Il caso Silvia Romano

Aperto da viator, 10 Maggio 2020, 21:54:38 PM

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viator

 Salve. La cosa non dovrebbe interessarvi, ma voglio dirvi che io seguo pochissimo la televisione e l'attualità. Diciamo che – in fondo – è forse anche perchè temo e rispetto quanto esce da quella (ex scatola – ora quadro dai bordi neri) autorevole, pervasiva ed altamente convincente fonte.


Temo di venir da essa plasmato, condizionato.


Comunque oggi apprendevo del ritorno tra noi della ormai Signora Silvia Romano , ma, al di là della mia contentezza per l'esito di questa vicenda, nell'ascoltare quanto la TV asseriva sia stato dichiarato dalla Signora dopo il suo rilascio, mi sono trovato a fare alcune considerazione ed a pormi delle domande circa ciò che è accaduto e ciò che potrebbe ancora accadere.




La Signora Silvia sembra abbia dichiarato di essere stata trattata umanamente, di essersi convertita all'Islam e di essersi sposata. Naturalmente sono convinto abbia detto il vero.




Una delle tante cose che non ho sentito e capito (certo è presto e le circostanze non permettevano sicuramente interviste ed approfondimenti) è se i suoi sequestratori l'abbiano rilasciata perchè convinti da qualcuno dell'opportunità etico-morale di lasciarla andare o comunque di lasciarla libera di decidere del proprio futuro (generalmente il buon mussulmano si comporta così con le donne) oppure se l'abbiano fatto da timorosi del poter incorrere nei rigori della Legge (come quasi tuttii somali di questi tempi), infine oppue se sia stato pagato un riscatto, ed in tal caso da chi, a carico di chi e di quale entità. In futuro vedremo cosa emergerà in proposito dalla TV e/o dall'interessata e/o dagli eventuali inquirenti ed Autorità. Se di riscatto si fosse trattato, io avrei delle preoccupazioni come dirò più avanti.




Sulla conversione all'Islam non ho osservazioni da fare, tranne che per le eventuali implicazioni matrimoniali di cui sto per parlare.




La Signora Silvia ha poi dichiarato – dicevo sopra – di aver contratto matrimonio.


Ricordo, scioccamente, che il matrimonio si usa contrarlo in uno dei modi seguenti :





       
  • si cerca un consorte, si trova la persona disponibile, la si sposa;
  • non si cerca ma si trova ugualmente, poi come sopra;
  • non si cerca nè si trova, semplicemente si accetta liberamente;
  • non si cerca,  non si trova non si accetta ma si viene indotti o costretti da qualcuno;

A questo punto io non voglio certo immischiarmi nelle faccende personali di nessuno (ci fossero illeciti e violenze ci pensi la Magistratura) ma ciò che non comprendo, in caso di libera scelta della Signora, è il come si faccia a convertirsi all'Islam, a sposarsi e quindi ad abbandonare il consorte il quale – per assurdo ma non troppo – potrebbe non risultare concenziente all'abbandono e quindi denunciare la moglie ormai fedifraga per abbandono del tetto e dei doveri coniugali ! (credo che un magistrato, anche se non islamico, gli possa dare facilmente ragione).





Un altro aspetto che occorrerà attendere per veder chiarito nei fatti sarà quello concernente il "titolo" al quale la Signora è rientrata in Italia: Se la vocazione personale che la portò in Kenia, la successiva conversione religiosa ed il matrimonio somalo furono atti deliberati e convinti, a tal punto la coerenza (la quale però non è mai obbligo di Legge) vorrebbe che la Signora, trascorso un comprensibile periodo di riposo presso la propria famiglia italiana, rientrasse in Kenia o Somalia per proseguire in vocazione ed obblighi.




Il caso però più assurdo ed a parer mio preoccupante (socialmente e patrimonialmente) sarebbe la eventualità che ci sia stato un riscatto, che lo Stato Italiano abbia contribuito a versarne una quota (secondo me ai volontari che si recano all'estero occorrerebbe imporre la stipula di precisi Contratti Assicurativi che coprano anche le presenti evenienze !), che la Signora non rientri più in Kenia o Somalia ma che, avendo contratto matrimonio laggiù, lo faccia magari validare in Italia onde permettere al proprio marito di raggiungerla qui da noi quale regolare immigrato avente diritto alla cittadinenza italiana.




