l'interiorità maschile

Aperto da sileno, 11 Maggio 2018, 13:57:15 PM

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sileno

Ho letto "L'interiorità maschile", saggio di Duccio Demetrio. L'autore è molto critico verso l'atmosfera anticulturale e spoetizzata del nostro paese. Verso gli uomini "maschi" più che "uomini" , privi di vita interiore e orientati verso quelle tipicità di genere, che secondo l'autore sarebbe perfino preferita dall'universo femminile. Infatti, scrive: (...) ..."l'ampio consenso femminile che li eccita e conferma e ancora una volta li preferisce alle inquietudini e ai pallori dei poeti, di chi antepone il pensiero al fare ..." ecc. Per tradizione educativa non si dedicano ad alcun "esercizio di scrittura rievocativa, sulla propria infanzia, non scrivono di sé, del loro passato ... gli hanno insegnato che un uomo non deve lasciarsi andare a tentazione intimistiche. Prigionieri della loro solitudine e impotenza comunicativa ( ...) non hanno voglia e costanza d'indagare se stessi, penetrare nelle loro storie individuali, sapere ciò che non hanno mai voluto sapere, per diventare uomini e non solo "maschi". Disertano ogni luogo in cui si richiede di pensare, ascoltare, parlare, scrivere insieme ... refrattari a curiosità e stimoli. Non dediti a pensosità appassionate,a sensibilità verso i turbamenti dell'animo da esprimere, per imparare a rivelare qualcosa di se stessi. L'autore si chiede se alle donne può piacere ancora "un uomo a propensione interiore feconda", dote che può favorire "incontri 'giovani', tenerezze appassionate per il tempo che resta. 
Non si fanno domande su se stessi, non conoscono nemmeno cosa significa la locuzione "vita interiore", interessati solo al visibile. 

"L'uomo poetico non teme di incarnare tutti i diversi sessi e modi d'essere nelle stagioni diverse della vita" 

Incapaci di valorizzare quell'interiorità di genere femminile. Giudicano futilità quella sensibilità e cultura intimistica attribuita alle donne. 
La libertà individuale nel mondo maschile non è mai premiata. Gli appartati, liberi battitori,vogatori controcorrente, autosufficiente, hanno vita difficile. 
Eppure si diventa uomini solo se si coltiva la vita interiore e si realizza la propria più vera umanità.. 
La nobiltà d'animo consiste nell'essere sinceri con se stessi, scoprirsi, raccontarsi con pudicizia, guardarsi allo specchio per superarsi , per mirare ad altro da sé. La vita interiore è la terra promessa che richiede fatica, voglia di migliorarsi, trovare le parole giuste per raccontarsi. 


Il rimedio sono alcune conversazioni con le donne per avvicinarsi al linguaggio poetico, alla musicalità della parole,lo scambio di qualche libro di poesia, ecc. 
Eppure certa rozzezza fallica non cesserà mai di riscuotere consenso presso le donne. 
Per una scuola d'interiorità ogni luogo è buono se diventa tempo poetico, autocoscienza, raccoglimento meditativo. 
Ma l'autore teme che le donne siano contagiate da questa deteriore "maschilità" venendo a contatto con tali abitudini "maschiliste",con i loro noiosi eterni copioni. Il centro vitale è tutto ciò che ispira riflessioni imprevedibili e quella libertà che può dare una più densa vita interiore. 

I giudizi sono molto severi, e certo non si può generalizzare. Tuttavia, si tratta davvero di una tendenza diffusa? 
Davvero, alla luce anche di nostre esperienza, gli uomini rifuggono ogni confronto con la loro interiorità? E dovrebbero scoprire il valore educativo di una proficua meditazione in solitudine, per acquisire una virilità più problematica e profonda, imparando dalle donne? 
FFZ TRENDS

viator

Salve. Le considerazioni di questo autore (che non ho letto e non leggerò mai) sono fondate a livello sociologico e di costume. Cioè a livello di comportamenti collettivi, pubblici, quotidiani, superficiali.

In ambito invece di rapporti personali e privati tocca al singolo uomo dimostrare chi si è al di là di ogni apparenza, e la donna, approfondendo, sa benissimo qual è la gerarchia dei valori che le fa apprezzare un uomo.

Dopo essersi separata prima da un macho vanitoso e coglione ed una seconda volta da un uomo riservato ed intelligente, state sicuri che dimenticherà il primo e rimpiangerà il secondo.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

sileno

Citazione di: viator il 12 Maggio 2018, 21:34:20 PM
Salve. Le considerazioni di questo autore (che non ho letto e non leggerò mai) sono fondate a livello sociologico e di costume. Cioè a livello di comportamenti collettivi, pubblici, quotidiani, superficiali.

In ambito invece di rapporti personali e privati tocca al singolo uomo dimostrare chi si è al di là di ogni apparenza, e la donna, approfondendo, sa benissimo qual è la gerarchia dei valori che le fa apprezzare un uomo.

Dopo essersi separata prima da un macho vanitoso e coglione ed una seconda volta da un uomo riservato ed intelligente, state sicuri che dimenticherà il primo e rimpiangerà il secondo.

Non si può generalizzare: c'è una saggistica  che afferma il contrario ( Donne che amano troppo, L'amore dannoso, ecc.) e affermazioni di donne famose:
"Misteri della seduzione: sensibili e colti non appaartengono all'immaginario sentimentale - erotico delle donne; ha successo il macho e villano ( Boralevi), "Più sono mascalzoni, più piaccione, volgare, maleducato, fragili, disagiati, autodistruttivi e violenti.
"Mi ama proprio perché m'ignora e m'insulta ( Sotis) e molte altre

Nella letteratura decine di esempi: le donne stanno a loro agio con i mediocri ( Ortega Y Gasset); Guillame: le donne si perdono con uomini di nessun conto"
Tarchetti: grandi passioni per uomini abbietti, mostri, sciocchi, cattivi. "Voi siete migliore ma vi amo di meno" ( Le notti bianche).
Hanno il consenso femminile uomini senz'anima, vita interiore.
Nel web parlano con chi piace e fa sentire a proprio agio, non con chi può amplare il proprio mondo. Potrei continuare a lungo con esempi tratti dalla vita, dalla cronaca, dalla letteratura.
A proposito di femminicidio, molte donne sono coatte a ripetere scegliendo sempre lo stesso tipo di uomo , disadattato, violento e scambiano le botte per segno d'amore.

viator

#3
Salve. Per Sileno: E chi ha generalizzato?? Mica ho detto che TUTTE le donne finiscono per incontrare un vero uomo !! Anzi, essendo questi ultimi molto rari, MOLTISSIME donne sono costrette ad accontentarsi di coglioni, dei quali diventeranno prede poiché, poverine, non hanno trovato di meglio.
Io ho detto e ribadisco che QUALSIASI donna che abbia la fortuna di trovare e frequentare minimamente un vero uomo, sarà in grado di riconoscerlo infallibilmente e di apprezzarlo, godendoselo finchè ce l'ha e rimpiangendolo se lo perderà.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.