L'appello di Cacciari e degli intellettuali (con poco intelletto)

Aperto da 0xdeadbeef, 24 Agosto 2018, 21:21:50 PM

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0xdeadbeef

http://www.neldeliriononeromaisola.it/2018/08/236853/

Lo dico brutalmente: a me sembra la solita aria fritta e rifritta.
Tante, ma neanche poi tante, parole senza davvero dire qualcosa di significativo. Un bla-bla pieno zeppo di
luoghi comuni sottoscritti da personalità che non in pochi hanno, tristemente, definito "intellettuali" (poi
ci si meraviglia del distacco con il "popolo" - ma questo comincia già con queste definizioni).
Si salva in minima parte solo la risposta di Cuperlo, il quale perlomeno cerca di dire qualcosa di meno
generico.
Cacciari parla di "pensiero unico intriso di rancore e risentimento". Bah, rancore e risentimento forse sì;
ma pensiero unico no, davvero.
Pensiero unico, semmai, quello dei partiti liberali ancor oggi egemoni (chiaramente Popolari e Socialisti
tali sono), ma di questo Cacciari finge o fa finta di non accorgersi...
"Ossessione per il problema dei migranti" non direi. Semmai ossessione per un problema nel quale l'Italia
non può essere lasciata sola.
Quanto a Visegrad perchè non si sanzionano quei paesi? O magari perchè non li si espelle dall'UE?
Mica sarà perchè il "popolare" (inteso come PPE) Orban e i suoi amichetti tornano comodi in materia di
delocalizzazioni o roba simile? Mah, farò peccato a pensar così male?
Quanto al "più vasto schieramento di destra dalla fine della Seconda guerra mondiale" ho moltissimi
dubbi (sul fatto che questo schieramento sia catalogabile come destra).
Fino a prova contraria, miei cari "intellettuali", a farci lavorare con contratti a termine da fame e a farci andare
in pensione solo dopo aver conseguito il certificato di decesso ci ha pensato l'altro schieramento,
quello dei liberali: il vostro.
saluti

InVerno

Sono d'accordo sia con Cacciari (talmente vago che è diffile non esserlo) sia con te. Aggiungo solamente che il fatto che questo appello sia di carattere nazionale è per conto mio il vero tallone di achille che lo accomuna a tutti gli altri.
Cuperlo rimanda all'idea della sirena, che dovrebbe essere uno stimolo ubiquo di allarme.
Ora, un appello di carattere nazionale per conto mio più che una sirena è una pentola a pressione in un appartamento.
Si è capito o no, che l'interesse nazionale ed europeo divergono e non possono essere portati sullo stesso piatto politico, pena la sconfitta?
Ma sopratutto, si è capito o no che gli unici a potersi dire realmente europeisti sono gli europei? (mitologici)
Possibile che sia cosi difficile capire che per fare l'europa servono gli europei, non gli Italiani o i Tedeschi, e senza
rivolgersi ad essi (che siano appelli o partiti) si perde tempo? Ma che cos'è l'internazionalismo su base nazionale? E basta..
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

