L'"Ouroboro" e il "Nastro di Moebius"

Aperto da Eutidemo, 16 Marzo 2023, 11:00:13 AM

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Eutidemo

Il nome del serpente "Ouroboro" deriva dal greco "οὐροβόρος" ("οὐρά"  "coda," e "βορός", "mordente"); ma si trova scritto anche "Oroboro", "Uroburo" o "Uroboro" ecc., le quali sono tutte forme etimologicamente devianti, ma comunemente usate ed accettate.
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Si tratta di un simbolo molto antico che rappresenta un "serpente che si morde la coda"; però, nei bassorilevi, viene raffigurato in due posizioni completamente diverse.
- a forma di "cerchio":
- a forma di "otto":
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Oltre a tale evidente differenza, ho notato che, sebbene ci sia una infinità di diverse raffigurazioni delle due immagini, sia in quella a forma di "cerchio", sia in quella a forma di "otto":
- in alcune delle prime (cerchio) il serpente "inghiotte" la sua coda (cioè, se stesso);
- in alcune delle seconde (otto), invece il serpente "morde" soltanto la sua coda, senza "autodivorarsi".
Vedi, ad esempio, le immagini sopra.
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Inoltre, sebbene in casi molto più rari di rilievi sepolcrali, il serpente a forma di otto la sua coda non la "morde" nemmeno, ma si limita semplicemente a "strisciare su se stesso".
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Sulla base di tali estemporanee osservazioni, ho ritenuto di poter fare un'"ipotesi"; la quale, però, è estramemente "congetturale", e, secondo me, ha solo "una probabilità su dieci" di essere fondata (se non ancora di meno).
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Al riguardo, si tengano presenti le seguenti considerazioni:
a)
Un serpente che "inghiotte" se stesso, paradossalmente "consuma" un cerchio annullandosi per sempre.
b)
Un serpente che "morde" se stesso (ovvero che striscia su se stesso), invece, paradossalmente, può continuare a farlo all'infinito.
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Riguardo alla considerazione di cui alla lett.b), peraltro, si tenga presente che la maggior parte dei serpenti, hanno il "dorso scuro" e il ventre più "chiaro"; come quello nella seguente immagine.
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Il che significa che se i serpenti si intorcinano su se stessi, a forma di otto (soprattutto morendo), assumono un aspetto molto simile all'"Otto di Moebius"; con un lato più scuro ed uno più chiaro.
I quali lati, però, sono uno la continuazione dell'altro, se il serpente si morde la coda ruotando la testa nello spasmo della morte; come talvolta accade.
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Perciò non si può escludere che qualche antico filosofo greco, il cui nome è rimasto sconosciuto, abbia anticipato di secoli l'idea del "Nastro di Moebius"; identificando il serpente morto in posizione di otto all'"infinito percorso" che, su di esso, le formiche continuavano a fare, fino a ridurlo uno scheletro.
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Non a caso l'attuale "Simbolo matematico dell'infinito", è molto simile sia ad un ad "Ouroboro" a forma di 8, che ad un "Nastro di Moebius" (e non ad un  "Ouroboro" a forma di cerchio)
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Come ho detto, la mia è solo una fantasiosissima "congettura" (o, se preferite, una semplice "fantasia"); però, quantomeno sul piano filosofico, secondo me si può benissimo intravedere un "fil rouge" tra i tre diversi simboli (sebbene il "Nastro di Moebius" non sia soltanto un simbolo).
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