Il rovescio della medaglia

Aperto da Eutidemo, 24 Ottobre 2023, 17:16:22 PM

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Eutidemo

Premetto che non intendo assolutamente tessere qui un "elogio della plastica"; la quale, anzi, secondo me, e come meglio spiegherò a conclusione di questo mio "post", laddove possibile, andrebbe senz'altro sostituita con materiali molto meno inquinanti.
Intendo, invece, evidenziare alcuni aspetti della questione, che molti "laudatores temporis acti" ignorano o fingono di ignorare.
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1)
Poco meno del 30% del "peso" delle nostre automobili, è attribuibile ai componenti in plastica delle stesse; percentuale che i costruttori stanno tutt'ora aumentando proprio al fine di diminuire l'inquinamento atmosferico provocato dal consumo di carburante delle vetture, che è direttamente proporzionale al loro "peso".
Ed invero, quando le automobili erano composte quasi tutte di metallo, l'inquinamento  "pro capite" di C02 nell'atmosfera era estremamente superiore a quello odierno; e, questo, anche considerando i "filtri" di cui sono oggi dotate quasi tutte le vetture (la maggior parte dei quali è, appunto, di plastica).
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2)
Lo stesso discorso vale per gli aerei, in quanto, ovviamente, più sono pesanti e più inquinano l'atmosfera in conseguenza del maggior consumo di carburante; ed infatti, proprio per tale motivo, un tempo i biglietti aerei avevano un costo astronomico.
Oggi i voli "low cost" non esisterebbero, se non fosse stata considerevolmente aumentata la componente plastica degli aeroplani.
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3)
La "plastica", peraltro, ha sostituito in materia molto rilevante l'uso della "carta", soprattutto nelle "confezioni" e negli "imballaggi"; il che ha ridotto, anche se, putroppo, in misura ancora insufficiente, la devastante "deforestazione" globale.
La quale, come è noto, è uno dei problemi più gravi che minaccia l'ambiente e la vita sul nostro Pianeta.
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4)
Peraltro, la "produzione" e/o il "riciclo" industriale di carta, metalli, vetro, alluminio ed di altri prodotti sostituiti dalla plastica, spesso, è molto più inquinante e costoso della plastica.
Ad esempio:
- è verissimo che il "riciclo" dell'alluminio consente il risparmio di un quintale di CO2 per ogni tonnellata di materiale rimesso in circolazione (cioè il 10% circa);
- però la sua "produzione primaria" produce ben 13 tonnellate e mezzo di CO2, contro le 2,4 tonnellate  di CO2 derivanti dalla produzione della plastica.
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5)
Infine, per risparmiare altre dozzine di esempi, pensate alla differenza di peso tra le bottiglie di plastica che oggi vengono utilizzate da quasi 8 miliardi di uomini, e le bottiglie  di vetro utilizzate dai 4 miliardi di uomini che popolavano il pianeta quando io andavo ancora a scuola; l'inquinamento dovuto alla maggiore quantità di carburante necessario per trasportare queste ultime, tutte in vetro, agli attuali 8 miliardi di uomini sarebbe oggi insostenibile (per non parlare dei costi).
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CONCLUSIONE
Ciò premesso, secondo me, per ridurre l'inquinamento della plastica, non bisogna tornare ad utilizzare i "vecchi materiali", tanto esaltati dai "laudatores temporis acti"; la cui produzione ed il cui consumo, almeno in molti casi, era di gran lunga più inquinante degli attuali materiali plastici.
Occorre, invece, fare uno sforzo di immaginazione e pensare ad altri nuovi tipi di materiali, che possano più "ecologicamente" ed "economicamente" sostituire, almeno in parte, le materie plastiche (le quali sono indubbiamente molto inquinanti).
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Ad esempio:
a)
Sembra che dalle bucce di banana, che avanzano a miliardi in tutto il mondo e che si buttanto via  e si calpestano rischiando di scivolare, possa ottenersi un filamento utilizzabile dalle stampanti 3D, per produrre  occhiali, scarpe, orologi ed altri oggetti.
b)
Il polistirene realizzato con la caseina proveniente dal latte, può egregiamente ed ecologicamente sostituire molti tipi di plastiche sintetiche inquinanti.
c)
Con la cheratina delle piume di gallina, disponibili a miliardi, possono sostituirsi molti tipi di plastiche sintetiche inquinanti oggi utilizzate per realizzare materiali resistenti alla trazione.
d)
L'amido di riso, se opportunamente trattato, può essere utilizzato nell'industria tessile, in quella vestiaria, in quella elettronica ed in quella degli imballaggi.
e)
Gli aghi di pino (che infestano i nostri giardini e le nostre strade) possono essere usati per realizzare "stoviglie usa e getta" altamente biodegradabili; a differenza di quelle di plastica oggi utilizzate, e che stanno inquinando gli oceani.
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ecc. ecc.
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