La poesia

Aperto da Estack, 23 Febbraio 2021, 18:20:24 PM

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Lou

#15
Citazione di: Estack il 23 Febbraio 2021, 18:20:24 PM
E' da molto che non scrivo, ho notato che in questa epoca, la poesia è sparita. Non leggo ne sui social ne in tv, qualcuno che legga una poesia o che l'abbia scritta di suo pugno. Non sono amante della poesia, ma credo che anche questa sia una forma di arte. Che ne pensate?
Rovistando un po' sui social, se cerchi poesie scritte di proprio pugno, le si trova. E pure esistono case editrici che promuovono la diffusione odierna di questa - la poesia - forma d'arte che pare essere in via d'estinzione. "Pare" per l'appunto, per due ragioni, a mio parere: troppi forse scrivono di proprio pugno senza disciplina e senza alcuno studio, abbassandone il tiro: a meno di non pensare che per essere poeta basti tirar giù di getto parole. Ma se ne può certamente disquisire a riguardo, le obiezioni sono ben accette. Secondo punto, viviamo in una epoca dove la componente visiva, anzi lo dico più banalmente,
l' "immagine" fa da padrona, lo virgoletto perchè pure la poesia è immagine sonora, è immagine visiva, è immagine per parole, è a suo modo il linguaggio  per eccellenza di chi non rinuncia all'immaginazione e all'originario essere di ogni parola, ascoltata, pronunciata, scritta - disegnata.
Rovista, i poeti e le loro voci non spariscono, sono solo adombrati dalle chiacchiere, non sono vati magari, ma perseverano in un'arte che non ha eguali, per me. É come respirare.
"La verità è brutta. Noi abbiamo l'arte per non perire a causa della verità." F. Nietzsche

iano

#16
@ Lou.
Più che dissentire vorrei puntualizzare.
Oggi l'arte in genere, quando si fa' pubblica, risente dei problemi di contingente mancanza di filtri,  propri del giovane nuovo mondo della comunicazione.
Inoltre penso che le poesie che suscitino visioni siano le migliori, ma è vero pure il contrario.
Cioè le visioni che "suscitino" , o forse meglio inducano, o forse non c'è il termine adatto, poesia., siano le migliori. Quindi le diverse arti non si rubano spazio, ma si sostengono.
Però ,certo , qualcosa è cambiato.
Il mio sospetto è che le migliori leve poetiche stiano dietro alla regia dei caroselli pubblicitari.
E se la pubblicità non induce poesia, pure mi pare di poter dedurre la penna  di un poeta dietro a certe pubblicità.
In fondo per poter evocare un mondo intero bastano poche parole e pochi secondi.
Cambia solo il modo di vendersi pubblicamente.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Lou

#17
Accolgo la puntualizzazione, che io chiamo integrazione, a dire il vero, tuttavia mi interessa molto indagare il nesso ta arte e pubblicità e comunicazione: la poesia, che è il tema del topic, in che misura partecipa alla pubblicità? Lo slogan è poesia? E ,ancora, certo la poesia è comunicazione, ma per quale rispetto l'hai associato alla pubblicità?
Al vendersi?
No che pare che non ci siano nè poeti, nè poesia, ma a me pare una falsità. Se uno cerca li trova, pure sui social e pure esenti dal marketing.
Chiedo.
"La verità è brutta. Noi abbiamo l'arte per non perire a causa della verità." F. Nietzsche

Alexander

Si trovano molti siti di poesia sul web. Alcuni con varie sezioni dedicate a poesie di altre culture. Materiale ce n'è molto. Ci sono anche libri di poeti che spesso si trovano in libreria o in qualche edicola e che sono stampati in relativamente poche copie, a spese dell'autore ovviamente (non c'è da meravigliarsi più di tanto, lo faceva anche Nietzsche).
La poesia nella pubblicità mi sembra tanto roba riciclata, un po' come quella che spesso trovi in video su wapp.

iano

Citazione di: Alexander il 13 Marzo 2021, 13:07:24 PM

La poesia nella pubblicità mi sembra tanto roba riciclata, un po' come quella che spesso trovi in video su wapp.
È vero, ma esistono eccezioni, seppur non tali da averne io serbato memoria per riportartele.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

iano

#20
Citazione di: Lou il 13 Marzo 2021, 11:20:59 AM
Accolgo la puntualizzazione, che io chiamo integrazione, a dire il vero, tuttavia mi interessa molto indagare il nesso ta arte e pubblicità e comunicazione: la poesia, che è il tema del topic, in che misura partecipa alla pubblicità? Lo slogan è poesia? E ,ancora, certo la poesia è comunicazione, ma per quale rispetto l'hai associato alla pubblicità?
Al vendersi?
No che pare che non ci siano nè poeti, nè poesia, ma a me pare una falsità. Se uno cerca li trova, pure sui social e pure esenti dal marketing.
Chiedo.
In senso stretto, quello letterario, intendo la poesia come libero esercizio della parola.
Un modo di far veramente proprie le parole.
Un esercizio che non è destinato ad essere messo in piazza.
Un esercizio che tutti dovrebbero praticare.

