La sessualità

Aperto da Jacopus, 01 Ottobre 2020, 17:34:53 PM

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Jacopus

Una frase in un'altra discussione mi ha dato l'estro per iniziare a parlare di un nuovo argomento. Nuovo si fa per dire. Ovvero la sessualità.
Come intendete la sessualità? Ha sempre bisogno di un cappello sentimentale ovvero di amore, oppure è possibile esercitarlo come semplice divertimento, o come facevano gli antichi greci, per rinsaldare "lo spirito di corpo"? C'è qualcosa di perverso nel fare sesso senza che esso sia connesso a due persone che si amano? Ed ancora, queste ipotetiche perversioni sessuali, andrebbero curate, condannate dal codice penale o semplicemente dall'opinione pubblica? E se l'amore unisce due esseri dello stesso genere? O un transessuale e una donna? Quali sono i limiti, e chi li detta?
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

anthonyi

Citazione di: Jacopus il 01 Ottobre 2020, 17:34:53 PM
Una frase in un'altra discussione mi ha dato l'estro per iniziare a parlare di un nuovo argomento. Nuovo si fa per dire. Ovvero la sessualità.
Come intendete la sessualità? Ha sempre bisogno di un cappello sentimentale ovvero di amore, oppure è possibile esercitarlo come semplice divertimento, o come facevano gli antichi greci, per rinsaldare "lo spirito di corpo"? C'è qualcosa di perverso nel fare sesso senza che esso sia connesso a due persone che si amano? Ed ancora, queste ipotetiche perversioni sessuali, andrebbero curate, condannate dal codice penale o semplicemente dall'opinione pubblica? E se l'amore unisce due esseri dello stesso genere? O un transessuale e una donna? Quali sono i limiti, e chi li detta?



Ciao Jacopus. Tu mangi ? E lo fai per nutrirti o per il piacere di mangiare ? Naturalmente per entrambe, però, se per te il piacere di mangiare diventa fondamentare su tutto allora tecnicamente si dice che hai un problema nutrizionale che può portare gravi conseguenze.
Un drogato inizia ad assumere droga per divertimento, poi sappiamo quello che succede.
Anche il sesso può produrre sindromi problematiche quando ne perdi il controllo.
Vi sono legami che connettono la sessualità a meccanismi ormonali ed emotivi, e questi legami possono essere valorizzati, per favorire un buon livello di felicità. Le ricerche sulla felicità dimostrano quanto questa sia legata a standard di vita familiare di tipo tradizionale.
Io non faccio ragionamenti moralistici, la morale è un prodotto umano, che poi magari produce sottoprodotti aberranti come la sessuofobia, io dico semplicemente che una vita ordinata, fatta con una figura di riferimento con la quale si costruisce un'alta intesa emotiva rende più felici dell'andare perennemente a caccia di una vagina(un pene) con cui masturbarsi.

viator

Salve. Il mio personale criterio è assai semplice. In tutte le cose, la regola deve essere costituita dalla misura. Ovvio che se esiste una società, una struttura di potere, una morale pubblica, saranno queste a VOLERE stabilire la misura di qualsiasi comportamento per poter garantirsi il POTERE.

In una società libera tutte le persone senzienti e legalmente in grado di intendere e di volere, devono potersi dare a qualsiasi pratica sessuale che :


       
  • veda consenzienti gli eventuali PARI CONDIZIONE coinvolti;
  • non provochi loro danno.
Ciò significa, con supremo scandalo dei benpensanti, che se non esistessero i richi igienico-sanitari (malattie comunque contagiose), il rischio genetico della consanguineità, il rischio di incorrere in fecondazioni non desiderate..................il passatempo più praticato (anche perchè più sano - avete presente il significato letterale del termine "ricreazione"?) diventerebbe il sesso poichè tutte le leggi, le morali, i divieti, gli scrupoli, i dogmi, le dottrine, le filosofie che nel mondo regolano i comportamenti sessuali..........semplicemente non sarebbero mai stati creati. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Ipazia

La sessualità è una pulsione naturale che nella dimensione antropologica si è evoluta psicologicamente ed ideologicamente dalla condizione naturale che l'ha generata. Tale evoluzione ha avuto una magnitudine massima perchè correlata all'intensità fisica, emotiva e sociale della sessualità.