0xdeadbeef

Curioso che tu sia d'accordo sia con me che con Cacciari (che diciamo cose opposte)...
Dunque, mi par di capire, tu sostieni che: "fatta l'Europa bisogna fare gli Europei"; senonchè, a me
sembra, l'Europa non è affatto "fatta".
E' fatta semmai una unione monetaria, neanche una unione economica; men che meno una unione politica.
Ed è proprio questo il problema, il "vulnus" che spinge quelli che la pensano come me (ex di sinistra,
non certamente votati al nazionalismo etc.) ad abbracciare l'idea "sovranista".
Si pensa che l'Europa sia necessaria; sia ovvero un pensiero razionalmente fondato? La si faccia, subito.
O almeno si faccia una parvenza di unione economica, ma non si continui con questo stillicidio, con
queste iniezioni di un veleno che ci sta uccidendo lentamente.
Ma non la si farà, è evidentissimo (solo chi ha le fette di salame agli occhi può ancora crederci).
Non la si farà proprio perchè, riprendendo in maniera specularmente opposta Cacciari, nella prospettiva
liberale "ogni uomo è un'isola", e dunque è e sarà sommamente improbabile che queste "isole" (uomini o
nazioni che siano) trovino un alcunchè di comune al di fuori del mercato e delle sue "regole".
Perchè ciò che Cacciari non vede o finge di non vedere è che proprio il liberalismo che lui e quelli
come lui, popolari o socialisti che siano (tale distinzione è ormai irrilevante), propugnano come
"pensiero unico" (forse senza nemmeno accorgersene...) impedisce di trovare quel "sostrato comune"
che è terreno indispensabile su cui pensare di costruire una "comunità".
Non è stato, non è e non sarà il "sovranismo" ad uccidere l'idea di Europa, perchè essa non è mai nata
nè è mai stata concepita IN QUANTO il liberalismo, sterile, non poteva concepirla.
saluti

InVerno

Ti sbagli riguardo a quello che penso dell'europa, cioè che sia fatta e abbisogni ora degli europei. Io dico che servono gli europei per farla, e questi europei vanno "svegliati" se esistono, altrimenti è tempo perso.
"La popolazione europea è una grande famiglia [....]. Non è molto intelligente pensare che in una casa così piccola sia possibile mantenere una comunità di nazioni con differenti sistemi legali, fiscali, e codici morali ".
Chi ha detto questa frase? Un tale Hitler... Purtroppo questo tenore di argomentazione è spesso quella che si sente nel parlamento europeo, dove spesso involontariamente (si spera) il Fuhrer viene citato. Questa è la posizione dell'europeismo su base nazionale, il "vorrei ma non posso" che nel periodo successivo si trasforma in sovranismo per spugna gettata. Ma qui non è lo stato che "si costerna, si indigna e si impegna poi getta la spugna con gran dignità" , ma l'europeo. Le fusioni a freddo non hanno mai funzionato, manca una narrativa, manca un dominio, mancano tante cose che "a freddo" non è mai capitato nella storia siano successe. Perciò già è un impresa titanica, forse il più audace progetto sociale mai intentato, non va trattata come un telefono rotto tempestando l'assistenza di reclami, ma come la più grande sfida che l'umanità abbia mai intrapreso. L' europeo è innanzitutto chi avverte la gravitas di questa sfida, tutti gli altri possono chiamare il callcenter di Salvini per il loro telefono rotto, ne avranno uno nuovo di pacca come dice la pubblicità.
https://www.youtube.com/watch?v=pco_KGdjszE
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Ipazia

Il sovranismo è inevitabile finchè la forma stato sarà lo stato nazionale. Il motivo è ovvio: a mantenere lo stato sono esclusivamente i cittadini di quella nazione. Così come sono gli unici a pagare gli interessi sui propri debiti di stato. L'Europa è uno stato federale abortito per molteplici motivi: troppe lingue, stili di vita, politiche estere ed economie differenziate. Cui si aggiunge, come nella fattoria degli animali di Orwell il dato incontrovertibile che tutti sono uguali, ma qualcuno è più uguale degli altri. E dall'Europa ne trae i vantaggi maggiori, vuoi perchè ha ingessato i concorrenti con la moneta unica e Maastricht, vuoi perchè, avendo un pedigree coloniale di tutto rispetto, coinvolge i partner nei suoi interessi neocoloniali. Uno di questi paese se ne sta uscendo ed è un bene. La vicenda del debito greco è emblematica: si sono salvate le banche francesi e tedesche da una perdita miliardaria accollando il debito ai cittadini europei. Così siamo messi peggio di come Hitler aveva previsto. Il che è tutto dire. Gli intellettuali, ed in particolare quelli della defunta sinistra italiana, vivono di fumus ideologico che affidano alla carta. Con la quale la BCE si fuma un sigaro succulento e tira avanti nell'unica Europa che esiste: quella su misura del capitalismo finanziario globalizzato. Attali disse: ma cosa crede la plebe europea che l'euro sia stato inventato per la sua felicità ?! La plebe europea non lo crede più e tra sei mesi dirà la sua.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

green demetr

Citazione di: 0xdeadbeef il 24 Agosto 2018, 21:21:50 PM
http://www.neldeliriononeromaisola.it/2018/08/236853/

