti fanno mica apporre la tua "sottoscrizione" sugli stessi fogli che hai appena letto, bensì ti fanno comunque apporre la tua "firma" su un "tablet in bianco", assicurandoti che, poi, verrà riportata sui documenti che hai letto.
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Sebbene io non mi intenda molto nè di banche nè di diritto bancario, è una procedura che non mi convince molto. ::)
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cvc

La fiducia nell'operatività delle banche è oramai un dogma uno e trino  ;D O:-)
Fare, dire, pensare ogni cosa come chi sa che da un istante all'altro può uscire dalla vita.

Eutidemo

Ciao CVC. :)
Mark Twain scrisse: "Il banchiere è un uomo che ti presta l'ombrello quando c'è il sole, e se lo riprende quando inizia a piovere."
Bertold Brecht, invece, più "crudamente", scrisse: "Cos'è rapinare una banca a paragone del fondare una banca?"; ed infatti è davvero da stupidi rischiare la galera rapinando una banca, quando puoi fare un bottino molto più cospicuo fondandone una, e senza rischiare niente!
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Al riguardo vedi pure il mio topic "Le banche e il gioco delle due carte".
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Un cordiale saluto! :)
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cvc

Buongiorno Eutidemo. L'economista Arkelof scrisse un libro intitolato "il mercato dei limoni" che nel linguaggio comune americano sarebbe il mercato delle auto usate. Il concetto di fondo è l'asimmetria di informazione fra chi vende l'auto conoscendone pregi e difetti e chi vuole acquistare dovendosi fidare di ciò che dice il venditore. Non ho letto il libro però immagino sia un'estensione del paradigma del mercato delle auto usate, il mercato dei limoni (o dei bidoni).
Questa asimmetria informativa è evidente nel rapporto fra il promotore finanziario ed il comune investirore. Quest'ultimo va a parlare in banca con due sole idee ben precise: proteggere i soldi, sapere quanto possono fruttare. Il promotore conosce fin troppo bene la disinformazione finanziaria dell'uomo medio e tutto ciò che deve fare è assicurarsi che il malcapitato sia sufficientemente confuso (nel caso rincarare la dose) per poi riportare la luce, ovviamente indirizzandolo verso le forme di investimento per cui percepisce le commissioni.
Naturalmente tale divario informativo non può che aumentare nel tempo dato che la finanza diventa sempre più complessa e chi non ne ha le basi non può certo progredire.
Per farla facile si potrebbe dire che alla fine i cicli prevalgono sempre, la finanza è un pendolo che oscilla fra euforia e disperazione. Basterebbe aspettare la prossima inevitabile crisi finanziaria che prima o poi avverrà, attendere una decina di mesi che è la durata media delle recessioni e cominciare un piano d'accumulo in fondi comuni fino a quando il mercato raggiungerà i nuovi massimi.
Una buona giornata. 👋
Fare, dire, pensare ogni cosa come chi sa che da un istante all'altro può uscire dalla vita.

