La sessualità

Aperto da Jacopus, 01 Ottobre 2020, 17:34:53 PM

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anthonyi

Citazione di: Freedom il 02 Ottobre 2020, 23:48:59 PM


In fondo l'uomo primitivo aveva ben chiara l'importanza decisiva della procreazione. Per carità, fare figli era anche, pragmaticamente, una chiave del potere ma non era tutto lì. E' molto interessante ciò che gli studiosi hanno ricavato sul matriarcato. E cioè che è stata la prima forma di organizzazione umana. Quando ancora l'umanità non conosceva i meccanismi della riproduzione. E' dunque fallace l'idea che molti hanno sul fatto che il patriarcato si è affermato grazie alla forza fisica e all'aggressività dei maschi. Il patriarcato è nato quando gli uomini hanno scoperto che le donne facevano i figli in conseguenza del'amplesso. Prima, quando erano ignote le cause che portavano le donne alla gravidanza, erano loro, le femmine, a comandare. Perchè chi faceva i figli aveva il potere. Curioso e affascinante. Come si vede la questione del sesso ha e ha avuto ricadute enormi sulla storia del genere umano.


Ciao Freedom, ti dirò questa storia dell'originale organizzazione matriarcale, che ho già sentito, io non la condivido. Si fonda sostanzialmente sui ritrovamenti di quelle statuette dedicate alla Dea madre, ma tra le rappresentazioni divine degli uomini antichi ci sono anche animali oggetto di ammirazione da parte del maschio, ma che certamente non avevano il potere.
In realtà il potere è sempre stato ripartito, nelle società umane, secondo logiche di necessità e relative alle rispettive funzioni originarie dei due sessi, per la femmina la procreazione e l'educazione dei cuccioli, per il maschio la difesa dai pericoli esterni.
Ora mentre la funzione femminile è naturalmente decentrata, abbiamo che ciascuna femmina gestisce la sua parte di funzione indipendentemente, con un gran potere nel suo domicilio, mentre la concentrazione naturale della funzione di difesa necessità di una rete di relazioni di potere tra i soggetti maschili.

Ipazia

Diciamo che avere una serva in casa, pure sollazzevole per il guerriero, ha trascinato con sè una serie di conseguenze fisiche e metafisiche dal cui gorgo non ci siamo ancora sottratti.

Tornando alla sessualità, quello che i moralisti non riescono a cogliere è l'aspetto estetico, che la volge in arte. L'umano non si limita a costruire tane tecnologiche: le vuole belle. L'erotismo è la sublimazione della sessualità in arte. Sublimazione nota fin dall'antichità e praticata nelle culture non sessuofobiche che produsse figure femminili rispettate ed ammirate come le etère e le geishe. Tale ambito "professionale" ha potuto evolversi, anche in termini sociali, dalla funzione canonizzata di macchina riproduttiva di guerrieri e schiavi, proprio per la natura originariamente estetica della sessualità che coinvolge ogni amplesso amoroso anche a livelli meno professionali.

Inevitabile il depauperamento estetico di tale arte nella mercificazione consumistica che caratterizza l'epoca attuale, ma dal fatto che ci sia cinema e cibo dozzinale non deriva che l'arte cinematografica e la gastronomia siano dozzinali in toto. L'erotismo continuerà ad essere un'arte raffinata che si fonda su una delle vocazioni biologiche più potenti della natura e continuerà a dare gioia a chi lo pratica col dovuto rispetto e abilità.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