Lo dico brutalmente: a me sembra la solita aria fritta e rifritta.
Tante, ma neanche poi tante, parole senza davvero dire qualcosa di significativo. Un bla-bla pieno zeppo di
luoghi comuni sottoscritti da personalità che non in pochi hanno, tristemente, definito "intellettuali" (poi
ci si meraviglia del distacco con il "popolo" - ma questo comincia già con queste definizioni).
Si salva in minima parte solo la risposta di Cuperlo, il quale perlomeno cerca di dire qualcosa di meno
generico.
Cacciari parla di "pensiero unico intriso di rancore e risentimento". Bah, rancore e risentimento forse sì;
ma pensiero unico no, davvero.
Pensiero unico, semmai, quello dei partiti liberali ancor oggi egemoni (chiaramente Popolari e Socialisti
tali sono), ma di questo Cacciari finge o fa finta di non accorgersi...
"Ossessione per il problema dei migranti" non direi. Semmai ossessione per un problema nel quale l'Italia
non può essere lasciata sola.
Quanto a Visegrad perchè non si sanzionano quei paesi? O magari perchè non li si espelle dall'UE?
Mica sarà perchè il "popolare" (inteso come PPE) Orban e i suoi amichetti tornano comodi in materia di
delocalizzazioni o roba simile? Mah, farò peccato a pensar così male?
Quanto al "più vasto schieramento di destra dalla fine della Seconda guerra mondiale" ho moltissimi
dubbi (sul fatto che questo schieramento sia catalogabile come destra).
Fino a prova contraria, miei cari "intellettuali", a farci lavorare con contratti a termine da fame e a farci andare
in pensione solo dopo aver conseguito il certificato di decesso ci ha pensato l'altro schieramento,
quello dei liberali: il vostro.
saluti


Ascoltatevi questa cosa dal canale youtube.

Casa della Cultura Via Borgogna 3 Milano-18_09_26-Massimo Cacciari, Elio Franzini, Roberto Mordacci_ _SONO ANCORA TEMPI MODERNI_


Il discorso di Cacciari non è quello della sinistra politica, ma è quella dell'intellighènzia di sinistra, che ha lanciato questo appello generico contro le nuove forze popolar-nazionali.

Appello ridicolo? si, non c'è dubbio, ma necessario.

Non è tanto nella miopia intellettuale di Cacciari che non ho mai sentito dire nulla contro il potere dei privati, e che anzi nella sua figura di sindaco, ha sempre e solo elogiato, per fini pratici e utilitaristi, gli stessi che hanno chiuso la piazza ai barboni.

E' tipico della sinistra voler giungere a patti, ma a fare i patti con il diavolo si perde l'anima.

Ci voleva forse un pò di nerbo in più, ma non sarebbe cambiato nulla. In Italia la mafia ancora c'è.

Siamo appena usciti da mafia capitale, alcuni giornalisti hanno parlato di ostia mafiosa.

Sono già sotto scorta. Con Salvini si sono viste alcune mosse di piccolo raggio forse, ma importanti, per far capire che qualcosa si può smuovere.

Più che il liberalismo, sono le forze nazionali a dare l'impressione di poter reagire.

Che lo scotto sia un ritorno al revanchismo nazionale, mi pare ridicolo al limite dello sfottò-

Sono proprio i liberali e i socialisti a minacciare direttamente lo stati Italia!!!

Parlano di guerra economica, di spread tutte cose poco amichevoli!!!!

La sinistra è veramente allo sfascio e alle bugie più odiabili di questi giorni di bombardamento mediatico già preavvisate dal filosofo fusaro.

