Il paradosso dell'"hands up" ("mani in alto")

Aperto da Eutidemo, 29 Aprile 2021, 13:38:42 PM

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Eutidemo

Si tratta, purtroppo, di un paradosso molto reale e ricorrente; che riguarda soprattutto  le forze dell'ordine degli Stati Uniti, ma non solo quelle!
In estrema sintesi, il paradosso consiste nella impossibilità di sapere, in anticipo, se chi disobbedisce ad un "legittimo" ordine di "mani in alto", e, magari, cerca di mettere una mano in tasca, intenda estrarre a sua volta un'arma oppure no.
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Ed infatti:
a)
"Teoricamente", le "regole d'ingaggio" prevedono che, in un caso del genere, sia non solo "consentito", ma addirittura "obbligatorio" sparare; ed infatti, come purtroppo l'esperienza insegna, concedere a qualcuno la possibilità di estrarre un'arma, dopo che gli è stato "legittimamente" ordinato di alzare le mani, significa rischiare la propria vita e quella delle altre persone che si sta cercando di proteggere.
b)
"Praticamente", invece, può accadere che il soggetto in questione in tasca non avesse nessuna arma, per cui l'agente che gli ha sparato passerebbe i guai; ed infatti  starebbe a lui a dover dimostrare di aver rispettato le "regole d'ingaggio".
Il che non è facile!
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Nella realtà, soprattutto in U.S.A., tale "paradosso" è fonte di numerosissime controversie giudiziarie, scaturite dai casi più disparati.
I principali dei quali, sono i seguenti:
a)
In taluni casi, il malvivente aveva davvero una pistola in tasca, però l'agente che gli ha sparato senza neanche intimargli l"hands up" (e senza che quello neanche tentasse di farne uso), sarebbe comunque perseguibile penalmente; tuttavia, la circostanza che il malvivente fosse armato, di solito induce la giuria popolare ad assolvere il poliziotto, fidandosi della sua parola (soprattutto se il il malvivente è morto, e, quindi, non può più dire la sua)
b)
In altri casi, invece, il malvivente era effettivamente disarmato, ma l'agente gli ha sparato dopo avergli regolarmente intimato l"hands up", perchè quello non ha obbedito, e ha fatto lo sciocco gesto di cercare di mettere una mano in tasca; in tale caso, la circostanza che il malvivente fosse disarmato, di solito induce la giuria popolare a condannare l'agente.
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E si potrebbero fare molti altri casi, molto difficili da risolvere in assenza di testimoni oculari (dotati o meno di "smartphone"), ovvero di videocamere di sorveglianza nei paraggi!
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Quello che non riesco proprio a capire, è per quale ragione la polizia U.S.A, che è così "ipertecnologica" -e, magari, anche la nostra-, non doti "obbligatoriamente" i propri agenti di semplicissimi dispositivi A.V.R. (Audio Video Recorder), da tenere attivi durante l'orario di servizio, o, quantomeno, durante le "operazioni tattiche".
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Tanto più che alcuni di tali dispositivi vengono spesso utilizzati durante l'addestramento, o, addirittura, durante le gare di T.S.S.(Tiro a Segno Statico), montandoli su appositi occhiali.
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/03/a9/24/ME139X3V_t.jpg
Ovvero vengono utilizzati durante le gare di T.S.D.(Tiro a Segno Dinamico), montandoli sulle pistole, per videoregistrare i punteggi positivi (bersagli mobili corretti abbattuti) e i i punteggi negativi  (bersagli mobili scorretti abbattuti).
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/d2/9e/95/ME139X3Q_t.jpg
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Sembra che il secondo di tali dispositivi A.V.R. verra presto usato in California; ed infatti, sarà probabilmente il dipartimento di polizia di King city a essere ricordato come il primo dipartimento di polizia ad aver introdotto ufficialmente l'uso di dispositivi A.V.R. montati direttamente sulle pistole degli agenti.
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Tuttavia, a mio parere, tale dispositivo dovrebbe essere "sempre" integrato, e, possibilmente, utilizzato contestualmente, con le "body-cam" che molti agenti già utilizzano per conto loro, fissate sull'uniforme.
https://cdn-thumbs.imagevenue.com/ae/f9/d6/ME139X8Z_t.jpg
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Secondo me la videocamera montata sulla pistola non deve sostituirsi alla "body cam", bensì dovrebbe essere utilizzata in modo complementare; ed infatti,  poichè l'attivazione del dispositivo A.V.R. sull'arma avviene automaticamente con l'estrazione dalla fondina, esso non è in grado di fornire alcuna indicazione su scontri fisici o eventuale uso di brutalità quando l'arma non è utilizzata.
Peraltro, il dispositivo A.V.R. montato sulla pistola, non fornirebbe alcun elemento sul "contesto" che ha determinato l'estrazione dell'arma da parte dell'agente; ed è questo, secondo me, che rappresenta spesso l'elemento più cruciale nella valutazione della condotta dell'agente, e  per determinare se essa fosse o meno.
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Comunque, per fortuna, io non sono il Presidente degli Stati Uniti (nè il nostro ministro dell'interno), per cui non sta certo a me stabilire una apposita regolamentazione per l'utilizzo di tali dispositivi A.V.R.
Però, "...s'i' fosse 'mperator, sa' che farei?"
a)
Renderei legalmente "obbligatorio", per tutte  le forze dell'ordine, l'uso sistematico di tali apparecchiature.
b)
Nel caso in cui si verificasse un incidente con una vittima civile a seguito dell'uso delle armi da parte della polizia, qualora non fosse possibile verificare ciò che è accaduto per mezzo dell'A.V.R. perchè l'agente lo teneva spento, stabilirei per legge una "presunzione di colpevolezza" (semplice) a carico di quest'ultimo.
Salvo prova contraria, ovviamente!
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