L'esperimento delle cinque carte.

Aperto da Eutidemo, 06 Maggio 2023, 17:07:09 PM

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Eutidemo

A giugno dello scorso anno, il Gruppo di Indagini del CICAP, che, come noto, si propone (meritoriamente) di smascherare i falsi "parapsichici), è stato contattato da D., una signora calabrese che sosteneva di essere dotata di un genuino potere paranormale; il quale sarebbe consistito nella capacità di "vedere a distanza".
Cioè, previa adeguata concentrazione, la donna sosteneva di riuscire a percepire nella sua testa "l'immagine mentale", come in una specie di "flash", di un qualsiasi oggetto che, nello stesso momento, era osservato da qualcuno che fungesse da "emittente", o "trasmettitore", dell'informazione; il tutto anche se i due soggetti si trovavano a centinaia di chilometri di distanza.
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L'ESPERIMENTO
L'esperimento è stato effettuato,  tramite INTERNET nel mese di settembre del 2022, alla presenza e sotto il controllo di Mattia Rudi (coordinatore del CICAP Calabria), Luca Antonelli, Sofia Lincos, Stefano Ruia e Luigi Garlaschelli.
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Prima del collegamento erano stati preparati alcuni cartoncini neri, tutti uguali, ciascuno con un disegno di un oggetto diverso su un solo lato.
Un membro del CICAP fungeva da "trasmettitore mentale" del disegno.
Cioè, dopo aver mescolato bene i cartoncini, il "trasmettitore mentale"  ne pescava uno a caso e si concentrava sul disegno dell'oggetto; la signora D., dopo essersi concentrata per qualche istante anche lei, proponeva la sua "percezione".
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I risultati, così come riferiti dal CICAP, sono stati i seguenti.
"1) D. afferma: «potrebbe essere una barca?» Il disegno era il simbolo aritmetico "+".
2) D. disegna l'immagine percepita: si vede un tondino e delle punte, il tutto appena abbozzato, non ha una forma ben precisa. La donna non ci dice niente di più. Giro la mia carta e la mostro a tutti: un mazzo di fiori colorati. Non assomigliano per nulla al disegno che ha fatto lei, ma subito D. esclama: «Io stavo disegnando proprio dei fiori!» Peccato, perché la parola «fiori» è arrivata solo a carta scoperta.
3) La terza percezione è espressa a voce: «Mi sembra qualcosa che ha la forma di una macchina, un'immagine rettangolare...» Il mio disegno rappresentava due impronte di scarpa da uomo.
4) La percezione è disegnata su un foglio: una serie di cerchi, uno vicino all'altro. D. ci dice che non è ben chiaro, potrebbero essere gocce, ma anche teste di persone. Il mio disegno rappresentava un paio di occhiali.
5) La percezione è espressa a voce: «Un albero o un ombrello... qualcosa di appuntito verso l'alto». L'immagine sulla carta è quella di un fuoco di legna. D. ci fa notare che qualcosa di appuntito c'era davvero."
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Il Comitato CICAP ha ritenuto negativo il risultato dell'esperimento.
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Per cui ne fu tentato un altro, nel quale il Comitato CICAP non si accontentò più di descrizioni di forme generiche da parte di D.: cioè, ad esempio, se il "trasmettitore" stava osservando dei "fiori", lei doveva dire esattamente "fiori", e non qualcosa che ci assomigliava semplicemente.
Il risultato di questo nuovo test è stato di 2 carte corrette su 10, per cui, secondo il Comitato CICAP, siamo nell'ordine di risposte giuste che possono rientrare nel semplice caso; per cui ha ritenuto negativo il risultato anche del nuovo esperimento.
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CONSIDERAZIONI
Come sanno tutti coloro che hanno letto qualche mio THREAD, io sono particolarmente "scettico" riguardo al "paranormale"; questo in quanto, in tutta la mia vita, non ho mai visto verificarsi un "vero" fenomeno paranormale in mia presenza, se c'era un controllo adeguato del fenomeno.
E non dubito che quello del CICAP lo sarà stato senz'altro.
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Tuttavia, nel caso di specie, per onestà intellettuale devo dire che le conclusioni "negative" del CICAP riguardo all'esperimento di cui sopra mi sono sembrate un tantino troppo "drastiche"; anche se non ero presente, e non ho potuto vedere di persona i disegni della signora D.
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Ed infatti:
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1) "D. afferma: "Potrebbe essere una barca?", mentre disegno rappresentava non un oggetto, bensì il simbolo aritmetico "+"."
Al riguardo occorre considerare che, almeno a quanto ho capito, gli sperimentatori avevano detto alla donna che avrebbero cercato di trasmetterle immagini di "oggetti", e non di "simboli"; il che può averle confuso le idee, nonchè il "presunto" mezzo di trasmissione telepatica del pensiero.
D'altronde, una barca, in effetti, nella sua struttura è piena di croci, come rilevabile dalla seguente immagine.
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2) "D. disegna l'immagine percepita: si vede un tondino e delle punte, il tutto appena abbozzato, non ha una forma ben precisa. La donna non ci dice niente di più. Giro la mia carta e la mostro a tutti: un mazzo di fiori colorati. Non assomigliano per nulla al disegno che ha fatto lei, ma subito D. esclama: «Io stavo disegnando proprio dei fiori!» Peccato, perché la parola «fiori» è arrivata solo a carta scoperta.*
Va bene!
Però un "tondino con delle punte" può benissimo somigliare ad un fiore stilizzato, con la corolla e i suoi petali a punta.
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3) "La terza percezione è espressa a voce: «Mi sembra qualcosa che ha la forma di una macchina, un'immagine rettangolare...» Il mio disegno rappresentava due impronte di scarpa da uomo."
Al riguardo, vista dall'alto, un'impronta può anche avere, più o meno, la la forma di una macchina; però forzando molto l'interpretazione della risposta.
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4) "La percezione è disegnata su un foglio: una serie di cerchi, uno vicino all'altro. D. ci dice che non è ben chiaro, potrebbero essere gocce, ma anche teste di persone. Il mio disegno rappresentava un paio di occhiali."
Be' a parte il fatto della "serie" (e le errate interpretazioni di D.), gli occhiali sono proprio dei cerchi uno vicino all'altro.
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5) "La percezione è espressa a voce: «Un albero o un ombrello... qualcosa di appuntito verso l'alto». L'immagine sulla carta è quella di un fuoco di legna. D. ci fa notare che qualcosa di appuntito c'era davvero.".
In questo caso, in effetti il disegno sulla carta, era proprio qualcosa di appuntito verso l'alto.
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Alla stregua di tali considerazioni, secondo me il Comitato CICAP ha esagerato nel ritenere del tutto negativo il risultato dell'esperimento; io, come voto, gli avrei assegnato un 5 e mezzo o un 6 meno meno.
Ed infatti D. non ha azzeccato neanche un oggetto, ma, nel descriverne le forme, ci è andata quasi sempre più o meno vicino:
- da una somiglianza del 20% (le impronte)
-  ad una somiglianza dell' 80% (il fuoco a punta).
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Quanto, invece, al secondo esperimento, bisognerebbe conoscerne le effettive condizioni.
Ed infatti, se si trattava di oggetti qualsiasi, presi a caso, secondo me azzeccarne due su dieci era un risultato davvero eccezionale, e superiore alle medie statistiche.
Ed infatti, ho fatto personalmente la prova con un amico, e non ne abbiamo azzeccato neanche uno.
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Per cui, quanto sopra, mi dà un po' da riflettere!
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bobmax