InVerno

Il metodo della Gimbutas è singolare, basta leggere i suoi libri per rendersene conto, che non sono altro che cataloghi di reperti, poi dal nulla, senza alcuna argomentazione, se ne esce fuori con la sua conclusione: il matriarcato. Assomiglia un pò a quelli che la conclusione la conoscono già e vanno in giro a cercar prove, è apodittica, è una fede (con tanto di paradiso "delle donne"). Tuttavia una società gino\androcentrica, è diversa da un matri\patriarcato, nel secondo infatti c'è la volontà quasi scientifica di rendere subalterno l'altro sesso e la società è fondata sul sessismo istituzionale, anzichè una subalternità  epifenomenica e "spontanea". Ed è una denominazione che nella stragrande maggioranza dei casi compare in autori attivamente marxisti\femministi, cioè è un termine  che ha ormai molto più a che fare con la politica che con la storia, con il risentimento di genere, e tutta una serie di cose che secondo me gli archeologi seri lasciano fuori dallo scavo.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

anthonyi

Citazione di: InVerno il 03 Ottobre 2020, 14:06:59 PM
Il metodo della Gimbutas è singolare, basta leggere i suoi libri per rendersene conto, che non sono altro che cataloghi di reperti, poi dal nulla, senza alcuna argomentazione, se ne esce fuori con la sua conclusione: il matriarcato. Assomiglia un pò a quelli che la conclusione la conoscono già e vanno in giro a cercar prove, è apodittica, è una fede (con tanto di paradiso "delle donne"). Tuttavia una società gino\androcentrica, è diversa da un matri\patriarcato, nel secondo infatti c'è la volontà quasi scientifica di rendere subalterno l'altro sesso e la società è fondata sul sessismo istituzionale, anzichè una subalternità  epifenomenica e "spontanea". Ed è una denominazione che nella stragrande maggioranza dei casi compare in autori attivamente marxisti\femministi, cioè è un termine  che ha ormai molto più a che fare con la politica che con la storia, con il risentimento di genere, e tutta una serie di cose che secondo me gli archeologi seri lasciano fuori dallo scavo.

Direi che hai inquadrato bene il problema, Inverno, a volte le interpretazioni antropologiche nascono sulla base di esigenze ideologiche e politiche, che vogliono forzatamente definire una condizione di potere abusivo, per legittimare un eventuale riscatto.
Questo non permette di inquadrare il ruolo del potere nelle società umane, che ha caratteristiche funzionali e di necessità, e che più che essere succube della legittimità, la costruisce proprio per risolvere le necessità.

Freedom

Per guardarla anche da un altro punto di vista, al di là dei significati e delle valenze misterico-spirituali che ho cercato, in qualche modo, di introdurre e che tuttavia non mi sembra abbiano avuto un grande riscontro. E al di là della breve digressione, evidentemente poco condivisa, delle conseguenze della paternità/maternità vorrei inserire una opinione che, a mio avviso, risolve in stile "nodo gordiano" la questione posta nel primo post e successivamente discussa.

E cioè che la sessualità, come del resto ogni attività umana, se vissuta nel rispetto e nell'altruismo (il massimo possibile concesso dalla nostra natura prevalentemente egoistica) difficilmente può deludere. Tuttavia questa, come detto, è una mia personalissima opinione. Che, ed è un problema di tutte le persone, con grandissima difficoltà e quasi sempre sfociando nell'insuccesso comprende in profondità l'altrui modo di vedere le cose.

Per esempio io non riesco ad immaginare di fare sesso con una donna che non mi attragga. E non solo fisicamente. E se non avverto la reciprocità. Se non mi sento desiderato non funziono. Molto semplice. E con la quale ci siano diverse cose: complicità, idem sentire, etc. Ma, soprattutto attrazione che, a casa mia, è l'inizio dell'amore. La fase iniziale e superficiale, certo, ma pur sempre amore. Per essere chiaro ed inequivocabile, talvolta, per solitudine o altre fragilità, l'ho fatto senza che sussistessero queste pre-condizioni e fu un fallimento.

Poi leggo sul giornale dei maniaci violentatori (estremizzando) o di tutte le varie perversioni così in voga al giorno d'oggi o anche, solamente, dell'amore mercenario o addirittura, di qualche amplesso "rubato" dietro la porta di un ufficio di una grande azienda e allora capisco che siamo tutti diversi. Veramente diversi.