Voi che ne dita a proposito di quello che può succedere nel Paese di Pulcinella ? Saluti.

Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

doxa

In altri forum dicono che si è ingrassata, che è incinta, o forse ha già avuto un figlio. Se è incinta farà nascere il figlio in Italia per fargli avere la cittadinanza. Poi la raggiungerà il marito in Italia.


Ovviamente lo Stato italiano ha pagato il suo rilascio. Ma fu rapita o fu una fuga consenziente ?


Questo si sussurrà. Per la verità ci vorrà tempo  :(

Ipazia

Da vergognarsi di essere italiani e votare politici italiani. Dopo l'immigrazione clandestina con terminal obbligato e tutelato in Italia e la gestione pessima dell'epidemia mancava solo farsi prendere in giro da una pischella musulmana, felicemente gravida di musulmani che verosimilmente partorirà un musulmano italiano, riscattata dagli italiani a peso d'oro. Ormai diluvia sul bagnato. (Mettiamoci pure i terremoti e Vaia). Se penso che le piaghe d'Egitto furono 7 non so cosa attendermi per le rimanenti.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Jacopus

Tutti i paesi europei pagano i riscatti dei loro connazionali rapiti. Che io sappia solo gli Usa sono intransigenti in merito.
Non è un problema da poco capire cosa è giusto fare in questi casi. Pagare significa contribuire a creare una economia dei rapimenti che produce ulteriore violenza. Ma siamo conniventi con questi "terroristi" in tanti altri modi. Pagare quattro milioni (questa è la cifra citata da open) ci tornerà parzialmente indietro in acquisto di armi e in sicurezza dello stato. Non vedo molta differenza fra questa vicenda e quella dei marò. Queste vicende vanno gestite al meglio per garantire la sicurezza dello stato. Gli Usa possono permettersi una maggiore intransigenza per una diversa collocazione geografica. Il resto della discussione può essere archiviata nella cartella "favole", o nella sottocartella "favole maligne ad uso degli analfabeti funzionali".
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Ipazia

Staremo a vedere. La realtà ha la pessima abitudine di essere anche peggio di quello che si favoleggia. Il mio istinto femminile mi dice che questo è uno di quei casi. Già che si sia convertita alla religione dei terroristi sequestratori è un gran brutto indizio sulla sua personalità.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

baylham

Una cosa che non capisco è il cambio di nome.
In ogni caso bentornata libera Aisha.



anthonyi

Citazione di: baylham il 11 Maggio 2020, 09:12:07 AM
Una cosa che non capisco è il cambio di nome.
In ogni caso bentornata libera Aisha.

Il nome precedente è quello con il quale lei è stata battezzata, presumo alla religione Cattolica. L'abbraccio dell'Islam implica chiaramente il rifiuto della religione precedente e quindi, con essa, anche quel nome. Io sarei curioso di sapere cosa ne pensano i genitori, in fondo il nome precedente gliel'hanno dato loro.

baylham

Il nome è scelto dai genitori e denunciato allo stato civile dell'Anagrafe, il battesimo e la religione contano ben poco.
Non capisco perché una conversione religiosa vada formalizzata con un cambio di nome, mi ricorda il caso di Muhammad Ali.
Comunque dubito che in Italia Silvia Romano possa cambiare nome.





viator

Salve baylham. Citandoti :"Una cosa che non capisco è il cambio di nome.
In ogni caso bentornata libera Aisha"
.


Mi sembra di capire che a tuo parere la Signora ora Aisha avesse perso temporaneamente la propria libertà.

A questo punto bisognerebbe capire - prima di parlare di perdite e riacquisizioni (a quanti Euro/chilo ?) di libertà - come siano andati realmente i fatti.

Sembra che la Signora ora Aisha un dì abbia deciso - senza preavvertire nessuno dal momento che si trattava di una libera cittadina italiana maggiorenne ed in grado di (convenzionalmente) intendere e volere - di recarsi in altro Paese senza stipulare alcuna Polizza Assicurativa contro l'imprevedibile od il prevedibile (stante la precarietà delle condizioni di vita e di diritto di certi Paesi).


Al suo recentissimo ritorno in Italia la Signora sembra aver dichiarato di non aver subito violenza da parte dei suoi rapitori. Ma se non ha subito violenze allora vuol dire che risultava consenziente a spostarsi con loro fin dall'inizio ! No violenza = no reato di rapimento !.


