Il 69° Festival di Sanremo e il governo del popolo

Aperto da anthonyi, 10 Febbraio 2019, 07:33:15 AM

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anthonyi

Sanremo è sempre stato una vetrina della società italiana, un misto di tradizione un po' ipocrita e l'evento di rottura a rompere la monotonia, a dare la sensazione di una voglia di ribellione che si muove dal profondo della società.
Questo 69° Festival è stato diverso, sicuramente innovatore negli stili musicali, ma privo di veri momenti di rottura, di quegli eventi che facevano parlare il popolo. In fondo è giusto così, il bisogno di ribellione dell'Italia profonda è già stato soddisfatto con le ultime elezioni, e con il governo del popolo, per cui il Festival, almeno per quest'anno, ha perso quella funzione socio-politica che ha sempre avuto.

Jacopus

La vittoria di un italo-egiziano mi sembra un bel segnale di rottura a fronte di chi vuol farci credere che l'Italia è degli italiani, attuale trend della società.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

sgiombo

#2
Premesso che non seguo il F. d. S. dai tempi di Bobby Solo e Gigliola Cinquetti (apprendo qui e ora la notizia), mi sembra il solito involontario assist a Salvini (o anche direttamente autorete) da parte di quei coglioni (oltre che schifosi nemici del popolo da trattamento alla Robespierre - Stalin!) del PD.

Una volta di si diceva: "Chi Dio vuol rovinare, prima lo accieca".

Comunque nell' Italia di oggi un uomo di spettacolo o calciatore di successo di origini extracomunitarie é un italiano "di origini extracomunitarie" come Barak Obama é un amerikano "negro".

anthonyi

Ciao Jacopus, a Sanremo chi vince conta abbastanza poco e poi abbiamo già avuto casi di vittorie con contenuto simbolico. Con rotture io intendo assenza di eventi alla Grillo, o rappresentazione di contestazioni, proteste. La vittoria di Mahmood probabilmente è dovuta soprattutto al suo nome e alla sua origine perché su di lui si è concentrata una battaglia politica Pro-immigrazione che nella politica Italiana oggi è perdente, ma in questa non vi è il senso di una rabbia, o di una disperazione politica, si potrebbe dire una vittoria Radical-chic.

Jacopus

Sul delirio di Sgiombo non aggiungo niente. Si commenta da sé. Per Anthony. Non so come funzioni la votazione di Sanremo che non vedo a causa del mio status radical-chic che mi impedisce in modo stereotipato di assistere a manifestazioni nazional-popolari. Se il voto proviene dagli spettatori direi allora che può essere interpretato come voto di protesta. Se invece c'è una giuria allora tutte le ipotesi complottiste tornano in auge.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Sariputra

Mia figlia, che è ovviamente molto più informata di me su certi argomenti, mi ha spiegato che la votazione è così suddivisa:  40% voti popolari via telefono - 30 % una giuria di sedicenti esperti - 30% un'altra giuria di cui faceva parte anche l'organizzazione (quindi RAI- Baglioni presumo...). 
La canzone vincitrice è mediocre ( i giovani si aspettavano la vittoria di Irama, ampiamente in testa a tutti i sondaggi fatti propri sui giovani...e sono rimasti sorpresi anche loro, dice sempre mia figlia dopo rapido consulto via whatsapp..). Forse si è voluto dare un'interpretazione 'politica' (pro-immigrazione, una sorta di "vendetta" baglionesca... ;D dopo tutte le critiche che gli sono piovute addosso per le sue esternazioni...).
Sulla strada del bosco
Una ragazza in lacrime
Trattiene rondini nei capelli.

