"Il" presidente o  "la" presidente"?

Aperto da Eutidemo, 30 Novembre 2022, 12:25:56 PM

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Eutidemo

Quando si riunisce il Consiglio dei Ministri, c'è:
- chi "partecipa" alla riunione, che viene identificato con il participio presente del verbo "partecipare" ("partecipante");
- chi "presiede" alla riunione, che viene identificato con il participio presente del verbo "presiedere" ("presidente").
E su questo credo che siamo tutti d'accordo!
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Secondo la lingua italiana, come in qualunque altra riunione:
- se chi "partecipa" alla riunione è di genere femminile, viene denominata come "la partecipante";
- se chi "presiede" alla riunione è di genere femminile, viene denominata come come "la presidente".
Ed anche su questo non ci piove.
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La circostanza che la presidenza del consiglio identifichi una specifica carica istituzionale, non può ovviamente modificare il "sesso" di chi la esercita; soprattutto se se tratta di una presidente del consiglio acerrimamente contraria all'ideologia "gender" e LGBT.
E, soprattutto, non può più prenderla in giro!
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Al riguardo, la linguista Valeria della Valle, condirettrice del Dizionario della Lingua Italiana Treccani, circa la perentoria richiesta avanzata dal premier Giorgia Meloni di essere chiamata al maschile anziché al femminile, ha dichiarato: "Se vogliamo stare alla grammatica e alla  lingua italiana, Giorgia Meloni deve essere chiamata <<la>> presidente visto che appartiene al genere femminile così come diciamo <<la>> giudice. Questa è la risposta linguistica. Se poi, però, alcune donne rifiutano tali regole ne hanno tutto il diritto; quindi, se queste persone amano essere declinate al maschile, è una loro scelta personale e ideologica che non corrisponde all'uso grammaticale".
Sono pienamente d'accordo; per cui la Meloni si scelga pure la "declinazione" di "genere"" che preferisce!
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Però, allora, se poi il membro del senato Pinco Pallino, che è "gay", pretende di essere chiamato "la senatrice Pinco Pallino", Giorgia Meloni non si deve scandalizzare; e non lo deve più prendere in giro!
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anthonyi

Mi sa che l'esempio che fai del senatore gay non é pertinente con la questione posta dalla meloni. Per lei la funzione di presidente del consiglio é una funzione istituzionale dotata di un suo genere maschile, che secondo lei rimane uguale anche nel caso in cui la funzione sia svolta da individuo di sesso femminile, per cui l'uso del genere maschile é atto di rispetto per l'istituzione. 
Nel caso invece che fai del senatore gay, che vuole farsi chiamare al femminile perché "si sente donna" abbiamo al contrario un asservimento della funzione istituzionale a quella che é un'esigenza, o addirittura un vezzo, della persona. 

niko

La Meloni ha scelto e preferito di chiamarsi "il presidente" e non "la presidente" per presentarsi al mondo come donna non stereotipatamente femminista e per ribadire la sua contrarieta' a certe battaglie linguistiche tipicamente femministe, e anche, lgbt.

Io che odio la Meloni, e sono d'accordo con molti temi femministi ed lgbt, in questo caso specifico sono d'accordo con lei.

La battaglia linguistica e per i pronomi e' proprio l'ultima delle priorita', fumo negli occhi, e la sinistra lo dovrebbe capire, che e' impossibile creare consenso intorno a puttanate del genere.

Se la gente fosse libera, anche sessualmente e identitariamente, se ne infischierebbe, di come la chiamano gli altri.

Con quale pronome.

Cosa si vuol dimostrare?

L'importanza di un divenire (conquiste femministe, conquiste dei transessuali) rispetto a un essere o a un essere/stato (mondo in cui le donne o i transessuali avevano meno diritti degli altri, comunque passato individuale, in cui la persona transessuale nasce nel sesso che sente come sbagliato)?

Bene, ma queste cose non si fanno obbligando gli altri a parlare in un certo modo o con la dannazione della memoria di un passato che, anche giustamente, non ci piace.

Chi vuole essere diverso dal passato, lo dimostrasse, nei fatti.

Non rivendicando la targhetta/medaglia (di latta...) del divenire a buon mercato, tale per cui il pronome si adatta alla persona, e non la persona, al pronome, con la conseguenza, paradossale, che finche' la persona non esplicita come voglia essere chiamata, si deve tacere e di fatto escluderla per non offenderla, perche' a questi estremi, stiamo arrivando.

