Il pericolo della deriva islamica

Aperto da Fharenight, 09 Giugno 2017, 10:22:10 AM

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Socrate78

#75
Ora, vorrei farti una domanda e rispondimi sinceramente: "Storicamente l'impero ottomano (esistito per quattro secoli) ha visto dentro di sé un crogiolo di religioni, dominante quella islamica, ma c'erano anche cristiani, ebrei, alcuni anche in posizione di potere all'interno della società. Se era così terribile l'Islam, non avrebbero cacciato via tutti gli altri non islamici?"; invece gli spagnoli cristianissimi massacrarono, torturarono e cacciarono dopo la Reconquista quasi tutti gli ebrei e gli islamici, fecero altrettanti massacri contro Incas, Aztechi, maya, li DISTRUSSERO come popolo, facendo a conti fatti molto ma molto peggio di quanto l'Islam ha fatto durante tutta la sua storia. Dici che il cristianesimo è apprezzato da tutti, anche dagli atei, io so benissimo che è vero, eppure io ti dico che per me è in assoluto la PEGGIORE delle fedi, la più tirannica, la più falsa in assoluto: infatti se ci pensi che cosa c'è di più tirannico di dire "Tu DEVI AMARE?" L'imposizione dell'amore è la negazione dell'amore stesso, i sentimenti non possono essere imposti, e quando li si impone si prescrive per definizione l'ipocrisia e la falsità!. Lo diceva anche Hume, quando affermava che il difetto maggiore del cristianesimo è proprio l'imposizione degli stati d'animo. Che cosa c'è di più assurdo del precetto "Ama i tuoi nemici?"; è un'imposizione che non tiene conto assolutamente di ciò che l'uomo naturalmente è, significa di fatto andare contro natura e, di fatto, una concezione simile propone e favorisce una società in cui gli oppressi non devono ribellarsi ai soprusi dei più potenti, basta solo "amarli" e pregare per la loro "conversione". Infatti anche l'odio è un sentimento che può essere giusto, può portare a ribellarsi a chi ti fa del male, ti rovina, ti inganna, era giusto l'odio di chi si ribellava, durante la rivoluzione francese, all'egoismo mostruoso dei re assoluti, era giusto l'odio di chi, durante la rivoluzione russa, decise di abbattere un regime oppressivo e tirannico. Quindi a mio avviso tutta quest'insistenza della mentalità cristiana sul concetto di "amore" come valore assoluto è errata, anzi, si può dire che a conti fatti l'uomo ha progredito nella storia più attraverso l'odio e il rifiuto di ciò che lo opprimeva (in senso lato) che attraverso l'atteggiamento accogliente.
A questo proposito ti posso citare le parole del filosofo Nietzsche che affermava come il cristianesimo, imponendo l'amore per i nemici, commetteva un "delitto capitale contro la vita", secondo te che cosa significa? Ma è evidente, significa che una tale prescrizione è innaturale e va contro l'istinto di conservazione dell'uomo e dei viventi, su cui si fonda appunto la vita stessa.
E poi scusami tanto, ma secondo me Gesù non è affatto quel modello di perfezione morale che molti, anche non cristiani, dicono che fosse stato: stando alla lettera del Vangelo egli ha detto più volte "Chi non è con me è contro di me....", ora, non è imposizione e tirannia questa? E' come dire ad una persona che se non la pensa come te allora è automaticamente un tuo nemico, non è un messaggio di pace, ma semmai di conflitto. Inoltre Gesù ha detto testualmente nel Vangelo secondo Matteo: "Non predicate ai gentili (non-ebrei), ma solo alle pecore smarrite della casa d'Israele", ti sembra un messaggio ecumenico questo? non lo è per niente, è un muoversi secondo le logiche rigidissime della Bibbia secondo cui gli ebrei sono il popolo eletto, quindi gli unici degni di acquisire la verità e gli altri devono esserne tenuti all'oscuro, altroché amore e favole simili! Io, sinceramente, i duemila anni di cristianesimo li cancellerei all'istante se potrei, secondo me sono tutto un cumulo di menzogne, giochi di potere, ipocrisia, fraintendimenti al massimo grado.......