Ma io, che sono un semplice, e che, in tutta franchezza non posso essere diverso da quello che sono, mi tengo la mia semplicità. :)


Bisogna lavorare molto, come se tutto dipendesse da noi e pregare di più, come se tutto dipendesse da Dio.

viator

#20
Salve Freedom. E' un problema di raggiunta o non raggiunta maturazione personale. A bassi livelli di maturazione psicosessuale ciò che agisce è solamente l'istinto, il quale per scatenarsi ha bisogno solo di archetipi semplici, tradizionali, semiautomatici (la disponibilità di una giusta quantità di anatomia sessuale sulla quale sfogarsi).

Tale livello è quello animale, quindi in sè sia "bestiale" che "innocente", poichè da esso sono escluse complicazioni e raffinatezze psichiche. Infatti gli animali non possono risultare sessualmente perversi. Il loro accoppiarsi è talmente puramente funzionale (anche se spesso preceduto dalla valutazione del potenziale genetico del partner) da eliminare tutti i comportamenti superflui alla massima efficienza della copula. Per questa ragione non è neppure necessario che essi vengano motivati da un un qualche piacere generabile dall'atto.


All'opposto avremo la sessualità via via più cerebrale, quindi sempre più orientanta alla valutazione delle circostanze di contorno, del dialogo anche psichico tra le persone indipendendentemente dal loro potenziale erotico-riproduttivo. Con la cerebralità ci allontaneremo dalla innocente naturalità del sesso e potremo, se sarà il caso, avviarci verso il mondo della perversione sessuale non riproduttivamente orientata ma volta unicamente alla soddisfazione di tematiche psichiche.


Il punto di equilibro secondo me si pone secondo me nel raggiungimento della reciproca accettazione sessuale che risulti basata non solamente sull'attrazione fisico-istintuale, ma anche, ed in egual misura, sull'empatia personale.

Il principio dovrebbe essere : "Non mi do a te se tu - in via preliminare - non mi accetti come persona". Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

anthonyi

Citazione di: viator il 03 Ottobre 2020, 21:40:07 PM
Con la cerebralità ci allontaneremo dalla innocente naturalità del sesso e potremo, se sarà il caso, avviarci verso il mondo della perversione sessuale non riproduttivamente orientata

Non è che sia proprio così, molte delle forme di sessualità etichettate come perverse hanno degli omologhi nei comportamenti di animali "inferiori". Omosessualità, masturbazione, rapporti tra specie differenti. D'altronde l'animale non è cosciente del rapporto sesso-riproduzione, per cui non può essere riproduttivamente orientato in maniera cosciente.
Il rapporto tra perversione e riproduzione, in sostanza, è un prodotto della cerebralità, e, di logica, dovrebbe portare a una riduzione dei comportamenti etichettati come perversi.

Ipazia

Avendo avuto la fortuna di vivere la maturità sessuale in un'epoca e area geografica in cui una donna poteva esprimere liberamente la sua sessualità ne ho fatto, nell'età in cui essa era prorompente, un uso ad ampio raggio sperimentando, esclusa l'omosessualità (ma all'inclinazione sessuale non si comanda, neppure con l'ideologia), un po' di tutto: rapporti occasionali e amorosi. I limiti me li sono posti da me sulla base del mio desiderio del momento e della valutazione razionale delle situazioni che si venivano creando. Ho sempre relazionato con partner sulla mia lunghezza d'onda in fatto di etica sessuale e questo ha comportato anche situazioni multisessuali. Alla fine ho trovato un compagno di giochi anche più interessanti di quelli sessuali e mi sono accasata stabilmente ritenendo superata la fase della iniziazione sessuale.

Io penso che, al pari di altri talenti, nella sessualità una persona possa esprimere se stessa con grande soddisfazione propria e di chi condivide l'esperienza, tenendo conto della diversità di inclinazione verso questa specificità umana, per cui la soluzione migliore è trovare partner ben sintonizzati sulla tua magnitudo sessuale senza forzature eccessive.

