LA BUSSOLA POLITICA

Aperto da Eutidemo, 22 Marzo 2019, 11:22:25 AM

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Ipazia

Di naturale il capitalismo ha solo lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo. Se vogliamo una naturalità diversa dobbiamo uscire dallo schema capitalistico. Una società dal volto umano è totalmente innaturale per il modello di esistenza capitalistico perchè dovrebbe rinunciare alla sua stessa molla esistenziale: il darwinismo sociale. La contraddizione tra umano e capitale permane, peraltro in forme che non si discostano particolarmente da quelle dello sfruttamento analizzato dai classici, tendendo sempre al livello minimo di sopravvivenza della forza lavoro - che con Anthony posso ammettere mutata nelle sue fenomenologie (partite iva, ditte subappaltatrici, lavori atipici ma anche quelli tradizionali sempre meno tutelati) - senza tenere in alcun conto la dignità della vita umana.

Per tale motivo votare i commessi del capitale, da sinistra, è come tagliarsi i fatidici attributi da soli.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

anthonyi

Citazione di: paul11 il 25 Marzo 2019, 08:50:34 AM
Ma infatti la Cina rappresenta un non comunismo, per i comunisti, e un non capitalismo, per gli apologeti del libero mercato.
Si tratta di capire se "terze vie" che negli ultimi cinquant'anni sono stati tentati  e tutti falliti (Tito e Gheddafi fra questi) potranno avere un futuro,

C' è un dominio a monte dell'uomo economico e politico, ed  è quello dell'uomo "psicologico", di natura.
Si tratterebbe anche di capire se la natura umana  che tende ai due aspetti  sociale ed egoistico è più teso "naturalisticamente" verso il capitalismo o il socialismo/comunismo. E se la cultura, in quanta parte possa condizionarlo (in positivo o negativo).
Il punto è se l'economia dello scambio con annesso plusvalore e profitto è l'unica forma di interazione sociale "naturale" oppure siano possibili strade intermedie ,come quella cinese.
Perchè tutti  i partiti occidentali sono di fatto "interclassisti". Ma il punto è se questo stadio è la risultante della mancanza e sottrazione dei partiti e movimenti di sinistra o anche perchè il "proletario" sentendo puzza di denaro si è imborghesito?

Il problema è che non basta l'analisi marxista, dal punto di vista della sinistra.
In altri termini significa  cercare di capire se il capitalismo ,nonostante tutte le sue contraddizioni, rimane il sistema"naturale" più confacente al sociale e il sistema liberal-democratico politico  parlamentare pure.

L'appiattimento, con la scomparsa estremistica verso il centro parlamentare, che ha comportato la sparizione storica dei movimentismi extra parlamentari o parlamentari sia di sinistra che destra non è solo un sintomo, deve avere una causa che non può solo essere un'apologia del tipo "il capitalismo o il libero mercato è il meglio"

....non so se sono riuscito a farmi capire ...

Paul, al di là delle mie opinioni, direi che questi sono argomenti OT, almeno per come io avevo interpretato il 3D. Comunque l'appiattimento del quale tu parli per me è un buon segno, il movimentismo esasperato produce solo disordine e non favorisce la produzione di scelte politiche razionali. E' di quelle che noi abbiamo bisogno, anche nei confronti del libero mercato, da persona competente in economia ne conosco sia i punti di forza, sia i punti deboli.
Un saluto

tersite

---->Questa è la "politica dei due tempi"
fin dai tempi di Lama della CGIL

ma che bei ricordi vederlo scappare circondato dal servizio d'ordine.....il secondo tempo lo stanno ancora aspettando ma almeno lo si è fatto scappare.
Ogni definizione è artificiosa e in ciò è il suo potenziale evolutivo. (anonimo)

tersite

--------->L'unica differenza politica tangibile e storicamente attiva è tra sopravvivenze ideologiche alla Casarini che pensano di risolvere i problemi importando la disperazione africana nella disperazione europea, risolvendo soltanto la loro illusione di continuare ad esistere politicamente e il pragmatismo, pieno di contraddizioni ma coi piedi per terra, di chi ha capito che non si esce dalla disperazione riempiendo l'Europa di questuanti.

a- non si esce dalla disperazione riempendo l'europa di questuanti.
b- risolvere i problemi importando disperazione africana nella disperazione europea.

