I droplet della filosofia.

Aperto da iano, 18 Aprile 2020, 13:11:18 PM

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iano

Questo forum è pieno di untori.
Ci saranno anche gli anticorpi al contagio delle idee altrui , ma non sono mai del tutto efficaci.
Idee mutanti, subdole perché divenute chiare , si insinuano aggirando le difese.
Sono casi rari per fortuna.
La maggior parte delle idee sono pesanti e fanno poca strada incespicando su se stesse. :D
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

bobmax

Gli anticorpi ci sono, occorre solo lasciarli lavorare.

È sufficiente evitare di deprimere il nostro sistema immunitario. Che sa ben prima di noi cosa accettare e cosa rifiutare.

Lo deprimiamo tutte le volte che ci coglie lo scrupolo, il dubbio che dietro alcune idee, che d'acchito rifiuteremmo, vi possa essere "altro".

Non vi è quasi mai "altro".

Eppure, la possibilità che ne valga comunque la pena ci spinge a rischiare...
Un rischio necessario, per l'Esistenza.

Occorre rischiare, sì, ma dovremmo però sempre tenere presente cosa dice il nostro sistema immunitario.
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

anthonyi

L'idea di un sistema immunitario nei confronti delle idee è abbastanza pericolosa, sa tanto di pensiero unico.
Piuttosto potremmo dire che a volte le idee si legano a qualche retrovirus dalle forti caratteristiche replicative, soprattutto nei soggetti ignoranti, che tendono a spiazzare tutte le altre idee. Per immunizzarsi da questo rischio non c'è che un vaccino, la cultura.

iano

#3
Per fortuna non c'è un pensiero unico.
Anzi , è uno dei motivi per cui guardò con sospetto al concetto di verità.
Le idee non puoi fermarle, ma rallentarne l'assimilazione si ,anche attraverso una digestione critica che a volte presenta i sintomi di un mal di pancia .
Le idee , una volta addomesticate , diventano parte di noi , come succede per i virus.
Proseguendo in questo paragone non posso non vedervi come pericolosi untori a voi , di questo forum.
Ma ovviamente non è nata questa come una discussione seria. Era uno scherzo di alleggerimento.
Ma ,mse volete , seria lo può diventare.
Eienstein: ''Dio non gioca a dadi''
Bohr: '' Non sei tu Albert, a dover dire a Dio cosa deve fare''
Iano: ''Perchè mai Dio dovrebbe essere interessato ai nostri giochi?''

anthonyi

Non sarebbe il primo caso, iano, che un discorso ironico presenta questioni estremamente serie (Trilussa docet). Per ciascun individuo, portatore di una sua visione del mondo, l'incontro dialettico con l'altro comporta un rischio e un'opportunità, l'opportunità è quella di arricchire la sua visione con altre informazioni, il rischio è quello di essere manipolato dall'altrui visione, che  ti trasmette messaggi negativi.

bobmax

In effetti, non si tratta proprio di "idee", ma soprattutto di pulsioni, desideri confusi, abbozzi di pensiero fondati su ovvietà e pregiudizi.
Che poco hanno a che vedere con le autentiche idee.

Il sistema immunitario ci difende da tutte queste spurie, virus appunto, che nascono in continuazione dentro e fuori di noi.

Ma è proprio da questi virus che può nascere, con la fatica e spesso la sofferenza, una nuova idea.
Chiamarle però già "idee", quando sono solo virus, mi pare francamente troppo.

E pure... molto pericoloso!
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

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