L'evoluzione ideologica, sovrastrutturale, affonda le sue radici arcaiche nel dimorfismo sessuale che acquista ben presto un carattere di differenziazione sociale con i giochi di potere connessi che hanno visto soccombere l'"altra metà del cielo", sulla quale la sovrastruttura ideologica ha infierito con mitologie ad hoc, soprattutto nella componente abramitica dell'ideologia sessista.

Il patriarcato è la prima forma di divisione sociale e si impernia sulla sessualità generando una persistente ideologia sessista, non necessariamente sessuafobica come risulta dalla popolazione bisessuale degli olimpi orientali e occidentali antichi e nelle visioni etiche degli stessi, raffigurate nei templi e nella statuaria.

Tutte le culture hanno un carattere patriarcale, sessista, più o meno accentuato, ma non di concerto sessuofobico. La sessuofobia irrompe nelle religioni abramitiche e assume forme acute nel cristianesimo con la demonizzazione della sessualità è la sacralizzazione della castità. Persino l'islam, la religione più misogina in assoluto, demonizza la sessualità, ma solo nella parte relativa al genere femminile, e si guarda bene dal privare dei piaceri sessuali nell'aldilà i suoi adepti maschi, come accade nel paradiso dei cristiani rigorosamente depurato da ogni bassa pulsione carnale.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

InVerno

Citazione di: anthonyi il 01 Ottobre 2020, 20:31:01 PM
Le ricerche sulla felicità dimostrano quanto questa sia legata a standard di vita familiare di tipo tradizionale.
Io non faccio ragionamenti moralistici, la morale è un prodotto umano, che poi magari produce sottoprodotti aberranti come la sessuofobia, io dico semplicemente che una vita ordinata, fatta con una figura di riferimento con la quale si costruisce un'alta intesa emotiva rende più felici dell'andare perennemente a caccia di una vagina(un pene) con cui masturbarsi.
Queste ricerche hanno un presupposto piuttosto rilevante, ovvero che gli intervistati conoscano sé stessi, per alcuni il fine ultimo della filosofia (è strano, non essersi accorti di tutti questi illuminati per strada, di solito emettono un aura notevole che si percepisce a chilometri) . Sarebbe un pò come chiedere "presupponendo che tu conosca l'intero universo, quale è il pianeta più bello?" Capita allora che un coniuge perfettamente "felice" si imbarchi per un viaggio di due settimane a Cuba e scopra che la sua precedente condizione era miserabile, solo che aveva costruito un sistema di valori ad hoc per apprezzarla, e ora se potesse tornare indietro a quel giorno dallo psicologo, le crocette le avrebbe messe in opposte caselle. Le donne, per esempio, tradizionalmente considerate monogame per eccellenza, capita che nei test degli ultimi anni si scoprano molto più felici quando riescono a inserire un elemento poligamo nella propria vita. Ovviamente chi crede in una morale assoluta, presto farà ad indicarle come ignoranti del vero proprio benessere...In seguito imbastisci una fallacia del bianco e nero, dove i due opposti concetti sono la vita coniugale tradizionale e la sessualità compulsiva e drogante, sempre alla ricerca di un iniezione di nuova dopamina, visione tipicamente cristiana e anche radicata in una certa sessuofobia, quando in realtà tra il bianco e il nero ci sono diverse gradazioni di grigio, che si manifestano anche nel più stretto rapporto monogamo. Perchè si, deluderà qualsiasi romanticismo, ma quel bellissimo vestito rosso che la moglie si compra per festeggiare l'anniversario serve precipuamente per far finta di essere un altra, attraverso trasformismi estetici, per soddisfare i meccanismi di "novelty seeking" e surrogarli in modo che la soluzione rientri interna alla coppia.

Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

anthonyi

Citazione di: InVerno il 02 Ottobre 2020, 10:52:00 AM
Citazione di: anthonyi il 01 Ottobre 2020, 20:31:01 PM
Le ricerche sulla felicità dimostrano quanto questa sia legata a standard di vita familiare di tipo tradizionale.
Io non faccio ragionamenti moralistici, la morale è un prodotto umano, che poi magari produce sottoprodotti aberranti come la sessuofobia, io dico semplicemente che una vita ordinata, fatta con una figura di riferimento con la quale si costruisce un'alta intesa emotiva rende più felici dell'andare perennemente a caccia di una vagina(un pene) con cui masturbarsi.
Queste ricerche hanno un presupposto piuttosto rilevante, ovvero che gli intervistati conoscano sé stessi, per alcuni il fine ultimo della filosofia (è strano, non essersi accorti di tutti questi illuminati per strada, di solito emettono un aura notevole che si percepisce a chilometri) . Sarebbe un pò come chiedere "presupponendo che tu conosca l'intero universo, quale è il pianeta più bello?" Capita allora che un coniuge perfettamente "felice" si imbarchi per un viaggio di due settimane a Cuba e scopra che la sua precedente condizione era miserabile, solo che aveva costruito un sistema di valori ad hoc per apprezzarla, e ora se potesse tornare indietro a quel giorno dallo psicologo, le crocette le avrebbe messe in opposte caselle. Le donne, per esempio, tradizionalmente considerate monogame per eccellenza, capita che nei test degli ultimi anni si scoprano molto più felici quando riescono a inserire un elemento poligamo nella propria vita. Ovviamente chi crede in una morale assoluta, presto farà ad indicarle come ignoranti del vero proprio benessere...In seguito imbastisci una fallacia del bianco e nero, dove i due opposti concetti sono la vita coniugale tradizionale e la sessualità compulsiva e drogante, sempre alla ricerca di un iniezione di nuova dopamina, visione tipicamente cristiana e anche radicata in una certa sessuofobia, quando in realtà tra il bianco e il nero ci sono diverse gradazioni di grigio, che si manifestano anche nel più stretto rapporto monogamo. Perchè si, deluderà qualsiasi romanticismo, ma quel bellissimo vestito rosso che la moglie si compra per festeggiare l'anniversario serve precipuamente per far finta di essere un altra, attraverso trasformismi estetici, per soddisfare i meccanismi di "novelty seeking" e surrogarli in modo che la soluzione rientri interna alla coppia.

Queste ricerche, che appunto sono ricerche in ambito sociale, che usano incrociare le indagini psicologiche con indagini biochimiche e poi le trattano con metodi quantitativi, sono il meglio che esista nell'ambito della ricerca sociale, e vanno ben oltre una momentanea sensazione di appagamento che un singolo individuo può provare in un dato momento.
Non mi meraviglia che il tradimento possa rendere più felici, ma quando esso si realizza è probabile segno del fatto che una certa intesa emotiva è in crisi, e comunque bisogna tenere conto anche di chi si porta le corna appresso, dei figli, se ce ne sono,
e d'altronde bisogna vedere il segno emotivo che questo tradimento assume. L'amore può anche finire, e nascerne un altro, ma ben differente è questa situazione da quella in cui si fa sesso con qualcuno che non conta niente, perché è da li che si inizia a pensare che anche gli altri non contano niente.


Lou

#6
Citazione di: Jacopus il 01 Ottobre 2020, 17:34:53 PM
Una frase in un'altra discussione mi ha dato l'estro per iniziare a parlare di un nuovo argomento. Nuovo si fa per dire. Ovvero la sessualità.
Come intendete la sessualità? Ha sempre bisogno di un cappello sentimentale ovvero di amore, oppure è possibile esercitarlo come semplice divertimento, o come facevano gli antichi greci, per rinsaldare "lo spirito di corpo"?
Alla prima domanda: la sessualità è una dimensione complessa, dove le dinamiche biologiche, psicologiche, sociali e morali si intrecciano nella e ineriscono alla personalità di ognuno di noi, umani, a quanto ne sappiamo.
Alla seconda domanda: no, il "fare sesso", pare sia dissociabile dalla dimensione affettiva.
Messa al contrario, non si puó amare qualcuno senza "fare sesso"?


Chiedo venia per le risposte a mo' di quiz, ma servirebbero giorni per strutturarle.










