I media rimpiccioliscono il mondo

Aperto da cvc, 27 Novembre 2018, 08:20:23 AM

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cvc

Un famoso cantante di una famosa band internazionale spega all'intervistatore come hanno avuto l'idea di un loro video musicale. Fa un'osservazione molto interessante, dice che coloro ai quali è destinato il video lo guarderanno in uno schermo molto piccolo, quello dello smartphone, pertanto in tale visione alcune cose hanno poco risalto. Ad esempio le vedute panoramiche nello smartphone non hanno risalto date le dimensioni dello schermo, perciò occorrono immagini forti, impressionanti, che catturino subito l'attenzione. Se a questa considerazione aggiungiamo che oramai tutto il mondo guarda i video più dallo smartphone che dalla tv, allora il discorso si allarga. Ci abituiamo ad osservare la realtà in piccolo, e in questo contesto occorre sempre un qualcosa di forte, di virale che tenga viva la nostra attenzione. Le immagini contemplative non hanno effetto sullo schermo piccolo, perciò nutriamo sempre più i nostri occhi con contenuti eccitanti piuttosto che immagini distensive che ispirino positivamente l'immaginazione. Certo lo stesso discorso lo si sarebbe potuto fare con la tv, la quale ci ha portato dappertutto ma con una visione sempre più ristretta di quella reale. Forse solo la visione del cinema col suo schermo gigante che ci da l'impressione di essere dentro la scena ci fa essere più ricettivi alla grandezza del mondo. Ma andare al cinema è un evento sporadico, la quotidianità è quella di un mondo visto da una finestra che poi è diventata una finestrella, un oblò, forse addirittura il buco di una serratura. E dato che la vista è il senso più potente e che quindi ci condiziona di più, forse tenderemo a perdere quelli che gli antichi chiamavano 'grandezza d'animo'. Se il mondo è piccolo, pure il nostro animo si adegua.
Fare, dire, pensare ogni cosa come chi sa che da un istante all'altro può uscire dalla vita.

InVerno

E' una prospettiva condivisibile. Te ne aggiungo un altra di segno opposto, dallo spazio al tempo, così per arricchire l'argomento di contradditorio.. Youtube è cresciuto molto in questi anni, dai video di gattini e dalle compilation "paperissima" siamo arrivati ad avere intere lezioni universitarie fruibili (e molto fruite) fino alla distruzione di interi paradigmi. Prendo per esempio il canale di Joe Rogan, ex pugile e comico, offre ai suoi spettatori interviste con vari personaggi che vanno dalle 2 alle 4 ore, con uno share pari a quello di una puntata del trono di spade. Vi ricordate quando vi dicevano che in televisione non si fa intrattenimento culturale perchè la gente si annoia? Ecco.. abbiamo scoperto che la gente non si annoia, erano gli sponsor che si annoiavano. Addio domanda 10 secondi - risposta 10 secondi = non ho capito un cazzo. Quattro ore per sviluppare un argomento, e la gente non si annoia: ascolta, e nel caso di Rogan sono in media 2 milioni... e la televisione insegue, senza poter inseguire, perchè la pubblicità incombe, diventa più schizofrenica, alla ricerca frenetica di una spettacolarizzazione senza senso per riprendere terreno sullo share digitale. Lo schermo sarà grande, ma solo per far vedere una stupidaggine più grande. Stamattina leggo (perchè devo leggerlo? qualcuno fa ancora eco a questa roba..) che una signora ieri su canale 5 ha bruciato i peli pubici della figlia come rito propiziatorio per farla accoppiare con un palestrato del grande fratello. Oh gli sponsor saranno felicissimi.. Fra poco, si spera, si daranno fuoco da soli, per far felice lo sponsor, e ci libereremo dei tanti tabù che la televisione ha usato per inibire qualsiasi tipo di approfondimento culturale. La gente si annoia.. la gente si da fuoco..diamogli la benzina.
Non ci si salva da un inferno, sposandone un altro. Ipazia

