La Coscientropia in poche parole

Aperto da coscientropia, 04 Maggio 2024, 23:12:41 PM

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coscientropia

Citazione di: bobmax il 05 Maggio 2024, 07:41:56 AMSu quali basi si afferma che gli animali non sanno di essere consapevoli di se stessi?
L'uomo è diverso dall'animale perché si chiede come mai non è una pecora? Oppure perché vorrebbe andare sulla Luna?
Cosa significa essere consapevoli di se stessi in modo evolutivo?
Chi è che afferma che la coscienza non esiste?
E per quale motivo fa questa affermazione?
Il pensiero cosciente non è cosciente?
In tal caso perché chiamarlo "cosciente"?
scusa il ritardo, in effetti è meglio rispondere a domande dirette:
Su quali basi si afferma che gli animali non sanno di essere consapevoli di se stessi?
la consapevolezza evolutiva è gestita dai sensi e tutto ciò che ha massa, utilizza il tempo e si muove autonomamente, è consapevole di se stessa. Non si può porre domande su di sè e non ha dubbi. Il dubbio è il primo grado di consapevolezza cosciente e gli animali compresi i corpi umani, non ne hanno perchè completamente gestiti dalle leggi evolutive.
L'uomo è diverso dall'animale perché si chiede come mai non è una pecora?
La coscienza è il corpo umano non sono neppure parenti. La mente umana è animale e non può esprimere giudizi su se stessa. La coscienza esprime solo giudizi.
Cosa significa essere consapevoli di se stessi in modo evolutivo? 
Per la coscientropia la coscienza è "una struttura gerachica di informazione ricorsiva" resa possibile dalla saturazione evolutiva.
Per ragioni ancora da comprendere il cervello umano ha invertito i processi evolutivi da modo espansivo a modo introspettivo.
Normalmente i cervelli animali gestiscono e interagiscono con l'esistito da se stessi verso l'esterno.
Trovano soluzioni di adattamento con l'ambiente di cui fanno parte ed evolvono trovando nuove specializzazioni.
Nel cervello umano sembra che le strutture gerarchiche di informazione evolutive stiano cercando soluzioni a se stesse spingendosi al confine del presente senza poterlo raggiungere e comprenderlo.
Sono in contatto con il presente, ma il presente non esiste, non esiste il libero arbitrio, non esiste la coscienza. La coscienza si manifesta ma non nasce non invecchia non muore. Il suo ambito è il presente, la coscienza non ha libero arbitrio, la coscienza è il libero arbitrio.
La neuroscienza mette in dubbio l'esistenza del libero arbitrio, quindi ha un senso indagare se la coscienza stessa non esista.
Tutto quello che abbiamo sempre definito esistente andrebbe correttamente chiamato l'esistito.
Sempre che sia corretto che la velocità della luce è finita, allora per avere un esistito bisogna utilizzare un tempo anche se infinitesimo. E' solo il tempo utilizzato che concretizza l'esistito.
La percezione del presente dura pochi secondi ma è solo dovuto a come la coscienza interagisce con l'esistito.
La consapevolezza evolutiva è alimentata dal tempo quindi hanno un esistito e sono reali, le sinapsi, la mente, la memoria, l'intelligenza che si trovano in ogni animale compreso l'uomo.
La consapevolezza cosciente è confine tra due mondi, sono in contatto ma non possono condividersi.
Chi è che afferma che la coscienza non esiste?
E per quale motivo fa questa affermazione?
L'affermazione è solo un pretesto di ricerca, si dà per certo che la coscienza non esiste e si cercano le prove.
Il pensiero cosciente non è cosciente?
E' cosciente. Il pensiero cosciente è libero dalle leggi evolutive, l'esistito non percepisce la coscienza quindi non può valutare se è una minaccia o una risorsa. La coscienza è, da quanto si sappia, la cosa più pericolosa in assoluto mai manifestatasi sulla terra, l'esistito non ha difese contro di essa.
Nel mio gruppo di ricerca ci siamo divertiti nello scoprire che forse al nostro corpo è rimasto solo la capacità di grattarsi e dormire, gli unici momenti senza la nostra presenza.
Spero vi divertiate a leggermi, a me non piace prendermi troppo sul serio e apprezzo lo scherno e le battute intelligenti.

bobmax

@coscientropia

Vorrei approfondire questo tuo pensiero. Soprattutto perché percepisco buona fede nelle tue parole.
Avverto pure che potrebbe esserci qualcosa di profondo.
Tuttavia dovrebbe essere ulteriormente chiarito, sfrondandolo da quelle che a mio parere sono incoerenze e contraddizioni.

Per iniziare ad approfondire, vorrei tralasciare per ora le differenziazioni, come tra uomo e animale, o le considerazioni sulla consapevolezza evolutiva, per concentrarmi sulla tua affermazione:

"La coscienza non ha libero arbitrio, la coscienza è libero arbitrio"

Che va di pari passo con la tua osservazione riguardo alla pericolosità della coscienza:
"La cosa più pericolosa in assoluto mai manifestatasi sulla terra, l'esistito non ha difese contro di essa."

Intendi dire che il libero arbitrio è reale, ma non è individuale?
Usi cioè il termine coscienza per riferirti al Caos?
Perché solo il Caos può essere davvero libero...

Se è così mi trovi d'accordo.

Vuoi dire pertanto che sta sviluppandosi in noi la consapevolezza di ciò che fonda la nostra stessa esistenza: il Caos?

Sì, l'esistito nulla può verso il Caos.
Essendone una manifestazione contingente.
L'esistito è il dono del Caos, affinché il Cosmo sia.
Un dono che può essere negato in ogni istante!

La coscienza è allora consapevolezza di Dio = Caos
Che sia un male o un bene, dipende solo dall'amore che nasce in noi.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

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