La Signora avrebbe poi affermato che, durante la sua permanenza in Somalia, non si sarebbe trovava costretta fisicamente (legata, immobilizzata od altro). Apparente conferma di quanto sopra ho ipotizzato.


La Signora avrebbe poi comunicato di essersi spontaneamente convertita all'Islam.


La Signora avrebbe poi comunicato di essersi unita in consensuale matrimonio con qualcuno.


Ma secondo te, caro bailham, di che ci sarebbe da felicitarsi se sembra che la Signora abbia fatto tuttò da sè in libertà pressochè totale ?

La cosa pazzesca - spese a parte (tanto che 'cce frega à noiantri !) è che all'aeroporto c'erano le autorità a darle il benvenuto !. Saluti.
Esiste una sola certezza : non esiste alcuna certezza.

anthonyi

Citazione di: baylham il 11 Maggio 2020, 15:10:00 PM
Il nome è scelto dai genitori e denunciato allo stato civile dell'Anagrafe, il battesimo e la religione contano ben poco.
Non capisco perché una conversione religiosa vada formalizzata con un cambio di nome, mi ricorda il caso di Muhammad Ali.
Comunque dubito che in Italia Silvia Romano possa cambiare nome.



Conteranno poco per te, ma per quelli dell'Islam contano molto, lo status religioso nell'Islam è fondamentale ed è fonte di diritto, un diritto che vale per tutti i fedeli dell'Islam. Per la Sharia, Silvia Romano, oggi Aisha, in quanto Islamica, può essere condannata a morte in determinati casi da una commissione religiosa.

doxa

#10
Buona sera Viator, Quel che è avvenuto ieri pomeriggio all'aeroporto di Ciampino è assurdo.

Chi ha convinto politicamente Conte ad andare all'aeroporto ?

I terroristi di "Al Shabaab" (cellula jihadista sanguinaria) sono stati involontariamente omaggiati da uno spot pubblicitario gratuito, un messaggio di propaganda islamica (quasi a reti televisive italiane unificate) che vale molto più di 4 milioni di euro pagati per "liberare" questa ragazza, bisognosa di andare all'estero per "fare del bene", anche se poteva praticarlo in Italia.

Concludere la trattativa, ottenere un riscatto multimilionario consente ad Al Shabab di guadagnare un certo 'prestigio' fra le varie fazioni del radicalismo islamico, in un momento in cui lo Stato islamico e i talebani sono estremamente vulnerabili.

Ma il vero successo di propaganda è la inattesa conversione "senza costrizioni" di Silvia Romano all'Islam. Le dichiarazioni che rimbalzano sui media da diverse ore sul senso di umanità dei carcerieri inquadrano sotto una nuova luce, benevola dei terroristi che fino all'altro giorno in giro per il mondo avevano la fama di essere solo degli assassini piuttosto spietati.

Le immagini del suo arrivo a Ciampino con soprabito  verde (colore dell'Islam) rischiano di essere state funzionali alla causa di Al Shabab più che a quella del governo italiano.

E' tornata vestita come una elegante somala e racconta  che è bello essere islamici, che i rapitori sono stati gentili con lei, che ha compreso le loro ragioni, fino al punto di aver scelto il partner nel mucchio;  o lo conosceva da prima del rapimento ? 

Viator se non sbaglio nel 1991 il parlamento italiano approvò la legge sul blocco dei beni in caso di sequestro di persona.  Te la ricordi ?  Legge che permise di concludere quel periodo di rapimenti in Italia, ma a quanto pare non è valida per gli italiani rapiti all'estero da terroristi.

Se ricordo bene statunitensi ed inglesi di solito non vengono rapiti perché chi li rapisce sa che i governi di quegli Stati non pagano né all'interno né all'estero.

Facciamo finta di nulla. Pensiamo che quella ragazza della periferia milanese (abitata da molti nord africani) fin dalla scuola elementare è stata educata all'inclusione degli stranieri (l'ha detto la preside intervistata ieri) per conseguenza la sua scelta di vita è comprensibile.