Eutidemo

#4
Ciao CVC. :)
Condivido tutto quello che hai scritto, meno il fatto che occorra necessariamente aspettare la prossima inevitabile crisi finanziaria che prima o poi avverrà, attendere una decina di mesi che è la durata media delle recessioni e poi cominciare un piano d'accumulo in fondi comuni fino a quando il mercato raggiungerà i nuovi massimi.
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Ed infatti i gestori dei fondi comuni (e persino quelli delle polizze assicurative bancarie), operano vendendo e comprando titoli; per cui, se fossero davvero bravi, guadagnerebbero anche con un mercato al ribasso, operando "SHORT".
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Altrimenti non si spiegherebbe come mai io, che non sono certo un "esperto di speculazioni finanziarie", sono riuscito a guadagnare con il "trading online" (per non parlare dello "scalping sulle opzioni binarie"), giocando "al ribasso" con le figure dell'"analisi tecnica"; e, cioè, "vendendo allo scoperto", quando il mercato era decisamente "orso", e, cioè, in gravissima "crisi"!
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Ed infatti la normativa attualmente in vigore e la relativa regolamentazione emanata dalla Consob non pongono alcun divieto circa la possibilità di effettuare "vendite allo scoperto".
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Ovviamente il mio era soltanto un "gioco"; per "divertirmi" un po' con "qualche decina di euro", come se mi trovassi in un Casinò.
Ma di sicuro non ho mai speculato "seriamente" in Borsa:
- sia perchè la trovo un'attività riprovevole;
- sia perchè non è certo il mio mestiere (per fortuna mia ed altrui).
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Però, "giocando" per "divertirmi", ho capito che quella del "mercato orso" è solo una "scusa" dei gestori dei fondi per giustificare la loro eventuale incapacità; ed infatti, se fossero davvero bravi, potrebbero implementare il valore del denaro affidatogli anche con un mercato al ribasso.
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Ma, poichè, per dirla alla francese, "ils prennent des risques avec le cul des autres", cosa vuoi che gliene freghi!
Non ho mai visto un "broker" tanto bravo (e onesto) da giocare in borsa con  i soldi suoi! ;D
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Ed infatti, anche se ti fanno perdere i soldi, si beccano lo stesso le loro "commissioni fisse"; e se, invece, ti fanno guadagnare, oltre alle "commissioni fisse", si cuccano pure le "commissioni di performance", e, cioè, una percentuale su quello che ti hanno fatto guadagnare.
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Il gatto e la volpe gli fanno un baffo!
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Un cordiale saluto! :)
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cvc

Anche io mi diletto "a mo di gioco" col trading on line con cifre irrisorie. Il fatto è che quando sono in attivo mi faccio prendere dall'euforia e finisco col perdere tutto 😭. Si sta parlando di speculazione che è la forma d'investimento più aggressiva e rischiosa. Ovviamente si può guadagnare anche operando short, e certamente si possono anche perdere soldi in questo modo.
Parlavo del piano di accumulo (PAC) che è la forma di investimento che consiste di mediare il livello di ingresso di un investimento con versamenti periodici nella prospettiva che il mercato nel lungo termine tende a salire. Il problema è che se uno inizia il PAC col mercato sui massimi poi rischia di vanificare i suoi utili appena il mercato ha una correzione al ribasso. Perciò dicevo che sarebbe opportuno attendere che ci sia una correzione per cominciare.
Il PAC è una forma d'investimento per quanto ne so ritenuta sicura che nel lungo termine assicura un buon risultato. È chiamato investimento passivo perchè l'investitore non studia il mercato per sapere quando entrare ma compra quote omogenee a intervalli costanti andando così a mediare i prezzi.
Certamente le commissioni fanno si che il banco vinca sempre.
A proposito di mercati ai massimi, trovo piuttosto curioso che con le guerre che ci sono in corso e le relative difficoltà di approvvigionamento delle materie prime i mercati siano al di sotto dei massimi appena del 10/15%. Fra l'altro parlavo con un agente immobiliare il quale mi diceva che anche il prezzo delle case tende al ribasso in quanto le banche fanno difficoltà nel concedere credito. Anche questo non mi parrebbe un buon segno.

Comunque siamo in un campo esoterico dove è meglio non indagare troppo senza essere adepti.....


Un saluto e buon week end.
Fare, dire, pensare ogni cosa come chi sa che da un istante all'altro può uscire dalla vita.

Phil

So che forse è impopolare spezzare una lancia a favore delle banche, ma in fondo ci sono banche che, ricevendo 10 mila euro (esempio), dopo un anno li ridanno indietro con 350 euro in più, senza il minimo rischio di perdita e con copertura totale in caso di fallimento della banca. Tutto dipende quindi dai prodotti su cui ci si orienta e dai rischi che si è disposti a correre, ma il 3,5% netto per qualche firma ed un anno di pazienza, senza patemi sull'andamento del mercato, non sono certo una "cattiveria" verso il consumatore che non vuole cimentarsi con il "gioco della finanza" o non vuole investire a lungo temine (qualcuno dirà che quel 3,5% è comunque inferiore all'inflazione, ma in realtà, investendo quella somma oggi, è tutt'altro che certo che l'inflazione dei prossimi 12 mesi sarà più del 3,5%, considerando come l'indice FOI da dicembre a oggi sia salito solo dell'1%).