Quindi ridicolo è pure poco, necessario perchè la sinistra rischia veramente di implodere definitivamente ANCHE INTELLETTUALMENTE, se non ci sono voci di RILANCIO. (purtroppo è un rilancio poco credibile! c'è bisogno di gente con le palle, pronta a morire, a sacrificarsi per gli ideali di sinistra, come fecero i miei nonni.
Io vedo solo fantasmi pallidi, riciclatori nel miglior dei casi di vecchi moti popolar socialisti. Ridicoli!!! Gira per Milano gli anni scorsi e capivi che l'immigrazione è un problema serio!
Ascoltati l'ultimo intellettuale serio di sinistra ZIZEK (a proposito auguri maestro, spero ti riprendi dal tuo problema di infiammazione facciale ! non lasciarci soli proprio ora!!!)
e forse capivi che l'immigrazione è un problema SERIO REALE!!!
Cosa c'entra il fatto che questo problema reale abbia come conseguenza di rinfocolare la cattiveria umana??? e tu cosa hai fatto per fermarlo....ANZI COSA FAI!!! sinistrorso schifo immondo del MONDO. REMI CONTRO!!! IMMONDIZIA! eccotela qua la rabbia, e sono di sinistra mai mi sognerei di votare lega....e continui a non AFFRONTARE I TUOI PROBLEMI; A FARE SPALLUCCE; A leccare il culo dell'IMPERO!!! SUL SERIO!!!!

Siamo in un mare di guai amici miei, al di là del finto sfogo. Una sinistra per essere tale deve conoscere i problemi reali, e aiutare il paese a uscire dalla crisi, quindi in questo momento devono solo aiutare questa coalizione nazional-ecologista. Dimostrare di capire che i problemi reali vanno affrontati, una volta fuori, puoi dire ok. abbiamo fatto il nostro dovere di base. ora RILANCIAMO con proposte europeiste etccc.....

MA PRIMA DEVONO DIMOSTRARE!!!! E INVECE sono ancora addentro ai vecchi concetti della politica che oggi è morta!


Mai andare contro se stessi, prima regola che un politico deve rispettare, lo so per esperienza. sono regole scritte amici miei,ma sul serio non lo sapevate?

anzi viene prima una regola d'oro, NON CONFONDERE IL PROPRIO SIMBOLO CON QUELLO DELL^AVVERSARIO.....ma ci rendiamo conto!!!!! parlano di dialogo, e di fatto è ipocrisia perchè ci sono queste regole interne, non dette, ma che tutti sono tenuti a rispettare!!!

LA POLITICA ERA IPOCRISIA; perchè sapevano che tutto è mass mediatico, è fruibile come merce informazione, e come ogni merce, essa ha il suo valore, in base all'uso di scambio!!

RIcordo ITALIA DIETRO alla NIGERIA!!! come libertà di stampa....è così da anni!!!!

QUesta DEMENTE mentecatta sinistra-politica-massificante-annullatrice di pensiero. VIENE PRIMA DI QUALSIASI PENSIERO Di sinistra.


Siamto alla fine però, l'uso mediatico si fa solo se la gente sta bene di testa.

Ma se ti vedi la gente extracomunitaria che ti guarda male, che si aggira minacciosa che un giorno sì e un giorno no sta nella cronaca nera-----

Se lo vedi presso di te, accanto a te....ma la gente sragiona!!!! la mass medio merce, non ha più influenza vince la paura. la paura dello straniero....la stessa la cui idea di EUROPA DA ROMA IN POI ha combattuto e vinto come discorso dell'occidente. Discorso violento a dire il vero. Ma nondimento che ha fruito di periodi di pace e progresso rilancio.

La sinistra non ha fatto i conti con queste cose!!! e usa vecchie categorie che non funzionano più-

L'attacco ai beni di stato è comunque pronto il liberalismo controllore del turbocapitalismo sta per sferrare un attacco, nelle tasche del cittadino.
Vuole scacciare una paura con una paura più grande, lo spettro della povertà.

