Il museo(e il fascino) del fascismo

Aperto da anthonyi, 05 Agosto 2020, 07:48:51 AM

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anthonyi


Recentemente la sindaca Raggi ha bocciato la proposta di istituire un museo del fascismo a Roma. Forte è stata al riguardo la pressione di intellettuali e ANPI.
Io condivido la preoccupazione di costoro, un museo del fascismo, definito quindi nei termini di una memoria neutrale potrebbe diventare elemento attrattore e di identificazione non solo di nostalgici, ma anche di un'ampia fetta di popolazione attratta da quel fascino del male e del potere che caratterizza quel periodo storico.
C'è un evento che potrebbe dare il segno di tale fascino, il nostro attuale premier, Conte, quando era presidente del governo del rinnovamento, in visita a Palazzo Venezia, ci tenette a sedersi alla sedia della scrivania dalla quale il Duce esercitava il suo ufficio.

sapa

Premesso che non ho alcuna stima in Conte, per me uno dei PdC peggiori della nostra storia repubblicana, nonchè un personaggio infido e con lati oscuri, che spero prima o poi saranno chiariti,  credo che il fascino di sedersi sulla sedia di Mussolini sia comune a molti. Conosco persone di provata appartenenza sinistroide che, quando vengono in Romagna, fanno una capatina a Predappio per comprare gadget relativi al ventennio fascista nei negozietti del paese. Personalmente, non sento alcun bisogno di un museo dedicato al fascismo, ma credo che se esistesse non finirebbe per essere frequentato solo da nostalgici del ventennio. Del resto, sentivo ieri a un TG che molti dei reperti, che avrebbero dovuto essere eventualmente esposti nel museo, sono spariti, alcuni anche di un certo valore.

InVerno

Io sono favorevole all'apertura del museo a patto che vi siano anche due esposizioni parallele:
La prima "il museo degli affascinati dal fascismo", che possa comprendere sia figure antiche e storiche ma anche figure moderne, questi personaggi sono così lontani dall'attuale che una armatura longobarda potrebbe batterli in attualità, è giusto guardare a questi personaggi con un certo distacco, come solo una teca o una lastra di plexiglass può conveire, e studiarli nella loro antropologia particolare, dai ragazzini che ripetono le parole del nonno, alle teste pelate delle borgate romane, una bella esposizione di statue di cera con tanto di audio a cuffie con frasi tipiche del "quando c'era lui", con accurato campionamento di esempi dell'assurdo come etiopi filofascisti e altre amenità che si trovano per strada e vengono sempre pizzicate dall'inviato di turno che deve montare la storia che "Casapound sta quasi al 15%".

La seconda "il museo dei preoccupati dagli affascinati del fascimo", in questa sezione, sembre imbastita di statue di cera con audio in cuffia, giornalisti di sinistra sempre preoccupati dal ritorno del fascismo, giovani appena patentati iscritti all'ANPI, altri pesci fuor d'acqua sempre pronti a strillare al ritorno del fascismo se si fà una legge che cambia le regole della caccia alla tortora, una bella teca con tutti gli articoli di giornale che dal 46 ad oggi annunciavano che tal politico o tal legge era propedeutica al ritorno del fascismo (tale teca forse richiederebbe un ala dei musei vaticani, conviene esporre solo i titoli) e tutte le accuse di fascismo che politici di diversa fazione e risma si sono scambiati nel tempo, comitati universitari, striscioni antifascisti, e sopratutto la controversa sezione "il fascismo degli antifascisti".
Ecco, in questo museo andrei molto volentieri.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Ipazia

Musei e mausolei sono in crisi ovunque. Persino quelli che contengono la bellezza della storia umana. A che prò aprirne uno che narri le schifezze della storia umana ? Per tenere vigile la memoria ? Per questo basta la scuola e la pubblicistica, evitando pure il rischio di una feticistica fascista sul tipo della sedia di Mussolini e delle iconografie di regime. Roma ha ben altri problemi che costruire mausolei a cadaveri storici e ideologici. Facciano piste ciclabili e sistemino strade e viabilità: questo sì è fare, in positivo, storia.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

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