"La verità è brutta. Noi abbiamo l'arte per non perire a causa della verità." F. Nietzsche

anthonyi

Citazione di: Lou il 02 Ottobre 2020, 17:11:59 PM

Messa al contrario, non si puó amare qualcuno senza "fare sesso"?



Ciao Lou, hai fatto una domanda ironica ed intelligente al tempo stesso. Una domanda che evidenzia un certo decadimento del concetto di amore che lo riduce al ruolo di gregario della sessualità. Basta guardare all'uso che viene fatto di questa parola:
1) Amore mercenario, per indicare la prostituzione;
2) Fare l'amore, per indicare il rapporto sessuale;
3) Amore estremo, per indicare certe pratiche di sessualità non convenzionali;
4)Amore criminale, per indicare fatti di sangue connessi con relazioni sessuali.
In tutti questi casi l'amore potrebbe entrarci poco o niente, eppure la convenzionalità del linguaggio dà l'impressione opposta, creando quasi la sensazione che l'amore non potrebbe esistere senza sesso, e allora bravo Lou, che hai trovato la domanda giusta.

viator

Salve. Ma tra i due termini ("sesso" ed "amore")........il primo è sempre stato usato (socialmente, dialetticamente, culturalmente) con estrema attenzione e parsimonia perchè rappresentava una bomba a mano priva di "sicura" (nel senso che il suo vero significato era a chiunque noto ed ASSOLUTAMENTE non mistificabile).


Il secondo, invece, ha semre rappresentato una bomba inattivata, un oggetto da lanciarsi l'un l'altro, la cui UNIVERSALE, SPUDORATA MISTIFICAZIONE è sempre servita (vedere anche gli esempi d'uso portati da anthonyi) da grimaldello culturalsociale che aprisse ogni tipologia di serratura dietro la quale riposava la più profonda delle ipocrisie culturali : quella per la quale solo delle persone "viziose" ed "anormali" siano disposte a fare sesso (la cosa sporca, degradante) con chi non amino (la cosa bella, pulita, spirituale, morale, trascendente).



Infatti dal mio punto di vista non esiste indice più affidabile della viziosità e della perversione di una persona.............di quello rappresentato dalla sua pubblica sessuofobia e/o dai suoi troppo stentorei proclami moralistici. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

viator

Salve Lou. "Messa al contrario, non si puó amare qualcuno senza "fare sesso"?".

L'amore, a meno che si voglia trattare dell' "amor di Dio", di quello per i cani, per l'uncinetto, per il cibo etc.........non è altro che desiderio allo stato puro.



Che poi il desiderio sia quello di ottenere qualcuno o qualcosa piuttosto che il desiderio di dare a qualcuno o di dare qualcosa, la cosa risulterà perfettamente indifferente.


L'espressione suprema del desiderio allo stato puro - all'interno dei rapporti interpersonali - non consiste certamente nell'amore coniugale, nell'innamoramento condiviso o nell'espletamento delle funzioni sessuali.


Infatti il desiderio raggiunge i propri vertici di raffinazione, maturazione e di (eventuale) trascendenza solo in un caso : quello degli amori non corrisposti, cioè solitari.


Vedi tu, Lou, se ritieni plausibile o meno la mia convinzione oppure se preferisci trattazioni più consolatorie, manieristiche, sociocaserecce che rispondano al tuo solo apparentemente ovvio quesito. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Ipazia

In questa discussione si affronta la sessualità che certamente é un veicolo di amore erotico. Ma che c'azzecca la riduzione o meno dell'amore alla sessualità ?

Anche l'amore materno ha una forte carica di emotività carnale, ma non di tipo erotico nella stragrande maggioranza dei casi.

L'amore e la sessualità hanno spettri ontologici e semantici assai estesi che in parte si sovrappongono, ma vanno considerati ciascuno nella sua specificità.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

viator

Salve Ipazia. Citandoti : "L'amore e la sessualità hanno spettri ontologici e semantici assai estesi che in parte si sovrappongono, ma vanno considerati ciascuno nella sua specificità". Certamente condivido. Resta secondo me il fatto che - all'interno dell'ontologia biologica - niente sesso=niente amore, nel senso che la psichicità dei sentimenti è aspetto evolutosi dalla riproduzione sessuata, la quale a sua volta si è generata dalla geneticità biologica. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Freedom

Io non ho grandi risposte perchè non ho grandi verità in tasca. Nemmeno piccole a dirla tutta.