L'opzione per cui ognuno parla come gli pare (nei limiti del non offendere o insultare gli altri, naturalmente), sta sempre a significare che il presente coesiste, insieme, al passato, che ci piaccia o no.

Cioe' la realta'.



Ci hanno detto che potevamo scegliere tra la pace e il climatizzatore, non abbiamo ottenuto nessuno dei due.

Ipazia

Concordo che è una fesseria ideologica grammaticalmente scorretta e la Treccani fa bene a ribadirlo. Del resto la Meloni si è gia rimangiata cose ben più sostanziose del suo passato all'opposizione e della propaganda elettorale e finirà con accettare pure la grammatica italiana. Mentre nella politica italiana, servi e aguzzini, as usual. Su quella linea non si cambia da decenni.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Eutidemo

Ciao Anthony :)
L'esempio che che ho fatto del senatore gay era ovviamente di carattere meramente "satirico", perchè non metto assolutamente in dubbio l'"eterosessualità" di Giorgia Meloni; quella che metto in dubbio è soltanto la sua legittima, ma molto deprecabile, "ideologia linguistica" (e non solo quella).
***
Ed invero, quanto al fatto che la funzione di presidente del consiglio sia "una funzione istituzionale dotata di un suo genere maschile, che secondo lei rimane uguale anche nel caso in cui la funzione sia svolta da individuo di sesso femminile, per cui l'uso del genere maschile é atto di rispetto per l'istituzione", secondo me non è altro che una manifestazione di "arcaismo retrogrado" di tipo tradizionalista e  maschilista.
Ed infatti non vedo perchè mai l'uso del genere femminile dovrebbe considerarsi un  "atto irrispettoso" per l'istituzione! ;D
***
D'altronde se il monarca è una donna, si chiama "la Regina", non "il Re" o "il Regina"; e nessuno lo ha mai ritenuto un  "atto irrispettoso" per l'istituzione monarchica ("legge salica" a parte).
***
Senza considerare che, la sciocca "impuntatura linguistica" della Meloni (la quale si fregia del prestigioso "diploma di liceo linguistico"), costringe Palazzo Chigi ad emettere dei comunicati che scadono nel "ridicolo" e nel "grottesco".
Come il seguente:
"<<Il>> Presidente Giorgia Meloni, ha incontrato a Bruxelles <<la>> Presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola, <<la>> Presidente della Commissione Europea Ursula von Der Leyen, e <<il>> Presidente del Consiglio Europeo Charles Michel".
:D :D :D :D :D :D :D :D :D
***
Va bene che gli altri tre sono laureati e lei no, ma non vedo perchè mai, sapendo benissimo che in Italiano si dice "la Presidente", lei debba per forza fare la figura dell'"illetterata ignorante" (quale non è); in realtà, il suo difetto, è solo di essere provincialmente e retrivamente attaccata, anche linguisticamente, ai miti, alle tradizioni e agli usi del passato.
D'altronde, sennò, che "reazionaria" sarebbe?
***
Un saluto! :)
***

Eutidemo

#5
Ciao Niko. :)
Questa volta sono d'accordo con te; la battaglia linguistica e per i pronomi e' proprio l'ultima delle priorita', per cui non vedo il motivo per il quale la Meloni l'abbia dovuta innescare facendo inutilmente  scadere l'Italia e lei stessa nel ridicolo.
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Ed infatti, la sua sciocca "impuntatura linguistica", costringe Palazzo Chigi ad emettere dei comunicati che scadono nel "ridicolo" e nel "grottesco".
Come il seguente:
"<<Il>> Presidente Giorgia Meloni, ha incontrato a Bruxelles <<la>> Presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola, <<la>> Presidente della Commissione Europea Ursula von Der Leyen, e <<il>> Presidente del Consiglio Europeo Charles Michel".
Facendoci ridere dietro da tutti!
 :D :D :D :D :D :D :D :D :D
***
Ma questi sono solo i sintomi superficiali, e non certo i più importanti, di un deprecabile atteggiamento ideologico, che si manifesta molto più preoccupantemente in altri ambiti; anche in questo hai perfettamente ragione!
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Un saluto! :)
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Eutidemo