Elia

#76
Bene! Quindi troverai  giusto che ci furono le Crociate! Finalmente qualcuno che non teme di riconosce che difendersi è un diritto e un dovere, che fu giusto l'operato dei crociati (almeno della maggior parte delle crociate), anche se è una tua indiretta e non voluta ammissione.
Bene, anzi, male.
Con questa risposta confermi però il mio sospetto: sei ideologicamente prevenuto e chiuso, di conseguenza ogni tentativo di ragionamento e di dialogo si rende vano, pertanto questo sarà il mio ultimo intervento riguardo ai tuoi post qui.

Hai risposto fissandoti sul cristianesimo ma neppure una parola hai proferiro sull'islam di cui io ti ho parlato ampiamente.
Non per offenderti, ma confermi che non hai mai avuto in vita tua nessuno slancio spirituale. La  dimensione spirituale è una grande fonte di ispirazione che ci permette di capire molte cose al di là della ragione; è nello sviluppo spirituale che si  può comprendere il valore dell'"amare anche il nemico", che non significa lasciarsi massacrare senza ragione. Il martire è colui che sacrifica sí la propria vita ma per un bene piú grande e altruistico  e se non vi è nessun altro modo per ottenerlo: salvarne tante altre. E non è un obbligo (nell'islam ci sono obblighi) ma un insegnamento che puoi seguire o meno, nessuno ti lapiderà. Certo che non ha senso obbligare ad amare. Bisogna innanzitutto 'imparare' ad amare e poi scegliere consapevolmente di amare gli altri. Se una persona non ama neppure sé stessa come può essere capace di amare realmente qualcun altro? Sarà sempre una persona burbera, cattiva o inadeguata con gli altri, oppure si sottometterà all'influenza altrui.  E prima di imparare ad amare sé stessi bisognerebbe imparare ad essere 'liberi' e in grado di usare la ragione e il proprio libero arbitrio; liberi anche dalle ideologie che devastano prima le singole menti, poi la società intera.
Hai espresso qualcosa di fondamentale e giusto quando dici che le leggi di uno Stato devono fondarsi su dei princîpi accettati da tutti e dai quali, appunto, si svilupperà il corpo delle leggi. Tuttavia sappiamo che prendere come fondamento valoriale i princîpi religiosi può rivelarsi deleterio, e le società dei paesi islamici ne sono un fulgido esempio.
Le religioni tutte (o quasi tutte) nascono probabilmente da una scintilla di intuizione di ciò che chiamiamo 'divino', però nel tempo si sono pian piano rivestite di un corpus dottrinale dove il divino non c'entra piú nulla, scompare per far posto all'egoismo, alle paure e alle meschinità umane. La scintilla, l'intuizione iniziale viene dimenticata o distorta e ricoperta da una coltre infinita di meschinità. Dunque è pericoloso prendere a modello per le proprie leggi i principî dottrinali religiosi, specialmente se la religione di riferimento non possiede capacità e possibilità di autocritica, ravvedimento e riproposta dell'intuizione iniziale (ammesso che ne abbia mai avuta) che non può che essere il bene per tutti e il rifiuto della violenza e del male in ogni sua forma e manifestazione.
L'Occidente in questo è stato molto piú fortunato o piú intelligente: da un lato ha elaborato un pensiero laico illuminista che ha sollevato e liberato la realtà dell'esistenza umana dalle trappole della religione, diventata e ridefinita nel frattempo come 'cattolica', d'altro lato la stessa religione (cristiana) aveva in sé i prodromi per autopurificarsi, ha avuto la forza e la capacità  di iniziare un processo (tutt'ora in atto) di liberazione dagli apporti dottrinali desolatamente umani ed errati, lasciando intatti i valori riconosciuti da tutti, anche da altre religioni e dai non credenti.