Ha già funzionato in america, nel periodo di rinascita comunista americana, funzionerà anche qua. A meno che qualcuno con le palle istituzionali protegga gli attacchi speculativi.

E' tutto lì-. Protezione uguale chiara uscita dall'europa e presa in onere degli sventati cittadini abituati alla manna di stato.

O così o la vedo male, malissimo!!!




Vai avanti tu che mi vien da ridere

0xdeadbeef

#6
A Ipazia e Green Demetr
La sinistra non esiste più da tempo. O forse, parafrasando Montanelli che parla della patria, essa è esistita
solo nei sogni degli sprovveduti che hanno avuto la sventura di crederci (come me, del resto).
La sinistra "vera" (i vari gruppuscoli che si richiamano esplcitamente al comunismo) è vicina ai "sovranisti",
ed è questa, forse, la posizione più coerente (perfino un sindacalista "verace" come M.Landini, sembra
prossimo segretario della CGIL, lo è).
L'altra sinistra, quella dei Prodi, dei Renzi, dei Cacciari (del PD, insomma...) propone per le prossime
elezioni europee, udite udite, un grande raggruppamento anti-sovranista che va da Tzipras a Macron, inglobandovi
presumibilmente  gli Juncker, le Merkel e compagnia cantante. Bah, poco male, avevamo del resto già ampiamente
capito che questa  "sinistra" è in realtà una formazione politica di stampo liberale (e quindi liberista in economia).
Per una questione di dignità personale (null'altro...) trovo che quelli come Cacciari, che si definiscono
"intellettuali di sinistra" dovrebbero acquisire il buon gusto di dire, almeno ogni tanto, le cose come stanno.
Hanno in tutto e per tutto assorbito quella cultura liberale anglosassone che, dal settecento e attraverso tutto
l'ottocento, arriva fino agli anni 70 del novecento (quand'è soppiantata dal più attuale e coerente "spontaneismo").
Una cultura, dunque, stantia in quanto espressione di un mondo che non c'è più; una cultura che poneva al centro
della propria riflessione la libertà individuale (che i nostri valenti "intellettuali" chiamano "diritti civili")
ed il merito individuale (che, sempre i nostri valentissimi, hanno fatto proprio riempiendosi letteralmente la
bocca del termine "meritocrazia"), cioè categorie politiche che nulla hanno più a che vedere con l'attualità (anzi,
diciamo che l'attualità ha profondamente mutato).
E' troppo chiedergli di "mettere nel Pantheon" (una espressione che sembra piacere assai a costoro...), che so,
Hume, Adam Smith, Spencer e Stuart Mill (e con essi sostituire Berlinguer, Don Milani, Mandela etc.)?
saluti