Lo slogan non è certamente poesia, ma la pubblicità non è solo slogan.
Un carosello può essere poetico, ma se ne estrai una parte puoi restarne deluso.
È un discorso già fatto a proposito delle canzoni.
La poesia secondo me non nasce come comunicazione, ed è una specie di magia che a volte lo diventi, e quando succede non possiamo che goderne.
Tutto ciò però rischia anche di distoglierci dalla sua essenza, che è pratica personale.
Esercizio mentale che al pari di quello fisico ci mette in uno stato di benessere.
Una pratica e relativo piacere che possono creare dipendenza.
Quando ciò accade diventa motivo di vita e  mi sembra consequenziale allora cercare di farne mezzo di sussistenza praticando mercati in uso.
Mi rendo conto in questo modo di togliere gloria alla poesia, ma mi piace cercare sempre il lato strettamente umano delle cose, anche quelle che sembrano trascenderci.
Se la poesia non appare non significa che non sia.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Ipazia

La poesia è un atto di libertà, impossibile nella comunicazione commerciale vincolata alla vendita di una merce.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

iano

Citazione di: Ipazia il 13 Marzo 2021, 16:22:23 PM
La poesia è un atto di libertà, impossibile nella comunicazione commerciale vincolata alla vendita di una merce.
Solo la pervicacia di chi ne dipende riesce a mettere in essere questa apparente contraddizione.
Questa però  non è la sua essenza, ma la sua rappresentazione mediatica.
Nella normalità la poesia non è vincolata a nessun commercio.
È come fare footing. Non è necessario lo sponsor per farlo.
Però se pensi di partecipare alle olimpiadi la questione cambia.
Se impegni tutta la tua vita in qualcosa devi cercare anche il modo di camparci.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

viator

Salve iano. Citandoti : "Se impegni tutta la tua vita in qualcosa devi cercare anche il modo di camparci". Poveri noi,allora ! Avremmo allora che, una volta che uno scopre di possedere la facoltà di fare una cosa che gli piace........."ipso facto" dovrebbe passare dal "piacere di esercitare una facoltà" al "dovere od alla necessità di anteporre il guadagno al piacere".

Forse sei stato influenzato da personaggi della tipologia "ex-Cav. S.B." in quale sorride costantemente mentre ci racconta di quanto e come lui ha sempre lavorato e vuole continuare a lavorare.Posseduto invece dalla ossessione del successo.............egli non ha mai lavorato un solo giorno nè si è mai veramente curato del denaro. Egli ha solamente esercitato la facoltà di inseguire ciò che più di ogni altra cosa lo avrebbe soddisfatto. Il successo, appunto.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

iano

#24
@Viator.
Non è così facile, ed è una fortuna in fondo.
Se fosse così facile tu camperesti stravolgendo ad arte quel che gli altri scrivono.
Come hai fatto poi a farci entrare il cavaliere in questo discorso lo sai solo tu.
Per me non merita neanche di essere nominato.
😒
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

Ipazia

Campare di poesia la vedo dura. Se uno ha un minimo di vena poetica la inquina appena la trasforma in pubblicità. Meglio faccia l'insegnante di lettere. Lo ispirerà di più, muovendosi in un ambiente più vicino alla poesia. Talvolta i giovani sono sorprendenti, proprio perchè non ci campano.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

sapa

Citazione di: iano il 13 Marzo 2021, 15:05:37 PM
Citazione di: Lou il 13 Marzo 2021, 11:20:59 AM
Accolgo la puntualizzazione, che io chiamo integrazione, a dire il vero, tuttavia mi interessa molto indagare il nesso ta arte e pubblicità e comunicazione: la poesia, che è il tema del topic, in che misura partecipa alla pubblicità? Lo slogan è poesia? E ,ancora, certo la poesia è comunicazione, ma per quale rispetto l'hai associato alla pubblicità?
Al vendersi?
No che pare che non ci siano nè poeti, nè poesia, ma a me pare una falsità. Se uno cerca li trova, pure sui social e pure esenti dal marketing.
Chiedo.
In senso stretto, quello letterario, intendo la poesia come libero esercizio della parola.
Un modo di far veramente proprie le parole.
Un esercizio che non è destinato ad essere messo in piazza.
Un esercizio che tutti dovrebbero praticare.

Lo slogan non è certamente poesia, ma la pubblicità non è solo slogan.
Un carosello può essere poetico, ma se ne estrai una parte puoi restarne deluso.
È un discorso già fatto a proposito delle canzoni.
La poesia secondo me non nasce come comunicazione, ed è una specie di magia che a volte lo diventi, e quando succede non possiamo che goderne.
Tutto ciò però rischia anche di distoglierci dalla sua essenza, che è pratica personale.
Esercizio mentale che al pari di quello fisico ci mette in uno stato di benessere.
Una pratica e relativo piacere che possono creare dipendenza.
Quando ciò accade diventa motivo di vita e  mi sembra consequenziale allora cercare di farne mezzo di sussistenza praticando mercati in uso.
Mi rendo conto in questo modo di togliere gloria alla poesia, ma mi piace cercare sempre il lato strettamente umano delle cose, anche quelle che sembrano trascenderci.
Se la poesia non appare non significa che non sia.
Concordo, sono convinto anch'io che, oggi, uno scultore della parola come Ungaretti farebbe molto comodo per trovare lo slogan giusto  a pubblicizzare una marca di carta igienica. Ma sono altresì convinto che, se fosse della partita, se ne asterrebbe. Lo slogan è sicuramente ricerca sulla parola, però come dici giustamente, con altri fini. Poi, chissà, forse per vivere...Per fare poesia occorre pur sempre mangiare 1 o 2 volte tutti i giorni.

Jacopus

Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

sapa

Citazione di: Jacopus il 14 Marzo 2021, 10:24:32 AM
https://konradnews.com/?p=6964




Una breve intervista sull'argomento.
Grazie Jacopus, direi ottima sintesi sull'argomento, per come si sta dipanando. Tendo a pensarla come Riccardo Redivo (RR).

Estack

Nel 2021 tutti possono scrivere la propria, anche chi è arrivato massimo alla quinta elementare, quindi potrebbero anche scrivere poesie. Poi sul guadagno, un poeta di oggi,avrebbe un enorme concorrenza e grande difficoltà a campare solo di questo.