Dimentichi che prima che arrivassero gli ottomani c'era l'Impero Bizantino. E come ci sono arrivati gli ottomani dalle parti  dell'Africa del nord spingendosi fino ai Balcani e ai confini dell'Austria? Per opera dello Spirito Santo? Con la persuasione della loro predicazione religiosa intrisa di "pace e amore"?
O piuttosto con le battaglie, assalendo, razziando, violentando, uccidendo, massacrando e decapitando? Mi sa col secondo metodo. Se poi i non musulmani non venissero cacciati mi sembra ovvio, dato che quella era, prima del loro arrivo, terra cristiana, inoltre molti cristiani, in conflitto con alcune potenze occidentali, decisero di sottomettersi al potere ottomano, quest'ultimo  ne traeva comunque vantaggi economici poiché i non musulmani erano obbligati a pagare la jizya.
Come ho cercato già di evidenziare nel precedente post, i "cristianissimi" spagnoli si macchiarono anch'essi di atrocità ma in  spregio al Vangelo. Invece se leggi attentamente il Corano, sembra educare e invitare alla violenza e ad esaltare e salvare solo i credenti nell'islam. Attenzione, non dico di essere contro gli islamici, ma, liberandoci della dominante ipocrisia, dobbiamo guardare in faccia la realtà e il pericolo verso cui ci siamo inavvertitamente diretti; dobbiamo essere contro quella che viene fatta passare per qualcosa di innocuo e innocente.

Dimentichi che nell'antica Siria nacque il cristianesimo e che gran parte del Vicino e Medio Oriente era cristiano. Come mai i cristiani in quei paesi sono diventati una sparuta minoranza? Tutti volontariamente convertiti alla religione di "pace e amore"?  
O piuttosto massacrati o indotti con la forza a convertirsi pena chissà quali sofferenze? E ci è musulmano può liberamente convertirsi al cristianesimo o, peggio, dichiararsi ateo?
Mi sa che invece dei libri di storia e dei dei giornali tu legga fumetti, o fiabe e
favole.
Tornando all'insegnamento cristiano di "amare anche il nemico", il suo profondo significato sta nell'invito a non 'reagire' agli istinti, agli impulsi, bensí ad imparare ad essere padroni di sé stessi, saper controllare le proprie emozioni, avere chiara la situazione e agire con saggezza, essere assertivi.  
Perché solo nel momento in cui tu sfuggi alla 'reattività' nascono le idee migliori che renderanno migliore la tua vita e, per riflesso, quella degli altri. Non permettendo che il nemico ti faccia del male ma altresí spezzando la catena dell'odio e della distruzione. 'Amare' significa innanzitutto 'aprirsi', aprire un varco  verso l'esterno squarciando il velo racchiude il nostro egoismo che ci acceca e ci separa. Amare, dunque, è qualcosa che trascende l'istintualità animale  e  trasforma il misero individuo animato che agisce automaticamente per reazione, in un Essere Umano che controlla e crea nuove situazioni per il bene comune. Anche san Francesco d'Assisi prese parte ad una Crociata e, mettendo in pratica l'"ama il tuo nemico" cercò un dialogo con il Sultano d'Egitto.  

Vorrei chiedere all'ex prete qui presente, Angelo Cannata: cosa diamine insegnate nei catechismi, nelle catechesi per adulti, nei collegi e nelle varie scuole cattoliche, se poi il risultato è quello dimostrato dalle parole di Socrate78? Perché la maggior parte di chi ha frequentato le scuole cattoliche, che è andato dalle suore e dai preti poi ne ricavano un cattivo ricordo, spiacevole e di rifiuto degli insegnamenti ricevuti. Ponetevi questo problema e cercate di porre rimedio, perché è palese che la situazione è tragica e che c'è qualcosa che non va nel modo in cui cercate (o non cercate) di trasmettere gli insegnamenti cristiani. C'è un vuoto interiore nella gente che non riuscite a colmare, e lasciare il vuoto è pericoloso perché ogni vuoto necessita di essere riempito al piú presto. Un uomo affamato che non mangia da giorni divorerà qualsiasi cosa gli capiti di commestibile che possa riempirgli lo stomaco, foss'anche qualcosa di indigesto o velenoso.

Vi benedico e vi saluto.

-Elia-
"L'egemonia di sinistra ha creato un deserto e l'ha chiamato cultura".
(M.V.)