Secondo me, nel secondo esperimento la signora conosceva i disegni delle 5 carte, mentre nel primo no.

Perciò nel secondo esperimento ne ha indovinata 1 su 5. Confermando cioè la probabilità attesa.

Il primo esperimento lascia invece perplessi sulla qualità con cui il CICAP effettua le sue verifiche.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Eutidemo

Ciao Bobmax. :)
Sono perfettamente d'accordo con te.
Ed infatti:
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1)
Se, nel secondo esperimento, la signora conosceva i disegni delle 10 carte (non erano 5), averne indovinate 2 su 10 non costituisce alcuna anomalia statistica; sicuramene è stato un puro caso.
Però, se la signora "non" conosceva i disegni delle 10 carte, ogni sua scelta poteva riguardare migliaia (se non milioni) di oggetti diversi; ed allora averne indovinati 2 su 10 costituisce una notevolissima anomalia statistica, e non può davvero essere un puro caso.
Però dal resoconto del CICAP non si capisce bene se sia il primo caso (più probabile), ovvero il secondo (molto meno probabile).
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2)
Il primo esperimento, invece:
- o lascia perplessi sulla qualità con cui il CICAP effettua le sue verifiche;
- oppure lascia alquanto perplessi circa l'effettiva capacità della signora D. di riuscire a percepire (sia pur in modo molto impreciso e distorto) l'immagine dei cinque cartoncini.
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Come ho scritto, bisognava essere presenti per poter giudicare con maggior cognizione di causa.
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Un saluto! :)
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