La riverenza

Aperto da viator, 13 Novembre 2021, 16:28:25 PM

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viator

 Salve. Mi interrogavo circa la ormai prossima scomparsa, all'interno della lingua italiana e dei suoi utilizzi colloquiali, dei pronomi personali legati alla riverenza vera o convenzionale nel confronti dei nostri interlocutori.




Intendo riferirmi al "Lei" ed al "Voi" (quest'ultimo – storicamente – è stato un termine fugacemente usato durante il Fascismo), pronomi che una volta venivano usati verso coloro che rivestivano una qualche autorità od anche solo che risultassero essere  per noi degli sconosciuti.




Curiosamente poi mi veniva da chiedermi : ma come mai invece E DA SEMPRE (non credo verrò contestato, a questo riguardo)........................quando c'è da rivolgersi a Dio, TUTTI usano solamente il "Tu"?. C'è mai stato qualcuno che abbia avuto la riverenza di dare del "Lei" a colui (ovviamente per chi sia convinto che Dio sia una persona) che sopra ogni altro dovrebbe incarnare la Suprema Autorità, capacità e volontà di giudizio nei confronti delle cose umane ?.




E' forse perchè Dio viene considerato un compagno di viaggio, un "intimo"............che – mi sembra proprio – è impossibile leggere ed udire di preghiere, invocazioni, benedizioni, prediche............al cui interno non riecheggi la forma espressiva "Tu..............Dio"...........(eventualmente anche "Tu MIO Dio.".....)................ed invece trascuri totalmente l'espressione "Lei, mio Dio................).






A questo punto mi viene da dire non che abbiamo perso il "timor di Dio"...........bensì che proprio sembra che mai noi lo si abbia posseduto !!. Non sono così sfacciato da chiedere vostri commenti. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

anthonyi

Ciao viator, il lei è anche un modo per segnare la distanza, per evitare la confidenza. Indica un atteggiamento più freddo, non amichevole o fraterno. Dare del lei a Dio? Vorrebbe dire affermare di esserne lontano, negare la fiducia nella sua capacità di esserti vicino.

Phil

Non so se nella Bibbia greca e poi in quella latina fossero presenti letteralmente forme differenti dal «tu» (ma scommetto sul «no»); credo comunque, come anthonyi, che forme di cortesia reverenziale si addicano poco allo "spirito" della preghiera cattolica (e ignoro cosa si usi nelle altre religioni).
Attualmente, più che su l'uso ossequioso dei pronomi, il dibattito linguistico pare concentrato su forme "inclusive" e non discriminanti di "desinenze di genere" (come dimostra il caso della «schwa», ə).

viator

#3
Citazione di: Phil il 13 Novembre 2021, 18:05:47 PM
Non so se nella Bibbia greca e poi in quella latina fossero presenti letteralmente forme differenti dal «tu» (ma scommetto sul «no»); credo comunque, come anthonyi, che forme di cortesia reverenziale si addicano poco allo "spirito" della preghiera cattolica (e ignoro cosa si usi nelle altre religioni).
Attualmente, più che su l'uso ossequioso dei pronomi, il dibattito linguistico pare concentrato su forme "inclusive" e non discriminanti di "desinenze di genere" (come dimostra il caso della «schwa», ə).

Salve phil. Ragionevolissima ma perfettamente ovvia l'interpretazione tua e di anthonyi della mia iperbolica provocazione pronominale. Comunque io intendevo limitarmi ai contenuti lingua italiana. Abbiamo voglia nel dedicarci ai dizionari di ovunque e di sempre !.

Non afferro il riferimento alla "schwa". Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Ipazia

Citazione di: viator il 13 Novembre 2021, 18:46:08 PM
Non afferro il riferimento alla "schwa". Saluti.
"Non guardare troppo a lungo nell'abisso, perché l'abisso potrebbe guardare dentro di te" (cit.) Lo scvà è l'ultima demenzialità del politicamente corretto, avente come vittima la lingua italiana.

Riguardo alle forme di cortesia ne rimpiango pure io l'uso corretto. A parte questo social "familiare", altrove uso sempre la terza persona con estranei. Su Dio (cristiano, altre religioni non so, ma suppongo valgano gli stessi criteri), concordo con chi mi ha preceduto.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Phil

@viator
Per la tematica inerente la schwa puoi trovare una breve spiegazione contestuale qui.

viator

#6
Citazione di: Phil il 13 Novembre 2021, 20:18:52 PM
@viator
Per la tematica inerente la schwa puoi trovare una breve spiegazione contestuale qui.

Salve phil. Grazie. Credo di aver compreso. Si tratta del dover "ristrutturare" l'acqua calda. Cioè del fingere che sia particolarmente moderno l'occuparsi del trovare una alternativa (naturalmente irreperibile ma culturalmente e logicamente necessaria) al termine "umanità" (e a tutti i suoi derivati)...............in quanto esso termine implica automaticamente una sopraffazione di genere (maschilista) all'inesistente "donnità".


Infatti la attuale proliferazione di "generi", giungente sino alle buffonesche iniziative legislative, è appunto basata solamente sulla problematica da me evidenziata sopra. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

Ipazia

Citazione di: Phil il 13 Novembre 2021, 20:18:52 PM
@viator
Per la tematica inerente la schwa puoi trovare una breve spiegazione contestuale qui.
E qui una bene argomentata confutazione.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

viator

Citazione di: anthonyi il 13 Novembre 2021, 16:54:38 PM
Ciao viator, il lei è anche un modo per segnare la distanza, per evitare la confidenza. Indica un atteggiamento più freddo, non amichevole o fraterno. Dare del lei a Dio? Vorrebbe dire affermare di esserne lontano, negare la fiducia nella sua capacità di esserti vicino.

Salve anthonyi. Le mie facoltà stanno evidentemente declinando : Non capisco il rapporto tra il "tu", il "lei" e le distanze.
Ma se io, salendo su di un autobus affollato, mi accorgessi che una mano sta cercando di afferrare il mio portafoglio.........mi girassi e vedessi che si tratta della mano di Dio (naturalmente Dio non è un borseggiatore : se vuole il mio portafoglio, lo farà per rimpolparne il suo costantemente misero contenuto e poi ridarmelo......).......a quel punto avrei Dio a me vicinissimo !

Come credi che reagirei ? Gli direi "ehi tu, ma che stai facendo" ??.

Neppure per sogno ! Riconosciutolo per quello che è.......gli darei senz'altro del "ehi, Lei, ma cosa sta cercando di fare??".Che poi il "tu" possa risultare più amichevole e fraterno................vallo a dire all'energumeno con il "crick" in mano che si avventa su di te dopo un diverbio circolatorio. Salutoni.



Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.