Il sogno cinese

Aperto da Jacopus, 27 Luglio 2021, 23:18:11 PM

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Jacopus

https://www.arte.tv/it/videos/078193-000-F/il-mondo-secondo-xi-jinping/




Spero che il link sia giusto. In ogni caso basta andare sul sito di ARTE.tv per trovarlo. Lo consiglio per le molteplici chiavi di lettura che offre, anche a proposito di temi che, apparentemente non sono connessi con la Cina, come l'antieuropeismo dell'Ungheria. Oppure per la nitidezza con cui descrive il più perfetto esempio di totalitarismo nel XXI secolo, fino all'ombra del sospetto della pandemia COVID-19 come strumento geopolitico di pressione.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Kobayashi

#1
Veramente molto interessante.
Però prima di giudicare la Cina con l'ossessione della difesa dei diritti umani, non dobbiamo dimenticare che cosa è stata (per le popolazioni dominate) l'egemonia europea prima e quella anglo-americana poi.

La difesa dei diritti civili separata dalle questioni fondamentali economico-sociali perde di consistenza, questo è il problema. Diventa, agli occhi delle popolazioni meno privilegiate, lo strumento attraverso cui l'ordine del mondo attuale guidato dagli Usa cerca di contrastare l'ascesa della Cina e garantire libertà innanzitutto alle proprie grandi aziende, al proprio capitalismo.

Certo che quell'esperimento di controllo sociale digitale con assegnazione di un punteggio in base a come ciascuno si comporta nella vita privata e pubblica è impressionante...

Ma mi chiedo se sia veramente necessario.
Avere il 5% della popolazione che critica il governo sui social è veramente un problema?
Che cosa potrebbe produrre tale critica?
Sarà che noi in Occidente abbiamo già elaborato la fine della vita politica dei cittadini, e quindi assistiamo a critiche feroci quotidiane che non impediscono alla classe dirigente di auto-selezionarsi e proporsi allo spettacolo delle elezioni senza il minimo pudore...

InVerno

#2
Citazione di: Kobayashi il 01 Agosto 2021, 10:38:22 AM
Avere il 5% della popolazione che critica il governo sui social è veramente un problema?
Che cosa potrebbe produrre tale critica?
Penso che i dittatori non si aspettino che il dissenso cresca lentamente come nei paesi "democratici", ma che ogni scintilla possa divampare in maniera molto rapida se non controllata. In fin dei conti, che altro potrebbe spodestarli se non un movimento rapido ed estemporaneo, magari in grado di produrre un colpo di stato? Che paura avrebbe Putin di Navalnji? Perchè farne un "martire" e insistere a perseguitarlo, quando si aggira su percentuali per niente pericolose? La senescenza e l'agorafobia da sole non bastano, ci vuole quella paranoia costante del dissenso, che secondo me nell'idea pragmatica cinese è anche una perdita di efficienza economica, un 5% che potrebbe produrre anzichè parlare.

Bel documentario comunque, un pò scolastico ma in occidente è quello che serve: studiare il fenomeno cinese dalle basi, perchè questa volta non è per niente scontato che alla fine del film arrivino "i buoni". L'eurocentrismo ci acceca, siamo intimamente convinti che gli altri possano darsi da fare e sorprenderci a volte, possiamo perdere battaglie ma mai la guerra. Un pò perchè ignoriamo a partire dai libri di storia, che la Cina si è semplicemente presa una pausa negli ultimi trecento anni, dall'essere quello che è sempre stata: la nazione più potente e sviluppata del mondo..che ha superato i propri problemi di divisione politica, che è uscita infine dal feudalesimo, ed è in grado di coordinare incommensurabili quantità di energie verso un obbiettivo. Nessuno stato europeo preso singolarmente, ma neanche a piccoli gruppi, può pensare di essere un attore sul teatro Cinese, ci cascano gli Orban, i Greci in banca rotta (meraviglioso prodotto della "democrazia" europea al servizio della finanza) magari ci caschiamo anche noi con il M5s. Ho messo "democrazia" tra virgolette in relazione all'Europa, non so che strumento grafico potrei utilizzare riguardo a "comunismo" e Cina, i Fukuyamisti possono dormire sogni tranquilli, sono capitalistissimi anche loro, ma con la differenza che alla base hanno il pragmatismo confuciano, non il postmodernismo del dopo sbornia.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia