Potendosi disporre diffusamente e facilmente di informazioni era prevedibile che aumentassero i dissenzienti al "qualunque qualcosa" quelle informazioni veicolino.
Dissenzienti che prima non vi erano, perché non disponevano di ciò su cui poter dissentire.
Insomma , col senno di poi, la moda dei "no qualcosa" era da mettere in conto.
Ora si può anche criticare l'interventismo di una massa di incompetenti su ogni questione, ma obiettivamente, in quanto individui, come si fa' a mettersi da parte, a non sentirsi coinvolti, a reprimersi nel dire la propria , e quindi a non prendere posizione ?
La stessa individuazione certa dei competenti non sembra questione così banale, una volta spalancate le porte dei loro riservati circoli. Riservati non per privilegio , ma per forza di limiti tecnici ormai superati.
Le conseguenze di ciò sono destabilizzanti quanto interessanti da studiare.
Iniziamo col dire che alcune conseguenze del nuovo mondo globalizzato ci sorprendono e colgono impreparati, anche quando appunto, col senno di poi, avrebbero dovuto apparirci ovvie.

La retorica della "competenza" se la sta vedendo brutta di questi tempi, riconfermando la favola del re nudo. I più onesti tra i competenti dicono che siamo ancora in fase di studio, i più disonesti spergiurano sui loro rimedi e cancellano le orme dei loro fallimenti e menzogne.

Di buono c'è che la gggente ha finalmente capito che deve istruirsi in proprio e ogni delega diventa suicidio. Da ciò nascono i "No qualcosa" che i classici chiamarono contraddizioni del sistema e che diventano il sale della democrazia se la dialettica rimane sul piano della oggettività scientifica dei riscontri. Ardua impresa, visto la natura totalitaria del sistema e il fiorire di leggende metropolitane che non fanno altro che rafforzarlo. La strategia giusta è mettere i "competenti" con le spalle al muro, chiudendo loro ogni via politica di fuga, e, nel corpo a corpo, saggiare la forza della loro competenza.

Citazione di: Ipazia il 19 Marzo 2021, 15:50:07 PM
Di buono c'è che la gggente ha finalmente capito che deve istruirsi in proprio e ogni delega diventa suicidio.

Sempre che lo "studio" non significhi infilarsi tra un echochamber e l'altra a confermare le proprie ipotesi iniziali.

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