Eutidemo

Ciao CVC e Phil. :)
Su tutti i contratti che ho letto io, anche in quelli di "assicurazione vita" (bancari) c'è sempre una clausola che dice: "Il contraente è consapevole di assumersi il rischio di perdere il capitale investito, in conseguenza delle oscillazioni del mercato!"
Si trova inoltre scritto che: "Non è previsto alcun sistema di indennizzo degli investitori o sistema di garanzia a copertura di una eventuale perdita a causa dell'insolvenza della Compagnia."
***
Tuttavia occorre anche tenere presente quanto segue (almeno in teoria):
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1)
Se la "banca depositaria" fallisce, tutti i valori di deposito devono essere "scorporati"; il che vuol dire che i titoli che la banca depositaria custodisce per il fondo corrispondente non rientrano nella massa fallimentare, ma spettano all'investitore e verranno pertanto trasferiti a un'altra banca depositaria.
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2)
Se, invece, a fallire è la "direzione del fondo",in base alla Legge sugli investimenti collettivi dovrebbe essere scorporato il patrimonio del fondo; per cui  il denaro dell'investitore non finirebbe nella massa fallimentare, ma gli spetterebbe comunque.
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3)
Però il guaio è che, se, invece, falliscono "una o più imprese o enti i cui titoli fanno parte del fondo d'investimento" in cui abbiamo messi i nostri soldi, anche i loro titoli ne risentono e, in genere, perdono qualsiasi valore; in tal caso, infatti, i debiti delle imprese diventano oggetto di esecuzione secondo la legge fallimentare.
Per cui gli azionisti (fondi d'investimento compresi) vengono presi in considerazione solo una volta soddisfatti tutti i creditori privilegiati; quindi, nella maggior parte dei casi di fallimento, gli investitori rimangono a mani vuote.
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Quanto alle banche che, ricevendo 10 mila euro, dopo un anno li ridanno indietro con 350 euro in più, Phil si  riferisce principalmente alle "banche online" tipo ING;  nella quale, a suo tempo, ho investito anch'io.
Questo dipende dal fatto che, essendo banche soltanto "virtuali", non hanno i costi di gestione delle altre banche; per cui il loro margine di guadagno è comunque assolutamente "sproporzionato" rispetto rendimento che esse offrono!
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Le "banche con struttura fisica", invece, che sono la stragrande maggioranza delle banche, per un analogo "deposito vincolato" ti danno molto meno; o, addirittura, "quasi niente"!
Ad esempio, nel caso di un "deposito vincolato" BNL, se il vincolo dura 6 mesi si può avere un tasso d'interesse dello 0,10% su base annua, mentre per 12 mesi si può avere un tasso d'interesse dello 0,250%, sempre su base annua.
***
Il che, però, è comunque un "rendimento astronomico" rispetto agli interessi di un conto corrente, pari allo 0,010% annuo; al quale io ho "rinunciato" (provocatoriamente), scrivendo alla mia banca che possono anche derubarmi, perchè io non posso impedirlo, ma che almeno si astenessero dal prendermi pure per i fondelli.
E gli ho spiegato che il loro 0,010% annuo possono anche tenerselo loro; e poi ficcarselo in quel posto!
***
Per cui insisto nel dire che  è davvero da stupidi rischiare la galera rapinando una banca, quando puoi fare un bottino molto più cospicuo fondandone una, e senza rischiare niente! :D
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Un cordiale saluto ad entrambi! :)
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Phil

#8
Il prodotto a cui mi riferivo sono i conti deposito (vincolati per un solo anno in questo esempio), con capitale garantito alla scadenza e tutelato dal FITD fino a 100000 euro, per ogni intestatario, in caso di fallimento della banca.
Le banche che si aggirano su circa il 3,5% netto annuo (premetto che non voglio fare pubblicità e non lavoro per loro), sono ad esempio Cherry (6 sedi fisiche), Vivibanca (2 sedi) e Banca Valsabbina (decine di sedi), che consentono anche l'apertura e la gestione online.