Posso solo offrire una riflessione. In parte in accordo con Anthonyi quando sottolinea il carattere (che può diventare) "vizioso" del sesso. Cioè quando ti prende la mano e ti conduce lui invece che essere condotto da te. Esattamente come con il cibo e gli altri bisogni primari. Ma anche, aggiungo io, da qualsiasi altro bisogno. Insomma, per un amante della libertà quale sono, tutto ciò che mi governa invece che essere governato, mi va stretto. Estremizzando piuttosto preferisco fare senza.

Ma c'è un'altra cosa, a mio avviso più importante e più misteriosa: legato al sesso c'è il donare la vita. Mangiare, bere, dormire, respirare! riguardano la sfera della propria sopravvivenza ma il sesso........il sesso è un'altra cosa e riguarda la capacità di dare la vita. A ben guardare è quasi una cosa divina. Certamente, al di là dei meccanismo genetici, quasi completamente svelati (e dominati!) dall'uomo c'è qualcosa in più. Sicuramente una parte del mistero della vita risiede lì. Trattare una roba come questa in modo superficiale e addirittura ridurla a mero divertimento mi pare riduttivo.

In fondo l'uomo primitivo aveva ben chiara l'importanza decisiva della procreazione. Per carità, fare figli era anche, pragmaticamente, una chiave del potere ma non era tutto lì. E' molto interessante ciò che gli studiosi hanno ricavato sul matriarcato. E cioè che è stata la prima forma di organizzazione umana. Quando ancora l'umanità non conosceva i meccanismi della riproduzione. E' dunque fallace l'idea che molti hanno sul fatto che il patriarcato si è affermato grazie alla forza fisica e all'aggressività dei maschi. Il patriarcato è nato quando gli uomini hanno scoperto che le donne facevano i figli in conseguenza del'amplesso. Prima, quando erano ignote le cause che portavano le donne alla gravidanza, erano loro, le femmine, a comandare. Perchè chi faceva i figli aveva il potere. Curioso e affascinante. Come si vede la questione del sesso ha e ha avuto ricadute enormi sulla storia del genere umano.

Quello che penso è che ne avrà anche in futuro. E la leggerezza, la superficialità, l'egoismo, l'approccio dozzinale e volgare che sta vivendo la sessualità al giorno d'oggi non lo trovo incoraggiante.
Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

viator

#13
Salve Freedom. Apporto alcune osservazioni che inserisco qui sotto in grassetto :


Citazione di: Freedom il 02 Ottobre 2020, 23:48:59 PM
Io non ho grandi risposte perchè non ho grandi verità in tasca. Nemmeno piccole a dirla tutta.

Posso solo offrire una riflessione. In parte in accordo con Anthonyi quando sottolinea il carattere (che può diventare) "vizioso" del sesso. Cioè quando ti prende la mano e ti conduce lui invece che essere condotto da te. Esattamente come con il cibo e gli altri bisogni primari. Ma anche, aggiungo io, da qualsiasi altro bisogno.(Da Viator : ma il sesso non è un bisogno, resta sempre una facoltà. I bisogni sono quelle necessità supreme che, se non assolte, provocano sicuramente la morte dell'individuo. Bisogno (collettivo, di specie) sarà casomai la riproduzione (cosa distinta dal sesso poichè esistono interi mondi viventi che si riproducono senza fare sesso. Poi addirittura, tornando a livello individuale, neppure la riproduzione (individuale) è un bisogno !) Insomma, per un amante della libertà quale sono, tutto ciò che mi governa invece che essere governato, mi va stretto. Estremizzando piuttosto preferisco fare senza. (Da viator : quindi, nel caso in cui tu creda in Dio.......o pensi di essere tu a governare Lui oppure Dio ti va stretto ?).

