L'"ostaggio con la pistola alla tempia"!

Aperto da Eutidemo, 30 Dicembre 2022, 12:18:10 PM

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Eutidemo

Vi sarà senz'altro capitato di assistere, spero soltanto guardando un film, alla classica situazione dell''"ostaggio con la pistola alla tempia"; la quale, purtroppo, non di rado si verifica anche nella realtà, e che è una delle più difficili da risolvere per le forze di polizia "normali" e/o anche per quelle "speciali".
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Ovviamente, tale situazione può presentarsi nei modi più diversi:
- all'interno di un locale da soli;
- all'esterno di un locale da soli;
- all'interno di un locale,  con più agenti alle spalle o ai fianchi;
- all'esterno di un locale,  con più agenti alle spalle o ai fianchi;
- all'interno di un locale, con cecchini sui tetti che tengono di mira il sequestratore attraverso le finestre.
- all'esterno di un locale, con cecchini sui tetti che tengono di mira il sequestratore in strada.
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Ovviamente non possiamo trattare qui tutti i casi, ma accenneremo soltanto al più difficile, che è ovviamente il primo (o anche il secondo); ed infatti si tratta di una situazione che non può essere risolta senza correre "gravissimi" rischi personali, ovvero farli correre alla persona sequestrata.
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Innanzittutto, occorre cercare di capire :
a)
Se il sequestratore è nel pieno possesso delle sue facoltà razionali, oppure è se è completamente fuori di testa, a causa della droga o per altri motivi.
b)
Qualora, invece sia, almeno apparentemente, nel pieno possesso delle sue facoltà razionali:
- se è un dilettante;
- se è un professionista.
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Ammesso che si riesca a distinguere il caso a) da quello b), il che comporta differenti tecniche di "negoziazione", il caso b), in genere, si capisce facilmente dalla "postura" del sequestratore.
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Ed infatti, se è un "dilettante", lascerà sporgere troppo la sua testa a lato dell'ostaggio:
Se, invece, è un "professionista", starà ben attento a nascondere quasi tutta la sua testa dietro quella dell'ostaggio:
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Questo serve più che altro a "capire" chi si ha davanti, ma non certo ad "agire"; ed infatti, in qualsiasi caso, fino a che l'ostaggio ha la pistola puntata alla tempia, sparare al sequestratore è comunque estremamente pericoloso.
Ed infatti, anche se colpito alla testa, il sequestratore potrebbe lo stesso premere il grilletto per un riflesso automatico del dito; come, purtroppo, è spesso accaduto, con la conseguente  morte dell'ostaggio.
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La cosa migliore, quindi, sempre che ci si riesca, è cercare di fare appello alla sua ragionevolezza; cioè, fargli capire che, se dovesse sparare in testa al sequestrato, immediatamente dopo anche la sua testa salterebbe subito in aria.
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Ed infatti:
- se il sequestratore comincia a sparare per primo, si trasforma automaticamente in un "bersaglio" vivente, in quanto, in tal caso, diviene perfettamente "legittimo" ucciderlo;
- peraltro,  sarebbe in "svantaggio di tempo di tiro" rispetto all'agente, perchè quest'ultimo ha già la pistola puntata verso di lui, mentre invece il sequestratore omicida dovrebbe ruotare di 90 gradi la canna dell'arma dalla testa della vittima uccisa a quella dell'agente, il quale, invece, è ancora vivo e vegeto (ed anche molto "incazzato").
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Per cui occorre fargli capire che, se sparasse alla vittima, sarebbe come suicidarsi!
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A questo punto, però, i casi sono due:
- o il sequestratore si arrende;
- oppure allontana la pistola dalla tempia della vittima, e cerca di colpire l'agente.
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In tal caso, però, il sequestratore deve per forza esporsi maggiormente; e, poichè ormai il sequestrato non ha più la pistola alla tempia, l'agente può sparare senza più remore di fargli rischiare la vita, lanciandosi velocemente in avanti ed in basso verso sinistra.
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Perchè in uno scontro a fuoco diretto:
- chi spara restando fermo sul posto è un uomo morto;
- il sequestratore, invece, poichè è ancora abbrancato col braccio sinistro al collo della vittima, costituisce un bersaglio (più o meno) fermo sul posto.
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Per cui, almeno "in teoria", sempre che l'agente sia un "abilissimo" tiratore e che non sia eccessivamente lontano, può fargli saltare via la testa con (relativa) facilità.
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Però, per riuscirci, è bene che si alleni ogni giorno a fare il tiro a segno con le monetine da dieci lire! :D
:D
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