E' anche comprensibile il suo desiderio di far nascere il figlio in Italia in sicurezza, rispetto all'assistenza ospedaliera somala, se veramente è incinta.

bobmax

A prescindere da ogni considerazione, certamente legittima e pure doverosa, sulle ambiguità della politica italiana riguardo ai sequestri di persona da parte di terroristi, fa comunque impressione la mancanza di compassione per questa povera ragazza.

Un conto sono infatti i "denari", le opportunità politiche, e un altro la pietà verso il dolore altrui.

Perché che non vi sia stata sofferenza mi sembra davvero alquanto improbabile!

"Amor ch'a nullo amato amar perdona"
Tardi ti ho amata, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amata. Tu eri con me, mentre io ero lontano da te.

Ipazia

Visto che siamo alle citazioni dantesche suggerirei questa:

Fama di loro il mondo esser non lassa;
misericordia e giustizia li sdegna:
non ragioniam di lor, ma guarda e passa


E' finita in una situazione più grande di lei ed ha trascinato pure chi si è preso la briga di tirarla fuori dai guai. Ad entrambi si confà la terzina dantesca. A noi restano i conti da pagare (anche l'ammore ha un suo prezzo venale) e una tacca in più da segnare sul futuro politico dei personaggi coinvolti.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

Jacopus

#13
La quantificazione della spesa per salvare una vita umana è piuttosto meschina come attività, ma mi rendo conto che vi saranno state trattative tipo "asta" fra governativi e terroristi. Fa parte del gioco.
Credo anche che la faccenda muova molte corde emotive e facendo ciò, fa il gioco di certe fazioni politiche, che cavalcano questa carta in modo ovviamente manipolatorio.
Proviamo ad essere razionali ed anche connessi ad una idea di governo dello stato non buonista, ma "realista".
La prima considerazione che mi viene spontanea è che la cosa che ci dovrebbe realmente preoccupare è che in un paese come la Somalia, dove avevamo un ruolo di intelligence primario, essendo stata una nostra colonia, siamo stati aiutati dai servizi segreti della Turchia, che guardacaso ci sta sostituendo anche in Libia. In una situazione del genere, per evitare problemi ancora più grossi, la soluzione migliore è pagare, visto che l'Italia non è circondata da un oceano e non è neppure in una posizione isolata come la Gran Bretagna. E' invece proprio a ridosso dell'Africa. Se vogliamo evitare problemi (e non pagare) o cambiamo la geografia, o diventiamo più influenti oppure, come appunto stiamo facendo, paghiamo.
Il resto è folklore della peggior specie. Le insinuazioni sullo stato interessante, sul cambio di religione e di nome da parte di quella povera ragazza, fanno parte di un armamentario di bassa "lega" (il termine "lega" è quanto di più appropriato), che utilizza in realtà proprio la mentalità islamica (molto viva nelle nostre menti italiane per tradizione spesso schierate dalla parte di dittatori, maschi alfa, sicari, fautori di ordine e sicurezza, schiavisti) per condannare le scelte di Silvia Romano. In questa sfera individuale, sono completamente d'accordo con quanto scritto da Bobmax.
Su alcune scelte specifiche, come quella di Conte di accoglierla all'arrivo, sono invece comunque critico. Non si tratta di una passerella nè in positivo, nè in negativo, ma in questo mondo, ogni occasione è buona per strumentalizzare tutto e chiunque.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

baylham

Da quel poco che ho letto sulla vicenda Aisha ha raccontato di essere stata rapita e di non avere subito altre violenze dai rapitori, che si è convertita alla religione islamica, ha cambiato il suo nome ed è contenta di essere libera e in Italia.
I sospetti, illazioni sul suo rapimento non mi interessano, non sono un investigatore, poliziotto, giudice o giornalista, sono contento per lei.

Sul cambio del nome: in Italia il cognome è quello del padre oppure il cognome di entrambi i genitori, il nome lo scelgono i genitori al momento della denuncia anagrafica, prima dell'eventuale battesimo cristiano. In questo senso intendo che la scelta del nome non dipende dalla religione, ripeto è una scelta dei genitori.
Non conosco a fondo la religione islamica, il Corano è per me illeggibile nonostante alcuni miei tentativi, non ho alcun interesse per quella come molte altre religioni che respingo in modo categorico per i loro contenuti inaccettabili. Della conversione di Aisha non mi interessa, la mia è solo una curiosità riguardo al cambio del nome, che oltretutto in Italia è possibile soltanto per motivi eccezionali.

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