Ma c'è un'altra cosa, a mio avviso più importante e più misteriosa: legato al sesso c'è il donare la vita. Mangiare, bere, dormire, respirare! riguardano la sfera della propria sopravvivenza ma il sesso........il sesso (da Viator : volevi dire : la riproduzione) è un'altra cosa e riguarda la capacità di dare la vita. A ben guardare è quasi una cosa divina. Certamente, al di là dei meccanismo genetici, quasi completamente svelati (e dominati!) dall'uomo c'è qualcosa in più. Sicuramente una parte del mistero della vita risiede lì. Trattare una roba come questa in modo superficiale e addirittura ridurla a mero divertimento mi pare riduttivo.(da Viator : mi sembra di capire che per te la riproduzione non esista (continui a parlare solo di sesso), che il sesso è una cosa molto grave e seria che va fatto  solo dalle persone serie con grande serietà e stando ben lontani dal divertimento)

In fondo l'uomo primitivo aveva ben chiara l'importanza decisiva della procreazione. Per carità, fare figli era anche, pragmaticamente, una chiave del potere ma non era tutto lì. E' molto interessante ciò che gli studiosi hanno ricavato sul matriarcato. E cioè che è stata la prima forma di organizzazione umana. Quando ancora l'umanità non conosceva i meccanismi della riproduzione. E' dunque fallace l'idea che molti hanno sul fatto che il patriarcato si è affermato grazie alla forza fisica e all'aggressività dei maschi. Il patriarcato è nato quando gli uomini hanno scoperto che le donne facevano i figli in conseguenza del'amplesso. Prima, quando erano ignote le cause che portavano le donne alla gravidanza, erano loro, le femmine, a comandare. Perchè chi faceva i figli aveva il potere. Curioso e affascinante. Come si vede la questione del sesso ha e ha avuto ricadute enormi sulla storia del genere umano.(da Viator : per quest'ultima parte sono assai d'accordo, vedi gli effetti demografici (cioè riproduttivi (non sessuali): Dacci e ridacci, siamo arrivati a 7.800.000 e almeno la metà vorrebbe venire in Europa (passando dall'Italia e dalla Grecia per salutarci).

Quello che penso è che ne avrà anche in futuro. E la leggerezza, la superficialità, l'egoismo, l'approccio dozzinale e volgare che sta vivendo la sessualità al giorno d'oggi non lo trovo incoraggiante.(da Viator : appunto, vedi sopra). Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

anthonyi

Citazione di: viator il 02 Ottobre 2020, 23:41:17 PM
Salve Ipazia. Citandoti : "L'amore e la sessualità hanno spettri ontologici e semantici assai estesi che in parte si sovrappongono, ma vanno considerati ciascuno nella sua specificità". Certamente condivido. Resta secondo me il fatto che - all'interno dell'ontologia biologica - niente sesso=niente amore, nel senso che la psichicità dei sentimenti è aspetto evolutosi dalla riproduzione sessuata, la quale a sua volta si è generata dalla geneticità biologica. Saluti.

Dal punto di vista evoluzionistico la gran parte della complessa rete dei sentimenti evoluta nei mammiferi, secondo me si sviluppa dall'amore materno, quindi da qualcosa che certamente dipende dalla riproduzione, ma ha una separazione netta con essa all'atto della fecondazione. Ma dal punto di vista contingente, cioè del singolo individuo, la cosa è più articolata.
Da qualche parte tu mi hai presentato una linea causale che partiva dall'attrazione sessuale per arrivare, dopo vari passaggi, alla procreazione. Ora in questa linea l'amore veniva dopo l'attrazione sessuale e prima dell'atto sessuale, cioè l'amore veniva prima del sesso.
In una versione moderna e semplificata, invece, la stessa linea diventa:
attrazione sessuale --> sesso
e la cosa finisce li, cioè la precipitazione immediata nel sesso impedisce, sostanzialmente, sia la costruzione dell'amore, sia la procreazione (Anche se non sempre).
Il punto è che noi, soprattutto la parte femminile dell'umanità, abbiamo un corpo biologico che è predisposto per tutti questi passaggi e quindi, nel momento in cui si realizza la versione semplificata viene stressato e alterato.
E' qualcosa di analogo a quello che accade con l'immissione di sostanze stupefacenti che si sostituiscono alle endorfine naturali procurando una grande sensazione di piacere, ma nel contempo stressano e modificano tutto il sistema biologico del quale il piacere è solo una componente di trasmissione informativa.

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