green demetr

Citazione di: 0xdeadbeef il 10 Ottobre 2018, 20:07:10 PM
A Ipazia e Green Demetr
La sinistra non esiste più da tempo. O forse, parafrasando Montanelli che parla della patria, essa è esistita
solo nei sogni degli sprovveduti che hanno avuto la sventura di crederci (come me, del resto).
La sinistra "vera" (i vari gruppuscoli che si richiamano esplcitamente al comunismo) è vicina ai "sovranisti",
ed è questa, forse, la posizione più coerente (perfino un sindacalista "verace" come M.Landini, sembra
prossimo segretario della CGIL, lo è).
L'altra sinistra, quella dei Prodi, dei Renzi, dei Cacciari (del PD, insomma...) propone per le prossime
elezioni europee, udite udite, un grande raggruppamento anti-sovranista che va da Tzipras a Macron, inglobandovi
presumibilmente  gli Juncker, le Merkel e compagnia cantante. Bah, poco male, avevamo del resto già ampiamente
capito che questa  "sinistra" è in realtà una formazione politica di stampo liberale (e quindi liberista in economia).
Per una questione di dignità personale (null'altro...) trovo che quelli come Cacciari, che si definiscono
"intellettuali di sinistra" dovrebbero acquisire il buon gusto di dire, almeno ogni tanto, le cose come stanno.
Hanno in tutto e per tutto assorbito quella cultura liberale anglosassone che, dal settecento e attraverso tutto
l'ottocento, arriva fino agli anni 70 del novecento (quand'è soppiantata dal più attuale e coerente "spontaneismo").
Una cultura, dunque, stantia in quanto espressione di un mondo che non c'è più; una cultura che poneva al centro
della propria riflessione la libertà individuale (che i nostri valenti "intellettuali" chiamano "diritti civili")
ed il merito individuale (che, sempre i nostri valentissimi, hanno fatto proprio riempiendosi letteralmente la
bocca del termine "meritocrazia"), cioè categorie politiche che nulla hanno più a che vedere con l'attualità (anzi,
diciamo che l'attualità ha profondamente mutato).
E' troppo chiedergli di "mettere nel Pantheon" (una espressione che sembra piacere assai a costoro...), che so,
Hume, Adam Smith, Spencer e Stuart Mill (e con essi sostituire Berlinguer, Don Milani, Mandela etc.)?
saluti

La disanima della questione e delle forme della neolingua liberale sono impietose, e mi trovano d'accordo.

Permettimi però di rimanere perplesso su questo tuo improvviso "cedimento ideologico".

Sfogati pure amico ma poi bisognerà pure riprendere in mano la questione a sinistra.

Per quanto utopica sia, fin quando esiste, dà la possibilità di riallacciarsi ad essa.

Ovviamente una utopia seria, fatta di proposte concrete. Non idealistiche come ero solito ascoltare da te. Cosa che se da una parte mi appagava, perchè quell'idealismo lo sposo, e dall'altra mi muoveva a pensiero critico.

Ma non ti rendi conti che la fine dell'ideologia è esattamente quel pensiero unico, disfattista di cui parla spesso Fusaro?

Naturalmente sono d'accordo anch'io che è un esagerazione, ma bisogna intenderlo come discorso riduzionista, ossia di un reale che piega ogni discorso ai confini applicati.

E invece il pensiero di sinistra sposta sempre quei margini, non foss'altro per via di quel processo dialettico, che forse non porterà all'abolizione della proprietà privata, ma che dà la possibilità a discorsi egualitari.

Ugualità in potenza, non ugualità imposta. Mi sembrano concetti diversi e che mai la sinistra si impegna a distinguere.

Vai avanti tu che mi vien da ridere

0xdeadbeef

Citazione di: green demetr il 10 Ottobre 2018, 20:28:24 PM
Permettimi però di rimanere perplesso su questo tuo improvviso "cedimento ideologico".




Mah, quando qualcuno mi chiede il perchè di questa mia "svolta" (perchè mai "cedimento"?) gli rispondo che la
colpa è di Dostoevskij (che a me sembra l'unico che sappia rispondere qualcosa a Nietzsche)...
Marx, di cui continuo ad essere grande ammiratore, intuì la necessità che un "corpus" normativo si sviluppasse
su di un fondamento solido, e sostituì al "popolo", hegelianamente inteso, la "classe" (anche in questi termini, se
ci pensi, può essere visto il ribaltamento in senso materialista dell'idealismo hegeliano).
Non che Marx si sia, banalmente, "sbagliato"; è che la "classe" è risultata storicamente perdente; perchè non ha
saputo coagularsi e diventare gruppo sociale omogeneo (i "proletari di tutto il mondo" non si sono uniti, potremmo
chiosare).
L'internazionalizzazione marxista era da intendersi, a parer mio, in un tal senso. Era, sì, cancellato il "confine"
(il "confine", cioè, come espressione del popolo hegelianamente inteso), ma per stabilirne un altro, e rigoroso:
quello fra le classi.
Contemporaneamente, anche il liberalismo (poi diventato "mercatismo") operava la sua internazionalizzazione (per
motivi economici). Nella quale ad emergere è l'individuo (ed in cui il "confine" è rappresentato proprio
dalla irriducibile individualità di ognuno). E questo è risultato il modello storicamente vincente.
Quindi, vista la mia personale ed irriducibile ostilità verso il modello liberale-mercatista (molti parlerebbero
di invidia, o tirerebbero in ballo, chissà se a ragione, motivi riconducibili alla psicologia), per mero
realismo politico ho pensato che l'unica maniera efficace di opporsi a quel modello fosse quella che si fonda
sul "popolo" hegelianamente inteso e precedente alla tesi di Marx.
Questo, in sintesi, il motivo della mia "svolta"...
saluti

