La sessualità

Aperto da Jacopus, 01 Ottobre 2020, 17:34:53 PM

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inquieto68

Citazione di: Jacopus il 01 Ottobre 2020, 17:34:53 PM
Una frase in un'altra discussione mi ha dato l'estro per iniziare a parlare di un nuovo argomento. Nuovo si fa per dire. Ovvero la sessualità.
Come intendete la sessualità? Ha sempre bisogno di un cappello sentimentale ovvero di amore, oppure è possibile esercitarlo come semplice divertimento, o come facevano gli antichi greci, per rinsaldare "lo spirito di corpo"? C'è qualcosa di perverso nel fare sesso senza che esso sia connesso a due persone che si amano? Ed ancora, queste ipotetiche perversioni sessuali, andrebbero curate, condannate dal codice penale o semplicemente dall'opinione pubblica? E se l'amore unisce due esseri dello stesso genere? O un transessuale e una donna? Quali sono i limiti, e chi li detta?


Esercitare la sessualità come puro divertimento è ovviamente possibile, qualsiasi animale lo fa fondamentalmente per questo e la natura lo gratifica con il godimento fisico. L'attribuzione di particolari significati simbolici a questa ed altre funzioni fisiologiche, (ad esempio il mero nutrirsi si arricchisce di ulteriori significati nella convivialità di una cena tra amici), è prerogativa dell'uomo e conseguenza della sua dotazione intellettuale, la cui espressione collettiva è la cultura.
La mia locuzione "attribuzione di particolari significati simbolici" può anche essere sintetizzata, in termini meno laici, con la il sostantivo "sacralità".
La religione cattolica  ha attribuito alla sessualità e al corpo caratteri di estrema sacralità (il corpo come "tempio dello Spririto Santo", l'unione erotica tra due persone che vuole la benedizione dell'Onnipotente), che possono essere letti in termini laici come metaforiche attribuzioni di senso. Sul fronte opposto, l'assoluto materialismo disdegna tali attribuzioni di senso, e magari considera gli organi sessuali come dotazioni meramente ludiche che la natura ci ha fornito.
Tra questi 2 estremi ci sono tante gradazioni intermedie. Il mio modo di intendere la sessualità è sicuramente spostato verso il versante della sacralità.

viator

Citazione di: inquieto68 il 04 Novembre 2020, 19:39:27 PM
Esercitare la sessualità come puro divertimento è ovviamente possibile, qualsiasi animale lo fa fondamentalmente per questo e la natura lo gratifica con il godimento fisico. L'attribuzione di particolari significati simbolici a questa ed altre funzioni fisiologiche, (ad esempio il mero nutrirsi si arricchisce di ulteriori significati nella convivialità di una cena tra amici), è prerogativa dell'uomo e conseguenza della sua dotazione intellettuale, la cui espressione collettiva è la cultura.
La mia locuzione "attribuzione di particolari significati simbolici" può anche essere sintetizzata, in termini meno laici, con la il sostantivo "sacralità".
La religione cattolica  ha attribuito alla sessualità e al corpo caratteri di estrema sacralità (il corpo come "tempio dello Spririto Santo", l'unione erotica tra due persone che vuole la benedizione dell'Onnipotente), che possono essere letti in termini laici come metaforiche attribuzioni di senso. Sul fronte opposto, l'assoluto materialismo disdegna tali attribuzioni di senso, e magari considera gli organi sessuali come dotazioni meramente ludiche che la natura ci ha fornito.
Tra questi 2 estremi ci sono tante gradazioni intermedie. Il mio modo di intendere la sessualità è sicuramente spostato verso il versante della sacralità.

Salve inquieto68. Nessuno ti ha mai raccontato che il piacere/orgasmo/godimento/appagamento/soddisfazione sessuale rappresenta un meccanismo psichico a base istintiva che ha lo scopo di invogliare (lo chiamano "premio anticipato" per l'assolvimento dei propri doveri naturali e le conseguenti pesanti incombenze genitoriali collegate agli effetti della riproduzione)...........appunto ai comportamenti sessuali i quali (ovviamente in chiave naturale statistica - alla natura non interessa chi fa sesso e come e quando e quanto......importa solo che qualcuno finisca per farne)...........hanno appunto come conseguenza la necessità e scopo supremo dell'esistenza biologica, cioè appunto la riproduzione ?.



Certo il sesso è cosa strana e meravigliosa, ma la tua visione di esso a mio parere supera ogni immaginazione (negativa). Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Ipazia

La sensorialità umana sublima in sensualità, che è il motore psicosomatico dell'arte. Vale per l'erotismo, la buona tavola, le arti figurative, la musica, i profumi, tessuti, letteratura, teatro, danza,... Nè banale funzionalismo strumentralizzato da mamma natura, nè trascendenze pindariche sacralizzate.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

inquieto68

Salve Viator,
sinceramente non comprendo come le tue specificazioni naturalistiche si contrappongano ai significati che la cultura aggiunge alla sessualitá.
Non mi pare di aver negato i presupposti istintuali della sessualitá. Né l'aggiunta di significati simbolici all'atto sessuale ne escludono l'effetto dilettevole.
La cultura si innesta sempre sulla natura, come nell'esempio della conviivialitá legata al cibo.
Ho citato la cultura cattolica in termini laici, culturali, cercando di interpretarne i significati "fuor di metafora" (la metafora Dio)
Con questi presupposti, la mia personale posizione é spostata verso la sacralitá, per cui il partner sessuale evoca in me ulteriori significati simbolici oltre la mera eccitazione genitale: ad esempio  il privilegio  di conoscere il suo "mondo segreto". Sono sentimenti molto gratificanti.

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