cvc

Citazione di: InVerno il 27 Novembre 2018, 13:15:02 PM
E' una prospettiva condivisibile. Te ne aggiungo un altra di segno opposto, dallo spazio al tempo, così per arricchire l'argomento di contradditorio.. Youtube è cresciuto molto in questi anni, dai video di gattini e dalle compilation "paperissima" siamo arrivati ad avere intere lezioni universitarie fruibili (e molto fruite) fino alla distruzione di interi paradigmi. Prendo per esempio il canale di Joe Rogan, ex pugile e comico, offre ai suoi spettatori interviste con vari personaggi che vanno dalle 2 alle 4 ore, con uno share pari a quello di una puntata del trono di spade. Vi ricordate quando vi dicevano che in televisione non si fa intrattenimento culturale perchè la gente si annoia? Ecco.. abbiamo scoperto che la gente non si annoia, erano gli sponsor che si annoiavano. Addio domanda 10 secondi - risposta 10 secondi = non ho capito un cazzo. Quattro ore per sviluppare un argomento, e la gente non si annoia: ascolta, e nel caso di Rogan sono in media 2 milioni... e la televisione insegue, senza poter inseguire, perchè la pubblicità incombe, diventa più schizofrenica, alla ricerca frenetica di una spettacolarizzazione senza senso per riprendere terreno sullo share digitale. Lo schermo sarà grande, ma solo per far vedere una stupidaggine più grande. Stamattina leggo (perchè devo leggerlo? qualcuno fa ancora eco a questa roba..) che una signora ieri su canale 5 ha bruciato i peli pubici della figlia come rito propiziatorio per farla accoppiare con un palestrato del grande fratello. Oh gli sponsor saranno felicissimi.. Fra poco, si spera, si daranno fuoco da soli, per far felice lo sponsor, e ci libereremo dei tanti tabù che la televisione ha usato per inibire qualsiasi tipo di approfondimento culturale. La gente si annoia.. la gente si da fuoco..diamogli la benzina.
Per non fare annoiare la gente - Kubrick docet - devi fare vedere sesso e violenza. Cosa sarebbe l'intrattenimento (tv, youtube, social, ecc) senza sesso e violenza? Probabilmente qualcosa di simile alla rai degli anni 60, con programmi di grande successo anche perché la tv la si guardava solo la sera e c'erano solo 2 canali. I media potrebbero fare approfondimento sui temi importanti, del sano intrattenimento, essere educativi. Ma la loro funzione non è questa ma quella di produrre programmi che sono in realtà veicoli pubblicitari che devono servire a sostenere i consumi. Ai tempi della rai la tv era un servizio dello stato all'interno del quale c'era anche la pubblicità i cui introiti non guastavano neanche all'epoca. Ora tutto dipende dalla pubblicità, e i conduttori dei programmi te lo dicono pure per inciso, senza pubblicità non si va avanti. Anche su youtube ti capita di doverti sorbire un inserto pubblicitario di 30 secondi per vedere un video che ne dura 20.
Una volta il combustibile della pubblicità era lo star system, e lo è ancora. Però con youtube si è visto che per produrre visualizzazioni/like=soldi per la  pubblicità va benissimo anche la gente comune, sconosciuta, anonima, senza ne arte ne parte. Perché per produrre visualizzazioni=soldi servono immagini scioccanti (per lo più sesso e violenza) che durino dai 30 secondi ai 5 minuti. E per fare ciò non occorono certo dei geni. Oramai il protagonista è sempre più lui, il mezzo tecnologico che orchestra tutta questa commedia e che con gli introiti pubblicitari diventerà sempre più potente.
Per il resto si è avverata la profezia di Andy Warhol quando diceva che nel futuro tutti avranno i loro 15 minuti di popolarità. In uno schermo di 4 pollici, piccoli piccoli.
Fare, dire, pensare ogni cosa come chi sa che da un istante all'altro può uscire dalla vita.

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