0xdeadbeef

Ciao Anthony
A parte che l'accostamento fra il Festival e il Governo mi pare una forzatura da far paura; ma, dico, quando mai il Festival ha
avuro la funzione socio-politica di incanalare un...impeto di ribellione? Ma di che stiamo parlando?
Quando mai ha fatto "parlare il popolo"? Forse ai tempi cui accennava Sgiombo (ai cui nomi accosto Nilla Pizzi e Claudio Villa); ma poi?
A me è sempre sembrato un evento assolutamente trascurabile; una sfilata piccolo-borghese completamente avulsa non solo dal
clima sociale del paese, ma anche dalla sua apprezzabile scena musicale (che io giudico la terza, dopo ovviamente quelle inglese
e americana).
saluti

stelle dell'auriga

Questa vittoria da parte di Mahmood sembra abbia innescato una miccia nei cuori  di quelle persone che non amano ( eufemismo   ;D ) una certa etnia di stranieri, ho letto a tal proposito in rete una valanga di velenosità e offese.

Davvero non riesco a capire quale sia la vera polemica:
la canzone non piace?
Il genere non è sanremese?

Si dovrebbe valutare la musica, il testo, non il fatto che quest' artista abbia origini, oltre che italiane,  anche tunisine... ::)

sgiombo


InVerno

Citazione di: sgiombo il 10 Febbraio 2019, 09:13:26 AM
Premesso che non seguo il F. d. S. dai tempi di Bobby Solo e Gigliola Cinquetti (apprendo qui e ora la notizia), mi sembra il solito involontario assist a Salvini (o anche direttamente autorete) da parte di quei coglioni (oltre che schifosi nemici del popolo da trattamento alla Robespierre - Stalin!) del PD.

Una volta di si diceva: "Chi Dio vuol rovinare, prima lo accieca".

Comunque nell' Italia di oggi un uomo di spettacolo o calciatore di successo di origini extracomunitarie é un italiano "di origini extracomunitarie" come Barak Obama é un amerikano "negro".
Anche se cambierei quasi tutti i sostantivi, sono d'accordo sulla dinamica che racconti. Comunque funzioni il sistema di voto, le persone che votano evidentemente volevano dare un messaggio di political correctness, non ha nessun senso pensare che sia necessaria una manipolazione del voto (del PD?), ci sono persone normalissime nel pubblico che sostengono chiaramente posizioni multiculturali e le vogliono dimostrare. Non sono sicuro invece che sia un assist a Salvini, anche se è vero che sicuramente istigherà ancor di più chiunque soffra la sindrome della "nazione usurpata", dipende molto da come poi la cosa viene effettivamente strumentalizzata. Però d'altro canto è vero che queste operazioni "pubblicità progresso" storicamente hanno mandato Salvini al 33, non tenere in considerazione le paure della gente e agitare stendardi pedagogici porta pochi frutti (probabilmente anche per i pessimi attori).
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

Elia

#10
La "vittoria" forzata, del ragazzo italiano di padre egiziano, grazie alla cosiddetta "giuria di qualità", espressione del sinistroidismo attuale è stata certamente una rottura, ma di altro tipo.
Il vincitore di Sanremo 2019 è diventato, secondo me suo malgrado, strumento di un gruppo radical-chic sedicenti esperti per farne il simbolo di una battaglia politica insulsa (di una insulsa sinistra), una delle tante "Pubblicità Regresso" a cui ci ha abituato e a cui vuole condannare a qualsiasi prezzo. Non importa se il vincitore è italiano o italo-egiziano o africano: Abbiamo da sempre avuto cantanti stranieri anche a Sanremo, ricordo il grande Rocky Roberts.
Di certo la canzone non meritava il primo posto sia per la qualità della musica, sia per il testo, sia per il genere: la musica italiana è tutt'altra cosa; come dice Oxdeedbeef, abbiamo ancora una bella ed apprezzabilissima scena musicale che nulla ha a che fare ormai con Sanremo, men che meno con la canzone di Mammud.
La polemica è sorta proprio per questo motivo, perché pur non meritando affatto di vincere la si è fatta vincere per farne "Pubblicità Regresso". Insomma, anche il Festival di Sanremo è finito per diventare strumento politico della sinistra. Per quale motivo poi? Boh...
Forse noi italiani siamo razzisti? No. Anzi ricordo la famosa canzone di Nino Ferrer nientemeno del 1967 che diceva "vorrei la pelle nera".
Semmai il razzismo lo stanno creando proprio i sinistri per una assurda lotta di potere, con i loro deliri e la loro faziosità creando autorazzismo, ingiustizie ed esasperazione.
"L'egemonia di sinistra ha creato un deserto e l'ha chiamato cultura".
(M.V.)