Ciao Ipazia. :)
Concordo anche io, con te, che quella della Meloni è una fesseria ideologica grammaticalmente scorretta; e che la Treccani faccia bene a ribadirlo.
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D'altronde, come giustamente osserva Niko, la battaglia linguistica e per i pronomi e' proprio l'ultima delle priorita', per cui non vedo il motivo per il quale la Meloni l'abbia dovuta innescare facendo inutilmente  scadere l'Italia e lei stessa nel ridicolo.
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Ed infatti, la sciocca "impuntatura linguistica" della Meloni (la quale si fregia del prestigioso "diploma di liceo linguistico"), costringe Palazzo Chigi ad emettere dei comunicati che scadono nel "ridicolo" e nel "grottesco".
Come il seguente:
"<<Il>> Presidente Giorgia Meloni, ha incontrato a Bruxelles <<la>> Presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola, <<la>> Presidente della Commissione Europea Ursula von Der Leyen, e <<il>> Presidente del Consiglio Europeo Charles Michel".
Facendoci ridere dietro da tutti!
 :D :D :D :D :D :D :D :D :D
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Ma questi sono solo i sintomi superficiali, e non certo i più importanti, di un deprecabile atteggiamento ideologico, che si manifesta molto più preoccupantemente in altri ambiti.
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Un saluto! :)
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anthonyi

Citazione di: Eutidemo il 01 Dicembre 2022, 05:59:14 AM
Ciao Anthony :)
L'esempio che che ho fatto del senatore gay era ovviamente di carattere meramente "satirico", perchè non metto assolutamente in dubbio l'"eterosessualità" di Giorgia Meloni; quella che metto in dubbio è soltanto la sua legittima, ma molto deprecabile, "ideologia linguistica" (e non solo quella).
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Ed invero, quanto al fatto che la funzione di presidente del consiglio sia "una funzione istituzionale dotata di un suo genere maschile, che secondo lei rimane uguale anche nel caso in cui la funzione sia svolta da individuo di sesso femminile, per cui l'uso del genere maschile é atto di rispetto per l'istituzione", secondo me non è altro che una manifestazione di "arcaismo retrogrado" di tipo tradizionalista e  maschilista.
Ed infatti non vedo perchè mai l'uso del genere femminile dovrebbe considerarsi un  "atto irrispettoso" per l'istituzione! ;D
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D'altronde se il monarca è una donna, si chiama "la Regina", non "il Re" o "il Regina"; e nessuno lo ha mai ritenuto un  "atto irrispettoso" per l'istituzione monarchica ("legge salica" a parte).
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Senza considerare che, la sciocca "impuntatura linguistica" della Meloni (la quale si fregia del prestigioso "diploma di liceo linguistico"), costringe Palazzo Chigi ad emettere dei comunicati che scadono nel "ridicolo" e nel "grottesco".
Come il seguente:
"<<Il>> Presidente Giorgia Meloni, ha incontrato a Bruxelles <<la>> Presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola, <<la>> Presidente della Commissione Europea Ursula von Der Leyen, e <<il>> Presidente del Consiglio Europeo Charles Michel".
:D :D :D :D :D :D :D :D :D
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Va bene che gli altri tre sono laureati e lei no, ma non vedo perchè mai, sapendo benissimo che in Italiano si dice "la Presidente", lei debba per forza fare la figura dell'"illetterata ignorante" (quale non è); in realtà, il suo difetto, è solo di essere provincialmente e retrivamente attaccata, anche linguisticamente, ai miti, alle tradizioni e agli usi del passato.
D'altronde, sennò, che "reazionaria" sarebbe?
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Un saluto! :)
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Semmai possiamo dire tradizionalista, non reazionaria. Personalmente io me ne frego se si usa il o la prima di presidente, credo che comunque sia stata una legittima scelta politica di distanziamento da una certa cultura femminista di sinistra che si attacca a queste cose anche per nascondere altre carenze. 

Ipazia

Cosi come "la" Meloni si attacca a queste cose per nascondere altre carenze, che la cancelliera federale (Bundeskanzlerin) Merkel non aveva.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Eutidemo

Citazione di: Ipazia il 01 Dicembre 2022, 16:45:06 PMCosi come "la" Meloni si attacca a queste cose per nascondere altre carenze, che la cancelliera federale (Bundeskanzlerin) Merkel non aveva.
Hai ragione, c'è una notevole differenza di "spessore" con "die"  Bundeskanzlerin Merkel; in tutti i sensi! :)