Socrate78

#77
@Elia: Ammetto che la tua risposta, almeno in parte, mi ha interessato, tuttavia non hai risposto ad alcune cose fondamentali, come i miei rilievi su alcune contraddizioni dell'insegnamento di Gesù.Tuttavia ti chiedo, come mai NON viene mai detto in ambito cattolico e nelle catechesi che il significato di "amare il tuo nemico" significa essere razionali ,non essere degli esseri che reagiscono automaticamente, elevarsi al di sopra degli istinti con la ragione e controllare le proprie emozioni? Mai, e sottolineo mai, ho sentito dire questo quando da bambino/ragazzino frequentavo il catechismo, poiché provengo da una famiglia cattolica. Nelle prediche l'aspetto razionale dell'uomo non veniva MAI nominato e si faceva solo riferimento alla dimensione emotiva dell'uomo. Al contrario ho sentito dire spesso che "amare il proprio nemico" vuol dire sforzarsi di provare determinati sentimenti, cercare di essere quasi per forza come "amici di tutti" o non rispondere al male ricevuto per non creare altri conflitti, quindi detto così diventa quasi un invito a sottomettersi, a forzare la propria natura che può anche legittimamente avere determinate reazioni.
Inoltre, ritornando all'Islam, in effetti molte storture non nascono dalla religione, ma dal contesto sociale e da circostanze contingenti: perché è nata ad esempio l'ISIS? In realtà non è come ce la raccontano, essa è nata a causa del fatto che quando gli Stati Uniti hanno invaso l'Iraq hanno agito in modo miope e spietato, hanno anche messo ad arte gli sciiti contro i sunniti,hanno introdotto la tortura a Guantanamo, hanno fomentato le divisioni per dominare il popolo e hanno licenziato in massa l'esercito iracheno negandogli qualsiasi trattamento previdenziale e pensionistico! Dalla scellerata invasione dell'Iraq ecco che si sono create radicalizzazioni, terrorismo, e via dicendo. Ora, non è un trattamento inumano questo? Naturale che poi si crei dall'altra parte l'astio contro l'Occidente, che viene solo aggravato da certe interpretazioni religiose, ma attenzione NON causato. E' da allora che è nata l'ISIS, da quella guerra scellerata basata su menzogne fatta dall'Occidente e soprattutto dagli USA, è l'Occidente ad aver creato i presupposti per la nascita di tali storture e in più gli USA, nel loro cinismo politico unito a stoltezza, hanno finanziato l'ISIS cercando di usarla anche qui contro gli sciiti alleati dell'Iran, da sempre nemico degli States! Peggio di così non si poteva fare quindi.
Nel Corano il termine "Jihad" non significa annientare i non credenti, ma vuol dire innazitutto lotta contro il male che è presente nell'uomo, contro il peccato e solo in secondo luogo obbligo a cercare di convertire i non credenti, ma attraverso il dialogo: nessuna differenza con il cristianesimo, visto che anch'esso prescrive il proselitismo, come quasi tutte le religioni tranne l'ebraismo.
Le Crociate come esercizio di legittima difesa? Ma le Crociate furono tutte, e sottolineo tutte, guerre di aggressione dell'Occidente contro l'Islam, furono fatte per canalizzare la violenza dei cavalieri medievali e la loro avidità verso un nemico esterno, per assecondare l'avidità di denaro delle repubbliche marinare, gli infedeli erano solo la scusa per dominare, e poi i crociati massacrarono non solo musulmani ma anche ebrei a migliaia, le Crociate sono solo una conferma di quanto grondi di sangue il cristianesimo, come del resto affermavo nel post sopra.
Ed ancora, ti chiedo un'altra cosa: secondo te l'obbligo del velo integrale o del semplice velo alle donne deriva dall'Islam? La risposta è NO, nel Corano non ci sono assolutamente tracce di una tale prescrizione, si tratta solo di interpretazioni arbitrarie degli Ulema, che forzando o traducendo in maniera distorta l'hanno introdotta. Comunque se non vuoi rispondermi non fa niente, ma ti invito a riflettere sul fatto che le informazioni che noi riceviamo su di una determinata realtà (l'Islam in questo caso) possono essere anche false o non pienamente rispondenti al vero, io non mi fido affatto di ciò che i media divulgano soprattutto su realtà che non fanno parte del mondo occidentale, quindi sto ben alla larga dalla TV e dalla maggior parte dei giornali asserviti al potere, meglio andare su altre fonti per l'informazione.

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