P.s.
Ci sono conti correnti di banche anche fisiche (se non erro) che, senza vincoli, danno il 2% o il 3% lordi annui.

Eutidemo

Ciao Phil.
La Cherry, con solo 6 sedi fisiche, e la Vivibanca, con solo 2 sedi fisiche, sono sostanzialmente banche ONLINE; la Banca Valsabbina ha 76 sedi fisiche, che sono praticamente "niente" rispetto alle migliaia di sedi delle principali banche operanti in Italia (per non contare le loro succursali estere).
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In ogni caso, per quanto concerne la Banca Valsabbina, con il  conto deposito vincolato TWIST, essa offre un "tasso di benvenuto"  (lordo) pari a 1,5% con un vincolo di 6 mesi.
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Il "tasso di benvenuto", per chi non lo sapesse, significa che, per strappare un rendimento più alto, occorre essere nuovi clienti, e quindi aprire il conto per la prima volta; poi, una volta che il pesce ha abboccato, le banche se lo cucinano alla griglia con tassi sempre più bassi!
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Quanto ai "conti correnti" di banche, anche fisiche, che, senza vincoli, danno il 2% o il 3% lordi annui, a Babbo Natale ci crederò quando lo vedrò, con tanto di renne e slitta! ;D
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Dammi subito la "dritta" di una di queste banche, che ci porto di corsa i miei soldi!
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Un cordiale saluto! :)
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P.S.
Quanto al FITD, garantisce i depositi bancari in caso di liquidazione coatta amministrativa, di una banca aderente, fino a 100.000 euro per depositante; il resto non lo vedi più!

Phil

Sul conto Twist di banca Valsabbina trovi le info sul deposito ad un anno (4,75% lordo) qui: https://contotwist.it/prodotti/deposito-vincolato/

Sui conti correnti di banche fisiche (escludendo quindi i tassi migliori di quelle online) ho trovato questi:
https://www.extrabanca.com/ 3,30% lordo (non farti ingannare, non è solo per stranieri; 4 sedi fisiche)
https://www.iblbanca.it/conto_corrente.html 3,30% lordo (numerose sedi fisiche)
https://www.findomestic.it/conto-deposito.shtml 3% lordo (si chiama conto deposito, ma puoi prelevare quando vuoi; sedi in quantità)
ce ne sono anche altre, ma se continuo poi dovrei fatturarti la consulenza...
Sono offerte che durano inizialmente un solo anno, ma ci sono banche (Banca Progetto che ha 3 sedi fisiche, ad esempio) che stanno prorogando da 3-4 anni (parlo a memoria) il loro ottimo tasso promozionale (attualmente 2,5%); e comunque si è sempre liberi di migrare altrove finito il primo anno di promozione.

P.s.
Direi che "il resto" oltre i centomila euro tutelati è un problema che per molti non esiste (beato chi ha di questi "problemi"); comunque, nel caso, è sempre possibile diversificare appoggiandosi ad altre banche.