Io non vedo l'europa alla disperazione. Non vedo file ai negozi, non vedo tende della croce rossa sparse sulle piazze e non vedo donne che cercano i pezzi sparsi della famiglia in mezzo alle buche.
I tedeschi hanno maltrattato per benino la grecia ma in fin dei conti si stan riprendendo, non ci sono carestie in portogallo, spagna e francia hanno ottime squadre di calcio, di formula uno e di motomondiale.
Al nord sono sempre stati bene (europa o non europa) e anche in quei posti disperazione non ne vedo, c'e' un tasso di alcolismo veramente interessante ma sono minuzie sociologiche che si trascinano da decenni.
Negli ultimi sessanta anni (la vita di un uomo fortunato..) siam passati dalle vacche nel "tinello" in terra battuta et annessa pellagra con zero pensione e calci in testa ogni volta che aprivi bocca, ad un sistema parlamentare con annesso diritto al lavoro, al voto ed alla pensione. Nel frattempo hanno anche bonificato la pianura pontina. O poco prima, vabbè l'epos quello è.
Si potrebbe dire che fesserie (sistema parlamentare con annesso diritto al lavoro, al voto ed alla pensione) erano allora e tali sono rimaste datasi la breve durata del sogno socialdemocratico.
La nostra piccola testa però in questi sessanta anni si era così accomodata in questa parodia di giardino biblico (ed in effetti ora è diventato il paradiso perduto....la cacciata della medio piccola borghesia dal giardino incantato del benessere...bella cosa questa..da approfondire; l'arcangelo chi potrà mai essere..un commissario ue? X-Yping? i negriiii??) che dopo appena dieci anni di crisi economica sembra debba cadere il mondo.
In giro ci sono meno soldi e allora? Arrangiatevi e fate con meno.
Io non ho mai pensato che l'appartamentino ( o più..) comprato con una dura vita di sacrifici (di fabbrica o di negozietto...) fosse un diritto; ho sempre pensato fosse una concessione che il regime elargiva ad un povero cristo, perchè  serviva un certo numero di "meno poveri" (e che per questo si sentissero anche meritevoli ed "in diritto"...e sai ho studiato tanto..e ma sai quanto ho lavorato..) per comprimere quelli più poveri di loro, che così usciva un lavoretto davvero pulito e ben fatto, naturale proprio.
Strategia che ha funzionato sino alla marcia dei colletti bianchi di torino (pochi mesi prima di essere cacciati anche loro..le folli risate  ;D ..) emblematica per la tipicità esemplare del fenomeno.
Nonostante tutti questi anni la strategia (perchè è ben vero che nei ceti medio bassi la lotta di classe è un tabù ma in quelli alti assolutamente no...sembra strano ma è proprio così; marx e le sue categorie è strumento delle elite non dei poveri cristi..i poveri cristi se la sono bevuta un altra volta che marx non serve a nulla..)sembra funzionare ancora, solo che adesso non ci sono più gli operai contro cui scagliare l'odio pilotato di borghesi e borghesucci ma ci sono sti pezzi di negri alti un metro ed ottanta. 
Tutta qui la disperazione d'europa. Ci sarebbe poi la faccenda dei questuanti ma si risolve da sola in centinaio d'anni con la sostituzione etnica.
Ogni definizione è artificiosa e in ciò è il suo potenziale evolutivo. (anonimo)

baylham

Aggiungerei ulteriori assi o dimensioni per complicare un po' il tuo sistema di classificazione Eutidemo: l'egoismo/altruismo, l'individualismo/collettivismo, il nazionalismo/internazionalismo, il mercato/pianificazione, la democrazia/dittatura, il conservatorismo/rivoluzionarismo.
L'ecologismo come si colloca nella classificazione?

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