Jacopus

#11
È interessante come i nostalgici tipo Elia rovescino la frittata. Il razzismo, diventato autorazzismo, lo creano i "sinistri". É lo stesso tema delirante del loro capo, che paventa o addirittura fa credere che in Italia vi siano stati assalti da parte dei mussulmani radicalizzati mentre l'unico attentato di tipo interetnico è stato fatto da un italiano, oscuro candidato della Lega.
Siamo da un anno governati da questi signori di destra che però si lamentano e mugugnano come se fossero ancora all'opposizione e finiscono per accusare manifestazioni canore in termini complottistici. Uno spettacolo indecente, di cui si nutrono parassiti che si fanno chiamare politici. Invece di andare al nocciolo della questione, ovvero l'evasione fiscale, la sperequazione della distribuzione della ricchezza, l'acquisto degli F35, invece di laboratori di chimica. I milioni di metri quadri di abitazioni chiuse in mano a pochi soggetti, l'assenza di una politica a favore della famiglia, una deregulation economica assoluta. Niente di tutto questo. Prendetevela con Mamhod un cantante che ha fatto una canzone mediocre, messaggero di Soros e dei 7 saggi di Sion.
Homo sum, Humani nihil a me alienum puto.

Ipazia

L'unica nostalgia fondata è quella del futuro dopo la putrefazione della sinistra nel globalismo iperliberista e cannibale e l'arrabattarsi di una destra che si trova sempre più a sinistra di quello che vorrebbe  a causa del vuoto pneumatico politico lasciato dalla sinistra.  In tale Svarioland tutte le bussole si sono starate e non resta che navigare a vista. Evitando, almeno per salvare quel poco che resta, ovvero lo stile, l'uso di etichette ormai relegate al paleo(po)litico.
pacata posse omnia mente tueri (Lucrezio)
simplex sigillum veri

sgiombo

#13
E' vero che il razzismo esiste -eccome!- anche in italia (non tanto contro i negri, che potrebbero essere anche Amerikani, e dunque appartenere alle "razze superiori", quanto contro gli Arabi e Nordafricani, gli Esteuropei, gli Zingari) e che vene alimentato non solo da spregevoli politicanti come Salvini e la Meloni ma quotidianamente dalla casta dei giornalisti e inoltre dai politicanti pseudosinistri che fra l' altro si affannano tutti giorni per cercare di spiegare che quando erano al governo loro non sono stati meno cinici e criminali di Salvini contro chi cerca di sfuggire alle guerre, pulizie etniche e miseria dovute all' imperialismo occidentale di cui loro sono parte integrantissima: si lamentano in continuazione che Salvini "scipperebbe" loro il "merito" di di avere quasi impedito a costoro di cercare scampo.

Ma é anche vero che la spregevole ipocrisia pseudoantirazzista "alla Boldrini", anche (ma non solo!) con le sue maldestre operazioni tipo miserabile e odiosa "pubblicità progresso", porta ulteriore acqua al mulino del razzismo (non lo genera, ma lo rafforza, lo "coltiva amorevolmente" per così dire ) e della reazione in generale.

Dato che me lo ha ricordato Elia ripropongo un autentico, gradevolissimo (musica, non rumore!) extracomunitario ruspante:

https://www.youtube.com/watch?v=I2On94XVGOo

0xdeadbeef

Citazione di: Elia il 05 Marzo 2019, 06:42:57 AM
Di certo la canzone non meritava il primo posto sia per la qualità della musica, sia per il testo, sia per il genere: la musica italiana è tutt'altra cosa;

Ciao Elia
Concordo del tutto con il tuo intervento. Se si voleva premiare il "nuovo" (per Sanremo...) lo
si poteva fare oltre dieci anni fa, quando partecipò il mio conterraneo Frankie Hi Nrg Mc con
un rap autentico che, allora, solo in pochi apprezzarono (vinse la solita melensa melodia...).
La vittoria di quel ragazzo di origini egiziane ha certamente una motivazione politica.
saluti

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