Pur non avendo pregiudizi moralistici, e per mia fortuna neppure lo stato di bisogno, non ho mai dovuto barattare la mia sessualità con vantaggi  mercantili, siano essi di tipo professionale, matrimoniale o da marciapiede. Non so come ci si trovi nella condizione di vagina a cottimo, ma dubito sia una esperienza piacevole e sono felice di essermela risparmiata.

Immagino che neppure "masturbarsi dentro una vagina", più o meno a pagamento, sia un'esperienza gratificante. Opinione condivisa pure dai compagni con cui ho condiviso la mia sessualità. Beati pur'essi di non dover aspettare una sposa illibata o pagare una prostituta per vivere la loro.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

viator

Citazione di: anthonyi il 03 Ottobre 2020, 22:37:31 PM
Citazione di: viator il 03 Ottobre 2020, 21:40:07 PM
Con la cerebralità ci allontaneremo dalla innocente naturalità del sesso e potremo, se sarà il caso, avviarci verso il mondo della perversione sessuale non riproduttivamente orientata

Non è che sia proprio così, molte delle forme di sessualità etichettate come perverse hanno degli omologhi nei comportamenti di animali "inferiori". Omosessualità, masturbazione, rapporti tra specie differenti. D'altronde l'animale non è cosciente del rapporto sesso-riproduzione, per cui non può essere riproduttivamente orientato in maniera cosciente.
Il rapporto tra perversione e riproduzione, in sostanza, è un prodotto della cerebralità, e, di logica, dovrebbe portare a una riduzione dei comportamenti etichettati come perversi.

Cerebralità = il prevalere di scelte e comportamenti consapevoli e voluti all'interno di situazioni che sarebbero normalmente affrontabili sulla base di semplici pulsioni naturali, istintive, talvolta automatiche. Per esempio, il fare del sesso in posizioni scomode ma eccitanti.


Perversione, pervertimento- (-di uno scopo, di un obbiettivo) = l'operare in modi consapevoli per evitare conseguenze naturalmente prevedibili. Anche l'indossare un paracadute rappresenta il tentativo di pervertire l'effetto naturale della forza di gravità.


Cacchio c'entra il comportamento animale ? Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

anthonyi

Citazione di: viator il 04 Ottobre 2020, 18:50:26 PM
Citazione di: anthonyi il 03 Ottobre 2020, 22:37:31 PM
Citazione di: viator il 03 Ottobre 2020, 21:40:07 PM
Con la cerebralità ci allontaneremo dalla innocente naturalità del sesso e potremo, se sarà il caso, avviarci verso il mondo della perversione sessuale non riproduttivamente orientata

Non è che sia proprio così, molte delle forme di sessualità etichettate come perverse hanno degli omologhi nei comportamenti di animali "inferiori". Omosessualità, masturbazione, rapporti tra specie differenti. D'altronde l'animale non è cosciente del rapporto sesso-riproduzione, per cui non può essere riproduttivamente orientato in maniera cosciente.
Il rapporto tra perversione e riproduzione, in sostanza, è un prodotto della cerebralità, e, di logica, dovrebbe portare a una riduzione dei comportamenti etichettati come perversi.

Cerebralità = il prevalere di scelte e comportamenti consapevoli e voluti all'interno di situazioni che sarebbero normalmente affrontabili sulla base di semplici pulsioni naturali, istintive, talvolta automatiche. Per esempio, il fare del sesso in posizioni scomode ma eccitanti.


Perversione, pervertimento- (-di uno scopo, di un obbiettivo) = l'operare in modi consapevoli per evitare conseguenze naturalmente prevedibili. Anche l'indossare un paracadute rappresenta il tentativo di pervertire l'effetto naturale della forza di gravità.


Cacchio c'entra il comportamento animale ? Saluti.