Pio

Il limite tutelato di 100.000 euro è per persona. Se il conto è cointestato a 2 persone il limite sale a 200.000. E così via. andare su un conto vincolato per guadagnare il 3-4% con ritenuta al 26 non è conveniente rispetto per esempio ad un btp con rendimento analogo ma con ritenuta al 12,5%. Il Btp garantisce quel rendimento anche per 30 anni, mentre i conti online vincolati, per esperienza, seguono l'andamento dei tassi e possono sì salire, ma è più probabile che i tassi inizino a scendere. A quel punto, con tassi in discesa, il valore del btp va ad aumentare realizzando così un guadagno ulteriore in caso di smobilizzo. Se non si ha fiducia del debito pubblico italiano si può andare su altri emittenti che rendono qualcosa meno ma godono della stessa tassazione agevolata (titoli esteri o sovranazionali).
Non ci abitueremo mai ai metodi ruvidi di Dio, Joseph (cit. da Hostiles film)

Phil

@Pio

Il mio intento, lungi dal voler dare consigli di investimento (avrei anche preferito non fare nomi, ma data la "gentile richiesta"... spero almeno tornino utili), era perlopiù spezzare una lancia in favore delle banche. Concordo che certamente ci siano altre forme di rendimento, anche preferibili per alcuni aspetti.

Eutidemo

Ciao Phil.
Il tasso del 4,75% (al lordo delle tasse)  di banca Valsabbina:
- richiede che tu gli versi un importo minimo vincolabile di € 10.000;
- i rendimenti in questione sono legati al tasso "overnight" LIBOR EUR/USD e, quindi, possono oscillare in futuro.
***
Quanto alle altre banche da te citate, si tratta comunque sempre di "buoni di entrata", o di "tassi di benvenuto", per attrarre nuovi polli (come quello sopra del conto Twist di banca Valsabbina); ma. come tu correttamente ricordi, sono offerte che durano soltanto l'anno iniziale, o, in casi eccezionali, poco di più.
Poi la musica cambia!
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D'altronde, anche quando vai a pesca, sull'amo ci devi pure mettere un verme bello grosso, sennò i pesci non abboccano mica!
Ma dopo averli pescati, sono cavoli loro!
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Quanto a Banca Progetto che ha solo 3 sedi fisiche, e quindi costi di gestione e di struttura praticamente nulli, e che sta prorogando ONLINE da 3-4 anni un tasso promozionale del 2,5%, sta sicuramente facendo "lei" un ottimo affare, considerando il suo rapporto costi/ricavi; ma che stiano facendo un ottimo affare anche i suoi clienti, è molto discutibile, visto che con quel rapporto costi/ricavi Banca Progetto potrebbe offrire ONLINE almeno il triplo di quello che di fatto offre, e si arricchirebbe lo stesso!
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Lo stesso discorso, "a fortiori", vale per:
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Non c'è bisogno di consulenze bancarie, per trovare ONLINE offerte del genere; posso trovarmene a dozzine anche da solo, anche a (teoriche) migliori condizioni!
Ma se ti non ti limiti a leggere la loro pubblicità, e ti studi i contratti veri e propri da firmare (difficilissimi da trovare online), ti accorgi di quanto se se ne "approfittino" (o meglio, se ne "sovrapprofittino") gli Istituti di Credito.
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Lo so che il limite tutelato è di 100.000 euro  per persona (ci mancherebbe altro); ma se devi investire la tua liquidazione di 200.000 o 300.000 euro dopo quaranta anno di lavoro, sei molto più tutelato se ti compri un immobile, che resterà sempre tuo tutto intero, e non solo garantito per metà o un terzo.
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Sono invece d'accordo con te che, al confronto, come "cassettista", convengono molto di più i BTP.
Così come concordo con te che ci sono anche altre forme di investimento, di gran lunga preferibili a quelli bancari.
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Un cordiale saluto! :)
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bobmax

La tutela sui 100.000 euro può essere effettiva nel caso di una piccola banca. Ma dubito che potrà mai essere davvero applicata nel caso di fallimento di una grande banca, perché se onorata il sistema bancario non sarebbe in grado di assorbirne il colpo.

Mi sembra più che altro una rassicurazione per i correntisti, senza la effettiva certezza che venga però applicata in caso di necessità.
È più che altro un tranquillante placebo. Che funziona se ci credi.

Direi che in generale sia meglio, se possibile, non lasciare grosse somme in mano alla banca.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.