baylham

Citazione di: Ipazia il 08 Ottobre 2018, 08:20:24 AM
Il sovranismo è inevitabile finchè la forma stato sarà lo stato nazionale. Il motivo è ovvio: a mantenere lo stato sono esclusivamente i cittadini di quella nazione. Così come sono gli unici a pagare gli interessi sui propri debiti di stato. L'Europa è uno stato federale abortito per molteplici motivi: troppe lingue, stili di vita, politiche estere ed economie differenziate. 

Sei sicura che a mantenere lo Stato e a pagare gli interessi o i debiti siano esclusivamente i cittadini di quello Stato? 

Mi auguro che l'Europa diventi uno Stato federale e sosterrò col mio voto ed appoggio i partiti politici che vanno in questa direzione.
In questo senso aderisco all'appello di Cacciari.

Ipazia

Citazione di: baylham il 11 Ottobre 2018, 09:52:23 AM
Citazione di: Ipazia il 08 Ottobre 2018, 08:20:24 AM
Il sovranismo è inevitabile finchè la forma stato sarà lo stato nazionale. Il motivo è ovvio: a mantenere lo stato sono esclusivamente i cittadini di quella nazione. Così come sono gli unici a pagare gli interessi sui propri debiti di stato. L'Europa è uno stato federale abortito per molteplici motivi: troppe lingue, stili di vita, politiche estere ed economie differenziate.

Sei sicura che a mantenere lo Stato e a pagare gli interessi o i debiti siano esclusivamente i cittadini di quello Stato?
...
Se quello stato non è sufficientemente forte e intrusivo da condizionare la finanza globale: Sì. Purtroppo non è il caso dell'Italia e di moltissimi altri stati mondiali. La BCE non è la FR e ogni stato è singolarmente in balia del Mercato. Il QE qualcosa ha fatto, ma solo sul lato monetario (per sostenere l'euro), non su quello economico.

Dopo tanti tentativi abortiti, permane la mia sfiducia sull'UE: troppi ostacoli di carattere culturale, linguistico, economico perchè diventi una federazione. Al massimo, come ora, una finta federazione a servizio degli stati economicamente più forti e dei loro sistemi bancari. Che non sono l'Italia, recentemente adibita a discarica dell'esubero demografico africano. Penso nemmeno, come motivo principale, per avere un "esercito industriale di riserva", ma per motivi d'immagine e per supporto economico ad una mafia emergente che è stata definita mafia umanitaria. Quindi: zero assoluto.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

0xdeadbeef

Personalmente concordo con Ipazia. Ma c'è davvero qualcuno, fra i sostenitori dell'UE, che vuole uno stato
federale? A me non sembra...
Mi sembra piuttosto che essi dicano: "le cose devono andare avanti in questo modo, senza cambiare nulla,
perchè questo è il migliore dei mondi possibili e i sovranisti vogliono distruggerlo".
Bah, da un certo punto di vista mi sento più europeista io (che non ho pudore a dirmi populista e sovranista)
di quanto mi sembra lo siano Cacciari e i suoi amichetti.
Si faccia domattina almeno l'unione bancaria e tributaria, e vedrete che molti sovranisti (me compreso)
cominceranno a cambiare idea (ma nessuno la farà).
saluti

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