A casa mia, perversione sessuale ha questi significati, se poi per te perversione è l'uso del preservativo è la prima volta che sento un'interpretazione del genere.

viator




Salve anthony : Vedi che mi dai ragione ogni volta che replichi alle mie "pedanterie" ? E' inutile che tu prelevi una qualsiasi parola o concetto da quanto io scrivo, che tu gli aggiunga un qualche aggettivo qualificativo e mi risottoponga il tutto dicendomi che quello ho scritto io è diverso da quello che mi stai sottoponendo tu.

Io ti ho fornito una definizione il più generica (quindi universale) possibile di PERVERSIONE e tu mi racconti - in via particolare, ristretta, limitata, esclusiva...........cos'è la PERVERSIONE SESSUALE. (l'uso del preservativo rappresenterà semmai una perversione riproduttiva e non sessuale).

Prima di oggi conoscevi già il termine "perversione" o conoscevi solo l'espressione particolare "perversione sessuale" ?. Lo sai che, quando si rientra dalle missioni militari, bisogna fare rapporto, e non necessariamente "rapporto sessuale" ?. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Dante il Pedante

#26
La sessualità è bella quando ci si ama.Se no è lo sfogo bestiale di un attimo che ti lascia più VUOTO di prima.10 min di godimento e tre giorni di malinconia..
P.S 10 min è un tempo che ho messo cosìIndicativamente. :-[ :-[ :-[
Padrone dacci fame, abbiamo troppo da mangiare.La sazietà non ci basta più. Il paradosso di chi non ha più fame,ma non vuol rinunciare al piacere di mangiare.(E. In Via Di Gioia)

doxa

Viator ha scritto
CitazioneSalve anthony : Vedi che mi dai ragione ogni volta che replichi alle mie "pedanterie" ?

Viator devi essere prudente nel citare il sostantivo "pedanteria": questa parola evoca il nostro amico Dante. Infatti è riapparso tra noi dopo la sua lunga meditazione nel ritiro spirituale,  che lui ha scelto dopo le cancellazioni di alcuni suoi post da parte di Anthonyi.

Dante qui funziona così. Fai buon viso a cattivo gioco. Non fare il permaloso !

Dante ha scritto
CitazioneLa sessualità è bella quando ci si ama. Se no è lo sfogo bestiale di un attimo che ti lascia più VUOTO di prima.10 min di godimento e tre giorni di malinconia..
P.S 10 min è un tempo che ho messo così Indicativamente

Dante sì, va bene, come dici tu la sessualità è moralmente "bella quando ci si ama", ma ti assicuro  che è bella anche quando non ci si ama: l'attrazione fisica subìta  da entrambi i partner "occasionali" asseconda il terzo principio della dinamica newtoniana.



Dante il Pedante

Non ho detto che è "moralmente" bella.Ho detto che è bella.stop.Nell'altro tipo non c'è bellezza,ma senplice godimento dei sensi,che passa rapidamente e ti lascia VUOTO come prima,se non peggio
Padrone dacci fame, abbiamo troppo da mangiare.La sazietà non ci basta più. Il paradosso di chi non ha più fame,ma non vuol rinunciare al piacere di mangiare.(E. In Via Di Gioia)

anthonyi

Citazione di: doxa il 09 Ottobre 2020, 13:40:06 PM


Viator devi essere prudente nel citare il sostantivo "pedanteria": questa parola evoca il nostro amico Dante. Infatti è riapparso tra noi dopo la sua lunga meditazione nel ritiro spirituale,  che lui ha scelto dopo le cancellazioni di alcuni suoi post da parte di Anthonyi.



Ciao doxa, non ho memoria di aver cancellato post del pedante, credo di aver introdotto qualche correzione al testo. Piuttosto dovrei cancellare il tuo, perché discute la moderazione, ma non lo faccio perché sono contento che il pedante si sia riaffacciato su logos.

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